Tag: marco baroni

  • Chievo Verona-Juventus Final Eight Campionato Primavera

    Chievo Verona-Juventus Final Eight Campionato Primavera

    L’una arriva di diritto come prima classificata del proprio girone, l’altra invece ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per entrare nell’ambitissima final eight del Campionato Primavera. La sfida che il primo giugno metterà di fronte Juventus e Chievo Verona in quel di Gubbio dunque vedrà difronte due squadre, almeno sulla carta, di diverso valore. La compagine bianconera infatti ha battuto la concorrenza nel girone A conquistando ben 19 successi in 26 gare e compiendo appena 3 passi falsi. I bianconeri, tra l’altro, hanno conquistato la bellezza di 61 punti, record di tutti e tre i gironi.

    Ma di primati i piemontesi ne hanno altri, come ad esempio la miglior difesa di tutti e tre i gironi con appena 19 reti al passivo. L’attacco, con 49 gol siglati, si è dimostrato sì prolifico ma non come quello di altre big. Diverso cammino per il Chievo Verona che invece ha chiuso il raggruppamento B dietro ad uno dei migliori vivai italiani, ovvero quello dell’Atalanta, ma alle spalle anche delle più quotate Milan ed Inter. Tuttavia 14 successi sono stati un buon bottino per i clivensi che hanno perso appena 5 gare conquistando 49 punti. L’attacco, con 56 gol fatti, è stato il secondo del girone, ma anche la difesa, con appena 23 reti subite, non ha affatto sfigurato.

    Il portiere della Juventus Primavera Branescu © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il portiere della Juventus Primavera Branescu © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nei playoff i veneti hanno eliminato due delle squadri più forte del girone centro-sud, ovvero Napoli e Palermo.
    D’Anna per il suo Chievo predilige un 4-2-3-1 molto offensivo, come dimostrano i tantissimi gol fatti quest’anno. Non che la difesa abbia deluso, ma di certo il reparto offensivo, con quattro giocatori in grado di creare pericoli e segnare in ogni momento, ha fatto la differenza, un po’ cambiando quel credo della prima squadra che negli ultimi tempi ha regalato poco spettacolo. In porta il giovane Provedel è risultato spesso decisivo, mentre in difesa la coppia Fochesato-Coulibaly ha regalato certezze, con Maccarone e Magri che in più di una circostanza si sono ritagliati spazi importanti. Ai lati invece Costa e Manfrin sono stati dei punti fermi. Djiby, Paruzza, Toskic e il capitano Burato si sono sobbarcati l lavoro di schermo davanti alla difesa ed alle spalle del quadrilatero delle meraviglie, quello che ha segnato a raffica con tanti e diversi interpreti. Cisotti si è dimostrato implacabile, ma intorno a lui la classe del brasiliano Da Silva e l’imprevedibilità di Messetti e Franchini spesso ha fatto la differenza.

    Baroni, per la sua Primavera, si è ispirato a quanto fatto in prima squadra da Antonio Conte. Un 3-5-2 nel quale gli esterni aiutano molto la difesa ma quando c’è da spingere non si risparmiano. E così come accaduto in prima squadra, anche i più giovani hanno subito reti con il contagocce. In avanti però c’è qualcosa di diverso. O qualcuno. Parliamo di Padovan che in campionato con 16 reti ha siglato un terzo dei gol totali. Il suo bomber la Primavera ce l’ha, ma non ha sfigurato nemmeno Beltrame, più volte in orbita prima squadra, che ha siglato ben 9 gol. Una coppia d’attacco ben assortita, ma il vizietto del gol ce l’hanno un pò tutti visti i 13 centri messi a segno. In porta Branescu è una garanzia: tra i meno battuti, è entrato anche nelll’orbita della prima squadra. In difesa invece l’islandese Magnusson e Rugani sono delle certezze, ma in costante crescita nel corso del campionato si è dimostrato lo svizzero Untersee. Sugli esterni Kabashi e Mattiello hanno dimostrato di saper fare ambedue le casi, ma nemmeno Gerbaudo ha sfigurato quando, e ciò è avvenuto spesso, è stato chiamato in causa. In attacco come detto Beltrame e Padovan hanno una grande intesa, ma Lanini e Bonatini hanno comunque dato il loro valido apporto.

