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  • Smrz in pole a Silverstone. Male Biaggi e Melandri

    Smrz in pole a Silverstone. Male Biaggi e Melandri

    Jakub Smrz ha conquistato la pole position del Gran Premio di Gran Bretagna, teatro del decimo appuntamento stagionale delle derivate di serie. Sul circuito di Silverstone il pilota ceco è stato il più abile ad interpretare le condizioni del tracciato inglese reso insidiosissimo dagli scrosci di pioggia che ad intermittenza si sono abbattuti sul circuito e che hanno caratterizzato tutta la sessione di qualifica.

    Il pilota della Ducati Effembert dunque partirà davanti a tutti grazie al tempo di 2:20.810, tempo di soli 36 millesimi meglio di quello del pilota di casa Leon Camier, che partirà in seconda posizione con la Suzuki GSX finalmente tornata competitiva.

    Al terzo posto si è classificato Sylvain Guintoli, fresco di divorzio per motivi personali proprio con il team Effembert con il quale ha corso fino al Gran Premio scorso, quello di Brno. Il pilota francese ha perso il duello con il suo ex team e con il suo ex compagno di squadra, ma si è toltola soddisfazione di aver raggiunto la terza piazza al suo esordio con il team Pata, sempre in sella ad una Ducati.

    Jakub Smrz © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Al quarto posto troviamo un altro inglese, Leon Haslam con la prima delle Bmw, che ha chiuso la prima fila con un distacco che è riuscito a mantenere sotto il secondo. Più staccati tutti gli altri con un ritardo superiore al secondo: ad aprire la seconda fila sarà Davide Giugliano in sella alla Ducati del team Althea che sarà affiancato dal connazionale Marco Melandri, alle prese con qualche problemino di troppo rispetto all’ultima uscita con tanto di doppietta a Brno nel GP della Repubblica Ceca. Il ravennate, in condizioni di misto, ha sofferto molto i problemi di chattering presenti sulla S1000RR ad inizio stagione e che sembrava fossero stati risolti.

    Stesso discorso per Max Biaggi, che non è riuscito ad entrare neanche nei “top-eight” per giocarsi la Superpole negli ultimi dieci minuti di sessione. Il campione romano dunque partirà 11esimo e sarà costretto ad una grande rimonta. Tra di loro troviamo Carlos Checa in settima posizione e il re della Superpole Tom Sykes, oggi meno performante del solito e per questo in ottava posizione. I due piloti chiuderanno la seconda fila ed entrambi sono stati autori di una caduta nella seconda manche di qualificazione, a dimostrazione della difficoltà dei piloti sulla pista. Anche Davide Giugliano è caduto nella stessa sessione di qualificazione ma è riuscito successivamente a recuperare meglio e a piazzarsi davanti al compagno di team, che non sta vivendo di certo una delle sue migliori stagioni.

    Ad aprire la terza fila ci sarà Loris Baz, caduto anche lui ad inizio sessione, che con la nona posizione è stato il primo degli eliminati nella seconda manche, davanti all’inglese Johnny Rea sulla Honda Cbr. Michel Fabrizio ha chiuso in 15esima posizione, più in ritardo gli altri italiani con Niccolò Canepa, Ayrton Badovini e Lorenzo Zanetti rispettivamente in 17esima, 18esima e 19esima posizione.

    Da tenere d’occhio ancora una volta le condizioni atmosferiche che domani non dovrebbero migliorare e potrebbero essere ancora variabili anche durante il prosieguo delle due gare.

  • Sykes re delle Superpole, a Brno Biaggi 14°

    Sykes re delle Superpole, a Brno Biaggi 14°

    Sarà ancora una volta Tom Sykes a partire davanti a tutti, a Brno dove domani si correrà il Gran Premio della Repubblica Ceca del Mondiale Superbike, il centauro inglese della Kawasaki ha centrato la sua settima Superpole in stagione su 9 appuntamenti guadagnandosi “sul campo” meritatamente il titolo di re della Superpole. Sykes ha fermato il cronometro sull’1:58.010, nuovo record del circuito, tempo di quasi mezzo secondo più veloce di Carlos Checa che segue immediatamente il britannico il quale poi, per sua sfortna, non riesce a replicare gli exploit della qualifica con una Ninja che soffre in gara e non ancora competitiva sulle lunghe distanze.

