Tag: Marco Materazzi

  • Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    L’avventura di Benitez al Chelsea è iniziata nel peggiore dei modi. Eh già perchè quando ti trovi a dover fare fronte alle ostilità palesate dai tifosi della squadra che stai per guidare, allora il tuo futuro difficilmente avrà sfumature rosee. Se poi i risultati tardano ad arrivare allora tutto si complica. Aggiungete che proprio oggi, 16 Dicembre, il Chelsea quasi a sorpresa ha clamorosamente perso il titolo di Campione del Mondo nel Mondiale per Club contro il Corinthians che si è portato in vantaggio con Paulo Guerrero a metà della ripresa.

    E’ sfumato così il sogno di Rafa Benitez di bissare il trofeo conquistato nel 2010 quando era alla guida dell’Inter. In virtù di questo ennesimo “insuccesso”, il tecnico dei blues è diventato oggetto di scherni non sono nell’oltremanica, ma anche nel Bel Paese. Fautore delle “frecciatine” all’indirizzo del tecnico spagnolo è Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro che non ha mai nascosto di non essere tra gli stimatori di Benitez.

    Marco Materazzi
    Marco Materazzi su Twitter attacca Benitez © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Appese le scarpette al chiodo Materazzi sembra si sia appassionato, come molti suoi ex colleghi, ai social network avviando una intensa attività da commentatore e provocatore su Twitter. E quale migliore occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe se non quella di oggi in cui il suo ex tecnico è andato incontro ad una sconfitta bruciante: “Ragazzi mio Figlio piange per il Chelsea, Che impresa ad Abu Dhabi… siamo riusciti a vincere senza Allenatore!!! Lo dicevo io…“. Questo il tweet di scherno all’indirizzo di Benitez che successivamente ha scatenato la reazione di molti tifosi, soprattutto anti-interisti, che non godono di una buona simpatia verso il difensore che non è nuovo a questo tipo di “uscite”. Chiaro il riferimento alla conquista del Mondiale per Club dell’Inter nel 2010 quando la squadra nerazzurra nonostante si fosse trovata a far fronte ad una forte crisi di risultati senza il proprio vate in panchina Mourinho, trasferitosi a Madrid e sostituito proprio da Benitez, era comunque riuscita, tra le mille difficoltà di inizio stagione, a fare quadrato e a portare il trofeo in Italia battendo in finale gli africani del Mazembe, senza guida tecnica a parer di Materazzi.

  • Antonio Cassano di nuovo papà, Carolina lo annuncia su Twitter

    Antonio Cassano di nuovo papà, Carolina lo annuncia su Twitter

    Il trasferimento all’Inter di Stramaccioni sembra aver giovato molto ad Antonio Cassano, tornato ad essere decisivo in fase realizzativa ed in gran forma, oltre che perfettamente a suo agio nello spogliatoio nerazzurro, dove si è inserito . Ma, oltre al momento positivo in campo, per il fantasista barese sembra essere un gran momento anche nella vita privata: qualche “sospetto” era nell’aria, dopo la sua esultanza successiva al gol del 2-0 realizzato mercoledì sera contro il Chievo, con il classico gesto del “ciuccio” con il pollice in bocca – imitando il gesto “lanciato” da Francesco Totti – ma, ora, se ne ha la certezza per conferma della stessa Carolina Marcialis, l’ex pallanotista genovese, moglie di Cassano: la coppia attende il secondo bebè.

    Carolina Marcialis con Christopher in attesa del secondogenito Cassano | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo il primogenito Christopher, nato nell’aprile del 2011, Antonio e Carolina aspettano, dunque, il secondo bambino anche se – essendo la gravidanza ancora ai primissimi mesi – non è possibile conoscere quale sarà il sesso del nascituro: ecco perchè la futura mamma-bis ha postato sulla sua pagina Twitter una foto che ritrae un pancione con un fiocco per metà rosa e per metà azzurro, lasciando ben intendere a cosa alludesse tale immagine ed esprimendo un personale auspicio affinchè il bebè in arrivo “sia femmina, altrimenti in casa con tre Cassanini impazzisco”. Effettivamente, impossibile darle torto!

