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  • Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Dopo la cocente eliminazione in Champions League avvenuta appena una settimana fa il Napoli di Walter Mazzarri si giocherà questa sera al San Paolo la possibilità di approdare in finale di Coppa Italia. Per farlo tuttavia dovrà battere il Siena, ribaltando cosi il risultato di 2 a 1 in favore dei ragazzi di Sannino uscito fuori dopo l’incontro di andata disputato all’Artemio Franchi. I bianconeri toscani intravedono uno storico traguardo, ma sanno che non è facile, considerando che ai partenopei basterebbe una vittoria per 1 a 0. Si prevede dunque un match aperto sino all’ultimo, a meno che una delle due squadre non vada avanti di un paio di gol e faccia pendere il discorso della qualificazione dalla propria parte.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le due formazioni se da un lato gli azzurri si presentano con l’undici titolare dall’altro lato nel Siena, complice anche le numerose defezioni, giocheranno coloro che sinora sono stati meno utilizzati sin qui in stagione, complice anche qualche defezione di troppo. Mazzarri schiererà i suoi con il consueto 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro e Aronica sulla linea di difesa. A centrocampo Inler, Gargano in mezzo, con Maggio e Zuniga esterni. Hamsik agirà dietro le due punte Lavezzi e Cavani. Dall’altro lato Sannino, privo dello squalificato Grossi e di Angelo, D’Agostino, Bolzoni, Destro e Calaiò schiera i suoi con un 3-5-2. In porta largo a Brkic. In difesa agiranno Belmonte, Terzi e Contini. In mezzo al campo Parravicini, Codrea e Gazzi giocheranno in mezzo con Mannini e Rossi esterni. In attacco Larrondo e Gonzalez, con Bogdani che partirà dalla panchina.

    Napoli Siena, le probabili formazioni:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Dossena, Pandev, E. Vargas. Allenatore: Mazzarri

    SIENA (3-5-2): Brkic; Belmonte, Terzi, Contini; Mannini, Parravicini, Codrea, Gazzi, M. Rossi; Larrondo, P. Gonzalez. In panchina: Farelli, Pesoli, Del Grosso, Vergassola, Sestu, Brienza, Bogdani. Allenatore: Sannino

  • Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Ecco i giudizi relativi all’incontro tra Chelsea e Napoli, vinto per 4 a 1 dopo i tempi supplementari dagli inglesi. Tra i padroni di casa male solo Essien, per i campani in evidenza Inler e Gargano.

    Pagelle Chelsea
    CECH 6,5: Dà grande sicurezza alla porta degli inglesi, sbarrando più volte la porta ai giocatori del Napoli.
    IVANOVIC 7: Bella partita la sua. Bene inizialmente sulla fascia, non delude nemmeno al centro ma dimostra grande senso del gol in occasione del 4-1
    LUIZ 6,5: Tra quelli dietro è il meno incisivo, ma centralmente Cavani e Lavezzi non passano mai.
    TERRY 7,5: Era tra i più attesi e non ha deluso. Grande prova dietro, riesce a trovare anche la rete che vale il 2-0. Non riesce a resistere sino alla fine, ma il giudizio è positivo.
    BOSINGWA 6: Gioca poco più di 20’ ma regge bene l’urto dei napoletani.
    COLE 6,5: In fase difensiva fa il suo compito, mentre non si vede quasi mai in proiezione offensiva.
    ESSIEN 5,5: E’ tra i meno incisivi dei suoi. Spesso sovrastato a centrocampo, non è il solito giocatore battagliero.
    LAMPARD 6: E’ suo il gol che porta ai supplementari, ma per il resto non fa grandissime cose. Evidentemente ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe.
    STURRIDGE 6,5: Inizialmente sembra devastante. Con il passare dei minuti cala un po’ tanto da essere sostituito.
    TORRES 5,5: Si divora un gol incredibile nel supplementare. Con la sua presenza, tuttavia, tiene in apprensione ancora di più la difesa campana.
    MATA 6: Cerca sempre lo spunto, ma quasi mai lo trova.
    MALOUDA 6: Entra per dare un cambio di marcia ai suoi, ma non riesce ad incidere in maniera eccessiva sul match.
    RAMIRES 7,5: In assoluto tra i migliori del Chelsea. Da lui nascono primo e ultimo gol, ma quando accelera diventa sempre pericoloso. Una mina vagante che fa tanto male al Napoli insomma.