    La Juventus appare senza dubbio favorita in vista di questo match. Il rendimento di questa stagione, il migliore in assoluto nel campionato Primavera, la vittoria in Cppa Italia e l’ottimo stato di forma dimostrato nel torneo di Ostuni non possono che indicare in quella di Baroni la formazione da battere in questa sfida. Il Chievo, arrivato come outsider dopo il quarto posto nel girone B, è cosciente di dover fare l’impresa, ma l’imprevedibilità dei propri uomini di attacco potrebbe essere l’arma da sfruttare. Anche contro la miglior difesa in assoluto.

  • Coppa Italia Primavera, vince la Juve tra le polemiche

    Coppa Italia Primavera, vince la Juve tra le polemiche

    Non è mancato il pubblico della grandi occasioni per la finale di ritorno della Coppa Italia Primavera: il San Paolo di Napoli ha raccolto oltre 30.000 spettatori per assistere all’atto decisivo per l’assegnazione dell’importante trofeo. Alla fine, dopo i tempi supplementari, l’ha spuntata la squadra bianconera, che si è imposto per 2-1, dopo il pareggio dell’andata per 1-1. In vantaggio su calcio di rigore con Padovan, la Juventus è stata poi riacciuffata da una rete di Novotny, mentre nei supplementari Mattiello ha siglato il punto decisivo che ha piegato la resistenza dell’estremo difensore azzurro Crsipino. La Juve ha così raccolto il suo terzo successo nella manifestazione, dopo le affermazioni del 2004 e del 2007; il Napoli è uscito tra gli applausi del suo pubblico, ma è stata soltanto una magra consolazione. Non sono mancate, però, neanche le polemiche.

    Napoli-Juventus - Finale Coppa Italia
    Napoli-Juventus – Finale Coppa Italia

    Infatti, i giocatori juventini Padovan e Gerbaudo si sono resi protagonisti di esultanze offensive verso il pubblico partenopeo per festeggiare i gol bianconeri. In particolar modo l’esultanza Gerbaudo, definita dal referto arbitrale “a sfondo sessuale”, ha costretto il direttore di gara Sala a tirar fuori il cartellino rosso nei confronti del giocatore della Juventus. Un comportamento quello dei giocatori juventini che ha costretto la società bianconera a dover porre improvvise e dovute scuse nei confronti del pubblico del San Paolo e della squadra partenopea. Il calcio giovanile dovrebbe essere più che mai un deterrente verso il razzismo e la violenza. Invece questa finale di Coppa Italia Primavera inaspettatamente ha rappresentato un motivo per mettere in vetrina comportamenti non proprio da incorniciare, anzi tutt’altro.

    Il tecnico della Juventus Primavera Marco Baroni ha, però, prontamente e correttamente stemperato gli animi, essendo il primo a richiamare i suoi giocatori per il comportamento tenuto. Del resto nel 1990 Baroni con un suo colpo di testa vincente contro la Lazio proprio al San Paolo regalò al Napoli il secondo Scudetto della sua storia. Al di là di tutto, la finale è stata ben giocata e la Juventus ha meritato il successo finale. Su entrambi i fronti ben presto si sentirà parlare dei giovani protagonisti sia della Juventus che del Napoli.

  • Il Napoli Primavera esce indenne dallo Juventus Stadium

    Il Napoli Primavera esce indenne dallo Juventus Stadium

     La grande sfida tra Juventus e Napoli Primavera trova un’appendice di assoluto valore anche a livello di calcio giovanile e le formazioni dei bianconeri e dei partenopei si contendono la finale della Coppa Italia di categoria. Si tratta di calcio vero, sia ben intenso. Juventus e Napoli si affrontano in notturna dinanzi ad una buona cornice di spettatori allo Juventus Stadium nella gara di andata. Il pareggio finale di 1-1 premia maggiormente i napoletani, che in verità hanno sofferto molto nel primo tempo la pressione della Juve, mentre i bianconeri recriminano per la grande quantità di occasioni mancate. Si attende ovviamente il retour-match che si giocherà al San Paolo per assegnare il trofeo tricolore, che il Napoli ha vinto una sola volta nel 1996/97. Ben 3 sono invece i successi riportati dai bianconeri nell’albo d’oro della manifestazione.

