Tag: marco davide faraoni

  • Inter Handanovic, accordo raggiunto con l’Udinese

    Inter Handanovic, accordo raggiunto con l’Udinese

    Inter Handanovic, è fatta. Nelle ultime ore Inter e Udinese hanno trovato l’accordo per il trasferimento del portiere sloveno a Milano. Alla società friulana andranno 11 milioni di euro più la comproprietà di Marco Davide Faraoni, giovane molto gradito all’Udinese. Per ufficializzare questa operazione mancano solo firma e visite mediche che potrebbero arrivare già nella giornata di domani. Il nuovo portiere dell’Inter sarà Samir Handanovic, che si legherà alla società di Corso Vittorio Emanuele con un contratto quadriennale a 2 milioni netti annui. Ottima operazione di mercato per i nerazzurri sia dal punto di vista economico che tecnico. Il portiere della nazionale slovena è reduce da una stagione superlativa giocata ad Udine ed insieme a Buffon è stato il miglior portiere dell’ultimo campionato di Serie A.

    Samir Handanovic © Giuseppe Bellini/Getty Images

    L’arrivo di Handanovic preclude a questo punto la permanenza di Julio Cesar all’Inter o per meglio dire toglie al brasiliano il posto da titolare nella squadra allenata da Andrea Stramaccioni. Adesso che l’Inter è uscita allo scoperto acquistando il portierone sloveno, i dirigenti interisti dovranno trovare una soluzione con Julio Cesar, il cui ingaggio ammonta a 4,5 milioni e non rientra nei parametri impostati dalla società di Moratti. Ed ecco che ritorniamo al discorso di prima, l’operazione Handanovic è coerente con la politica impostata da Moratti. Infatti i nerazzurri hanno acquistato un portiere forte che guadagnerà la metà dell’ingaggio attuale di Julio Cesar e che è per di più 5 anni più giovane del brasiliano.

    Inizia a prendere forma la nuova Inter targata Andrea Stramaccioni. Dopo l’acquisto di Rodrigo Palacio che verrà presentato alla stampa domani e il riscatto di Fredy Guarin dal Porto, la società nerazzurra piazza il colpo Handanovic che difenderà dalla prossima stagione sportiva la porta nerazzurra, difesa nelle ultime sette stagioni da Julio Cesar. Dopo aver sistemato la questione portiere l’Inter si affretterà a chiudere l’operazione Matias Silvestre con il Palermo mentre per Mattia Destro (in comproprietà tra Genoa e Siena) si preannuncia un’asta tutta italiana con le milanesi e la Juve a darsi battaglia.

  • Inter Handanovic dipende da Julio Cesar

    Inter Handanovic dipende da Julio Cesar

    Massimo Moratti ha spiegato solo pochi giorni fa ai suoi tifosi, come il prossimo mercato dell’Inter, dovrà essere un ‘mercato saggio’. Traduzione? La rifondazione di cui si parla ormai da mesi, vedrà prima dei nuovi ingaggi una riduzione drastica del monte stipendi. Quindi chi non si adeguerà a questa nuova politica verrà messo alla porta secondo la logica del ‘nessuno è insostituibile’. Ed è proprio sotto questa nuova ottica che si devono leggere le particolari attenzioni e il corteggiamento serrato che l’Inter sta facendo a Samir Handanovic, nonostante in porta ci sia Julio Cesar con un contratto sino al 2014. L’ingaggio del portiere brasiliano rappresenta un onere insostenibile. A conti fatti, tra costo del cartellino e risparmio lordo sull’ingaggio l’Inter potrebbe ricavarne un tesoretto di 18-20 milioni, soldi liquidi da reinvestire su un  Handanovic con diversi anni in meno, che offre ottime garanzie e soprattutto con un ingaggio dimezzato che non rappresenterebbe un peso per le casse societarie.

    Samir Handanovic © Marco Luzzani/Getty Images

    ACCORDO INTER- La trattativa è ben avviata e secondo le ultimissime indiscrezioni giornalistiche l’Inter avrebbe raggiunto l’accordo con il portiere sloveno. Lo stesso calciatore avrebbe dichiarato al suo presidente Pozzo, di voler abbandonare l’Udinese per provare l’esperienza tra i pali di una big. Resta da definire l’affare tra le due società che potrebbe chiudersi in brevissimo tempo, considerando come i nerazzurri stiano dando un’accelerata decisiva alla trattativa. Notizia dell’ultima ora è l’inserimento nell’affare del cartellino di Marco Davide Faraoni, elemento che sarebbe ben gradito dall’Udinese

    Ovviamente prima di chiudere l’affare ci sarebbe da fare i conti con l’attuale ‘padrone dei pali’ nerazzurro Julio Cesar. Il portiere brasiliano tramite le numerose interviste nel suo paese, manda messaggi d’amore incondizionato all’Inter, ribadendo la volontà di rispettare il suo contratto fino alla naturale scadenza. Questo rappresenta un problema non facile da risolvere, poiché l’elevato ingaggio di Julio Cesar, sommato alla sua età anagrafica, tengono a debita distanza tutti i possibili acquirenti e senza la partenza dell’estremo difensore nerazzurro l’affare Handanovic rimane congelato.

