Tag: marek hamsik

  • Napoli-Parma pagelle. I tre tenori steccano, ottimo Floccari

    Napoli-Parma pagelle. I tre tenori steccano, ottimo Floccari

    Mascara 6,5: Ha il merito di siglare il gol del momentaneo pareggio, per il resto poca roba, si fa anticipare molto ingenuamente da Modesto nell’azione che porta l’esterno parmense a siglare il gol vittoria.

    Maggio 5: Ci prova ma è inconcludente, non è il solito pendolino sulla fascia e soffre molto la spinta degli esterni gialloblu sulla sua fascia di competenza.

    Cavani 5: Mai nel gioco, sempre fuori posizione, sbaglia un gol da pochi passi sparando sul palo, la speranza è che abbia conservato i colpi in canna per abbattere il Bayern.

    Hamsik 5: Vedi Cavani a tratti anche irritante per l’inconcludenza delle sue azioni, designato come erede di Nedved la strada appare ancora lunga per raggiungere i livelli del ceco.

    Lavezzi 6: Dei tre davanti è quello che prova a fare qualcosa in più, meraviglioso l’assisti di tacco per Mascara, ma per il resto sempre a secco fra le mura amiche, digiuno che dura da troppe giornate ormai.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Aronica 5,5 (21′ st Mascara 6,5); Maggio 5, Inler 6 (40′ st Lucarelli sv), Gargano 5, Dossena 6 (29′ st Zuniga 5,5); Hamsik 5, Lavezzi 6; Cavani 5.

    esultanza dopo gol di Gobbi | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mirante 6: Incolpevole sul gol di Mascara, sventa un paio di palle pericolose in area, soprattutto quella di fine partita su Maggio che conserva il risultato sul vantaggio per i suoi.

    Gobbi 7: Realizza il gol del primo vantaggio gialloblu sfruttando un ottimo assist di Floccari, copre e si propone facendo sudare il suo avversario sulla fascia e contenendo e sortite degli avanti napoletani con ottime chiusure in diagonale.

    Modesto 7: Uomo di fatica, ha il merito di farsi trovare pronto sull’assist al bacio di Giovinco e da lì onestamente non può sbagliare, mandando in visibilio i pochi tifosi parmigiani giunti fino al San Paolo e tornati con grande soddisfazione in terra ducale.

    Giovinco 6,5: Non è la sua serata migliore, a volte esagera nel cercare la giocata, però quando serve la zampata del campione lui c’è e fornisce un ottimo assist a Modesto, che potrebbe sembrare facile ma così non è.

    Floccari 7,5: Lotta su ogni palla, fa salire la squadra e fornisce un assist al bacio al compagno Gobbi smarcandolo solo davanti al portiere. Un giocatore recuperato che sta cominciando a mostrare il proprio valore.

    Parma (4-4-1-1): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Paletta 6, A. Lucarelli 6, Gobbi 7; Biabiany 6,5 (21′ st Valiani 6), Morrone 7, Jadid 6,5 (38′ st Blasi sv), Modesto 7 (42′ st Santacroce sv); Giovinco 6,5; Floccari 7,5.

  • Napoli-Parma probabili formazioni. Mazzarri e Colomba tutti a disposizione

    Napoli-Parma probabili formazioni. Mazzarri e Colomba tutti a disposizione

    Tutti abili e arruolabili sia per il Napoli che per il Parma e non sono previsti turn-over, soprattutto in casa partenopea nonostante l’impegno della prossima settimana contro il Bayern Monaco. La formazione quindi dovrebbe essere la solita con un unico dubbio nella linea mediana del campo dove sono in ballottaggio per una maglia Dzemaili e Gargano, con l’uruguaiano che pare aver superato l’ex parmigiano nelle gerarchie di gradimento del tecnico livornese. Blocco difensivo diretta da capitan Cannavaro con Aronica e Campagnaro a completare il reparto, ovviamente in porta l’insostituibile De Sanctis. Insostituibile come i tre tenori d’attacco Hamsik, Cavani e Lavezzi, quest’ultimo accostato negli ultimi giorni al Manchester City e avvicinato ad una trattativa molto fantasiosa che vorrebbe uno scambio tra napoletani e citizens e che porterebbe sotto il Vesuvio Balotelli. A centrocampo come detto l’unico dubbio è sul compagno da affiancare ad Inler, mentre sulle fasce agiranno Maggio a destra e Dossena a sinistra al posto di Zuniga. In panchina torna Lucarelli dopo diversi mesi d’assenza dai campi di gioco. Napoli (3-4-2-1):De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp.: Rosati; Fernandez, Zuniga; Dzemaili, Santana; Mascara, C. Lucarelli.