    I grandi protagonisti della serata dovrebbero essere almeno sulla carta Stefano Beltrame, sul fronte juventino, e Roberto Insigne, su quello napoletano, che hanno già brillantemente esordito nelle rispettive prime squadre. Invece i goleador della serata torinese proiettano alla ribalta i nomi di Matteo Gerbaudo, classe ’95 di Moncalieri, che realizza il momentaneo vantaggio juventino, e quello di Gennaro Tutino, classe ’96, che pareggia per il Napoli con una pregevole azione personale, seppur favorito da un macroscopico errore dello juventino Ruggiero. Il risultato premia al momento maggiormente il Napoli, anche se al San Paolo la vittoria finale sarà ancora estremamente in bilico. Le due squadre hanno dimostrato di equivalersi ampiamente.

    Juventus- Napoli Primavera
    Juventus- Napoli Primavera

    La Juventus è allenata da Marco Baroni, cioè colui che nel 1990 con un suo gol regalò il secondo Scudetto al Napoli, battendo la Lazio al San Paolo. I bianconeri, in corsa anche per lo Scudetto Primavera, domenica a Londra, al Griffin Park terreno del Brentford, affrontano il Chelsea nei quarti di finale della Next Generation Series, la Champions League di categoria. Anche il Napoli di Giampaolo Saurini, ex-centravanti di Cagliari e Lazio, è in corsa per il titolo nazionale, ma sogna di vincere la Coppa Italia, trofeo importante per premiare il proficuo lavoro che si sta svolgendo nella cantera napoletana. La regione campana è considerata il Sud America d’Italia da molti operatori di mercato per la grande quantità di giovani calciatori di valore.

    Il calcio giovanile italiano sta crescendo, comunque, vertiginosamente, così come dimostrano queste partite ad alto contenuto tecnico ed agonistico. Il Napoli si coccola su tutti Roberto Insigne e Palma, che hanno fatto tutta la trafila con le giovanili partenopee, mentre anche la Juventus prosegue un discorso sulla linea verde di alta qualità. Anche il San Paolo nella gara di ritorno vivrà un’altra serata di spettacolo.

  • Torneo di Viareggio 2013 dall’11 al 25 febbraio: i dettagli

    Torneo di Viareggio 2013 dall’11 al 25 febbraio: i dettagli

    E’ stata ufficializzata la data per il sorteggio del Torneo di Viareggio 2013, giunto alla sua 65^ edizione. Il 9 gennaio prenderà forma il calendario ufficiale della più importante manifestazione a livello giovanile. Come nella passata stagione, anche quest’anno saranno 48 le squadre che saranno ai nastri di partenza. Fra le altre le giovanili di Spartak, Newcastle e Stella Rossa. Non mancheranno ovviamente le nostre italiane, vere protagoniste della Viareggio Cup come ogni anno. Riflettori puntati quindi sulle Primavera di Juventus, Inter, Milan, Roma, senza dimenticare anche le formazioni di Napoli e Lazio. La direzione del Torneo di Viareggio 2013 ha inoltre sottolineato come fra poche settimane verranno comunicati i nomi di altre squadre che parteciperanno alla prossima edizione.

    COPERTURA TELEVISIVA – Come nel 2012, anche a febbraio del 2013 la Viareggio Cup sarà trasmessa in diretta sui canali di Rai Sport. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda di Stato, la quale trasmetterà in totale 19 incontri, spinta anche dall’ottimo audience fatto registrare nell’edizione passata.

    AS Roma v Rappresentativa Serie D - Viareggio Juvenile Cup
    Esultanza dei giocatori della Roma durante il Torneo di Viareggio dello scorso anno | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    LE REGOLE – Quest’anno le squadre potranno schierare in campo i giocatori nati dal gennaio del ’94 fino al dicembre del ’96, con la possibilità di schierare nell’arco dei novanta minuti quattro fuori quota del ’93.

    CALENDARIO – Nel frattempo sono state ufficializzate le date del torneo. Lo start avverrà il prossimo 11 febbraio, invece la finalissima si giocherà il 25 febbraio.