    Lo stesso agente di Samir Handanovic, Federico Pastorello intercettato dai microfoni di SportItalia ha aggiunto parole importanti a conferma della trattativa avviatissima, ma con il ‘caso’ Julio Cesar da risolvere alla svelta per vedere il portiere dell’Udinese vestire la maglia nerazzurra.

    “L’interesse dell’Inter è molto concreto, ma tutto dipende da Massimo Moratti. Bisognerà decidere il futuro di Julio Cesar, solo dopo si potrà sbloccare l’affare”.

    Quindi verosimilmente l’Inter piazzerà nel corso della prossima settimana un colpo di mercato che rifarà il look alla rosa proprio a partire dai pali, passando inoltre per un’altra trattativa ben avviata con il Palermo per Matias Silvestre. La palla passa quindi in mano alla dirigenza nerazzurra che alla svelta, dovrà capire se soddisfare le esigenze del cuore, realizzando il sogno di Julio Cesar di concludere la carriera con la società che gli ha regalato gli immensi successi degli ultimi anni, o seguendo le più rigide logiche economiche, togliendo ogni spazio ai sentimentalismi, piazzando sul mercato il portiere brasiliano e chiudendo in fretta un affare che dal punto di vista prettamente economico porterebbe all’Inter moltissimi vantaggi.

  • Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Dopo aver raccolto le ceneri di una grande Inter, Ranieri ha saputo trasformare questa squadra in un’araba fenice, rinata e tornata grande. Le ambizioni scudetto dei nerazzurri sembravano essere velleità irraggiungibili solo qualche settimana fa dopo i sonori tonfi contro Napoli e Juventus, costringendo lo stesso tecnico Ranieri a iniziare a parlare di rincorsa alla zona Champions. Ora classifica alla mano con la sconfitta della Lazio sul campo del Siena il quarto posto è a un solo punto e in attesa delle partite di Juve e Milan la vetta è distante solo 5 punti. Considerando il derby della prossima settimana non pare più blasfemo fare certi tipi di discorsi.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    A questo punto i meriti di questa piccola impresa vanno a Ranieri in grado di centrare contro il Parma la quinta vittoria consecutiva, dimostrando di aver ridato nuova linfa a giocatori considerati da molti bolliti, come Milito che è tornato a splendere, e lanciando giovani che stentavano a inserirsi nei meccanismi di gioco, come Alvarez che inizia a mostrare giocate da grande campione. Contro il Parma l’Inter è tornata cattiva sottoporta realizzando ben cinque reti e riuscendo nuovamente come era già accaduto contro il Lecce a non subirne. Non sentire le assenze di Sneijder Forlan e Stankovic vuol dire tanto.

    PAGELLE INTER

    Maicon 7 Accende la fascia in attesa della sfida casalinga contro i cugini rossoneri. Alterna fase offensiva e difensiva con la stessa intensità, giocando una partita ai suoi livelli. Tantissima corsa, molti dribbling, infinite discese e un assist con il contagiri per Milito trasformato in rete proprio dal Principe.

    Faraoni 7 nonostante abbia pochissimi minuti per giocare, si fa trovare pronto e quando Ranieri lo butta nella mischia nei minuti finali del secondo tempo per concedere la standing ovation a Milito, lui entra in campo e risulta decisivo, segnando un gol di rara bellezza: tiro al volo da fuori area con traiettoria a scavalcare Mirante e a incunearsi sotto la traversa. La meglio gioventù!

    Alvarez 7,5 La prima mezz’ora di gioco dell’argentino è da urlo: dribbing, assist per i compagni e giocate da vero fuoriclasse che trasformano i vecchi buu di San Siro in scroscianti applausi. Serve un assist perfetto per il primo gol di Milito iniziando a convincere anche i più scettici e guadagnandosi la fiducia di Ranieri e dei compagni che lo cercano in continuazione. Scende nella ripresa, così Ranieri lo preserva per il derby.

