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  • NBA: Risultati e classifiche del 17 novembre 2009

    Risultati NBA del 17 novembre 2009

    • Cleveland Cavaliers – Golden State Warriors 114-108
      (Cle: L. James 31, Hickson 21, M. Williams 16 – GS: Ellis 23, Maggette 19, Morrow 18)
    • Miami Heat – Oklahoma City Thunder 87-100
      (Mia: Wade 22, O’Neal 19, Cook 17 – Okl: Durant 32, Westbrook 24, Green 13)
    • New Jersey Nets – Indiana Pacers 83-91
      (NJ: Douglas-Roberts 27, B. Lopez 26, Alston 14 – Ind: Granger 22, Hibbert 19, D. Jones 17)
    • New Orleans Hornets – Los Angeles Clippers 110-102
      (NO: D. West 24, D. Brown 16, Stojakovic 15 – Cli: A. Thornton 30, B. Davis 23, Kaman 17)
    • Houston Rockets – Phoenix Suns 105-111
      (Hou: Landry 27, Ariza 19, Brooks 16 – Pho: Stoudemire 23, J. Richardson 20, Nash 12)
    • Denver Nuggets – Toronto Raptors 130-112
      (Den: C. Anthony 32, J. R. Smith 29, Nenè 20 – Tor: DeRozan 17, Calderon 16, Belinelli 16)
    • Sacramento Kings – Chicago Bulls 87-101
      (Sac: Greene 24, T. Evans 20, Udrih 13 – Chi: Salmons 23, Deng 16, Noah 15)
    • Los Angeles Lakers – Detroit Pistons 106-93
      (Lak: Bryant 40, A. Bynum 17, S. Brown 12 – Det: W. Bynum 24, B. Gordon 18, Maxiell 13)
  • NBA: Gli Houston Rockets sbancano Los Angeles

    NBA: Gli Houston Rockets sbancano Los Angeles

    Aaron BrooksSono 4 le partite giocate nella notte NBA.

    I Dallas Mavericks espugnano il campo dei Detroit Pistons. Come al solito è il tedesco Dirk Nowitzki il trascinatore dei Mavs con 25 punti, aiutato a sorpresa dal rookie francese Rodrigue Beaubois che ne mette 14. Ai Pistons non bastano le buone prove di Stuckey (28 punti) e Bynum (27). La partita finisce 95-90.

    I Los Angeles Clippers vanno a vincere per la quarta volta consecutiva ad Oklahoma City: 101- 93 il finale con Kaman che segna 25 punti e il “Barone” Davis che ne mette altri 24 (compreso l’importantissimo tiro da 3 punti che ha dato il +4 ai Clips a pochi secondi dalla fine). Ai giovani Thunder, in costante miglioramento di partita in partita, non è bastata la grande prova di Kevin Durant autore di 40 punti (quinta volta in carriera che arriva o supera questa cifra, a soli 21 anni).

    I Toronto Raptors cadono a Phoenix. Partita tiratissima fino alla fine. La decidono un gioco da 3 punti di Steve Nash (sorpasso 101-100 per i Suns) e l’errore di Turkoglu nell’ultimo possesso con la palla che gioca con il ferro del canestro ed esce. Stoudemire ne segna 30, per i Raptors 25 di Bosh, un buon Bargnani da 17 punti e una bella prestazione anche di Marco Belinelli con 11 punti.

    Perdono ancora una volta i Los Angeles Lakers, questa volta ad opera degli Houston Rockets. 101-91 il risultato e per Houston ci sono 33 punti di Brooks. Rockets ancora una volta sorprendenti visti gli infortunati di lungo corso. Per i gialoviola prova opaca per Bryant con soli 18 punti (e per lui un orribile 5/20 dal campo), si salvano Artest (22), e il sempre più migliorato Andrew Bynum (21 punti e 11 rimbalzi). Situazione preoccupante per L. A. visto che questo è il secondo stop casalingo. Urge recuperare Gasol al più presto dall’infortunio.

