Tag: marco simoncelli

  • Addio Fausto Gresini, il Team annuncia la sua scomparsa

    Addio Fausto Gresini, il Team annuncia la sua scomparsa

    La notizia che ieri sera aveva fatto tremare tutti e poi tirare un sospiro di sollievo in quanto si era rivelata falsa, è arrivata purtroppo stamattina: Fausto Gresini non ce l’ha fatta.

    Gresini era ricoverato da circa due mesi all’ospedale di Bologna per le complicazioni di un infezione polmonare causata dal Covid, contratto poco prima di Natale, ha lottato alternando momenti più critici in terapia intensiva ed altri in cui si vedevano miglioramenti.

    La scorsa settimana la situazione pareva evolvere in maniera leggermente positiva, poi c’è stato un peggioramento nel corso del weekend che ha portato i medici dell’Ospedale Maggiore di Bologna a nuove sedazioni e terapie.

    Nella serata di ieri era girata la voce della morte, smentita poi prima dal suo Team e poi anche dal figlio tramite social network.

    Questa mattina però la speranza ha lasciato spazio alla disperazione, intorno alle 10.30 è apparso un tweet direttamente scritto dal Gresini Racing Team che informava sulla scomparsa del 60enne ex pilota.

    Nato ad Imola il 23 Gennaio 1961, Gresini aveva esordito nel mondiale 125 nel 1982 con un’unica gara conclusa con un ritiro.

    Negli anni a seguire fu un crescendo con la conquista del Mondiale 125 nel 1985 in sella ad una Garelli, titolo bissato nel 1987 (dopo un secondo posto nel 1986) sempre con la stessa marca.

    Il passaggio all’Aprilia per una sola stagione prima di accasarsi alla Honda con la quale corse per cinque anni, dal 1990 al 1994, conquistando altri due titoli di vicecampione del mondo 125.

    Al termine della stagione 1994 decise di ritirarsi dalle corse, con un bottino di 21 vittorie in 132 gare, per intraprendere la carriera manageriale.

    La Gresini Racing nacque nel 1997 ed iniziò nella classe 500 con una Honda guidata dal brasiliano Alex Barros. Furono due anni positivi prima di scendere in 250, categoria nella quale arrivò il titolo mondiale nel 2001 con il giapponese Daijiro Kato in sella ad una Honda.

    Nel 2002 il salto in MotoGp con Kato che giunse 7° nel mondiale.

    L’anno dopo però arrivò la prima tragedia a funestare il team, nel Gp del Giappone a Suzuka, gara d’esordio del 2003, Kato ebbe un grave incidente che lo portò alla morte due settimane dopo.

    Il Team di Gresini reagì e rimase in lotta per il mondiale con Gibernau che poi fu sconfitto da Valentino Rossi.

    Nel 2010 arrivò il secondo mondiale, questa volta di Moto2, grazie a Toni Elias.

    La sfortuna però sembrava aver deciso di non abbandonare il Gresini Racing e nel 2011, a Sepang nel Gp di Malesia, fu Marco Simoncelli, arrivato l’anno prima nel Team di MotoGp, a perdere la vita in pista.

    Gli anni successivi furono avari di soddisfazioni per Fausto Gresini che però non lasciò mai il mondo delle corse e riuscì a togliersi la soddisfazione del titolo in Moto3 con Jorge Martin nel 2018 e in MotoE con il pilota Matteo Ferrari nel 2019.

    Il progetto 2021, dopo un 2020 davvero particolare per tutto il mondo dello sport e non solo, era pronto a partire con team in tutte e 4 le categorie, Fausto Gresini però non ci sarà più nel box, Fausto è andato a riabbracciare Daijiro e Marco.

    Loro certamente saranno stati felici di rivederlo anche se sicuramente avrebbero voluto darsi quell’abbraccio tra tanti anni e non così presto.