    CAMPIONI IN CARICA – L’anno scorso ad aggiudicarsi il Torneo di Viareggio fu la Juventus di Marco Baroni, protagonista di un fantastico cammino che l’ha condotta poi ad un successo inaspettato contro i favoritissimi giocatori della Roma Primavera capitana da Viviani. Sarà difficile per i ragazzi di Baroni difendere anche quest’anno il titolo, nonostante il periodo di forma attraversato dai bianconeri sia davvero eccezionale. In settimana è infatti arrivata la decima vittoria consecutiva che ha sancito il ritorno in prima posizione dei bianconeri nel girone A, ma anche nella Next Generation la Juve sta difendendo ottimamente i colori della bandiera italiana.

  • Milan e Juve che batoste. Insigne Jr. show

    Milan e Juve che batoste. Insigne Jr. show

    La terza giornata del Campionato Primavera rivela tutta la fragilità del nuovo corso Milan targato come lo scorso anno da Aldo Dolcetti, sconfitto pesantemente in trasferta dai pari età del Bologna per 3-0 (secondo ko dopo il 2-0 subito al debutto contro il Cesena). Sempre nel Gruppo B si registra il terzo successo consecutivo dell’Inter, che si accontenta di uno striminzito 1-0 proprio contro i romagnoli, giustizieri dei cugini due settimane fa (gol vittoria al 21′ del primo tempo firmato da Belloni). Nel Girone A clamoroso quanto successo nel campo della Juventus Primavera, uscita pesantemente sconfitta per 5-0 dalla sfida contro il Cagliari, con l’attaccante rossoblu Michele Chelo autore di una tripletta da sogno. Nel Gruppo C invece Lazio e Roma passeggiano rispettivamente contro Ternana (5-1) e Crotone (2-0 fuori casa). Infine continua la cavalcata del Napoli, aiutato anche ieri da Roberto Insigne (doppietta per il fratello di Lorenzo) nel successo per 3-2 contro l’Ascoli. Tre punti che confermano il primato in vetta al girone  da parte degli azzurri.

    Che scoppole Giornata da dimenticare quindi per Milan e Juventus. Se da una parte lo 0-5 interno subito dai bianconeri di Marco Baroni può essere letto come una sconfitta senza precedenti nella storia della Vecchia Signora, dall’altra parte crediamo che chi si debba preoccupare maggiormente è in realtà il tifoso rossonero. Una Primavera, quella di Dolcetti, che fatica a trovare una propria identità, apparsa ieri pomeriggio vuota di spirito (specialmente nel primo tempo). Un twit emblematico della giovane punta rossonera Petagna (fra le altre cose uno dei più negativi a mio parere) a fine partita recitava così: “Per giocare a calcio ci vogliono le palle! Bisogna lavorare dai ragazzi”. Una frase che per quanto visto nei 90′ minuti contro il Bologna è assolutamente legittima, ma forse sarebbe dovuta essere pronunciata da mister Dolcetti. Da segnalare il debutto con la maglia della Primavera di Niang. Il francese non è mai riuscito ad incidere sull’andamento della partita ed è poi stato sostituito ad inizio ripresa da Spagnoli. Se a Milanello piangono, a Torino non sorridono. Ad onor di cronaca comunque lo 0-5 contro il Cagliari deve essere interpretato semplicemente come una giornata storta e sopratutto decisa da episodi quasi sempre sfavorevoli ai ragazzi di Marco Baroni. Nei primi venti minuti gli ospiti erano già sul 2-0, frutto di due penalty concessi dal direttore di gara alla squadra di Diego Lopez (ex difensore/capitano dei rossoblu), con il secondo che è costato a Branescu il cartellino rosso. L’inferiorità numerica della Juventus si è poi accentuata a fine primo tempo, quando Emmanuello ha dovuto abbandonare il rettangolo di gioco per un fallo di reazione giudicato da cartellino rosso. Uno stop che comunque non pregiudica la situazione di classifica dei bianconeri, già a quota 6 punti dopo due sole giornate.

