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  • Empoli spettacolare, Napoli battuto 4-2

    Empoli spettacolare, Napoli battuto 4-2

    Un Empoli strepitoso, praticamente perfetto, ferma la rincorsa del Napoli verso la Champions e, anche se manca ancora un punto per l’aritmetica, sostanzialmente si salva con 5 giornate d’anticipo.

    Gli uomini di Sarri giocano un primo tempo ad alti ritmi, con grande intensità, grande gioco e mandano totalmente in bambola il Napoli, chiudendo la prima frazione avanti sul 3-0.

    I partenopei, troppo brutti nel primo tempo, fanno troppo poco per cercare di riaprirla nella ripresa. Il tecnico spagnolo non può esser certo soddisfatto di questa prestazione, le romane si allontanano, la Champions dal campionato si fa difficile, ma c’è sempre quell’Europa League da provare ad alzare al cielo di Varsavia e che porterebbe in Champions. Ci vorrà però tutto un altro Napoli, non quello che ha subito l’Empoli al Castellani.

    Veniamo al racconto della gara.

    Sarri può contare su Tonelli e lo schiera a fianco di Rugani, in avanti coppia d’attacco Maccarone-Pucciarelli supportati da Saponara. 

    Benitez dà un turno di riposo ad Albiol, gioca Koulibaly mentre alle spalle di Higuain schiera il trio Mertens-Hamsik-Callejon.

    La partenza dell’Empoli è veemente ed aggressiva con il Napoli che soffre la velocità dei padroni di casa. Al 7° i toscani passano con Maccarone, che servito da Pucciarelli, lascia partire la conclusione vincente. Il Napoli abbozza una reazione ma gli uomini di Sarri si mostrano sicuri dietro e bravi nelle ripartenze. I partenopei provano a rendersi insidiosi, prima con un tiro di Higuain deviato in corner e poi con la conclusione da lontano di Inler bloccata in due tempi da Sepe. L’Empoli fa un ottimo e rapido possesso palla che manda fuori giri il Napoli. I partenopei non trovano mai lo spazio giusto e i padroni di casa segnano addirittura il raddoppio, cross dal fondo di Saponara, Andujar respinge ma la palla finisce sul volto di Britos e poi in rete. Il super primo tempo dell’Empoli non finisce qua perchè al 45° dopo una gran ripartenza Pucciarelli-Croce, è Saponara in acrobazia a girare in rete la respinta di Andujar. Il primo tempo si chiude così sul 3-0.

    L'esultanza dell'Empoli | Foto Twitter
    L’esultanza dell’Empoli | Foto Twitter

    Si riparte e ci si aspetta un Napoli aggressivo e con il piede sull’acceleratore ed invece è l’Empoli a costruire azioni pericolose. Rugani e Tonelli sono praticamente perfetti e gli avanti partenopei non creano praticamente nulla nel primo quarto d’ora. Al 64° il Napoli, quasi dal niente trova il gol, palla in mezzo di Maggio, Sepe respinge ma la palla sbatte su Laurini e finisce in gol. Gli uomini di Benitez provano a credere alla rimonta ed il tecnico inserisce anche Insigne e Gabbiadini per una squadra decisamente offensiva. Al 80° Maggio ha un occasione enorme ma la sua conclusione a giro finisce fuori di poco. Passano due minuti e l’Empoli sfrutta la sfortunata deviazione di Albiol su punizione di Mario Rui e si porta sul 4-1. La rete sembra un vero e proprio colpo del ko anche se il Napoli prova un tentativo disperato di riaprire il match. Il gol arriva però probabilmente troppo tardi, lo segna Hamsik al 91° con il tiro da fuori, anche se l’Empoli protesta per un fuorigioco attivo di Koulibaly. Non c’è più tempo infatti, è trionfo per l’Empoli, campo che rimane tabù per il Napoli. 

     

    EMPOLI – NAPOLI 4-2 (7° Maccarone (E), 42° aut. Britos (N), 45° Saponara (E), 64° aut. Laurini (E), 82° aut. Albiol (N), 91° Hamsik (N))

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Laurini (79° Mario Rui), Tonelli, Rugani, Hysaj; Vecino, Valdifiori, Croce; Saponara (62° Zielinski); Maccarone Pucciarelli (81° Verdi).

    Allenatore: Sarri.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam (51° Albiol); Inler (72° Gabbiadini), Gargano; Callejon, Hamsik, Mertens (60° Insigne); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Laurini (E), Ghoulam (N), Tonelli (E), Higuain (N), Verdi (E)

  • Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Un Napoli devastante s’impone sul campo del Wolfsburg con un nettissimo 4-1 che ha il sapore d’ipoteca per il passaggio alle semifinali di Europa League, al San Paolo pare pura formalità.

    Una Fiorentina, che costruisce e spreca tantissimo, invece può ringraziare Babacar che al 92° ha trovato il gol che è valso il pari per 1-1 in casa della Dinamo Kiev e che rende un pizzico più agevole il ritorno tra sette giorni al Franchi.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    DINAMO KIEV – FIORENTINA

    La Fiorentina in casa della Dinamo nel primo tempo, fa la partita, costruisce un occasione al 13° con Joaquin, si ripete dopo 5 minuti con Gomez ma la palla finisce sempre sul fondo. Al 26° Salah ha la palla buona ma calcia troppo debole e centralmente. Al 36° arriva la beffa, Lens va al tiro, la palla viene deviata e s’infila alle spalle di un incolpevole Neto. Il primo tempo si chiude con gli ucraini in vantaggio.

