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  • Anche la Lazio saluta la Champions, tutte fuori le italiane

    Anche la Lazio saluta la Champions, tutte fuori le italiane

    L’impresa era al limite dell’impossibile ed infatti la Lazio non è riuscita a ribaltare il pesante 1-4 subito in casa contro il Bayern all’andata.

    Nella gara dell’Allianz Arena i tedeschi si sono imposti per 2-1 ed hanno ottenuto il passaggio ai quarti, la Lazio quindi completa il negativo percorso delle squadre italiane che salutano la Champions League agli ottavi di finale.

    Come detto era una gara dall’esito piuttosto scontato, i primi minuti sono stati giocati su ritmi bassi e senza grandi emozioni, l’errore di Muriqi che ha causato calcio di rigore, poi trasformato da Lewandowski, ha sostanzialmente messo la parola fine su ogni velleità di qualificazione per gli uomini di Inzaghi.

    Nella ripresa c’è stato lo spazio per il gol del 2-0 di Choupo-Moting e la soddisfazione per Parolo di segnare il suo secondo gol personale in Champions League e rendere un pizzico meno amara la sconfitta.

    Veniamo al racconto della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League all’Allianz Arena tra Bayern Monaco e Lazio.

    Partenza migliore dei tedeschi che fanno girare palla e provano a rendersi insidiosi con il solito Lewandowski. Al 15° si vede la Lazio, buon inserimento di Milinkovic che però colpisce troppo debolmente di testa.

    La partita sembra scorrere sui binari dello 0-0 ma al 31° Muriqi commette fallo su Goretzka in area su azione da corner, dal dischetto Lewandowski trasforma. Non c’è reazione biancoceleste, il Bayern gestisce agevolmente.

    Non accade molto, il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti per 1-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Lulic al posto dell’acciaccato Fares, mentre Sule rileva Boateng nel Bayern. Pronti via e da un errore di Milinkovic s’invola Lewandowski, il polacco pecca d’egoismo e calcia, Reina respinge.

    I ritmi si abbassano, la partita non presenta emozioni per lunghi tratti. Al 67° Lewandowski va vicino alla doppietta con un violento rasoterra dal limite che sbatte sul palo e finisce in mano a Reina. Tutto facile per il Bayern al 73°, Alaba imbuca per Choupo-Moting che con tranquillità entra in area e batte Reina.

    Gioia per Parolo al minuto 82°, il calciatore della Lazio è perfetto nell’inserirsi alle spalle dei difensori, su un calcio di punizione, e di testa a battere Nubel. E’ un finale orgoglioso quello della Lazio che però non porta al pareggio, il Bayern Monaco vince anche la gara di ritorno e si qualifica ai quarti di Champions League.

    BAYERN MONACO – LAZIO 2-1 (33° rig. Lewandowski (B), 73° Choupo-Moting (B), 82° Parolo (L))

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Nubel; Pavard, Boateng (46° Sule), Alaba, Hernandez; Goretzka (64° Davies), Kimmich (77° Javi Martinez); Sané, Muller (71° Musiala), Gnabry; Lewandowski (71° Choupo-Moting).

    Allenatore: Flick.

    Lazio (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari (57° Parolo), Milinkovic-Savic, Escalante (84° Akpa Akpro), Luis Alberto (75° Cataldi), Fares (46° Lulic); Muriqi (57° Pereira), Correa.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Radu (L), Acerbi (L), Milinkovic-Savic (L), Goretzka (B), Correa (L)

    Nell’altra gara di serata il Chelsea, già vincitore per 1-0 nella gara d’andata, conquista il successo anche nel match di ritorno battendo 2-0 l’Atletico Madrid con le reti di Ziyech nel primo tempo e di Emerson nel finale.

  • Grande Lazio, i biancocelesti domano il Salisburgo all’Olimpico

    Grande Lazio, i biancocelesti domano il Salisburgo all’Olimpico

    Grande prestazione della Lazio che nell’andata dei quarti di finale di Europa League s’impone 4-2 su un ostico Red Bull Salisburgo.

    Due volte in vantaggio, due volte raggiunta, la squadra di Simone Inzaghi ha avuto una grande reazione e appena incassato il 2-2 di Minamino ha trovato un uno-due micidiale, firmato da Immobile ed un frizzante Felipe Anderson, entrato nella ripresa.