  • NBA: Risultati e classifiche dell’11 novembre 2009

    Risultati NBA dell’11 novembre 2009

    • Indiana Pacers – Golden State Warriors 108-94
      (Ind: Granger 31, Hibbert 16, E. Watson 16 – GS: Maggette 21, A. Randolph 17, M. Ellis 16)
    • Toronto Rartors – Chicago Bulls 99-89
      (Tor: Bosh 28, Calderon 18, Bargnani 16 – Chi: Deng 18, T. Gibson 18, Rose 14)
    • Boston Celtics – Utah Jazz 105-86
      (Bos: Garnett 18, R. Allen 15, Rondo 14 – Uta: D. Williams 13, R. Brewer 13, Kirilenko 12)
    • Detroit Pistons – Charlotte Bobcats 98-75
      (Det: Villanueva 30, B. Gordon 22, W. Bynum 16, Stuckey 16 – Cha: Mohammed 13, G. Wallace 12, Murray 11)
    • New Jersey Nets – Philadelphia 76ers 79-82
      (NJ: B. Lopez 23, Hassell 13, B. Simmons 11, Alston 11 – Phi: T. Young 20, Speights 19, L. Williams 10)
    • New York Knicks – Atlanta Hawks 101-114
      (NY: Harrington 23, Douglas 23, Hughes 14, W. Chandler 14 – Atl: Horford 25, Josh Smith 22, J. Johnson 19, Bibby 19)
    • Milwaukee Bucks – Denver Nuggets 108-102
      (Mil: Jennings 32, Bogut 23, Ilyasova 17 – Den: C. Anthony 32, Billups 19, J. R. Smith 18)
    • Minnesota Timberwolves – Portland Trail Blazers 84-107
      (Min: Flynn 15, A. Jefferson 14, Pavlovic 13 – Por: Oden 18, Webster 16, Fernandez 15)
    • Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 93-102
      (Orl: V. Carter 29, Nelson 19, D. Howard 11 – Cle: L. James 36, M. Williams 28, S. O’Neal 10)
    • Houston Rockets – Memphis Grizzlies 104-79
      (Hou: Scola 22, Landry 20 Ariza 17 – Mem: Mayo 19, Z. Randolph 18, Gay 18)
    • San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 92-83
      (SA: R. Jefferson 29, Ginobili 13, Bogans 13 – Dal: Nowitzki 29, Terry 19, Marion 11)
    • Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 79-83
      (Cli: Kaman 20, B. Davis 17, A. Thornton 15 – Okl: Durant 30, J. Green 13, Ollie 11)
    • Phoenix Suns – New Orleans Hornets 124-104
      (Pho: Stoudemire 21, G. Hill 18, Dragic 14 – NO: Paul 25, Okafor 13, Posey 11)

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  • NBA: Bargnani guida Toronto al successo, male Belinelli e Gallinari

    NBA: Bargnani guida Toronto al successo, male Belinelli e Gallinari

    Andrea BargnaniNotte in chiaroscuro quella appena trascorsa per gli italiani in NBA. Alla buona, buonissima prova di Andrea Bargnani fanno da contraltare invece le prestazioni di Danilo Gallinari e Marco Belinelli.

    Il “Mago” di Roma è stato capace di far sentire la sua presenza durante tutto l’arco della partita mettendo a referto 22 punti con il 50% dal campo (8/16) in 39 minuti di gioco, ma soprattutto 12 rimbalzi, 2 stoppate e una palla recuperata, portando i suoi Toronto Raptors alla vittoria contro i Detroit Pistons. Prestazione, questa, che vista alla luce delle precedenti fa capire che Bargnani è veramente salito ad un livello superiore rispetto allo scorso anno.

    Di miglioramenti evidenti invece non ne mostra il suo compagno di squadra Marco Belinelli, che segna 8 punti (ma solo 1/5 da 3 punti, cosa che dovrebbe essere la sua specialità) in 14 minuti. Si ha la sensazione che resti sempre troppo invischiato nell’anonimato della panchina senza poter dare il suo contributo sul parquet.

    E sicuramente non si discosta tanto, almeno oggi, dal tipo di prestazione di Belinelli, quella di Danilo Gallinari. Il prodigio dei New York Knicks non solo vede abbattere la propria squadra tra le mura amiche da parte degli Indiana Pacers (formazione che ancora non era riuscita ad ottenere vittorie in questo inizio di stagione) ma, partito in quintetto, non riesce mai a dare la sua impronta alla partita: in 30 minuti di gioco ci sono solo 11 punti per lui conditi da 2 palle perse. Prova rivedibile dal punto di vista realizzativo, anche perchè il talento di Danilo potrebbe permettergli ben altre prestazioni e ben altri numeri. Ma sotto la guida di D’Antoni, in fondo, c’è la speranza (molto fondata), che il ragazzino italiano possa esplodere da un momento all’altro.

