Tag: Marco Materazzi

  • “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    Perugia per Sendai – Foto tuttoggi.info
    Ieri sera a Perugia si è svolta un’ amichevole di beneficienza con incasso devoluto agli orfani di Sendai, una delle città maggiormente colpite dal devastante sisma che ha sconvolto il Giappone nel mese di Aprile. “Perugia per Sendai, un pallone per tornare a giocare” il titolo dell’ iniziativa, che si è svolta allo stadio Curi di Perugia, promossa dal Comune di Perugia, dall’Anci e dallo staff italiano della Nazionale nipponica, e che ha riscosso un buon successo con la partecipazione di una buona cornice di pubblico.   Alla partita hanno partecipato ex giocatori del Perugia, come il giapponese Nakata, Marco Materazzi e Rino Gattuso, ma anche l’interista nipponico Nagatomo, che aveva ricevuto il permesso della società nerazzurra per partecipare in campo a patto che “non si stancasse troppo”, in vista della finale di Coppa Italia contro il Palermo. Visto il successo dell’ iniziativa, il ct del Giappone Alberto Zaccheroni ha dichiarato che entro il 2011 sarà in programma un’ amichevole fra Italia e Giappone con un’altra raccolta fondi. In questi casi, infatti, la solidarietà non è mai troppa.

  • Chivu altro problema in casa Inter

    Chivu altro problema in casa Inter

    Le brutte notizie non tardano ad arrivare in casa nerazzurra: dopo il forfait azzurro di Andrea Ranocchia per un guaio al ginocchio, adesso arriva la notizia di un problema accusato anche dall’altro centrale nerazzurro Christian Chivu.

    Il giocatore romeno che aveva dimostrato di essere sicuramente all’altezza giocando come centrale di difesa ha accusato un fastidio alla coscia destra dal ritiro della sua nazionale. Come si legge dalle pagine del Corriere dello Sport, il difensore nerazzurro (che non si è allenato a inizio settimana con i suoi compagni) salterà sicuramente il match in programma questa sera contro la Bosnia a causa di una ‘miosite’, ovvero un’infiammazione dei tessuti muscolari dovuti alla formazione di una calcificazione. Sono già stati avviati i primi contatti tra lo staff medico della nazionale romena e quello nerazzurro per cercare di monitorare le condizioni del difensore e sapere se verrà comunque utilizzato nella prossima sfida.

    Fuori Lucio che sconta la squalifica rimediata per l’ammonizione contro il Lecce, out Samuel per l’infortunio ai legamenti e Ranocchia in forte dubbio per i continui dolori al ginocchio (con il dilemma tra la scelta di una terapia di contenimento e un’ipotetica operazione), Leonardo avrà più di qualche problema per reinventare totalmente il reparto difensivo nerazzurro in vista del prossimo derby. Durante la mattinata al centro sportivo ‘Angelo Moratti’ a parte i sedici assenti impegnati con le rispettive nazionali, gli altri giocatori hanno svolto regolarmente la seduta d’allenamento, con Samuel, Suazo e Ranocchia che hanno svolto un lavoro individuale di recupero. Le speranza di vedere in campo l’ex Genoa quindi non tramontano del tutto, nonostante le parole poco ottimiste del diretto interessato rilasciate a Sky.

    Contro il Milan, se non dovesse recuperare nessuno dei possibili titolari, la coppia di centrali dovrebbe vedere tornare al centro della difesa Cordoba, reduce da una pessima prova contro il Brescia, e Materazzi che praticamente dopo l’erroraccio del derby d’andata non ha più visto il campo dal primo minuto. Il difensore colombiano, che sente il nerazzurro sulla pelle come un tifoso, vorrà sicuramente farsi perdonare e riscattarsi dopo la partitaccia di Brescia, cercando di riuscire a fermare un attacco rossonero probabilmente composto dalla coppia Pato-Cassano: due clienti tutt’altro che facili! L’occasione per scrollarsi tutte le critiche di dosso è enorme, ma sarà in grado di saperla sfruttare al meglio?

    Per Materazzi, il discorso è simile a quello che lega De Rossi ai derby: in queste partite,  è meglio lasciare fuori le emozioni e la fede calcistica, evitando che la troppa foga agonistica si trasformi in eccessi di violenza. Riuscirà a cancellare l’entrataccia su Ibra che costò il rigore e porto i rossoneri a vincere il derby dell’andata? Cambiare completamente la difesa a ridosso di una sfida così decisiva, vorrà dire cambiare le carte in tavola, per una partita che mai come adesso rimane un’incognita sul risultato.