    I biancocelesti possono anche recriminare per un paio di occasioni sprecate che avrebbero reso il ritorno ancora più semplice.

    Il ritorno a Salisburgo non sarà una passeggiata ma certamente sarà la Lazio a partire da favorita nella sfida di ritorno dei quarti di Europa League in Austria.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Lazio parte forte ed al 8° minuto i biancocelesti passano in vantaggio, Immobile allarga sulla destra per Basta, il serbo mette subito un bel cross rasoterra, Immobile non ci arriva ma alle sue spalle c’è Lulic che calcia in porta battendo Walke. La reazione degli ospiti non si vede, la Lazio non crea molte occasioni ma non rischia nemmeno niente, in sostanza la partita rimane piuttosto bloccata. Al 29° Basta colpisce con una manata in area Dabbur, l’arbitro concede il rigore che Berisha trasforma. Al 38° grande imbucata di Leiva, il pallone sembra diretto a Milinkovic-Savic ma il serbo si disturba con Immobile e calcia sopra la traversa. Al 43° clamorosa occasione sprecata da Milinkovic-Savic, il 21 della Lazio, solo sul secondo palo, ha sulla testa una palla ben crossata da Lulic ma clamorosamente trova solo l’esterno della rete. Il primo tempo si chiude, con alcune vibranti proteste della Lazio, sul 1-1.

    Si riparte dai 22 del primo tempo. Passano solo 4 minuti e Parolo, su bell’assist di Luis Alberto, gira di tacco alle spalle di Walke. Il Salisburgo prova una reazione ma Strakosha non corre alcun pericolo. Al 65° Inzaghi manda in campo Felipe Anderson ed il brasiliano ha subito una buona occasione ma il suo tiro da fuori viene ribattuto. Al 71° Minamino, appena entrato in campo, riceve l’assist di Dabbur, si presenta solo davanti a Strakosha e pareggia. La reazione della Lazio è super e si concretizza subito: Felipe Anderson si inventa l’azione personale, si presenta dinanzi a Walke e lo batte con facilità. Passano due minuti ed Immobile, imbeccato da Leiva, cala il poker. Al 83° è ancora Immobile, di testa, a sfiorare il gol del 5-2 ma Walke alza in corner. Al 87° anche Caicedo, entrato al posto di Immobile, ha sulla testa la palla del 5° gol ma ancora una volta Walke si salva. Gli spazi aumentano e al 91° è il diagonale di Patric ad uscire di niente. Finisce così, non è ancora certo ma la Lazio tra 7 giorni potrà gestire un doppio vantaggio per cercare di ottenere il passaggio alle semifinali di Europa League. 

     

    LAZIO – RED BULL SALISBURGO 4-2 (8° Lulic (L), 29° rig. Berisha (R), 49° Parolo (L), 71° Minamino (R), 74° Felipe Anderson (L), 76° Immobile (L))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta (65° Patric), Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (65° Felipe Anderson), Immobile (85° Caicedo)

    Allenatore: Inzaghi.

    Red Bull Salisburgo (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer; Haidara (82° Wolf), Samassekou, Berisha; Schlager; Gulbrandsen (70° Minamino), Dabbur.

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Basta (L), Lulic (L), Parolo (L), Schlager (R), Samassekou (R)

  • Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Felipe Anderson Show, Samp Ko e Lazio terza da sola

    Una super prestazione di Felipe Anderson permette alla Lazio di battere agevolmente con un netto 3-0 la Sampdoria ed issarsi, in attesa del Napoli, da sola al terzo posto.

    Molto bella la Lazio, molto brutta la Sampdoria. La squadra di Mihajlovic non ha praticamente mai impensierito Marchetti e non è riuscita ad abbozzare una reazione dopo le reti subite.

    Pioli invece può essere certamente raggiante per una Lazio che si è presentata in campo brillante dopo la sosta e con l’entusiasmo giusto per avvicinarsi al derby.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il tecnico della Lazio sceglie il suo 4-3-3 con Felipe Anderson e Mauri ad accompagnare Djordjevic in attacco.

    Mihajlovic, alla prima senza Gabbiadini, schiera la Samp con un 4-3-1-2 che vede Soriano partire alle spalle del duo Eder-Okaka. 

