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  • Lite Branca Oriali, scintille in casa Inter

    Lite Branca Oriali, scintille in casa Inter

    L’Inter non trova pace. Dopo l’eliminazione dalla Champions League ad opera del Marsiglia, il gran rifiuto di Forlan nella sfida contro l’Atalanta, tiene banco la lite verbale tra l’attuale dt nerazzurro Branca e Oriali.

    L’ex dirigente di corso Vittorio Emanuele ha risposto piccato alle dichiarazioni rilasciate da Branca poco prima dell’inizio del match di ieri pomeriggio. I tifosi della Beneamata si sono già schierati da tempo in merito alla querelle che vede protagonista l’ex bandiera interista con la sua vecchia società.

    A giugno spetterà al presidente Moratti il compito non semplice di attuare l’ennesima rivoluzione tecnica.

    INIZIA BRANCA – Ai microfoni di Sky Branca è un fiume in piena. Mancano poche ore all’inizio di Inter Atalanta, e il direttore dell’area tecnica nerazzurra approfitta per lanciare vibranti frecciate ad Oriali, che in precedenza l’aveva criticato per alcune scelte di mercato discutibili. Branca ha affermato come Oriali non fosse a conoscenza delle dinamiche societarie come lui e il presidente, arrivando a sostenere che non fosse nemmeno un dirigente. Inoltre ha precisato come nelle scelte del mercato avesse partecipato solamente nei primi due anni da quando lui (Branca ndr) era stato nominato direttore tecnico, ovvero nel 2003.

    ORIALI RISPONDE – La risposta di Oriali non si è fatta attendere. L’ex dirigente nerazzurro, ora opinionista di Mediaset Premium, incalzato dalla conduttrice Micaela Calcagno, non ha avuto parole al miele. Di seguito le dichiarazioni più significative.

    Con tutti i problemi che purtroppo l’Inter ha in questo momento, credo che per Branca sia meglio che pensi a risolvere i problemi attuali, che lui ha contribuito a creare, e non rispondere al sottoscritto. Essendo tifoso è normale, dal momento che la squadra non va bene, che qualche critica la deve accettare. Credo che abbia la memoria un po’ corta anche perché lui sa che comunque molte trattative le abbiamo condotte insieme, fino all’ultimo anno della cessione di Ibrahimovic al Barcellona (2009-2010 ndr). Poi anche gli acquisti di Lucio, Milito, Thiago Motta e di Sneijder, fra le altre cose anche quando sono venuti ai nostri microfoni (Mediaset Premium ndr) i ragazzi lo hanno anche confermato, ringraziando sopratutto me per il fatto che sono approdati all’Inter.

    Oriali ha poi proseguito dicendo:

    gabriele oriali | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Quello che più mi preoccupa è l’aver dichiarato che sta già pensando al prossimo anno, e questo sinceramente mi preoccupa, spero non sia così. Speriamo sia per un’altra squadra e non per l’Inter. La realtà del momento è che lui lavora da due anni da solo, e questi sono i risultati. Dal mio punto di vista il presidente non ha colpe, perché comunque ha messo a disposizione di chi fa il mercato anche una cifra importante (quasi 100 milioni di euro negli ultimi due anni ndr).

    E mentre nello studio venivano riproposte le immagini di Oriali insieme a Mourinho nei momenti chiave della cavalcata trionfale nell’anno del triplete, l’ex dirigente nerazzurro ha voluto concludere così:

    Si vede che son stato all’Inter per undici anni da dirigente, secondo me, ma probabilmente sono stato preso in giro (e sorride ndr). Ero nel censimento, ero in panchina con Mourinho, firmavo i documenti, rappresentavo l’Inter sia in campo nazionale che internazionale, quindi non capisco il perché dell’uscita di Branca. Probabilmente è anche è un po’ l’invidia o la gelosia, per il fatto che fossi riconosciuto come la figura che rappresentava l’Inter.

    IL VIDEO DELLA RISPOSTA DI ORIALI A BRANCA

     

    Lite Branca-Oriali. Voi da che parte state?

    • Oriali (96%, 167 Voti)
    • Branca (4%, 7 Voti)

    Totale Votanti: 174

  • Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Inter, Lucas in nerazzurro è fatta

    Il calciomercato in casa nerazzurra già impazza, nonostante marzo notoriamente non sia un mese ‘caldo’ dal punto di vista delle trattative in corso. Il periodo che l’Inter sta attraversando ha di fatto convinto il presidente nerazzurro ad accelerare bruscamente verso un ringiovanimento della rosa attuale, con gli ultimi dubbi da sciogliere per quanto riguarda chi sarà il prossimo allenatore nerazzurro. Il traghettatore Ranieri si gioca tutto a Catania e nell’importantissima sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro il l’Olympique Marsiglia, per poi salutare la panchina interista già promessa a uno tra Andrè Villas Boas e Guardiola. Insomma c’è da chiudere al meglio, o salvare il salvabile di quello che rimane di questa stagione in attesa di una rifondazione che appare inevitabile nel prossimo anno.

