Tag: marek jankulovski

  • Milan, nove giocatori in scadenza e un caso Gattuso

    Milan, nove giocatori in scadenza e un caso Gattuso

    La convincente vittoria nel derby ha riportato entusiasmo al gruppo dopo le parentesi negative con Bari e Palermo ma anche se adesso lo scudetto sembra più vicino la società vuol evitare distrazioni.

    E’ per questo motivo che Galliani ha deciso di posticipare ancora i colloqui per i rinnovi di contratto a maggio, adesso l’imperativo categorico è la parola scudetto e la finale di Coppa Italia.

    Inevitabilemte però il mercato riflette questo clima di incertezza e i 9 rinnovi in casa Milan possono rivoluzionare ancora una volta la squadra perdendo in colpo solo le bandiere del vecchio ciclo.

    Roma, Nesta, Legrottaglie, Jankulovski, Ambrosini, Pirlo, Van Bommel, Seedorf e Inzaghi sono i nomi in agenda, tra questi Roma, Legrottaglie e Jankulovsky sembrano aver la valigia pronta, Inzaghi e Ambrosini invece quelli sicuri di restare. Il futuro di Nesta dipenderà dalla sua volontà di continuare o meno a giocare a calcio, mentre Pirlo, Van Bommel e Seedorf sono i casi più spinosi.

    Il centrocampista azzurro ha diverse proposte sia in Italia (Roma e Juve su tutte) che all’estero (Barcellona e Chelsea) ma Costacurta e Sacchi profondi conoscitori dell’ambiente Milan son sicuri che resterà in rossonero e lo faranno anche Van Bommel e Seedorf in caso di scudetto in segno di gratitudine.

    Discorso a parte merita Gattuso. Il capitano rossonero non è in scadenza di contratto ma ha una proposta allettante dai russi del Anzhi e oggi sarà ancora una volta richiamato per un comportamento non da “stile” Milan.

    Ringhio infatti dopo il primo vantaggio rossonero pare abbia insultato Leonardo scatenando la reazione di Cordoba e Stankovic a fine primo tempo.

  • Allegri scongela Jankulovski, Didac Vila diventa un mistero

    Allegri scongela Jankulovski, Didac Vila diventa un mistero

    Lunedi sera il Milan ospiterà a San Siro il Napoli ferito dall’esclusione in Europa League ma voglioso di vender cara la pelle e conquistare il primo posto.

    I rossoneri recuperano finalmente Boateng a centrocampo ma per Allegri l’emergenza adesso si è spostato sull’out sinistro di difesa. Alla lunga degenza di Zambrotta si è aggiunta la defezione di Antonini riabilitando di fatto Marek Jankulovski messo all’indice ad inizio stagione per non aver accettato il trasferimento.

    Il ritorno del ceco però alimenta i dubbi su alcune scelte invernali del club, l’arrivo di Didac Vilà battezzato da Galliani come giocatore di prospettiva arruolabile per la Champions League si è in fretta tramutato in un mistero. Lo spagnolo infatti non solo è stato escluso dalle liste Champions League ma non riesce a trovare spazio nemmeno per la panchina nonostante il periodo di emergenza. Nei dintorni di Milano e non solo Vila viene definito il “nuovo Mattioni” e l’ombra di esser un favore a Raiola trova sempre più consensi.

  • Riecco il Napoli: nel posticipo gli azzurri battono la Samp 2-1

    Riecco il Napoli: nel posticipo gli azzurri battono la Samp 2-1

    Dopo la deludente prestazione contro l’Utrecht, Mazzarri torna alla formazione tipo, mentre Di Carlo recupera Pazzini e ripropone Guberti nel ruolo di trequartista.

    Primi 15 minuti senza particolari emozioni, anche se il Napoli sembra più volitivo e comincia a pungere la Samp con Lavezzi e Cavani.

    I blucerchiati si affacciano in avanti al 23esimo con un tiro a lato di Guberti, ben servito al limite da Cassano.

    FantAntonio comincia a creare qualche problema alla retroguardia napoletana: prima cade in area, dopo un corpo a corpo con Cannavaro su cui Valeri fa proseguire, poi viene anticipato in extremis da Grava.