    Felipe Anderson | Foto Twitter
    Felipe Anderson | Foto Twitter

    I primi minuti non mostrano un gioco brillante, c’è equilibrio e la gara rimane senza emozioni. Intorno al 20° i padroni di casa mostrano segnali di crescita e spaventano Viviano con una punizione di Biglia e con Djordjevic che però non sfrutta un errore della difesa blucerchiata. La Sampdoria però non sta a guardare e tenta di rendersi insidiosa con le ripartenze. Al 38° gli sforzi della Lazio vengono premiati, giocata di Felipe Anderson che mette un cross rasoterra per l’accorrente Parolo che calcia di prima battendo Viviano. Passano 3 minuti e Felipe Anderson, migliore in campo sino a quel momento, s’inventa una gran conclusione da fuori che non lascia scampo a Viviano. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di due gol.

     

    La ripresa vede una Lazio propositiva che va alla ricerca del terzo gol che viene sfiorato al 51° quando, dopo un’uscita scriteriata di Viviano, Romagnoli è bravo a salvare la conclusione a botta sicura di Djordjevic. Il copione non cambia è sempre la Lazio a gestire il gioco con una Sampdoria praticamente mai pericolosa. Al 66° Felipe Anderson torna super protagonista, azione superba del numero 7 che salta gli avversari come birilli e poi appoggia a Djordjevic che a porta vuota spinge in gol. E’ sostanzialmente il colpo del K.O. la Sampdoria non trova alcun modo per provare a riaprirla, i biancocelesti non si limitano solo al controllo e possesso palla ma cercano anche il 4° gol che però non arriva, al fischio finale è 3-0 per la Lazio.

    LAZIO – SAMPDORIA 3-0 (2-0) (38° Parolo, 41° Felipe Anderson, 66° Djordjevic)

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana (46° Cavanda), Radu; Parolo, Biglia, Lulic (50° Onazi); Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri (78° Candreva).

    Allenatore: Pioli.

    Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Cacciatore, Gastaldello, Romagnoli, Regini; Rizzo (46° Wszolek), Palombo, Obiang (67° Bergessio); Soriano; Okaka, Eder (74° Duncan).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Calvarese.

    Ammoniti: Gastaldello (S), Cana (L), Basta (L), Soriano (S).

  • Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Cominciano ad arrivare le ufficialità in questa sessione estiva di calciomercato 2014/2015, per la Lazio è arrivato un trio di rinforzi, uno per reparto.

    Per la difesa, più precisamente sull’esterno è arrivato dall’Udinese Dusan Basta, a centrocampo il neo tecnico Pioli potrà contare sull’ex Parma Marco Parolo ed in attacco, colpo già prenotato nella scorsa sessione invernale, Filip Djordjevic.

    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo
    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo

    Dusan Basta arriva dall’Udinese, esterno abile a ricoprire tutta la fascia può adattarsi bene sia ad una difesa a 4 dove può fare il terzino ma anche in un 3-5-2 giocando sull’esterno nei cinque di centrocampo. Il calciatore serbo lascia i bianconeri friulani dopo ben 5 stagioni nelle quali ha disputato 123 presenze realizzando 11 reti, ed ha portato un sostanzioso contributo alla qualificazione ai preliminari di Champions League da parte della squadra del presidente Pozzo.

    Marco Parolo nazionale azzurro in questi ultimi mondiali disputati in Brasile, centrocampista abile nell’inserimento e con senso del gol e buon tiro da fuori, potrebbe rivelarsi il valore aggiunto nel centrocampo biancoceleste. Parolo arriva dal Parma per circa 5,5 milioni più bonus, lascia la società ducale dopo 2 stagioni in cui ha disputato 75 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, andando in gol 11 volte.

    Quella di Filip Djordjevic invece non è altro che l’ufficialità dell’accordo che il calciatore aveva già trovato con la Lazio nel marzo scorso, arriva quindi a parametro zero. Il presidente Lotito ed i tifosi biancocelesti confidano nel fatto che Djordjevic possa essere quella punta che possa far fare il salto di qualità all’attacco della Lazio che nelle ultime stagioni ha dovuto contare principalmente su Miroslav Klose e purtroppo il tedesco ha dovuto convivere spesso con infortuni. Djordjevic come detto arriva a parametro zero dopo sei stagioni e mezzo giocate nel Nantes con la cui maglia ha giocato 198 partite andando a segno per 69 volte.