    Drogba e Inler © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    DROGBA 8: E’ lui l’anima del Chelsea. Segna un gol, mette costantemente i brividi alla retroguardia azzurra anche se a volte esagera con qualche simulazione e qualche protesta di troppo. Ma la sua esperienza è vitale per il Chelsea.
    DI MATTEO 7: Terza partita, terza vittoria. Ma stavolta pesantissima poiché vale i quarti di finale. Azzecca la formazione iniziale, ma più che altro è la mentalità dei suoi a convincere.

    Pagelle Napoli

    DE SANCTIS 7: Limita i danni compiendo un paio di belle parate, specie su Starridge e Drogba. La sta per combinare grossa nel supplementare ma Torres lo grazia. Non può nulla sui gol.
    CAMPAGNARO 5: Nel complesso disputa una bella gara ma pesa troppo sulla sua prestazione il doppio errore sul 2-0, quando prima mette in angolo e poi perde Terry.
    CANNAVARO 5: Sul 4-1 Drogba lo salta con una facilità pazzesca. Un gol che costerà carissimo.
    ARONICA 4,5: Una serata da dimenticare in fretta. Non riesce in alcun modo a stare dietro a Drogba, e sono davvero poche le volte in cui si fa notare per cose positive.
    MAGGIO 6,5: Gioca poco più di mezz’ora ma lo fa benissimo. La sua sostituzione causerà grossi problemi alla squadra.
    DOSSENA 4,5: Pessimo impatto con il match. Mai pericoloso, causa il rigore del 3-1 rischiando anche l’espulsione.
    INLER 7: In mezzo al campo è tra gli ultimi ad arrendersi. Sigla anche il gol della possibile qualificazione, ma servirà a poco.
    GARGANO 7: Splendida prova la sua. Non molla un centimetro, aggredisce il portatore di palla e strappa via diversi possessi agli avversari. Gli manca l’ultimo passaggio ma ciò non macchia un’ottima prova.
    ZUNIGA 5: Comincia bene sulla sinistra, ma soffre con il cambio di fascia. Si divora il 2-2 che poteva significare qualificazione assicurata.
    HAMSIK 5,5: Non il solito giocatore che tutti conoscono. Sempre nel vivo della manovra, gli manca il guizzo vincente.
    CAVANI 5: Tanto spirito di sacrificio, ma davanti è assente. Si fa notare solo per un tiro a lato.
    LAVEZZI 6: Più volte cerca lo spunto giusto e spesso mette in difficoltà la difesa avversario. Peccato solo che giri al largo dalla porta inglese.
    MAZZARRI 6: Poche le sue responsabilità, considerando i gol presi ingenuamente. L’approccio sembrava quello giusto.

  • Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    L’attesa, finalmente, è finita. Adesso toccherà al campo dare la parola su uno degli ottavi di finale più attesi, complice anche il risultato dell’andata. Chelsea e Napoli questa sera si ritroveranno una di fronte all’altra, con gli azzurri che partono dal 3-1 di venti giorni fa. Un buon vantaggio, ma come ha insegnato il match tra Arsenal e Milan, guai ad abbassare la guardia. Lo sa bene Walter Mazzarri che ha predicato tranquillità ai suoi: e sarà questa la chiave dell’incontro. Non bisogna farsi prendere dell’entusiasmo ne farsi chiudere nella propria metà campo senza mai offendere l’avversario. Ad aiutare il Napoli i circa tremila tifosi che si accomoderanno sulle tribune di Stamford Bridge, mentre altri duemila potranno seguire l’atteso incontro solo dentro qualche pub, causa la mancanza di altri tagliandi.

    Si cercherà l’impresa dunque, si punterà a raggiungere quel traguardo che nemmeno il Napoli di Diego Armando Maradona riuscì ad agguantare. Ma stavolta al posto del Pibe de Oro ci saranno i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, molto richiesti in Inghilterra ma che stasera avranno un obiettivo comune: far approdare gli azzurri al turno successivo. Ci saranno tutti e tre, così come il resto della rosa, considerando che Walter Mazzarri non avrà problemi di organico. Tutti abili e arruolabili insomma, compreso lo stesso tecnico toscano che potrà sedere sulla panchina dei partenopei dopo la sospensione della squalifica da parte del Tas. L’unico dubbio della vigilia, quello tra Dossena e Zuniga, è stato sciolto nella mattinata di oggi quando la squadra per via del traffico ha dovuto rinunciare alla seduta di rifinitura prevista in un centro sportivo facendo qualche esercizio in albergo. Giocherà il colombiano, che garantisce un maggior livello di copertura in fase difensiva.