    Nella ripresa il copione non cambia, viola sempre avanti ma ucraini che riescono a rimanere sempre in vantaggio. Al 77° sembra fatta, Borja Valero va a colpire di testa ma la palla centra il palo. Quando tutto sembra ormai finito, arriva la zampata di Babacar, l’attaccante, entrato nel finale di gara al posto di Mario Gomez, al minuto 92° con gran caparbietà, in mezzo all’area piccola s’inventa una girata che vale il definitivo 1-1 che rende il ritorno a Firenze in leggera discesa.

     

    DINAMO KIEV – FIORENTINA 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Dinamo Kiev (4-3-3): Shovkovskiy; Danilo Silva, Antunes (24° Vida), Dragovic, Khacheridi; Sydorchuk (68° Belhanda), Rybalka, Buyalskiy (80° Chumak); Lens, Yarmolenko, Teodorczyk.

    Allenatore: Rebrov.

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, G.Rodriguez, Savic; Alonso, Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero (84° Aquilani), Joaquin (68° Vargas); Salah, Gomez (77° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Dragovic (D), Gomez (F), Sydorchuk (D), Alonso (F), Khacheridi (D), Lens (D)

     

    WOLFSBURG – NAPOLI

    Marek Hamsik | Foto Twitter
    Marek Hamsik | Foto Twitter

    Si parte e sono i tedeschi a fare la gara, sostanzialmente chiudendo il Napoli nella propria metà campo nel primo quarto d’ora. Allo scoccare del 15° però gli azzurri, alla prima vera occasione, passano. Lancio di Mertens, posizione di partenza sul filo del fuorigioco di Higuain, controllo pregevole con i tedeschi che chiedono il tocco di mano, conclusione e Benaglio è battuto. Il gol manda in tilt il Wolfsburg che al 23° incassa lo 0-2 con Hamsik che servito da Higuain lascia partire il tiro vincente. Il Wolfsburg passa alcuni minuti di tilt completo poi pian piano prova a ripresentarsi in avanti ma Andujar prima smanaccia un pericoloso cross e poi devia sulla traversa un bolide di Schurrle. Il primo tempo si chiude con il Napoli avanti 2-0 in Germania.

    Nella ripresa i tedeschi provano ad accelerare i ritmi ma rischiano di incassare il terzo gol con Benaglio strepitoso su Higuain. Il terzo gol però arriva al 64° con Guilavogui che sbaglia in uscita, Callejon prende palla e l’appoggia ad Hamsik che da due passi fa doppietta. Il Napoli non si ferma e al 76° il neoentrato Gabbiadini spedisce in rete di testa un cross perfetto di Insigne. Gli azzurri calano la tensione e al 79° Perisic si libera, va sul fondo e appoggia per Bendtner che da due passi accorcia le distanze. Negli ultimi minuti il Napoli controlla e cerca anche qualche ripartenza e prende una r. Non accade altro finisce 1-4, è festa per i partenopei che sentono la semifinale sempre più vicina.

     

    WOLFSBURG – NAPOLI 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Luiz Gustavo, Guilavogui (70° Arnold); Caligiuri, De Bruyne, Schurrle (63° Perisic); Dost (57° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik (75° Gabbiadini), Mertens (60° Insigne); Higuain (85° Henrique).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Lahoz.

     

    Nelle altre gare di serata successo in rimonta per il Siviglia contro lo Zenit e pareggio a reti bianche tra Club Brugge e Dnipro.

    RISULTATI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Club Brugge – Dnipro 0-0

    Dinamo Kiev – Fiorentina 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Siviglia – Zenit 2-1 (29° Ryazantsev (Z), 73° Bacca (S), 87° Suarez)

    Wolfsburg – Napoli 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

     

  • Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Un rigore calciato con il cucchiaio da Mauro Icardi al 86° permette all’Inter di completare la rimonta, i nerazzurri erano andati sotto per 2-0, ed ottenere un prezioso 2-2 in casa del Napoli. 

    Reazione d’orgoglio ma anche mossa tattica vincente di Mancini che passa al 4-2-3-1 e mette in difficoltà gli azzurri.

    Il Napoli, molto positivo per larghi tratti della gara, si spegne nella seconda parte della ripresa e subisce il ritorno dell’Inter. Benitez deve rammaricarsi per l’occasione persa ma può esser contento per il ritorno al gol in campionato di Higuain e per l’ottima prestazione di Hamsik.

    Veniamo al racconto della gara.

    Benitez sceglie Mertens e Callejon per completare il trio di trequartisti alle spalle di Higuain, panchina inizialmente per Gabbiadini.

    Mancini conferma la formazione prevista alla vigilia con Shaqiri che si posiziona dietro alla coppia d’attacco Icardi-Palacio.

    Il Napoli parte subito aggressivo, tant’è che per fermare Higuain, Juan Jesus rimedia un giallo dopo 40 secondi. L’Inter non sta a guardare e al 5° Palacio ha una potenziale chance ma Andujar esce bene e lo costringe ad allargarsi prima di chiudergli la conclusione. Il Napoli risponde poco dopo con una conclusione del Pipita deviata in corner da Handanovic. E’ sempre Higuain a creare occasioni, come al 13° quando l’argentino parte sul filo del fuorigioco e lascia partire un diagonale che finisce sul fondo. Un minuto dopo ci prova Hamsik, Handanovic pasticcia ma si salva in angolo. La sfida Higuain-Handanovic prosegue al 21° ed è nuovamente lo sloveno a vincere neutralizzando il tentativo di pallonetto dell’avversario. Al 31° clamoroso errore sotto porta di Higuain che non riesce a girare in rete un bel cross di Mertens, effettuato dopo un rapido contropiede. La restante parte del primo tempo scorre via con ritmi piacevoli e, dopo un minuto di recupero, Rocchi fischia la fine, si va al riposo sullo 0-0.