    Stefano Pioli adesso dovrà sfruttare i nuovi arrivati, probabilmente non saranno le uniche mosse di Lotito e Tare, per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione e tornare a far sognare i tifosi della società biancoceleste della Capitale.

     

     

     

  • Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Cominciano a scaldarsi i motori del Calciomercato, dopo il capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile che ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Bundesliga al Borussia Dormtund, un altro azzurro è entrato nel mirino di un grande club europeo, secondo la stampa inglese infatti l’Arsenal avrebbe messo gli occhi sull’attaccante napoletano Lorenzo Insigne.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne

    L’allenatore dei Gunners Arsene Wenger avrebbe messo nel taccuino degli acquisti lo scugnizzo del Napoli durante la doppia sfida di Champions League tra l’Arsenal ed i partenopei. Per esser certo però dell’acquisto ed aver maggiori informazioni, il tecnico francese avrebbe mandato in Brasile alcuni suoi osservatori per tenere d’occhio Insigne durante i mondiali. Se tutto andrà bene si potrà procedere con un’offerta che secondo i media d’oltremanica si aggirerebbe sui 20 milioni di euro.

    A questo punto prenderebbero anche quota i rumors che vorrebbero l’interesse del presidente De Laurentiis per l’ex giallorosso Erik Lamela adesso al Tottenham.

    In entrata comunque per il Napoli pare vicino l’arrivo del terzino olandese Daryl Janmaat, la società partenopea avrebbe offerto una cifra sui 6 milioni di euro ed è in attesa di una risposta da parte del Feyenoord.

    Scatenata sul mercato anche la Lazio che è pronta a rinforzare la rosa per cercare una stagione di rilancio dopo quella non positiva appena conclusa.

    Il primo nodo da sciogliere sarebbe quello dell’allenatore, il futuro dell’attuale tecnico Edy Reja è ancora in bilico, non è certo se rimarrà o se lascerà la società biancoceleste. Per la sua eventuale sostituzione sembrava in pole position il tecnico della primavera Simone Inzaghi,  negli ultimi giorni però sono spuntati i nomi di Massimiliano Allegri e Roberto Donadoni che paiono destinati a fare corsa a due per la guida tecnica.

    Tornando al mercat0 la prima questione è quella di riscattare Antonio Candreva  dall’Udinese, Lotito non vuole perdere il pezzo pregiato dell’attuale rosa e sarebbe disposto a versare 10 milioni nelle casse della società friulana per portarsi a casa anche l’altra meta del cartellino del nazionale italiano.

    Tra Udinese e Lazio però non si parla solo di Candreva, i biancocelesti avrebbero anche chiesto Dusan Basta. I bianconeri chiedono sui 6-7 milioni, la Lazio aveva pensato all’inserimento di Cavanda come contropartita ma il difensore ha detto no e quindi per Basta, a cui secondo i rumors sarebbe stato offerto un quadriennale da circa 700mila euro, servirà solo un esborso di contante. Le società sicuramente si troveranno per venirsi incontro nei prossimi giorni.

    Le trattative della Lazio però non finiscono qua, anzi secondo alcune voci sarebbe ormai questione di poco tempo l’ingaggio del centrocampista del Parma e della nazionale, Marco Parolo, per una cifra intorno ai 5 milioni di euro più Bonus.

  • Lazio-Parma, profumo d’Europa all’Olimpico

    Lazio-Parma, profumo d’Europa all’Olimpico

    Sfida d’alta quota questo pomeriggio allo stadio Olimpico di Roma dove si scontreranno Lazio-Parma per la quindicesima giornata di Serie A. Profumo d’Europa per le due squadre. Da una parte i biancocelesti che da due anni sfiorano l’accesso ai preliminari di Champions League senza successo, dall’altra i gialloblu tornati a livelli importanti sotto la guida tecnica dell’ex allenatore del Cagliari Roberto Donadoni. I laziali arrivano al match dopo la brillantissima vittoria casalinga contro l’Udinese per 3-0 che permette alla formazione di Petkovic di tornare in corsa per il terzo posto in classifica, mentre gli emiliani al momento occupano la settima posizione e con la vittoria interna sull’Inter si rilanciano prepotentemente per un posto in Europa. Lazio-Parma, una partita dal pronostico aperto.