    Inoltre, la notizia è stata ulteriormente confermata dagli stessi commenti di Carolina Marcialis ai suoi “followers” di Twitter, ringraziandoli per le congratulazioni  ricevute. Tra questi, anche il commento dell’ex difensore interista Marco Materazzi – grande amico di Fantantonio – che esprime i suoi auguri alla coppia, ed al quale Carolina risponde con un commento inequivocabile: “in pochi lo sapevate… gli amici più stretti”.

    Ora, invece, ancora una volta grazie al grande potere mediatico dei social network, la notizia non è più una semplice indiscrezione ma è diventata un annuncio “ufficiale”. Auguri ai futuri genitori-bis Antonio e Carolina.

  • Testata Zidane-Materazzi diventa una statua esposta a Parigi

    Testata Zidane-Materazzi diventa una statua esposta a Parigi

    Sono trascorsi ormai più di sei anni dalla magica notte azzurra di Berlino, del 9 Luglio 2006, quando dopo la finale contro gli odiati “cugini” francesi la Nazionale Italiana di Marcello Lippi si laureò campione del mondo, alzando al cielo la Coppa più ambita e sognata. In quella serata di tripudio tricolore, però, un altro episodio è rimasto alle cronache, conservando ancora oggi qualche “strascico” al punto da “materializzarsi” in una statua. Ecco, dunque, che la testata Zidane-Materazzi, che costò al campione franco-algerino l’espulsione dal campo, e che coincide con l’addio al calcio giocato da parte di Zizou, è divenuta una scultura in bronzo realizzata dall’artista algerino Abdel Abdessemed, ed esposta nella piazza del Centre Pompidou di Parigi, uno dei più importanti musei dedicati all’arte moderna e contemporanea.

    Testata Zidane-Materazzi a Parigi | © MEHDI FEDOUACH/AFP/GettyImages

    Come ogni opera che si rispetti, la scultura ha un titolo – “colpo di testa” – che può essere letto sotto diversi aspetti: dal punto di vista “fisico”, naturalmente, ad indicare propriamente il gesto della testata sferrata da Zidane, ma anche dal punto di vista del significato non strettamente letterale, intendendolo come un gesto “folle” da parte dell’allora capitano dei Blues. In ogni caso, la scelta di rappresentare proprio quel gesto che, in parte, ha macchiato l’immagine della carriera eccelsa di un campione del calibro di Zizou potrebbe essere discutibile, soprattutto se si pensa che l’artista algerino, al quale il Centre Pompidou ha dedicato una grande mostra, solitamente si ispira a “fatti storici” per le sue opere. Tuttavia, secondo quanto spiega il curatore Philippe Alain Michaud, il senso dell’opera va ben oltre la mera rappresentazione dell’evento popolare: è un‘ode alla disfatta e propone un’ “allusione al realismo ed agli affreschi di Masaccio, con lo sguardo di Zidane rivolto verso il suolo, paragonabile a quello di Adamo cacciato dal Paradiso”.

    Ad oggi i diretti interessati Zinedine Zidane e Marco Materazzi, ossia i due soggetti ispiratori, non hanno ancora espresso un loro commento sull’opera e sul suo significato, nè hanno deciso di visitarla anche se avranno tempo per farlo fino al prossimo 7 Gennaio 2013: al contrario, pare che la statua abbia già suscitato grande interesse fra i visitatori del museo ed, in particolare, fra gli italiani.

  • The Chance 2012, Nike cerca i nuovi talenti del calcio

    The Chance 2012, Nike cerca i nuovi talenti del calcio

     

    Sta per tornare The Chance, il talent internazionale organizzato da Nike che ha come obiettivo quello di scovare i migliori giovani talenti del calcio non professionisti in giro per il mondo per offrire loro la possibilità di farsi notare da talent scout per poter aspirare ad un contratto professionistico con una big del calcio mondiale. The Chance consentirà alle migliaia di partecipanti di allenarsi e giocare sui migliori campi da calcio del mondo sotto lo sguardo attento di allenatori e calciatori che hanno da poco appeso gli scarpini al chiodo per mettere in mostra le proprie qualità e capacità atletiche e di affinare la propria tecnica.