    Juan Zuniga © Mike Hewitt/Getty Images

    Davanti a De Sanctis, nel 3-4-2-1 di Mazzarri, solito trio difensivo formato da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo Gargano e Inler agiranno davanti alla difesa, con Maggio e Zuniga che avranno il compito di giostrare lateralmente, dando una mano anche dietro in fase di possesso del Chelsea. Hamsik e Lavezzi invece avranno il compito di aiutare il giocatore più temuto dai britannici, il bomber uruguayano Cavani.

    Dall’altro lato Di Matteo non ha alternative: i suoi infatti dovranno fare la partita e cercare di sbloccare il punteggio prima possibile, poiché bisogna vincere almeno per 2 a 0. Dunque occhio all’attacco ma anche alla difesa: subire una sola rete potrebbe significare complicare maledettamente i piani. Il tecnico italiano si riaffida ai senatori Terry, Lampard e Drogba: partiranno tutti e tre dall’inizio, e dovranno essere loro a trascinare la squadra di Abramovich. Panchine in vista per Cahill e Torres, sin qui molto deludenti. Di Matteo, nel suo 4-2-3-1, schiererà, davanti a Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole laterali, David Luiz e Terry centrali. A fare da schermo al reparto arretrato ci penseranno Essien e Ramires, con Sturridge, Lampard e Mata dietro l’unica punta Drogba.

    Chelsea Napoli, ecco le probabili formazoni:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, D.Luiz, Terry, Cole; Essien, Ramires; Sturridge, Lampard, Mata; Drogba. In panchina: Turnbull, Cahill, Bosingwa, Ferreira, Ramires, Kalou, Torres. Allenatore: Di Matteo
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. In panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Il Napoli coccola Lavezzi, Hamsik prolunga fino al 2016

    Il Napoli coccola Lavezzi, Hamsik prolunga fino al 2016

    Il momento del Napoli appare davevro eccellente, sia in campionato che in prospettiva Champions League, soprattutto dopo la bella vittoria ottenuta nell’anticipo di ieri contro il Cagliari, strapazzato con un perentorio 6 a 3 che ha messo in luce le caratteristiche essenziali del gioco della squadra di Mazarri, spettacolo, gol, cuore ed emozioni. Il Napoli, dunque, ora si prepara ad affrontare la vera e propria prova di maturità, facendo visita al Chelsea allo Stamford Bridge: i presupposti rassicuranti ci son tutti, dopo la grande prova disputata negli ottavi di andata al San Paolo, ma quando si tratta della coppa dalle grandi orecchie, la prudenza e la scaramanzia non è mai troppa, ancor di più se si fa riferimento al Napoli ed ai napoletani. Ecco, dunque, che si preferisce ragionare step by step, cercando di avvicinarsi alla trasferta in terra inglese nel migliore dei modi, soprattutto sotto il profilo psicologico.

    Serenità e tranquillità è la parola d’ordine, cercando di allontanare tutte le ombre e le tensioni potenzialmente incombenti. In tal senso, è da sottolineare una notizia molto importante e molto gradita all’ intero ambiente partenopeo, ossia il rinnovo contrattuale da parte di Marechiaro Hamsik, uno dei perni essenziali dello spogliatoio, ed imprescindibile per il gioco di Mazzarri. Come ha annunciato il presidente De Laurentiis, infatti, Hamsik ha firmato un prolungamento del suo contratto fino al 2016, sposando in pieno la causa Napoli, allontanando in un colpo solo le fastidiose ed insistenti voci su un possibile interessamento da parte del Psg nei confronti del centrocampista slovacco: Parigi sarà pure una bellissima città, ma “i napoletani sono più simpatici”. Una battuta, dunque, per liquidare in fretta qualsiasi voce che potesse turbare Marechiaro, ed enfatizzando, invece, la bella notizia del suo rinnovo per altre quattro stagioni.