    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter
    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter

    Si riparte ed è il Napoli a rendersi subito insidioso con un paio di guizzi di Mertens, sempre ben arginato da Ranocchia. Al 51° però il Napoli passa grazie ad Hamsik che s’inserisce e di testa gira in rete un perfetto cross di Henrique. La reazione nerazzurra è immediata e Icardi, con un bel colpo di testa in torsione, sfiora il pari al 53°. La partita si mantiene vivace e se l’Inter prova a trovare il pari, il Napoli è sempre pronto a ripartire sfruttando gli spazi. Al 63° arriva il raddoppio con Higuain che s’inventa un tiro a giro che sbatte sul palo interno e si insacca alle spalle di Handanovic. Mancini modifica lo schema inserendo Hernanes e passando al 4-2-3-1. Il cambio sembra dare i suoi frutti perchè l’Inter preme e sfiora il gol del 1-2 con Icardi. Il gol che riapre la gara arriva al 72° con Palacio che dopo un batti e ribatti in area, piazza la palla alle spalle di Andujar. I nerazzurri ci credono e vengono premiati al 86° quando Palacio si conquista un calcio di rigore, che costa il secondo giallo ad Henrique, che Icardi trasforma con il cucchiaio. Nel finale non succede altro, l’Inter rimonta il doppio svantaggio e porta a casa un punto che fa morale. Il Napoli invece si mangia le mani per non esser riuscito anche questa volta a sfruttare al massimo la frenata della Roma. 

    NAPOLI – INTER 2-2 (51° Hamsik (N), 63° Higuain (N), 72° Palacio (I) 86° rig. Icardi (I))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly, Albiol, Strinic; David Lopez, Inler; Callejon (87° Mesto), Hamsik (79° Gabbiadini), Mertens (72° De Guzman); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Ranocchia, Juan Jesus (84° Puscas), D’Ambrosio; Guarin, Medel, Brozovic (65° Hernanes); Shaqiri; Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Juan Jesus (I), Mertens (N), Brozovic (I), Guarin (I)

    Espulsi: Henrique (N)

  • Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma  vince a Cagliari

    Zapata lancia il Napoli, Inter soffre ma vince a Cagliari

    Nei due posticipi di questo lunedì della 24° giornata di Serie A, arrivano successi per Napoli ed Inter. 

    Tra gli azzurri, vittoriosi 2-0 al San Paolo contro il Sassuolo, brilla la stella di Duvan Zapata. Il sostituto dello squalificato Higuain non fa rimpiangere il Pipita e si rende assoluto protagonista con un gol ed un assist per Hamsik.

    Al S.Elia l’Inter di Mancini infila la terza vittoria consecutiva in campionato ma per i nerazzurri non è stato così semplice. Avanti 2-0 con le reti di Kovacic ed Icardi, entrambe nella ripresa, l’Inter si complica la vita subendo la rete di Longo e dovendo resistere ad un Cagliari volenteroso e con un M’Poku che ha messo in mostra tutto il suo talento.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    NAPOLI – SASSUOLO

    La partita inizia con il Napoli a fare la gara anche se si viaggia senza emozioni almeno per i primi 10 minuti, anche se Di Francesco è costretto al cambio al minuto 11 per l’infortunio di Antei sostituito da Biondini. I padroni di casa giocano ma il Sassuolo sa sempre essere pronto a ripartire ed essere insidioso. La sfortuna colpisce i neroverdi, al 22° anche Cannavaro deve uscire per infortunio. Il Sassuolo cresce e al 29° Berardi mette paura al San Paolo con una gran giocata, la sua conclusione a giro esce di un nulla. Il Napoli potrebbe portarsi in vantaggio al 41° ma Zapata non arriva sul cross rasoterra di Hamsik. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    L'esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter
    L’esultanza di Hamsik e Zapata | Foto Twitter

    Si riparte ed è subito Zapata ad avere l’occasione buona con un colpo di testa, da posizione defilata, che esce sul fondo. All’occasione del colombiano risponde Berardi con un tiro che non passa lontano dal palo. Al 61° i partenopei passano in vantaggio con un volenteroso Zapata che prova ad andare al tiro, viene murato, cade, si rialza e calcia battendo Consigli. Zapata è sempre più protagonista e al 70° si trasforma in assistman e serve ad Hamsik la palla che lo slovacco trasforma nel 2-0. Al 72° il Napoli rimane in 10, brutto fallo da dietro del neoentrato Mertens che prende il rosso diretto. Il Sassuolo fa girare palla e al 77° serve un miracolo di Andujar per togliere la gioia del gol a Magnanelli autore di un gran tiro al volo. I neroverdi però non riescono più a creare anzi rischiano di prendere il 3-0.

    NAPOLI – SASSUOLO 2-0 (61° Zapata, 70° Hamsik)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez, Gargano; Callejon (89° Mesto), Hamsik (81° De Guzman), Gabbiadini (65° Mertens); Zapata

    Allenatore: Benitez.