    LUCAS NERAZZURRO – Se era parsa una missione impossibile strappare il talentuoso Lucas Moura al San Paolo già nel mercato di gennaio, in vista della prossima finestra di calciomercato estivo, l’Inter ha fatto enormi passi avanti. Il giocatore classe 1992 infatti in una recentissima intervista nel ritiro della sua nazionale ha dichiarato come per il momento abbia in mente soli due obiettivi: l’Olimpiade e l’Inter.

    “L’Inter è uno dei club più importanti del mondo. Con la maglia nerazzurra ha giocato anche Ronaldo, il Fenomeno, e ho già detto tutto. Mi piace l’idea di entrare in una ‘famiglia’ dove ci sono stati grandi campioni e dove ora militano Julio Cesar, Lucio, Maicon. Tutti grandi uomini che ho avuto l’onore di conoscere vestendo la stessa maglia, quella della Seleçao”.

    Lucas | © JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Non bastasse Lucas ha voluto fugare gli ultimi dubbi, considerando come a chi gli avesse fatto notare il pessimo periodo che i nerazzurri stanno vivendo nell’immediato, ha risposto come se indossasse già la maglietta interista da tempo:

    “Quest’anno l’Inter non sta ottenendo grandi risultati vero? Ma poco tempo fa ha conquistato Champions, scudetto e la coppa nazionale. Un’impresa che ha incantato tutti, anche in Brasile”.

    Parole al miele per uno dei migliori giocatori su piazza in questo momento, che in questo modo dichiara pubblicamente la sua preferenza per il club di Massimo Moratti. A questo punto sembra che i viaggi sudamericani effettuati da Branca e Ausilio abbiano dato i propri frutti, ipotizzando alla lettura di queste parole, di come sia stato effettuato una sorta di accordo tra il giocatore e i nerazzurri, promessi sposi a giugno. Un aiuto alla chiusura della trattativa sta arrivando da alcuni rumors sudamericani che vedrebbero logorato il rapporto tra il giocatore e il tecnico del San Paolo, Emerson Leão poiché lo stesso tecnico si sarebbe infastidito della chiamata in nazionale del ragazzo da parte di Menezes, alla vigilia di una sfida importante come quella contro il Palmeiras. Partita che è finita sul punteggio di 3-3 e a che ha visto Lucas deludere le aspettative, prendendosi molte critiche proprio dal tecnico del San Paolo.

    La voglia di Europa si è riaccesa fortemente in Lucas, ma prima di parlare di affare fatto bisogna fare i conti anche con i Blues di Abramovic fortemente interessati al ragazzo. Moratti in attesa di sapere chi sarà il prossimo tecnico si è già portato in vantaggio su uno dei migliori giocatori sul mercato.

  • Inter, fiducia a Ranieri ma pronte le alternative

    Inter, fiducia a Ranieri ma pronte le alternative

    Dopo la serie record di 7 vittorie consecutive è arrivata con la stessa regolarità una striscia nera di risultati negativa in cui il tecnico nerazzurro Ranieri ha conquistato in sei partite un punto collezionando cinque sconfitte. L’ultima batosta in ordine cronologico ha di fatto intaccato gli equilibri all’interno dello spogliatoio e fatto perdere la pazienza a un presidente che ha lasciato anzitempo lo stadio prima del tracollo finale sul 3-0. Ranieri non si è arreso, senza nemmeno considerare per un attimo l’ipotesi dimissioni, convinto che la squadra possa ancora seguire le sue direttive, ma nel frattempo oggi al centro sportivo di Appiano Gentile si è di fatto tenuta una riunione tra i vertici societari e il tecnico.

    CHAMPIONS LEAGUE – Tutto in stand by per il momento, con l’obiettivo di affrontare il prossimo match di Champions League contro il Marsiglia senza incrinare ulteriormente gli equilibri abbastanza compromessi. Ranieri rimane in panchina, ma navigando a vista, dove un tonfo contro i francesi potrebbe realmente rappresentare l’ultima sua presenza con le vesti di tecnico nerazzurro. Proprio oggi Ranieri alla ripresa degli allenamenti ha radunato la squadra per parlare con tutti i giocatori e in seguito ha ricevuto la visita dei massimi dirigenti nerazzurri: il direttore tecnico Marco Branca, il direttore sportivo Pietro Ausilio e il vicedirettore generale Stefano Filucchi erano tutti presenti per dare un segnale forte alla squadra.