    Favola Insigne Continua il periodo magico di Roberto Insigne, il fratello più piccolo di Lorenzo. Se il Napoli di mister Saurini sta volando (a punteggio pieno dopo 3 giornate nel Girone C), il merito è sopratutto di Roberto, anche ieri protagonista assoluto del match degli azzurri, vinto non senza difficoltà contro l’Ascoli. Una doppietta che si aggiunge ai due gol segnati contro la Roma di De Rossi all’esordio, per un totale di quattro gol in 180′ minuti, così come l’attaccante della Lazio Antonio Rozzi. Sebbene sia presto per tirare conclusioni, l’inizio travolgente degli azzurri lascia immaginare un futuro roseo per lo stesso Insigne junior. Per un giovane come lui (ricordiamo che ha compiuto appena 18 anni nel mese di maggio) ciò che può fare la differenza, oltre ovviamente alla qualità, è la costanza con la quale sarà in grado di ripetere prestazioni come quella offerta ieri. Diventando il trascinatore della Primavera partenopea, automaticamente Roberto potrà coronare il proprio sogno di giocare nel San Paolo insieme al Magnifico.

  • La Juventus ha scelto Carrera come sostituto di Conte

    La Juventus ha scelto Carrera come sostituto di Conte

    Continua a lavorare su più fronti la dirigenza della Juventus, il cui primo pensiero in questi giorni è legato ai casi di Antonio Conte, Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Il rischio squalifica dell’attuale trainer è alto, specie dopo il nulla di fatto con il patteggiamento. Scartata l’ipotesi di un nuovo allenatore esterno, come ad esempio venuto fuori dopo la candidatura di Fabio Cannavaro, la società piemontese si è guardata all’interno individuando Massimo Carrera come possibile allenatore della prima squadra.

    Una promozione importante dunque per l’ex difensore di Juventus e Atalanta, che da collaboratore di campo passerebbe a trainer della squadra campione d’Italia in caso di squalifica, ormai certa, di Antonio Conte. Carrera dunque avrebbe superato nelle preferenze l’allenatore della Primavera bianconera Marco Baroni, e l’indizio a tutto ciò è rappresentato dal fatto che Carrera partirà in Cina per la Supercoppa a differenza di Baroni che invece rimarrà a Torino. In caso di squalifica già dalla gara di Pechino in panchina siederebbero sia Carrera che Claudio Filippi, allenatore dei portieri bianconeri.

    Antonio Conte | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Una soluzione interna obbligata anche dalla squalifica di Angelo Alessio, secondo di Conte, anch’esso colpito dal calcioscommesse. Se da un lato dunque la formazione bianconera sta cercando in tutti i modi di tutelare i propri tesserati, dall’altro si sta anche cautelando al fine di non rischiare di dover ricorrere a soluzioni d’urgenza in caso di squalifica, eventualità questa che sembra essere molto concreta. Un po’ come accaduto in difesa, dove la Juve è alla ricerca di un giocatore che vada a rimpiazzare Bonucci. Si cerca di difendere in ogni modo i propri gioielli dunque, ma la cautela sembra non essere mai troppa in un estate che doveva essere quella della grande attesa per la Champions League ritrovata e che invece si è trasformata in quella di Procure e tribunali.

  • Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Si ricomincia. A Roma infatti è tempo di ritornare davanti alla Commissione disciplinare per i legali di Antonio Conte dopo che ieri la stessa ha respinto, definendolo non congruo, il patteggiamento di 3 mesi con ammenda del trainer juventino fatta in seguito all’accordo con il procuratore federale Stefano Palazzi e successivamente adottando la stessa decisione anche per la richiesta di ricusazione del Collegio. Decisione, quella della Commissione disciplinare, che ha scatenato una ridda di polemiche e a quanto pare anche qualche frizione tra lo stesso Conte e la Juventus.

    I contatti tra i legali dell’allenatore e la società bianconera sono sempre più fitti poiché è chiaro che la squadra bianconera, pur essendo fuori da ogni discorso relativo alle scommesse, è quella che risulta più penalizzata in questo momento e si vuole fare in modo che la squalifica di Conte sia la minore possibile. Si era parlato anche di una sorta di contrasto tra il tecnico e la società, con il primo che vorrebbe usare di più il cuore puntando a dimostrare la propria innocenza ed andando quindi a giudizio e la seconda che invece lavora più di testa richiedendo invece un nuovo patteggiamento.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Tra poche ore comunque verrà formulata una nuova proposta che, se respinta, rischia di portare al giudizio. Nel frattempo la Juventus si è blindata dietro un silenzio stampa ma è chiaro che comincia a preoccuparsi e sta vagliando diverse alternative. Se la squalifica di Conte sarà di quattro mesi, come verrà richiesta nel secondo patteggiamento, allora la panchina in questo lasso di tempo sarà affidata all’allenatore della Primavera Baroni. Diversamente invece, qualora Conte andrà in giudizio e semmai dovesse essere squalificato per un anno allora le cose rischiano di cambiare, con la società che potrebbe vagliare altre piste.

