Tag: Marco Di Vaio

  • 10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    Continua il calvario giuridico mediatico per l’allenatore della Juventus Antonio Conte che si è visto confermare dalla Corte di Giustizia Federale, la squalifica di 10 mesi emessa dalla Commissione Disciplinare in primo grado.

    Sospiro di sollievo, per il momento, per Simone Pepe e Leonardo Bonucci, assolti anche nel secondo grado della giustizia sportiva e sconto di due mesi (squalifica di otto ridotta a sei) per Angelo Alessio vice di Conte alla Juventus ed al Siena in merito all’omessa denuncia della presunta combine della partita Albinoleffe – Siena.

    Dopo una lunghissima Camera di Consiglio, la Corte di Giustizia Federale ha quindi così confermato la squalifica di 10 mesi per l’allenatore bianconero. I giudici hanno evidenziato la loro indecisione sulla sorte di Conte essendo rimasti sino all’una di notte per prendere comunque una decisione che farà molto discutere. Non si capisce infatti perché ridurre la squalifica ad Angelo Alessio, vice di Conte anche al Siena, e confermare i 10 mesi di stop al tecnico leccese, saranno quindi molto interessanti le motivazioni che i giudici Federali presenteranno nei prossimi giorni.

    Antonio Conte ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Respinti quindi i ricorsi della Procura Federale relativi a Pepe, Bonucci, Belmonte e Salvatore Masiello, che restano prosciolti per Udinese-Bari. Respinto anche l’appello per Portanova e Di Vaio in relazione a Bologna-Bari (restano i sei mesi per omessa denuncia a Portanova). Il Lecce ha visto la conferma della sua esclusione dal campionato di B mentre è stato accolto il ricorso del Grosseto che resta nella serie cadetta. Confermato il proscioglimento di Vives mentre non è stato accolto il ricorso di Pesoli che si era incatenato sotto la Federcalcio. Per lui resta la squalifica di primo grado.

    Adesso per Antonio Conte rimane il ricorso al Tnas (Tribunale nazionale dell’arbitrato sportivo) dove la FIGC non sarà più organo inquirente e giudicante (anomalia assurda nel panorama della giustizia sportiva), ma sarà semplicemente parte con il sospetto che il giudici d’appello non abbiamo apportato lo sconto di pena a Antonio Conte in questo grado di giudizio, convinti invece di una forte riduzione che comunque ci sarà nel terzo grado davanti al CONI ed evitare così una clamorosa assoluzione del tecnico bianconero che avrebbe il sapore di beffa per la giustizia sportiva italiana, desiderosa come non mai di vedersi confermata una “condanna” esemplare.

  • Palazzi crede a Masiello, impugnate le sentenze della Disciplinare

    Palazzi crede a Masiello, impugnate le sentenze della Disciplinare

    Ci avevano creduto. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha aspettato gli ultimi cinque minuti utili per impugnare le sentenze della Corte Disciplinare presieduta da Sergio Artico costringendo così gli avvocati di Ferdinando Coppola, Roberto Vitiello, Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Daniele Portanova, Marco Di Vaio, Giuseppe Vives ad un ferragosto di lavoro. Il procuratore a differenza da quanto sostenuto dalla Disciplinare ritiene attendibile le confessioni (spontanee e non) di Andrea Masiello sullo scandalo calcioscommesse e di conseguenza alle prove di combine delle partite AlbinoLeffe-Siena (del filone di Cremona), Udinese-Bari, Bologna-Bari e Bari-Lecce (del filone di Bari). L’appuntamento per tutti è all’ex Ostello della Gioventù dove lunedì inizierà il processo d’appello dinanzi alla Corte di Giustizia federale presieduta da Gerardo Mastrandrea.