    Claudio Ranieri | © Claudio Villa/Getty Images

    FUTURO? –Difficile capire quale sarà il futuro di questa Inter, ma meno oscuro è quello relativo al tecnico, poiché anche se dovesse fare bene in entrambe le sfide europee difficilmente Ranieri continuerà a sedere sulla panchina nerazzurra nella prossima stagione. Nell’immediato, una sonora sconfitta in ambito europeo probabilmente aprirebbe le porte a un gestione ‘tecnica’ e temporanea della rosa, nelle mani del vice allenatore Beppe Baresi, e in quelle del ministro degli esteri nerazzurro Luis Figo. Soluzione quantomeno fantasiosa che non affascina fortemente Moratti, stufo di cambiare così spesso allenatore. Diverso il discorso per il futuro prossimo, dove continua il corteggiamento sibillino tra il presidente nerazzurro e Guardiola. Notizie dell’ultima ora confermano come il rinnovo del tecnico blaugrana stia diventando un affare più complicato del previsto e questo punto si potrebbe iniziare a fantasticare sul quella sciarpa nerazzurra portata da Pep nella sfida contro il Leverkusen.

    ALTERNATIVE – Le alternative non mancano di certo, dove dopo il si di Hiddink all’Anzhi rimane libera la casella relativa a Fabio Capello, strada però difficilmente percorribile dopo le dichiarazioni negative dello stesso tecnico in merito all’affare con l’Inter. Rimane aperta una possibilità per il sogno del presidente Moratti che vorrebbe vedere sedersi sulla sua panchina il Divin Codino Roberto Baggio. Volendo continuare non mancano le suggestioni, con l’ipotesi Villas Boas che se non dovesse andare avanti in coppa, proprio contro il Napoli, chiuderebbe di fatto una stagione deludendo ogni aspettativa di Abramovic. Rimane anche la pista che porta a un ex nerazzurro come Walter Zenga, idolo dei tifosi, ma sempre poco considerato dai vertici nerazzurri per il suo curriculum senza esperienza in una grande piazza. Lo special one Josè Mourinho rimane invece solo un sogno, per tutti i tifosi che ieri urlavano a squarciagola il suo nome, in memore dei tempi del triplete, e dell’Inter in cima al mondo.

    Prima di intavolare trattative e pensare al successore di Ranieri, come aveva già spiegato lo stesso presidente Massimo Moratti c’è ancora una stagione da disputare, e arrivati a questo punto da salvare. Marsiglia è la prima tappa, poi ci sarà la sfida contro il Napoli al San Paolo. Partite da dentro o fuori, in cui si capiranno le reali potenzialità di una squadra che potrebbe risorgere come l’araba fenice o continuare a sprofondare come mai si era visto negli ultimi anni.

  • Calciomercato Inter, Guarin in prestito dal Porto

    Calciomercato Inter, Guarin in prestito dal Porto

    Calciomercato Inter, i nerazzurri hanno trovato in queste ultime ore l’accordo con il Porto per il trasferimento di Guarin alla corte di Claudio Ranieri. Il colombiano arriva in prestito dalla squadra lusitana, con Branca che ha offerto l’obbligo di riscatto del calciatore intorno a una cifra di 11 milioni di euro. Il centrocampista sudamericano ha così coronato il proprio sogno di giocare in Italia, dopo il lungo tira e molla con la Juventus di Marotta.

    Alla fine ce l’ha fatta, Guarin potrà sfidare campioni del calibro di Ibrahimovic, Totti, e Di Natale, disputando quello che a detta di tutti è considerato il campionato più difficile d’Europa. Tramontato negli ultimi giorni il passaggio ai bianconeri di Antonio Conte, dopo l’ufficializzazione dell’acquisto del difensore uruguaiano Martin Caceres, il calciatore colombiano si è accordato con la dirigenza di Corso Vittorio Emanuele. Nella serata di ieri c’è stato l’incontro decisivo fra le due società, le quali hanno stretto l’accordo decisivo sulla base di un prestito di oneroso per sei mesi (con Branca che dovrà versare un milione di euro alle casse lusitane) e l’obbligo di riscatto (promessa ad esercitare il riscatto ad una cifra già concordata) a giugno fissato a 11 milioni di euro.

    fredy guarin | © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    L’arrivo di Guarin non ha come equazione il trasferimento di Motta al Psg. L’italo-brasiliano è stato ufficialmente confermato dallo stesso tecnico Claudio Ranieri all’indomani della sconfitta subita ad opera del Lecce nella trasferta di Via del Mare. Con ogni probabilità Thiago Motta resterà in nerazzurro fino a giugno, per poi trasferirsi a Parigi da Leonardo e Carlo Ancelotti. L’operazione che porterà il centrocampista sotto la Torre Eiffel, consentirà all’Inter di completare l’acquisto del colombiano del Porto.