    Volendo fare un’altra ipotesi per la formazione, Leo potrebbe anche scegliere di arretrare Cambiasso nella linea difensiva, ruolo che l’argentino ha ricoperto più volte in situazioni di emergenza, e lasciare spazio a centrocampo a Stankovic e Thiago Motta che in quanto a duttilità tattica sono una garanzia in assoluto. Peserà sulla sfida contro il Milan anche il fatto che molti giocatori torneranno in Italia con le rispettive nazionali solo due giorni prima della stracittadina, non potendo sostenere allenamenti.

    Ovvio che da oggi al 2 Aprile c’è un’intera settimana a disposizione degli infortunati per provare a recuperare e la storia calcistica ci insegna a non fasciarsi la testa prima del dovuto. Aspettando buone notizie dai ritiri delle nazionali, Leo si prepara alla sfida contro il suo passato rossonero dovendo fare le magie  per inventare una difesa che tenga. Un altro paragone con il suo predecessore, il “mago” Mou!

  • Schweinsteiger contro Materazzi “adesso capisco Zidane”

    Schweinsteiger contro Materazzi “adesso capisco Zidane”

    L’epica vittoria nerazzurra all’Allianz Arena ha avuto un appendice un pò incresciosa, la gioia dei giocatori interisti si è contrapposta alla rabbia dei tedeschi, adesso fuori da tutte le competizioni, e si è arrivati quasi alla rissa, con i giocatori pronti a sfidarsi viso contro viso.

    Niente di trascendentale, cose che capitano. Quello che però torna ancora una volta a far discutere è il comportamento di Materazzi accusato da Bastian Schweinsteiger di esser un provocatore ritornando ancora una volta sulla testata di Zidane nel 2006 “Capisco come si è sentito Zidane. Materazzi non ha fatto altro che provocare già dagli spogliatoi. Non è un comportamento corretto”.

    Matrix anche senza giocare continua a far discutere ergendosi sempre più a paladino e bandiera dei suoi tifosi ma accrescendo anche il numero dei “nemici”, in questi ultimi anni il suo comportamento è migliorato tantissimo diventando un uomo spogliatoio ma, adesso, dovrebbe imparare ad aver un comportamento consono anche nelle vittorie.

  • Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Calciopoli, Materazzi: “mi vien da ridere”

    Notoriamente è uno che ci mette la faccia dicendo quello che pensa tanto da esser un idolo per i tifosi nerazzurri ma anche un dei più odiati dalle tifoserie avversarie, Marco Materazzi, dai microfoni di Sky Sport dice la sua sulla convocazione del presidente dell’Inter Massimo Moratti da parte del procuratore federale Palazzi in merito al secondo filone di Calciopoli.

    Matrix ironizza sul coinvolgimento dell’Inter Mi viene da ridere: Moratti dovrà perdere mezza giornata di lavoro a Napoli. Vorrà dire che berrà un buon caffè napoletano. In questi casi si dice che il tempo è galantuomo…”.

    Non manca poi l’ennesima stoccata al mai amato Benitez “Leonardo ha grande intelligenza. E’ stato Leo a mettersi a disposizione della squadra e non il contrario, come invece accadauto in passato. Con Benitez, c’erano infortuni, ma ci sono anche adesso: ora, però, si vince ugualmente, anche senza tanti giocatori”.

    L’ultima battuta sul derby “Non sarà determinante, sarà fondamentale vincere le partite che lo precedono”. Ancora una volta Materazzi entra in tackle e le sue dichiarazioni non faranno che discutere.

  • Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Leonardo punge Galliani: “Siamo più vicini o sbaglio?”

    Dopo che il vice presidente del Milano Adriano Galliani aveva in un’intervista minimizzato la rimonta nerazzurra, spiegando come in realtà i punti recuperati nella gestione Leonardo siano solo 2, (escludendo quindi i recuperi)il tecnico nerazzurro Leonardo, nella conferenza stampa prima della partita contro il Cagliari, ha voluto rispondere al diretto interessato esponendo il suo pensiero: “A me sembra che siamo un po’ più vicini rispetto a gennaio, o no?”- ha detto con un pizzico di ironia- Galliani mette in dubbio la nostra rimonta? Io non faccio tanti conti, ma credo che la chiave nel confronto siano i due recuperi: dare per scontati i sei punti contro Cesena e Fiorentina non è giusto. Comunque manca un terzo di campionato, è presto per mettersi a contare. La vittoria di Firenze è stata importante per la reazione immediata dopo una sconfitta, vittoria ottenuta contro una squadra in salute, che aveva perso solo una partita nel 2011. Comunque non voglio entrare in polemiche col Milan, e non solo perché qualsiasi cosa dica può essere mal interpretato, visto che sono stato lì. Dico solo che sul campo sono felice di quello che abbiamo fatto, anche se so che possiamo migliorare ancora tanto”.