    L'iniziativa è stata riproposta dopo il grande successo del 2010 che ha visto trionfare il sudcoreano Seon Min Moon. Dopo essersi unito alla Nike Academy la scorsa stagione (il premio per i finalisti dello scorso anno), le prestazioni fornite durante le partite con Arsenal e Inter hanno attirato su di sè l’attenzione dei talent scout svedesi, che gli hanno offerto un contratto biennale con l’Ostersunds FK: "The Chance mi ha dato la possibilità di giocare con e contro calciatori di tutto il mondo, aiutandomi a migliorarmi e ad essere notato dalla mia attuale squadra – ha affermato Seon Min Moon – E’ un sogno diventato realtà. Spero che la mia storia possa ispirare i calciatori che parteciperanno al programma di quest’anno".

    Il talent prevede che i partecipanti di 55 paesi diversi prenderanno parte ai trials di The Chance, di questi verranno selezionati per la finale globale, che si terrà a Barcellona presso la celebre accademia giovanile della società blaugrana campione d'Europa e del Mondo in carica, i migliori 100 che saranno seguiti in questa straordinaria esperienza da allenatori Nike. Ai giocatori che parteciperanno al programma verranno messi a disposizione i migliori impianti mondiali, i più prestigiosi allenatori, nutrizionisti, psicologi e preparatori atletici.

    Nike – The Chance

    I 100 finalisti parteciperanno a delle sessioni intense di allenamento e ad una fitta agenda di competizioni a Barcellona, dove saranno valutati, oltre che da una squadra di allenatori e talent scout di livello internazionale, attraverso diversi test, come lo 'SPARQ sensory performance', un training ed un sistema di test concepito per creare atleti migliori. In seguito ai migliori 16 talenti Nike riserverà un premio speciale: un tour di 4 settimane in giro per l'Europa durante le quali sfideranno i ragazzi delle più prestigiose accademie del calcio del mondo, tra le quali quella del Barcellona e  del Manchester United.

    Per partecipare basta iscriversi a The Chance, potrete farlo individualmente oppure potrete iscrivere la vostra squadra creando una team page sull’app Facebook The Chance, tramite la pagina Facebook di Nike dedicata a The Chance. I talent scout Nike selezioneranno quindi le squadre da visitare e ne osserveranno le capacità, con l’obiettivo di individuare i giocatori che possiedono maggior talento, premiandoli con l’ingresso alla finale del proprio Paese. I talent scout Nike cercheranno i talenti del futuro anche attraverso i network calcistici locali.

    Il giudice che avrà il compito di scegliere il nuovo talento per The Chance 2012 sarà l'ex difensore dell'Inter campione del Mondo nel 2006 con la nazionale azzurra Marco Materazzi. Il programma sarà seguito particolarmente da vicino da Pep Guardiola, l'allenatore del Barcellona che di The Chance ne è anche ambasciatore nel mondo: "The Chance è un’opportunità per tutti i giovani giocatori del mondo che amano con passione questo sport per mostrare il proprio talento e di sviluppare le proprie doti sulla scena internazionale in modo tale da poter realizzare il proprio sogno".

    Nike Football e Nike Sportswear, oltre che ai calciatori, hanno pensato anche ai giovani talenti emergenti nell'industria della creatività, come fotografi e registi proponendo una versione apposita di The Chance invitando al programma coloro i quali volessero cimentarsi nell'iniziativa per lavorare con i mentori creativi di Nike e con l’ambasciatore del progetto: Spike Lee, regista, scrittore, produttore e attore tifosissimo dei New York Knicks. Come premio, i migliori faranno parte del team creativo che realizzerà la campagna pubblicitaria di Nike Sportswear per la Primavera 2013 oltre a recarsi a Barcellona per seguire le finali globali.

    Per maggiori informazioni su The Chance visitate il sito www.nikefootball.com

     

     


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  • Lippi all’Anzhi di Eto’o con Materazzi. E’ una bufala

    Lippi all’Anzhi di Eto’o con Materazzi. E’ una bufala

    I progetti di grandezza dell’Anzhi non si sono conclusi con l’ingaggio di Samuel Eto’o tanto che il club russo del magnate Suleyman Kerimov viene inserito come possibile destinazione di ogni campione in procinto di cambiar casacca. La mission è quella di portare il piccolo di Makhachkala del gotha del calcio e per farlo come si è capito dall’acquisto di Roberto Carlos prima e sopratutto di Eto’o si è disposti a tutto.

