In uno sport sempre più esclusivo e diventato oramai il passatempo preferito per facoltosi petrolieri russi o per viziati sceicchi capita ancora di ritrovare la favola, il minuto imprevedibile che cambia le carte in tavola e ti permette di convincerti che il calcio è sempre lo sport più bello del mondo. (altro…)
Tag: marco cassetti
-
An Italian job, Marco Cassetti e il Watford
Dopo essere stata una valida e spesso invalicabile colonna romanista, a 36 anni suonati Marco Cassetti, esterno difensivo duttile ed abile anche per le proiezioni offensive, ha sposato in pieno il progetto della famiglia Pozzo, che nella scorsa estate ha rilevato la proprietà del Watford con il proposito di riportarlo in breve tempo ai fasti che gli competono. Tesserato con l’Udinese, il giocatore che vanta anche 5 presenze nella Nazionale Italiana è passato in prestito alla compagine inglese che milita in Championship, la Serie B, allenata da Gianfranco Zola con Giancarlo Corradini nelle vesti di secondo, la cui rosa è stata irrobustita soprattutto da calciatori provenienti dal club friulano.
Nato a Brescia e cresciuto nelle file del Montichiari e del Lumezzane, autentiche fucine di talenti del calcio lombardo, Marco Cassetti si è poi rivelato al grande pubblico con le maglie di Verona e Lecce, dove tra l’altro ha beneficiato delle indicazioni tattiche e degli insegnamenti di Zdenek Zeman.Nel corso della sua militanza con i salentini è arrivata anche la sua prima presenza in Nazionale, a Padova contro l’Islanda il 30 marzo del 2005. Quindi, una più che proficua esperienza con la maglia giallorossa dal 2006 al 2012, totalizzando tra campionato e coppe 195 apparizioni e 5 reti e vincendo la Coppa Italia nel 2007 e nel 2008 e la Supercoppa Italiana nel 2008. Il 6 dicembre del 2009 con un suo gol tra l’altro ha deciso il Derby della Capitale, cosa non da poco per chi gioca a Roma.
Quindi in estate il trasferimento al Watford, squadra dell’Hertfordshire all’estremo nord della periferia di Londra passata in mano a Giampaolo Pozzo il 29 giugno del 2012. Gli hornets, i calabroni, mancano dalla Premier League dal 2007 e negli Anni Ottanta vissero il loro momento di maggior splendore. La presidenza era nelle mani del cantante pop Elton John e la squadra allenata da Graham Taylor arrivò seconda in campionato nel 1983 e l’anno successivo perse la finale di FA Cup contro l’Everton. I Pozzo hanno riportato entusiasmo a Vicarage Road, l’impianto di poco più di 17.000 posti, ingaggiando numerosi giocatori, tra cui Almunia, ex-portiere dell’Arsenal, e proprio Cassetti, indicato come nuovo punto di forza della squadra.Gli vanno a far compagnia altri giocatori appartenenti al club friulano come il ceko Vydra, il brasiliano Neuton, lo svizzero Abdi, lo svedese Ekstrand e gli argentini dal passaporto italiano Battocchio e Forestieri. La squadra ha ben assorbito i dettami tattici di Zola, che non è il primo italiano a sedersi sulla panchina dei giallo neri. In passato è transitato da Vicarage Road anche Gianluca Vialli. Ma Zola sembra godere di maggiori consensi e simpatie e non a caso la sua squadra si è arrampicata fino al 4° posto in graduatoria in piena zona play-off, anche se il secondo posto che dà diritto alla promozione diretta e occupato dall’Hull City dista appena tre punti. Irrangiungibile appare al momento la capolista Cardiff City. Mentre per i posti nei play-off si sgomita principalmente con il Leicester City, il Crystal Palace ed il Middelsbrough. Una Championship in ogni caso estremamente equilibrata.
L’esperienza fino a questo momento di Marco Cassetti è stata estremamente positiva. 19 presenze in campionato quasi tutte ben oltre la sufficienza. Anzi l’ex-romanista è uno dei trascinatori della sua nuova squadra che spera di proiettare nuovamente in Premier League, vivendo nel frattempo nella lontana periferia londinese un’autentica seconda giovinezza. -
Juventus, Borriello firma. Amauri verso Firenze
Manca davvero pochissimo alla chiusura, in positivo, della lunga love story tra Borriello e la Juventus, l’attaccante giallorosso infatti sta per firmare il suo legame con la società bianconera con un contratto che prevede un prestito oneroso con diritto di riscatto.