  • Coriano ricorda Simoncelli inaugurati monumento e galleria

    Coriano ricorda Simoncelli inaugurati monumento e galleria

    Una nevicata suggestiva e molto rara in prossimità delle colline riminesi ha fatto da cornice alla cerimonia di ricordo e di inaugurazione del monumento regalato dalla cittadina di Coriano a Marco Simoncelli, il suo indimenticabile Sic.

    Piazza Don Minzoni, la piazza centrale del borgo collinare romagnolo, ospita da oggi – nei pressi della scalinata della Chiesa che in questi mesi ha accolto biglietti, messaggi, fiori e quant’altro potesse essere considerato un omaggio al giovane pilota scomparso tragicamente sull’asfalto di Sepang – un blocco di marmo, il “Podio di Sic“, ossia il monumento che raffigura un’onda di marmo che l’associazione 58 Boys ha voluto dedicargli su progetto degli architetti Alice Bianchi e Daniele Montanari.

    Un monumento che sia un ricordo tangibile del pilota e delle sue gesta, e che viene inaugurato in un giorno molto speciale che, nel calendario “modificato” in onore del Sic è il 58 Dicembre, alludendo a quello che era il numero della moto da gara di Marco Simoncelli, il 58 appunto.

    Coriano ricorda Simoncelli con monumento e galleria
    Coriano ricorda Simoncelli con monumento e galleria | & copy;Giuseppe Bellini/Getty Images

    Oltre al podio del Sic, infatti, la città di Coriano ha inaugurato  oggi, al primo piano del Palazzo della Cultura, anche una galleria tematica a lui dedicata ed intitolata “la Storia del Sic” composta da tre sale tematiche in cui vengono ripercorse le principali tappe della carriera del pilota, dalle sue prime gare ufficiali alle successive vittorie nella classe 125 e poi 250 cc fino a giungere al trionfo nel campionato Mondiale del 2008 sulla Gilera numero 58 conservando, inoltre, molti cimeli originali, quali tute da gara, premi vinti e caschi indossati e gadget relativi a due sue grandi passioni, ossia il Rally ed il Kart.

    La sala di sinistra della speciale galleria, invece, è dedicata all’avventura in Moto Gp ed in essa è stata allestita anche una ricostruzione del box del team Honda Gresini, riproponendo i colori preferiti da Simoncelli, adoperati anche sulla sua moto, ossia il bianco ed il rosso.

  • Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Il 23 ottobre di un anno fa si spegneva fatalmente a Sepang la vita di Marco Simoncelli, centauro italiano scomparso tragicamente in un incidente in pista. A un anno di distanza la memoria di addetti ai lavori, familiari, amici e sportivi è ancora troppo viva e il ricordo del Sic non può non attraversare i pensieri di tutti loro. I social network, ma non solo, pullulano di messaggi dedicati al pilota romagnolo, e attraverso essi Marco sembra rivivere, come se non ci avesse lasciato mai.

    Valentino Rossi, l’amico tragicamente coinvolto nell’incidente, twitta così: “Dopo un anno quaggiù va avanti tutto come al solito, però senza di te non è più la stessa cosa. Ciao Sic,ci manchi”. Amare, amarissime le parole del campione italiano, che difficilmente dimenticherà il tragico evento a cui prese suo malgrado parte sul circuito di Sepang, e che gli portò via un collega ma prima di tutto un vero amico.

    Sulla stessa linea Loris Capirossi, che affida anche lui a Twitter il suo pensiero: “Oggi giornata triste, è un anno che il nostro grande amico ci ha lasciato, non ti dimenticheremo mai, per sempre MARCO SIMONCELLI 58”.

    L’asso del tennis Rafa Nadal non è da meno: ”Già un anno senza Simoncelli” è il messaggio lasciato su twitter dallo spagnolo: il mondo dello sport intero non dimentica quanto accaduto.

    Marco Simoncelli | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Alessandro Del Piero dall’Australia ricorda il Sic in toni meno malinconici. Il suo è un twit più ottimista che ricorda l’anima buona dello sfortunato motociclista: ”Oggi anch’io voglio ricordarne il sorriso” è il twit dell’ex numero dieci bianconero.