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Antei (11° Biondini), Cannavaro (22° Bianco), Acerbi, Gazzola; Taider, Magnanelli (77°Lazarevic), Missiroli; Berardi, Zaza, Floro Flores

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Maggio (N), Bianco (S), Magnanelli (S), Gargano (N), Zapata (N)

    Espulso: Mertens (N)

     

    CAGLIARI – INTER 

    Mancini apporta delle modifiche rispetto alla formazione prevista, lasciando in panchina Ranocchia e Shaqiri per Vidic e Kovacic. Zola si affida al doppio regista Conti-Crisetig. L’Inter parte con grande personalità provando a fare la gara ma i rossoblù sanno come ripartire in velocità. Al 19° occasione colossale per Podolski che salta anche Brkic ma non va mai al tiro e la chance si perde. Passano 5 minuti e Podolski non trova il colpo di testa vincente sotto porta. Le occasioni per l’Inter si moltiplicano e serve un ottimo Brkic per tenere lo 0-0. Al 35° primo spavento per l’Inter con M’Poku che dopo una giocata mette in mezzo costringendo Carrizo e Santon al salvataggio. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e l’Inter trova subito il vantaggio con Kovacic abile a calciare alle spalle di Brkic una palla ben lavorata in area da Icardi. La reazione del Cagliari è immediata con Donsah che va al tiro costringendo Carrizo alla parata. L’Inter sbanda, Vidic regala ad un occasione che Cossu spreca, poi diventa protagonista Carrizo che salva dopo una super giocata di M’Poku e poi si ripete su Longo che si era trovato in area sfruttando un errore di Medel. I nerazzurri tremano ed il Cagliari continua a spingere. Nel momento migliore dei padroni di casa però arriva il raddoppio dell’Inter con Icardi che, al 68°, riceve in area, mette a sedere il difensore e scaglia la palla in rete. Il Cagliari però non ci sta e al 74° Longo vince lo scontro con Juan Jesus e lascia partire il tiro che supera Carrizo. Il gol carica gli uomini di Zola che spingono e creano, mettendo in crisi la difesa di Mancini. L’Inter però tiene e alla fine può festeggiare il successo, il terzo di fila in campionato.

    CAGLIARI – INTER 1-2 (47° Kovacic (I), 68° Icardi (I), 74° Longo (C))

    Cagliari (4-3-3): Brkic; Dessena, Rossettini, Capuano, Avelar; Crisetig (72° Ceppitelli), Conti, Donsah; Cossu (67° Joao Pedro), M’Poku, Cop (55° Longo).

    Allenatore: Zola.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Brozovic (82° Hernanes); Kovacic (92° Kuzmanovic); Icardi, Podolski (81° Dodò)

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Brozovic (I), Cop (C), Campagnaro (I), Avelar (C)

     

  • Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Con parecchia fatica il Napoli riesce ad imporsi, ai calci di rigore, contro un Udinese coriacea, andata avanti al 58° con Thereau, rimontata da un rigore di Jorginho, rimasta in 10 dal 69° per il rosso a Widmer e che è stata capace nei supplementari di rimontare il 2-1 siglato da Hamsik.

    Dal dischetto decisiva la parata di Andujar sull’ultimo rigore bianconero di Allan e la susseguente trasformazione di Higuain. Stramaccioni però ha di che essere contento perchè i suoi hanno dato tutto.

    Il Napoli ha dimostrato alcune incertezze, specie nella fase difensiva, già viste in questa stagione e che Benitez dovrà cercare di eliminare per cercare di raggiungere gli obiettivi che si sono posti i partenopei.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due tecnici fanno turnover, Benitez non rinuncia a Britos, Gargano ed Hamsik ma dà un turno di riposo, almeno inizialmente, ad Higuain e Callejon.

    Stramaccioni decide di affidarsi a Thereau unica punta e lancia dal primo minuto i giovani Scuffet, Hallberg e Jaadi.

    Si parte ed il Napoli dopo 3 minuti ha già la grossa chance di trovare il vantaggio, Gabriel Silva commette fallo da rigore su Zapata, dal dischetto va Mertens che però fallisce la trasformazione colpendo la traversa. L’Udinese non sta a guardare e al 8° un diagonale di Thereau spaventa la difesa azzurra. Subito dopo risponde di testa Gabbiadini ma Scuffet è pronto e mette in corner. I padroni di casa provano a fare la gara cercando di chiudere in difesa i bianconeri ma la retroguardia ospite tiene. Retto il colpo, intorno alla mezz’ora, l’Udinese inizia a crescere e ad impensierire il Napoli. Al 35° tornano a farsi vedere i partenopei con una conclusione di Gargano che, dopo una deviazione, si stampa sul palo. A parte qualche accelerazione di Mertens non accade altro, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per i secondi 45 minuti. La prima occasione capita all’Udinese ma Andujar è bravo a respingere il tiro di Bruno Fernandes. Il Napoli prova a riprendere in mano il pallino del gioco e va al tiro con Hamsik al 52°, risponde sicuro Scuffet. La difesa di Benitez è distratta e al 55° si fa sorprendere da Thereau, Andujar è costretto all’uscita tempestiva dall’area per anticipare il francese. Al 58° però il contropiede bianconero è vincente con Jaadi che ruba palla e si lancia in profondità prima di servire Thereau che davanti al portiere del Napoli non fallisce. Gli azzurri sono costretti a spingere ma l’Udinese in ripartenza sa far paura. Al 64° Zapata riesce a conquistarsi un altro calcio di rigore, stavolta va Jorginho che non sbaglia e trova la parità. Al 68° altra decisione di Orsato che potrebbe dare una svolta alla gara, Widmer commette fallo e prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Ovviamente il Napoli cerca di sfruttare la situazione e a schiacciare  i bianconeri nella propria trequarti. L’Udinese soffre, si chiude e quando può tenta la ripartenza e a 5 minuti dal 90° Bruno Fernandes con un bel tiro costringe Andujar al salvataggio in corner. A parte una conclusione insidiosa di De Guzman non accade altro, dopo 3 minuti di recupero Orsato fischia la fine, si va ai supplementari.