    Milito 8 Welcome back Principe! Dopo aver vinto il bidone d’oro 2011 e aver sbagliato l’impossibile sotto porta, Milito torna a farsi bello e spietato nell’area di rigore realizzando una doppietta che gli mancava da secoli, e ritrovando quelle giocate del campione stile triplete. Pregevole la giocata con cui manda in tilt Brandao e poi subito dopo serve l’assist perfetto per Pazzini. Due gol e un assist, quale miglior modo per iniziare l’anno nuovo?

    PAGELLE PARMA

    Mirante 5 Ovviamente se prendi cinque gol il tuo voto ne risente, ma se sui gol di Milito e Pazzini si può dire incolpevole, non è così per il 2-0 di Thiago Motta, dove si tuffa in ritardo non riuscendo a chiudere lo specchio della porta. Sfortunato e un po’ fuori dai pali sul gol capolavoro di Faraoni.

    Brandao 4,5 Non poteva immaginare un debutto peggiore. Anche perché se in una partita subisci un passivo così pesante gran parte dei demeriti è della coppia di centrali. Lui entra colpevolmente in un paio dei cinque gol subiti, dimenticandosi totalmente la marcatura di Milito sul 3-0, e facendosi mettere a sedere sempre dal Principe sull’azione del gol di Pazzini.

    Biabiany 6 Il migliore dei suoi. La voglia di rivalsa c’è tutta, anche la corsa e la grinta con cui affronta la partita. Serve un assist perfetto per Giovinco con la partita ancora sull’1-0, ma il piccolo attaccante spreca clamorosamente. Per il resto non demerita.

    Giovinco 5,5 Dovrebbe spaccare in due la difesa nerazzurra con la sua velocità, con i suoi dribbling e con le sue accelerazioni, ma si ricorda di farlo solo al 26’ del secondo tempo non trovando il gol della bandiera. Si capisce che non è la sua serata quando nel primo tempo di testa ad un passo dalla porta, libero da marcature si divora il gol del possibile pareggio.

    HIGHLIGHTS INTER PARMA 5-0

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  • L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    Presentarsi al prossimo derby segnando cinque gol al Parma supera di gran lunga qualsiasi delle più rosee aspettative, lanciando un chiaro segnale ai cugini rossoneri, l’Inter è tornata ad essere una squadra pericolosa per chiunque. I nove gol segnati e zero subiti nelle ultime due partite sono un chiaro segnale di come la squadra di Ranieri abbia trovato la giusta quadratura, riuscendo a far esprimere al meglio i suoi interpreti, facendo tornare a segnare gol a raffica a Milito, evidenziando miglioramenti esponenziali di un Alvarez davvero “Maravilla” e lasciando spazio per il primo gol capolavoro di Marco Davide Faraoni. Il Milan è avvisato.

    Diego Milito, Inter | © Claudio Villa

    Ranieri non sottovaluta la sfida contro i gialloblu, evitando di pensare troppo al derby sceglie la formazione migliore schierando dal primo minuto i diffidati Thiago Motta e Maicon confermando le previsioni scegliendo un 4-3-1-2 con Alvarez alle spalle di Pazzini e Milito. Colomba mette in campo un 4-4-2 non cambiando nulla rispetto alle previsioni iniziali.

    PRIMO TEMPO – Buona la manovra nerazzurra nei primi dieci minuti, con un Alvarez letteralmente scatenato, dribbling e giocate di classe per deliziare i suoi tifosi. Il gol sembra nell’aria, e infatti, arriva al minuto 13’ su una bella progressione insistita di Zanetti che lascia ad Alvarez, con l’argentino che da sinistra serve un assist perfetto per Milito. Il Principe anticipa tutti e mette in rete, cancellando in questo modo l’hannus horribilis appena passato, iniziando quello nuovo con il gol. Ancora Inter con un Alvarez scatenato che mette a sedere un difensore e serve un assist perfetto  per Pazzini che calcia al volo mandando il pallone in curva.