    Inoltre Guarin non può essere tesserato in Champions League, in quanto ha già disputato la fase a gironi con i Dragoen, protagonisti di una clamorosa eliminazione per mano dello Zenith di San Pietroburgo e la cenerentola Apoel. I portoghesi stanno attraversando una stagione difficile. Dopo l’uscita inaspettata dall’Europa che conta, i giocatori del Porto hanno visto il Benfica allontanarsi pian piano nella classifica del campionato, con i rivali che hanno approfittato della sconfitta esterna degli uomini di Vitor Pereira portandosi a cinque punti di vantaggio dopo 17 partite disputate.

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  • Calciomercato Inter sveglia sul mercato. Arrivare tardi non paga mai

    Calciomercato Inter sveglia sul mercato. Arrivare tardi non paga mai

    Nonostante gli ottimi risultati in campionato, Inter ostenta una mediocrità evidente e preoccupante a livello di pianificazione degli obiettivi di mercato. Facciamo maggiore chiarezza sull’argomento ripercorrendo tutte le manovre previste per il mercato di riparazione di gennaio.
    TEVEZ- I nerazzurri corteggiano l’Apache in estate e decidono di puntare forte su di lui con l’addio di un bomber come Eto’o, per poi virare improvvisamente rotta su un giocatore ultratrentenne come Forlan che avrebbe dovuto garantire gol a valanghe e invece sta collezionando infortuni battendo ogni record di assenteismo. A gennaio ci sarebbe l’occasione di riprovare l’assalto, ma la dirigenza Inter dorme dimenticandosi dell’argentino sino a quando il Milan non trova l’accordo con il giocatore, garantendosi un vantaggio difficile da colmare se non a suon di milioni.

    Marco Branca sotto accusa per mercato Inter | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    VARGAS- Stessa copione per il talento dell’Universidad de Chile Edu Vargas, in forza ora al Napoli di Mazzarri. Cercato, corteggiato da Branca, il giocatore non ha mai ricevuto una vera e propria offerta da Moratti se non dopo quella ufficiale del Napoli, dimostrando quasi una superficialità imbarazzante e un ritardo che difficilmente si può cancellare e ribaltare a proprio favore. I giornali parlavano di un colpo di scena nell’affare con l’inserimento dell’Inter che avrebbe beffato al fotofinish la società partenopea, ma alla fine tutti sanno come è finita la storia, avallando nuovamente la tesi che se si vuole un giocatore davvero non si arriva per ultimi a formulare l’offerta, dimostrando poco interesse per lo stesso.

    GUARIN- Se non bastasse la lista degli esempi, c’è anche l’ultimissima indiscrezione di mercato, che vedrebbe l’Inter intenta a fare lo sgambetto agli eterni rivali bianconeri della Juventus per l’esterno del Porto, Fredy Guarin. Oggi l’agente del calciatore è arrivato in Italia per trattare l’affare con la Juventus che da tempo ha messo gli occhi sul portoghese, e il figlio del presidente Moratti avrebbe fissato un incontro con lo stesso per sondare il terreno e vedere se ci fossero margini per avviare una trattativa. Morale della favola? Il Porto sarebbe l’unico a gioire perché scatenando un’asta il prezzo del giocatore salirebbe.

    LUCAS, KUCKA, JUAN- Gli unici affari quasi conclusi sono Juan Jesus che verrà acquistato dal San Paolo per una cifra vicina ai 4 milioni di euro, e poi sarà parcheggiato al Novara per lasciare libero un posto da extracomunitario, e Kucka che negli ottavi di coppa ha praticamente giocato la sua ultima partita con la maglia rossoblu prima di vestire quella degli avversari milanesi. Resta da capire come verrà riscattato il giocatore poiché lo scambio di prestiti con Muntari sembra essere saltato, con Preziosi e Marino in primis a bocciare l’arrivo di un giocatore poco gradito, perché troppo intenditore e con poca qualità da portare in mezzo al campo. Chiusura definitiva almeno per il momento per Lucas dal Brasile, con l’agente del giocatore Wagner Ribeiro che ha spiegato come sia praticamente impossibile ipotizzare una partenza a gennaio del suo assistito:“Sappiamo dell’interesse dell’Inter, siamo stati informati. Ma il giocatore non vuole partire – ha detto Ribeiro ai media brasiliani – non abbiamo intenzione di iniziare discussioni perché Lucas ha espresso la sua volontà di restare. E il San Paolo, oltretutto, non ha nessuna intenzione di aprire dei negoziati”.

    Rimane quindi un rebus tutto da definire questo mercato di riparazione nerazzurro che mostra ancora una volta come in sede di mercato l’Inter mai come quest’anno non abbia le idee chiare. Rimane il dubbio se l’intromissione in trattative praticamente chiuse non rappresenti una mera azione di disturbo, o più semplicemente il segnale di una dirigenza allo sbaraglio dove Branca inizia a perdere colpi, come lo stesso errore con l’esclusione di Forlan dalla lista Champions è stata l’immagine di un mercato fatto alla Carlona.