    Inizia il primo tempo supplementare e l’Udinese ha subito la chance di passare in vantaggio, Andujar salva su Aguirre, la palla rimbalza sull’attaccante dell’Udinese e rotola verso la porta ma Mesto salva quasi sulla linea. E’ una buona Udinese nei primi minuti, ci prova anche Kone ma Andujar è attento. Al 99° però è Hamsik ad inventarsi un gran gol con un tiro dal limite che non lascia scampo a Scuffet. I bianconeri però sembrano non morire mai e al 104° la bestia nera del Napoli Kone, trova la conclusione al volo che batte Andujar. Il primo tempo supplementare si chiude sul 2-2.

    Cambio di campo e si riparte con il Napoli che si getta in avanti e con l’Udinese costretta sulla difensiva. Benitez, vuole vincerla prima dei rigori e decide di giocarsi la carta Higuain che entra al 110° al posto di Zapata. Il forcing del Napoli non ha effetto, i friulani reggono e si va così ai calci di rigore.

    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter

     

    Dal dischetto i primi 8 rigoristi sono praticamente perfetti. L’ultimo rigore dell’Udinese tocca ad Allan ma Andujar neutralizza la conclusione del brasiliano. Higuain si presenta con il matchpoint sui piedi e non fallisce il Napoli passa il turno e affronterà l’Inter nei quarti.

     

     

    NAPOLI – UDINESE 7-6 (2-2 d.t.s) (58° Thereau (U), 64° rig. Jorginho (N), 99° Hamsik (N), 104° Kone (U))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Henrique, Britos, Strinic; Gargano (72° De Guzman), Jorginho; Gabbiadini (83° Callejon), Hamsik, Mertens; Zapata (110° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

    Udinese (4-4-1-1): Scuffet; Widmer, Heurtaux, Danilo, Pasquale; Jaadi (73° Kone), Allan, Hallberg (76° Guillherme), Gabriel Silva; Bruno Fernandes; Thereau (73° Aguirre).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Hallberg (U), Thereau (U), Herteaux (U), Jorginho (N), Mesto (N), Strinic (N)

    Espulsi: Widmer (U)

    Sequenza rigori: Bruno Fernandes (U) gol, De Guzman (N) gol, Guillherme (U) gol, Jorginho (N) gol, Kone (U) gol, Mesto (N), gol, Danilo (U) gol, Hamsik (N) gol, Allan (U) parato, Higuain (N) gol.

  • Europa League, en plein per il quartetto italiano

    Europa League, en plein per il quartetto italiano

    Se la scorsa giornata il calcio italiano esultava per le tre vittorie ed un pareggio ottenuto dalle quattro compagini impegnate in Europa League, questa sera si può esser ancora più soddisfatti perchè sono arrivati quattro successi su quattro gare con un totale di 8 gol segnati e nessuno subito.

    Pasqual e Aquilani
    Pasqual e Aquilani

    DINAMO MINSK – FIORENTINA

    I viola di Vincenzo Montella si impongono agevolmente contro la Dinamo Minsk ed ottengono la vetta del girone a punteggio pieno. La gara la sblocca Aquilani, poco dopo la mezz’ora, che sfrutta un’uscita a vuoto del portiere e al volo segna l’uno a zero. Nella ripresa dopo uno spavento per una chance non concretizzata da Figueredo, la Fiorentina piazza l’uno-due vincente con Ilicic al 62° e il giovane talento Bernardeschi al 68°. Unica nota stonata un problema muscolare per Richards.

     

    DINAMO MINSK-FIORENTINA 0-3 (33° Aquilani, 62° Ilicic, 68° Bernardeschi)

    Dinamo Minsk (4-2-3-1): Ignatovich; Veretilo, Kontsevoi, Bandura, Molosh; Nikolic, Voronkov; Adamovic (85° Rassadkin), Figueredo (62° Djedje) , Stasevic (87° Yarotski); Diomande.

    Allenatore: Zuharavel.

    Fiorentina (4-3-1-2): Tatarusanu ; Richards (41° Alonso), Tomovic, Basanta, Pasqual; Aquilani (46° Pizarro), Badelj, Vargas; Borja Valero (59° Lazzari); Ilicic, Bernardeschi.

    Allenatore: Montella.

     

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik

    SLOVAN BRATISLAVA – NAPOLI 

    Alle 19 in trasferta a Bratislava giocava anche il Napoli. L’uomo più atteso era certamente Hamsik che tornava nella sua Slovacchia e Marek non ha tradito. Dopo una partenza in cui lo Slovan prova ad imporre i ritmi bassi, ci pensa Hamsik a sbloccarla al 35° con un inserimento ed il successivo colpo di testa su lancio di Koulibaly. Gli spazi si aprono ma il Napoli non riesce a chiuderla, anzi ad inizio ripresa rischia il pari sul tiro di Milinkovic ben respinto da Rafael. Al 74° ci pensa Hamsik a chiudere il match, assist perfetto per Higuain che fa così 2-0. Nel finale qualche brivido per una traversa di Milinkovic e qualche mischia in area partenopea.