    Il primo tempo si chiude con un’incursione in area di Campagnaro, che però non viene sfruttata al meglio, e un gran tiro dal limite di Dossena, su cui Curci si oppone con una bella parata.

    Si riparte col Napoli che cerca subito di sfruttare qualche ripartenza e la Sampdoria un po’ imprecisa in fase di appoggio.

    Al 59esimo, Cavani sfugge a Lucchini e va alla conclusione, ma il tiro è debole e Curci controlla senza problemi.

    Brivido per il Napoli al 65esimo, quando Guberti colpisce la traversa a De Sanctis battuto.

    Entrano Mannini per Semioli e Pozzi per Pazzini. Poi, Gargano pareggia il conto dei legni su punizione.

    Al 77’ la svolta: Palombo lancia Cassano che cerca Pozzi in area. Cannavaro lo strattona e l’arbitro assegna il rigore. FantAntonio trasforma.

    Il Napoli non ci sta e su un preciso schema su punizione, Gargano mette Hamsik davanti a Curci. Lo slovacco non può sbagliare e, di fatti, trafigge il portiere della Samp.

    Mazzarri spinge i suoi, anche perché oggi a Napoli è giornata di miracoli (v. San Gennaro) e tre minuti dopo gli azzurri passano addirittura in vantaggio con uno splendido gol di Cavani, che di punta gira a rete un perfetto assist di Lavezzi.

    Finale un po’ sofferto per il Napoli, ma la Samp si arrende e il miracolo è compiuto.

    Il Tabellino

    Sampdoria-Napoli 1-2

    Marcatori: 77’ Cassano (S), 82’ Hamsik (N), 85’ Cavani (N)

    Sampdoria (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Palombo, Dessena, Semioli (71’ Mannini); Guberti (79’ Koman); Cassano, Pazzini (74’ Pozzi).

    A disposizione: Da Costa, Cacciatore, Volta, Obiang. All. Di Carlo

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Grava; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi (91’ Sosa); Cavani.

    A disposizione: Iezzo, Aronica, Cribari, Vitale, Yebda, Dumitru. All. Mazzarri

    Arbitro: Valeri di Roma

    Ammoniti: Lucchini, Gastaldello, Mannini (S), Campagnaro, Lavezzi, Grava, Cannavaro, Gargano, Pazienza (N)

  • Ibra vicino al si. Galliani prepara i mattoncini

    Ibra vicino al si. Galliani prepara i mattoncini

    Zlatan Ibrahimovic non ha ancora ufficializzato la sua volontà ma le indiscrezioni vogliono l’accordo con il Milan vicinissimo alla conclusione. Lo svedese avrebbe accettato la decurtazione dell’ingaggio e il suo procuratore, in questo momento è a colloquio con i dirigenti blaugrana alla presenza dell’avvocato Vittorio Rigo per limare gli ultimi dettagli della cessione.

    Come anticipato ieri al Barcellona andranno 40 milioni di euro divisi in tre rate e la cui prima trance sarà subito utilizzata per regalare a Guardiola Mascherano.

    Il Milan è pronto a chiudere. Ma per far quadrare il bilancio gli emissari rossoneri sono pronti a piazzare Huntelaar allo Schalke 04 e Flamini al Lione. Dalle due operazioni Galliani ricaverà i cari mattoncini per chiudere l’operazione con lo svedese ma per ospitare il suo ingaggio dovranno trovare sistemazione anche Jankulovsky (Genoa?) e Kaladze.