    Tutto rose e fiori, dunque, se non fosse per una questione che potrebbe in qualche modo turbare un presente tanto brillante, ossia il pericolo che i grandi club possano allungare i loro tentacoli su questa creatura costruita con grande abilità gestionale, creatività ed oculatezza, cresciuta in modo graduale, assemblata ed oliata con grande cura in ognuno dei suoi meccanismi. In particolare, il pericolo principale riguarda il possibile interessamento dei club milionari sul pezzo più pregiato dell’ orchestra di Mazzarri, ossia Lavezzi, El Pocho, che sta vivendo un momento di forma eccezionale, anche in chiave realizzativa, colmando uno dei pochi aspetti nei quali aveva da migliorare: uno stato di grazia, coinciso soprattutto con la nascita del suo bambino, Thomas, che pare avergli regalato una carica in più, anche sotto il profilo psicologico.

    Lavezzi e Hamsik | © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    In tal senso, nonostante il presidente De Laurentiis lo coccoli in ogni circostanza, “mi piace perchè è uno scapigliato, come lo ero io alla sua età”, esiste la possibilità che quella clausola rescissoria da 31 milioni di euro presente nel suo contratto, diventi un’arma a doppio taglio, se adoperata dagli altri club, soprattutto esteri, che avrebbero la possibilità di offrire quella cifra per assicurarsi le prestazioni del Pocho.

    Un argomento tabù, soprattutto in questa “vigilia”, in cui il Napoli sta preparando la sua pagina di storia, una pagina mai scritta, che potrebbe significare quarti di Champions League, un traguardo mai raggiunto, neppure nell’epopea Maradona.

    Un argomento che, però, dovrà essere affrontato, per evitare che nessuno provi a spezzare l’incanto di questo momento, scippando al Napoli il suo gioiello più prezioso.

  • Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Partita pirotecnica quella in scena al San Paolo, un Napoli tutt’altro che distratto dal pensiero della Champions prende a pallate il Cagliari che si presenta alla partita come vittima sacrificale e subisce per 90′, fatta eccezione per qualche sporadica occasione, il gioco travolgente dei partenopei. I padroni di casa mantengono il controllo della gara fin da subito concedendo certo qualche occasione di troppo, figlia soprattutto di un certo appagamento dato man mano dal risultato sempre più largo, ma che a Londra potrebbe costar caro.

    Come detto gli azzurri partono subito forte e al 9′ sono già in vantaggio grazie ad un’azione personale di Hamsik che rubata palla sulla trequarti aggira Conti e dal  limite dell’area incrocia un destro chirurgico che s’insacca all’angolino basso alla destra dell’incolpevole Agazzi. E’ il primo acuto, passano appena 10′ minuti ed ecco che arriva il raddoppio, stavolta è capitan Cannavaro bravo ad inserirsi da dietro e a colpire di testa una deliziosa parabola disegnata da calcio da fermo dal Pocho Lavezzi. La regola del 10 vale anche per la terza marcatura di marca partenopea, al 29°, infatti, arriva la tripletta degli uomini di Mazzarri e ancora una volta è il numero 22 a metterci lo zampino superando in velocità il diretto avversario e mettendo in mezzo un pallone forte e teso che Astori, devia nella propria porta, per il più classico degli autogol.

    3-0 dopo mezz’ora e la pratica pare essere già archiviata, se non fosse per Larrivey che con un bel colpo di testa, sfruttando l’assist di Conti, batte de Sanctis e accorcia le distanze. Al 41′ poi tocca a Thiago Ribeiro, subentrato all’infortunato Nainggolan, avere sui piedi la palla buona per riaprire sorprendentemente il match prima della fine del primo tempo, ma purtroppo per lui e per il Cagliari trova sulla sua strada l’opposizione di Desanctis, che a dire il vero non fatica molto a deviare il tiro dell’attaccante rossoblu. Si va al riposo.

    Al rientro in campo delle squadre ti aspetti un Cagliari arrembante che metta alle corde il Napoli, ma a chiudere la pratica ci pensa ancora lui, il solito Pocho Lavezzi sempre più leader di questa squadra, che sfruttando la sua velocità supera Canini, il difensore cagliaritano prova ad intervenire sulla palla ma colpisce nettamente l’attaccante, è rigore ed è lo stesso Lavezzi a battere dagli undici metri il malcapitato Agazzi.