I due amministratori delegati Giuseppe Marotta e Claudio Fenucci si incontreranno tra poche ore per definire gli ultimi dettagli dell’accordo che, secondo i ben informati, prevede un milione di euro per le prestazioni del giocatore ed un eventuale versamento di circa 8 milioni per l’acquisto definitivo. Marco Borriello dovrebbe quindi partecipare alla seduta di allenamento a Vinovo già subito dopo Capodanno divenendo così il botto del calciomercato Juventus invernale.
Quello dell’attaccante, ormai quasi ex Roma, non è l’unico arrivo in sponda bianconera, infatti lo scatenato Marotta sta trattando altri 2 colpi d’effetto. Il primo riguarda il ritorno a Torino di Martin Caceres, secondo colpo del calciomercato Juventus, che grazie alla sua flessibilità potrebbe dare fiato ai quattro componenti del reparto difesivo. L’affare si chiuderà grazie all’intermediazione del suo agente Beppe Bozzo con una formula ancora da stabilire, ma sembra che l’uruguagio sarà ceduto a titolo temporaneo, versando subito un piccolo acconto (2 milioni già a gennaio) e, in caso di soddisfazioni da entrambi le parti, a giugno ci potrebbe essere il riscatto (cifra che si aggira intorno ai 5 milioni).
Secondo obiettivo quasi certo della Juve, oltre a Borriello e Caceres, è il centrocampista della Roma, David Pizarro, rimasto fuori dai progetti di Luis Enrique. Mister Antonio Conte aveva richiesto un rinforzo a centrocampo per dare respiro ad Andrea Pirlo e il cileno sembra la scelta più giusta, considerando che il giocatore può prelevare anche Marchisio e Vidal. A trattare con il dg bianconero anche questa volta è Beppe Bozzo che potrebbe inserire nella trattativa anche Cassetti, giocatore che a giugno si svincolerebbe gratis dai giallorossi ma, vista la forte richiesta del difensore anche da parte di altri club, la Juve potrebbe offrire una cifra modesta per assicurarsi subito l’ex giocatore del Lecce.
I possibili arrivi nelle prossime ore, non devono distogliere l’attenzione sulle trattative in uscita Amauri, Toni, Iaquinta e Motta, dipenderà dal loro addio il bilancio del calciomercato bianconero e del lavoro complessivo di Marotta e Paratici. Il primo sembra essere il più corteggiato dalla Fiorentina che deve ormai rimpiazzare la cessione al Genoa del bomber Gilardino. Anche l’italo-brasiliano non ha nascosto di preferire la piazza viola a quella inglese del Tottenham o Fulham, società molto interessate al trasferimento del giocatore. Ma qui Amauri deve fare i conti con la concorrenza, ovvero con Pinilla, pupillo di Delio Rossi ai tempi del Palermo, e Maxi Lopez, giocatore ad un passo dal vestire la maglia rossonera ma che ora potrebbere essere la prima scelta dei Viola.
Per Toni il futuro è ormai lontano dalla Juve. Anche per l’attaccante si prospetta un possibile ritorno a Firenze, ma obiettivamente il suo trasferimento alla corte di Delio Rossi sembra più difficile. Per lui potrebbe giungere a breve una chiamata all’estero. Stessa sorte per Iaquinta che, terminati i rumors di un suo interesse a Napoli, potrebbe lasciare presto Torino alla volta di Lecce o Novara, piazza quest’ultima che non ha entusiasmato molto il giocatore. Per lui si prospetta una partenza verso l’estero, con l’Espanyol in prima fila per l’ingaggio.
Motta infine potrebbe salutare Torino per raggiungere lo Sporting Gijon, Mentre Grosso potrebbe decidere di accettare la corte degli Emirati Arabi. Rimane da sciogliere il quesito su Krasic: quale sorte per il serbo? Secondo un’attenta analisi di Tuttosport, il giocatore potrebbe addirittura non essere ceduto almeno per un motivo fondamentale: non lo si può svendere considerando i 15 milioni pagati al Cska nell’estate 2010. L’interesse del Chelsea per Krasic va così scemando visto che i Blue sarebbero disposti solo ad un prestito. Piuttosto il biondo potrebbe prendere in considerazione la corte degli ultimi giorni da parte del Fenerbahçe.