    Marcello Lippi | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    L’ultima tentazione sembrava esser quella di Marcello Lippi per qualche ora quest’oggi dato in procinto di firmare per il club russo per un compenso di 3,5 milioni di euro per tredici mesi. Il ct campione del mondo secondo le indiscrezioni trapelate in rete era in contatto con i russi da qualche giorno e avrebbe dato l’ok convinto da Marco Materazzi nella settimana ospite in Russi di Eto’o e anche lui in procinto di firmare per l’Anzhi. A smentire le indiscrezioni è stato però lo stesso Lippi raggiunto dall’agenzia Itapress l’ex ct ha smentito qualsiasi contatto con l’Anzhi “Pura fantasia. Non c’è stato alcun contatto”. La smentita dello sbarco in Russia però non placa la voglia di Lippi di tornare ad allenare “qualche proposta c’è stata e appena capiterà un’offerta che mi piace si vedrà”

  • Materazzi “Volevo continuare, adesso torno da dirigente”

    Materazzi “Volevo continuare, adesso torno da dirigente”

    Materazzi ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Dopo tante stagioni il campionato italiano non avrà uno dei giocatori più carismatici: Marco Materazzi, icona dei tifosi nerazzurri ha deciso di appender le scarpe al chiodo dopo aver capito di non rientrare più nei piani tecnici. Matrix però dopo la delusione iniziale ha capito di non aver senso litigare con l’Inter tanto che da una intervista concessa a GQ confessa il prossimo ritorno in società con un ruolo da dirigente questa volta. Di seguito vi riportiamo una parte dell’intervista: Caro Materazzi, che effetto le fa l’inizio del campionato? Invidia o nostalgia? “Nessuna delle due. Senza lo stress della Serie A si sta molto meglio e poi sono reduce da una maxi vacanza con la famiglia: in camper a spasso per gli Stati Uniti. E tra qualche giorno parto per Formentera: viaggio in moto con mio cognato”. Vabbè ma il mondo del calcio non le manca neanche un po’? “Mi manca lo spogliatoio e l’ambiente che si respira alla Pinetina. Come mai ha dato l’addio con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto (giugno 2012)? E’ vero che lei voleva continuare? “Sì, un’altra stagione l’avrei fatta. Ma quando l’Inter mi ha detto che probabilmente non sarei stato inserito nella lista Champions dell’anno successivo ho cambiato idea”. Rabbia verso l’Inter? “Nessuna. Diciamo solo che potevano dirmelo prima. Invece l’ho saputo il giorno dopo la finale di Coppa Italia, quando ormai non avevo neanche il tempo di salutare i tifosi. Ho pensato che fosse inutile e sbagliato litigare con la società che mi aveva dato tutto: da lì l’accordo per la rescissione del contratto. Ma il pubblico nerazzurro stia tranquillo, sto per tornare”. In che senso? “Ho parlato con il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, che mi vorrebbe come suo aiutante. Tornato da Formentera, busserò alla sua porta”. L’avversario che ha odiato di più?Pavel Nedved, ma solo in campo: si tuffava un po’ troppo spesso. Fuori, però, è un bravissimo ragazzo”. Quello con cui andava più d’accordo? “Sono due: Francesco Totti e Antonio Cassano. Con Totti era un continuo scambio di battute, per tutti i 90 minuti. Cassano è simpaticissimo: e per fortuna – per me, intendo – in campo mi stava alla larga”. I compagni di squadra ideali? “Stankovic, Eto’o e Chivu. Perché sono zingari, come me”.

  • Eto’o non dimentica la “sua” Inter. Lettera ai tifosi e a Materazzi

    Eto’o non dimentica la “sua” Inter. Lettera ai tifosi e a Materazzi

    Dopo aver disertato l’ultima possibilità di salutare dal vivo i suoi tifosi accorsi alla Pinetina una settimana fa per l’ultimo allenamento dell’Inter a porte aperte, Samuel Eto’o nel giorno della sua ufficializzazione all’Anzhi decide di scrivere una lettera di addio e di ringraziamenti verso tutte le persone che l’hanno accompagnato in questo bienno nerazzurro. L’attaccante ha così scelto nella giornata del 24 agosto di pubblicare una lunga lettera sul suo sito personale (www.samueletoo-officiel.com) e sul sito ufficiale dell’Inter.