    QUI LAZIO – Petkovic dovrà rinunciare a Marchetti. L’ex portiere di Albinoleffe e Cagliari ha accusato un risentimento muscolare e lascerà il posto a Bizzarri. Recupera invece Hernanes che ha smaltito il fastidio muscolare che l’ha costretto a giocare part time nell’ultima sfida contro l’Udinese (segnando un gol su punizione). Ancora out Dias, Rocchi e Zarate. Il tecnico serbo conferma il 4-1-4-1 che tante soddisfazioni sta dando. La difesa sarà formata dagli esterni Cavanda e Radu con i centrali Ciani-Biava. Ledesma sarà il perno del centrocampo, colui che dovrà distruggere l’azione avversaria e creare gioco per i compagni. I trequartisti saranno i soliti Cavanda, Gonzales, Hernanes e Mauri che dovranno fornire palloni utili per il bomber tedesco Miroslav Klose.

    Lazio
    Petkovic punta al terzo posto © Alberto Pizzoli/Afp/Getty Images

    QUI PARMA – Pochissimi problemi per l’ex commissario tecnico della Nazionale Italiana che rispetto alla sfida contro l’Inter potrà contare anche sulla qualità di Parolo a centrocampo, di rientro tra i titolari dopo aver scontato la squalifica. Si va verso la conferma del 4-3-3 con la rinuncia a Lucarelli in difesa per lasciar spazio alla coppia centrale formata da Zaccardo e Paletta con gli esterni Rosi e Gobbi. Sulla mediana, insieme all’ex centrocampista del Cesena giocheranno Marchionni e Valdes, rigenerati sotto la cura Donadoni. Il trio offensivo sarà formato dal francese Biabiany (che recentemente è stato accostato al Milan), dall’italo-brasiliano Amauri e dal fenomeno del momento Sansone.

    RENDIMENTO – Sulla carta sarebbe un match dall’esito scontato, con la vittoria biancoceleste. Il campionato ha dimostrato come la Lazio in casa non sbagli un colpo, con una sola sconfitta incassata (immeritatamente contro il Genoa, dopo aver dominato tutto l’incontro subendo il gol in contropiede a dieci minuti dalla fine). Il Parma al contrario, in trasferta ha conquistato solamente 5 punti (unica vittoria contro il Torino).

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-PARMA
    Lazio (4-1-4-1): Bizzarri; Cavanda, Ciani, Biava, Radu; Ledesma; Candreva, Gonzales, Hernanes, Mauri; Klose. Allenatore: Petkovic.
    Parma (4-3-3): Mirante; Rosi, Zaccardo, Paletta, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone. Allenatore: Donadoni.

  • Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    I gialloblu rompono la tradizione che li vedeva perdere o pareggiare contro i giallorossi al Tardini nelle ultime quattro stagioni. Partita caratterizzata dalla grande pioggia e dal terreno al limite della praticabilità. Parma-Roma, gara valevole per la decima giornata di serie A, finisce 3-2 con i ragazzi di Zeman che mostrano le solite lacune difensive, mentre quelli di Donadoni si mostrano cinici e organizzati. Terza vittoria consecutiva per i padroni di casa che volano al sesto posto in classifica superando proprio i capitolini che dopo la seconda sconfitta scivolano tra la settima e l’ottava posizione. E adesso il boemo entra d’obbligo tra gli allenatori a rischio esonero, visto l’andamento non preventivato ad inizio stagione. Al contrario, l’ex tecnico di Cagliari e Napoli dopo l’annuncio del rinnovo contrattuale ha dato la svolta alla propria squadra.

    LA PARTITA – Forse sarebbe stato più opportuno rinviare la gara. Pioggia fitta e campo troppo pesante con la palla che in alcuni tratti rallentava fino a fermarsi. Vantaggio giallorosso con Lamela (al terzo gol in due gare) che infila Mirante con il suo classico tiro a giro dalla destra. Poi le solite disattenzioni difensive della Roma permettono al Parma di rimontare con le reti di Belfodil e Parolo, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nella seconda frazione arriva il gol della sicurezza di Zaccardo che sfrutta, guarda caso, un disimpegno orrendo della difesa romanista. La Roma prova ad accorciare le distanze con il suo capitano Tottiche mette a segno un facile tap in dopo essersi fatto parare un calcio di rigore.