    SLOVAN BRATISLAVA-NAPOLI 0-2 (35° Hamsik, 74° Higuain)

    Slovan Bratislava (4-3-3): Pernis; Cikos, Ninaj, Gorosito, Jablonsky; Grendel (46° Milinkovic), Lasik (84° Kolkak), Peltier; Kubik (72° Zofkak), Halenar, Soumah.

    Allenatore: Straka.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam; Inler, Lopez; Mertens, Hamsik (79° Mesto), De Guzman (63° Callejon); Zapata (73° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

     

    Danilo D'Ambrosio
    Danilo D’Ambrosio

    INTER – QARABAG

    L’Inter vince e scaccia via il fantasma del Cagliari, incassa 3 punti preziosi in vista della qualificazione ma i nerazzurri non convincono. Nei primi 15 minuti addirittura è il Qarabag a fare la gara con l’Inter costretta sulla difensiva, poi però al minuto 18 arriva il tiro a giro di D’Ambrosio, leggermente deviato, che sblocca il risultato. Nella ripresa l’Inter sembra in difficoltà fisica sino a quando non si accende Icardi che prima si vede una conclusione respinta dal portiere, poi fallisce un gol piuttosto semplice e alla fine chiude la gara con la rete del 2-0 al 85°.

    INTER-QARABAG 2-0 (18° D’Ambrosio, 85° Icardi)

    Inter (3-5-1-1): Carrizo; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; D’Ambrosio, Hernanes, (72° Obi), M’Vila, Kuzmanovic (59° Medel), Nagatomo; Guarin (63° Osvaldo), Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    Qarabag (4-2-3-1): Sehic; I. Gurbanov (68° Sadygov), Guseynov, Teli, Agolli; Qarayev, Yusifov (55° Nadirov); Muarem, Richard Almeida, George (61° Taghiyev); Reynaldo.

    Allenatore: Gurbanov.

     

    Fabio Quagliarella
    Fabio Quagliarella

    TORINO – COPENHAGEN

    Un rigore all’ultimissimo secondo di recupero, procurato e trasformato da Quagliarella ha permesso al Torino di poter sconfiggere il Copenhagen e portare a casa tre punti importantissimi in vista del passaggio del turno. Un successo più che meritato viste le numerosi occasioni create ma non concretizzate durante l’arco della gara dai granata.

     

     

     

    TORINO-COPENHAGEN 1-0 (93° rig. Quagliarella)

    Torino (3-5-2): Gillet; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, Sanchez Mino (69° El Kaddouri), Molinaro; Amauri (78° Larrondo), Martinez (73° Quagliarella).

    Allenatore: Ventura.

    Copenhagen (4-4-2): Andersen; Hogli, Antonsson, Zanka, Bengtsson; Gislason (68° Kacaniklic), Amartey, Claudemir (82° Delaney), Kadrii (58° Jorgensen); Cornelius, Toutouh.

    Allenatore: Solbakken.

  • Europa League: l’Italia a caccia del Poker

    Europa League: l’Italia a caccia del Poker

    Archiviata senza vittorie la due giorni di Champions League, pareggio per la Roma a Manchester contro il City e sconfitta della Juventus a Madrid contro l’Atletico, il calcio italiano si lancia nel giovedì d’Europa League sperando di poter calare il Poker di successi.

    Federico Bernardeschi
    Federico Bernardeschi

     

    Alle 19 a Minsk scenderà in campo la Fiorentina contro la Dinamo. Gli uomini di Montella non certo brillantissimi in campionato, proveranno a rifarsi in coppa dove già hanno ottenuto i 3 punti nel turno precedente contro il Guingamp. I bielorussi vengono invece dalla disastrosa trasferta in Grecia dove sono stati annientati dal PAOK per 6-1 e si trovano quindi in questa sfida quasi all’ultima spiaggia, per loro il successo è obbligatorio. Per quanto riguarda le formazioni la Dinamo Minsk dovrebbe optare per il 4-3-3 con il trio d’attacco composto da Udoji, Dja Djedje e Strasevich. Montella invece potrebbe optare per un po’ di turnover in difesa e a centrocampo, attacco quasi obbligato con Bernardeschi che potrebbe sostituire Babacar.

     

     

    DINAMO MINSK – FIORENTINA probabili formazioni

    DINAMO MINSK (4-3-3): Gutor; Karpovicj, Politevich, Bangura, Veretilo; Voronkov, Simovic, Nikolic; Udoji, Dja Djedje, Strasevich.

    Allenatore: Zhuravel.

    FIORENTINA (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Basanta, Tomovic, Alonso; Aquilani, Badelj, Kurtic; Bernardeschi, Ilicic, Vargas.

    Allenatore: Montella.

     

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik

     

    L’altra italiana che giocherà alle 19 sarà il Napoli che andrà in trasferta in Slovacchia sul campo dello Slovan Bratislava. I partenopei vogliono dare continuità in Europa League, dopo il successo casalingo con lo Sparta Praga e proseguire il momento positivo dopo la vittoria con il Sassuolo in campionato. Per lo Slovan Bratislava è una gara fondamentale, gli slovacchi vengono dalla batosta subita in Svizzera per 5-0 con lo Young Boys e non possono sbagliare. Il tecnico Straka potrebbe optare per il 4-5-1 con Halenar unica punta. Benitez invece potrebbe far riposare Higuain, dentro Zapata, e magari anche Callejon. Sulla trequarti dovrebbero giocare Mertens, Hamsik, gara speciale per lui che ritorna nella sua Slovacchia, e De Guzman.