    La prima fila è completata quindi dallo spagnolo della Ducati campione del mondo in carica, da Eugene Laverty sulla prima delle due Aprilia ufficiali e Davide Giugliano, in grande spolvero, compagno di team di Checa. Il pilota romano non è ormai più una sorpresa dopo una prima parte di stagione nella quale ha dovuto prendere confidenza con la nuova categoria alimentando le speranze dei suoi tifosi e quelli italiani per affermarsi con i primi. Seconda fila occupata da 3 Bmw su 4: Marco Melandri guida la truppa delle tedesche precedendo il pilota con il quale divide il box Leon Haslam, con in mezzo la Honda di Jonathan Rea, e Michel Fabrizio. Nono tempo per Chuck Davies sull’Aprilia del team clienti ParkinGO.

    Tom Sykes © RADEK MICA/AFP/GettyImages

    Superpole da dimenticare per il re di Brno Max Biaggi, vincitore sul circuito ceco per 11 volte nella sua carriera in tutte le categorie in cui ha corso (4 in 250, 3 in 500/MotoGP e 4 in Superbike): il pilota romano dell’Aprilia non è riuscito ad accedere nella seconda e decisiva sessione qualificandosi solo con il 14esimo tempo che domani lo costringerà ad una gara in rimonta per non vedere il suo vantaggio nel Mondiale da Melandri farsi più esiguo. Servirà il miglior Max.

    Il programma: il via di gara 1 è previsto a mezzogiorno in punto, la seconda manche alle 15:30.

  • Superbike, Biaggi e Melandri trionfano a Aragon

    Superbike, Biaggi e Melandri trionfano a Aragon

    L’Italia trionfa in Spagna. E’ questo l’esito dell’ottavo round del Mondiale Superbike 2012 tenutosi ad Aragon con Max Biaggi che ha fatto sua Gara 1 al termine di un duello serrato con Marco Melandri che a sua volta si è preso la rivincita in Gara 2 battendo al fotofinish Eugene Laverty, un risultato che tutti gli italiani sperano possa ripetersi questa sera a Kiev nella finalissima degli Europei di calcio tra Italia e Spagna che eleverà sul tetto d’Europa o azzurri o furie rosse.

    GARA 1 – Nella prima manche è stata una questione a due con Biaggi e Melandri che hanno preso subito il largo e con il poleman Tom Sykes che ha perso gradualmente posizioni. A fare l’andatura il pilota romano dell’Aprilia con il ravennate che non ha ceduto neanche un centimentro al Corsaro sferrandogli l’attacco negli ultimi 6 giri di gara. Biaggi non si è dato per vinto e, dopo aver studiato le traiettorie dell’avversario, ha portato l’affondo decisivo sul pilota Bmw nel corso della penultima tornata e con uno straordinario ultimo giro ha guadagnato quei decimi necessari per consentirgli di transitare per primo sotto la bandiera a scacchi per la quarta vittoria in stagione. A completare il podio il primo pilota Ducati Carlos Checa che ha sofferto il weekend spagnolo, alle spalle del campione del mondo in carica l’Aprilia privata di Chuck Davies che si è preso una grande soddisfazione precedendo quella ufficiale di Eugene Laverty. Buona la gara di Michel Fabrizio, sesto al traguardo, davanti al compagno di team con Bmw ufficiale Leon Haslam. Cadute nel finale per Sykes e Ayrton Badovini.

    Melandri e Biaggi © Quinn Rooney/Getty Images

    GARA 2 – Copione leggermente diverso nella seconda manche in cui Melandri, Biaggi, Laverty e Davies hanno dato vita ad una battaglia bellissima. Alla fine a spuntarla è stato Melandri che è andato a conquistare la terza vittoria stagionale con Biaggi che è rimasto giù dal podio e Laverty e Davies a festeggiare nelle celebrazioni post gara. Quinto posto per Jonathan Rea che si è rifatto della caduta in gara 1 e a seguire Haslam, Checa e Sykes. Poi il trio italiano Badovini, Giugliano e Fabrizio.

    Nel Mondiale Max Biaggi guida la classifica con 248.5 punti seguito da Melandri a 200.5, leggermente attardati Rea (183), Checa (175) e Sykes (172.5). Prossimo appuntamento il 22 luglio a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca.

  • Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Max Biaggi ha praticamente dominato la gara di Misano Adriatico, teatro del Gran Premio di San Marino valevole per il settimo round del Mondiale Superbike. Il campione romano si è aggiudicato sia la prima che la seconda manche, conquistando due vittorie che gli consentono di volare al comando solitario nella classifica generale, complice l’aiuto involontario di Carlos Checa, caduto in gara 2.

    GARA 1 – Il pilota romano di casa Aprilia è autore di una grandissima rimonta in gara 1. Dalla decima posizione infatti si trova già davanti dopo poche curve a lottare per le prime posizioni, ma la battaglia è serrata. Dopo un  tentatiov di allungo Jonathan Rea viene ripreso dal gruppetto degli inseguitori composto nell’ordine da Davide Giugliano, Max Biaggi e Carlos Checa, anche lui scattato benissimo dalla 16esima posizione, che arriveranno sino alla fine a giocarsi la vittoria finale.

    Mentre l’italiano di casa Ducati perde un pò di terreno venendo superato prima da Biaggi e successivamente da Checa, i primi due non si risparmiano dando vita ad un duello spettacolare che culminerà con la vittoria del romano, abile a sfruttare il suo talento e il leggero vantaggio che la sua Aprilia RSV4 gli da siu rettilinei. Checa, nonostante una Ducati molto efficace nelle curve non può nulla contro il corsaro romano, chiudendo in volata alle sue spalle se pur di pochi centesimi.

    Terza posizione per uno strepitoso Davide Giugliano, al suo secondo podio stagionale dopo quello conquistato ad Assen, che ha dovuto cedere nel finale a due grandi campioni del calibro di Biaggi e Checa. Quarto posto per il poleman di giornata Tom Sykes, ancora alle prese con una Kawasaki che consuma troppo le gomme, che precede in quinta posizione la Honda di Johnatan Rea.

    Sesto posto per un ottimo Chaz Davies, che conduce la sua Aprilia clienti nelle prime posizoni, davanti a quella ufficiale di Eugene Laverty. Gara da dimenticare invece per le BMW. Leon Haslam dopo un inizio incoraggiante chiude la sua gara in 12esima posizione alle spalle di Ayrton Badovini, che sempre con la moto tedesca partiva dalla terza posizione. Michel Fabrizio chiude invece in 14esima posizione mentre Marco Melandri è costretto al ritiro negli ultimi due giri della gara per aver usurato eccessivamente la sua gomma posteriore.

    GARA 2 – Copione leggermente diverso nella seconda manche anche se il protagonista rimane sempre lo stesso. Biaggi infatti vince agevolmente questa volte e dopo aver conquistato gara 1 domina e vince anche il secondo round di Misano. Il pilota dell’Aprilia si porta al comando della corsa sin dai primi giri a discapito della Kawasaki di Tom Sykes, accumulando giro dopo giro un grande vantaggio sugli avversari che lo porterà alla fine a tagliare il tragardo indisturbato con oltre 6 secondi di vantaggio sul diretto inseguitore.

    Il primo degli inseguitori appunto è Johnatan Rea, che riesce ad avere la meglio nel finale sull’inglese Leon Haslam, che comunque riesce a portare la BMW sul podio nonostante un week-end difficile per la casa tedesca. Il nordirlandese della Honda segue Biaggi da vicino anche nella classifica Mondiale seppur con un distacco consistente. Sono infatti 37,5 infatti i punti che lo distanziano dal campione romano che guida la classifica con 210,5 punti.

    Ai piedi del podio troviamo la colonia BMW con Marco Melandri, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio, che migliorano rispetto ad una gara 1 pressochè deludente. Il ravennate è anche protagonista del contatto che pone fine alla gara di Carlos Checa nelle battute iniziali di gara. L’episodio è stato poi analizzato dai commissari di gara che hanno deciso di non punire il pilota delle BMW giudicandolo come un normale incidente di gara. Zero punti quindi per il pilota del team Althea, che passa dal doppio podio della prima manche al doppio zero di gara 2. Anche Davide Giugliano infatti è stato costretto al ritiro per essere scivolato mentre era terza posizione alle spalle di Sykes. Il britannico della Kawasaki chiude la sua gara in settima posizione appena davanti al suo compagno di squadra Loris Baz, che sostituisce lo sfortunato Joan Lascorz dopo il GP d’Italia a Imola.

