Tag: marco branca

  • Inter con Handanovic scoppia il caso Julio Cesar

    Inter con Handanovic scoppia il caso Julio Cesar

    A differenza delle ultime due stagioni, quando Moratti pazientava e spesso senza un’adeguata programmazione, faceva partire un mercato last minute, l’Inter quest’anno ha iniziato le manovre in entrata con largo anticipo. Prima il riscatto di Guarin a maggio e poi il colpo Palacio, hanno spianato la strada a un mercato che di fatto in teoria dovrebbe rivoluzionare in larga misura la rosa nelle mani di Stramaccioni per la prossima stagione. Purtroppo come è accaduto per Lavezzi i nomi accostati ai colori nerazzurri a lungo tempo, sono sfumati con l’arrivo di un’offerta concreta e migliore da parte di altre società: vedere Isla e Asamoah, seguiti da mesi e ingaggiati dalla Juventus. Stessa sorte per Lucas, l’obiettivo primario, che si allontana secondo le parole del presidente del San Paolo che non cederà il talentuoso brasiliano sino al 2014, con lo stesso Giovinco, obiettivo numero due che starebbe per rientrare nelle mani della Juventus, chiudendo ogni possibile discorso di mercato.

    Samir Handanovic © Dino Panato/Getty Images

    HANDANOVIC PER J.CESAR?- Branca non vorrà farsi trovare impreparato su altri fronti, così le indiscrezioni giornalistiche più forti parlano di un accordo vicino con l’Udinese, per il portiere Samir Handanovic, sulla base di circa 14 milioni di euro. E Julio Cesar? La domanda non trova una risposta immediata, perché più che un problema, il caso J.Cesar sta diventando un tormentone. Il portiere carioca ha fatto esplicitamente sapere che non vuole andarsene da Milano prima della scadenza del suo contratto (2014), e la dirigenza considerando il suo stipendio troppo oneroso (4,5 milioni di euro) per le casse societarie gli avrebbe proposto una riduzione d’ingaggio in stile Chivu, quasi dimezzata. Julio avrebbe risposto picche, e a questo punto la società l’avrebbe messo sul mercato per trovare possibili acquirenti interessati. L’ipotesi più plausibile vedrebbe il portiere interista tornare in patria, per concludere la sua carriera in Brasile, ma a quel punto l’ingaggio massimo che potrebbe percepire sarebbe di 2 milioni di euro, e spetterebbe all’Inter colmare quel gap per garantirgli la stessa retribuzione originaria. L’idea del portiere nerazzurro è quella di ottenere una buona uscita per monetizzare al massimo l’affare, lasciandosi però in un certo senso un po’ al veleno con l’Inter.

    NUOVA POLITICA– Ovviamente tutte queste operazioni in entrata e in uscita sono da leggere nella nuova politica del drastico abbattimento del monte ingaggi. Julio Cesar potrebbe ancora garantire un paio di anni ad alti livelli, ma con uno stipendio insostenibile considerandolo al lordo. Handanovic con 27 primavere sulle spalle prenderebbe la metà, comunque essendo una garanzia tra i pali. Anche gli addii di Lucio, e Maicon seguono lo stesso filo logico. Come anche l’idea di riportare a casa Mattia Destro, per sostituire in qualche modo Pazzini e nella speranza di vedere accasarsi altrove Diego Forlan. El Cacha arrivato per sostituire Eto’o, verrà ricordato solo per la poca voglia di giocare dimostrata con il caro Ranieri in panchina. Il risparmio derivante da questi eccellenti tagli dovrebbe garantire nel giro di pochi anni un adeguamento tra il fatturato in entrata e in uscita, senza dover ricorrere ai ripianamenti al bilancio dell’Inter che ogni anno puntualmente gli azionisti di maggioranza e il caro Moratti fanno di tasca propria.