    Paolo Cannavaro © gettyimages

    Pochi minuti ancora è Mazzarri concede al suo uomo di punta un po’ di fiato ed una meritata standing-ovation, facendogli subentrare  Cavani, che non tarda ad entrare in clima partita. El Matador prima cerca la soluzione personale, con la palla che esce di poco a lato e poi al 70′ offre un pallone invitante a Gargano, che controllando col destro supera due uomini e sul rimbalzo batte di sinistro e per la quinta volta l’estremo difensore sardo.

    Pochi minuti dopo però è ancora un sussulto di Larrivey a far scuotere la testa a Mazzarri, El Bati in elevazione sovrasta un troppo lascivo Campagnaro e sfruttando una bella palla messa in mezzo dal talentino Ibarbo, batte per la seconda volta il numero 1 degli azzurri. A questo punto la partita sembra non aver nient’altro da dire, e invece ecco il punto del set dei padroni di casa, Pandev confeziona un assist al bacio per Maggio, anch’esso subentrato, e l’esterno della nazionale non si fa pregare incrociando col destro e battendo ancora Agazzi. Stavolta la partita è definitivamente chiusa per chi avesse avuto qualche dubbio, ma Larrivey non è d’accordo e si regala una terza gioia personale con un’azione fotocopia rispetto a quella che lo aveva portato a siglare la sua seconda rete, stesso copione dunque con Ibarbo in veste di uomo assist e l’attaccante argentino bravo a svettare di testa e a battere ancora l’estremo azzurro.

    Nove gol, tanto spettacolo e una serata indimenticabile per entrambe le difese che sicuramente non hanno brillato, Mazzarri dovrà di sicuro dare una strigliata ai suoi, perchè 3 gol allo Stamford Bridge difficilmente sarebbero digeribili, certo che se davanti Lavezzi continua nel suo stato di grazia, il tecnico toscano gode di una preziosa arma per approdare ai quarti e chissà sognare anche qualcosa in più.

  • Hamsik strizza l’occhio al Psg. Classica strategia alla Raiola?

    Hamsik strizza l’occhio al Psg. Classica strategia alla Raiola?

    Classica strategia alla Mino Raiola per strappare un prolungamento del contratto, magari con un ingaggio maggiore, rispetto a quello attuale, o c’è un fondo di verità? Parliamo delle dichiarazione rilasciate dal talentuoso giocatore del Napoli Marek Hamsik, che nelle ultime ore ha lanciato chiari messaggi al Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. “Anche se sto bene a Napoli, posso dire che ammiro il Psg che ha nuovi proprietari ed è una squadra ambiziosa. Non sono mai stato contattato direttamente, ma rispetto molto Leonardo. Con Ancelotti stanno facendo un ottimo lavoro. Il Psg ha un grande futuro davanti”. Queste le parole che il giocatore slovacche ha detto ai giornalisti di Tf1. Parole di ammirazione nei confronti di club, dirigenti e allenatore.Il giocatore attualmente ha un contratto sino al 2015 con il Napoli ed è assistito da Mino Raiola, procuratore che spesso e volentieri usa tattiche di questo genere al fine di strappare un aumento sull’ingaggio dei propri assistiti o prolungamenti degli accordi.

    Marek Hamsik © Claudio Villa/Getty Images

    E qualcuno ha pensato proprio a questo dopo le dichiarazioni del giocatore. In passato ciò è stato fatto anche, giusto per citare un paio di casi, con Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli, in particolare quest’ultimo accostato a diverse squadre dal suo arrivo al Manchester City, Milan su tutte. C’è da dire però che Hamsik ha precisato alcune cose. “Ho ancora un contratto e sono felice qui. C’è grande energia in ogni partita, tutti i tifosi sono con noi, tifosi di tutte le età” ha asserito. Semplice ammirazione nei confronti dei francesi? Potrebbe anche essere, di certo sorprende la tempistica di tutto questo, considerando che la stagione vive la sua fase cruciale e che le voci di mercato sui “tre tenori” napoletani sono veramente tante. Non resta che attendere ancora qualche giorno, o forse qualche ora, per vedere le reazioni del patron dei campani Aurelio De Laurentiis.