    Ezequiel Lavezzi | © Valerio Pennicino/Getty Images
    In casa Parma, Colomba spera nell’impresa e si affiderà in avanti alla coppia composta da Giovinco, sempre più leader degli emiliani, e Floccari, ancora non totalmente a proprio agio negli schemi del tecnico ex Bologna. Oltre al portiere Mirante, la difesa dovrebbe essere confermata in blocco, con Zaccardo e Gobbi sugli esterni e Paletta e Lucarelli coppia centrale. A centrocampo due i dubbi per il tecnico grossetano, quello tra Biabiany e Valiani, con il primo in vantaggio sul secondo,e quello che riguarda Jadid e Galloppa, con l’ex giocatore del Siena favorito sul marocchino. Parma (4-4-1-1): Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto, Giovinco, Floccari. A disp.: Pavarini; Santacroce, Rubin; Jadid, Valiani; Valdes, Pellè.

  • Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Napoli in delirio, l’Inter crolla a San Siro. Nerazzurri furiosi con Rocchi

    Dopo 17 anni il Napoli torna a violare il San Siro nerazzurro battendo l’Inter nell’anticipo serale della sesta giornata di Serie A. Gli azzurri di Mazzarri, che stanno sfatando tutti i tabù, hanno travolto la Beneamata per 3-0 con le reti di Campagnaro, nel primo tempo, e di Maggio e Hamsik nella ripresa, risultato questo che proietta i partenopei in vetta alla classifica del campionato in solitaria con 10 punti in attesa delle altre gare in particolare di quella di domani sera allo Juventus Stadium tra bianconeri e Milan. Una sconfitta bruciante per la squadra di Ranieri che possono recriminare per un pessimo arbitraggio del direttore di gara Rocchi il quale, con alcune decisioni completamente errate, ha condizionato, senza nulla togliere alla gara del Napoli, l’esito della gara.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Senza il Matador Cavani, infortunatosi alla caviglia nella gara di Champions con il Villarreal nonostante abbia provato a stringere i denti fino all’ultimo, il Napoli si presenta con l’ex Pandev di punta con a supporto i soliti Lavezzi e Hamsik pronti a creare scompiglio nella retroguardia avversaria mentre tra le fila dei nerazzurri Pazzini recupera e va a prendersi le chiavi dell’attacco davanti a Forlan e Alvarez pronti a svariare su tutto il fronte offensivo. L’Inter è più carica e grintosa e interpreta meglio degli avversari la prima mezz’ora di gioco caratterizzata da ritmi altissimi che porta spesso le due squadre a spezzarsi in due: Pazzini è un cliente scomodo per Cannavaro e compagni mentre Maicon, al suo esordio stagionale, sembra essere tornato quello di un tempo proponendosi spesso e volentieri in avanti tenendo sotto pressione Zuniga e Aronica che stazionano da quelle parti. L’attaccante ex Sampdoria è l’uomo più pericoloso dei nerazzurri e dopo un paio di buone occasioni potrebbe festeggiare anche il suo secondo centro stagionale se non fosse che al momento del tiro dalla distanza di Zanetti, che De Sanctis non trattiene, non si trovasse al di là della linea difensiva napoletana. La svolta del match però arriva nei minuti seguenti quando Rocchi prima ammonisce per un fallo inesistente a centrocampo Obi e poi toglie il secondo giallo allo stesso, con conseguente cartellino rosso, per un fallo, questa volta sì evidente, ma fuori l’area di rigore che l’arbitro Rocchi invece giudica dentro: doppia beffa, penalty e Inter in dieci uomini a 5 minuti dal termine del primo tempo. Dagli undici metri va Hamsik che però si fa ipnotizzare da Julio Cesar ma sulla respinta Campagnaro è il più lesto di tutti a ribadire in rete per il vantaggio partenopeo. Nella ripresa in panchina non si vede più un inviperito Claudio Ranieri, espulso per eccessive proteste nei confronti del direttore di gara  mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi tra i fischi di tutto San Siro. Con un uomo in meno e con un Alvarez che gira a vuoto, il Napoli ha vita facile e trova il raddoppio al 55′ con l’immenso Maggio che brucia un fulmine come Nagatomo anticipando sia il nipponico che Julio Cesar in uscita: 2-0 e partita che viene messa definitivamente in ghiacciaia da Hamsik che, partito sul filo del fuorigioco e smarcato da un assist di Lavezzi, mette dentro la palla del 3-0 che chiude definitivamente la contesa. L’Inter subisce la prima sconfitta stagionale della gestione Ranieri dopo le due vittorie consecutive ottenute con Bologna e Cska Mosca che avevavo allontanato un pò la crisi di inizio stagione. La classifica dei nerazzurri si fa così critica con solo 4 punti all’attivo conquistati in cinque gare giocate che equivalgono il quint’ultimo posto, ma questa volta l’alibi c’è e si chiama Rocchi. Tutt’altro l’umore in casa Napoli che, dopo aver battuto il Milan, vince stasera la sua seconda sfida scudetto dell’anno davanti a 6 mila supporters in trasferta. Mazzarri, che oggi festeggiava i 50 anni, sa di avere per le mani la squadra giusta quest’anno, a tratti devastante, per tentare di arrivare a quel sogno che si chiama scudetto. L’euforia è al massimo storico, alle pendici del Vesuvio non si respirava quest’aria dai mitici tempi di Diego Armando Maradona. E, si sa, chi ben incomincia è già a metà dell’opera…. LE PAGELLE Video Inter – Napoli 0-3 [jwplayer config=”240s” mediaid=”98607″]