    Sempre dal mondo del calcio, l’AC Milan, squadra per cui tifava Marco, a mezzo twitter ricorda ufficialmente il suo tifoso: ”E’ passato un anno ma non ti abbiamo dimenticato. Ciao Sic, rossonero vero!”

    Gli amici recitano “tutti ci ricordiamo dove eravamo, quando tu hai iniziato a non esserci più”, e non mancano i saluti “poetici”, citando Sant’Agostino («Non sono lontano, sono solo dall’altra parte, dietro l’angolo. Rassicurati») Vasco Rossi («Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare. Siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare»).

    Frequentatori eccellenti e meno, tutto il web sembra essersi mobilitato per ricordare il tragico anniversario: frasi ma non solo, poesie o una semplice immagine del Sic campeggiano su milioni di profili Facebook e Twitter di gente comune, di appassionati e non di sport e di motociclismo. Lo spirito comune dovrebbe essere proprio questo, ricordare Simoncelli, così come aveva dichiarato lui stesso in un’intervista, come ”uno sportivo che in pista sapeva emozionare” e che, aggiungiamo noi, si divertiva molto a correre, sempre col sorriso stampato in bocca.

  • Simoncelli, un anno dalla sua morte. Il nostro ricordo

    Simoncelli, un anno dalla sua morte. Il nostro ricordo

    Quanto ci manchi Sic. E’ già passato un anno dal quel maledetto 23 ottobre 2011, secondo giro del Gran Premio di Malesia. Perde il controllo della sua Honda in una curva verso destra e due moto passano sopra il suo corpo che rimane inanime a terra. Da subito si capisce che non è il classico incidente, come spesso se ne vedono in Moto Gp, con i piloti che si rialzano con qualche graffio o nel peggiore dei casi con qualche frattura. Lui purtroppo no, non è riuscito a rialzarsi, pur con l’incitamento del pubblico da casa che fino alla fine ha sperato di vedere un dito muoversi, un cenno con la testa o qualsiasi movimento. Invece niente. Dicono siano i rischi del mestiere. Ma noi vogliamo ricordare il Campione Simoncelli per il suo sorriso, per i suoi capelli ricci e per la sua simpatia.

    Nonostante la cattiveria agonista (ogni tanto sopra le righe) che metteva in gara, tutti i piloti hanno un ottimo ricordo del Sic, Campione del Mondo Classe 250 e secondo i più esperti, lo sarebbe diventato presto anche nella Classe Regina. Battuta sempre pronta, disponibile con tutti e quel talento naturale con le due ruote, ma anche per le quattro ruote, visto che di tanto in tanto si cimentava in qualche gara di rally con il suo amico, nonché pluricampione del mondo, Valentino Rossi. Questo era Marco Simoncelli, sangue romagnolo, 24 anni e un futuro radioso davanti. Ci ha lasciati nel suo campo di battaglia.

    Marco Simoncelli
    Simoncelli © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il suo addio ha colpito tutto il mondo sportivo, e non solo. Incredibile ed indimenticabile la folla il giorno del suo funerale. Fantastici gli attestati di stima e soprattutto le dediche arrivate. Il circuito di Misano ha preso il suo nome. Lui ne sarebbe orgoglioso. Appena due giorni fa si è gareggiato proprio a Sepang. Il Team Gresini, con la quale correva il pilota romagnolo, ha deciso di apporre una targa con il 58 di Sic nella maledettissima curva numero 11 e tutto il paddock, all’inizio del week end di gara, ha voluto rendere omaggio a Simoncelli con una passeggiata silenziosa in pista fino a quel punto. Un gesto sincero, che ha commosso tutti.

    Per molti è stato protagonista indiretto della gara di domenica, conclusa in anticipo per la forte pioggia. Un segno arrivato dall’alto, un modo tutto suo, di Simoncelli, per dire “se io non posso gareggiare, anche voi non correrete!“. Lui è ancora con noi, pronto a spalancare il gas a manetta e farci divertire con i suoi sorpassi al limite e perché no, anche per i suoi folti capelli ricci che fuoriuscivano dal casco, ma guai a toccarglieli! Quanto ci manchi Sic! 