    Anche perché la questione sembra stia influenzando anche il mercato bianconero: è di stamani la notizia che Van Persie potrebbe rifiutare la proposta juventina proprio per via della querelle relativa ad Antonio Conte e al calcioscommesse. E ciò potrebbe risultare molto dannoso.

  • Juve e Inter al Nextgen Series 2013

    Juve e Inter al Nextgen Series 2013

    Importante novità per l’inizio della prossima stagione all’interno del mondo giovanile. La Juventus infatti è stata invitata alla seconda edizione delle Nextgen Series 2013, la Coppa Campioni dei giovani. Un grande riconoscimento per la squadra guidata da Marco Baroni, capace quest’anno di vincere il prestigioso torneo di Viareggio battendo in finale la corazzata Roma, oltre ad approdare all’atto conclusivo della Coppa Italia (superata stavolta dagli stessi ragazzi di Alberto De Rossi) e alle Final Eight di Gubbio, uscendo a sorpresa nel match dei quarti contro il Milan di Aldo Dolcetti. Un invito che la dirigenza bianconera ha colto con entusiasmo, confermando la propria disponibilità a disputare il torneo giovanile più importante a livello continentale. La Vecchia Signora aggiunge così un ulteriore tassello al suo processo di maturazione cominciato quest’anno con la vittoria della Prima squadra in campo nazionale, dal momento che sfrutterà al massimo la competizione per offrire ai giovani talenti di Baroni quella dose di esperienza internazionale in grado spesso di far fare quel salto qualitativo in avanti ai giovani italiani, altrimenti chiusi all’interno dei confini nazionali, con il Campionato Primavera e il Viareggio uniche valvole di sfogo.

    Inter di Stramaccioni vince il NextGen Series 2012

    La Juventus incontrerà squadre del calibro di Barcellona, Ajax, Tottenham, Liverpool, Athletic Bilbao, e tante altre. Non dimentichiamo poi che la Primavera bianconera non sarà l’unica formazione a difendere la bandiera italiana. C’è anche l’Inter a rappresentare il tricolore, un Inter che soltanto pochi mesi fa riuscì a salire sul gradino più alto d’Europa grazie al successo contro l’Ajax ai rigori, con Lorenzo Crisetig e compagni autori di un’impresa memorabile, avendo sconfitto una squadra sulla carta di gran lunga superiore. E chissà se Juventus e Inter si incontreranno nelle fasi finali del torneo, dando così vita a un derby d’Italia dal sapore europeo.

    Di seguito i gironi delle Next Generation Series 2012-2013
    Gruppo 1 – FC Barcelona, Tottenham Hotspur, Olympiacos, Vfl Wolfsburg.
    Gruppo 2 – Manchester City FC, Juventus FC, Paris Saint-Germain, Fenerbahce.
    Gruppo 3 – Chelsea FC, AFC Ajax, CSKA Moscow, Molde FK.
    Gruppo 4 – Arsenal FC, Athletico Bilbao, Olympique de Marseille, RSC Anderlecht.
    Gruppo 5 – Liverpool FC, Borussia Dortmund, Internazionale, Rosenborg BK.
    Gruppo 6 – Sporting Clube de Portugal, Celtic FC, Aston Villa FC, PSV Eindhoven

  • Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    Ganz, Valoti il Milan sorprende la Juve

    E’ terminata la prima due giorni delle Final Eight Primavera 2012. La sorpresa più grande è quella del Milan di Dolcetti, che nei quarti ha superato la Juventus per 2-0, staccando così il pass per le semifinali, dove incontrerà l’Inter, che nel pomeriggio aveva battuto senza troppe difficoltà la selezione del Palermo. Dall’altra parte del tabellone ritroviamo come da pronostico Roma e Lazio, che si sfideranno in un derby di fuoco già nella giornata di domani, stracittadina che dirà chi fra le due squadre approderà alla finalissima del 9 giugno a Foligno. Vediamo ora nel dettaglio le azioni salienti di ogni singolo match, e per ciascun incontro il video. Ricordiamo infine che potrete seguire le semifinali e la finale qui sul Pallonaro con la diretta live delle partite.