    Sulla formazione da schierare domenica contro il Cagliari, il discorso si focalizza sugli indisponibili Sneijder e Lucio non in perfette condizioni e comunque tenuti a riposo precauzionale in vista della sfida degli ottavi di andata di Champions contro il Bayern Monaco: “Se Sneijder e Lucio fossero stati al cento per cento sarebbero convocati. Sneijder tornava da un lungo stop e ha giocato quattro partite di fila ad alta intensità. Normale che subentri un po’ di stanchezza e qualche problemino. Lucio deve rispettare dei tempi del suo infortunio. Sa anche lui che è meglio aspettare ancora qualche giorno”.

    Il tecnico nerazzurro inoltre non vuole sentire parlare della partita contro il Bayern prima della sfida contro il Cagliari: “Non temo che il Bayern possa distrarci, questa squadra ha dato svariate testimonianze di continuità, anche sotto il punto di vista dei risultati. Quindi non penso che i tedeschi possano distrarci. Questa è una squadra che ha la volontà di vincere tutto, e non è possibile scegliere un obiettivo prioritario. In più abbiamo una rosa che ci permette di cambiare i titolari ma scendere comunque in campo per vincere, mantenendo una voglia altissima”.

    Leonardo continua facendo i più sentiti complimenti a Ranocchia, lusingando ogni giocatore e spiegando come sia forte il legame di questo gruppo:

    “Sono molto felice di Ranocchia, ha superato il periodo di ambientamento, che io ritenevo dovesse essere graduale, e ora per l’Inter ma anche per il calcio italiano vederlo giocare così è una cosa molto bella E Cordoba è un vero esempio: anche in momenti difficili, con infortuni, lui non dice nulla e va avanti. Ha giocato con un problema alla spalla, e lo ha fatto alla grande. E per il gruppo è fondamentale. Materazzi gioca poco, ma in allenamento è quello che alza il ritmo di tutti: quello che ho trovato qui, con gente come Cambiasso e Zanetti, è la cosa che dà forza anche un allenatore”.

    Promosso anche Nagatomo che a Firenze  ha vinto la timidezza iniziale: “Nagatomo mi pare che abbia già superato i pregiudizi: a Firenze per lui non era una gara facile, anche di lettura tattica. Ha cominciato un po’ teso, ma man mano è cresciuto. Risposta positiva, è una vera alternativa, ci porta qualcosa di diverso sulla sinistra”.

    Chiusura di intervista con la secca risposta a chi gli domanda se il calcio italiano sia in crisi:

    “Mi fa arrabbiare sentire che il calcio italiano è lontano dai migliori d’Europa. Ma l’Inter è campione d’Europa e del Mondo, ce lo siamo dimenticati? La struttura del calcio italiano nella sua interezza forse è da rivedere. Ci vuole un progetto globale che faccia crescere le società e il campionato: manca da troppo tempo. C’è bisogno di una modernizzazione, ma io sono un allenatore, non un dirigente. Detto questo, credo che le nostre squadre abbiamo ancora un livello altissimo, nonostante l’appeal di altri campionati, come quello inglese e spagnolo, sia più forte nel mondo. E a livello di gioco io concepisco il calcio come la ricerca del gol: mentre qui la cultura, che rispetto, è quella di non prenderlo. Se ci piacciono tanti il Barcellona o l’Arsenal, dobbiamo cambiare questa mentalità”.

    (Fonte : Gazzetta dello Sport)

  • Materazzi al Chiambretti Night: “Ridatemi lo scudetto del 2002”!

    Materazzi al Chiambretti Night: “Ridatemi lo scudetto del 2002”!

    Non si placano le polemiche tra Inter e Juventus in quest’ultimo periodo. A riaccendere l’eterna polemica questa volta è il difensore interista Marco Materazzi ospite d’eccezione nella trasmissione dei numeri uno, il Chiambretti Night di ieri sera. “La Juve rivuole gli scudetti? – ha risposto il campione del mondo alla domanda sullo scudetto assegnato a tavolino all’Inter del 2006 – Non devono chiederlo a noi. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002. Comunque in quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c’è stato qualcosa di poco chiaro”. Non bastavano le continue punzecchiature tra i due presidenti nelle settimane passate dove Agnelli si era detto stufo di sentire ancora le dichiarazioni relative a Calciopoli, indirizzando la sua frustrazione verso la giustizia sportiva e sulla lentezza delle indagini, chiedendo risposte chiare alle loro richieste. Moratti messo a conoscenza della risposta aveva così risposto: “È un giovin signore, mi dispiace annoiarlo”. Non bastasse la continua schermaglia si è sviluppata anche sul mercato, dove i nerazzurri hanno messo a segno il colpo Pazzini, pupillo di Del Neri e su cui la Juve aveva già provato l’assalto in estate, ma ricevendo solo risposte negative. La querelle infinita tra le due squadre sembra non esaurirsi mai, soprattutto in vista del big match tra una settimana, (Juventus-Inter del 13 Febbraio) che vedrà le due società affrontarsi sul campo, unico terreno che non ammette repliche!