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  • Rossi ricorda Simoncelli “Marco mi manca”

    Rossi ricorda Simoncelli “Marco mi manca”

    A Sepang è stata scoperta proprio oggi la targa commemorativa in bronzo in memoria di Marco Simoncelli, il pilota di Coriano che proprio un anno fa perse la vita sullo stesso circuito in occasione del Gran Premio della Malesia. All’iniziativa hanno preso parte tutti i componenti del paddock, piloti e responsabili dei team che nel pomeriggio sono partiti dal box del team di Fausto Gresini, per il quale correva Marco, per poi arrivare alla fatidica curva 11, punto del circuito in cui avvenne l’incidente mortale osservando un minuto di silenzio dopo un lungo applauso rivolto allo sfortunato pilota di Coriano.

    E’ passato quasi un anno esatto da quel tragico momento, era il 23 ottobre del 2011, al secondo giro della gara la Honda Rc212V guidata da Marco perse inspiegabilmente il controllo per poi rientarre in traiettoria venendo colpita icolpevolemte dagli accorrenti Colin Edwards e Valentino Rossi che nulla hanno potuto per evitare il terribile scontro. Ma a distanza di tanto tempo il ricordo di Super Sic è ancora vivo nelle menti di tutti, in particolare proprio di Rossi, coinvolto nell’incidente e grande amico di infanzia di Simoncelli: “Marco mi manca moltissimo, soprattutto ora che siamo in Malesia per la gara – il ricordo del pilota di Tavullia un anno dopo la scomparsa dell’amico nella conferenza alla vigilia del Gran Premio – “Un anno dopo quel momento è ancora peggio. E’ una sensazione molto difficile per me ed è brutto che non ci sia più, soprattutto per la sua famiglia, i suoi amici che se lo potevano godere e che lo potevano incontrare tutti i giorni a Coriano, manca a tutti, tantissimo”.

    Marco Simoncelli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La commozione del Dottore nel parlare dell’amico scomparso è tanta, a dimostrazione di come, ancora dopo un anno, si faccia fatica a dimenticare tutto quanto accaduto quel giorno, ma è proprio sulle note del dolore che il pesarese ha cercato di rievocare con il sorriso sulle labbra i ricordi più belli del pilota di Coriano: “Di lui mi manca il suo modo di essere, la sua purezza, il Sic era uno vero, e poi era divertente starci insieme. Quando Marco c’era ti riempiva molto la giornata perché era vulcanico e poi il bello del Sic è che era sempre positivo, sorridente e cercava sempre di fare qualche casino e di portarti con lui”.

    Anche Casey Stoner, suo compagno alla Honda anche se in team diversi, ha voluto rivolgere un pensiero al collega scomparso: “E’ passato ormai un anno dalla scomparsa di Marco e il fatto che questo week end rappresenti l’anniversario della scomparsa di Marco farà si che l’atmosfera sarà di sicuro particolare quando scenderemo in pista”.

  • A Sepang una targa in omaggio a Simoncelli

    A Sepang una targa in omaggio a Simoncelli

    A quasi un anno da quel terribile 23 ottobre 2011, giorno in cui perse la vita Marco Simoncelli, la MotoGP si appresta a ritornare nel luogo della tragedia, a Sepang, dove domenica andrà in scena il Gran Premio della Malesia, 16esima gara della stagione.

    L’indimenticato pilota di Coriano verrà ricordato da tutti i piloti e dai responsabili delle squadre con una serie di iniziative proposte dal  direttore generale del circuito, Razlan Razali, che giovedì riunirà tutti i componenti del paddock alla curva 11, tratto del circuito dove SuperSic perse il controllo della sua Honda Rc212V per poi essere travolto dagli incolpevoli Colin Edwards e Valentino Rossi che sopraggiungevano, dove sarà posta una targa commemorativa in bronzo. Tutti gli addetti ai lavori partiranno alle ore 16 dal box di Fausto Gresini e si recheranno sul luogo dell’incidente per rendere un omaggio collettivo allo sfortunato campione scomparso all’età di 24 anni.