    Parma-Roma
    Scontro di gioco al Tardini © Claudio Villa/Getty Images

    SITUAZIONE IN CASA PARMA – Morale alle stelle per i gialloblu che stanno sfruttando al meglio il fattore casa, raccogliendo importantissimi punti per conquistare il prima possibile la salvezza. Le aspettative della società però potrebbero andare oltre la semplice permanenza nella massima serie se la squadra dovesse continuare con questo ritmo.

    SITUAZIONE IN CASA ROMA – Troppo altalenante il cammino dei giallorossi che hanno si il miglior attacco (insieme alla Juve) ma hanno anche la peggior difesa dell’intero campionato con 19 gol subiti in sole dieci gare. L’arrivo di Zeman nella capitale ha portato grande entusiasmo ma i risultati non sono ancora dalla sua parte.

    PAGELLE PARMA-ROMA 

    Belfodil 7: Entra a freddo per sostituire Amauri, infortunatosi dopo appena 20 minuti. Ridicolizza la difesa romanista alla mezzora realizzando il gol del momentaneo 1-1. Il francesino cresce bene, peccato per il doppio cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima gara.
    Parolo 7.5: Grande lottatore in mezzo al campo. Il terreno pesante lo esalta e la sua prestazione cresce di minuti in minuto. Con l’assenza per infortunio di Galloppa prende in mano il centrocampo gialloblu.
    Biabiany 7: Il campo non esalta le sue doti di corridore ma è decisivo nell’azione che porta al 3-1 di Zaccardo, quando scappa via in contropiede nonostante i continui rallentamenti del pallone.
    Lamela 7: Chi lo ferma più? L’argentino ha preso gusto a segnare. Cinque gol nelle ultime quattro gare e tutti le reti sono di pregevole fattura.
    Castan 4: Ma perché Zeman ha voluto a tutti i costi un difensore di questa lentezza? Giocatore non adatto allo stile di gioco del boemo.
    Dodò 4.5: Un esordio discreto domenica sera contro l’Udinese, una brutta prestazione quest’oggi a Parma. E’ giovane e avrà modo di crescere.

    TABELLINO PARMA-ROMA 3-2
    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6.5, Paletta 7, Lucarelli 6; Rosi 6, Marchionni 6 (60′ Acquah 5), Valdes 6.5, Parolo 7.5, Gobbi 6; Biabiany 7 (81′ Sansone s.v.), Amauri 6 (17′ Belfodil 7).
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6 (46′ Goicoechea 6); Piris 5, Marquinhos 4, Castan 4, Dodò 4.5 (67′ Marquinho 5); Bradley 5 (67′ Perrotta 6), De Rossi 5.5, Florenzi 5; Lamela 7, Osvaldo 6, Totti 6.5.
    Marcatori: 8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 20′ s.t. Zaccardo (P), 26′ Totti (R)

    Azioni salienti Parma-Roma
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  • Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Tra processi mediatici e non, tra botte e risposte roventi inizia oggi il Campionato di Serie A per la stagione 2012/2013. A dare ufficialmente il via alla stagione alle h 18 sarà la partitissima Fiorentina-Udinese mentre stasera il debutto dei Campioni d’Italia di scena allo Juventus Stadium contro il Parma di Roberto Donadoni. A guidare la compagine bianconera Massimo Carrera, sostituto di Mister Conte relegato in tribuna per effetto della sentenza del processo sul calcioscommesse. Quello di Carrera è il debutto in campionato ma il secondo appuntamento ufficiale da allenatore dopo il debutto in Supercoppa italiana a Pechino. Non ci sarà per la prima volta dopo 20 anni Alessandro Del Piero che negli ultimi 11 anni ha guidato la squadra con esemplare dedizione da Capitano.