    ©Marcello Paternostro/Getty Images
    “Mi sembrano giusti e doverosi alcuni ringraziamenti a persone che mi hanno dato molto in questi due anni fantastici che ho trascorso nell’Inter. Vorrei, innanzitutto, rivolgere un sentito ringraziamento ed il mio saluto più cordiale al Presidente, Dott. Massimo Moratti, ed alla sua famiglia per tutto quanto ha fatto e per la disponibilità dimostrata nei miei confronti e dei miei cari. Rimarrò sempre legato al Dott. Moratti per la stima e l’affetto che mi ha dimostrato in questi splendidi anni. Per poi passare a tutti i compagni di squadra, consapevole che – senza il loro incoraggiamento ed aiuto in campo – l’Inter non sarebbe riuscita ad ottenere numerose ed importanti vittorie sia a livello nazionale che internazionale. Un particolarissimo saluto – anche – a tutti i calciatori italiani e stranieri che mi hanno permesso di essere migliore di partita in partita. Un sentito ringraziamento anche agli allenatori dell’Inter di questi anni e, soprattutto, a Mister José Mourinho che mi ha voluto fortemente, per l’opportunità che mi ha dato portandomi a Milano. Un caro saluto anche a Marco Branca, Direttore dell’Area Tecnica, al Direttore Sportivo, Piero Ausilio, al Team Manager, Andrea Butti, e a tutto il personale di F.C. Internazionale e del centro sportivo “Angelo Moratti” di Appiano Gentile: medici e fisioterapisti, accompagnatori, cuochi e camerieri, magazzinieri e giardinieri e a tutte le persone di Inter Channel. Non dimenticherò mai l’affetto dei tifosi interisti (Mauro il più grande di tutti) che mi hanno fatto sentire uno di loro e che mi hanno sempre sostenuto ed aiutato. Così come a tutti i giornalisti che ho avuto il piacere di conoscere. Sento, altresì, il dovere di ringraziare la mia ‘mama italiana’ – Ciacia Guzzetti – per il suo aiuto ed il mio Super Manager – Claudio Vigorelli – per l’impegno e la professionalità che ha dimostrato. Grazie ad un interista doc mi sono sentito ‘italiano’: Marco Materazzi. Grazie fratellone mio. Sperando di non aver dimenticato nessuno, ancora grazie a Voi tutti!” Samuel Eto’o Non bastasse l’ormai ex numero 9 nerazzurro ha rilasciato in esclusiva a Sky più precisamente ad Alessandro Alciato una mini intervista in cui ringrazia due persone in particolare spiegando il bellissimo rapporto instaurato con il suo presidente Massimo Moratti e con il suo ex allenatore Josè Mourinho. “Vorrei ringraziare tantissima gente, in primo luogo il signor Moratti. Sarò molto breve, anche se si possono dire le cose migliori al mondo su di lui. Io dico solo, se c’è un Dio in terra, Moratti è Dio. Grazie mille presidente, per tutto il tuo appoggio e per l’opportunità che mi hai dato di avermi fatto giocare nel miglior club d’Italia. Cosa mi ha detto prima che partissi per l’Anzhi? E’ un qualcosa che resta tra me e il presidente, non mi va di parlarne in pubblico. Mourinho? José è stato uno dei più grandi allenatori, quando una persona lo conosce e non si fa influenzare da quello che si scrive di lui è davvero speciale, però io parlo solo della persona che ho conosciuto. Quello che dico a lui è grazie mille, perché mi ha dato la possibilità di discutere con lui delle questioni tecniche, è la cosa più bella che mi ha regalato”. Chiusura di intervista nel finale:”Spero che l’Inter vinca anche senza di me, il mondo del calcio è così: oggi si vince tutti insieme, domani ci sono tre che vanno e tre che arrivano, però questa è la famiglia interista. Se sono felice? Sempre sono felice nella mia vita, però oltre al calcio anche i miei figli, la mia famiglia mi consentono di essere felice”. Dichiarazioni tratte da : Fc Inter News.it e www.inter.it