     

     

    SLOVAN BRATISLAVA – NAPOLI probabili formazioni

    SLOVAN BRATISLAVA (4-5-1): Pernis; Cikos, Hudak, Gorosito, Kolcak; Meszaros, Zofcak, Grendel, Milinkovic; Halenar.

    Allenatore: Straka.

    NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Koulibaly, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertesn, Hamsik, De Guzman; Zapata.

    Allenatore: Benitez.

     

    Mauro Icardi
    Mauro Icardi

     

    Alle 21 sarà la volta dell’Inter che ritorna a San Siro dopo il clamoroso tonfo di domenica scorsa contro il Cagliari. I nerazzurri ospiteranno gli azeri del Qarabag, squadra non certo conosciutissima ma che nella prima giornata sono riusciti ad imporre il pari a reti bianche ai francesi del St.Etienne. Mazzarri non rinuncerà certamente al suo 3-5-2  (o 3-5-1-1) con l’assenza di Kovacic e con la possibilità di far riposare Vidic in difesa e Osvaldo-Palacio in attacco, al loro posto molto probabilmente la coppia Guarin-Icardi. Il tecnico degli azeri dovrebbe affidarsi al 4-2-3-1 con Reynaldo punta centrale.

     

     

     

    INTER – QARABAG probabili formazioni

    INTER (3-5-1-1): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Andreolli; D’Ambrosio, M’Vila, Hernanes, Kuzmanovic, Nagatomo; Guarin, Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    QARABAG (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Guseynov, Sadiqov, Agolli; Qarayev, Richard Almeida; George, Nadirov, Muarem; Reynaldo.

    Allenatore: Gurbanov.

     

    Amauri
    Amauri

     

    A completare il quartetto delle squadre italiane ci sarà il Torino che all’Olimpico ospiterà i danesi del Copenhagen. I granata di Ventura, dopo il pareggio nel primo turno a Bruges, sono costretti a cercare il risultato in quanto affrontano i danesi vittoriosi nel primo turno e che in caso di vittoria a Torino potrebbero tentare una fuga in classifica. Il tecnico del Torino dovrebbe riconfermare Gillet tra i pali dopo l’ottima prestazione in Belgio e affidare l’attacco alla coppia Amauri-El Kaddouri con Quagliarella a riposare almeno dall’inizio. 4-4-2 invece per Solbakken che si affida in avanti al duo Cornelius-Amankaa.

     

     

     

    TORINO – COPENHAGEN probabili formazioni

    TORINO (3-5-2): Gillet; Glik, Jansson, Silva; Maksimovic, Sanchez Mino, Vives, Benassi, Molinaro; El Kaddouri, Amauri.

    Allenatore: Ventura.

    COPENHAGEN(4-4-2): Andersen; Bengtsson, M. Jorgensen, Antonsson, Hogli; Amartey, Delaney, Kacaniklic, Gislason; Cornelius, Amankaa.

    Allenatore: Solbakken.

     

     

     

  • Hamsik illude il Napoli, difesa disastrosa

    Hamsik illude il Napoli, difesa disastrosa

    Finisce male e troppo presto l’avventura del Napoli di Benitez in Champions League. La squadra ha mostrato tutti i suoi difetti: l’attacco (Mertens-Higuain-Callejon) si è visto poco e male, la difesa è stata un flop: un errore dopo l’altro, non si salva nessuno. Athletic Bilbao che, dopo 16 anni, vola ai gironi, mentre i partenopei si accontenteranno dell’Europa League.

    Primo tempo che non regala moltissime emozioni, ma molti errori. Poi, a inizio ripresa, si sveglia il Napoli: Hamsik raccoglie una palla vagante e dal limite trafigge Iraizoz.

    L'esultanza post-partita dell'Athletic, foto da Facebook / Il Pallonaro
    L’esultanza post-partita dell’Athletic, foto da Facebook / Il Pallonaro
    Il gol dà fiducia, ma da lì i padroni di casa iniziano a giocare sul serio e gli ospiti fanno l’esatto contrario.  Minuto 61: calcio d’angolo di Susaeta, il Napoli difende a blocchi e da dietro spunta Aduriz, che tutto solo batte Rafael. Otto minuti dopo, 69° minuto, lacuna incredibile nel Napoli: lancio innocuo dalla difesa dei baschi, ci sono Albiol, Koulibaliy, Maggio e inspiegabilmente anche Rafael uscito dall’area: tutti e 4 si fanno raggiungere e superare da Aduriz che a porta completamente vuota non fallisce. Altri 5 minuti, 74° e il Napoli perde le speranze: filtrante di Lopez per Aduriz, che è in fuorigioco e si scansa dal pallone solo all’ultimo; subentra allora Ibai, che trova il gol. Il Napoli non si accende più e la partita finisce nel peggiore dei modi per il ranking italiano: il gap che divide il Portogallo (che ha 3 squadre qualificate) dall’ Italia aumenta ancora.

    Di seguito il tabellino della gara e le pagelle:

    Athletic Bilbao-Napoli 3-1 (46′ Hamsik [N], 61′ e 69′ Aduriz [A], 73′ Ibai [A])

    Ath. Bilbao: Iraizoz 6, De Marcos 6,5, Gurpegi 6,5, Laporte 6, Balenziaga 6,5, Iturraspe 6, Rico 6,5, Beñat 5,5 (58′ Ibai 6.5), Susaeta 6,5 (72′, Unai López 6), Aduriz 7,5, Muniain 6 (85′ San José s.v.).