    In classifica Mondiale alle spalle di Biaggi e Rea, seguono attardati Melandri con 155,5 punti e Checa a quota 150, che perde un occasione preziosissima per restare in scia al corsaro di casa Aprilia.

  • Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Pare proprio che la Superpole quest’anno sia solo affar suo: a Misano, teatro domani del Gran Premio di San Marino, settimo round del Mondiale 2012 Superbike, Tom Sykes fa registrare il miglior tempo della sessione di qualifiche e scatterà per la quinta volta in stagione dalla prima piazzola della griglia di partenza, conquistando la sua settima Superpole in carriera.

    Il pilota britannico della Kawasaki ha fermato il cronometro sul tempo di 1:35.375 sfruttando le condizioni meteo non perfette, la pioggia caduta sul tracciato posto sulla Riviera romagnola ha scombussolato i piani dei vari favoriti Max Biaggi, del campione del mondo in carica Carlos Checa e di Marco Melandri che ieri aveva chiuso il venerdì, utile per definire i 16 piloti che il sabato si contendono la Superpole, con il miglior tempo in assoluto. Tutti e 3 invece sono stati eliminati nella prima delle due sessioni previste (la direzione gara ha dichiarato sessione bagnata) anzichè delle tre tradizionali: Biaggi partirà decimo ad un secondo e 4 decimi dalla vetta mentre i due vincitori del Gran Premio degli Stati Uniti disputato sul circuito del Miller Motorsport, nello Utah, Melandri e Checa partiranno dalla quarta fila rispettivamente in 13esima e 16esima piazza.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A contendere la Superpole a Sykes sono rimasti Johnny Rea e Leon Haslam oltre alle seconde guide di Ducati, Aprilia e Bmw: il pilota della Honda domani partirà secondo al fianco della Ninja del britannico, staccato di quasi 3 decimi mentre il centauro nativo del Derbyshire si è dovuto accontentare della sesta posizione. Tra di loro i nostri portacolori Ayrton Badovini e Davide Giugliano, tornati competitivi con pista poco aderente resa scivolosa dalla pioggia, che si sono regalati una fantastica prima fila e Jakub Smrz. Chiudono la seconda fila Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Bene anche Matteo Baiocco che ha portato la sua Ducati privati in nona posizione, qualche difficoltà in più per Michel Fabrizio che con la sua Bmw Motorrad Italia partirà 12esimo.

    Domani sul circuito di Misano Adriatico cielo coperto ma non è previsto l’arrivo della pioggia. Questo potrebbe consentire ai big penalizzati oggi dalle condizioni meteo di rifarsi sotto e dare così vita ad un Gran Premio spettacolare. Gara 1 è in programma alle 12:00, tre ore più tardi il via alla seconda manche.

  • Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    La Superbike in questo week-end faceva tappa al Miller Park di Salt Lake City, nello Utah, per il Gran Premio degli Stati Uniti valido per il sesto round del Mondiale 2012. Sul lungo tracciato americano, incastonato tra le Montagne Rocciose, si sono imposti al termine di due splendide manches Carlos Checa e Marco Melandri.