    Dichiarazioni tratte da : Calciomercato.com

  • Tevez, il City accetta l’offerta dell’Inter. No al Milan

    Tevez, il City accetta l’offerta dell’Inter. No al Milan

    L’affare Tevez probabilmente sta vivendo le sue ore decisive. Nella giornata di ieri il Manchester City ha risposto positivamente alla proposta dell’Inter, rifiutando invece l’offerta rossonera formulata da Galliani a Rio de Janeiro la settimana scorsa. Ora la palla passa al giocatore, il quale fin dall’inizio delle trattative ha ribadito più volte la volontà di vestire la maglia del Milan (emblematico il pranzo insieme al suo procuratore e l’amministratore delegato dei rossoneri in un ristorante della città brasiliana), ma a questo punto dei termini contrattuali vantaggiosi da parte della società di corso Vittorio Emanuele potrebbe far cambiare la decisione dell’Apache e trasferirsi alla corte di Ranieri.

    SI’ INTER: martedì 10 gennaio, Moratti riesce nel sorpasso nei confronti dei cugini milanisti e si posiziona in pole per l’acquisto di Tevez. Nel tardo pomeriggio di ieri infatti la casella di posta nerazzurra aveva un email proveniente dall’Inghilterra, la quale lasciava il via libera per i contatti con il calciatore argentino. Accettata quindi l’offerta di prestito presentata da Branca a metà della settimana scorsa: prestito per sei mesi e obbligo di riscatto incondizionato fissato a 25 milioni di euro, più eventuali premi. Offerta ritenuta di gran lunga più attraente rispetto a quella recapitata dal Milan. La proposta di Galliani conteneva un obbligo di riscatto condizionato a una cessione illustre durante il mercato estivo.

    massimo moratti |© Valerio Pennicino/Getty Images

    VOLONTA’ TEVEZ: l’ex Boca Juniors dovrà scegliere se accettare l’offerta dell’Inter oppure mantenere la parola data all’amministratore delegato Galliani. Da una parte è lecito immaginare come il carattere dell’Apache porti lo stesso calciatore a non compiere nessuna clamorosa retromarcia, rifiutando la corte del presidente Moratti, sceso personalmente in campo per imprimere una svolta alla trattativa. Dall’altra, l’aspetto economico della vicenda, fa propendere verso una probabile soluzione nerazzurra. Attualmente lo stipendio che Tevez percepisce al City è quantificabile nell’ordine degli 8,5 milioni di euro a stagione. Il Milan è disposto ad arrivare fino ad un massimo di 4,5-5 milioni, garantendo anche ulteriori premi. L’Inter invece è meno intransigente sotto questo punto di vista e può offrire al calciatore un contratto economicamente più sostanzioso (si parla di 6 milioni di euro) e una durata dello stesso maggiore (5 anni).

    CARO AMICO: un altro aspetto da non sottovalutare nell’intrigo Tevez è quello relativo al forte richiamo esercitato da Ibrahimovic per Tevez. Lo svedese non ha mai tenuto nascosto il suo desiderio di giocare con l’argentino, e lo stesso Citizen sembra particolarmente eccitato all’opportunità di avere come compagno di squadra il bomber di Malmoe. Si può parlare di attrazione fatale fra i due “bad boys”, che se uniti andrebbero a costituire una delle coppie offensive più atomiche in campo internazionale.

    PARLA BRONZETTI: uno degli agenti FIFA più famosi nel mondo, Ernesto Bronzetti, ha detto la sua sul trasferimento di Tevez all’Inter. Il procuratore ha affermato come le percentuali di passaggio dell’attaccante ai nerazzurri siano relativamente basse, mentre il Milan è al momento ancora in forte vantaggio. Ha dichiarato la sua ammirazione verso Galliani, considerato dallo stesso agente il migliore dirigente in Italia e forse in Europa, sostenendo come difficilmente non conduca in porto l’operazione quando si sbilancia in modo chiaro (come in quest’occasione). Inoltre Bronzetti si dice perplesso a riguardo della politica di acquisti nerazzurra, chiedendosi il perché della cessione di Eto’o in Russia quest’estate per motivi di bilancio e di budget stipendi, e poi l’interesse a gennaio per un calciatore come l’Apache.