  • Due siluri, il Napoli affonda il Sottomarino Giallo

    Due siluri, il Napoli affonda il Sottomarino Giallo

    Ci sono voluti 21 anni, una lunga attesa ma alla fine, per come sono andate le cose stasera, ne è valsa la pena. Il Napoli torna al successo in Champions League, allora si chiamava ancora Coppa dei Campioni, al San Paolo e lo fa con due siluri di nome Marek Hamsik ed Edinson Cavani che colpiscono e affondano il Sottomarino Giallo. Un uno-due terrificante che piega le resistenze del Villarreal nei primi 17 minuti di gioco, tanto è durato infatti l’equilibrio tra le due squadre, prima che il centrocampista slovacco e l’attaccante uruguagio mettessero la loro firma alla gara grazie anche alla preziosa collaborazione di Ezequiel Lavezzi.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    In un San Paolo “addobbato a festa” e davanti a quasi 50 mila spettatori, i partenopei archiviano subito la pratica spagnola: al 14′ è già 1-0, Lavezzi dalla destra mette in area uno spiovente pescando un liberissimo Hamsik che prende la mira, si coordina e di sinistro fa secco Lopez facendo esplodere di gioia il San Paolo. Passano solo 180 secondi e da un errore in disimpegno di Senna, Lavezzi brucia Gonzalo che è costretto ad abbatterlo in area di rigore: penalty trasformato con freddezza dal Matador Cavani che fa venire letteralmente giù lo stadio. Due a zero e partita che si potrebbe già considerare in ghiacciaia ma non per Mazzarri che chiede ai suoi massima concentrazione nonostante il doppio vantaggio e di giocare come se si fosse ancora sullo 0-0. Primo tempo di grande intensità, il Napoli rischia solo in un’occasione su un retropassaggio suicida di Cavani che Nilmar però spreca malamente cercando la giocata di fino mettendo a lato tutto solo davanti a De Sanctis. Inler e Gargano prendono il possesso del centrocampo, Giuseppe Rossi, partito a sorpresa dal primo minuto (avrebbe dovuto finire in panchina per un guaio al ginocchio) non punge come dovrebbe “braccato” da Cannavaro e colleghi di reparto. Nel secondo tempo gli azzurri sfruttano gli ampi spazi lasciati vuoti dai giocatori di un Villarreal a trazione anteriore e alla ricerca del gol che potrebbe riaprire il match. Zuniga è egoista e invece di servire Lavezzi tutto solo si avventura in un dribbling inutile allungandosi la sfera, poi Cavani, pescato a centro area, perde il tempo per la conclusione e viene fermato da Zapata. E viene qui la brutta notizia a macchiare una serata perfetta: nell’occasione Cavani si fa male andando a mettere il suo piede su quello dell’ex difensore dell’Udinese, contatto che lo costringe alla sostituzione, l’uruguagio esce zoppiccante tra gli applausi del proprio pubblico tenendoli in apprensione per la caviglia gonfia perchè sabato il Napoli va a San Siro ad affrontare l’Inter e per la squadra di Mazzarri questa sarebbe una grave perdita. Non succede nulla, la partita scivola via senza particolari sussulti fino. Nel finale il Villarreal reclama un calcio di rigore, netto, per fallo di Zuniga che, in ritardo, aggancia il piede di Nilmar. Al triplice fischio può iniziare la festa, Napoli impazzisce di gioia davanti al trionfo dei propri beniamini. Dopo l’ottimo pareggio di Manchester, i partenopei salgono al secondo posto in quello che è il “girone di ferro” dietro solo al Bayern Monaco a punteggio pieno, che ha liquidato il City di Mancini 2-0, a quota 4 punti. Sognare dopo stasera si può.

  • Napoli-Villarreal, probabili formazioni. Rossi recupera, in campo dal 1′?

    Napoli-Villarreal, probabili formazioni. Rossi recupera, in campo dal 1′?

    Dopo 21 lunghi anni il San Paolo torna ad ospitare una partita della massima competizione europea. Allora si chiamava Coppa dei Campioni e in campo c’erano un certo Diego Armando Maradona, Careca e Alemao, oggi si chiama Champions League e a far sognare i tifosi partenopei sono Edinson Cavani, Marek Hamsik e Ezequiel Lavezzi. Nessun paragone, per carità. Cambiano gli attori e gli interpreti ma il teatro è sempre quello, il San Paolo stasera sarà tutto esaurito per salutare il ritorno della coppa dalle grandi orecchie.

    © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Per il Napoli, inserito nel “girone di ferro” con inoltre Bayern Monaco e Manchester City, trova di fronte un Villarreal che ha recuperato a tempo di record dall’infortunio al ginocchio subìto sabato Giuseppe Rossi. L’attaccante italo-americano stamattina ha sostenuto regolarmente la rifinitura al San Paolo e potrebbe giocare addirittura dal primo minuto nonostante ieri il suo agente Federico Pastorello aveva escluso la possibilità di vederlo scendere in campo. Invece toccherà al tecnico del Sottomarino Giallo Garrido decidere se rischiare Pepito dall’inizio oppure tenerlo in panchina e giocarselo come asso nella manica a partita in corso. In questo momento l’intenzione del tecnico spagnolo è proprio questa con Cani che dovrebbe andare a prendere il suo posto al fianco di Nilmar, ma non è esclusa la sorpresa. Mazzarri dovrà fare a meno di Maggio, che non ha recuperato dal problema muscolare (giocherà ancora Zuniga) e forse anche di Campagnaro, non al meglio e che potrebbe dare forfait per far posto a Fernandez. Bocciato, invece, dopo la brutta prestazione con la Fiorentina Fideleff. A centrocampo Inler e Gargano dovranno essere il carburante della squadra mentre per accenderlo serviranno le giocate del tridente Hamsik, Lavezzi e del Matador Cavani. Napoli si prepara ad una notte di grande festa e si spera con una vittoria finale che potrebbe consentire alla squadra partenopea di giocarsi l’accesso agli ottavi di finale di Champions fino in fondo. Quattro punti in due partite sarebbero già oro colato per la truppa di Mazzarri. Probabili formazioni Napoli – Villarreal (ore 20:45) NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. Allenatore: Mazzarri. VILLARREAL (4-4-2): Lopez; Zapata, Musacchio, Gonzalo Rodriguez, Català; Camunas, Senna, Soriano, De Guzman; Cani, Nilmar. Allenatore: Garrido.

  • Napoli-Fiorentina, probabili formazioni. Tridente Cavani, Hamsik, Lavezzi

    Napoli-Fiorentina, probabili formazioni. Tridente Cavani, Hamsik, Lavezzi

    Rialzarsi immediatamente dopo la caduta di Verona. E’ questa la parola d’ordine in casa Napoli andato ko con il Chievo nel turno infrasettimanale in un Bentegodi che recentemente è stato sempre ostile nei confronti dei partenopei.

    © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    La rincorsa alla vetta della classifica riprenderà stasera in uno dei due posticipi serali della quinta giornata di Serie A. Al San Paolo arriva una Fiorentina in grande forma e che ha bastonato il Parma 3-0 con un Jovetic straordinario. Con l’assenza forzata di Gilardino (out per un altro mese) sarà l’attaccante montenegrino infatti il maggiore pericolo per la squadra di Mazzarri ma non solo. Cerci, a destra, e Vargas, a sinistra, potrebbero seriamente impensierire la retroguardia partenopea composta da capitan Cannavaro, Campagnaro e uno tra Fideleff e Fernandez. Nella zona mediana del campo la battaglia sarà tra Inler, da una parte, e Montolivo, riconfermato titolare nonostante abbia rifiutato l’ultima proposta contrattuale della società viola, dall’altra. Mazzarri non fa turnover in ottica Champions (martedì arriva il Villarreal di Giuseppe Rossi) e si gioca il trio delle meraviglie in attacco: Cavani, Hamsik e Lavezzi tutte e tre in campo dal primo minuto. Non ci sarà invece Maggio non al meglio della condizione. Lo stantuffo azzurro guarderà la partita dalla panchina insieme a Santana e Pandev. Mihajlovic invece ha ancora un dubbio da sciogliere: Munari o Lazzari nella zona mediana del campo. Queste le probabili formazioni di Napoli – Fiorentina (ore 20:45) NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. Panchina: Rosati, Fernandez, Aronica, Maggio, Pandev, Santana, Mascara. Allenatore: Mazzarri. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Behrami, Montolivo; Cerci, Jovetic, Vargas. Panchina: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Lazzari, Romulo, Silva. Allenatore: Mihajlovic.

  • Napoli-Milan: Le pagelle, Cavani show, Pato dov’è?

    Napoli-Milan: Le pagelle, Cavani show, Pato dov’è?

    De Sanctis 7: Miracolo su Aquilani a parte, non è chiamato ad interventi ad alto coefficiente di difficoltà, ma proprio perchè il resto della serata lo trascorre in totale tranquillità, il valore della sua parata aumenta, soprattutto per il momento cruciale della gara in cui è arrivata. Maggio 7: copre e attacca, recupera e riparte, è un motorino instancabile su tutta la fascia destra, ha anche il merito di fare da ponte per il gol del pareggio di Cavani. Una pedina fondamentale per il gioco di Mazzarri. Gargano 7: Il centrocampista uruguaiano vince il ballottaggio con Dzemaili e garantisce non solo una grossa copertura in fase di non possesso palla, ma anche una velocità d’impostazione nella ripartenza per il contropiede, proprio da una sua brillante azione personale nasce il secondo gol del Matador Cavani. Hamsik 5,5: Dei tre tenori è quello che canta meno, non si vede quasi mai ed è spessissimo fuori dal gioco, poco pungente e poco incisivo. Il suo inizio di stagione di certo non è entusiasmante ma avrà tempo per recuperare, di certo da uno come lu ci si aspetta molto di più. Cavani 9: Il voto parla da sè, 3 gol uno più bello dell’altro, il suo rodaggio per questa seconda stagione all’ombra del Vesuvio è durato solo una partita, poi s’è sbloccato il matador, 1 gol a Manchester, 3 al Milan e tanta tanta corsa anche a verso la propria area di rigore, la particolarità di questo ragazzo è infatti che non solo segna gol a ripetizione ma spesso lo si ritrova a difendere al limite della propria area e ad impostare la ripartenza della squadra. Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Inler 6,5, Gargano 7, Dossena 6 (34′ st Zuniga 6,5); Hamsik 5,5 (19′ st Dzemaili 6,5), Lavezzi 6,5 (37′ st Pandev sv); Cavani 9. A disp.: Rosati, Fernandez, Santana, Mascara.   Thiago Silva 6: Nesta ultimamente non sembra più quello dei tempi migliori e allora a tener su la baracca ci prova lui, di certo nulla può quando si vede spuntare maglie avversarie da tutte le parti e quando dal centrocampo alla difesa non c’è filtro e i napoletani sembrano passeggiare fino al limite dell’area sua terra di competenza. Nocerino 5,5: A Palermo era diventato insostituibile, a Milano dovrebbe sostituire Gattuso e Flamini, la terza scelta e onestamente a vederlo giocare ieri se ne capisce il motivo, non è un giocatore tecnico ma se viene a mancare anche la tenacia c’è poco da fare. Aquilani 6: E’ l’unico a dare un po’ di verve all’attacco milanista, segna la rete del momentaneo vantaggio e si divora quella del pareggio dopo l’uno-due del Napoli. Troppo poco però per uno che ha l’ingrato compito di sostituire Pirlo. Cassano 6: Ci prova con poca convinzione, la sufficienza è soprattutto per l’assist che regala ad Aquilani, poi troppe parole e pochi fatti, passa più tempo a lamentarsi con l’arbitro che a costruire qualcosa di buono per la manovra offensiva della propria squadra. Deve crescere e tanto se vorrà insidiare il posto dei rientranti Ibra e Robinho. Pato 4,5: Cavani s’è visto lui dov’è? Perde alla grande la sfida a distanza con il bomber azzurro e non si rende mai pericoloso in zona d’attacco. A tratti appare nervoso, da un fenomeno del suo livello ci si aspetta di gran lunga molto di più. Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5; Abate 5,5, Nesta 5,5, Thiago Silva 6, Bonera 5 (20′ st Antonini 5,5); Nocerino 5,5,Van Bommel 4,5 (20′ st Emanuelson 5,5), Seedorf 5; Aquilani 6 (32′ st El Shaarawi sv); Pato 4,5, Cassano 6. A disp.: Amelia, Yepes, Taiwo, Valoti.

