Tag: marco simoncelli

  • Padre di Lorenzo dichiarazione shock su Simoncelli, Jorge: “Papà vergognati”

    Padre di Lorenzo dichiarazione shock su Simoncelli, Jorge: “Papà vergognati”

    Clamoroso retroscena a poche ore dai funerali di Marco Simoncelli, il pilota del Team Honda Gresini scomparso tragicamente domenica scorsa sul circuito di Sepang: Chico Lorenzo, padre di Jorge, centauro portacolori della Yamaha nonchè rivale in pista del pilota italiano, ha lasciato dichiarazioni completamente fuori luogo al quotidiano spagnolo “Es”, sottolinenado come il Sic fosse un pilota pericoloso per l’incolumità degli avversari, e che la commissione sportiva avrebbe dovuto prendere provvedimenti molto tempo prima.

    Jorge Lorenzo | © Roberto Serra/Iguana Press/Getty Images
    Parole che hanno fatto rabbrividire perfino suo figlio Jorge, che in passato col povero Marco qualche screzio ce l’ha pure avuto: il maiorchino in un post su Twitter ha dichiarato di essere completamente in disaccordo con le parole di suo padre e di vergognarsi di quanto affermato. Ieri a Coriano si è visto un Lorenzo commosso e ancora shoccato per la morte di Sic e nonostante abbiano avuto diversi battibecchi in passato, gli fa onore essere stato uno dei più vicini alla famiglia di Marco, soprattutto con papà Paolo, con il quale si sono scambiati lunghi e calorosi abbracci. Infine la dedica sul libro delle firme che sa di un totale pentimento per le discussioni del passato: “Ti ricorderò sempre e perdonami se ho discusso con te“. Che il padre impari dal figlio, che nonostante gli attriti e la rivalità in pista e non, ha dimostrato una grande umanità.

  • Simoncelli addio davvero speciale. Ciao Sic impenna fra gli angeli

    Simoncelli addio davvero speciale. Ciao Sic impenna fra gli angeli

    Un abbraccio collettivo, una stretta intensa e forte, colma di lacrime e dolore, di stima e di affetto per quel ragazzo, prima che campione, con i ricci crespi e gli occhi dolci, dal sorriso sempre pronto e la battuta facile, che trasmetteva allegria e solarità a chiunque incontrasse, nel paddock dei circuiti di Moto Gp come nei giri in Paese, nella sua amata Coriano di Romagna. Una persona semplice, anzitutto. Genuino ed altruista, aldilà di ogni retorica di commiato. Tutti lo hanno voluto ricordare così, semplicemente perchè lo era realmente.

    Funerali Simoncelli | © Roberto/Getty Images
    Coriano lo saluta, l’Italia lo saluta, nell’ultimo atto, celebrato ieri nella chiesa del suo paesello, nella sua Romagna, che portava sempre nel cuore, nelle parole e nelle espressioni colorite quanto genuine, che lo avevano reso un personaggio tanto simpatico, anche a coloro che non seguono il motociclismo. La Chiesa di Coriano, oggi, lo ha abbracciato metaforicamente, stringendosi attorno al papà-amico di Sic, Paolo, alla mamma Rossella, alla sorellina Martina, ed alla fidanzata Kate, che ricorda Marco come “una persona perfetta, e le persone perfette non possono vivere tra di noi comuni mortali” . Il feretro è giunto portato a braccio dai suoi più cari amici, scortato da due moto, simbolico filo di connessione fra la sua vita, la sua passione, e ciò che lo ha portato via, ma anche una nuvola di palloncini rossi, con il suo numero di gara, il 58, che in molti vorrebbero, ora, ritirare dalle competizioni motociclicistiche in suo ricordo. Insieme ai familiari, anche Valentino Rossi, l’amico fraterno, il fratello maggiore, che nel libro dei saluti ha lasciato una frase tipica del loro rapporto fatto di ilarità, goliardia e straordinaria complicità: “Cazzo… mi manchi, Rossi”. Parole semplici e sentite, vere come il vuoto immenso che la scomparsa di Marco lascia per Valentino. E poi altri piloti, come Loris Capirossi, Marco Melandri, Andrea Dovizioso, Sete Gibernau, per citarne solo alcuni, e Jorge Lorenzo, che si scusa nel messaggio di saluti per “aver discusso con lui”, confermando anche oggi la vicinanza che aveva già mostrato nei confronti di papà Paolo appena appresa la tragica notizia. E poi il dottor Costa, medico della Moto Gp, ed in rappresentanza delle istituzioni il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni ed il sottosegretario Rocco Crimi. A suggellare l’essere “speciale” di Super Sic, la sua canzone preferita di Vasco Rossi, che il parroco ha concesso di far risuonare all’uscita del feretro dalla Chiesa: “Siamo solo noi”. Un clima che i tanti fan hanno cercato di mantenere sulla scia del ricordo, non struggente, ma positivo, come era il sorriso contagioso di Sic, quel sorriso che aveva sfoderato anche nell’ ultima intervista rilasciata in Malesia, appena sveglio in hotel, quando si augurava si salire sul gradino più alto del podio, per esser ben visibile dalla televisione. E’ lì che è giusto ricordarlo, mentre vinceva e festeggiava, ondeggiando quei riccioli biondi. La speranza è che ci guardi dal gradino più alto che ci sia, come ha detto il vescovo di Rimini al termine dell’omelia. Addio Marco, riposa in pace ed insegna anche agli angeli ad impennare.