    Notte fonda per il Parma, l’Inter domina totalmente trovando il 2-0 al 18’ con Thiago Motta che da fuori area sfrutta un rimpallo e calcia al volo battendo Mirante che sicuramente ha le sue colpe sul gol. L’occasione per riaprire la partita per il Parma, arriva al 20’ con una ripartenza di Biabiany che serve ad un solissimo Giovinco davanti a Julio Cesar il pallone sulla testa. La ‘formica atomica’ incredibilmente sbaglia un gol facilissimo mettendo il pallone di poco a lato. Ancora Giovinco al 29’ su punizione trova una pronta respinta di Julio Cesar a negargli il gol. Dopo qualche guizzo dei gialloblu, al 41’ arriva il terzo gol dell’Inter, con Milito che trova la doppietta battendo Mirante di testa grazie a uno splendido cross di Maicon dalla trequarti. Nessun minuto di recupero e primo tempo che termina sul 3-0 per i nerazzurri.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio e nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Colomba al 10’ cambia qualcosa inserendo Pellè al posto di Modesto, disegnando un Parma più offensivo con il tridente davanti. Non passa nemmeno un minuto che i nerazzurri calano il poker con Milito che in velocità mette a sedere Brandao e serve un assist per Pazzini che con un tocco sotto scavalca Mirante e mette la sua firma nel tabellino dei marcatori decretando il 4-0. La partita non cambia con l’Inter che congela inevitabilmente i ritmi di gioco e il Parma continua a non creare nulla di pericoloso davanti. Grande azione di Giovinco al 26’ che praticamente salta tutta la difesa nerazzurra entra in area e  calcia sfiorando il palo alla destra di Julio Cesar prendendosi anche gli applausi di San Siro. Ranieri nel frattempo toglie uno spento Alvarez per inserire  un più fresco Coutinho.

    Siparietto particolare al 28’ con Zanetti nel tentativo di anticipare Gobbi in scivolata colpisce il pallone e manda la palla nella propria rete, con il guardalinee che annulla l’autogol per posizione di offside del centrocampista emiliano. Standing ovation per Milito al 30’ quando Ranieri lo toglie per far entrare Faraoni, schierando Coutinho seconda punta. Proprio Faraoni al 34’ trova un gol da incorniciare calciando al volo da fuori area scavalcando Mirante e colpendo la parte bassa della traversa facendo impazzire tutto lo stadio nerazzurro. La gara non regala ulteriori emozioni nel finale con un lungo possesso palla nerazzurra in attesa del fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero, lanciando nel migliore dei modi possibile i nerazzurri verso il derby.

  • Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Dopo aver sconfitto Fiorentina e Genoa, ritrovando una classifica dignitosa, i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri puntano al terzo risultato utile consecutivo, in   Cesena Inter . La ricerca della continuità è una costante che l’Inter in questa stagione ancora non ha trovato, poiché il cammino seguito fin ad ora è stato invece rappresentato da una striscia di risultati altalenanti, di alti e bassi che costringono i nerazzurri a provare una rimonta molto simile a quella di Leonardo della stagione passata. Al ‘Manuzzi’ i bianconeri di Arrigoni venderanno cara la pelle, galvanizzati dall’ultima vittoria ottenuta sul campo del Palermo, con l’ex di turno Adrian Mutu pronto a segnare il gol numero 100 in Italia proprio contro la sua ex squadra.

    CESENA– Moltissimi dubbi per Arrigoni, che deve fare i conti con la lista degli infortunati, dove figurano Colucci, Martinho e Martinez, con l’aggiunta dello squalificato Rossi. Le incognite maggiori riguardano il possibile modulo, poiché nell’ultimo turno vittorioso contro il Palermo, i bianconeri hanno adottato un 4-3-2-1 mentre oggi Arrigoni potrebbe optare per un modulo che garantisca più coperture e speculare a quello nerazzurro: il classico 4-4-2. Ballottaggio dunque in mediana dove Candreva e Ghezzal si giocano un posto in due, nonostante l’italiano parte leggermente favorito. Per il resto poche sorprese con Antonioli che torna tra i pali, dopo esser stato sostituito da Ravaglia nell’ultimo turno di campionato. Difesa a quattro con i recuperi di Lauro e Comotto figurano Von bergen al centro e Rodriguez sull’esterno. In mediana Ceccarelli, con Guana, Parolo (a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate) e a supporto del reparto offensivo agirà Candreva. Tandem d’attacco composto dal brasiliano ex Empoli e Frosinone Eder, in coppia con Adrian Mutu alla ricerca del centesimo gol in Italia.

    La carica di Ranieri Cesena Inter | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri rinuncia nuovamente al suo giocatore più importante, Wesley Sneijder, per non forzarne il recupero, lasciando a casa anche  Ranocchia e Chivu alle prese con i rispettivi infortuni. Tornano disponibili invece Forlan e il brasiliano Maicon lasciato a riposo per motivi precauzionali contro la Fiorentina. Pochi dubbi sul modulo per il tecnico romano che dovrebbe schierare il 4-4-2 delle ultime sfide, con la scelta in mediana di lanciare uno tra Alvarez autore di una buona prova contro i viola, e Faraoni invece apparso in leggero calo fisico. Con il ritorno di Maicon in difesa Zanetti riprende la sua casella a centrocampo e quindi rimane un solo posto libero per due o tre nomi, inserendo nel ballottaggio anche il brasiliano Coutinho. Quindi nel dettaglio, in difesa saranno presenti i soliti e solidi Lucio-Samuel al centro, con a sinistra l’ex di turno Nagatomo intenzionato a segnare il terzo gol di fila , e a destra Maicon. In mediana Thiago Motta e Cambiasso agiranno più centrali a schermo della difesa con Zanetti e uno tra Faraoni e Alvarez per garantire corsa e cross, allargando il gioco sulle corsie laterali. In attacco dubbio sul possibile utilizzo della coppia Pazzini Milito, con il Cacha Diego Forlan che scalpita per giocare dal primo minuto. Se così non dovesse essere, possibile ingresso a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA INTER:

    Cesena (4-3-2-1): 1 Antonioli, 16 Comotto, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 77 Ceccarelli, 5 Guana, 18 Parolo, 8 Candreva, 10 Mutu, 7 Eder.

    A disp.: 88 Ravaglia, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 24 Arrigoni, 32 Ghezzal , 70 Bogdani, 17 Malonga.

    All.: Arrigoni.

    Squalificati: Rossi.

    Indisponibili: Colucci, Martinho, Martinez.
    Inter (4-4-2): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo, 37 Faraoni, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti, 7 Pazzini, 22 Milito.

    A disp: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 18 Poli, 28 Zarate, 9 Forlan.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Ranocchia, Chivu, Jonathan, Viviano.

  • Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Inter Fiorentina, le pagelle. Faraoni e Coutinho sugli scudi

    Era necessario fare punti e la squadra guidata da Ranieri non si è tirata indietro, mettendo sul piatto una partita finalmente convincente, agevolata sicuramente da una Fiorentina fin troppo rinunciataria, ma considerando come Julio Cesar abbia fatto solo lo spettatore in una serata del genere i complimenti vanno anche alla retroguardia nerazzurra.

    La gioia di Nagatomo e del giovane Faraoni Inter Fiorentina 2-0 | ©Getty Images
    Il rientro di Lucio ha agevolato il lavoro di Samuel, e la mossa vincente di schierare Faraoni davanti a Maicon ha permesso al brasiliano di spingere avendo le spalle sempre coperte. Vincente anche la scelta di un Coutinho sempre più ispirato e adattato al campionato italiano. Le assenze di Montolivo e Jovetic hanno avuto un peso certamente notevole, costringendo Delio Rossi a ridisegnare la squadra in tutta fretta, ma la sensazione è che i viola siano ancora alla ricerca della giusta continuità. Lode a Pazzini che ritrova il gol a San Siro, ma evidenzia ancora qualche errore non da lui sottoporta.

    Inter Fiorentina, le pagelle

    Maicon 6,5 Meno male che Ranieri in conferenza stampa gli aveva detto “spingi poco” perché il rientro doveva essere graduale. Fa di testa sua e inizia a macinare su e giù sulla SUA fascia, servendo quei cross che da troppo tempo le punte cercavano invano come l’acqua nel deserto. Ovviamente rientra di meno in fase difensiva perché coperto e supportato da uno splendido Faraoni.

    Coutinho 6,5 Altra buona prova del giovanissimo talento brasiliano, che non fa sentire l’assenza di uno come Sneijder regalando un assist di rara bellezza a Pazzini per il primo gol, e servendo ottimi palloni ai compagni. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di provare il gol, ma trova un prontissimo Boruc sulla sua strada. Prima di uscire prova un cross di esterno che ricorda molto la “trivela” dell’esiliato Quaresma. Tanti applausi (meritati aggiungo) da parte di San Siro per lui.

    Nagatomo 6,5 Quasi per magia torna finalmente il giocatore ammirato nella scorsa stagione, quello che non smetteva mai di correre senza sbagliare una chiusura, e azzeccando alla perfezione i tempi di inserimento in fase offensiva. Stasera come un buon agente segreto ha anche la licenza di segnare e in complicità con Gamberini beffa Boruc tornando a comparire nel tabellino dei marcatori.

    Pazzini 6,5 Torna finalmente a segnare regalando ai suoi la vittoria con un gol da rapinatore d’area puro. Esultanza rabbiosa che farà discutere, ma è lo stesso Pazzini a smorzare le polemiche spiegando come fosse uno sfogo relativo alla settimana appena passata. Meno incisivo del solito nel finale si divora un gol che avrebbe segnato anche Muntari…

    Faraoni 7 Golden boy. Continua a sorprendere tutti mantenendosi ad altissimi livelli, coprendo rientrando e offrendo una corsa strabiliante. Vince a mani basse il duello con un giocatore del calibro di Vargas, e riesce a tappare ogni buco lasciato scoperto da Maicon. Vai a vedere che l’esterno che cercava l’Inter ce l’ha in casa.