    ROMA VARESE 4-0 – Le Final Eight si aprono con il remake della finalissima 2011, che aveva visto i ragazzi di Alberto De Rossi trionfare 3-2 nei tempi supplementari contro la squadra allenata da Devis Mangia, trasferitosi poi a Palermo. Quest’anno la musica non è cambiata, anzi. I giallorossi infatti hanno mostrato tutta la propria superiorità nei confronti del Varese guidato da Tomasoni, chiudendo di fatto il match già nel corso del primo tempo, segnando con il centrocampista centrale Mattia Ricci (splendida conclusione nel sette) e l’esterno di destra Ciciretti, servito ottimamente da Piscitella. In completo controllo della partita, ad inizio ripresa la Roma sfiora più volte il terzo gol. Trascorrono i minuti però e il Varese si sveglia dal torpore, colpendo anche una traversa al 56′ sugli sviluppi di un corner. Alberto De Rossi decide di dare una scossa alla squadra facendo entrare la talentuosa punta uruguaiana Nico Lopez, che nel finale lo ripaga andando a segnare il 3-0. Nei minuti di recupero la festa giallorossa è completa con il 4-0 realizzato dal neo entrato Marco Frediani.

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    TORINO LAZIO 1-2 – In serata i biancocelesti rispondono ai cugini battendo i granata di Antonino Asta per 2-1, grazie alla doppietta del nigeriano Sani. L’attaccante della Lazio non perdona la difesa avversaria e trascina i suoi compagni di squadra in semifinale, dove incontreranno proprio la formazione di De Rossi. E’ partita subito a mille la Lazio, giocando una prima mezzora di altissimo livello, grazie ad una manovra di gioco veloce e un tridente pericolosissimo composta da Rozzi, Barreto e lo stesso Emmanuel Sani. Passano 4′ minuti e il nigeriano trova subito la via della rete, superando il portiere avversario Gomis. E’ l’estremo difensore granata poi a negare in più di una circostanza il raddoppio dei ragazzi di Bollini. Il Toro però riesce a tirare fuori la testa dopo una mezzora trascorsa nella propria  metà campo, e sopratutto sulla fascia destra con la catena umana Diarra-Verdi mette in apprensione la difesa biancoceleste. Nella ripresa invece i biancocelesti tornano ad avere saldamente il pallino del gioco ed i granata non riescono più a rispondere in maniera efficace. A siglare il raddoppio per la Lazio è ancora Emmanuel Sani, al 56′, a conclusione di un’ottima giocata dei suoi compagni di squadra (assist di Barreto). A nulla serve il gol della bandiera del neo entrato Pinelli al 91′, i granata salutano le Final Eight.

    INTER PALERMO 2-0 – Tutto facile o quasi per la squadra di Bernazzani, campione in carica delle Next Generation Series con l’allora tecnico Andrea Stramaccioni. Quasi perché c’è voluto un gol a tempo ormai scaduto nella prima frazione di gioco del difensore Mbaye per passare in vantaggio, tra le furibonde proteste dei rosanero, che hanno pagato a caro prezzo la loro rabbia con l’espulsione del portiere Micai, restando in 10 uomini per tutto il secondo tempo. Grande prestazione del giovane Simone Longo, che sulla sinistra puntava e superava regolarmente il suo diretto avversario, creando i pericoli maggiori per il Palermo. A dieci minuti dal termine l’Inter è riuscita a trovare il raddoppio ancora con il difensore Mbaye, bravo a deviare in rete una punizione di Benassi. L’unica nota negativa nerazzurri è l’espulsione dell’attaccante Livaja, il quale rimbrotta qualcosa all’arbitro al momento della sostituzione, con il direttore di gara che non si fa pregare un attimo per estrarre il cartellino rosso all’indirizzo del giovane interista. Assenza importante quella di Livaja in vista della semifinale di mercoledì contro il Milan.