  • Manchester City-Napoli ultime e probabili formazioni

    Manchester City-Napoli ultime e probabili formazioni

    Mancano una manciata di ore al ritorno in Champions League del Napoli e Mazzarri sembra avere le idee chiare su sulla formazione da mandare in campo: il tecnico toscano opterà un leggero turn over rispetto alla partita d’esordio di Cesena. La super sfida col Milan infatti impone ti dosare le forze in questo intenso avvio di stagione ed allora ecco che al fianco dell’inamovibile Inler dovrebbe scendere in campo Gargano, facendo tirare il fiato a Dzemaili. Sulla fascia sinistra invece dovrebbe spuntarla Zuniga che prenderà il posto di Dossena. Davanti spazio al trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani.

    Dall’altra parte della barricata, Mancini ha solo l’imbarazzo della scelta: in difesa continuerà a fare panca Kolarov per lasciare spazio a Clichy, mentre sulla destra Richards è in vantaggio su Zabaleta. A centrocampo sicuro Tourè, mentre sono in ballottaggio Barry e De Jong, con Nasri pronto a subentrare a gara in corso. Sulle fasce Silva e Milner dovrebbero essere sicuri del posto, mentre in attacco spazio al tandem argentino composto da Tevez e Aguero.

    MANCHESTER CITY(4-2-3-1): Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Yaya Tourè; Milner, Silva, Tevez; Aguero
    A disposizione: Pantilimon, Zabaleta, Kolarov, De Jong, Johnson, Nasri, Dzeko.
    Allenatore: Mancini

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
    A disposizione: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Santana, Mascara, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri

  • Cesena-Napoli le pagelle. Inler faro, Hamsik fenomeno

    Cesena-Napoli le pagelle. Inler faro, Hamsik fenomeno

    Il Napoli espugna il Manuzzi di Cesena, campo molto difficile, battendo i padroni di casa per 3-1 in una partita molto equilibrata e segnata dall’espulsione di Benauloane nel secondo tempo che ha spianato la squadra agli uomini di Walter Mazzarri. (commento e highlights)

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Cesena Benalouane 4, disastroso il francese che l’anno scorso era stato ad un passo dalla Juventus, dopo pochi minuti si dimentica di Lavezzi e nel secondo tempo completa la frittata, con un espulsione condita da due cartellini ineccepibili in pochi minuti. Mutu 5,5, l’ ex viola ha mostrato sin da subito molta personalità, ma in molte occasioni ha giocato da solo non riuscendo ancora a capire la vera mentalità di una squadra che lotta per la salvezza. Candreva 7, il migliore del Cesena, ottima la sua condiziona fisica che gli permette di rivestire un ruolo molto dispendioso ma interpretato alla grande dando a Giampaolo una soluzione in più in attacco. Napoli Inler 7, l’acquisto più costoso del presidente De Laurentiis ripaga alla grande la spesa con una prestazione completa, regia ed interdizione di altissimo livello. Lavezzi 6,5 il Pocho parte alla grande, subito in gol ed una continua spina per la difesa bianconera soprattutto nel primo tempo, calato un po’ nella ripresa ma nel complesso prestazione soddisfacente. Hamsik 7, che dire, 180’ con la Slovacchia, lasciato a riposo per un ora, entra nel momento del bisogno e fornisce prima l’assist per Campagnaro e poi firma personalmente il 3.1 che chiude la partita. Le Pagelle: Cesena (4-3-3): Ravaglia 5,5; Comotto 6,5, Von Bergen 5,5, Benalouane 4, Lauro 5,5; Parolo 6 (81’ Martinez s.v.), Guana 6, Colucci 5,5 ( 55’Rossi 5,5); Eder 6,5 (74’ Bogdani 5,5), Mutu 5,5, Candreva 7. A disp.: Calderoni, Ceccarelli, Rossi,Ricci, Meza Colli, Bogdani, Martinez. All. Giampaolo. Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6,5, Cannavaro 5,5, Aronica 6 (67’ Pandev 5,5); Maggio 6,5, Inler 7, Dzemaili 6, Dossena 6; Santana 60’ Hamsik 7), Lavezzi 6,5 (84’ Fernandez s.v.); Cavani 5,5. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Zuniga, Hamsik, Pandev, Mascara.All. Mazzarri. Espulso: 10’st Benalouane per doppia ammonizione. Ammoniti: Santana, Candreva, Lavezzi, Cannavaro, Lauro.

  • Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Cesena-Napoli 1-3, spettacolo al Manuzzi. Video

    Esordio con tre punti per la squadra di Walter Mazzarri che supera un buon Cesena per 3-1 con reti di Lavezzi, intervallata dal momentaneo pareggio di Guana nel primo tempo e di Campanaro e Hamsik nella ripresa. Nella prima gara di serie A disputata su un campo sintetico, il Napoli si presenta al Manuzzi di Cesena con una novità, fuori Hamsik e tridente d’attacco formato da Santana-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano punto di riferimento avanzato nel 3-4-2-1 di Mazzarri e la coppia argentina a supporto, subito dietro. Giampaolo, dal canto suo, disegna un Cesena a trazione anteriore anche se viene inizialmente lasciato in panchina l’ex juventino Martinez sostituito da Candreva con la coppia d’attacco formata da Mutu ed Eder.

    ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Pronti via e subito gol per i partenopei che bucano la rete con Lavezzi dimenticato incredibilmente da tutta la difesa bianconera su una rimessa laterale da centrocampo. Il gol subito non scompone però la squadra di Giampaolo che minuto dopo minuto prende sempre più campo con sugli scudi Candreva ed Eder ed al 24’ corona gli sforzi profusi proprio con Eder che serve una palla d’oro al centro dell’area napoletana con Guana pronto a ribadire alle spalle di De Sanctis. Primo tempo a ritmi altissimi con azioni continue da ambedue le compagini, al 36’ il pocho semina il panico nella difesa bianconera, chiede il triangolo con Santana, viene accontentato ma sul più bello manda a lato una palla invitante mangiandosi un gol praticamente fatto. Il primo tempo si chiude con due azioni del Cesena, la prima con Mutu che, servito ancora splendidamente da Eder, tira in bocca a De sanctis ignorando Candreva tutto solo in area e la seconda con proprio Candreva che, defilato, impegna il portiere azzurro in una difficile respinta con i pugni. Il secondo tempo si apre con gli stessi 22 del primo tempo ma, ovviamente, si iniziano ad abbassare i ritmi e ad aumentare i falli. Partita molto nervosa nella ripresa che cambia con l’espulsione di Benaoluane che, ammonito pochi minuti prima, ferma un probabile assist per Cavani con un tocco di mano evidentissimo. Mazzarri inserisce subito Hamsik e poco dopo anche Pandev con il Napoli che raggiunge il vantaggio su azione da calcio d’angolo con assist di Hamsik per Campagnaro che da due passi insacca. Giampaolo tenta le carte Bogdani e Martinez per tentare di riacciuffare almeno il pareggio, ma è ancora il Napoli che prima si divora con Pandev a porta vuota il gol del 3-1, per poi insaccarlo con il suo giocatore simbolo e vera e propria anima, Marek Hamsik che su respinta della difesa bianconera, esplode un sinistro terrificante che pietrifica il giovane Ravaglia. Buon esordio per il Napoli di Mazzarri che ha faticato nel primo tempo grazie ad un ottimo Cesena che però ha dovuto fare i conti con il proprio difensore, il francese Benalouane che prima si dimentica di Lavezzi, in occasione del primo gol del Napoli  e poi si fa espellere con due gialli in 5 minuti. Video Highlights Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”95600″]