  • Ti lascio perché ti amo troppo…

    Questa mattina è arrivato per primo a Milanello, con la celerità che in campo, per effetto degli anni, talvolta tradisce. Pronto a sottoporsi alle estenuanti sedute d’allenamento di Massimiliano Allegri, nonostante, proprio quest’ultimo, l’abbia messo ai margini della rosa. Prima di indossare pantaloncini e scarpette, trova però il tempo per chiarire la propria situazione:

    Voglio restare al Milan, sto bene qui. Sono consapevole delle scelte dell’allenatore, ma ho un contratto e la Società deve rispettare la mia scelta

    Versi di Marek Jankulovski. Più che calciatore del Milan potremmo definirlo tesserato del Milan. Già, perché nei piani della società il suo apporto è funzionale a un livello tale che può definirsi “disturbo”. Infatti, le prossime azioni in rossonero sotto la guida del nuovo tecnico Livornese, che l’ha snobbato più di una volta, (in ordine cronologico:  Emirates Cup, tournée negli U.S.A. e trofeo TIM), potrebbero limitarsi ad intascare l’esoso ingaggio e a pensare a come spenderlo. Dal suo canto il Milan ha cercato in tutti i modi di trovargli una sistemazione altrove, ma il testardo ostracismo del giocatore ceco ha vanificato ogni tentativo: a gennaio si registrò il rifiuto di indossare la casacca nerazzurra degli odiati rivali, mentre a poche settimane fa risale il “no” secco rifilato al Genoa che, tra l’altro, mise sul piatto il cartellino di Bocchetti. Oltre a gravare sul già esangue bilancio rossonero, la permanenza di Marek implica, per effetto del diktat presidenziale “si viene e si va”, ovvero una cessione per ogni acquisto, l’impossibilità di porre rimedio al vero tallone d’Achille della società di via Turati: le corsie esterne. E’stato lapalissiano lo scorso anno come il Milan abbia sofferto in quella zona di campo dove la prossima stagione potrà contare sull’apporto aggiunto di Sokratis, un esterno per difese schierate a tre uomini, e dunque da impiegare centralmente nel modulo di Allegri. Nonostante le difficoltà palesate, dunque,  pare che i rossoneri non correranno ai ripari in maniera risolutiva sotto questo aspetto. L’unico movimento potrebbe riguardare gli epurati Kaladze e Grosso, presunti protagonisti di uno scambio sull’asse Milano-Torino. Il problema è che se due amici si scambiano la 500, nessuno dei due avrà mai una Ferrari. Tuttavia, al Milan serve un terzino e alla Juve un centrale, per la serie “se non puoi avere il meglio cerca almeno il peggio adatto a te”.

    C’era una volta Rijkaard che dopo aver conquistato Champions e campionati da protagonista decideva di lasciare il Milan perché aveva perso le motivazioni e non voleva far assistere i tifosi al suo declino: “non se lo meritavano”. Come a dire: l’amore significa talvolta farsi da parte. Questo, invece, è il tempo delle società ostaggio di pensionati (anticipati) con l’abbonamento gratuito alla palestra, che spacciano per squadra del cuore.


  • Boateng al Genoa anzi no…. al Milan

    Ci siamo. Kevin Prince Boateng sbarca finalmente in Italia, a rivelarlo è l’agente Fifa Morabito, che confessa il buon esito della trattativa tra Genoa e Portsmouth sulla base di 5 milioni e 700 mila euro più Van Den Borre. Dopo un lungo tira e molla la giovane rivelazione del mondiale ha accettato la corte del Grifone che però girerà subito dopo il cartellino in comproprietà al Milan.

    Operazione interessante per Preziosi che vedrà il suo investimento salire grazie al prestigio del Milan e la possibilità di Boateng di mettersi in luce in Champione League. Al pari Allegri avrà l’innesto di centrocampo che permetterà di non slegare troppo il reparto ma soprattutto garantirà il cambio di passo nelle ripartenze.

    La sinergia nata con Amelia tra Milan e Genoa, partorisce dunque nuovi colpi in attesa di capire se la trattativa per lo scambio tra Bocchetti e Jankulovsky, o Abate, andrà in porto.

  • Il Milan pesca ancora dal Genoa. Arrivano Bocchetti e Boateng

    Il Milan pesca ancora dal Genoa. Arrivano Bocchetti e Boateng

    E’ sempre caldo il binario tra Genova e Milano creato sull’asse Preziosi – Galliani e che rischia di aver risvolti importanti non solo per l’attuale calciomercato ma anche per il futuro.