    Marco Simoncelli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Inoltre sempre Razali ha annunciato che nella giornata di sabato, alla vigilia del Gran Premio, sarà presentato il premio “Marco Simoncelli Rookie of the year“, istituito per premiare ogni anno il miglior debuttante nel campionato della classe regina e che sarà assegnato per la prima volta al termine del campionato in corso a   Valencia in occasione del Gran Premio della Comunità Valenciana, ultimo appuntamento del Mondiale in programma l’11 novembre prossimo.

    Già nel marzo scorso in occasione del Gran Premio della Malesia di Formula 1 la Ferrari aveva reso omaggio a Sic posando nei pressi della curva 11 con tutto lo staff con un cartello di segnalazione, di quelli che solitamente si utilizzano per le coimunicazioni dai box, con la scritta “Sic sempre con noi”, mentre in precedenza tutto lo staff della Honda capitanato da Fausto Gresini  poneva nello stesso punto una corona di fiori in omaggio al pilota di Coriano.

    Da li in poi saranno tante le manifestazioni d’affetto in onore di Simoncelli ma c’è da dire che per molti, se non per tutti, Sepang non sarà più la stessa. Circuito che viene ricordato per la tragica domenica del 23 ottobre scorso e per la perdita di uno dei più promettenti piloti del Motomondiale ma che per molti anni è stato teatro delle gioie di molti piloti, diventati campioni proprio su questo circuito come capitato allo stesso Sic, che proprio a Sepang nella stagione 2008 divenne campione per la prima e unica volta della classe 250, sullo stesso circuito che qualche anno più tardi segnò la fine della sua comunque grandiosa storia.

  • Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Dopo la pioggia di ieri torna a splendere il sole sul circuito di Misano dove domani si correrà il Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del Mondiale 2012 MotoGP. Sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, scomparso quasi un anno fa, è Dani Pedrosa a centrare la pole position strappandola di mano al leader della classifica iridata Jorge Lorenzo. Per lo spagnolo della Honda quella odierna è la quarta pole della stagione che gli permette di scattare davanti e recuperare altri punti importanti in classifica sul connazionale in ottica Mondiale.

    Da quando Stoner ha annunciato il suo ritiro a fine stagione le cose in casa Honda sembrano si siano capovolte con Pedrosa che sembra che voli su ogni tipo di circuito vincendo le ultimi due Gran Premi e 3 delle ultime 5 gare e l’australiano campione del mondo in carica non più nelle vesti di cannibale, appellativo che si è guadagnato nella scorsa stagione per lui trionfale. Camomillo ha quindi preceduto di soli 18 millesimi Jorge Lorenzo, 1:33.857 contro 1:33.875, che domani dovrà vedersela contro un avversario che sta attraversando uno splendido periodo di forma, forse il migliore da quando è in MotoGP, diventato il rivale più accreditato nella lotta al titolo iridato.

    Dani Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A chiudere la prima fila la Yamaha del team satellite Tech3 di Cal Crutchlow che ha accarezzato, anche se per poco, il sogno della pole, seguono in seconda le due Honda clienti di Stefan Bradl e Alvaro Bautista e la Ducati di Valentino Rossi in sesta posizione che con il tempo di 1:34.619 ha chiuso a oltre 7 decimi dalla pole. Per il Dottore, che per l’occasione indosserà un casco particolare sul quale ritrae sè stesso come un pugile suonato ironizzando sulla sua difficile situazione, comunque una prestazione da non buttare via, i nuovi  pezzi che hanno aggiornato la GP12 hanno permesso di fare qualche passo in avanti sul giro secco.