  • Inter, doppio colpo sul mercato: presi Agostinho Cà e Edgar Lé

    Inter, doppio colpo sul mercato: presi Agostinho Cà e Edgar Lé

    Nonostante il progetto di rifondazione dell’Inter continui a impegnare gli uomini di mercato nerazzurri, l’obiettivo è mantenere ad alti livelli anche una cantera interista con i giusti innesti. Con l’arrivo di Palacio, il mercato dell’Inter è partito ufficialmente con il botto, ma in maniera più celata sono passati inosservati anche altri due colpi messi a segno da Branca e soci per la primavera nerazzurra: Edgar Lé e Agostinho Cà.  Il primo, classe ’94, è un ottimo difensore centrale o all’occorrenza un centrale di centrocampo, mentre , classe ’93 è un centrocampista centrale puro. Entrambi i giocatori arrivano dallo Sporting Lisbona, freschi vincitori del loro Campionato Primavera.

    La svolta nella trattativa è stata data dalla volontà degli stessi giovani calciatori che, in scadenza di contratto nel prossimo giugno 2013 avrebbero avuto l’intenzione di non rinnovare, con l’idea di cambiare squadra. Ovviamente ci saranno le dovute valutazioni in merito al loro futuro prossimo, con l’ipotesi di utilizzare i giovani talenti inserendoli nella primavera nerazzurra, oppure ‘parcheggiandoli’ in società minori di Serie A di B, per non bruciare le tappe, consentendo allo stesso tempo una maturazione adeguata. L’ipotesi Novara sembra essere realmente la più plausibile per , secondo le stesse parole dell’agente del calciatore Paulo Rodrigues:

    “I due club hanno raggiunto un accordo. Sarò in Italia nei prossimi giorni per firmare il contratto e per discutere con l’Inter le opzioni possibili. Non so dirle se andrà al Novara oppure no, posso però assicurarle che il ragazzo è molto contento”.

    Marco Branca © Valerio Pennicino/Getty Images

    Va lodata l’intuizione dei nerazzurri perché sulle tracce del calciatore c’erano nomi sontuosi delle maggiore società calcistiche europee come il PSV Eindhoven, il Barcellona e l’Atletico Madrid. Inoltre considerando le scadenze contrattuali sul fronte interno, l’Inter chiude un altro ottimo affare confermando Bocar, attaccante classe ’94 campione d’Italia con la Beretti guidata da Sergio Zanetti. Anche quest’ultimo di nazionalità lusitana sarebbe potuto divenire l’oggetto di mercato privilegiato di squadre come il Manchester City e Benfica, considerando come fosse in scadenza di contratto.

    La lezione ad Appiano Gentile è chiara: la rifondazione parte dal basso!

  • Inter sliding doors, Destro arriva, Pazzini parte

    Inter sliding doors, Destro arriva, Pazzini parte

    Il calciomercato estivo non è ancora ufficialmente aperto, ma in casa Inter sono già in fermento le manovre per programmare una rifondazione annunciata dallo stesso presidente Massimo Moratti. Stramaccioni ottenuta la conferma sulla panchina nerazzurra, dirigerà insieme a Branca ed Ausilio le prossime scelte di mercato estive, per plasmare la sua nuova rosa secondo il suo credo tattico. L’Inter ha già messo gli occhi e intavolato le trattative per riportare Mattia Destro, in forza al Siena, e in comproprietà con il Genoa, ad Appiano Gentile, considerando come l’attaccante 21enne fu ceduto dall’Inter proprio al club di Preziosi nell’affare che portò Andrea Ranocchia a Milano. Altro obiettivo dichiarato e fin troppo evidente è il Pocho Lavezzi, che sembra aver definitivamente rotto con l’ambiente Napoli, e con De Laurentiis pronto a lasciarlo partire. Occhio però perché con due possibili innesti così pesanti davanti, il primo a farne le dovute spese potrebbe essere Giampaolo Pazzini, ai margini delle scelte di Stramaccioni, totalmente eclissato dalla parabola ascendente di Diego Milito.

    Mattia Destro © Gabriele Maltinti/Getty Images

    DESTRO- L’attaccante del Siena è più che una conferma, con uno score stagionale di 12 reti senza rigori, rappresenta un investimento certo per il futuro a venire. La convocazione in nazionale maggiore ad opera di Prandelli è la ciliegina sulla torta di una stagione che l’ha consacrato al grande salto di qualità nella Serie A. Destro è in comproprietà tra il Siena e il Genoa, con i rossoblù pronti al riscatto immediato, per vendere il talento italiano in seguito all’Inter. Le trattative sono già ben avviate, con Branca che ieri ha incontrato il presidente genoano Enrico Preziosi, per buttare le basi dell’affare. I nerazzurri considerano Destro come il profilo ideale per il vice Milito, e avrebbero offerto al Genoa la metà di Kucka in loro possesso, (con l’altra metà già nelle mani del Genoa, per un valore totale di 7 milioni) aggiungendo inoltre il prestito del baby talento Samuele Longo, in mostra al Next Gen Series e che ha esordito proprio domenica contro la Lazio. A tutto questo andrebbe aggiunta una cifra cash. Preziosi valuta il suo pupillo non meno di 20 milioni di euro, i nerazzurri 15. La differenza da colmare con l’aggiunta di Kucka e Longo si aggirerebbe su 8-9 milioni di euro, cifra che potrebbe realmente chiudere la trattativa vista anche la volontà dell’attaccante di tornare a vestire i colori nerazzurri.

    PAZZINI- Ovviamente considerando come la forma stratosferica di Milito abbia chiuso le porta a Pazzini nel corso della stagione attuale, l’aggiunta di un’altra punta con le stesse caratteristiche si tradurrebbe in un quantomeno obbligatorio bisogno di cambiare area per l’attaccante toscano. Il Pazzo ha deluso, dopo aver fatto intravedere grandi numeri nella stagione di Leonardo, non riuscendo a confermarsi agli stessi livelli, venendo sempre come secondo nelle scelte dei tecnici nerazzurri rispetto a Milito. Il nuovo modulo tattico nella mente di Stramaccioni, dovrebbe prevedere due esterni d’attacco e una sola punta centrale. A questo punto è chiaro come Pazzini difficilmente digerirà un altro anno da non protagonista sulla panchina nerazzurra. Pare più logico che possa salutare l’ambiente interista, magari come pedina di scambio nell’affare Lavezzi, oppure salutando l’Italia con destinazione Psg, alla corte di Carletto Ancelotti, suo grande estimatore. Dopo la nazionale, sempre per colpa di Destro, Pazzini potrebbe perdere anche l’Inter.

  • Inter, assalto a Kolarov e Destro

    Inter, assalto a Kolarov e Destro

    In ottemperanza alle nuove logiche del fair play finanziario, l’Inter del futuro è già in cantiere nei progetti di mercato del presidente Massimo Moratti. In estate verrà completamente ridisegnata la rosa nerazzurra, considerando come molti giocatori siano in scadenza di contratto, ci saranno plausibilmente diversi addii importanti, con buona parte della retroguardia interista già con le valigie in mano. Nonostante le partenze illustri, la dirigenza interista capeggiata da Marco Branca e Piero Ausilio sta lavorando in anticipo per non ripetere gli errori abbastanza evidenti delle ultime campagne acquisti che nonostante le cifre importanti investite non hanno portato i giusti ricambi per sostituire le partenze di due big come Eto’o e Thiago Motta. Sarà un calciomercato estivo caldissimo, con i possibili ritorni alla casa base di Mario Balotelli e Mattia Destro, entrambi ex nerazzurri ora in forza al City e al Siena di Sannino.

    INTERCITY – ‘Intercity’ è la parola che meglio potrebbe racchiudere il prossimo mercato nerazzurro, considerando come sul taccuino di Branca i primi nomi della lista siano Alexandre Kolarov e Balotelli. Sul terzino sinistro serbo si fa sempre più pressante l’interesse dell’Inter, già palesato prima dell’approdo in quel di Manchester, con un importante ritorno di fiamma, dettato presumibilmente dall’addio di un terzino come Maicon e dal rendimento altalenante di Nagatomo proprio a sinistra. Il serbo non sta vivendo un momento d’oro, perché Clichy sembra averlo superato di netto nelle gerarchie di Mancini, rilegandolo a un ruolo da riserva che non gli si addice. L’Inter a questo punto dopo aver messo gli occhi prepotentemente  su Mauricio Isla dell’Udinese potrebbe in estate tentare l’assalto in terra britannica per Kolarov, rifacendosi in un solo colpo il look sulle fasce. Ovviamente per due giocatori che arrivano, ce ne sarebbero altri due da vendere, con Chivu (in scadenza di contratto a cui la dirigenza nerazzurra avrebbe proposto un prolungamento con un’importante riduzione) e Maicon che nonostante il periodo no e gli infortuni ha sempre estimatori in tutto il mondo.

    Alexandre Kolarov © Laurence Griffiths/Getty Images

    DESTRO E BALO – Sempre sull’asse del City nonostante si parli moltissimo di un ritorno in patria di Super Mario Balotelli, è necessario fare alcune precisazioni. Innanzitutto il costo del cartellino del giovane bomber andrebbe in controtendenza rispetto alle logiche del sopracitato FPP, senza considerare le continue dichiarazioni di Mino Raiola, il procuratore del bad boy, che assicura come Mario non si muoverà da Manchester per il prossimo anno.  Inoltre se il caratteraccio di Mario sia riuscito a creare problemi in uno spogliatoio unito e in un periodo vincente come quello del Triplete (con un sergente di ferro come Mourinho), figurarsi in un periodo di transizione e magari senza la Champions quanto scompiglio il suo reintegro potrebbe arrecare alla squadra. A questo punto sarebbe più lecito puntare sull’usato sicuro, con Mattia Destro che con il Siena ha già realizzato 8 reti dimostrando come l’Inter nell’affare Milito abbia rinunciato ad una giovane promessa con troppa fretta. Preziosi e il Genoa sono proprietari di metà del cartellino, e quindi l’affare non si chiuderà facilmente, ma Massimo Moratti sembra realmente intenzionato a riportare il giovane attaccante italiano alla Pinetina, per iniziare al meglio la sua ‘RifondInter’.

  • Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Prima con l’addio di Ranieri, e poi con l’arrivo di Stramaccioni, Massimo Moratti sta ponendo le basi per l’Inter che verrà. Ma la rifondazione della squadra non passa solo dalla scelta dell’allenatore o dei giocatori della rosa, bensì anche dalla scelta di nuovi dirigenti, competenti e che evitino di sbagliare i prossimi colpi di mercato. Sotto quest’ottica il possibile addio di Leonardo dalla poltrona di direttore generale del Psg, si potrebbe interpretare come già evidenziato dalla stampa parigina e italiana, come un chiaro segnale di voler tornare nella Milano nerazzurra con cui il brasiliano si era lasciato in maniera troppo frettolosa nella passata stagione. Lo stesso Leonardo appena pubblicate queste indiscrezioni su un suo possibile addio parigino ha voluto gettare repentinamente acqua sul fuoco, tranquillizzando i tifosi francesi e la sua dirigenza:

    “Non so da dove vengono fuori le voci su un mio addio. Sono in contatto con tutte le società con cui ho lavorato ma non mi sono accordato con l’Inter per tornare a Milano. Ho un bellissimo rapporto con il presidente Moratti, ma non ho parlato con lui per ritornare a lavorare insieme. Sono felicissimo a Parigi ma sono legato anch’io ai risultati. Io non prometto nulla, ma sono qui per il Psg, resto e sono felice”.

    A questo punto l’ago della bilancia potrebbero essere i risultati, e visto come il Montpellier in Francia abbia di fatto scavalcato il Psg, l’idillio tra Leonardo e la dirigenza del Qatar, proprietaria del club francese potrebbe realmente essere giunta al capolinea.

    Leonardo © Valerio Pennicino/Getty Images

    INTER- Moratti rimane alla finestra, da sempre affascinato dal carisma e dalle capacità di un uomo di mercato oltre che di un dirigente come Leonardo. Lo stesso presidente nerazzurro intervistato a margine dell’apertura del nuovo locale di Cambiasso e Zanetti (il Botinero) ha tessuto le lodi di Stramaccioni, spiegando come aver realizzato 7 punti in tre partite fosse qualcosa a cui i nerazzurri non erano più abituati. Chiusura netta su Leonardo, con un secco ‘ho letto ma non so nulla’, giustificando in seguito i continui contatti con il brasiliano, per un buon rapporto che li lega , e soprattutto in merito all’affare Thiago Motta concluso solo a fine gennaio tra le due società.

    LEONARDO CON LUCAS?- Il dubbio su un clamoroso ritorno a Milano, come dirigente nerazzurro rimane, considerando come Oriali difficilmente affiancherà nuovamente Branca, e a questo punto Leonardo potrebbe realmente rappresentare il nuovo braccio destro dell’attuale direttore sportivo nerazzurro. Come suggerisce lo stesso TuttoSport nell’edizione odierna Leonardo affiancherebbe Branca, avendo un importante ruolo sul mercato e di raccordo tra i media e le istituzioni, portandosi dietro in dote il talento brasiliano Lucas, su cui le attenzioni dell’Inter sono fortissime già da molto tempo. Il primo obiettivo del prossimo mercato interista è rappresentato proprio dalla stella 19enne del San Paolo, e proprio attraverso il ‘potere’ e l’influenza che Leonardo ha in Brasile potrebbero aprire una corsia preferenziale per l’approdo del giovane campione nella Milano nerazzurra.

    KOLAROV- Rimanendo sempre in tema di mercato sono interessanti le parole di Branca che parlando di possibili colpi per il prossimo mercato estivo, spiega come Alexandre Kolarov interessi molto all’Inter, (con il giocatore che è scalato nelle gerarchie di Mancini con l’arrivo di Clichy) chiudendo al tempo stesso l’ipotesi su un possibile ritorno di Mario Balotelli. Inizia dunque a prendere forma la prossima Inter del futuro, con una possibile conferma di Stramaccioni in panchina, Isla come obiettivo confermatissimo, Kolarov in rampa di lancia e Lucas come ciliegina sulla torta. Rimane da capire chi saranno i sacrificabili per fare cassa.

  • Leonardo rompe con il Psg per tornare all’Inter?

    Leonardo rompe con il Psg per tornare all’Inter?

    Fosse arrivata solo qualche settimana fa, la notizia che Leonardo avesse intenzione di lasciare il ruolo di direttore generale del Paris Saint Germain, avremmo parlato di un pesce d’aprile riuscitissimo. L’indiscrezione però arriva direttamente dal giornale francese  Le 10 Sport, secondo il quale Leonardo sarebbe realmente intenzionato a lasciare la carica dirigenziale per fare un clamoroso ritorno in Italia. Insomma altro che bufala, e l’ex tecnico nerazzurro ormai incline a clamorosi colpi di scena potrebbe prima dell’estate regalarne un altro a tutti gli addetti ai lavori.

    MOTIVAZIONI – La domanda sorge spontanea: su quali basi il brasiliano avrebbe cambiato le sue idee in così poco tempo? Sempre secondo il giornale francese le motivazioni che spingerebbero Leonardo a voler mollare tutto sarebbero molteplici. In primo luogo la sua famiglia non si sarebbe adattata alla vita parigina, rimpiangendo tutto ciò che avrebbero lasciato in Italia. Poi si mormora di rapporti non idilliaci con l’attuale dirigenza, considerando inoltre come i continui rifiuti dei maggiori colpi estivi (Pato e Tevez su tutti) abbiano di fatto ridimensionato le ambizioni della squadra, dimostrando come non bastino i soldi per vincere qualcosa. Volendo si potrebbe aggiungere la scarsità di risultati, considerando il sorpasso in classifica da parte del Montpellier che vincendo per 3 a 1 contro il Marsiglia è lanciatissimo verso la conquista del titolo.

    Leonardo © FRANCK FIFE AFP

    CLAUSOLE – Iniziano quindi ad aprirsi molte crepe in un progetto che fino a poco tempo fa sembrava solidissimo. Si parla inoltre di una clausola speciale che permetterebbe a Leonardo di abbandonare il Psg in qualsiasi momento . A questo punto rimane incerto anche il futuro di Carlo Ancelotti,  che potrebbe liberarsi (anche lui grazie a una clausola speciale) in caso arrivasse una chiamata da un club di primo piano, dove Le 10 Sport, ipotizza il caso della Federazione Inglese alla ricerca del sostituto di Fabio Capello.

    INTER – Secondo le ultime indiscrezioni è ipotizzabile nel caso Leonardo tornasse in Italia, un rientro a Milano, destinazione Inter. I precedenti incontri con Massimo Moratti potrebbero rappresentare un segnale forte e chiaro di un legame mai interrotto. Ovviamente è da escludere un ruolo come tecnico, precisando come il brasiliano potrebbe rientrare nei nuovi piani di rifondazione in mente del presidente per quanto riguarda i cambi al vertice della dirigenza. In tal caso Branca e soci non avrebbero più le stesse certezze.

  • Guarin giura amore all’Inter, Branca apre a Balotelli

    Guarin giura amore all’Inter, Branca apre a Balotelli

    Nel giorno della sua presentazione ufficiale Fredy Guarin parla a ruota libera, spiegando come dopo la buona prestazione contro il Genoa cercherà di non deludere le aspettative, per guadagnarsi il riscatto nerazzurro. Dalle sue parole si evince come, nonostante diverse squadre fossero sulle sue tracce, il colombiano avesse in testa solo l’Inter, addirittura già due anni, considerando l’ottimo rapporto con il compagno di squadra suo connazionale Ivan Cordoba. Le sue intenzioni sono quelle di giocarsi le sue carte e prolungare la permanenza con la maglia dell’Inter ben oltre i sei mesi del prestito.

    L’esordio con un po’di timidezza, scrollata subito di dosso, riuscendo a strappare i suoi primi applausi al pubblico di San Siro, il rigore conquistato e le lodi di Moratti e Paolillo, rappresentano un segnale importante per il giocatore, che a questo punto si giocherà le sue carte nei prossimi otto incontri di campionato.

    Fredy Guarin © Claudio Villa/Getty Images

    BRANCA- Il direttore dell’area tecnica Marco Branca, presente alla conferenza stampa, interpellato dai giornalisti sulla possibilità di prendere il giocatore già due anni fa, risponde spiegando:

    “Gli acquisti fatti dall’Inter sono tutti importanti nel loro periodo storico. Lo tenevamo d’occhio anche da più di due anni, abbiamo parlato col Porto ma non era facile prendere un giocatore così bravo. Il Porto non fa questi tipi di accordo che abbiamo raggiunto noi, il presidente però ha compreso la grande voglia di Fredy di venire all’Inter, sono stati comprensivi, si sono parlati due grandi club e si è arrivati all’idea che era una cosa che lui voleva fortemente. Noi eravamo felici di poter vedere da vicino, di curare con pazienza, un giocatore che poteva far parte del nostro futuro tecnico”.

    Rimane anche il tempo per una domanda sul tormentone Balotelli, con i giornali che non fanno altro che parlare di un suo possibile ritorno in nerazzurro già nella prossima stagione. Branca dribbla la domanda, lasciando al tempo stesso uno spiraglio per il ritorno del pupillo di Massimo Moratti:

    “Non è la sede giusta per parlare di Mario, siamo qui per presentare Guarin, sta meglio, siamo sicuri che potrà stare ancora meglio. Per le altre cose ci sarà tempo tra 1-2 mesi per parlarne”.

  • Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    Calciomercato Inter, Guarin sarà riscattato

    L’oggetto misterioso della campagna acquisti invernale nerazzurra è sbocciato domenica scorsa contro il Genoa. Fredy Guarin, il talentuoso esterno capace di vincere tutto con il Porto ai tempi di Villas Boas, dopo la buona prestazione, nei pochi minuti contro i liguri, ha subito dimostrato di aver personalità e carattere da vendere, con un paio di accelerazioni, qualche conclusione alta e un rigore conquistato d’astuzia. L’Inter l’ha acquistato con un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 13,5 milioni di euro. Una cifra sicuramente importante in tempi di Fair Play Finanziario, ma il giocatore colombiano in queste ultime 8 partite che lo separano dal finale di stagione, avrà le sue possibilità di dimostrare il suo reale valore, e ‘costringere’ la dirigenza nerazzurra a puntare forte su di lui per la prossima annata.

    In realtà in questi ultimi giorni alcuni rumors giornalistici parlavano di una clausola speciale, secondo la quale se l’Inter avesse riscattato in anticipo, già a maggio, Guarin dal Porto, il prezzo si sarebbe ridotto a 8,5 milioni di euro, evidenziando una notevole diminuzione sul costo del cartellino. Il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca ha voluto togliere ogni dubbio sulla questione rispondendo alle domande su un’intervista del quotidiano ‘O Jogo’:

    “La notizia degli 8,5 milioni di euro è falsa. L’opzione per il riscatto di Guarìn ammonta a 13,5 milioni di euro, se la eserciteremo in quel momento. Questo è il prezzo che abbiamo concordato con il Porto, e questa è la cifra che pagheremo”.

    Fredy Guarin © Claudio Villa Getty Images Sport

    La soddisfazione sia del presidente Massimo Moratti, sia di Paolillo che di Branca mostra come il ragazzo abbia di fatto dimostrato di voler far parte del progetto futuro di questa Inter. Nella prossima sfida contro il Cagliari in programma a Trieste, Andrea Stramaccioni potrebbe schierarlo titolare, lanciandolo nella mischia sin dall’inizio. Ovviamente per convincere la dirigenza nerazzurra a riscattarlo, dovrà fare del suo meglio, dimostrando di essere da subito pronto per il calcio italiano. Lo stesso Branca nell’intervista spiega come il riscatto non sia ancora cosa certa, ma l’impressione è che se il ragazzo continuerà su questa strada, l’affare si farà:

    “Abbiamo tempo per decidere. Ma sicuramente siamo molto soddisfatti di Guarìn. Ha fatto il suo debutto, e ha giocato molto bene questa mezz’ora contro il Genoa ed è questo che vogliamo. Abbiamo capito che possiamo aggiungere la sua qualità fino al termine della stagione. Siamo rimasti colpiti dall’atteggiamento competitivo del ragazzo, che corrisponde a quello che ci aspettavamo”. 

  • Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    E’ Mauricio Isla il primo obiettivo dichiarato dell’Inter in vista della prossima stagione. Al momento ai box causa un infortunio patito l’11 febbraio scorso durante la sfida del Friuli contro il Milan, Isla è uno dei gioielli dell’Udinese di Francesco Guidolin, anch’esso accostato all’Inter nel corso delle ultime ore. Su Isla però ci sarebbe anche la Roma, mentre altri affermano che sul centrocampista cileno la dirigenza nerazzurra si sia buttata subito dopo i contatti avviati con Bielsa, attuale allenatore dell’Athletic Bilbao ma nel mirino dei milanesi in vista della prossima stagione.

    A svelare l’interesse per il giocatore attualmente infortunato al ginocchio è stato il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca, il quale in un’intervista rilasciata al quotidiano cileno “La tarcera” ha affermato che “Isla è un giocatore molto interessante, molto bravo, che da alcuni anni gioca ad alti livelli in serie A. E’ uno dei nostri obiettivi per la prossima stagione, ma al momento non c’è alcuna trattativa con l’Udinese“.

    Mauricio Isla © Anteprima/AFP/Getty Images

    Parole di elogio dunque per uno dei gioielli di Pozzo, che ancora una volta, come fatto ad esempio con Alexis Sanchez ceduto l’estate scorsa al Barcellona, potrebbe ricavare un buon bottino dall’affare. In molti tuttavia hanno interpretato le dichiarazioni di Branca sotto un altro punto di vista. Si perché l’esperienza dello stesso all’Inter era stata data da più parti come agli sgoccioli nei giorni scorsi. La svolta si è avuta dopo il batti e ribatti avvenuto recentemente con Lele Oriali e nel quale era intervenuto anche il presidente dei nerazzurri Massimo Moratti che si era schierato apertamente con lo stesso Branca confermandolo per la prossima stagione.

    Il fatto che poi Branca abbia svelato un’operazione relativa alla prossima stagione fa pensare che non ci sono più dubbi per ciò che concerne la sua permanenza all’interno dello staff societario dell’Inter dove gode ancora della fiducia del presidente. E il lavoro, sicuramente, non mancherà: si preannuncia infatti un’estate calda con una rivoluzione sia in seno allo staff tecnico che al parco giocatori.

  • Inter, parla Moratti: “Ranieri rimane, Oriali uscita antipatica”

    Inter, parla Moratti: “Ranieri rimane, Oriali uscita antipatica”

    Il presidente dell’Inter Massimo Moratti ha rotto il silenzio durato un intero giorno dopo il pareggio striminzito contro l’Atalanta. Intercettato dai microfoni dei giornalisti, ha rilasciato il suo punto di vista, come si legge oggi sulle pagine della Gazzetta dello Sport.  Periodo assolutamente negativo per la sua squadra, che dopo l’illusoria vittoria contro il Chievo e l’inutile vittoria contro il Marsiglia, che di fatto è costata i nerazzurri l’eliminazione della Champions, cerca in quest’ultimo scorcio di campionato nel tentativo di rendere possibile l’impossibile: in poche parole, conquistare il terzo posto.

    RANIERI RESTA– Sulla fuga nel primo tempo del match contro l’Atalanta, i più maligni hanno intravisto, la fine di una pazienza nei confronti del tecnico romano Claudio Ranieri. Moratti ha voluto subito smentire qualsiasi illazione, confermando a pieno la fiducia fino alla fine di questa stagione all’attuale allenatore nerazzurro:

    Massimo Moratti © Paolo Bruno Getty Images Sport

    Ranieri resta: è serio e responsabile. E non fa danni. Non si possono prendere in tre giorni decisioni che riguardano il futuro. C’è il rischio, con la fretta, di rovinare i piani, tutto. Ranieri è una persona seria, elegante, responsabile e mettendo mano alla situazione in fretta si potrebbero fare danni, e fra l’altro mi pare che Ranieri non sia uno che fa danni. Insomma: Ranieri rimane, è sicuro del proprio posto”.

    Risolto anche il mistero, sulla sparizione dalla tribuna d’onore, dove Moratti, avrebbe abbandonato la sua poltrona, per dirigersi in una saletta degli spogliatoi da cui avrebbe visto il match, provando un qualcosa di scaramantico, che ovviamente a partita finita non avrebbe avuto i suoi effetti.

    CASO FORLAN- Ovviamente immancabili le domande sul rifiuto di Forlan di scendere in campo gli ultimi dieci minuti del match, per una posizione tattica da lui non gradita. Moratti come lo stesso Ranieri cerca di evitare di alimentare sterili polemiche spiegando il suo pensiero sulla questione:

    “Sì, ho parlato con entrambi, prima con l’uno e poi con Ranieri: innanzitutto non è una cosa grave, ma soprattutto quel che è accaduto mi pare una conseguenza del rapporto che c’è fra di loro, un rapporto franco”.

    Spiegando come lo stesso uruguaiano parli di una necessità forte di tornare a ritrovare una vittoria importante in grado di trasformarsi in una specie di scossa che faccia ripartire l’Inter sui giusti binari per il finale di stagione. La sfida contro la Juventus, potrebbe realmente riportare i nerazzurri a risorgere o ad affossarli ulteriormente, costringendoli a dire addio al sogno Champions una volta per tutte. Lo Stesso Moratti ricalca le parole dell’attaccante interista:

    “Forlan dice che dobbiamo tornare alla vittoria? Ha ragione, vincendo un match come quello di Torino può anche cambiare la situazione. Devono risvegliarsi tutti, e allora spero che possa davvero scattare la scintilla: a volte basta un successo per invertire veramente la rotta”.

    Chiusura netta e decisa anche sul fronte duello mediatico tra Oriali e Branca, dove il presidente nerazzurro, trova ‘antipatiche’ le esternazioni di Oriali considerando come adesso sia fuori dall’ambiente Inter. Sull’operato di Branca non ci sono ripensamenti, affermando come la sua permanenza in nerazzurro è dovuta al fatto che lui lo consideri un bravo direttore sportivo. Nel finale a chi gli chiedesse se il prossimo allenatore sula panchina dell’Inter sarà italiano o straniero, Moratti si svincola in maniera scaltra: “Buonasera eh…”.