    Alle operazioni Amelia, Papastathopoulos e Zigoni nella notte di ieri si sono aggiunte lo scambio di prestiti tra Bocchetti e Jankulovsky e la cessione in comproprietà di Boateng.

    Con Bocchetti il Milan completerebbe il reparto arretrato con un giocatore abile sia da centrale che da esterno sinistro e allo stesso tempo si priverebbe dell’esubero Jankulovsky che con Gasperini potrebbe ritrovare fiducia e brillantezza.

    I due dirigenti hanno lavorato pure alle possibile alternative ipotizzando lo scambio con Abate qualora il ceco continuasse a rifiutare qualsiasi proposta. Sembra sulla via giusta anche la trattativa per il ghanese Boateng, il centrocampista porterebbe linfa e muscoli alla mediana rossonera.

  • Allegri boccia Kaladze e Jankulosky niente Emirates Cup

    Allegri boccia Kaladze e Jankulosky niente Emirates Cup

    Il Milan si appresta a partire per Londra dove incontrerà l’Arsenal domani e il Lione domenica per l’edizione 2010 dell’Emirates Cup. Dopo la debacle all’esordio contro il Varese l’ambiente rossonero spera in un doppio appuntamento positivo per aumentare la fiducia nel gruppo e con esso l’entusiasmo verso la nuova conduzione tecnica.

    Senza grossi acquisti e con gli acciaccati Pirlo, Ambrosini, Inzaghi e Ronaldinho costretti ai box a Milanello per Allegri sarà arduo metter in campo una formazione competitiva.

    Il nuovo tecnico però al pari di Leonardo ha deciso di non puntare sui Kaladze e Jankulovsky lasciandoli a Milanello nonostante le defezioni in rosa.

  • Milan: la rivoluzione del 2011 è una chimera. Rinnovano tutti…

    Milan: la rivoluzione del 2011 è una chimera. Rinnovano tutti…

    Dietro l’immobilismo rossonero di questa stagione si era palesato all’orizzonte un preciso piano di rivoluzione fissato per la prossima stagione quando gli innumerevoli over 30 in rosa andavano in scadenza di contratto ma dalle notizie che arrivano da via Turati, anche questo stratagemma sembra però l’ennesima illusione per i tifosi.

    Dei giocatori in scadenza di contratto Abbiati, Oddo e oggi Zambrotta hanno già rinnovato. Il presidente Berlusconi ha praticamente annunciato il rinnovo di Ronaldinho e i rinnovi di Pirlo, Nesta e Ambrosini non sembrano in discussione. Allo stato attuale a lasciare il Milan sarebbero solo Kaladze, Jankulovsky e Inzaghi (forse).

    E’ chiaro che i rinnovi saranno al ribasso e la società rossonera risparmierà nel tetto ingaggi annuale ma allo stesso tempo i giocatori occuperanno per almeno un altra stagione gli armadietti di Milanello e di questo passo la rivoluzione sarà ancora una volta rimandata.

  • Oddo che signore! Sono Jankulovsky e Kaladze le spine rossonere

    La notizia dell’imminente rinnovo di Massimo Oddo con il Milan ha fatto infuriare in un primo momento i tifosi rossoneri, delusi dell’immobilità societaria e mai veramente legata al giocatore.

    E’ chiaro che l’acclamato acquisto di Oddo dalla Lazio per sostituire (sulla carta) il Pendolino Cafu ha deluso ma il difensore va comunque considerato un signore oltre che un professionista esemplare.

    Il laterale con il contratto in scadenza nel 2011 avrebbe incassato altri 2,5 milioni di euro in questa stagione rossonera ma accettando il rinnovo con lo spalmatura dell’attuale ingaggio su due stagione è andato incontro alle esigenze societarie.

    Il vero problema del Milan restano i ribelli Jankulovsky e Kaladze arrivati ormai a rifiutare qualsiasi proposta pur di liberarsi a costo zero nella prossima stagione. Disfarsi dei loro ingaggi è fondamentale per i rossoneri ma il ceco dopo aver rifiutato l’Inter nel mercato invernale pare abbia rifiutato anche la proposta del Genoa.