  • NBA: Boston Celtics e Denver Nuggets ancora imbattuti

    NBA: Boston Celtics e Denver Nuggets ancora imbattuti

    Kevin GarnettDieci le partite disputate nella NBA.
    Ad Orlando i Magic si rifanno dalla brutta sconfitta di ieri a Detroit e battono i Phoenix Suns (122-100) con i 25 punti di Howard. Per gli ospiti non bastano i 25 punti e 14 rimbalzi di Stoudemire. Opaco Nash.
    I Toronto Raptors vincono sul campo amico 110-99 contro i Detroit Pistons. Bosh ne mette 25, il nostro Andrea Bargnani 22 con ben 12 rimbalzi e ai Pistons, quindi, non bastano i 30 di Gordon.
    Cadono in casa i Washington Wizards per 89-93 contro i Miami Heat di uno strepitoso Dwyane Wade da 40 punti. Tra i “Wizs” si salva solo Arenas (32 punti).
    I Denver Nuggets proseguono la loro perfetta marcia ed espugnano il parquet dei sempre più ultimi New Jersey Nets. 122-94 il finale. Questa volta per le “pepite” del Colorado non è Carmelo Anthony il top scorer, ma il rookie Tywon “Ty” Lawson con 23 punti.
    Dopo aver assaporato il gusto della prima vittoria, i New York Knicks vengono sconfitti in casa dai non irresistibili Indiana Pacers (alla loro prima affermazione in stagione). Gallinari è autore di una prova da 11 punti (ma con 5/13 al tiro), mostruoso invece David Lee che chiude con 20 punti e 19 rimbalzi. Per i Pacers, Granger riesce a metterne 21. Alla fine il tabellone dice Knicks 89, Pacers 101.
    Sul campo che lo ha visto protagonista per ben 12 anni, Kevin Garnett e i suoi Boston Celtics faticano più del previsto e riescono a spuntarla di soli 2 punti (92-90) contro i Minnesota Timberwolves. Celtics comunque ancora imbattuti con un ruolino di 6 vittorie e 0 sconfitte. Miglior marcatore del match, a sorpresa, è Pecherov dei Wolves con 24 segnature.
    Importante vittoria per i New Orleans Hornets che sconfiggono i Dallas Mavs (ultimamente molto in forma e pericolosi) con un incredibile Chris Paul da 39 punti. Per i Mavs grande Terry con 35, ma manca l’apporto del tedesco di fuoco Nowitzki, che dopo i 40 punti di ieri, si ferma a soli 12. Dopo un overtime il punteggio dice 114-107 Hornets.
    Gli Atlanta Hawks passano agevolmente a Sacramento col punteggio di 113-105.
    Infine i Golden State Warriors raggiungono la loro prima vittoria (113-105) battendo i Memphis Grizzlies di un redivivo Allen Iverson (18 punti) con una prova corale da manuale: 4 giocatori con 20 o più punti (Ellis e Morrow 24, Jackson e Maggette 20).

  • NBA: Bargnani (26 punti) non evita la sconfitta dei suoi Toronto Raptors contro gli Orlando Magic

    NBA: Bargnani (26 punti) non evita la sconfitta dei suoi Toronto Raptors contro gli Orlando Magic

    Andrea BargnaniLa prima partita in programma della giornata NBA è stata Toronto Raptors-Orlando Magic. Match molto interessante da vedere per poter capire se i progressi fatti vedere dal nostro connazionale Andrea Bargnani, in queste prime giornate di regular season, sono stati effettivi o dovuti solo a fattori casuali.
    Sicuramente la prestazione del “Mago” è stata dai due volti. Ma andiamo per ordine: dopo un inizio giocato punto a punto, sono 2 “bombe” di Ryan Anderson a portare Orlando sul più 5 (17-12) a metà primo quarto. Quando mancano 2 minuti, invece, è un altro tiro da 3 di J. J. Redick a portare gli ospiti sul 24-18. Alla festa del tiro da 3 punti vuole partecipare anche Nelson che con un 2 su 2 chiude il quarto e fa viaggiare i Magic a più 8 (36-28).
    A questo punto Anderson (3/4 da 3 per 9 punti), Redick (2/3 da 3 e 8 punti) e Nelson (9 punti con 2/2 dalla lunga distanza) hanno già dei numeri impressionanti.
    Tra i canadesi si salva Bosh con 10 punti e in parte Jack con 5. Male Bargnani (4 punti), ancora peggio Belinelli, senza segnare.