    Stefano Palazzi riapre il processo calcioscommesse
    Bonucci e Pepe ancora nell’occhio del ciclone Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria della Supercoppa Italiana che per Leonardo Bonucci e Simone Pepe torna l’incubo della squalifica. Come detto in precedenza Stefano Palazzi crede fedelmente alle dichiarazioni di Andrea Masiello rimettendo al vaglio la partita Udinese-Bari e chiedendo quindi la squalifica dei tesserati. Cadono a questo punto le indiscrezioni sulla tesi difensiva dell’avvocato Giulia Buongiorno per la difesa di Antonio Conte. Nella giornata di ieri infatti, sui social network e forum bianconeri si era sparsa la voce della volontà di utilizzare i proscioglimenti di Pepe e Bonucci per evidenziare la disparità di trattamento con mister Conte. I 10 mesi di squalifica secondo il collegio difensivo (ma anche per molti opinionisti) sono eccessivi rispetto al capo d’imputazione a carico dell’allenatore bianconero che ricordiamo è solo per omessa denuncia e non per illecito sportivo.

    Dall’attendibilità di Andrea Masiello passerà anche il futuro di Marco Di Vaio e Daniele Portanova tirati in ballo per la presunta combine durante la partita Bologna-Bari. Palazzi poi, chiede di rivalutare, anche il coinvolgimento di Vives ritenuto determinante nella combine nel derby Bari-Lecce e di conseguenza la società salentina rischia un ulteriore coinvolgimento per responsabilità oggettiva

  • Ufficiale: 10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    Ufficiale: 10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    Le indiscrezioni della vigilia riportate da tutti i quotidiani nazionali sono state ampiamente confermate dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio che ha inflitto all’allenatore della Juventus Antonio Conte, 10 mesi di squalifica. Confermate anche le assoluzioni per Leonardo Bonucci e Simone Pepe.

    Viene data una parziale giustificazione al lavoro delle Procure di Cremona e Bari in questi ultimi mesi mentre ad uscire sconfitto, considerate le richieste di condanna, è il Procuratore Federale Stefano Palazzi.

    Riconosciuta quindi l’attendibilità del pentito Filippo Carobbio e squalifica per l’allenatore bianconero che già dalla finale della supercoppa italiana, in programma domani a Pechino, dovrà accomodarsi in tribuna. Squalifica anche per il vice di Antonio Conte, Angelo Alessio (8 mesi) e per il collaboratore tecnico Cristian Stellini, che ha già lasciato il club dopo il patteggiamento di due anni e mezzo. Ad uscire vincitori sono i due giocatori juventini Simone Pepe e soprattutto Leonardo Bonucci,l’ex giocatore del Bari era stato anche sul punto di lasciare il ritiro della nazionale prima degli Europei di giugno colpito in pieno dall’attacco mediatico che ha colpito la Juventusin questi mesi.

    Antonio Conte ©Paolo Bruno/Getty Images

    La stessa società bianconera, in un comunicato ufficiale, si è espressa in maniera favorevole sul giudizio di assoluzione per Pepe e Bonucci ed ha ribadito, nonostante le voci dei giorni scorsi, la totale vicinanza ad Antonio Conte scongiurando un suo possibile allontanamento in futuro.

    Per quanto riguarda le altre sentenze, assoluzione per l’Udinese e Salvatore Masiello, Daniele Padelli, Giuseppe Vives e Nicola Belmonte (limitatamente ai fatti di Udinese – Bari, squalifica di 6 mesi invece in relazione alla gara Cesena – Bari), assolto anche Marco Di vaio ed il Bologna che non subirà nessun punto di penalizzazione nel prossimo campionato. Condannate invece Lecce e Grosseto, retrocesse in Lega Pro mentre vengono attribuiti due punti di penalizzazione al Novara.

    Ricordiamo che l’appello sarà lunedì 20 agosto, le difese avranno tempo cinque giorni (due per le memorie, due per le repliche, uno per le controdeduzioni) per prepararsi. Poi il 17 la Corte di giustizia federale a sezioni unite (presidente Gerardo Mastrandrea) esaminerà le carte e da lunedì 20 si tornerà in aula per gli appelli con le sentenze che dovrebbero arrivare il 23 agosto.