  • Materazzi “tradito da Leonardo”

    Materazzi “tradito da Leonardo”

    Quando ti chiami Rino Gattuso o Marco Materazzi e incarni nella tua grinta, nell’agonismo, nel rapporto morboso con i tifosi vivi come loro ogni situazione che capita intorno alla propria società. Ringhio restò malissimo nel passaggio di Leonardo dal rossonero al nerazzurro perchè sentiva il brasiliano, nonostante un rapporto non idilliaco, come una bandiera nel Milan.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Matrix dopo aver dato il momentaneo addio all’Inter concede oggi un’intervista alla Gazzetta dello Sport e svela che proprio Leo ha deciso il suo allontanamento prima di volare a Parigi con un nuovo incarico “Diceva sempre che davo tutto dentro e fuori dal campo, gli ho fatto presente che nonostante questo non mi aveva fatto giocare nemmeno la mia Coppa Italia…”. . Il difensore campione del mondo, però, non dimenticherà mai l’Inter e il rapporto d’amore che lo lega ai propri tifosi. “Lo stemma dell’Inter me lo sono tatuato sul cuore e ringrazierò sempre Massimo Moratti per non aver creduto a quanto di male dicevano sul mio conto. Se non troverò una squadra entro fine agosto ho già l’accordo per entrare in società e iniziare a collaborare con Piero Ausilio come scout di giocatori”

  • Materazzi rescinde con l’Inter, è solo un arrivederci

    Materazzi rescinde con l’Inter, è solo un arrivederci

    Fine di una storia, quasi d’amore, fra l’Inter e Marco Materazzi. Ma non si tratta di un divorzio, nè di un addio rancoroso, si tratta semplicemente di una “pausa di riflessione” per un anno circa, in cui il difensore andrà a chiudere la carriera all’estero, negli Usa la destinazione più probabile oppure il Premier League, per poi tornare a Milano nelle vesti di dirigente nerazzurro.

    © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Marco Materazzi, dunque, dopo dieci anni rescinde il contratto con il club di Moratti, dopo un incontro avuto qualche giorno fa con il Presidente che gli aveva nuovamente manifestato la sua stima e gli aveva offerto totale libertà d’azione. Matrix ha scelto di salutare, per ora, l’Inter, la sua “seconda pelle”, e di fare un’esperienza – soprattutto di vita – altrove, per poi ritornare al nido, con un altro ruolo. Stamane, la notizia della rescissione contrattuale è stata ufficializzata dal suo procuratore Claudio Vigorelli: la fine di un capitolo importantissimo per Matrix, dopo 10 anni, 277 partite giocate e 20 gol all’attivo, e tanti trofei conquistati, dagli scudetti alla Champions con Mourinho, alle Coppa Italia, al Mondiale per club ed alle Supercoppe Italiane. Nell’ultimo anno, però, a 37 anni compiuti, lo spazio in campo per il gladiatore Matrix era stato davvero ridotto al lumicino, fra suoi problemi fisici e scelte tecniche differenti: disputare solo 774 minuti in campionato, per un combattente come lui, è davvero poco; ecco perchè ha deciso di chiudere qui questa pagina fondamentale della sua carriera, per farlo da protagonista, con ancora fresche le immagini della festa di Roma per la Coppa Italia conquistata e Matrix che, come sempre, è stato il “capo” dei festeggiamenti. Arrivederci Matrix.

  • Il gavettone di Materazzi a Galeazzi. Video

    Il gavettone di Materazzi a Galeazzi. Video

    Molti dicono che il primo successo è sempre quello più emozionante, altri invece sostengono che vincere aiuta a vincere e ogni successo genera una sensazione, nuova, diversa e indimenticabile. Guardando il video della festa nerazzurra e sopratutto di Marco Materazzi mi vien da dar ragione ai secondi.

    Il difensore campione del Mondo e pluridecorato nelle ultime stagioni, festeggia la Coppa Italia come fosse una Champions League facendo partecipare, suo malgrado, all’euforia della festa “Bisteccone” Galeazzi centrandolo con un gavettone mentre aspettava il collegamento in Rai al fianco della Ferrari.

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