    In gara 1 il campione del mondo in carica della Ducati non ha avuto particolari problemi vincendo su uno dei suoi circuiti prediletti dove negli anni scorsi aveva vinto già 4 volte (doppiette nel 2008 in sella alla Honda e doppietta lo scorso anno con Ducati). Per il pilota spagnolo si tratta della quarta affermazione stagionale, la 24esima nel campionato delle derivate di serie. Checa, una volta presa la testa della corsa, ha dominato la prima manche precedendo al traguardo Melandri in grande crescita con la Bmw ma che non è riuscito a contrastare l’attacco del campione del mondo al giro 8 e a rimenere attaccato al codone della sua Ducati. Completa il podio anche Max Biaggi che ha vinto il duello serrato con Johnny Rea per il terzo posto mentre Tom Sykes, scattato bene dalla griglia di partenza e rimasto in testa per quasi un terzo della gara, è transitato ottavo preceduto dall’Aprilia di Eugene Laverty, dalla Ducati di Jakub Smrz, partito dalla pole, e dalla terza Aprilia di Chuck Davies.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Nella seconda manche gara subito interrotta per la caduta senza conseguenza di Hiroshi Aoyama che ha lasciato in pista olio fuoriuscita dalla sua Honda costringendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Alla seconda ripartenza Carlos Checa ha preso subito il comando della gara guadagnando anche un discreto margine di vantaggio dal più immediato inseguitore, Marco Melandri, ma proprio quando per lo spagnolo poteva cominciare a delinearsi la terza doppietta in carriera sul tracciato americano, è caduto al settimo giro vanificando la sua corsa e dando così pista libera al pilota ravennate della Bmw che però va in crisi e viene recuperato da uno scatenato Jonathan Rea che prima fa fuori Tom Sykes, in affanno e giunto quinto, e poi il sorprendente Chuck Davies  mettendo nel mirino Melandri. Il pilota della Honda è riuscito a completare la rimonta portandosi in testa alla gara ma Melandri nel finale si è rifatto sotto “sverniciando” sul lunghissimo rettilineo iniziale prima di affrontare l’ultimo giro il britannico sfruttando tutta la potenza del propulsore Bmw tagliando il traguardo in prima posizione e raccogliendo la sua seconda vittoria stagionale (la seconda anche per Bmw in assoluto in Superbike) e la sesta in carriera nel campionato delle derivate di serie. Si riconferma sul gradino più basso del podio Max Biaggi che ha avuto la meglio nel duello con il compagno di marca Chuck Davies.

    In virtù di questi risultati, la classifica Mondiale vede al comando proprio il pilota romano con 160 punti seguito dalla coppia Sykes e Melandri a quota 142.5, poi Rea a 141, Checa a 130.5 e Haslam, week-end sottotono per lui, a 103. Tra due settimane, il 10 giugno, si vola a Misano Adriatico per l’attesissimo Gran Premio di San Marino.

  • Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Valentino Rossi in Superbike è più che un’idea. Ad affermarlo è lo stesso patron delle derivate di serie Maurizio Flammini che senza troppi giri di parole invita il campione di Tavullia a trasferirsi nel suo campionato, nel quale ritroverebbe tanti amici-rivali protagonisti nel passato di battaglie epiche in MotoGP quali Max Biaggi, Marco Melandri e Carlos Checa.

    Il tutto all’indomani dell’annuncio ufficiale del passaggio da La7 a Mediaset, che ha acquisito da Infront Sports&Media i diritti per trasmettere per il triennio successivo le gare del Mondiale Superbike, con opzione per il triennio successivo, puntando a far crescere un circuito che si caratterizza per un alto numero di piloti e costruttori in pista rispetto al campionato concorrente a cui ormai prendono parte soltanto tre delle grandi scuderie mondiali ovvero Honda, Yamaha e Ducati.

    Il Dottore che attualmente sta facendo molta fatica in sella alla sua Ducati a tenere il passo dei primi nella categoria dei prototipi, secondo Flammini ritornerebbe ad essere protagonista assoluto in Superbike, categoria che in effetti ha fatto rinascere piloti che sembravano avviarsi sul viale del tramonto e che invece hanno trovato le motivazioni giuste per rimettersi in gioco arrivando a vincere anche il campionato del mondo. Appunto Max Biaggi, il cui unico neo è quello di non essere riuscito ad affermarsi nella classe regina della MotoGP, ma che dopo due anni di apprendistato è riuscito ad adattare il suo stile di guida nelle derivate di serie, di cui, alla veneranda età di quasi 40 anni, è ancora protagonista assoluto.

    Valentino Rossi © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La Superbike sta vivendo il periodo di maggior visibilità, non a caso da settimane si stanno registrando i record di ascolti in una categoria sempre di più in ascesa e che sta registrando una sempre più costante crescita di appassionati visti i tanti duelli messi in pista dai vari protagonisti, al contrario della MotoGP, che invece è in lieve calo di ascolti. Anche Rossi la settimana scorsa aveva esaltato le gare della Superbike dopo le 2 manche del Gran Premio d’Europa sul circuito di Donington attraverso la sua pagina Twitter scrivendo poche ma significative parole: “Che razza di gara la Superbike! Che bagarre, bravi tutti”, sminuendo quelle della MotoGP: “Purtroppo le nostre gare sono diventate molto più noiose”.