  • Parma – Napoli 1-2, le pagelle. Lavezzi imprendibile, Valeri bocciato

    Parma – Napoli 1-2, le pagelle. Lavezzi imprendibile, Valeri bocciato

    Pagelle di Parma  Napoli 1-2 con la squadra allenata dal mister Walter Mazzarri  che espugna il Tardini grazie all’ennesima prestazione positiva del “Pocho” Lavezzi, a segno per la terzo volta consecutiva, ed alla direzione dell’arbitro Valeri, assolutamente insufficiente con numerosi torti e sviste clamorose a danno dei ducali. Poco da recriminare per Roberto Donadoni a cui viene negato un rigore sacrosanto con la beffa finale del gol di Lavezzi in fuorigioco.

    Parma

    Mariga 7 il keniano gioca una partita ad alto livello contro il più blasonato centrocampo partenopeo, tiene a bada Gargano e rintuzza con chiusure puntuali i possibili inserimenti di Hamsik e Dzemaili.

    Giovinco 6,5 nessun punto di riferimento dato ai difensori avversari, vince sistematicamente l’uno contro l’uno contro i difensori azzurri, con Paletta e Galloppa che sprecano due assist d’oro che potevano decisamente cambiare tutto l’esito del match.

    Mirante 6,5 il portiere ex Juve riscatta le precedenti uscite non proprio fortunate parando il rigore a Cavani, incolpevole sul gol in fuorigioco di Lavezzi.

    Biabiany6,5 esce stremato dal duro lavoro fatto sia in copertura ma non rinunciando mai a pungere anche in attacco.

    Il "Pocho" Lavezzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Napoli

    Lavezzi 7 l’arma in più della squadra partenopea, spezza il ritmo del match a suo piacimento, fa impazzire Paletta e compagnia bella e rischia anche di segnare una doppietta nel finale di gara e se si mette a segnare con continuità, saranno davvero dolori per tutti.

    Hamsik 6,5 il sacrificio in copertura chiesto da Mazzarri viene ripagato ampiamente dallo slovacco che però si presenta davanti alla porta avversaria poco lucido in alcune occasioni.

    Cavani 6 il Matador si procura il rigore che sbaglia, fortunato nella respinta si assente per tutta la partita per poi riapparire nel finale di gara servendo a Lavezzi, l’assist del discusso gol del 2-1.

    Arbitro Valeri 3 prestazione assolutamente da dimenticare per il direttore di gara che non vede un rigore chiaro per fallo di mano di Dossena in area di rigore e concede il gol del definitivo 2-1 peril napoli a Lavezzi con l’argentino in palese posizione di fuorigioco.

    Le Pagelle

    PARMA (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6,5, Paletta 6, Santacroce 5,5; Biabiany 6,5, Mariga 7, Musacci 5,5 (19’ s.t Valdes 6), Galloppa 6, Modesto 6; Okaka 5,5 (31’ s.t Marques 6), Giovinco 6,5. All. Donadoni. (Pavarini, Brandao, Jonathan, Morrone, Pereira).
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Grava 6 (36 p.t. Fernandez 5), Cannavaro 5,5, Britos s.v. (19’ p.t Campagnaro 5); Maggio 5,5, Gargano 5 (15’ s.t. Inler 6), Dzemaili 5,5, Dossena 5,5; Hamsik 6,5, Lavezzi 7; Cavani 6. All. Mazzarri. (Rosati; Zuniga, Pandev, Vargas).

  • Parma – Napoli 1-2, decide Lavezzi fra mille polemiche

    Parma – Napoli 1-2, decide Lavezzi fra mille polemiche

    Continua il momento d’oro del Napoli che espugna il Tardini di Parma grazie al gol del “Pocho” Lavezzi nel finale di partita in palese posizione di fuorigioco. Tante proteste per il Parma che recrimina anche un rigore per un fallo netto di mano di Dossena in area di rigore napoletana.

    Momento assolutamente fantastico per Lavezzi in fase realizzativa con l’argentino che continua a segnare dopo la doppietta contro il Chelsea ed il gol contro l’Inter, al San Paolo, la scorsa settimana.

    Le formazioni della vigilia vengono confermati con la difesa partenopea rimaneggiata con titolari sia Grava che Britos. Nel Parma, fuori Floccari per squalifica e dentro Stefano Okaka in coppia con Sebastian Giovinco.

    La partita inizia con il Parma subito pericoloso con Galloppa con De Sanctis prontissimo in presa sicura. La difesa già rimaneggiata del Napoli subisce un altro infortunio con Britos che è costretto a lasciare il campo per un probabile infortunio muscolare, sostituito da Campagnaro. La partita si anima al 25’ con la prima azione veramente pericolosa della partita con Lavezzi che manda fuori di poco con un tiro a giro a Mirante battuto, ma risponde subito il Parma che si dimostra più squadra dei partenopei: Giovinco serve una palla d’oro a Galloppa che da posizione assolutamente favorevole manda alto. Pochi minuti dopo azione fotocopia ancora del Parma con questa volta Paletta a sprecare un servizio al bacio ancora dell’inesauribile Giovinco. Il Napoli sembra sulle corde ma arriva il primo caso dubbio del match con Cavani che cade in area su fallo commesso da Musacci, le immagini non sono chiare ma sembra esserci il fallo del difensore del Parma. Il Matador tira, Mirante para ma lo stesso portiere del Parma non può nulla sulla ribattuta in area ancora di Cavani. Finisce un primo tempo con il Napoli in vantaggio ma con il Parmaassolutamente in partita.

    Il "Pocho" Lavezzi ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    La ripresa si apre con ancora i Ducali padroni del campo, Giovinco è immarcabile e fioccano le occasioni ed anche, purtroppo per il Parma, gli errori arbitrali con un fallo netto di Dossena che con la mano toglie la palla dalla testa di Biabiany e con il vantaggio di Lavezzi che sfrutta una buona combinazione con Cavani con il “Pocho” che riceve l’assist del “Matador” in netta posizione di fuorigioco non rilevata, in maniera molto incredibile, dal guardalinee. A nulla vale quindi il momentaneo pareggio di Zaccardo infatti, con il nuovo vantaggio del Napoli, saltano tutti gli schemi. Nei minuti finali il Parma si riversa tutto in attacco e va vicino al pareggio con Biabiany ma è ancora Lavezzi, assolutamente il migliore in campo che su contropiede fulmineo, sfiora la doppietta colpendo il palo a porta vuota su assist di Inler.

    Finisce con la vittoria immeritata di un Napoli decisamente sottotono, anche a causa degli infortuni di Grava e Britos nel corso della partita e dalle amichevoli delle nazionali a metà settimana che hanno restituito dei giocatori un pò fuori forma. Decisamente giustificate le proteste finali di un Parma a cui manca un rigore e con il gol decisivo di Lavezzi in posizione netta di fuorigioco.

  • Parma – Napoli, le probabili formazioni. Torna Hamsik, occasione Okaka

    Parma – Napoli, le probabili formazioni. Torna Hamsik, occasione Okaka

    Napoli e Parma si sfideranno nell’ormai classico Launch match al Tardini di Parma con i partenopei vogliosi di arrivare alla sfida Champions, decisiva per il passaggio del turno, nei migliori dei modi e con il morale  a mille.

    I padroni di casa sono alla ricerca di quella continuità di risultati che sino a questo momento è mancata, molto importanti risultano essere i tre punti in palio, ovviamente in ottica salvezza, con Roberto Donadoni non proprio propenso a fare dei favori alla sua ex squadra e soprattutto al suo ex presidente Aurelio De Laurentiis con cui l’ex C.T. della nazionale azzurra non si è lasciato in maniera proprio idilliaca.

    In casa Napoli, il mister Walter Mazzarri deve fare a meno per la trasferta del Tardini di Salvatore Aronica, squalificato, al suo posto occasione per Britos mentre sulle fasce il colombiano Camilo Zuniga, stanco del viaggio effettuato a causa dell’impegno con la nazionale, viene tenuto a riposo con al suo posto, molto probabilmente, Dossena. In avanti il solito trio composto dai tre tenori azzurri rappresentato da Hamsik – Cavani – Lavezzi con Pandev pronto a subentrare durante il match.

    Marek Hamsik ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Roberto Donadoni non potrà contare in avanti sul prezioso contributo di Sergio Floccari quindi occasione da non perdere per il giovane Okaka che farà coppia con la formica atomica Sebastian Giovinco. Biabiaby tenterà di sorprendere la retroguardia partenopea con la sua velocità mentre si prospetta un’altra bocciatura per l’ex giocatore dell’Inter, Jonathan, arrivato nel mercato di gennaio e fino ad oggi vero oggetto misterioso.

    Le Probabili Formazioni

    Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Santacroce; Biabiany, Galloppa, Musacci, Mariga, Modesto; Giovinco, Okaka
    A disp.: Pavarini, Brandao, Jonathan, Morrone, Marques, Valdes, Pereira. All.: Donadoni

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani
    A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Zuniga, Dzemaili, Pandev, Vargas. All.: Mazzarri

  • Napoli Chelsea, Villas Boas perde Terry

    Napoli Chelsea, Villas Boas perde Terry

    E arrivò il giorno di Napoli – Chelsea. Tra poco meno di un’ora al San Paolo andrà in scena l’andata degli ottavi di finale di Champions League tra la squadra partenopea e i londinesi di Villas Boas. Napoli già nella storia dopo aver superato la fase eliminatoria, il cosidetto “girone della morte” e conseguente approdo agli ottavi (mai accaduto fino ad ora nella storia azzurra).

    Le due squadre arrivano alla sfida con grandi motivazioni, ma con ruolini di marcia completamente differenti: gli uomini di Mazzarri vengono da due vittorie consecutive in campionato che ha permesso a Lavezzi e compagni di agguantare il sesto posto ai danni dell’Inter (sua avversaria domenica sera proprio al San Paolo) e desiderosa di riprendersi quel terzo posto che si era aggiudicata lo scorso anno, per non perdere il treno per l’Europa che conta; il Chelsea arriva alla sfida nettamente in crisi di risultati, per lo più dettati dalla scarsa efficienza sottoporta e da una difesa non più impenetrabile come un paio di stagioni fa. I pareggi ottenuti in campionato e soprattutto in FA Cup proprio sabato contro il Birmingham militante in Championship (la nostra Serie B) hanno messo ancora una volta in discussione il posto di Villas Boas, voluto fortemente da Abramovic in estate che per strapparlo al Porto ha dovuto sborsare una penale di 15 milioni poichè sottocontratto proprio con il club lusitano. In campionato i “Blues” sono fuori dalla zona Champions, proprio come il Napoli, a pari punti con l’Arsenal ma a -10 dal terzo posto (occupato dai londinesi del Tottenham) che garantirebbe l’accesso diretta alla fase a giorni della prossima Champions League, oltre che a un ritorno economico ingente per le casse societarie del club.

    John Terry | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Passando alle formazioni, la squadra di casa si schiererà con il consueto 3-4-1-2 formato da De Sanctis tra i pali, Campagnaro, Cannavaro e Aronica a formare il trio difensivo, Maggio, Gargano, Inler e Zuniga , quest’ultimo preferito a Dossena per il ruolo di esterno sinistro ceh nello scacchiere di Mazzarri significherà attaccare e difendere incessantemente, e i tre “tenori” Hamsik, Cavani e Lavezzi per cercare di scardinare la difesa inglese. In panchina non ci sarà Mazzarri, squalificato per 2 giornate dall’ Uefa per lo spintone dato a Nilmar durante Villarreal-Napoli terminata 0-2. Al suo posto ci sarà il vice Frustalupi.

    Il Chelsea adotterà un modulo 4-3-3 con cech in porta, difesa composta da Ivanovic a destra, il neo acquisto Cahill prelevato dal Bolton che avrà il duro compito di sostituire il capitano John Terry nella bolgia del San Paolo e che sarà coadiuvato dal compagno David Luiz a comporre il reparto centrale, a sinistra giocherà Ashley Cole; Ramires, Raul Meireles e Lampard saranno i tre centrocampisti a supporto delle punte Sturridge, Mata e il temutissimo Didier Drogba.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI CHELSEA

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik; Cavani, Lavezzi.
    Panchina: Rosati, Grava, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.

    CHELSEA (4-3-3): Cech; Ivanovic, Cahill, Luiz, Cole; Ramires, Raul Meireles, Lampard, Sturridge, Mata, Drogba.
    Panchina: Hilario, Bosingwa,  Essien, Malouda, Kalou, Torres.
    Allenatore: Villas Boas.