    Nel secondo quarto Orlando parte fortissimo e dopo appena 5 minuti è sul più 22 (54-32), tirando sempre con percentuali altissime. Ma qui i Raptors reagiscono e senza Bargnani e Belinelli operano un parziale di 12 a 3 che li porta sul 57-46. Si arriva all’intervallo con il risultato che recita Toronto 53, Orlando 64. Redick ha già 18 punti e la squadra della Florida tira con il 56% da oltre l’arco.
    Per Toronto Bosh porta alla causa 18 punti e 9 rimbalzi. Le cifre dei 2 italiani rimangono invece immutate. E qui le cose cambiano perchè Bargnani rientra in campo con uno spirito diverso, gioca più deciso e aggressivo, e permette ai suoi di rosicchiare un punticino nel terzo quarto chiuso sul 91-81.

    Nell’ultimo parziale il “Mago” si scatena, anche grazie ad una precisione chirurgica dalla lunga distanza(4/5) e, sempre col contributo di Bosh, riesce a portare Toronto fino al meno 4. A riprendere la partita per Orlando ci pensa Dwight Howard che con un paio di canestri e altrettanti rimbalzi, sia in attacco che in difesa, permette ai Magic di allungare nuovamente e condurre in porto il risultato. 125-116 il risultato finale con Howard che chiude a 24 punti e 11 rimbalzi, 30 per Nelson, 27 per Redick e 20 per Anderson. Top scorer di serata è però Chris Bosh di Toronto con 35 punti, 16 rimbalzi ed un inusuale 2/2 da 3. Dietro di lui Bargnani con 26 (ed un ottimo secondo tempo) e Turkoglu 19. Per Belinelli tanti punti quanto il suo numero di maglia, purtroppo 0.

    Se c’è spazio per una considerazione ci sarebbe da dire che la forza degli Orlando Magic è veramente devastante visto che avevano fuori 3 dei 5 titolari, ovvero Carter, Lewis e Pietrus, e non hanno minimamente accusato l’assenza delle loro stelle, su un campo dove pochi giorni prima i Raptors avevano “sbranato” i Cavaliers di “King James” al gran completo, squadra favorita (secondo la maggior parte degli addetti ai lavori), assieme ai Los Angeles Lakers, nella corsa al titolo NBA.

  • NBA: Bargnani, Belinelli e Gallinari. Che trio!

    NBA: Bargnani, Belinelli e Gallinari. Che trio!

    Belinelli, Gallinari e BargnaniEsordio memorabile per gli Italiani in NBA, i tre moschettieri Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Marco Belinelli rispondono bene alle aspettative, anzi fanno forse ancora meglio delle previsioni dopo la comunque ottima pre-season in cui soprattutto “Il Mago” aveva già fato bene sperare.

    Grazie ai 28 punti di Andrea Bargnani e ai 10 di Marco Belinelli, i Toronto Raptors battono Cleveland Cavaliers (101-91). Il duo italiano oltre che una mossa per attrarre la folta comunità dei cittadini originari dell’Italia sembra quindi funzionare anche dal punto di vista tecnico regalando la prima vittoria ai Raptors contro i Cavs che alla vigilia dell’apertura della stagione si presentavano tra i favoriti del campionato, il tutto anche grazie al supporto di Hedo Türkoğlu e di Chris Bosh e nonostante la tripla doppia di LeBron James.

    Ma su tutti c’è la prestazione maiuscola di Andrea che comincia con una schiacciatona lungo la linea di fondo quando sono trascorsi appena 15 secondi dall’inizio e, poi, non si ferma più. Il suo “score” personale dice 29 minuti e mezzo giocati, 11 su 15 dal campo (2 su 3 da tre punti), 4 su 4 nei tiri liberi e cinque rimbalzi. Una delle sue migliori prestazioni da quando è in America.

    Il suo connazionale Belinelli invece gioca quasi 20 minuti e mette a referto 10 punti con il 50% dal campo (4 su 8 ) 1 rimbalzo e 1 assist. Ottima la sua prova considerando che l’anno scorso a Golden State si divideva tra panchina e tribuna. Per lui questa può essere la stagione del rilancio.