  • Bonucci e Pepe, salta il patteggiamento

    Bonucci e Pepe, salta il patteggiamento

    Oggi la quarta e ultima giornata del processo calcioscommesse. Protagonisti i due calciatori della Juventus Leonardo Bonucci e Simone Pepe, indagati rispettivamente per illecito sportivo e omessa denuncia riguardo il match di campionato tra Udinese e Bari. Secondo le indiscrezioni che provengono direttamente dall’ex Ostello della gioventù del Foro Italico, entrambi i calciatori avevano formula una richiesta di patteggiamento a Palazzi. Il Procuratore federale però al suo rientro in aula ha parlato di “complicanze” in merito alle richieste dei bianconeri, i quali andranno così a giudizio. Ricordiamo che per Bonucci sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi di squalifica, mentre per Pepe un anno. Da sottolineare come accanto ai due bianconeri era presente in aula lo stesso Beppe Marotta, dando così un segnale di grande vicinanza della società.

    In aula, oltre a Bonucci e Pepe, erano presenti anche l’ex capitano del Bologna Marco Di Vaio (ora al Montreal Impact) e il difensore rossoblu Daniele Portanova, sui quali pende rispettivamente la condanna di un anno per omessa denuncia (un anno) e di illecito (tre anni) in relazione al match Bologna-Bari  del maggio 2011. Di Vaio, visibilmente emozionato, ha professato la propria innocenza, chiedendo certezze, quella certezza che fino ad oggi Stefano Palazzi non è riuscito a dargli (come dichiarato dallo stesso attaccante).

    leonardo bonucci | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Nel frattempo la Commissione Disciplinare ha accettato la richiesta di patteggiamento formulata da Simone Bentivoglio (ex Bari, ora in forza al Chievo), il quale ha concordato con il Procuratore federale 13 mesi di stop e un’ammenda di 50 mila euro (per il quale in precedenza erano stati chiesti 3 anni e 6 mesi di squalifica).

    Da segnalare anche l’accorato appello di Daniele Padelli (attualmente in forza alla Sampdoria), accusato di illecito per il match del campionato 2010-2011 tra Palermo-Bari (quello del famoso rigore di Miccoli parato dallo stesso Padelli, allora estremo difensore dei Galletti).

  • Nesta raggiunge Di Vaio al Montreal Impact

    Nesta raggiunge Di Vaio al Montreal Impact

    Alessandro Nesta ha deciso: giocherà in Canada nel Montreal Impact. L’ex difensore del Milan si è convinto ad accettare la proposta del club canadese, nel quale giocano già 3 calciatori italiani ovvero Bernardo Corradi, Matteo Ferrari e Marco Di Vaio. Proprio l’intervento dell’ex attaccante del Bologna ha convinto definitivamente il 36enne difensore italiano. I due si conoscono bene in quanto hanno giocato insieme nella primavera della Lazio; poi i loro destini si sono separati per oltre un decennio ma presto torneranno a giocare per la stessa maglia, quella del Montreal Impact club militante nella Major League Soccer. L’ex difensore di Milan e Lazio è pronto a firmare un contratto annuale con il club di Montreal che si tinge sempre più di azzurro.

    Dopo 10 stagioni al Milan uno dei più forti difensori degli ultimi 20 anni di calcio italiano è pronto ad emigrare in Canada. La trattativa che lo porterà a raggiungere il suo vecchio compagno Di Vaio è in fase di definizione e a breve ci sarà l’ufficialità dell’accordo. Nesta aveva già maturato l’idea di concludere la sua carriera andando a giocare in America, soprattutto avrebbe preferito giocare a New York, sua città preferita. Tuttavia la trattativa con il New York, che sembrava cosa fatta un mese fa, non è andata in porto e adesso il Montreal Impact grazie soprattutto alla complicità dell’ultimo acquisto Di Vaio è riuscito a convincere il difensore campione del mondo nel 2006 ad accettare il contratto annuale.