  • Addio a Simoncelli. Vale Rossi lo guiderà all’altare, sulle note di Vasco l’ultimo saluto

    Addio a Simoncelli. Vale Rossi lo guiderà all’altare, sulle note di Vasco l’ultimo saluto

    Anche il cielo ieri con una pioggia triste e incessante commemorava la morte di Marco Simoncelli, un lungo cordone umano per tutto il giorno ha affollato il teatro di Coriano per l’ultimo saluto. Sic, in una bara coperta da un vetro era vestito con jeans ed una maglietta nera, sulle mani le ferite del tremendo impatto e sotto la chioma scompigliata un viso tranquillo e la bocca che abbozza un piccolo sorriso ma questo forse è solo come noi vogliamo ricordarlo.
    Marco Simoncelli | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Il calore della gente, della sua gente, la dignità di una famiglia piombata alle cronache per una tragedia immane, il calore di tutto il paddock dimostrano la bontà di questo ragazzo che quest’oggi alle 15 riceverà l’ultimo saluto.

    Quest’oggi ci saranno infatti i funerali con Valentino Rossi e Pasini che lo accompagneranno all’altare guidando le sue moto, la Gilera 250 e la Honda mentre all’uscita della chiesa Coriano saluterà il suo campione sulle note di Vasco Rossi, Siamo solo Noi la canzone preferita dal povero Simoncelli.

    La camera ardente ieri è rimasta aperta fino alle 2:30 per permettere a tutte le persone in fila di dar l’ultimo saluto al loro campione e già dalle 6 di questa mattina sono arrivati nuovi fan. Per evitare di collassare il paese questo pomeriggio saranno allestiti tanti maxi schermi e per chi non riuscirà a salutare il Sic ci penserà Valentino Rossi “Per tutti quelli che me lo chiedono e non potranno essere domani a Coriano non preoccupatevi, il Sic ve lo saluto io. Grazie”.

    Anche Vasco la cui presenza oggi è ancora incerta ha avuto parole per SImoncelli “Marco Simoncelli era un ragazzo simpatico e pieno di entusiasmo che per una maledettissima disgrazia ha perso la vita. Correre in moto era la sua passione e ha tenuto ‘aperto’ fino alla fine. Onore a lui che continuerà a vivere nei nostri cuori e condoglianze alla sua famiglia”.

  • Allestita la camera ardente di Simoncelli

    Allestita la camera ardente di Simoncelli

    E’ stata aperta questa mattina a Coriano nel teatro comunale, cosi come voluto dalla famiglia, la camera ardente che consentirà a tutti di portare l’ultimo saluto a Marco Simoncelli, scomparso domenica dopo il terribile incidente a Sepang.  

    Marco Simoncelli | © STR/Getty Images
    Nonostante la pioggia intensa sono 60mila le persone attese per portare omaggio al campione romagnolo, il cui feretro sarà coperto da una lastra di vetro per consentire a tutti di vederlo per l’ultima volta. Niente fiori all’interno e la bara sarà sistemata in mezzo alle due moto portate da Valentino Rossi e Mattia Pasini, quella attuale con la quale correva con il team Gresini, e la Gilera 250 con la quale vinse il titolo mondiale nel 2008 e alle sue spalle sarà posta la gigantografia di una sua foto. Tra le persone presenti oltre alla famiglia, gli amici, i conoscenti e persone che renderanno omaggio al centauro della Honda, ma anche tanti sportivi, tra i quali Marco Melandri e Alberto Tomba. Dal teatro comunale la salma verrà poi accompagnata nella Chiesa di Santa Maria, dove da stasera sarà possibile lasciare dei pensieri per Marco che poi saranno raccolti in un libro. A Misano sarà allestito un maxischermo che consentirà alle persone di vedere in diretta i funerali che si terranno alle 15 di domani.