    Napoli: Rafael 4,5; Maggio 3, Albiol 4, Koulibaly 4, Ghoulam 5,5 (56′ Britos 4.5); Jorginho 4,5, Gargano 5; Mertens 4,5 (77′ Zapata 5.5), Hamsik 6 (70′ Insigne 4,5), Callejon 4,5; Higuain 5,5.

    Le altre partite di stasera sono:

    Arsenal-Besiktas: 1-0 (45+1 Sanchez) [tot 1-0]

    Bayer Leverkusen-Copenaghen: 4-0 (2’Son, 7′ Calhanoglu, 31′, 65′ Kiessling) [tot 7-2]

    Ludogorets-Steaua Bucarest: 1-0, 6-5 dcr (90′ Wanderson) [tot 1-1 dts]

    Malmo-Salisburgo: 3-0 (11′, 84 Rosenberg, 19′ Eriksson) [tot 4-2]

  • Coppa Italia: la Lazio vuole il derby, il Napoli vuole arrivare in fondo

    Coppa Italia: la Lazio vuole il derby, il Napoli vuole arrivare in fondo

    Ultimo atto dei quarti di finale di Coppa Italia e con una sfida al cardiopalma. Napoli-Lazio rappresenta un altro importante crocevia per le due formazioni (altro…)

  • Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Coppa Italia: il Napoli supera l’Atalanta e avanza

    Diciamo subito che il risultato finale (3-1) non rende giustizia alla buona prova offerta dall’Atalanta in un campo difficile come quello di Napoli. Decisivo l’episodio che si verifica in occasione del 2-1 realizzato da Lorenzo Insigne, quando De Marco ed i suoi assistenti non fischiano il fuorigioco evidente a Higuain, la palla era indirizzata a lui. Tanta contestazione sulla quale ne farà poi le spese Yepes espulso per somma di ammonizioni. Ma andiamo con ordine.

    Dopo i primi minuti di studio, la prima frazione si accende all’improvviso. Al 14° l’Atalanta passa in vantaggio. Benalouane esce palla al piede dalla propria zona di competenza e con un lancio lunghissimo pesca Livaja sulla sinistra, l’attaccante croato vede in mezzo e serve a De Luca una palla impossibile da sbagliare e il piccolo fantasista nerazzurro segna. La gioia bergamasca però si smorza dopo un solo minuto. Réveillère da sinistra effettua un cross pennellato per Callejón che si coordina magistralmente e dal vertice destro dell’area piccola colpendo di mezzo collo esterno al volo batte Polito sul palo opposto.

    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images
    Esultanza della squadra, dopo la rete bellissima di Callejòn | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Un’occasione per parte prima di terminare il primo tempo è il resto che questa prima frazione regala, l’Atalanta potrebbe passare in vantaggio grazie a Britos che per anticipare De Luca ancora un po’ e combina un pasticcio, mentre il Napoli sfiora il vantaggio in pieno recupero, con Yepes che si immola evitando che Zapata colpisca a botta sicura dopo il preciso assist di Maggio.

    Nella ripresa l’Atalanta controlla il match o almeno prova a farlo e ci riesce fino a quando Benitez mette dentro Hamsik per uno spento Pandev. La mossa del tecnico non pare dare i frutti sperati perché il Napoli sfiora il gol solo su palle inattive. Insigne al 64° colpisce l’incrocio dei pali a Polito battuto con una punizione incredibile da una ventina di metri. Al 73° ecco il fattaccio che cambia la gara irrimediabilmente spezzando un bell’equilibrio. Réveillère mette in area per Higuain in evidente posizione irregolare. La palla però rimbalza sulla schiena di Del Grosso fermo a chiedere il fuorigioco e carambola verso Insigne che, solo soletto in area essendosi la difesa bergamasca fermata, mette in rete facilmente. Atalanta inviperita con De Marco. Ne fa le spese Yepes, che viene espulso per proteste.

    La partita si chiude definitivamente all’ 80°, con Callejón che sigla il punto del 3-1 con un piatto al volo su assist di Inler, stesso schema del lancio su Higuain di sette minuti prima ma con esito vincente stavolta poiché Del Grosso è in palese ritardo e fuori posizione.

    Napoli – Atalanta 3 – 1 (1 – 1) 14° De Luca (A), 15° Callejón (N), 72° Insigne (N), 80° Callejón (N)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6, Albiol 5,5, Britos 5,5, Réveillère 7; Inler 6,5, Radošević 5,5; Callejón 8 (84° Bariti sv), Pandev 6 (59° Hamšík 6), Insigne 6,5; Zapata 5,5 (71° Higuain 6).

    All. Benitez 6,5

    Atalanta (4-4-2): Polito 6; Nica 6, Yepes 5,5, Benalouane 6,5, Del Grosso 4; Giorgi 6,5 (84° Cigarini sv), Baselli 6 (73° Stendardo sv), Cazzola 6, Kone 5,5; De Luca 7 (62° Marilungo 6), Livaja 6,5.

    All. Colantuono 6

    Arbitro: Andrea De Marco (sezione di Chiavari) 5
    Ammoniti: Benalouane (A), Cazzola (A), Albiol (N), Livaja (A) Espulsi: Yepes (A) per proteste