    A New York Gallinari sfodera una prestazione con la p maiuscola ma questo non è bastato ad evitare la sconfitta dei suoi Knicks contro i Miami Heat: per il “Gallo” 22 punti in 28 minuti in cui mette a segno 7 “bombe” su 13 tentativi. Straordinario. Inoltre l’ex Armani Jeans Milano impreziosisce la sua prestazione catturando 6 rimbalzi (3 offensivi e 3 difensivi).

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    Di seguito gli highlights di Toronto Raptors – Cleveland Cavaliers

    Di seguito gli highlights di Miami Heat – New York Knicks

  • NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBAMartedì 27 Ottobre 2009 è iniziata la 64esima stagione del campionato NBA, quello relativo alla stagione 2009/2010.
    Anche questa stagione vedrà lottare per il titolo, o almeno sperare in un buon risultato, 30 squadre impegnate ognuna in 82 partite, in un campionato che si concluderà il 14 Aprile 2010.

    In questo campionato farà l’esordio Blake Griffin, prima scelta dei Los Angeles Clippers al Draft NBA 2009, ala grande proveniente da Oklahoma Sooners.
    L’annuale All-Star Game si terrà il 14 Febbraio 2010 al Cowboys Stadium di Arlington in Texas, la casa dei Dallas Mavericks.

    La stagione NBA 2009/2010 eguaglia quella2006/2007 nel record di 83 giocatori internazionali, di cuiBelinelli, Gallinari e Bargnani tre italiani: Andrea BargnaniIl Mago” e Marco Belinelli che figurano nel roster dei Toronto Raptors, e Danilo Gallinari che fa parte delle file dei New York Knicks.

    Per quanto riguarda scambi di giocatori nelle formazioni, riadattamenti dei roster, nuovi arrivi c’è un bel pò da dire.
    Tra gli scambi più importanti figura sicuramente quello che vedrà Shaquille O’Neal al fianco di LeBron James nei Cleveland Cavaliers, operazione che secondo molti vedrà finalmente King James messo nelle condizioni di poter vincere l’anello simbolo del titolo NBA, il tutto rafforzato dalla firma per il team di Cleveland da parte di Anthony Parker.
    O'Neal e JamesShaquille O’Neal arriva ai Cavs in uno scambio con i Phoenix Suns che ha visto coinvolti anche Sasha Pavlović e Ben Wallace, quest’ultimo poi approdato ai Detroit Pistons.
    Il centro/ala grande Emeka Okafor giocherà con i New Orleans Hornets che lo hanno scambiato con i Charlotte Bobcats per il centro Tyson Chandler.
    I Dallas Mavericks per arrivare a Shawn Marion hanno fatto un giro a quattro con Orlando Magic, Memphis Grizzlies e Toronto Raptors, proprio quest’ultimi hanno guadagnato l’arrivo di Hedo Türkoğlu.
    Vince Carter e Ryan Anderson passano agli Orlando Magic che in cambio mandano ai New Jersey Nets ben tre giocatori: Rafer Alston, Courtney Lee e Tony Battie.

    Per completezza citiamo alcune operazioni che a nostro avviso sono da non sottovalutare, come l’arrivo di Rasheed Wallace ai Boston Celtics, la firma di Ron Artest per i Los Angeles Lakers. Due buoni acquisti anche quelli fatti dai Portland Trail Blazers nella scelta di Juwan Howard e Andre Miller, anche i San Antonio Spurs fanno due buone scelte in Antonio McDyess e Theo Ratliff.

    Per quanto riguarda i “vecchi” sembra che Jason Kidd a 36 anni abbia deciso di chiudere la carriera con i Dallas Mavericks, almeno da ciò che indica il suo impegno contrattuale per i prossimi tre anni. Invece il trentasettenne Grant Hill molto probabilmente chiuderà con i Phoenix Suns che lo hanno fermato per i prossimi due anni.

    Michael JordanPer gli amanti dei numeri quest’anno il Salary Cap è fissato a $57.700.00, quindi le franchige NBA dovranno fare i conti con questo tetto massimo, circa un milione di dollari meno dello scorso anno.

    Quella di quest’anno è anche la stagione che per la prima volta vedrà nella NBA Hall Of  Fame Michael Jordan, John Stockton, David Robinson e Jerry Sloan.