    Apre la terza fila Andrea Dovizioso in difficoltà con la Yamaha che ha accusato oltre un secondo da Pedrosa che ha preceduto Ben Spies in ottava posizione e Jonathan Rea che sostituisce il convalescente Casey Stoner sulla Honda Repsol. Decima piazza per il rientrante Nicky Hayden sull’altra Ducati ufficiale. Domani il via del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano alle 14:00.

  • A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    Venerdì praticamente inutile per la MotoGP che in questo week-end fa tappa a Misano per il Gran Premio di San Marino. Sul circuito intitolato a Marco Simoncelli l’acqua ha reso troppo umida la pista condizionandone l’intera sessione odierna con i piloti che si sono concessi qualche giro di pista senza però rischiare cercando la prestazione. Il miglior tempo quindi è stato registrato da Karel Abraham sulla Ducati del team satellite Cardion Ab Motoracing in 1:42.030 seguito dalle CRT, a più agio sulla pista bagnata, di James Ellison (1:43.204), Michele Pirro (1:44.299) e Yonny Hernandez (1:44.565).

    Quinto tempo per Jonathan Rea che sostituisce l’infortunato Casey Stoner sulla Honda ufficiale, il pilota britannico della Honda in Superbike è sceso in pista per prendere confidenza con la RC213V. A seguire Danilo Petrucci, David Salom, Ben Spies, Randy De Puniet, Mattia Pasini e Alvaro Bautista. Tutti i big da Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso a Valentino Rossi sono rimasti rintanati nei box dal momento che per domani le previsioni danno sole e temperature più alte e gradevoli.

    Valentino Rossi © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Peccato è stato un giorno completamente buttato via. E’ sempre utile girare, ma nel pomeriggio ho provato a fare qualche passaggio, soprattutto per verificare il motore che fumava a Brno, ma appena uscito ha iniziato a piovere” ha commentato Rossi al termine delle prove libere. Nonostante il campionato non esaltante in sella alla Ducati che lascerà a fine stagione per ritornare in Yamaha, il Dottore comunque vorrà fare bella figura sul circuit dedicato alla memoria del suo grande amico Simoncelli: “Vedere il circuito intitolato a Marco fa un certo effetto. E’ molto bello il nome ed è una bella idea. Inizialmente pensavo cambiasse poco, invece è bello vedere il nome Simoncelli proprio nel circuito vicino a casa sua. E’ una bella cosa per ricordarlo“.

  • Romano Fenati, il nuovo fenomeno. Un pò Rossi un pò Sic

    Romano Fenati, il nuovo fenomeno. Un pò Rossi un pò Sic

    Il motociclismo italiano (e non solo) da oggi ha un nome nuovo: è quello di Romano Fenati, sedicenne pilota del Team Italia FMI che milita nella classe Moto 3, ultima nata nel Motomondiale e che ha preso il posto della 125, la “ottavo di litro” andata in pensione con il Gran Premio della Comunità Valenciana dello scorso anno.

    Già vincitore del Campionato Europeo Velocità del 125 nel 2011, grazie al successo odierno nel Gran Premio di Spagna, ottenuto in condizioni pazze sul circuito di Jerez de la Frontera, il pilota marchigiano ha conquistato la sua prima vittoria dopo appena Motomondiale, sebbene anche dalla prima gara in Qatar, al suo esordio, avesse dimostrato di avere le doti giuste per affermarsi. Non solo, grazie al successo ottenuto in terra spagnola, Fenati riporta l’Italia sul gradino più alto del podio nella classe minore, successo che mancava da ben 49 gare, ultimo quello ottenuto da Andrea Iannone nel Gran Premio di Catalogna nel 2009.

    Semplicemente perfetta la sua condotta di gara in condizioni tutt’altro che semplici vista l’abbondante pioggia che aveva reso molto insidioso l’asfalto di Jerez. Insidie che hanno colpito i suoi principali rivali, ma non lui, che nonostante il grande vantaggio accumulato sui suoi diretti avversari ha continuato a  spingere portando a ben 40 secondi il distacco dal secondo classificato, statistica di cui non si ha ricordo nel motciclismo. Niente male per un esordiente di soli 16 anni che ha dimostrato di avere una maturità e un coraggio fuori dal comune.