  • Simoncelli cade dalla barella a Sepang. Il video dei “soccorsi”

    Simoncelli cade dalla barella a Sepang. Il video dei “soccorsi”

    In redazione ci eravamo ripromessi di lasciar spazio al dolore e al ricordo di Marco Simoncelli, un simpatico ragazzo ancor prima di un campione. Abbiamo deciso di rimandare le dinamiche dell’incidente, a capire i perchè di questa assurda morte ma da qualche ora su Youtube fa il botto di visualizzazioni un video girato da uso spettatore sugli spalti del cirucito di Sepang e mostra la precarietà dei soccorsi al povero Sic.

    Le immagini dei soccorsi a Sepang | ©Ruben Yap/AFP/Getty Images
    A differenza di quanto detto dalla Dorna, società che gestisce il campionato mondiale di MotoGp, in conferenza stampa “soccorsi tempestivi ed efficaci” il video mostra tante nefandezze dal mancato ingresso dell’autombulanza in pista ai sbadati soccorritori che nel tentativo di velocizzare le operazioni hanno fatto cadere il corpo a terra con la barella. La gravità dell’incidente e le condizioni di Marco Simoncelli erano comunque critiche ma dopo questo video resta ancora una volta il dubbio di quanto siano sicuri e organizzati questi sport. [jwplayer config=”60s” mediaid=”101982″]

  • Simoncelli torna a casa, Coriano si prepara all’ultimo saluto

    Simoncelli torna a casa, Coriano si prepara all’ultimo saluto

    Non doveva esser cosi il suo ritorno in Italia tanto da aver programmato per domani una visita al suo Milan agli amici Abbiati e Ambrosini e poi a San Siro ad assistere al match, il crudele destino ha però riservato un ritorno diverso e terribile per Marco Simoncelli atterrato questa mattina a Fiumicino all’alba e adesso diretto a Coriano per il suo ultimo viaggio.

    Marco Simoncelli |©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Ad accogliere Sic all’aereoporto c’era il presidente del Coni Petrucci, tanti giornalisti, ma anche tanti tifosi che hanno voluto commerare un grande campione ma sopratutto un ragazzo perbene con il sorriso sulle labbra e sempre disponibile per i suoi fan. Sul volo ad accompagnarlo in questo triste ultimo viaggio c’era l’amico di sempre Valentino Rossi, la fidanzata Kate e il padre Paolo. Proprio quest’ultimo scosso dal dolore ha però voluto ringraziare i presenti “Grazie, Marco è sempre stato disponibile con voi, spero anche io di fare altrettanto. Grazie veramente a tutti”. Anche Valentino Rossi non si è sottratto ai microfoni ripetendo ancora una volta il forte legame che lo legava a Sic “Marco era un grande e non lo dimenticherò mai. Non è stato bello in queste ore, non ho pensato a niente: ho parlato con Paolo (il papà di Simoncelli, ndr), sta abbastanza male e lo abbiamo abbracciato tutti. Tanti i ricordi che mi porterò dietro, stavamo insieme tutti i giorni, ci allenavamo insieme, poi andavamo con tutto ciò che era a motore, la nostra passione. Noi lo sappiamo già che è una cosa che può succedere”. Poi una nuova precisazione sulle indiscrezioni che ne volevano il ritiro “Non l’ho mai detto, probabilmente è stata una dichiarazione fatta soltanto per vendere i giornali”. Alle 7:32 poi è partito il carro funebre verso la sua Coriano dove la sua gente si sta preparando al meglio per l’ultimo saluto. Questa sera sarà preparata la camera ardente ma l’accesso sarò consentito solamente ai familiari, da domani mattina invece il teatro comuncale del paese aprirà i suoi battenti ai tanti fan e amici che vorranno salutarlo. Giovedi saranno previsti i funerali.

  • Il team Gresini non prenderà parte al GP di Valencia

    Il team Gresini non prenderà parte al GP di Valencia

    Niente Valencia per il team di Fausto Gresini, che ha deciso di rinunciare all’ultimo appuntamento del motomondiale in programma il 6 novembre, fra due settimane, in memoria dello sfortunato Marco Simoncelli.