    NODO PATO: in ultima istanza c’è da considerare il caso Pato. La cessione del “Papero” fin da questa finestra di mercato risolverebbe in maniera determinante l’affare Tevez. A questo riguardo nelle ultime ore si è fatta insistente la voce di un’offerta ufficiale pervenuta in Via Turati dal Psg di Carlo Ancelotti e Leonardo. I parigini sono disposti ad offrire 25 milioni di euro per l’attaccante brasiliano, non a caso la stessa cifra per completare l’acquisto dell’Apache. La proposta del Psg però non soddisfa le richieste economiche del Milan, che valuta Pato intorno ai 38 milioni di euro.
    La telenovela Tevez continua, il derby di mercato prevede ulteriori scintille nei prossimi giorni.

  • Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez è al 90% del Milan. Ieri la giornata decisiva che ha visto segnare il trionfo di Galliani e il clamoroso flop di Branca, il quale è volato a Manchester convinto di riuscire a trovare l’accordo con gli inglesi del City ma tornerà a Milano con un pugno di mosche in mano. Ancora una volta l’amministratore delegato rossonero si è dimostrato un vero mago del calciomercato e seppure lo separasse la distanza di un Oceano Atlantico dai dirigenti del City, è riuscito a realizzare il grande colpo che tutti i tifosi del Milan sognavano. Nella giornata di oggi, o al più tardi domani, ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del club di Via Turati. L’Inter e Moratti devono digerire una botta non da poco, dalla quale riprendersi sarà realmente difficile.

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    La “fantasia” di Galliani ha superato la razionalità di Branca. La conferenza call a Rio de Janeiro sarà uno degli eventi che i quotidiani sportivi celebreranno a lungo. Tevez è solo l’ultima operazione in ordine cronologico nella storia recente del mercato rossonero. L’ultimo anno ha rivoluzionato la squadra del Milan. Uno stravolgimento che ha portato gli uomini di Massimiliano Allegri a vincere lo scudetto la scorsa stagione e permetterà fra poco meno di due mesi di giocarsi una Champions League recitando il ruolo di protagonisti, come dimostrato nella partita di San Siro contro il Barcellona di Pep Guardiola. Un attacco stellare su cui potrà contare il tecnico livornese: Ibrahimovic, Tevez, Robinho, Pato, e Boateng senza dimenticare il convalescente Cassano. In Italia il tricolore sembra abbia tutta l’intenzione di soggiornare a Milanello per un altro anno.

    Che cosa ha convinto il Manchester City ad accettare l’offerta del Milan? Innanzitutto la decisione di Carlitos Tevez di voler giocare esclusivamente con la maglia rossonera. E poi nulla hanno potuto quando Galliani ha calato sul tavolo l’asso che ha fin qui tenuto nascosto: l’obbligatorietà del riscatto a patto che l’argentino disputi un determinato numero di partite da qui a giugno. La cifra economica è rimasta invariata, 1 milione di euro subito e i restanti 23 milioni quando l’attaccante verrà riscattato in estate. Tevez, il procuratore Kia Joraabchian e Galliani hanno esultato alla fine della conferenza come se avessero vinto un derby, che a questo punto vedrà come protagonista fra due settimane lo stesso calciatore argentino.

    Ci hanno insegnato che la storia si ripete. Una delle leggi non scritte dell’universo trova conferme clamorose ogni volta che il calciomercato rossonero muove i suoi passi. Ronaldinho, Ibrahimovic, Tevez, firmato Adriano Galliani.

  • Mercato Inter. Zarate via per Lucas, Dybala scommessa

    Mercato Inter. Zarate via per Lucas, Dybala scommessa

    Molto probabilmente il prossimo mercato Inter sarà un mercato low cost in rispetto alla manovra Monti, con molti tagli e pochi arrivi. La crisi ha colpito senza fare distinzioni anche il mondo del calcio, con la prospettiva del prossimo Fair Play Finanziario previsto da Platini, c’è aria di pochi colpi da mettere a segno cercando di non sbagliare gli acquisti e scegliendo il meglio che offra il mercato per riportare la squadra ai fasti degli anni passati. A giugno ci saranno da risolvere le scadenze contrattuali di moltissimi senatori, lasciati in stand by proprio in attesa di capire se l’Inter riuscirà a conquistare un posto nella prossima Champions League. In attesa della finestra estiva di mercato, Moratti ha promesso al suo tecnico e a suoi tifosi i giusti rinforzi per ripartire nel miglior dei modi la scalata alla classifica in corso. Nella passata stagione arrivarono prezzi pregiati come Pazzini e Ranocchia, con Nagatomo bollato come una mera operazione commerciale verso il Giappone e invece scoperto come un giocatore assolutamente fondamentale per la rosa nerazzurra. Questo gennaio regalerà sicuramente colpi a sorpresa.