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    simone ganz dopo l'1-0 | © acmilan.com

    MILAN JUVENTUS 2-0 – Sono proprio i rossoneri a timbrare la prima sorpresa di queste Final Eight. Infatti la squadra di Dolcetti è riuscita a sovvertire i pronostici della vigilia, battendo per 2-0 la corazzata bianconera. Nonostante i ragazzi di Baroni abbiano comandato la partita, il Milan ha approfittato della serata no del difensore Gouano, che ha dato il là sia al gol nel primo tempo di Simone Andrea Ganz, sia al raddoppio di Mattia Valoti nel secondo tempo, quando ha atterrato in area di rigore l’attaccante Comi, regalando di fatto il penalty al Diavolo. Sulla battuta si presenta lo stesso Gianmario Comi, bomber della regular season, che clamorosamente si fa parare il tiro dal portiere Branescu (clamorosamente perché l’attaccante rossonero non falliva un rigore da due anni). Il rumeno però commetto un’ingenuità pazzesca, esultando per la prodezza appena effettuata dimenticandosi letteralmente del pallone, che finisce tra i piedi di Valoti che insacca per il 2-0 definitivo. In semifinale il Milan incontrerà l’Inter, per un derby della Madonnina versione Primavera.

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  • Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    Campionato Primavera -2 alla Fase Finale

    La fase a gironi del Campionato Primavera è quasi arrivata a conclusione e grazie ad un sostanziale equilibrio ma anche ad un aumento della qualità e delle competitività del torneo restano da emettere ancora tanti verdetti. La formula oramai consolidata e spettacolare qualifica alla Fase Finale 8 squadre, le prime e le seconde hanno accesso diretto mentre le ultime due dovranno sudarsi l’accesso attraverso un play-off a cui prenderanno parte le terze, le quarte e le due migliori quinte. A due giornate dal termine solo Juventus, Roma e Lazio sono sicure di accedere direttamente alle fase finale, nel girone B quello in cui è presente l’Inter fresca vincitrice del NextGen Series 2012 è il più indecifrabile con le prime cinque squadre ancora potenzialmente in grado di staccare il pass diretto conquistando uno dei due posti validi per accedere alle fase finali del Campionato Primavera.

    Nel girone A del Campionato Primavera la Juventus ha oramai conquistato la prima posizione staccando dopo un entusiasmante testa a testa con la Fiorentina. Proprio i viola con il ko tra le mura amiche contro il Livorno hanno gettato alle ortiche il vantaggio sul Torino di Antonino Asta dato in gran forma e adesso ad un solo punto dalla seconda piazza. Come dicevamo nel girone B del Campionato Primavera vi è incertezza sulle posizioni delle prime cinque, l’Inter dopo il ko contro il Chievo si è ripresa la prima piazza e grazie ad un calendario agevole parte da favorita, il Varese è uscito alla distanza contendendo al Milan la seconda piazza. In quarta e quinta posizione ci sono il Chievo autore di un rush finale importantissimo e l’Albinoleffe. Roma e Lazio hanno occupato da tempo le prime due posizione del girone C del Campionato Primavera, il Palermo ha oramai blindato la terza piazza mentre per quarta e quinta il mini campionato tra Catania, Napoli, Reggina e Lecce ha di fatto alzato l’asticella per i punti utili.

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE A
    1) JUVENTUS* 49
    2) FIORENTINA 44
    3) TORINO 43
    4) LIVORNO 39
    5) SAMPDORIA 37
    6) GENOA 37
    7) EMPOLI 36
    8) PARMA 33
    9) NOVARA 31*
    10)CAGLIARI 29
    11)SASSUOLO 27
    12) SIENA 20
    13) MODENA 18
    14) GROSSETO 11
    *Una partita in meno

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE B
    1) INTER 49
    2) MILAN 47
    3) VARESE 47
    4) CHIEVO 46
    5) ALBINOLEFFE 44
    6) BOLOGNA 38
    7) CITTADELLA 29
    8) ATALANTA 28
    9) PADOVA 27
    10)UDINESE 26
    11)BRESCIA 25
    12)VERONA 21
    13)CESENA 20
    14)VICENZA 19

    CAMPIONATO PRIMAVERA CLASSIFICA GIRONE C:
    1) ROMA* 61
    2) LAZIO 59
    3) PALERMO 52
    4) CATANIA 40
    5) NAPOLI 39
    6) REGGINA 37
    7) LECCE 36
    8) ASCOLI 30
    9) NOCERINA 25
    10) JUVE STABIA 21
    11) BARI 21
    12) PESCARA 18
    13) CROTONE* 15
    14) GUBBIO 11
    *Una partita in meno **Due partite in meno