    E dunque il suo approdo nelle derivate di serie potrebbe essere una reale possibilità ma soprattutto un sogno realizzabile.

  • Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    Superbike, Melandri e Rea i re del GP d’Europa

    A Donington Park, quinto appuntamento del Mondiale Superbike valevole per il Gran Premio d’Europa, si impongono Marco Melandri, vittorioso in gara 1, e Johnatan Rea, vincitore di un discussissimo secondo round. Limita i danni il centauro di casa Aprilia Max Biaggi, che nonostante non abbia vinto si riporta in vetta alla classifica mondiale complice un week-end più che opaco del campione del mondo in carica Carlos Checa.

    GARA 1 – Vittoria storica per Marco Melandri che regala alla Bmw il primo successo in carriera nelle derivate di serie. Il pilota italiano, forte di una migliore gestione degli pneumatici ha piazzato il guizzo decisivo nel finale ai danni di Tom Sykes andando a prendersi la prima meritatissima vittoria della stagione.

    A completare una prima manche perfetta ci pensa il compagno di squadra Leon Haslam che grazie al suo secondo posto porta alla casa di Monaco di Baviera anche la prima doppietta della storia, con l’inglese che deve recriminare per un errore alla chicane “esse” senza il quale avrebbe potuto puntare anche alla vittoria.

    Al terzo posto Tom Sykes, che dopo la pole di ieri riesce a portare almeno la sua Kawasaki sul gradino più basso del podio mentre Max Biaggi, per la foga di conquistare il podio è costretto a lasciare il quarto posto alla Honda di Johnatan Rea e ad accontentarsi del terzo posto.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Tre inglesi padroni di casa, e due italiani a fare la gara sin dall’inizio. Alle loro spalle il vuoto con Carlos Checa e Davide Giugliano, rispettivamente sesto e settimo, staccati di una vita con le Ducati Althea. Ottavo posto per l’altra Ducati, quella Effembert, di Sylvain Guintoli. Resiste nella top-ten Michel Fabrizio, decimo con la Bmw Motorrad Italia, davanti al compagno di squadra Ayrton Badovini. Davanti a loro la Suzuki di Leon Camier.

    GARA 2 – Pressochè un remake di gara 1 i 5 protagonisti fanno il vuoto e si giocano la vittoria anche nella seconda manche. Questa volta a spuntarla è il pilota della Honda Johnatan Rea, che in modo molto rocambolesco conquista la seconda vittoria della stagione dopo quella ottenuta ad Assen.

    Il nordirlandese infatti è protagonista all’ultima curva dell’ultimo giro di un contatto con il connazionale Haslam, il quale, perdendo l’equilibrio, finisce contro il compagno di squadra Marco Melandri, rovinando parzialmente quanto fatto di buono in gara 1. Risultato, ritiro per l’italiano, 15esimo posto in ultima posizione per l’inglese, che comunque non cancella la crescita del team tedesco dall’inizio della stagione.

    Il tutto a favore di Max Biaggi che ringrazia la coppia Bmw e conclude la gara con un insperato (alla vigilia) secondo posto, che gli permette di fare un ulteriore balzo in avanti in vetta alla classifica. Terzo il poleman di giornata Tom Sykes, velocissimo sul singolo giro, ma ancora non perfetto sulla distanza di gara.

    Carlos Checa esce invece con le ossa rotta dal week-end europeo. Il campione del mondo in carica dopo una prima gara deludente viene toccato nelle fasi iniziali da Eugene Laverty, che lo manda sulla ghiaia e lo costringe ad abbandonare la corsa. Ritiroche gli fa perdere anche la seconda posizione in classifica in favore di Tom Sykes, che ora insegue il centauro romano a sole cinque lunghezze.

     

  • Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Ancora una volta sarà Tom Sykes a partire davanti a tutti nel campionato Superbike, dove domani andrà in scena sul circuito di Donington il quinto round stagionale delle derivate di serie.

    Il britannico sul tracciato di casa, teatro del Gran Premio d ‘Europa, piazza per la quarta volta su cinque gare stagionali la sua Kawasaki Ninja ZX10R in pole position con un giro fenomenale, fermando il cronometro sul tempo di 1:27.716, facendo registrare anche il record della pista. Altra soddisfazione per il team di Akashi, che dopo aver conquistato a mani basse la seconda manche del Gran Premio d’Italia a Monza la scorsa settimana porta a casa l’ennesima pole position, la sesta della sua carriera in Superbike.

    Alle sue spalle le due Bmw di Leon Haslam e Marco Melandri che a differenza delle libere di ieri sembrano essersi avvicinate alle migliori nel passo gara e sono sicuramente da tenere d’occhio. Cosi come Max Biaggi che riesce a portare a casa un’importante quanto insperata quarta posizione che per lo meno domani gli permetterà di partire in prima fila vicino ai migliori.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione troviamo il poleman del Gran Premio d’Italia Sylvain Guintoli che riesce a tenere dietro la Honda di Johnny Rea e la Suzuki di Leon Camier. Nelle prime otto moto, quelle che hanno preso parte alla Superpole 3, troviamo l’altra Ducati Effembert di Jakub Smrz, che non è riuscito a ripetersi dopo le belle libere della giornata di ieri.

    Fuori inaspettatamente dalla qualifica più importante anche Carlos Checa, che sembra avere qualche difficoltà in più del previsto nel competere per le prime posizioni. El Toro di casa Ducati partirà dalla nona piazza, e sarà costretto ad inseguire dalla terza fila. Decima e 11esima posizione per le due Bmw Motorrad Italia di Ayrton Badovini e Michel Fabrizio seguite dalla Aprilia gemella di Max Biaggi con Eugene Laverty.

    Tra gli altri italiani Davide Giugliano e Niccolò Canepa chiudono in 13esima e 14esima posizione, Lorenzo “Zorro” Zanetti in 20esima posizione, quart’ultimo.

  • Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Sylvain Guintoli conquista a sorpresa la pole position del Gran Premio d’Italia che domani ospiterà il quarto appuntamento della stagione 2012 della Superbike. A Monza la maggiore protagonista è stata la pioggia caduta abbondante in mattinata e che ha reso molto insidioso il tracciato brianzolo rimescolando di fatto le carte in tavola.

    La pista bagnata infatti ha favorito la Ducati, bicilindrica a differenza di tutte le altre moto derivate di serie, e che aveva dimostrato di essere poco veloce in tutte le sessioni di prova precedenti, dominate dalle BMW ufficiali e satelliti. La pioggia e il conseguente abbassamento dei tempi ha favorito la casa di Borgo Panigale e Guintoli, che, reduce da una vittoria e un secondo posto nella gara di settimana scorsa ad Assen si toglie la soddisfazione di portare a casa la prima Superpole in carriera, proprio nel “Tempio della Velocità”.

    Sylvain Guintoli © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto la Kawasaki Ninja di Tom Sykes costretto ad abdicare dopo aver conquistato le prime tre pole della stagione. Il britannico firma il record di velocità fermando il tachimetro sui 339,5 km/h, velocità di punta mai raggiunta prima dalle due ruote ma si ferma però a ben sette decimi dalla Ducati Effembert di Guintoli, precedendo al terzo posto Marco Melandri, unico con la BMW in grado di confermarsi nelle prime posizioni. Al quarto posto chiude la prima fila l’altra Ducati di Carlos Checa, che in gara spera nell’aiuto della pioggia per portare a casa un piazzamento importante, cosa che sull’asciutto risulterebbe assai improbabile.

    Apre la seconda fila la Honda di Johnatan Rea mentre l’altro pretendente al titolo Max Biaggi partirà in quinta posizione, alle spalle di Sykes e davanti alla Ducati di Jakub Smrz. Buona prestazione per Davide Giugliano, che in condizioni critiche è riuscito a portare la sua moto fino all’ultima sessione di qualifica, la Superpole 3, anche se non è riuscito a fare meglio dell’ultima piazza, cioè l’ottavo posto.

    Nona posizione per John Hopkins con la Suzuki mentre l’Aprilia di Eugene Laverty chiude la classifica dei migliori dieci con il decimo tempo. Appena fuori dalla top-ten la BMW di Michel Fabrizio, seguito da Leon Camier e dall’altra BMW di Ayrton Badovini. Soltanto 14esimo invece Leon Haslam