    Nella lunga intervista Marco Materazzi  in fase di apertura parla anche del caso Chivu: Ha commesso una sciocchezza, guardandolo ho capito cosa era successo, lo conosco da tanti anni. È difficile ammettere gli errori, lui però lo ha fatto subito”. Raccontando anche, come sia subito andato a calmare Marco Rossi, spiegandogli che se avesse continuato a protestare sarebbe stato espulso e passato lui dalla parte del torto.

    E sul rapporto con l’ormai ex allenatore Benitez, Marco ha cercato di evitare ulteriori polemiche, non lesinando una piccola frecciatina: “Non voglio parlare di lui, è acqua passata, ora c’è un altro allenatore. Non ho il dente avvelenato con lui, anche con Mourinho giocavo poco. Dico solo che in un gruppo solido bisogna dare più attenzione a chi non gioca rispetto agli undici che scendono in campo”.

    Si attendono repliche!

  • Bari – Inter 0-3, il pagellone dei nerazzurri

    Bari – Inter 0-3, il pagellone dei nerazzurri

    Pagelle Inter

    Julio cesar 7 Ancora una volta ribadisce il suo ruolo da numero “uno” in campo, togliendo dall’angolino la punizione calciata da Almiron e dando la sicurezza che mancava al reparto difensivo con le sue uscite perfette

    Maicon 6,5 mezzo voto in meno perché nel secondo tempo cala vistosamente mostrando come stia piano piano tornando ai fasti di una volta. Il terzino destro più forte del mondo è sulla via di guarigione, Leo ringrazia!

    Ranocchia 6 Parte piano, poi nel secondo tempo acquista sicurezza, facendo suoi tutti i palloni alti, e mostrando classe in molti disimpegni.

    Chivu 4 primo tempo senza fronzoli, secondo tempo più vivace. Il voto è per il gesto inqualificabile che se fosse stato sanzionato dall’arbitro avrebbe cambiato la partita e lasciato i compagni in seria difficoltà.

    Materazzi 6 Partita tranquilla per lui, senza troppe sbavature

    Motta 5,5 nel ruolo di mediano basso sembra fuoriluogo, non recupera molti palloni e inventa poco. Fuori tempo su molti interventi, forse paga la stanchezza

    Zanetti 6,5 una sola parola Evergreen! Insostituibile, come se avesse una Duracell nelle gambe a un minuto dalla fine della partita ha ancora la voglia di scartare uomini e servire l’assist decisivo a Kharja per il gol di Snejder

    Kharja 7 un primo tempo da dimenticare. Poi si accende e trova l’uno due con Eto, piazzando un rasoterra micidiale. Nel finale non bastasse serve anche l’assist di petto per il neo entrato Sneijder. Il mercato interista sta dando i suoi frutti!

    Eto’o 6,5 Il re Leone non conosce pausa, corre e scatta come un ragazzino. Turn over?Non chiedetelo a lui

    Pazzini 6,5 se non avesse segnato il voto sarebbe stato sicuramente negativo, ma gli attaccanti vivono del gol, e a lui quello non manca mai! I tifosi sono già “Pazzi” di lui

    Sneijder 6,5 L’olandese non giocava dalla semifinale del mondiale per club e si presenta stasera solo per fare il tagliando ai muscoli. Serata perfetta in cui timbra anche il cartellino con il gol

    Milito 5 Lontano anni luce dal giocatore che ha fatto sognare i tifosi interisti. Lotta tutto il tempo che rimane in campo, ma le gambe sono troppo molli, e la prestazione è senza dubbio negativa. Ha bisogno di ritrovare la fiducia in sè stesso.

    Leo 6,5 Sufficienza più che piena per aver cambiato le carte in tavola, mostrando come il ruolo dell’allenatore sia decisivo in queste partite. Sbaglia formazione nel primo tempo, togliendo un centrocampista e allungando troppo la squadra. Restyling nel secondo tempo con il ritorno al 4-4-2 e ottiene una prestazione perfetta dai suoi ragazzi.

  • Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    E’ davvero surreale sentire tutte queste polemiche dopo aver conquistato il gradino più alto del mondo, eppure in casa Inter le periodo natalizio sarà all’insegna dell’incertezza e dei dubbi. Un dubbio non ancora risolto e su cui la società deve far chiarezza è la misteriosa esultanza di Eto’o al momento della seconda rete.

    L’attaccante africano si è prestato ad una esultanza ideata da Materazzi e a molti incomprensibile, i due si son ripromessi di tener per loro il significato ma in molti ormai abbozzano ad una parodia di Oronzo Canà nè l’Allenatore del Pallone per sbeffeggiare Benitez per le sue scelte.

    Sicuramente il rapporto con il tecnico spagnolo è concluso ma la società farà bene a vigilare in modo tale da evitare questi abusi di potere da parte dei giocatori che di fatto leggittimano il potere del tecnico nello spogliatoio.

  • I sassolini di Ibra “Moratti e Materazzi parlano troppo di me”

    I sassolini di Ibra “Moratti e Materazzi parlano troppo di me”

    Al Milan sembra ha ritrovato la forza dirompente di un tempo ed è tornato ad esser il giocatore che tutti abbiamo apprezzato con le maglie di Juventus prima e Inter dopo, c’è chi è pronto a giurare che questo Ibra è ancora migliore di quello perchè gioca e si sacrifica ancor di più per la squadra.

    Ibrahimovic però non ha perso la sicurezza di chi sa di esser il migliore e approfittando di una intervista concessa ad XXL risponde piccato a Materazzi e Moratti che in frangenti diversi lo avevano attaccato dicendo di non sentirne la mancanza “Materazzi parla un po’ troppo di me, così come Moratti. Si vede che io sono ancora molto importante per loro. Io invece non parlo mai di loro, si vede che non sono importanti per me”

    Il campionato? “Non temo nessuno. Stiamo gia dimostrando di essere i più forti, dobbiamo solo continuare così e il Milan vincerà tutto. Balotelli? Meglio resti altri due anni al City per maturare e far esperienza”.

    Il Milan e Ibra “Ho capito dal primo giorno che sono arrivato qui, dall’atmosfera che c’è intorno a me, che il Milan è la mia squadra dove finire la carriera e dove poter vincere tanto. Non è vero che la squadra è Ibra-dipendente, ognuno di noi dipende dagli altri compagni“.

    Sul Pallone d’oro: “E’ triste che Sneijder non lo vinca, dopo quello che ha fatto nella scorsa stagione, Mondiale compreso, ma ormai quel trofeo è diventato una questione solo politica ed è per questo che a me non interessa più vincerlo: preferisco vincere con la squadra”.

  • Allegri si aggrappa ad Ibra, Benitez sceglie Matrix

    Allegri si aggrappa ad Ibra, Benitez sceglie Matrix

    Il conto alla rovescia per l’attesissimo derby di Milano è iniziato. Allegri e Benitez sono alla loro prima stracittadina e per entrambi è fondamentale vincere. I rossoneri infatti continuerebbero ad aver la testa della classifica allungando il distacco dai cugini nerazzurri allargando la crisi di gioco e risultati, l’undici di Moratti d’altro canto ha proprio bisogno dei tre punti per ritrovare le convinzioni perse un pò in questo avvio di stagione.

    La partita è ancor di più difficile lettura viste le numerose assenze per infortunio tra le due squadre, il Milan fa la conta in attacco dimezzato dagli infortuni di Inzaghi e Pato, Benitez ha i suoi problemi più gravi in difesa per le assenze di Samuel e Maicon. Allegri sembra orientato a lanciare Robinho al fianco di Ibra adesso più che mai punteros indispensabile per i rossoneri con Seedorf alle spalle e Ronaldinho ancora in panchina.

    L’inter potrebbe scegliere una difesa bloccata con Cordoba a destra e Materazzi al centro pronto a fare a sportellate con lo svedese. Proprio dal duello tra Matrix e Ibra potrebbe nascere un spunto tattico importante per la partita. Per il resto formazioni quasi scontate con i rossoneri che recuperano Nesta e Thiago Silva al centro della difesa, Zambrotta e ANtonini ai lati, centrocampo con Gattuso e Ambrosini mentre solo all’ultimo si deciderà su Pirlo se non dovesse farcela è pronto Flamini.

    L’Inter recupera Stankovic e Sneijder convincendo Benitez ad un cambio di modulo con il ritorno al rombo bocciando Pandev e dando un turno di riposo a Biabiany e Coutinho, a centrocampo potrebbe esser riproposto il positivo Obi.