    Team Gresini | © ROSLAN RAHMAN/Getty Images
    La squadra di Sic non schiererà neanche Hiroshi Aoyama, che al contrario del pilota romagnolo aveva la moto clienti, ma anche in Moto2 le moto di Takahashi e del nostro Michele Pirro non parteciperanno all’appuntamento conclusivo della stagione. Annullata, sempre da parte del team, anche la sessione di test previsti nei giorni successivi al Gran Premio, che, per la seconda volta dopo i test di qualche settimana fa a Motegi, avrebbe dovuto portare Marco in sella alla Honda ufficiale RC213V, con la quale aveva rinnovato anche per la prossima stagione.

  • Mercoledì i funerali di Simoncelli

    Mercoledì i funerali di Simoncelli

    Si terranno presumibilmente presso la Chiesa di Santa Maria a Coriano, paese natale di SuperSic, i funerali dello sfortunato pilota della Honda che ci ha lasciato ieri mattina sul circuito di Sepang.

    Marco Simoncelli | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    L’autopsia al corpo è stata già effettuata, grazie all’intervento dell’ambasciata italiana, che ha velocizzato i tempi delle pratiche per riportare già nella mattinata di martedì la salma del pilota romagnolo, che ha lasciato in serata la Malesia con l’unico volo disponibile in partenza. Per gli esiti della stessa si dovranno attendere almeno quattro settimane, ma dovrebbe chiarire molte delle speculazioni che da ieri circolano circa le cause del suo decesso. La salma verrà accompagnata naturalmente dal padre, che resterà insieme a Marco fino all’ultimo momento e anche da Valentino Rossi che volerà verso l’Italia insieme al suo amico. L’aereo dovrebbe atterrare verso le 6 del mattino circa a Fiumicino per poi recarsi presso il teatro comunale di Coriano, dove sarà allestita la camera ardente. Mercoledi invece l’ultimo saluto a Sic. Intanto il team Gresini ha deciso in memoria di Marco di non partire per Valencia e di non prendere parte all’ultimo appuntamento stagionale.

  • Gattuso “senza occhiali vedo doppio. Ma non mi abbatto”

    Gattuso “senza occhiali vedo doppio. Ma non mi abbatto”

    Rino Gattuso non calca i campi da gioco per una partita ufficiale dalla prima giornata della nuova stagione, quando, nella partita contro la Lazio fu costretto ad uscire per un improvviso e strano appannamento della vista. Da allora tra indiscrezioni, alcune che facevano temere al peggio, Ringhio ha iniziato una lunga sequela di accertamenti e controlli che hanno evidenziato una paralisi del sesto nervo cranico e la consequenziale necessità di un operazione che lo priverà dal calcio giocato molto probabilmente per l’intera stagione.

    Ringhio Gattuso |©Getty Images
    Gattuso quest’oggi in compagnia del dottor Tavana ha chiarito il problema durante una conferenza stampa evidenziando il grave problema ma allo stesso tempo decisamente meno grave di tanti altri, ed inevitabile è stato il ricordo del povero Simoncelli. “Ci vuole ben altro per abbattermi, c’e’ di peggio nella vita, guardate ieri Simoncelli, io sto combattendo con un nemico invisibile, l’importante e’ non mollare e guardare avanti. Io provo l’occhio tutte le mattine quando mi sveglio, in questo momento credetemi non sto pensando al calcio, sto pensando al quotidiano, e’ brutto non portare i miei figli a scuola, non poter guidare la macchina, se levo gli occhiali vedo doppio”. A spiegar dal punto di vista medico la patologia di Gattuso è il dottor Tavana “Rino ha una paralisi del sesto nervo cranico, Rino vede dieci decimi quindi non ha un problema di vista, in se’ l’esordio del problema e’ stato relativamente lento, il sintomo pian pianino si e’ fatto sentire con un apice il giorno della partita con la Lazio. Immediatamente abbiamo chiesto opinioni di specialisti che potessero aiutarci, per escludere la forma tumorale che non c’e’, l’ictus che non c’e’, una forma neurologica degenerativa che non c’e’, un trauma che non e’ stato. Escludere le cose piu’ importanti e’ stato l’inizio.”A livello fisico sto bene – continua Gattuso – In partita, non vedendo i compagni e la palla, rischio di far male a me e a loro. Faccio carichi di lavoro pesante, ma col pallone… E’ da 45 giorni che e’ venuto fuori questo problema. Vedi le persone in tre posizioni diverse… Tra quattro mesi ci sara’ l’intervento per mettermi a posto i gradi dell’occhio. C’e’ stato un momento in cui non pensavo al calcio. Pensavo al peggio. Al calcio ci ho pensato quando le cose piu’ gravi sono cominciate a scomparire”.

