Tag: Marco Borriello

  • Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho

    Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho


    Inter – Milan è passato da quasi una settimana ma gli strascichi del post partita sembrano aver minato quell’apparente clima di non belligeranza che era in atto ormai da qualche anno tra le due società. La società di via Turati non ha gradito le accuse rivolte non troppo velatamente dalla dirigenza nerazzurro e da Mourinho ma ha evitato di rispondere ai giornalisti inghiottendo il boccone amaro e non dar adito ai giornalisti di montar un altro caso.

    Ma se Galliani, Berlusconi e Leonardo hanno evitato di rispondere ci ha pensato Marco Borriello a replicare per rime al tecnico portoghese che solo due giorni fa lo aveva accusato di aver insultato a più riprese l’arbitro senza esser nemmeno ammonito. L’ex bomber del Genoa risponde punto su punto alle accuse accusando l’Inter di scarsa sportività:

    “Prima precisazione: io all’arbitro non ho detto di tutto ma una frase normale – ‘è il caso di fischiare un fallo del genere?‘ – forse solo il modo è stato un po’ brusco. Precisazione numero due: io sono un giocatore sempre molto corretto e tollerante e Mourinho lo dovrebbe sapere. Se non lo sa, provi a domandare ai suoi difensori che mi hanno picchiato per tutto il derby senza che io reagissi. Precisazione numero tre: io sono certamente più educato di Sneijder che dovrebbe conoscere il regolamento e il regolamento dice che gli applausi all’arbitro sono considerati un’offersa grave. Precisazione numero quattro: nessuno di noi del Milan ha dato in escandescenze come ha fatto in continuazione la panchina dell’Inter. Precisazione numero cinque: il Milan non si è mai permesso di mancare di rispetto agli avversari e al loro presidente come invece ha fatto chi ci ha preso in giro indossando la maschera del presidente Berlusconi”

  • Milan: scoppia il caso Inzaghi?

    La cocente sconfitta ad opera dell’Inter nel derby potrebbe non esser l’unica preoccupazione di Leonardo e dei dirigenti rossoneri oggi alla ripresa degli allenamenti in vista della partita di Coppa Italia contro l’Udinese in programma mercoledi. Tra i più delusi nel Milan c’è Pippo Inzaghi per la scarsa considerazione che il tecnico brasiliano gli dimostra, superPippo oramai è una riserva, scavalcato nelle gerarchie da Marco Borriello e da ieri sera anche dall’olandese Huntelaar.

    Inzaghi in questi mesi ha sempre pensato al bene del gruppo inghiottendo il mal contento e cercando di farsi trovare pronto sul campo, ma l’atteggiamento di Leonardo che lo ha lasciato a scaldare per quasi tutto il secondo tempo per poi preferirgli l’ariete olandese nel finale. C’è chi è pronto a giurare di un possibile ripensamento da parte dell’attaccante che adesso sarebbe disposto ad accettare la corte di Ghirardi e trasferirsi al Parma.

  • Huntelaar “voglio andare via per dimostrare il mio valore”

    Lo straordinario periodo del Milan e in particolare di Marco Borriello relega ad un ruolo di comparsa gli altri attaccanti rossoneri. E’ inevitabile che siano scontenti ma se Pippo Inzaghi è sicuro che prima o poi verrà il suo turno per lo spilungone olandese Klaas Jan Huntelaar il discorso è in parte diverso.

    L’ex attaccante del Real Madrid ha giocato pochi minuti quest’anno, la maggior parte ad inizio campionato quando il Milan stentava a decollare ed ha messo a segno tre reti ma come lo stesso olandese confessa al tedesco Telegraaf ha voglia di giocare con più continuità per dimostrare il suo valore e non perdere la convocazione in nazionale per i prossimi mondiali.

    “Sto pensando di andarmene – ha detto l’olandese – quando ho parlato con i dirigenti, mi hanno confortato e mi hanno detto di avere fiducia in me. Ho giocato un po’ di minuti, ma voglio di più: è importante per me, perché il nostro c.t. ci ha spiegato tante volte che per andare in nazionale bisogna giocare molto nei propri club. E per me non è così”
    . L’olandese ha poi spiegato di non volere affatto un addio definitivo ai colori rossoneri: >”Vorrei restare in un campionato importante per dimostrare di essere da Milan. Mi piacerebbe andare in prestito e poi tornare”.

  • Serie A: le pagelle di Milan – Siena. Ronaldino e Borriello da NAZIONALE

    Ronaldinho: 8 E’ l’ennesima scommessa vinta dal presidente Silvio Berlusconi, unico a credere in lui nei momenti bui. Mette il suo genio al servizio della squadra. La tripletta è il giusto biglietto da visita per l’atteso derby. Merita il Sud Africa

    Marco Borriello: 8 Fa capire perché Leonardo lo schiera in campo in qualsiasi condizione fisica. Fa reparto da solo, si procura un rigore e fa un gol spettacolare. Lippi non può continuare ad evitarlo.

    Andrea Pirlo: 7 Ha ritrovato la condizione e i suoi lanci sono tornati quelli di un tempo.

    Dida 7 E’ misteriosa la sua carriera, a momenti strepitosi seguono momenti disastrosi. Il brasiliano comunque non si deprime in qualsiasi situazione e respinge qualsiasi conclusione verso la porta rossonera.

    Brandao 4,5: Rende agevole la giornata rossonera con una dormita colossale. Ha l’espulsione di Curci sulla coscienza.

    Maccarrone 5,5 Questa volta non si esalta a San Siro, cerca di metter in difficoltà da solo la difesa rossonera

    IL TABELLINO
    MILAN – SIENA 4-0
    11′ pt rig. Ronaldinho (M), 28′ pt Borriello (M), 27′ st Ronaldinho (M), 44′ st Ronaldinho (M)
    MILAN (4-2-1-3): Dida 7, Abate 6, Nesta 6 (10′ st Favalli 6), Thiago Silva 6.5, Antonini 6.5, Gattuso 6, Flamini 6 (1′ st Jankulovski 5.5), Pirlo 7, Beckham 6,5, Borriello 8 (32′ st Inzaghi sv), Ronaldinho 8. A disposizione: Abbiati, Kaladze, Bonera, Huntelaar. All. Leonardo

    SIENA (4-3-3): Curci 5, Rosi 6, Terzi 6, Brandao 4.5, Del Grosso 6 (20′ st Garofalo 6), Vergassola 6, Codrea 6, Ekdal 6, Rossi 5.5 (26′ st Calaiò 6), Jajalo sv(10′ pt Pegolo 6), Maccarone 5.5. A disposizione: Ficagna, Filipe, Jarolim, Buchel. All. Malesani
    ARBITRO: Saccani
    AMMONITI: Rosi (S), Maccarone (S)
    ESPULSI: 10′ pt Curci per fallo da ultimo uomo

  • Lippi riapre le porte a Toni, Nesta, Totti e Ranocchia. Out Borriello e Ambrosini

    Lippi riapre le porte a Toni, Nesta, Totti e Ranocchia. Out Borriello e Ambrosini

    marcello lippi
    Il campionato di serie A è arrivato al giro di boa e in vista dei mondiali in Sud Africa di questa estate per il ct Marcello Lippi è tempo di fare le somme e iniziare a scremare il folto gruppo di pretendenti a una delle 23 maglie che comporranno l’organico azzurro.
    L’ottimo campionato di Nesta e Totti fa sperare i tifosi e forse anche il ct in un loro possibile reintegro, per Luca Toni invece il discorso è parzialmente diverso. L’ex bomber del Bayern Monaco domenica nella prima sua apparizione con la Roma all’Olimpico ha dimostrato di esser in ottime condizioni e consapevole della stima del ct farà di tutto per riconquistare un posto per il Sud Africa.

    E’ lo stesso Marcello Lippi a far il punto della situazione ai microfoni di Sky “Toni, nella sua prima partita con la Roma, è stato davvero sorprendente, ha fatto veramente una bella partita. Le parole di Nesta? Sia per lui che per Totti prenderò una decisione solo all’ultimo minuto, ancora c’è tempo per fare le valutazioni opportune”. L’ex allenatore della Juventus ha anche parole d’elogio per il baby difensore del Bari Ranocchia autore di uno straordinario campionato fino a questo momento “Ranocchia è sicuramente uno dei giovani più interessanti del campionato, mi sono voluto informare sulle sue condizioni. Allo stesso modo vanno fatti i complimenti anche al suo compagno di reparto Bonucci”.

    Sembra chiuse a doppia mandata invece le porte della nazionale per Massimo Ambrosini e Marco Borriello autori fino al momento di un campionato strepitoso ma lontani nella classifica di gradimento del tecnico.

  • Serie A: Milan – Genoa 5-2. Le pagelle

    Massimo Ambrosini: 8 Il capitano sta forse vivendo la sua migliore stagione in rossonero, è onnipresente in ogni parte del campo e con i suoi perfetti inserimenti si prende due rigori. Da nazionale!

    Marco Borriello:
    7,5 Ancelotti si starà mangiando le mani per non averlo potuto avere a disposizione nella passata stagione, è indispensabile per i rossoneri e la doppietta è la giusta ricompensa.

    David Beckham 6,5 L’inglese si cala nella seconda volta nella realtà rossonera in punta di piedi e con tanta umiltà. I tifosi rossoneri lo adorano e lui fa di tutto per per aiutare il Milan.

    David Suazo
    6,5 La pantera si cala subito nella parte facendo intravedere le sue enormi qualità messe in gabbia in questi anni di nerazzurro. Sarà un arma utile per il Genoa di Gasperini.

    Giuseppe Sculli
    6,5 Il calabrese quando vede rossonero si supera. Il Gol e tanto movimento fanno capire il perchè Gasperini si fida ciecamente di lui.

    IL TABELLINO
    MILAN-GENOA 5-2
    25′ Sculli, 34′ st Suazo (G), 32′ rig. Ronaldinho, 38′ T. Silva, 3′ st e 15′ st Borriello, 29′ st rig. Huntelaar (M)
    Milan (4-3-3): Dida 6; Abate 6, Nesta 6,5, T. Silva 7, Antonini 6,5; Gattuso 6, Pirlo 6 (20′ st Flamini 6), Ambrosini 8; Beckham 6,5 (31′ st Jankulovski sv), Borriello 7,5 (21′ st Huntelaar 6), Ronaldinho 7. A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Inzaghi. All.: Leonardo
    Genoa (4-5-1): Amelia 6,5; M. Rossi 5, Biava 5, Moretti 6 (37′ Modesto 5,5), Criscito 5,5; Palacio 6, Mesto 6 (16′ st Zapater 6), Milanetto 6,5, Juric 6, Sculli 6,5; Suazo 6,5 (36′ st Crespo sv). A disposizione: Scarpi, Tomovic, Fatic, Esposito, Modesto. All.: Gasperini
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Amelia, M. Rossi, Juric (G), Ambrosini, Borriello (M)
    Espulsi: nessuno
    Note: Ronaldinho si è fatto parare un rigore da Amelia al 12′

  • Serie A: Che Milan! I rossoneri travolgono il Genoa 5-2

    Nella serata del ritorno di Beckham ma con l’assenza forzata di Pato che ha alzato bandiera bianca nella rifinitura di questa mattina, il Milan travolge il Genoa 5-2. Protagonisti assoluti del match Ronaldinho, che illumina e delizia la platea con le sue giocate e Borriello che mette a segno una fantastica doppietta.

    Il Milan parte a razzo e dopo varie occasioni ha la possibilità di passare in vantaggio al 12′ su calcio di rigore che Ronaldinho spara su Amelia; il brasiliano però si farà perdonare con le sue magie.
    A sbloccare il risultato però sono i rossoblu di Gasperini che alla mezz’ora con un cross di Palacio che attraversa tutto lo specchio della porta trova libero Sculli che insacca alle spalle di Dida.
    La reazione dei rossoneri è immediata e dopo aver macinato gioco e creato varie palle gol, Ambrosini si procura il secondo calcio di rigore della serata che questa volta Dinho non sbaglia. Buono l’esordio di Beckham che sfiora anche il gol facendo la barba al palo su calcio di punizione; il Milan è super e va al riposo in vantaggio per effetto del gol da attaccante di area di rigore di Thiago Silva.

    Nella ripresa è Borriello show: prima servito da Ronaldinho realizza il 3-1, poi in mezza rovesciata simile a quella fatta contro il Parma cala il poker, anche se l’azione è viziata dalla sua posizione irregolare di fuorigioco. Leonardo gli regala la standing ovation facendo entrare Huntelaar al suo posto che arrotonda il risultato ancora su calcio di rigore (il terzo a favore dei rossoneri). Inutile il gol di Suazo, all’esordio in maglia rossoblu, del 5-2 finale.

    Il Milan di Leonardo si riprende il secondo posto rimettendosi alla caccia dell’Inter e lancia chiari avvertimenti alla Juventus in vista della sfida di domenica sera.

    Il tabellino
    MILAN-GENOA 5-2
    25′ Sculli (G), 32′ rig. Ronaldinho (M), 38′ T. Silva (M), 48′ Borriello (M), 60′ Borriello (M), 74′ Huntelaar (M), 79′ Suazo (G)
    MILAN (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, T. Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo (65′ Flamini), Ambrosini; Beckham (76′ Jankulovski), Borriello (66′ Huntelaar), Ronaldinho.
    A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Inzaghi.
    Allenatore: Leonardo
    GENOA (4-5-1): Amelia; M. Rossi, Biava, Moretti (37′ Modesto), Criscito; Palacio, Mesto (61′ Zapater), Milanetto, Juric, Sculli; Suazo (81′ Crespo).
    A disposizione: Scarpi, Tomovic, Fatic, Esposito, Modesto.
    Allenatore: Gasperini
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Amelia, M. Rossi, Juric (G), Ambrosini, Borriello (M)
    Espulsi: nessuno
    Note: Ronaldinho si è fatto parare un rigore da Amelia al 12′

  • Borriello geloso di Corona? “Quello che lui ha io l’ho già avuto”

    Borriello geloso di Corona? “Quello che lui ha io l’ho già avuto”

    marco borriello1
    Marco Borriello si è ripreso il Milan e prima delle meritate vacanze in un intervista a Vanity Fair racconta il suo attuale momento senza disdegnare un passo indietro da giovane scugnizzo napoletano ad esser considerato un sex symbol. Dopo un stagione tormentata dagli infortuni e dal chiacchiericcio intorno alla tormentata relazione con Belen Rodriguez in questa stagione si è caricato sulle spalle il Milan targato Leonardo trascinandolo fino al secondo posto posto in campionato inanellando una lunga serie di vittorie.

    Borriello sta bene e sempre aver trovato anche un nuovo equilibrio tanto da riuscir a parlare del suo passato con Belen “Quando ho conosciuto Belen era una modellina sconosciuta: stando con me ha avuto più visibilità, anche se poi, avendo un grande talento, ha saputo crearsi da sola una carriera da showgirl… Dopo Belen, solo storielle senza importanza…”

    Borriello confessa di esser diventato un sex simbol tardi “Non ci pensavo. Del resto loro non mi avrebbero guardato: fino a 18 anni andavo in giro in tuta e portavo gli occhiali spessi come fondi di bottiglia. Non ero neanche troppo sviluppato…

    La svolta si è avuta con il suo arrivo a Milano, il calciatore è cresciuto fisicamente ed è diventato un punto fermo della movida milanese. Adesso però pensa al Milan a vincere da protagonista e se continuerà su questa falsariga spera di convincere Marcello Lippi per il Mondiale in Sud Africa.

    Sulla sfera privata si definisce un passionale ma non dipendente dal sesso e ama uscire con gli amici, i fratelli e i compagni di squadra “un passionale, ma non sono un sesso dipendente: il sesso manca a chi non ce l’ha, io ho la fortuna di sapere che, se voglio, lo posso avere in qualunque momento. E poi mi piacciono le cose tradizionali, niente perversioni, niente trans”. Non poteva in ultimo mancare una domanda su Fabrizio Corona. “Geloso di lui? Perché dovrei? Quello che ha lui adesso, io l’ho già avuto”

  • Serie A: highlights Milan – Sampdoria 3-0. Rossoneri entusiasmano San Siro

    Il Milan supera la pratica Samp in 23′ minuti con un super Ronaldinho ad ispirare e gli altri tre del quadrato magico ad andare a segno. Borriello sbocca il risultato di testa, Seedorf al volo raddoppia e Pato chiude la contesa.

  • Serie A: Milan – Samp dura solo 23 minuti. Rossoneri sontuosi, blucerchiati in crisi

    Inizia bene il tour de force dei rossoneri prima della sosta, Milan chiude la pratica Samp in appena 23′ minuti per poi limitarsi a controllare e non infierire sulla squadra di Del Neri apparsa ormai allo sbando. Il primo gol arriva dopo appena due minuti da un passaggio errato di Cassano, Antonini si invola sulla sinistra e serve Ronaldinho per il brasiliano è un gioco da ragazzi metter la palla sulla testa di Borriello. La Samp è scossa e non ha nessun tipo di reazione i rossoneri giocano sul velluto con i quattro in avanti a deliziare la platea si San Siro. Il due a zero è una perla di Seedorf, l’olandese inizia l’azione servendo la palla a un Dinho in serata di grazia, il brasiliano chiude il triangolo e l’olandese di sinistro trova l’incrocio. Due minuti e Pato trova la rete del tre a zero mandando in estasi i tifosi rossoneri. Il Milan poi si rilassa pensando all’importante gara di Zurigo, Ronaldinho esce per precauzione ma il sostituto Abate dimostra di esser una certezza per questo Milan, cosi come Antonini autore di una prestazione superlativa.

    Rossoneri adesso possono sedersi in poltrona a veder il big match di questa sera consapevoli di aver inanellato il decimo risultato utile consecutivo e i tifosi iniziano a sognare e San Siro continua a riacquistare la sua gente.

    IL TABELLINO
    Milan-Sampdoria 3-0
    2′ Borriello (M), 21′ Seedorf (M), 23′ Pato (M)
    Milan (4-2-1-3): Dida; Antonini, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Pirlo, Ambrosini (31′ st Flamini); Seedorf; Pato, Borriello (23′ st Huntelaar), Ronaldinho (34′ Abate). A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Di Gennaro. All. Leonardo
    Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Accardi, Ziegler; Padalino (7′ st Semioli), Tissone, Poli, Mannini (25′ Lucchini); Pazzini (31′ st Bellucci), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Zauri, Franceschini, Pozzi. All. Delneri
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: 39′ Tissone (S), 3′ st Lucchini (S), 12′ st Seedorf (M), 30′ st Stankevicius (S)
    Espulsi: –