    Chiudiamo questa presentazione con i soliti pronostici, le favorite di quest’anno vedono i L.A. Lakers, i Cleveland Cavaliers, i Boston Celtics, i San Antonio Spurs, i Denver Nuggets, gli Orlando Magic e i Portland Trail Blazers. Ma c’è un campionato davanti, aspettiamo qualche partita e poi sicuramente avremo le idee più chiare.
    Intanto buon campionato NBA 2009-10.

    Theo Ratliff
  • NBA: Belinelli ai Toronto Raptors. Giocherà con Bargnani

    NBA: Belinelli ai Toronto Raptors. Giocherà con Bargnani

    Marco BelinelliChissà in quanti l’hanno desiderato e sperato, poteva essere solo fantabasket e invece quel desiderio di vedere due italiani giocare nella stessa squadra Nba è diventato realtà: Marco Belinelli raggiunge Andrea Bargnani a Toronto per la gioia di tutti gli italiani.
    Manca solo l’ufficialità, poi l’ala ormai ex Golden State Warriors diventerà un nuovo giocatore dei Raptors che per averlo hanno rinunciato a Devean George, appena arrivato dallo scambio che ha portato Shawn Marion a Dallas. Inoltre la franchigia californiana intascherà un conguaglio in denaro.
    Belinelli è stata la 18esima scelta del draft del 2007, quando i Warriors decisero di puntare su di lui per la sua classe e per il suo tiro micidiale da tre punti; coach Nelson però, dopo le prime apparizioni sul parquet, lo ha relegato in panchina inspiegabilmente e e in diverse occasioni senza essere chiamato in causa nemmeno per un minuto.
    La scorsa stagione ha totalizzato 8.9 punti, 2.1 assist e 1.7 rimbalzi a partita con un ottimo 39.7% dall’arco dei tre punti in 42 partite giocate nella disastrosa stagione che hanno attraversato i Golden State Warriors.
    Siamo sicuri che nella prossima stagione ci sarà da divertirsi.

  • Hackett il quarto giocatore italiano nella Nba?

    Hackett il quarto giocatore italiano nella Nba?

    L’italiano Daniel Hackett, originario di Pesaro, si dichiarerà eleggibile, con un anno d’anticipo, per il prossimo draft Nba dopo tre buone stagioni all’Univeristy of Southern California nella Ncaa.
    La guardia ventunenne potrebbe essere scelta al secondo giro del draft andando a infoltire il manipolo azzurro dopo Bargnani, Belinelli e Gallinari.
    Daniel Hackett“Credo di essere pronto – conferma Daniel – non è stata una decisione facile e a dire la verità il mio allenatore, Tim Floyd, non l’ha presa molto bene. Però sono molto fiducioso. So bene di dover migliorare molto ma voglio tentare la strada Nba, se le cose non dovessero andare bene c’è sempre l’Europa. Sono convinto, infatti, che imparerei molto di più con una stagione in Europa piuttosto che un’altra stagione nel campionato Ncaa”.
    Secondo “Espn“, Hackett si è affidato ad un agente di “ASM Sports“, Andy Miller che ha tra i suoi assistiti Kevin Garnett e Chauncey Billups, per preparare il passaggio tra i professionisti.
    Nel suo terzo anno a Usc ha giocato 35 partite mantenendo una media di 12.3 punti, 4.2 rimbalzi e 4.7 assist, 48 palloni recuperati e oltre 40 triple segnate, aiutando i suoi Trojans a vincere il “Pac 10” e ad arrivare al secondo turno del torneo Ncaa, dove Usc si è arresa a Michigan State al termine di una bella battaglia. La splendida stagione è inoltre valsa a Hackett la nomina a co-MVP del 2008/2009 in compagnia del centro Taj Gibson.
    Daniel è un ottimo difensore, lo sanno bene molti general manager, per questo il draft anticipato sembra una buona idea, ma deve migliorare soprattutto al tiro.
    Il pesarese, in possesso della doppia cittadinanza italiana e statunitense, fa parte del giro della Nazionale azzurra, ma la scelta di rendersi eleggibile lo costringerà a saltare il torneo di qualificazione con l’Italia per gli Europei del 2009.
    Non c’è fretta, l’azzurro può aspettare: ora è il momento di sognare l’Nba.