  • In ricordo di Simoncelli. Ciao Marco

    In ricordo di Simoncelli. Ciao Marco

    Sembra irreale, assurdo. E’ difficile trovare le parole adatte e raccontare quanto accaduto. Marco Simoncelli non c’è più. Il destino beffardo se l’è portato via a soli 24 anni oggi nella lontana Malesia quando in Italia erano all’incirca le 11 del mattino, travolto dalle moto di Edwards e Rossi in seguito ad una caduta nei primi giri del Gran Premio malese.

    Marco Simoncelli | © Vincenzo Pinto/Getty Images
    Non era la prima volta per Simoncelli, a cui quest’anno era capitato in più occasioni di rovinare le sue gare per delle cadute causate dalla troppa foga e dalla sua voglia di fare, atteggiamento più volte criticato dall’ex campione del mondo Jorge Lorenzo. Ricordiamo la caduta a Jerez mentre era in testa solitario, lo scontro con lo spagnolo nel GP del Portogallo o ancora la caduta in Gran Bretagna. L’ennesima caduta a Sepang, causata non da un suo errore e che non ha nulla a che vedere con quelle precedenti, è costata cara al povero Marco che non ce l’ha fatta a vincere la propria battaglia personale contro la morte. SuperSic ci ha lasciati alle 10:56 ore italiane dopo essere stato trasportato al centro medico in seguito all’incidente che lo ha coinvolto, al secondo giro della gara nel GP di Malesia, con i sopraggiungenti Edwards e Rossi, che non hanno potuto far nulla per evitarlo in mezzo alla pista. Troppo gravi i traumi riportati al torace e soprattutto al collo e alla testa, punto in cui è stato colpito, da quello che si può vedere dalle immagini, dalla Ducati dell’amico Valentino Rossi, incolpevole per quanto accaduto. L’incidente di Sic ricorda molto quello fatale di Shoya Tomizawa, pilota della Moto2 che 13 mesi fa perse la vita a Misano, e quello di Daijiro Kato a Suzuka, ultima delle tragedie nella top-class che risale al 2003 in cui l’ex campione della 250 e pilota anch’esso del team Gresini, dopo un’impatto violento con il muro di cemento prima dell’ultima chicane passò 13 giorni in coma prima di perdere la vita. La MotoGP perde una grande persona, stimata da tutti anche fuori dalla pista, un ragazzone solare, schietto, reso ancora più simpatico da quella sua capigliatura da leone che lo caratterizzava nel mondo dei motori, amico di tutti perchè non negava mai il saluto a nessuno, ma anche un grande pilota, con l’aspettativa che magari un giorno sarebbe potuto diventare campione del mondo della classe regina. I numeri stavano tutti dalla sua parte: dopo sei anni di 125 passa in 250 dove la sua stazza imponente era meno penalizzante, laureandosi campione del mondo al suo terzo anno. Non riesce ad affermarsi l’anno successivo, ma la sua testa è gia alla MotoGP, dove trova ingaggio con la Honda del team Gresini, ultimo team della sua carriera. Dopo un primo anno di apprendistato in cui ottiene come miglior piazzamento un quarto posto, nel 2011 la Honda riconosce le sue potenzialità affidandogli la moto ufficiale sempre con il team Gresini conquistando due pole position, in Catalogna e all’Università del motomondiale ad Assen, e il miglior piazzamento in MotoGP, secondo a Phillip Island. Marco per molti era un predestinato, uno che non era secondo a nessuno per classe e grinta, ma lo stesso destino beffardo ha voluto che perdesse la vita su quell’asfalto, una volta a lui tanto caro e oggi maledetto, che gli ha consegnato la sua prima vera gioia in carriera, il primo e unico titolo iridato nel motomondiale. Ci sentiamo in dovere di unirci al dolore della famiglia e dei suoi cari, per una persona che non sarà mai dimenticata e che la cui scomparsa ha scosso anche noi. Ciao Sic, ci mancherai.