    Behrami 6 Senza dubbio il migliore dei suoi. Nel nuovo ruolo che gli ha ritagliato Delio Rossi si trova a meraviglia, corre e macina chilometri impedendo soprattutto nel primo tempo molte incursioni nerazzurre. Spinge molto anche in fase offensiva ma trova un cliente scomodo come Lucio a chiudergli ogni spazio. Nella ripresa cala inevitabilmente dopo aver speso tutto

    Ljajic 4,5 Lo Zarate nerazzurro. Esageratamente innamorato nel pallone non lo passa mai. Nel primo tempo avrebbe l’occasione di lanciare a rete Gilardino da solo contro Julio Cesar ma esagera nel portare palla e tarda il passaggio facendosi intercettare. Rossi lo sgrida dalla panchina ma la sua prova non migliora, anzi. Peggiore in campo.

    Pasqual 5 Partita da dimenticare per il laterale che soffre in maniera evidente le incursioni delle fasce nerazzurre senza risucire mai a spingere in maniera produttiva in fase offensiva. Stasera entra nel tabellino per la complicità e il pasticcio con cui regala il 2 a 0 di Nagatomo ai nerazzurri.

    Natali 5 Giornata no anche per il centrale, che dopo aver saltato la sfida contro la Roma torna in campo in una partita difficile. Dormita colossale sul primo gol dove si fa anticipare da Pazzini che lo supera e batte Boruc.

    Inter Fiorentina video highlights
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  • Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Inter – Cska Mosca, Ranieri da spazio ai giovani

    Vincere per le casse nerazzurre e per il ranking, queste sono le conclusioni del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia dell’ultima partita del girone europeo dell’Inter contro il Cska di Mosca.

    L'allenatore dell'Inter Claudio Ranieri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nerazzurri che in campionato vivono uno dei peggiori momenti della loro storia, trovandosi a fare fronte ad una classifica che farebbe impallidire anche una neo promossa, mentre invece in Champions League guidano il loro girone e sono riusciti a conquistare la qualificazione e il primato con un turno d’anticipo come non accadeva da anni. Considerando come non sia una partita determinante, è comunque necessario evitare figuracce, (come ricordava Moratti alla vigilia di un Inter – Werder Brema a Benitez), quindi Ranieri lascerà spazio a chi ha giocato meno utilizzando a pieno la nuova leva dei giovani nerazzurri.

    Prima in conferenza stampa anche per Marco Davide Faraoni apparso un po’ in imbarazzo nella domanda di una cronista giapponese, mentre in campo ha dimostrato di non conoscere l’emozione della prima da titolare.

    INTER – In attesa dei rientri importanti di Maicon e Sneijder (che torneranno sabato in campionato), Ranieri si appresta a lasciare spazio a chi è stato meno utilizzato in questo inizio di campionato. Senza aver parlato del momento con Moratti il tecnico promette il massimo dell’impegno per i suoi ragazzi, in attesa di un mercato di gennaio che dovrebbe far tornare a quadrare i meccanismi di gioco di una squadra fin troppo logora e stanca. Stasera i nerazzurri dovrebbero scendere in campo con un formazione tipo 4-3-1-2, con il cambio di testimone tra i pali tra Julio Cesar e Castellazzi, mentre in difesa spazio al giovane protagonista con l’Under 21 Caldirola ancora mai utilizzato da Ranieri. Accanto a lui Ranocchia, mentre sulle fasce agiranno Nagatomo e il protagonista della conferenza stampa Faraoni. Centrocampo che vede l’onnipresente capitan Zanetti (che dovrà saltare il prossimo turno di campionato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese) affiancato da Obi e la giovane promessa Crisetig. Leggermente avanzato, nel ruolo di trequartista ci sarà il rientrante Coutinho, a supportare il tandem offensivo composto da Milito e Zarate in cerca dell’ennesima buona prova che ancora non arriva.

    CSKA MOSCA – Slutsky vuole fare lo sgambetto ai nerazzurri battendoli nella loro tana e  aver la possibilità in questo modo di strappare un pass per gli ottavi di finale. Il tecnico della squadra russa ha in mente una formazione aggressiva e compatta allo stesso tempo che sappia approfittare delle debolezze che stanno affliggendo i nerazzurri in quest’ultimo periodo. I russi cercheranno di fare risultato a San Siro buttando un occhio alla sfida tra i turchi del Trabzonspor a quota 6 punti con i francesi del Lille indietro a 5 punti. Essendo il fanalino di coda del gruppo il Cska fermo a quota 5 punti, è necessaria una vittoria e magari un pareggio tra le altri due pretendenti al secondo posto del girone.

    Largo dunque ad un 4-4-2 con Gabulov tra i pali, linea difensiva a quattro uomini composta da Ignasevich e Berezutsky al centro e Nababkin e Schennikov sulle fasce. Centrocampo sempre a forza quattro con Oliseh, Aldonin e Mamaev, con il più avanzato di tutti alle spalle degli attaccanti Dzagoev, sempre più indicato come la nuova stella talentuosa russa del momento. A far male davanti ci sarà la coppia del gol Doumbia, affiancato dal brasiliano Vagner Love.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER – CSKA MOSCA

    INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Faraoni, Ranocchia, Caldirola, Nagatomo; Criseting, Zanetti, Obi; Coutinho; Milito, Zarate.
    A disposizione: Orlandoni, Samuel, Chivu, Stankovic, Alvarez, Cambiasso, Pazzini.
    Allenatore: Ranieri.

    CSKA MOSCA (4-4-2): Gabulov; Nababkin, Ignasevich, A. Berezutsky, Schennikov; Oliseh, Aldonin, Mamaev, Dzagoev; Doumbia, Vagner Love.
    A disposizione: Chepchugov, V. Berezutsky, Vasin, Semberas, Cauna, Rahimic, Serderov.
    Allenatore: Slutsky.

  • Inter, Marco Faraoni disagio “giapponese” in conferenza stampa

    Inter, Marco Faraoni disagio “giapponese” in conferenza stampa

    Nella disfatta interna contro l’Udinese è sicuramente stato uno dei pochi in maglia nerazzurra a non demeritare dimostrandosi una pedina fondamentale per gli equilibri tattici dell’Inter e una valvola di sfogo dell’azione sulla fascia destra. Marco Faraoni nella incolore, al momento, stagione dell’Inter è sicuramente un segnale di speranza e di luce per un futuro non così tanto tanto prossimo.

    Marco Faraoni in conferenza stampa | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Tifosissimo laziale e cresciuto con la maglia delle aquile addosso Marco Faraoni è passato all’Inter nell’estate del 2010 aggregandosi alla Primavera di Pea e vincendo il Torneo di Viareggio. Da inizio della nuova stagione è nel giro della prima squadra con cui ha debuttato a Pechino nella finale di Supercoppa Italiana persa dall’Inter contro il Milan per 2-1.

    Nato difensore centrale Marco Faraoni è esploso entusiasmando sia Delio Rossi che Davide Ballardini alla Lazio come esterno basso di difesa. Nella scorsa stagione per la sua bravura nell’attaccare la profondità e per le grandi capacità tecniche che gli permettono di piazzare cross dal fondo interessanti Fulvio Pea lo utilizzò prevalentemente come esterno alto di destra e proprio in quel ruolo ha debuttato sabato scorso nella partita a San Siro contro l’Udinese.

    Dopo il debutto da titolare in campionato quest’oggi potrebbe replicare in Champions League dopo aver rotto il ghiaccio subentrando a Zarate nella partita contro Trabzonspor. A dimostrazione di quanto Ranieri voglia responsabilizzare il ragazzo credendo ciecamente nelle sue qualità, ieri Marco Faraoni ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del match di Champions League Inter Cska Mosca dimostrando forse di esser più impacciato davanti ai giornalisti che con il pallone tra i piedi. Nelle parole di Faraoni si sente tanta determinazione anche se la sua prima conferenza stampa sarà sicuramente ricordata per il simpatico siparietto con una giornalista giapponese che potrete ascoltare nel video qui sotto. La partita di Champions League poco importante dal punto di vista del risultato serve all’Inter per ritrovare la vittoria e il conseguente entusiasmo in vista dell’ultimo rush prima della sosta natalizia fondamentale per non perder ulteriore contatto dalle squadre di vertice.

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  • Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Conquistato il primato nel girone e la qualificazione con un turno d’anticipo, Ranieri può iniziare a prendersi le lodi che gli spettano per aver risollevato quantomeno il cammino europeo interista, leggermente compromesso già nella prima giornata contro i turchi proprio da Gasperini. In campionato la strada da percorrere è sicuramente più lunga e impervia, ma le garanzie e gli aiuti ad una rosa definita troppo vecchia e logora arrivano non dal mercato di gennaio, ma dal mercato estivo che fa sbocciare con i tempi giusti la linea verde nerazzurra: Alvarez e Coutinho.