    Marco Di Vaio e Alessandro Nesta © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Il Milan aveva provato a convincere Alessandro Nesta a giocare un altro anno a Milano, ma il forte centrale italiano ha preferito declinare l’offerta di Adriano Galliani e non tornare indietro sui suoi passi. In Italia Nesta ha vinto tutto con le maglie di Lazio e Milan. Con i biancocelesti ha cominciato a giocare dalle giovanili fino ad arrivare in prima squadra dove ha vinto negli anni gloriosi dell’era Cragnotti anche uno scudetto (stagione 1999/2000). Poi i problemi finanziari del club laziale dovuti al crac della Cirio lo hanno condotto al Milan, dove in 10 stagioni ha continuato a vincere tanto e in particolar modo ricordiamo 2 Champions League, 2 scudetti e 1 Mondiale per Club.

  • Bologna – Napoli, Pandev in vantaggio su Lavezzi

    Bologna – Napoli, Pandev in vantaggio su Lavezzi

    Bologna già salvo e che di sicuro ha poco da chiedere a questo campionato, Napoli in piena bagarre Champions League e che vede nei rossoblu, presumibilmente, l’ultimo ostacolo alla conquista dell’Europa che conta. Motivazioni ben diversi nella sfida che si disputerà questo pomeriggio tra gli emiliani di Pioli e i campani di Mazzarri. Di certo sarà una gara speciale per Marco Di Vaio, l’ultima in quello stadio che gli ha regalato tante soddisfazioni: in settimana infatti lo stesso ha annunciato di lasciare a fine stagione i felsinei per andare a fare un’esperienza in Canada. Saranno forti anche per lui le motivazioni dunque visto che sogna di salutare i propri tifosi con un gol.

    Di sicuro Pioli non ha l’imbarazzo della scelta: agli indisponibili Gimenez, Pulzetti, Gillet, Casarini e Khrin infatti si sono aggiunti tre elementi importanti quali Ramirez, Kone e Portanova, tutti squalificati. Nonostante tutto i rossoblù scenderanno in campo con il 3-4-2-1: davanti ad Agliardi difesa formata da Sorensen, Antonsson e Cherubin. In mezzo al campo agiranno Taider e Mudingayi con Garics e Morleo esterni. Diamanti ed Acquafresca quindi giostreranno alle spalle dell’unica punta Di Vaio.

    Goran Pandev | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Dall’altra parta Mazzarri perde Campagnaro, il quale si unisce cosi allo squalificato Fernandez e agli indisponibili Donadel e Rosati. Nel 3-5-2 del tecnico azzurrom davanti al portiere De Sanctis, agiranno Cannavaro, Aronica e Britos, ex di turno quest’ultimo. In mezzo al campo largo al solito trio formato da Gargano, Inler e Hamsik con Maggio e Zuniga esterni. In attacco, a far coppia con Cavani dovrebbe esserci Pandev, il quale appare favorito su Lavezzi.

    Le formazioni di Bologna Napoli:
    BOLOGNA (3-4-2-1): Agliardi; Sorensen, Antonsson, Cherubin; Garics, Taider, Mudingayi, Morleo; Diamanti, Acquafresca; Di Vaio. In panchina: Stojanovic, Loria, Rubin, Crespo, Casini, Perez, Belfodil. Allenatore: Pioli
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Cannavaro, Aronica, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Cavani. In panchinaColombo, Grava, Fideleff, Dossena, Dzemaili, Lavezzi, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Di Vaio addio al Bologna, giocherà in Canada nel Montreal Impact

    Di Vaio addio al Bologna, giocherà in Canada nel Montreal Impact

    Ora è ufficiale, Marco Di Vaio a fine stagione lascerà il Bologna e giocherà in Canada nel Montreal Impact. Si chiude così il matrimonio tra il bomber romano e gli emiliani. Di Vaio ha precisato che il suo sarà solo un arrivederci ai colori rossoblù in quanto si preannuncia un futuro da dirigente nella società bolognese.