    Romano Fenati © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Proprio per questa caratteristica oggi ha ricordato molto il nostro Marco Simoncelli, un “pazzo” del Motomondiale così come lo ha definito il Dottor Costa, uno che non si risparmiava mai in gara, un altro predestinato che siamo sicuri avrebbe dato ancora tanto al mondo delle corse e che ci è stato strappato via troppo presto. Per molti aspetti questi due piloti hanno molto in comune, anche se per fare simili paragoni è ancora molto presto, il giovane Romano Fenati è ancora all’inizio di un lungo cammino che si spera lo porti a togliersi tantissime soddisfazioni, ma certo è che questa storica affermazione lo pone insieme a tanti nomi illustri che hanno fatto la storia del motociclismo come quello di Valentino Rossi e con il quale i paragoni si sprecano, il pilota marchigiano ricorda infatti tantissimo anche il Rossi di inizio carriera per la “fame di vittoria” che dimostra già di possedere a questa giovane età.

    Intanto con un secondo ed un primo posto nelle prime due gare si gode il primato solitario in vetta alla classifica Mondiale con 45 punti, cosa impensabile fino a pochi mesi fa ma che di fatto lo lancia tra i protagonisti di questo sport.

    Video ultimo giro trionfale di Romano Fenati a Jerez

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  • “Fastest, il più veloce” al cinema il film-documentario su Rossi e Simoncelli

    “Fastest, il più veloce” al cinema il film-documentario su Rossi e Simoncelli

    La stagione di MotoGP 2012 è alle porte e tutti gli appassionati “in piedi sul divano”, (come cita l’ormai celebre Guido Meda), aspettano impazientemente il semaforo verde per rivivere le emozioni di questo sport che coinvolge un numero sempre crescente di persone uomini e donne, grandi e piccoli. L’8 aprile in Qatar si inaugura la stagione dopo un inverno di test sulle nuove moto, nuovi contratti, nuovi sponsor e nuove aspettative per tanti piloti. Alla luce dei test invernali le prime conferme arrivano dal campione del mondo Casey Stoner imprendibile in sella alla sua Honda ufficiale; da non sottovalutare la Yamaha di Jorge Lorenzo e Ben Spies che cercheranno di contrastare l’ormai consolidata facilità di vittoria del campione in carica australiano ed infine, ma non per ultimo, la Ducati di Valentino Rossi e Nicky Hayden in ritardo nei tempi sul giro, ma fiduciosi rispetto alla passata stagione.

    Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Effettivamente l’appuntamento con i protagonisti della motoGP è da considerare mercoledì 4 aprile con l’uscita al cinema del film “Fastest, il più veloce”. Non solo Valentino Rossi, ma anche Jorge Lorenzo, Casey Stoner, Dani Pedrosa, Ben Spies e Marco Simoncelli, scomparso tragicamente la passata stagione in un incidente in Malesia a soli ventiquattro anni.

    Il film-documentario, girato tra il 2010 e 2011 dal regista Mark Neale , prende il nome dal fastest lap che in gergo indica il giro più veloce in pista e tratterà l’emozionante carriera del “dottore” e del campionato motoGP narrata dalla voce di Ewan McGregor, con una delle sfide più difficili per Valentino Rossi, ovvero inseguire il decimo titolo mondiale dopo un brutto infortunio alla spalla e una serie di giovani e promettenti piloti che con le loro abilità sono riusciti a mettere in discussione lo strapotere dell’italiano negli ultimi anni. Il tutto coronato dalla splendida amicizia che il nostro protagonista ha sempre nutrito verso “SuperSic” e attriti con altri piloti vedi Lorenzo.

    Possiamo tranquillamente affermare che quest’anno il Motomondiale non comincerà  in pista, ma nei cimena di tutta Italia rivivendo le stagioni passate, i momenti di gloria, le rivincite le speranze le delusioni.