    Vediamo nel dettaglio i possibili arrivi in direzione Milano nerazzurra:

    JUAN JESUS- La telenovela Juan Jesus (il difensore classe 1991 in forza all’Internacioal) sembra essere giunta al suo miglior lieto fine. Riassumendo il tutto: il cartellino è stato al centro di un intreccio degno del miglior giallista contemporaneo è oggi in mano all’agente Bertolucci  che ne detiene la totale partecipazione, con i nerazzurri che sembrano aver bruciato tutti i concorrenti e aver solo bisogno di tempo per chiudere l’affare. Il portale internet, FcInterNews.it ha contattato in esclusiva Carlos Meinberg Neto, procuratore del giocatore “L’affare non è ancora definito non l’Inter, credo che l’ok ufficiale arriverà per il 10 di gennaio. Stiamo parlando con l’Inter e anche col Milan, questo si sa, ma posso garantire che con i nerazzurri le trattative sono in stato molto più avanzato e concreto”. Altri particolari sull’accordo arrivano sempre dall’agente Neto che spiega come Juan: “Sicuramente, siglerà un contratto valido per cinque anni dal momento della firma”.

    Mauro Zarate | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    ZARATE VS LUCAS- Le aspettative e la pazienza verso Zarate sembrano essere terminate in casa Inter. Dopo un iniziale esborso per il prestito della punta argentina con il suo riscatto fissato a quota 16 milioni, le speranza di vederlo rimanere in maglia nerazzurra sono davvero nulle. Il suo curriculum interista parla chiaro: tra Settembre e Dicembre 2011 una sola rete e un assist sono davvero un bottino magro. Come spesso l’ha definito il tecnico Ranieri deve trovare quella costanza che ogni grande giocatore dovrebbe avere. Troppo spesso a corrente alterna, riuscendo a tirare fuori ottime prestazioni e risultare il peggior il campo nel turno seguente, riuscendo a guadagnare la tribuna nell’ultimo turno di campionato. Forlan e il nuovo Alvarez ovviamente gli toglieranno ulteriore spazio, facendo apparire il riscatto come un miraggio. Da qui l’idea di utilizzare questo bonus per il riscatto di Zarate nell’affare Lucas, il giovanissimo centrocampista carioca da tempo sul taccuino di Branca e soci. Occhio anche alle manovre che portano a un altro vecchio pallino nerazzurro come Casemiro, su cui si è fatta forte la pressione e l’interesse della Roma. Con 10 milioni di euro si chiude l’affare come già specificato dal presidente del San Paolo.

    DYBALA- Le ultime indiscrezioni parlano di un interesse nel mercato Inter anche per il giovane classe ‘93 Paulo Dybala attaccante dell’Instituto Central de Cordoba, sponsorizzato direttamente dal capitano dell’Inter Javier Zanetti che ultimamente ha rilasciato queste dichiarazioni in merito: “E’ un talento puro. Dybala può far bene in qualsiasi squadra di livello”.  Zanetti ha inoltre spiegato, come, nonostante l’età Dybala sia pronto per il grande calcio: “E’ giovane, però se una società lo prende e dà lui la giusta fiducia può ripagare alla grande perché le qualità non gli mancano”.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.It

  • Inter, Raiola ad Appiano non è solo per cortesia

    Inter, Raiola ad Appiano non è solo per cortesia

    Un tempo con Ibrahimovic, Maxwell e alla fine anche Balotelli veder Mino Raiola ad Appiano Gentile sicuramente non avrebbe fatto scalpore. Il potente procuratore noto nell’ambiente Inter per i continui mal di pancia dello svedese adesso al Milan ha chiuso le sue relazione con il presidente Moratti in cattivo modo tanto che la dirigenza nerazzurra e lo stesso Mourinho fecero un sospiro di sollievo quando i giocatori di cui disponeva Raiola le procure si accasarono in nuovi lidi.

    Mino Raiola torna ad Appiano Gentile | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    Ieri, a sorpresa nel quartier generale nerazzurro si è rivisto il potente procuratore da due anni oramai consulente di mercato “esclusivo” di Galliani e quindi del Milan. Ufficialmente la visita di Raiola è stata solo di cortesia e richiesta dal suo assistito Balotelli per la consegna di alcuni documenti “Stavo andando a Malpensa e, visto che ero di strada, mi sono fermato ad Appiano per fare una commissione… Quale? Ho fatto il postino per Mario Balotelli. Con l’Inter ho avuto, ho e spero di avere sempre ottimi e proficui rapporti”.

    Possibile ridurre il potente Raiola ad esser solo un postino? Forse è così, vista la passione e l’impegno che ci mette per far vivere al meglio i suoi assistiti ma è inevitabile che si sia alzato un polverone con tanti nomi del circuito Raiola che tornano a far capolino negli interessi di mercato nerazzurri. Sui forum di fede interista si è iniziato a parlare della richiesta da parte dell’Inter di assumersi la pratica Sneijder, l’olandese non sembra più contento di vivere in nerazzurro tanto che in molti iniziano a dubitare dei suoi infortuni. Raiola dovrebbe riuscire a vender il giocatore, le cui quotazioni sono in forte calo, monetizzando al massimo per i nerazzurri.

    Più verosimile però è che Raiola sia andato ad Appiano Gentile per monitorare la crescita
    promettente attaccante classe 1995 prelevato dal Sochaux e per molti l’erede di Mario Balotelli. Potrebbe interessare all’Inter anche Ousama Assaidi ala ventitreenne del Herenveen di origini marocchine ma olandese d’adozione.

    Il vero colpo però potrebbe esser quello di Paul Pogba giovane centrocampista in scadenza con il Manchester United di cui Raiola dispone la procura. Pogba un po’ Vieira e po’ Yaya Tourè è considerato il miglior centrocampista classe ’93 d’Europa e sarebbe perfetto per ringiovanire l’attempata mediana nerazzurra. Pogba nelle scorse settimane era dato per vicino al Milan ma con Raiola di mezzo tutto è possibile.

  • Oriali: “Inter? Fatto fuori da Branca”

    Oriali: “Inter? Fatto fuori da Branca”

    Ad oltre un anno dal suo divorzio dall‘Inter, Lele Oriali in un’intervista rilasciata in esclusiva alla Gazzetta dello Sport si confessa e spiega, per la prima volta, le motivazioni che hanno portato ad un suo allontanamento dal club nerazzurro al quale era tanto legato da trascorsi ultradecennali sia da calciatore, prima, che da dirigente, poi.

    Lele Oriali, Maniche e Marco Branca | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La sua collaborazione con la società nerazzurra si concluse nel luglio 2010 quando a Milano approdò Rafa Benitez per sostituire in panchina l’eroe del Triplete Josè Mourinho che nel frattempo si era accasato al Real Madrid. Oriali, come lui stesso spiega, dà la colpa del suo allontanamento dall’Inter all’attuale direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca, un dualismo quello tra il “vecchio” ed il “nuovo” che si è accentuato con il passare del tempo e che ha gradualmente portato Oriali ad assumere un ruolo sempre più marginale all’interno della società:

    Nemmeno io conosco i veri motivi, dopo 30 anni all’Inter in cui pensavo di aver guadagnato più rispetto e credibilità. Invece sono fuori e non ne conosco il motivo. So soltanto che il presidente si è lasciato convincere da Branca e altri dirigenti che volevano un nuovo progetto senza di me“.

    La stima e l’affetto che Massimo Moratti e i tifosi hanno in colui che ha trascorso “una vita da mediano” in nerazzurro, come canta nella sua canzone Luciano Ligabue, è rimasta inalterata tant’è che il presidente, come Oriali racconta, si sarebbe ravveduto dell’errore commesso tempo fa dandogli un benservito inaspettato:

    Con il presidente ho parlato prima e dopo. Forse con il tempo ha capito tante cose, ma evidentemente non poteva più tornare indietro. Visti i risultati degli ultimi sedici mesi, sono felice di non aver fatto parte di questo progetto“.

    Progetto che, secondo l’ex dirigente, è stato causato dall’inesperienza dei dirigenti prendendo come esempi lampanti la breve era di Rafa Benitez e il flop di Gian Piero Gasperini:

    Errori di inesperienza e presunzione in fase di programmazione. Fare il dirigente all’Inter non è semplice. Benitez era un allenatore nuovo, andava supportato da qualcuno che conoscesse bene l’ambiente. Gasperini è stato un errore. Non ho nulla contro di lui ma tutti sapevano come giocano le sue squadre. E allora perché è stato perso tempo, invece di prendere subito Ranieri che era libero anche a giugno? Evidentemente in seno alla società c’è tanta confusione.

    Oriali, oggi opinionista Mediaset, conclude la sua intervista lasciando uno spiraglio aperto per un suo ritorno, secondo alcune indiscrezioni recenti molto vicino quando ci fu la gaffe sull’acquisto di Forlan non utilizzabile in Champions League, in nerazzurro un giorno ma ha anche affermato di aver ricevuto diverse offerte dalla Premier, probabilmente, ma senza ammetterlo, anche quella del Manchester City del suo grande amico Roberto Mancini:

    L’Inter è sempre nel mio cuore e un giorno chissà. Ma adesso non ci sono le condizioni e io non sono il tipo che pone ultimatum. Non sono più andato nemmeno allo stadio, anche se gentilmente Moratti mi ha lasciato le tessere, proprio per evitare di creare problemi con la mia presenza. Ho ricevuto tre-quattro offerte. Ma l’anno scorso, da gennaio a giugno, ho preferito andare a Manchester da Mancini, approfittandone per fare un corso di inglese. Roberto è stato bravissimo a cambiare mentalità e modo di allenarsi ai giocatori inglesi. E l’idea di tornare a lavorare con lui non mi dispiacerebbe“.