    Marco Di Vaio, inizò il suo percorso da calciatore nelle giovanili della Lazio. Esplose poi nella Salernitana, dove ha raggiunse una certa notorietà da attaccante esterno . Poi arrivò alla corte del Parma, dove maturò consacrandosi uno degli attaccanti italiani di maggior prospettiva, tanto da guadagnarsi la maglia bianconera della Juventus. In bianconero non ebbe molta fortuna, in quanto chiuso da altri attaccanti come Del Peiro e Trezeguet. Memorabile comunque un suo goal in un Milan-Juventus terminato 1-1: Destro al volo in semi-girata e palla in rete!

    Marco Di Vaio © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il resto è storia recente. Il Bologna per Di Vaio è stata come una seconda casa. Dopo averla trascinata alla salvezza per diversi anni, ne è diventato il capitano e l’ attaccante principe. Il bomber romano rimarrà sempre nei cuori e nei ricordi dei tifosi rossoblù ai quali Marco ha dato molto e ha ricevuto altrettanto, scrivendo la storia del club emiliano.

    Il futuro in Canada sarà diverso. Di Vaio volterà pagina, si confronterà con una nuova realtà sia calcistica che umana. Il calciatore lascia Bologna a malincuore, ma come atto dovuto: “Lascio perchè è giusto così, non voglio essere un peso per i progetti futuri della società”. Con il Montreal Impact ha firmato un contratto di un anno e mezzo, al termine del quale ritornerà in Italia molto probabilmente al Bologna, dove lo attenderà un futuro da dirigente.

    Non ci rimane che fare un grosso in bocca al lupo a uno dei bomber più prolifici del calcio italiano per la nuova esperienza. Alla fine sarà solo un arrivederci…

     

  • Bologna – Genoa, Ramirez c’e’, Gilardino in panca

    Bologna – Genoa, Ramirez c’e’, Gilardino in panca

    Bologna Genoa sarà l’anticipo domenicale delle 12.30, i grifoni saranno ospiti di un Bologna tutto sommato tranquillo in ottica salvezza ma voglioso al tempo stesso di regalare tre punti ai propri tifosi e di non concedere assolutamente nulla agli ospiti, in profonda crisi d’identità e di risultati e con il peso dell’assurda contenstazione subita dai propri tifosi a Marassi, nella sconfitta contro il Siena di domenica scorsa.

    Il Genoa visto mercoledì contro i rossoneri a San Siro non è certo dispiaciuto ai più, Gigi De Caio ha saputo contenere bene le offensive dei rossoneri riuscendo a dare almeno quell’equilibrio fra i reparti, che era completamente saltato sia con la gestione Marino che con quella targata Alberto Malesani.

    Stefano Pioli recupera dai problemi fisici accusati nei giorni scorsi l’uruguaiano Gaston Ramirez in attacco, un recupero questo molto importante per i padroni di casa che potranno contare sulla fantasia del gioiellino rossoblù che insieme ad Alessandro Diamanti cercherà di innescare Marco Di Vaio, a secco da un po’ di partite. Assente ancora  il portiere titolare Gillet in porta ci sarà Agliardi, Rubin e Garics sulle fasce con TaiderGaby Mudingayin mediana.

    Gaston Ramirez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Il Genoa si presenta al Dall’Ara con Rodrigo Palacio unica punta, Gigi de Canio è fortemente intenzionato a mandare Alberto Gilardino in non perfette condizioni fisiche, in panchina per schierare un Genoa  sicuramente non a trazione anteriore con un modulo, il  4-5-1, per cercare di rischiare il meno possibile in difesa e poter sferrare la stoccata decisiva nel finale del match.

    Le formazioni di Bologna Genoa

    Bologna (3-4-2-1) Agliardi; Sorensen, Portanova, Antosson, Garics; Mudingay, Taider, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. Panchina: Stojanovic, Raggi, Cherubin, Morleo, Kone, Belfodil, Acquafresca. All. Stefano Pioli.

    Genoa (4-5-1) Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Kucka, Sculli; Palacio. Panchina: Lupatelli, Carvalho, Veloso, Birsa, Jorquera, Gilardino, Zè Eduardo. All. Gigi De Canio.

  • Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima gioia esterna per i rosanero

    Bologna Palermo 1-3, prima vittoria esterna per il Palermo di Bortolo Mutti che al Dall’Ara supera un Bologna svagato e sprecone per tre reti a uno in rimonta dopo il vantaggio iniziale rossoblù con i gol firmati tutti nella ripresa.

    Bortolo Mutti deve rinunciare sia a Balzaretti che a Fabrizio Miccoli, due assenze pesantissime, soprattutto quella del capitano salentino costretto a stare vicino alla moglie per un problema familiare. Stefano Pioli sceglie alla fine di affidarsi a capitan Di Vaio davanti, con il duo Ramirez – Diamanti a supporto.

    I primi 45’ sono soporiferi con le due squadre che sembrano non volersi fare del male reciproco e con il gioco che si sviluppa, in maniera sterile, a centrocampo. L’unica emozione del primo tempo è rappresentata da un incursione di Josip Ilicic che spara un sinistro a giro di poco alto a Gillet battuto. Il Bologna si dimostra una squadra con un organizzazione di gioco migliore ma la sua fantasia, rappresentata da Ramirez e Diamantiviene tenuta a bada dal pressing asfissiante dei rosanero che riescono a chiudere il primo tempo a reti bianche.

    Abel Hernandez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Di tutt’altro tenore agonistico ed emozionale risulta essere la ripresa che viene accesa dopo pochi minuti da un occasionissima di Marco Di Vaio che viene anticipato all’ultimo momento da Viviano miracoloso che evita così, il vantaggio dei padroni di casa. Un vantaggio che è comunque è nell’aria e viene firmato, dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo, dal danese Rosensen che lascia partire un destro al fulmicotone che batte un Viviano impotente. Il gol sveglia improvvisamente la partita con il Palermo che reagisce in maniera assolutamente inaspettata costringendo i rossoblù a difendersi tutti nella propria meta campo. Una punizione velenosa di Donati viene solamente sfiorata da Budan con Gillet che può solo raccogliere la palla in fondo alla rete per il pareggio momentaneo dei rosanero. Ilicic sfodera tutta la sua classe ed Hernandez non fa rimpiangere l’assenza di Miccoli, l’uruguaiano servito da Donati porta avanti gli ospiti e sul finire di gara, nonostante la superiorità numerica causata dall’espulsione di Mantovani, è Morleo che toglie ad Ilicic la gioia del gol, firmando l’autorete che chiude la partita sul 3-1 finale.

    Bologna Palermo 1-3, Tabellino e Pagelle

    BOLOGNA:  Gillet 6,5; Sorensen 6,5, Portanova 5,5, Cherubin 5; Pulzetti 5,5 (37’st Gimenez 6), Taider 5,5, Krhin 5,5 (45’pt Kone 5), Morleo 5; Diamanti 5,5, Ramirez 5; Di Vaio 5,5 (28’st Acquafresca 5). (Agliardi, Crespo, Loria, Rubin). All.: Pioli

    PALERMO:  Viviano 7; Labrin 6, Munoz 6,5, Mantovani 5,5; Pisano s.v. (23’pt Milanovic 6,5), Migliaccio 5,5 (16’st Budan 6,5), Donati 7, Barreto 6, Aguirregaray 6 (1’st Della Rocca 6,5); Ilicic 7; Hernandez 7. (Tzorvas, Acquah, Vazquez, Zahavi). All.: Mutti

    Ammoniti: Barreto (P), Donati (P), Labrin (P), Hernandez (P), Taider (B)

    Video Bologna Palermo 1-3 hihglights Youtube
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”131577″]

  • Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Atalanta Bologna finisce 2-0 all’Atleti azzurri d’Italia con i bergamaschi che si sono dimostrati più squadra e nonostante le assenze pesanti di Marilungo e Denis, decidono la gara i due attaccanti di “riserva” Manolo Gabbiadini e Simone Tiribocchi entrambi a segna nella ripresa.

    Colantuono è costretto infatti a rinunciare sia a Marilungo (per tutta la stagione) e Denis (circa tre settimane), ma i due sostituti si sono dimostrati assolutamente all’altezza della situazione, supportati anche da un ottimo Moralez.

    Sin dai primi minuti di gioco l’Atalanta dimostra più organizzazione di squadra, le fasce vengono sfruttate al massimo delle loro potenzialità con soprattutto Schelotto a creare sempre la superiorità numerica. Il Bologna deve fare a meno del suo giocatore più talentuoso, Ramirez con Diamanti che è costretto a reggere le fila di una manovra rossoblù abbastanza farraginosa. Tuttavia il Bologna riesce a tenere bene a centrocampo ed è proprio un suo centrocampista, l’uruguaiano Diego Perez, che da fuori area impegna severamente Consigli.

    Primo gol in A di Manolo Gabbiadini | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Il pericolo sveglia i nerazzurri che rispondono in due occasioni, con Manolo Gabbiadini e soprattutto con Tiribocchi, che alla mezz’ora di gioco spara alto da buonissima posizione. Il primo tempo si chiude ancora con i padroni di casa pericolosi con Manfredini a cui viene negato il gol da una super parata di Gillet.

    La ripresa si apre sulla falsa riga dei primi 45’ con l’Atalanta che chiude subito i rossoblù nella loro meta campo e con Gabbiadini, riesce a portarsi in vantaggio dopo nemmeno 5’. Cross in mezzo all’area di Raimondi con l’attaccante della nazionale under21 che spizza di testa mettendo fuori giogo Gillet. Entra Acquafresca, esce uno spento Di Vaio ma è solo la frenesia di Diamanti che tiene in vita un Bologna spento con i padroni di casa a controllare agevolmente il match. Gillet nega ancora il gol a Schelotto con un nuovo miracolo, ma non può nulla nei minuti di recupero sul raddoppio di Tiribocchi che approfitta delle praterie lasciate dal Bologna insaccando su assist di Moralez. Il “Tir” dedica il gol allo sfortunato Marilungo con Stefano Colantuono che può ritenersi assolutamente soddisfatto di una vittoria netta e con la salvezza aritmetica sempre più vicina.

    Tabellino e Pagelle Atalanta Bologna

    Atalanta (4-4-2): Consigli 6,5; Raimondi 6,5, Stendardo 6, Manfredini 6,5, Peluso 6 (64’ Ferri 6); Schelotto 7, Cigarini 6 (84’ Cazzola s.v.), Carmona 6, Moralez 6,5; Gabbiadini 7 (69’ Carrozza 6), Tiribocchi 6,5. A disp.: Frezzolini, Ferri, Lucchini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Ferreira Pinto. All.: Colantuono

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 5,5, Portanova 5,5, Antonsson 5; Pulzetti 5, Perez 6 (46’ Khrin 5), Mudingayi 5,5, Morleo 5,5; Kone 5 (59’ Acquafresca 4,5), Diamanti 6,5; Di Vaio 5 (72’ Belfodil 5,5). A disp.: Agliardi, Rubin, Cherubin, Khrin, Taider, Belfodil, Acquafresca. All.: Pioli

    Ammoniti: Cigarini (A); Raggi (B); Pulzetti (B); Mudingay (B); Diamanti (B)

    Video Atalanta Bologna highlights Youtube
    [jwplayer config=”30s” mediaid=”130323″]

    Primo gol Manolo Gabbiadini intervista post Atalanta Bologna
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”130324″]