TUTTO SUL CALCIOMERCATO JUVE
-
Calciomercato Roma, fuori Borriello dentro Guarin
Dopo le ultime gare positive del 2011 la Roma si prepara in vista del mercato invernale. Mancano ancora tanti pezzi al mosaico di Luis Enrique e molti giocatori emarginati stanno per lasciare la Capitale. Walter Sabatini è in piena attività per una sessione invernale che si preannuncia molto vivace.
POSSIBILI CESSIONI – Il partente numero uno è senza dubbio Marco Borriello da inizio stagione fuori dal progetto. Le strade per la punta centrale sono tre e portano alla Juventus, al Paris Saint Germain e al Genoa. In particolare l’asse Torino-Genova è molto caldo. L’attaccante sarebbe infatti in procinto di passare ai bianconeri, ma a condizione che Amauri accetti l’offerta di ingaggio pari a 1,8 milioni di euro a stagione che gli propone Preziosi. A quel punto le due società sarebbero entrambe soddisfatte con l’acquisto di una punta di peso e la concorrenza milionaria dei parigini sarebbe spazzata via.
Altro calciatore in partenza è Marco Cassetti. Il numero 77 giallorosso non gode della fiducia del tecnico e dopo tanti anni alla Roma potrebbe andare al Parma insieme al più giovane collega Stefano Okaka in cerca di minuti da giocare. Anche Cicinho lascerà di sicuro il club romanista dopo averlo dichiarato apertamente. Il brasiliano guadagna più di 2 milioni e a 32 anni non ha grande mercato e si profila una rescissione contrattuale o nella migliore delle ipotesi un ritorno in Brasile. Solo voci di corridoio, invece, per la cessione di Juan che la società ritiene indispensabile.POSSIBILI ACQUISTI – Il miglior acquisto per la Roma potrebbe essere la firma sul nuovo contratto di Daniele De Rossi che tarda ad arrivare. Le parti sembrano essersi avvicinate, ma il tempo avanza e la pressione del Manchester City fa paura. Sul piatto per il Biondo di Ostia ci sono i 6 milioni a stagione offerti dalla Roma contro i 9 offerti dal City. La sensazione è che il centrocampista voglia chiudere la carriera nella sua città, ma l’atteggiamento della società nei fatti non sembra andare nella stessa direzione.
Sul fronte acquisti veri e propri invece il nome dominante è quello di Guarin 25enne mediano del Porto. Il procuratore è in contatto con Sabatini e la trattativa è possibile, ma ci sono problemi sulla modalità. I portoghesi vorrebbero un acquisto secco a 8 milioni di euro, la Roma vorrebbe prenderlo in prestito con promessa di riscatto. Il giocatore, comunque, avrebbe già accettato l’offerta giallorossa. Sempre in tema centrocampo si susseguono le voci dal Brasile su Casemiro e Paulinho ambiti da svariati club europei, ma l’avanzamento della trattativa Guarin sembra allontanare queste altre ipotesi. -
Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni
Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.
Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.
INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).
ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
Allenatore: Leonardo.ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
Allenatore: Montella -
Roma, rinnovano Perrotta e Cassetti
Perso con ogni probabilità Philippe Mexes che a meno di clamorosi ripensamenti non rinnoverà nonostante sia molto legato ai colori giallorossi, la Roma nel frattempo ha prolungato i contratti in scadenza di Simone Perrotta e Marco Cassetti che fino a qualche giorno fa non avevano la certezza di essere riconfermati dalla nuova proprietà vista l’imminente cessione del pacchetto societario giallorosso che sta per passare nelle mani dell’americano Thomas Di Benedetto.
Perrotta e Cassetti così continueranno a rimanere nella capitale: il centrocampista ha firmato un prolungamento fino alla prossima stagione con opzione sulla seconda a 2.5 milioni lordi all’anno, il terzino ha prolungato di un solo anno il suo rapporto con il club capitolino per uno stipendio complessivo lordo che ammonta a 1.8 milioni di euro lordi.