    La Juventus cercherà di difendere lo scudetto conquistato nella stagione passata e il record di imbattibilità in campionato Carrera si affiderà al collaudato 3-5-2 con Storari in porta a sostituzione dell’infortunato Buffon, in difesa Bonucci e Barzagli mentre Chiellini, nonostante la convocazione dovrebbe accomodarsi in panchina. Al suo posto sembra certa la presenza di Marrone. Ai lati spazio per Lichtsteiner e il neo acquisto Asamoah mentre nessuna sorpresa si prospetta a centrocampo visto che è confermato il trio delle meraviglie Vidal-Pirlo-Marchisio. In avanti spazio per Mirko Vucinic al cui fianco opererà l’ex dei ducali Sebastian Giovinco.

    Conte e Del Piero © Claudio Villa/Getty Images

    Anche Donadoni si affida al 3-5-2 per il debutto in campionato con Mirante tra i pali e reparto difensivo affidato a Zaccardo, Paletta e Lucarelli. Sulla destra dovrebbe esserci spazio per Rosi mentre Gobbi dovrebbe piazzarsi sulla sinistra. Morrone, Parolo e Valdes completeranno il centrocampo mentre alla coppia Biabiany-Pabon viene affidato il reparto offensivo.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-PARMA

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. All.: Carrera.
    A disp.: Leali, Masi, Chiellini, De Ceglie, Ziegler, Pogba, Pazienza, Padoin, Giaccherini, Matri, Quagliarella, Boakye.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Buffon, Lucio, Caceres, Isla, Pepe.

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Morrone, Valdes, Parolo, Gobbi; Pabon, Biabiany. All.: Donadoni.
    A disp.: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Acquah, Modesto, Musacci, Ninis, Belfodil, Pellè.
    Squalificati: Galloppa (1).
    Indisponibili: Sansone, Palladino, Amauri, Santacroce.

    Arbitro: Romeo di Verona.

  • Parma scatenato: Parolo dopo Amauri, Pabon e Belfodil

    Parma scatenato: Parolo dopo Amauri, Pabon e Belfodil

    Il Parma ha ufficializzato di aver raggiunto l’accordo con l’attaccante Amauri che anche per la prossima stagione potrà vestire la maglia dei ducali dopo la positiva esperienza della stagione 2010-2011. L’italo brasiliano era arrivato in prestito dalla Juventus nel mese di Gennaio ed ora, svincolatosi dai bianconeri, ha firmato con il Parma un contratto biennale da 1,2 milioni di euro a stagione, con opzione per il terzo anno.

    Nel corso della conferenza stampa di ufficializzazione dell’accordo Amauri non ha nascosto la sua incontenibile gioia per essere ritornato nella società che ha permesso di dare una svolta al suo futuro calcistico:

    Sono felicissimo, è stata una cosa che ci eravamo detti con il Parma e oggi si è concretizzata. Non vedo l’ora di cominciare, questo periodo è stato uno dei più brutti che ho passato e penso che Parma sia la squadra dove mi sento bene, sono a casa e spero di ripagare tutto l’affetto che mi hanno dato“.

    Marco Parolo © Marco Luzzani/Getty Images

    Dopo il passaggio di Amauri il mercato del Parma non si arresta e anzi ufficializza anche Ishak Belfodil, ingaggiato dal Lione dopo che nella stagione scorsa si era messo in mostra a Bologna. L’attaccante francese, classe 1992, ha firmato un contratto quadriennale con opzione per il quinto anno per 3 milioni di euro. Dopo le cessioni di Giovinco e Borini che hanno portato nelle casse della società oltre 20 milioni di euro, il Parma lavora per ridisegnare il suo reparto avanzato: nei giorni scorsi voci di mercato davano annuncio dell’arrivo dell’attaccante colombiano Pabon (classe 1988) acquistato per 4,5 milioni di euro,  inoltre da tempo era stato ingaggiato a parametro zero anche il Greco Sotiris Ninis classe 1990.

    Ma un altro colpo potrebbe essere annunciato nelle prossime ore, i ducali infatti stanno trattando con il Cesena per portare il centrocampista del Cesena Marco Parolo. I termini dell’accordo sembrano fissati sulla formula del prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto fissato a 3 milioni. Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma a commentato: “Ci sono buone possibilità ma vanno definiti ancora alcuni dettagli, la trattativa è in fase avanzata e vedremo se saranno necessarie delle contropartite tecniche, intanto il giocatore si trova in viaggio di nozze“. L’obiettivo per i ducali è quello di consegnare a Donadoni una squadra competitiva e le premesse sembrano ci siano tutte, considerando anche che siamo solo all’inizio del calciomercato.

  • Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    La Juventus capolista farà visita al Cesena, ultima in classifica, per il recupero della 33a giornata di campionato dopo la sospensione del campionato per la tragica morte di Piermario Morosini.
    La vittoria schiacciante di domenica sera contro la Roma ha permesso ai bianconeri di guadagnare due punti portandosi a + 3 sul Milan, tuttavia la classifica non deve trarre in inganno visto che il Cesena è imbattuto da cinque partite consecutive e un buon risultato contro la prima della classe potrebbe alleviare l’amarezza per la scontata retrocessione.

    Ancora imbattuta in campionato (si avvicina il record di Capello di 34 partite senza sconfitte), la Juventus è reduce da sei vittorie consecutive ma nel girone d’andata ha spesso dimostrato di soffrire con le piccole squadre, ne sono conferma i numerosi pareggi che ne sono derivati da incontri che sulla carta erano considerati “facili”. Per questo Conte chiede concentrazione ai suoi ragazzi e invita tutti a non pensare già agli allori:

    Ci sono cinque finali da qui alla fine, cinque partite della vita. Viviamo momenti importanti, le situazioni si evolvono in fretta, noi non dobbiamo però cambiare atteggiamento. Sono curioso di vedere il nostro atteggiamento. Finora i ragazzi hanno superato prove straordinarie, hanno giocato sempre con l’obbligo di vincere e l’hanno fatto con maturità e personalità. Dobbiamo dare il massimo fino alla fine, e poi vedremo se questo ci porterà a coronare il sogno. Però, prima bisogna vincere: i record fanno piacere, ma solo se si vince, perchè chi arriva secondo non se lo ricorda nessuno“.

    Unico indisponibile per Conte è Quagliarella fermato dal giudice sportivo per una giornata poichè ammonito nel corso del match contro la Roma, mentre saranno tutti a disposizione gli altri elementi della rosa. Il modulo scelto dovrebbe essere il 3-5-2 con il ballottaggio tra Matri e Borriello per affiancare Vucinic in attacco, l’ex cagliaritano è in netto vantaggio, mentre gli altri 10 giocatori dovrebbero essere gli stessi vittoriosi scesi in campo Domenica contro la Roma: Buffon in porta protetto dai tre centrali Barzagli, Bonucci e Chiellini, sulle fasce laterali agiranno Lichtsteiner a destra e De Ceglie a sinistra, mentre la linea mediana sarà formata da Marchisio, Vidal e Pirlo, in attacco unico sicuro del posto al momento è Vucinic con Matri principale indiziato a sostituire Quagliarella squalificato.

    Alessandro Matri © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Beretta deve fare a meno dello squalificato Von Bergen e degli indisponibili Calderoni, Pudil, Martinho e Martinez, a cui si sono aggiunti nelle ultime ore le assenze di Mutu e dell’ex Iaquinta entrambi alle prese con problemi fisici, al loro posto sono stati convocati i primavera Nicolò Lolli e Mattia Filippi.
    E’ una squadra dalle grande forza fisica e mentale, non ha ancora perso e questo la dice tutta sui valori del gruppo. E’ favorita per lo scudetto è in grande condizione, soprattutto mentale. Dovremo dare più del 100% e sperare che loro non siano al massimo, altrimenti si farà dura” – spiega Beretta nel corso della conferenza stampa.

    Il Cesena potrebbe così scendere in campo con Antonioli difesa a 4 con Ceccarelli, Moras, Rodriguez e Lauro, mentre il centrocampo sarà confermato con Guana, Colucci e Parolo, Santana che agirà da trequartista dietro le due punte Malonga e Rennella. Possibili sorprese sono quelle di Comotto sulla fascia destra difensiva e Del Nero in qualità di regista dietro le due punte.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA – JUVENTUS

    CESENA (4-3-1-2): Antonioli; Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro; Guana, Colucci, Parolo; Santana; Malonga, Rennella.
    Panchina: Ravaglia, Comotto, Benalouane, Arrigoni, Del Nero, Djokovic, Filippi.
    Allenatore: Beretta.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Licthsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Estigarribia, Pepe, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte.