Tag: Marco Borriello

  • Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    E’ soltanto una partita amichevole ma le convocazioni della Nazionale danno sempre adito a dubbi e dibattiti, e sopratutto nei momenti della rifondazione azzurra lasciano perplessi. Il compito di Cesare Prandelli è arduo sopratutto perchè il nostro calcio non sembra sfornare più talenti e giocatori decisivi come un tempo tanto da esser in difficoltà in ogni reparto.

    L’ex tecnico viola ha promosso Ranocchia vera speranza azzurra per la difesa e come anticipato a più riprese ha convocato Balotelli. Scelte, giuste, chiare limpide quel che ci lascia perplessi è la convocazione di Ledesma, buon giocatore per carità ma nulla più. La Nazionale dovrebbe accogliere un oriundo se servisse ad aumentare il valore della stessa e non soltanto per moda o come sintomo di coraggio.

    Il centrocampo azzurro si basa sulle geometrie di Pirlo e la dinamicità di De Rossi, alle loro spalle sta crescendo Marchisio mentre Montolivo sta lavorando da leader, Del Neri ha dato nuovo vigore ad Aquilani e allora perchè Ledesma? Il progetto giovane prevederebbe magari l’ingresso di Poli, la fiducia in Palombo e non di un ventottenne da sempre snobbato dalla selezione argentina.

    La voglia di aprire agli oriundi aveva aperto le porte della Nazionale ad Amauri in crisi d’indentità e senza gol da tempo mentre questa volta ha chiuso le porte all’attaccante italiano più in forma del momento: Marco Borriello per far posto al fido Gilardino e al rivalutato Pazzini. Cassano tornerà, forse. Se proprio la voglia di oriundi è cosi contagiosa magari sarebbe interessante coinvolgere Zarate o Maxi Lopez, attaccanti si ma con il senso del gol.

  • L’Aquila non vola nel derby. Vince la Roma di rigore

    L’Aquila non vola nel derby. Vince la Roma di rigore

    Come spesso accade nel derby della capitale vince la squadra che è in ritardo in classifica e la Roma rispetta le attese e seppur su doppio calcio di rigore tarpa le ali alla Lazio capolista. Senza Totti, Ranieri sceglie Menez per completare il trio d’attacco con Vucinic e Borriello mentre in mediana Simplicio viene preferito a Brighi. Reja si gioca il talismano Rocchi al fianco di Floccari spedendo Zarate in panchina, solito centrocampo con Mauri e Brocchi ai lati di Ledesma ed Hernanes a far il suggeritore avanzato, in difesa Stendardo sostituisce lo squalificato Biava.

    Primo tempo soporifero con la Lazio a farsi preferire nella prima parte di gara e i giallorossi abili ad uscire alla distanza. Poche le conclusioni degne di nota se non un gol annullato a Greco, subentrato a Menez, per un millimetrico fuorigioco di Borriello.

    Ripresa di tutt’altra caratura con Zarate per Rocchi e squadre più orientate all’attacco. Al 7′ è rigore per la Roma: Lichtsteiner la tocca di mano su tiro violentissimo di Simplicio facendosi anche male. Sul dischetto va Borriello: Muslera indovina la traiettoria ma la palla gli sguscia sotto il braccio ed entra. La risposta della Lazio è immediata ma Floccari di testa spara alto e Julio Sergio si supera su Hernanes.

    La traversa strozza la gioia del gol di Simplicio e qualche minuto dopo riserva lo stesso trattamento per un tiro a colpo sicuro di Foggia. La Lazio protesta per un rigore non accordato per una netta trattenuta di Riise su Mauri e nel finale Vucinic chiude l’incontro su rigore procurato da Baptista. Vittoria che fa classifica e morale per la Roma, per la Lazio un capitombolo dopo 8 risultati utili ma è d’obbligo ripartire si da mercoledi.

    IL TABELLINO
    Lazio-Roma 0-2

    7’st rig. Borriello, 42’st rig. Vucinic
    Lazio (4-3-1-2): Muslera 6; Lichtsteiner 5,5 (44’st Diakite sv), Stendardo 6, Dias 6, Radu 6; Brocchi 5,5, Ledesma 5, Mauri 6; Hernanes 6 (27’st Foggia 6,5); Rocchi 5 (1’st Zarate 6,5), Floccari 6. A disposizione: Berni, Garrido, Matuzalem, Bresciano. All.: Reja.
    Roma (4-3-1-2): Julio Sergio 6,5; Cassetti 6, Mexes 6,5, N.Burdisso 6, Riise 5,5; Perrotta 6 (34’st Brighi 6), De Rossi 6,5, Simplicio 7; Menez 6 (39′ Greco 7); Borriello 6,5 (39’st Baptista 6), Vucinic 7. A disposizione: Lobont, Cicinho, Pizarro, Adriano. All.: Ranieri.
    Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
    Ammoniti: Lichtsteiner, Stendardo, Foggia, Brocchi (L), Cassetti, Julio Sergio (R)

    7 novembre 2010

  • Disastro Roma, sconfitta 3-1 all’Olimpico dal Basilea [commento e pagelle]

    Disastro Roma, sconfitta 3-1 all’Olimpico dal Basilea [commento e pagelle]

    La Roma perde in casa contro il modesto Basilea per 3-1 e si complica maledettamente la vita nel girone E della Champions League.

    Il primo tempo è equilibrato, i giallorossi sembrano entrati bene in campo, ma al 12’ il primo colpo di scena, Frei fulmina Lobont con un sinistro da fuori area con la difesa Romana che mostra i primi segni di cedimento. Tuttavia la reazione è buona, e dopo neanche 10 minuti, Totti illumina per Borriello che davanti la porta svizzera non sbaglia, rimettendo la situazione in parità. La Roma non riesce però a dare continuità al suo gioco e ancora una volta Frei inchioda Lobont, ma questa volta la squadra di Ranieri è salvata dal fuorigioco. Ma il nuovo colpo di scena non ritarda a presentarsi, ed infatti all’ ultimo minuto del primo tempo, il terzino destro Inkoom, dopo aver superato in velocità Perrotta, trova il diagonale di destro che vale il 2-1. Roma sotto al 45′.

    Ripresa di rabbia per la squadra di Claudio Ranieri, i pericoli per la porta del Basilea diventano continui con Totti che tira fuori di pochissimo e con Taddei che colpisce il palo. Il forging della Roma è continuo ma non produce più pericoli, tranne una punizione di totti che vede Costanzo sicuro nella respinta e addirittura il Basilea, colpisce ancora, con una grande azione personale di Cabral. Finisce 1-3 e per la Roma è tutto da rifare.

    Tabellino e pagelle

    Roma (4-4-2): Lobont 5; Cassetti 5, Burdisso 5, Mexes 5, Riise 4,5 (15’st Castellini 5,5); Taddei 6, Pizarro 5,5, Brighi 5,5, Perrotta 5 (29′ Julio Baptista 5,5); Totti 6,5, Borriello 6,5. A disposizione: Doni, Juan, Cicinho, Simplicio, Okaka. All.: Ranieri 5.
    Basilea (4-4-2): Costanzo 6,5; Inkoom 6,5, Ferati 6, Abraham 6, Safari 6,5; Shaqiri 6,5, Yapi Yapo 6, Huggel 6, Stocker 6 (25’st Chipperfield 6); Frei 6,5 (44’st Almerares sv), Streller 6,5 (35’st Cabral 6). A disposizione: Sommer, Atan, Kusunga, Tembo. All.: Fink
    Marcatori: 12′ Frei (B), 21′ Borriello (R), 44′ Inkoom (B), 47’st Cabral (B)
    Ammoniti: Cassetti (R), Inkoom, Chipperfield (B)

  • Verso Roma – Basilea, Ranieri conferma Totti e Borriello

    Verso Roma – Basilea, Ranieri conferma Totti e Borriello

    Dopo la convincente vittoria contro il Genoa la Roma si rituffa nella Champions League ospitando domani sera all’Olimpico il Basilea. Ranieri sorprende tutti non convocando i convalescenti Vucinic e Menez nonostante avessero svolto gran parte dell’allenamento con la squadra e l’acciaccato De Rossi.

    LA formazione di domani dunque non si discosterà molto da quella di sabato sera con Brighi a centrocampo al fianco di Pizzarro, Taddei sull’out destro mentre in avanti sarà confermato il tandem Borriello – Totti. Il tecnico giallorosso ha parole d’oro per il suo capitano nonostante il gol che stenta ad arrivare, il rossonero invece conferma di partita in partita la scelta estiva azzeccata rispondendo a suon di gol.

    Questi i convocati per il Basilea:

    Baptista, Borriello, Brighi, N.Burdisso, Cassetti, Castellini, Cicinho, Doni, Greco, Juan, Lobont, Mexes, Okaka, Perrotta, Pizarro, Riise, Rosi, Simplicio, Taddei, Totti.

  • Vittoria scaccia crisi? Roma – Genoa 2-1. [ commento e pagelle ]

    Vittoria scaccia crisi? Roma – Genoa 2-1. [ commento e pagelle ]

    La Roma batte il Genoa, nell’ anticipo del sabato all’ olimpico. A Borriello e Brighi risponde Rudolf per il Genoa, ma non basta per la compagine di Gasperini che esce sconfitta dall’ Olimpico per 2-1.

    Il primo tempo inizia con le squadre che si controllano e le azioni pericolose latitano, con la Roma che si dimostra, però, più convinta nella ricerca del vantaggio. Al 19’ la prima emozione, con il lancio illuminante di Pizzarro per Borriello che scarta Eduardo ed a porta vuota colpisce il palo. Il pericolo passato scuote il Genoa che con Criscito restituisce il favore mancando clamorosamente il gol, tirando fuori davanti a Lobont da pochi metri. Adesso la partita è decisamente più bella con la Roma che riesce a sboccarla al 34’ grazie a Borriello che sfrutta un cross di Totti anticipando con la punta Eduardo in uscita. Finisce così un primo tempo equilibrato ma con la Roma sicuramente più incisiva in attacco.

    Il seconto tempo si apre con le novità Rudolf al posto di Palacio, l’ argentino paga, così, un primo tempo molto deludente condito anche da un ammonizione. Parte bene la Roma che al 52’ raddoppia con un’ azione tambureggiante che si conclude con il tocco di Brighi che scavalca Eduardo su assist di Perrotta. Ancora protagonisti i legni dell’ olimpico che fermano prima Rudolf e poi Borriello che colpiscono entrambi la traversa a portieri battuti. Entrano Rafinha e Sculli, mentre per la Roma escono Pizzarro e Perrotta per Castellini e Simplicio ed il Genoa si dimostra subito più propositivo con la Roma che poco poco si ritrae nella propria metà campo pagando al 34’ con Rudolf che realizza il gol della speranza rossoblù. Tuttavia il Genoa non riesce più a rendersi pericoloso uscendo sconfitto dall’ olimpico per 2-1.

    Bella vittoria quindi, della squadra giallorossa, anche se un pò troppo sofferta visto il doppio vantaggio, comunque ottima iniezione di fiducia per la partita di Champions contro il Basilea, in casa Genoa sicuramente da rivedere la fase offensiva, con un Luca Toni lasciato troppo solo davanti e con poca spinta sulle fasce.

    Tabellino e pagelle


    Roma (4-4-2):
    Lobont 6; Cassetti 5,5, N.Burdisso 6, Juan 7, Riise 6; Taddei 6, Pizarro 6,5 (35’st Simplicio s.v.), Brighi 6,5, Perrotta 6,5 (35’st Castellini s.v.); Totti 6,5, Borriello 7. A disposizione: Doni, Cicinho, Mexes, Greco, Okaka. All.: Ranieri.
    Genoa (3-4-3): Eduardo 5,5; Chico 5,5, Ranocchia 5,5 (10’st Sculli 6), Dainelli 5,5; Rossi 6, Kharja 5, Milanetto 5,5, Criscito 6; Mesto 5,5 (18’st Rafinha 5,5), Toni 5, Palacio 5 (1’st Rudolf 6,5). A disposizione: Scarpi, Kaladze, Palladino, Destro. All.: Gasperini
    Marcatori: 34′ Borriello, 8’st Brighi, 34’st Rudolf (G)
    Ammoniti: Brighi (R), Palacio, Milanetto (G)

  • Italia – Serbia, Marchisio o Palombo al posto di De Rossi

    Italia – Serbia, Marchisio o Palombo al posto di De Rossi

    Prandelli perde Daniele De Rossi per l’impegno degli azzurri contro la Serbia di domani sera. Il centrocampista giallorosso ha lasciato il ritiro azzurro per un leggero edema muscolare che lo costringerà al forfait. Il ct azzurro dovrà scegliere il sostituto tra Marchisio e Palombo, con il primo apparentemente in vantaggio per la sua maggiore capacità di inserimento e duttilità di posizione anche se l’incontro a Marassi potrebbe ribaltare le carte in tavola facendo prediligere il capitano doriano.

    Per il resto confermatissimo Mauri apparso in un ottimo momento di forma e l’imprescindibile Pirlo. In avanti, come anticipato questa mattina, ci potrebbe esser il cambio di modulo con Cassano trequartista e in avanti il doppio “pivot” con Pazzini al fianco di Borriello.

  • Italia – Serbia: Borriello con Pazzini, Prandelli si gioca le due torri

    Italia – Serbia: Borriello con Pazzini, Prandelli si gioca le due torri

    Risolvere il mal d’attacco, con questi propositi Cesare Prandelli ha iniziato a preparare il match di domani sera contro la Serbia che potrebbe servire ad ipotecare la qualificazione.

    Dalla trasferta irlandese son tante le note positive da portare in Italia e riproporre nella prossima partita, dall’affidabilità di Viviano, alla dinamicità di Cassani e Criscito, dal giusto mix tra qualità e quantità a centrocampo con Mauri e Pirlo abili a dividersi nelle due fasi e con De Rossi a rincorrere gli avversari.

    Le note negative è la cattiveria sotto porta, Borriello e Pazzini sono due ottimi cecchini ma con la Nazionale spesso sono troppo precipitosi sotto porta. Prandelli per la Serbia potrebbe optare per il doppio centravanti con Cassano nel ruolo di fantasista in modo da aggiungere centimetri all’attacco sperando in qualche gol.

    Oltra a Pazzini per Pepe, o Giuseppe Rossi qualora si decidesse ancora per il 4-3-3, dovrebbe trovare spazio Zambrotta per Criscito per dar più copertura alle sgroppate di Krasic. In dubbio Bonucci al cui posto trovebbe spazio Gastaldello.

  • Prandelli lancia Borriello nel tridente d’attacco

    Prandelli lancia Borriello nel tridente d’attacco

    In vista dell’impegno di domani sera dell’Italia a Belfast, Cesare Prandelli ha annunciato oggi in conferenza stampa la formazione che scenderà in campo contro l’Irlanda del Nord nella gara valida per la terza giornata del Gruppo C delle qualificazioni al prossimo Europeo che si terrà nell’estate del 2012 in Polonia e Ucraina, proseguendo sulla linea intrapresa da quando è al timone della Nazionale italiana senza fare alcun tipo di pretattica.
    Negli undici azzurri chiamati in causa dal ct figurano Mauri, rientrato nel giro della nazionale dopo l’ottimo avvio di campionato con la Lazio, Criscito, richiamato anch’egli dopo l’esclusione nelle prime due gare, e Borriello. Il centravanti della Roma, preferito a Pazzini, comporrà il tridente d’attacco insieme a Cassano e Pepe. In mediana, oltre a Mauri, agiranno gli insostituibili Pirlo e De Rossi mentre in difesa Cassani verrà riconfermato sulla destra e Chiellini e Bonucci protegerranno il portiere Viviano.

    Prandelli fa un resoconto della condizione attuale della squadra e non si nasconde sul risultato. Ovvio che voglia portare a casa la vittoria:

    • Le partite con Irlanda del Nord e poi quella di Genova di martedì contro la Serbia saranno determinanti in chiave qualificazione a Euro 2012. Mi aspetto un miglioramento costante, e qualcosa in più rispetto alle ultime uscite anche perchè la condizione atletica del gruppo è buona, in crescita. Vogliamo i tre punti, ma li vorremmo accompagnati dal bel gioco, come sempre. Perdere due a uno con l’Irlanda e sentirsi dire di aver fatto una bella partita, questo sì che sarebbe un problema.
      Perchè ho scelto Borriello? E’ l’attaccante giusto per domani sera, anche per dare profondità alla manovra
      “.
  • Roma: “Che schiava di Totti Iddio la creò…”

    Roma: “Che schiava di Totti Iddio la creò…”

    “Stanco? Erano più stanchi i difensori del Napoli. Stavo bene e avevo la sensazione di poter trovare il varco giusto per fare gol. Sono rimasto un po’ meravigliato del cambio, ma bisogna rispettare le scelte dell’allenatore”.

    Marco Borriello non si nasconde e senza travalicare l’autorità dell’allenatore esprime il proprio dissenso per la sostituzione che lo ha visto suo malgrado coinvolto, essendo stato costretto a lasciare il proprio posto a Mirko Vucinic. Giusto puntare su un guizzo del montenegrino, giustiziere dell’Inter una settimana fa, ma tagliare l’uomo che più di tutti aveva imbarazzato la difesa avversaria è sembrato un vero e proprio suicidio sportivo.

    Perché non è stato richiamato in panchina capitan Totti, a dir poco abulico per tutti i 90′ e con le batterie in riserva? Prima d’ora Ranieri non si era fatto tanti scrupoli a confinare in panca il leader maximo, è molto probabile però che le ultime uscite verbali del capitano, congiunte all’esangue bottino raccimolato in campionato, cinque punti (otto di distacco dagli odiati cugini laziali), abbiano limitato non poco la “libertà di pensiero” del tecnico di Testaccio.

    Certo, in un momento di vacche magre come questo inimicarsi Totti non sarebbe una mossa arguta: se Ranieri può decidere chi segregare in panchina, Totti può decidere chi decide di segregare i giocatori in panchina. Questo, in virtù dell’immenso potere conferitogli per essere rimasto a Roma quando tutti lo cercavano. Ed è sempre per lo stesso potere che il capitano giallorosso può limitare gli allenamenti settimanali a tre sgambate, dilazionate in sei giorni, con il proprio preparatore Vito Scala: per chi gioca a quei livelli significa “mi alleno quando e come voglio”. Dunque, il fatto che da tempo non “corra” è un fattore da imputare non solo agli anni e agli infortuni, vedi Scholes e Giggs, entrambi più in là con gli anni del trequartista capitolino ed entrambi alle prese con bizze fisiche che hanno travagliato le loro carriere.

    Per non parlare dei deprecabili atteggiamenti che suole assumere, e giusto per non rivangare il passato, il riferimento va alla manata rifilata ad un avversario oggi a Napoli. Il suo talento è indiscutibile, ma quando si rende protagonista di questi episodi del campione resta solo il nome scritto sulla maglietta. Cazziato il capitano, il tecnico Ranieri non può essere esentato da una tiratina d’orecchie: continui a usare Totti quando serve, il coraggio è tale se la situazione si preannuncia avversa. Il suo posto è in ballo, purtroppo vincere con o senza Totti non cambia nulla. Perdere con o senza Totti, sì. A Ranieri l’onere di risollevare la Roma che, parafrasando l’Inno di Mameli, schiava di Totti Iddio la creò. Mister, è ora di tirare fuori gli attributi (per dirla con un france-sismo)…

  • Nazionale: Prandelli scongela Zambrotta. Anche Mauri e Borriello tra i convocati

    Nazionale: Prandelli scongela Zambrotta. Anche Mauri e Borriello tra i convocati

    Si rivede Zambrotta tra i 23 convocati da Cesare Prandelli per le partite della Nazionale contro Irlanda del Nord (venerdì a Belfast) e Serbia (martedì 12 a Genova), l’esterno in disparte apparentemente fuori dal nuovo progetto basato sui giovani ha invece riconquistato la maglia azzurra.

    Conquistano una maglia anche Mirante, stoico contro il Milan, Criscito, Mauri rinato nella Lazio e Borriello. Fuori, invece, Montolivo e Molinaro.

    I 23 di Prandelli:
    Portieri: Viviano (Bologna), Sirigu (Palermo), Mirante (Parma)
    Difensori: Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Bonucci (Juventus), Criscito (Genoa), Zambrotta (Milan), Gastaldello (Sampdoria), Bovo (Palermo), Antonelli (Parma)
    Centrocampisti: Pirlo (Milan), De Rossi (Roma), Palombo (Sampdoria), Lazzari (Cagliari), Marchisio (Juventus), Mauri (Lazio), Pepe (Juventus)
    Attaccanti: Borriello (Roma), Cassano (Sampdoria), Gilardino (Fiorentina), Pazzini (Sampdoria), Rossi (Villarreal)