-
Con Mexes arriva Cassetti, Mourinho vuole Pato
Non si sa se sono state le parole di Ibrahimovic ma dopo il ko di San Siro contro il Tottenham in casa Milan si sono messi a lavorare alacremente in vista della prossima stagione. Lo svedese abdica per quest’anno alla Champions League ma per il prossimo anno vuole un Diavolo ancora più competitivo ed esperto per arrivare fino in fondo.
Le indiscrezioni, ormai sempre più inistenti, danno ormai per fatto il trasferimento in rossonero di Philippe Mexes , con il francese in scadenza in giallorosso il Milan avrebbe trovato una base di accordo per 3,5 milioni di euro a stagione per tre anni. Il saccheggiamento giallorosso potrebbe non esser finito, i rossoneri pare infatti siano interessati a Marco Cassetti terzino destro affidabile che aggiungerebbe alternative al Milan senza un notevole esborso.
Ma per i rossoneri ci sono anche dolenti note, con la probabile estromissione dalla Champions League le chance di giocare per Pato diminuirebbero ulteriormente ampliando le divergenze con Allegri. Pare che il Real Madrid abbia chiesto già un diritto di prelazione disposto a metter nella trattativa Sergio Ramos oltre ad un bel gruzzoletto che servirebbe ai rossoneri per battere l’Inter nella corsa al Ganso Paulo henrique.
-
Lavezzi sputa a Rosi e rischia la prova tv. Salta il Milan?
E’ da poco terminata la supersfida del sabato sera che ha visto il Napoli trionfare all’Olimpico di Roma ma la vittoria degli uomini di Mazzarri in quello stesso stadio che i partenopei non profanavano dal lontano 1993 potrebbe essere macchiata da un’eventuale squalifica di Lavezzi.
Secondo le prime notizie, durante le fasi centrali del primo tempo il Pocho avrebbe sputato in faccia a Rosi scatenando l’ira di Cassetti il quale si sarebbe infuriato con lo stesso giocatore argentino rischiando di far generare una situazione che stava diventando incandescente ed evitata solo grazie all’intervento dei compagni di squadra e del direttore di gara. Le immagini televisive non sono ben chiare e non hanno ancora svelato il giallo, secondo alcuni addetti ai lavori Lavezzi avrebbe reagito a sua volta ad uno sputo di Rosi ma ancora l’azione incriminata è tutta da decifrare.
In ogni caso ora l’argentino rischia probabilmente una lunga squalifica, forse di 4 giornate, se verrà applicata la prova televisiva e, se questa chiarirà l’episodio, rischia anche il laterale della Roma. Lavezzi così potrebbe saltare la sfida scudetto contro il Milan tra due settimane a San Siro.
-
Missione compiuta per la Roma: 2-1 all’Atalanta
La Roma è la nuova capolista della Serie A, superando così l’Inter bloccata ieri sera dalla Fiorentina. Vittoria sofferta per gli uomini di Ranieri, che passano in vantaggio al 12′ del primo tempo con Vucinic, complice una papera grossolana del portiere atalantino Consigli, che non trattiene un tiro da fuori area del montenegrino. Roma padrone del gioco e a tratti devastante, e al 27′ raddoppio firmato Cassetti abile a sfruttare di testa un cross perfetto di Totti. Giallorossi che controllano il match fino all’ 8′ del secondo tempo, quando Tiribocchi mette i brividi ai 70 mila dell’Olimpico, accorciando le distanze e riaprendo così la partita. Dopo lo spavento momentaneo, la Roma riesce a controllare gli attacchi dei bergamaschi fino al 93′,poi l’urlo liberatorio del popolo giallorosso che così cambia gli scenari a 5 giornate dal termine: operazione-sorpasso effettuata e il campionato italiano da stasera ha un nuovo “padrone”, la Roma, quella Roma che era partita con 0 punti in 2 giornate e con l’esonero di Luciano Spalletti, e ora è li, dove merita, dove nessuno si sarebbe mai aspettato di vederla a inizio stagione, ma il grande Campionato fin qui disputato da ragione alla classifica attuale, Roma che scavalca meritatamente l’Inter grazie alle altissime prestazioni della squadra, e che ora vede lo Scudetto più vicino che mai.
IL TABELLINO
Roma-Atalanta 2-1
Roma (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Vucinic (1′ st Toni), Perrotta (30′ st Taddei), Menez (34′ st Brighi); Totti. A disposizione: Doni, Taddei, Andreolli, Baptista, Tonetto. All.: Ranieri.
Atalanta (4-4-2): Consigli; Capelli, Bianco, Pellegrino, Manfredini (34′ Radovanovic); Ferreira Pinto, Padoin, De Ascentis (38′ st Volpi), Valdes; Tiribocchi, Amoruso (8′ st Doni). A disposizione: Coppola, Ceravolo, Canzian, Caserta. All.: Mutti.
Arbitro: Rocchi di Firenze
Marcatori: 12′ Vucinic (R), 27′ Cassetti (R), 8′ st Tiribocchi (A)
Ammoniti: Cassetti, Menez (R), Manfredini, Pellegrino (A) -
Calciomercato: la top 11 degli svincolati. Affaroni a parametro zero
Mercato di riparazione, lo chiamavano così. Eppure in questa stagione tutte le società, dalla prima all’ultima, si stanno muovendo: dalla Juventus – che ha preso Fischnaller, movimento minore, e tiene d’occhio Ledesma – all’Inter (Pandev e un centrocampista per rimpiazzare Vieira), a Lazio, Roma, Milan e chi più ne ha più ne metta, forse a eccezione del Parma. Sicuramente, oltre a questo mese, sarà importantissimo il prossimo, quando i giocatori saranno a sei mesi dalla scadenza contrattuale e potranno accordarsi tranquillamente con un’altra società. Proviamo, nel calcio europeo, a orientarci su chi potranno essere i prossimi colpi di mercato dei club italiani.
In porta trova posto l’esperto Nelson Dida, tornato alle luci della ribalta con un errore marchiano al Bernabeu, ma poi capace di riprendersi con parate spettacolari e una sicurezza d’altri tempi, quando si contendeva – con Buffon – lo scettro di migliore al mondo.
A destra comanda Marco Cassetti, terzino destro della Roma, che dall’alto delle sue trentadue (prossime trentatré) primavere non è considerato un giocatore da top team.
Come centrale di difesa inseriamo Diego Godin, calciatore uruguagio (trentaquattro presenze e tre gol con la Celeste) del Villarreal, e Jonathan Evans, uno dei possibili craque futuri anche se tenuto molto in considerazione da sir Alex Ferguson, tanto che è considerato la prima alternativa alla coppia Ferdinand-Vidic. Fabio Aurelio del Liverpool, a sinistra, è praticamente indispensabile.Centrocampo a tre: il nome esaltante è quello di Joe Cole, volante del Chelsea e della nazionale inglese. Da una selezione all’altra, è il momento del tedesco Hilbert, centrocampista dello Stoccarda di appena ventisei anni e con già otto presenze con la Germania allenata da Joachim Low. Altro nome di sicuro interesse è quello di Simon Vukcevic, che s’è messo in mostra con la maglia dello Sporting Lisbona nel preliminare contro la Fiorentina: velocità e fantasia sono gli elementi principali del montenegrino.
Davanti c’è da sbizzarrirsi: scegliamo il tridente, con Kevin Kuranyi, Marouane Chamakh e Filippo Inzaghi. Tre pezzi da novanta del calcio europeo, con il marocchino che è pronto a fare scatenare un’asta, mentre Kuranyi – attaccante dal triplo passaporto, brasiliano panamense e tedesco – piace e molto alla Roma.Un 4-3-3 quindi, composto da Dida in porta, Cassetti e Fabio Aurelio sulle fasce, Godin ed Evans centrali, Joe Cole, Hilbert e Vukcevic a centrocampo, con Kuranyi-Chamakh-Inzaghi a fare gli attaccanti. Se non vi bastasse potete sbizzarrirvi con Flavio Roma o Edwin Van der Sar per la porta. Belletti, Metzelder, Yepes e Gobbi per la difesa, Hitzlsperger (da fare giocare titolare), Bresciano, Fabio Simplicio ed Enoh (dell’Ajax) per il centrocampo. Il fantasista dello Stoccarda Cacau, a supporto di Milan Jovanovic – segnatevi questo nome, dello Standard Liegi – e di Sidney Govou. A completare Jadson e Fernandinho (Shakhtar Donetsk) o Kim Kallstrom (chi gioca a Football Manager lo ricorderà nel Djurgarden). C’è anche Ruud Van Nistelrooy, ma quello lo conoscete già tutti, no?
via: tmw