    Coutinho | ©Giuseppe Cacace/Getty Images

    LINEA VERDE

    I due giovani talenti nerazzurri sono stato fin troppo presto bollati come due brocchi, due bidoni, assegnando all’Inter la palma del peggior mercato in entrata. Lo stesso Sneijder in una recente intervista con la propria nazionale aveva spiegato come il problema nell’Inter fosse la differenza troppo evidente tra i titolari e chi si accomoda in panchina. Voilà ecco servito l’assist perfetto per dimostrare il contrario: a Cagliari, l’olandese si infortuna e Coutinho entra al suo posto, mentre Alvarez destinato alla tribuna si accomoda in panchina. La sorpresa è doppia perché il baby brasiliano mostra un modo di giocare totalmente nuovo, ostentando quella sicurezza che fino ad ora non aveva mai mostrato, riuscendo persino a regalare il gol della sicurezza ai suoi. E Alvarez non è da meno entrando di diritto in entrambe le azioni da gol, aiutando il centrocampo e mostrando quelle doti tecniche che gli avevano garantito in patria il soprannome Maravilla.

    LODI A RANIERI

    – Ranieri è stato lungimirante, come spesso ripeteva ai giornalisti bisognava assolutamente considerare i tempi di adattamento al calcio italiano, poichè entrambi i giocatori in allenamento mostravano giocate da grandi campioni. Il tecnico nerazzurro ha atteso il momento giusto inserendoli gradualmente e con l’intelaiatura dei senatori a supportarli, considerando come il nuovo cambio di modulo sia molto più adatto alle loro caratteristiche.

    Claudio Ranieri | © Str/Getty Images
    Infatti la svolta c’è stata con l’utilizzo del    4-2-3-1 allargando il gioco sugli esterni e permettendo ad Alvarez di esprimersi al meglio. La conferma del continuo miglioramento si è avuta proprio ieri contro il Trabzonspor dove Ricky Maravilla nel primo tempo ha disputato una gara di grandissima qualità, segnando un gol bellissimo e iniziando ad entrare nei meccanismi di gioco nerazzurri. Ovviamente è presto per parlare di nuovi campioni, ma la strada intrapresa è quella giusta, e già nella prossima sfida contro il Siena il ricambio generazionale interista avrà la possibilità di mettersi in mostra, con un occhio di riguardo per un altro baby talento: Marco Davide Faraoni, il terzino strappato alla Lazio e che potrebbe rappresentare un ottimo investimento per il futuro.

    CURIOSITA’- Gianluca Di Marzio esperto di mercato di Sky Sport in una recente intervista ha preso le difese di Alvarez, in merito a chi l’avesse definito come un affare sbagliato della dirigenza nerazzurra, spiegando come le cifre per l’acquisto del cartellino siano assolutamente state ingigantite: “L’Inter ha chiuso l’affare per 5,5 milioni più 4 di bonus, questa è la verità. Altre cifre, gonfiate, servono solo per bocciare un acquisto che meritava e merita invece fiducia”.

    PAZZINI AFFAMATO-

    Se non bastasse la voglia di riscatto delle giovani promesse nerazzurre, sicuramente ci penserà la fame di vittorie palesata dal bomber Giampaolo Pazzini che in una recente intervista al Guerin Sportivo ha parlato della sua Inter e della sua voglia di vincere: “Ormai questa maglia comincio a sentirla sulla pelle, qui ti rendi conto di essere in una grande squadra e di lottare per traguardi importanti. Quando sono arrivato a Milano, mi è cresciuta la voglia di vincere, mi è venuta una fame mai avuta sin lì”. Sul difficile rapporto nato con Gasperini il Pazzo preferisce evitare polemiche, spiegando invece come Moratti l’abbia preso subito a cuore : “Lasciamo stare, non ero contento, ma rispetto le scelte di un tecnico. Quando però Moratti lo richiamò dissi cavolo! Moratti non è un presidente qualunque, lui ha avuto tantissimi cannonieri. Ero felice e sorpreso, emozionato e stupito”.

  • Inter, poker alla Cremonese. Eto’o scatenato, bene Faraoni

    Inter, poker alla Cremonese. Eto’o scatenato, bene Faraoni

    L’Inter saluta Pinzolo con un poker alla Cremonese e tante buone indicazioni per Gian Piero Gasperini. I nerazzurri possono contare sempre sulla vena realizzativa di Samuel Eto’o autore di una doppietta e tantissime giocato d’alta scuola, timbra il consueto cartellino anche Pazzini su un geniale assist di Stankovic e nel finale gioia per il promettente Faraoni autore anche di un assist.

    Pur se meno brillante del solito anche oggi Alvarez ha fatto vedere le sue grandi qualità, grandissimo controllo di palla e un piede sinistro davvero interessante. Sneijder, al centro di un rebus di mercato, è stato schierato ancora una volta tra i tre di centrocampo.

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