Tag: marcelo estigarribia

  • Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Parte male il nuovo corso Andreazzoli. A Marassi, Sampdoria-Roma finisce 3-1 tra rigori sbagliati, gol annullati e polemiche varie. Non basta al nuovo tecnico capitolino il cambio del modulo tattico (passando dal 4-3-3 al 3-4-1-2) per cambiare le sorti della squadra che esce da Genova con una brutta sconfitta. Per i blucerchiati invece ennesima impresa di una stagione iniziata alla grande, proseguita tra mille difficoltà fino all’esonero di Ferrara e il conseguente arrivo di Delio Rossi che ha permesso una nuova svolta al campionato della formazione ligure. Per la Roma invece diventa sempre più difficile agganciare il terzo posto, ultimo utile per partecipare alla prossima Champions League. A questo punto si fa dura anche raggiungere la zona Europa League, viste le difficoltà della squadra a far risultato.

    LA PARTITA – Primo tempo tutto di marca giallorossa che non si rende però particolarmente pericolosa dalle parti di Romero. Le emozioni maggiori arrivano nel secondo tempo, quando viene annullato una rete regolare a Lamela (il fuorigioco era ad inizio azione, ma il guardalinee non sbandierando ha fatto proseguire l’azione, salvo poi giudicare irregolare la posizione dell’argentino sulla respinta di Romero su tiro di Totti dalla distanza. I capitolini si innervosiscono e passano in svantaggio con la rete dell’ex juventino Estigarribia che insacca con un bel diagonale su assist di Sansone. La Roma può subito tornare in partita ma Osvaldo, prima subisce un fallo da rigore, poi pretende di tirarlo ed infine tira il più inguardabile dei calci di rigore. La Samp prende coraggio e prova a far sua la partita. Nel giro di sei minuti, prima raddoppia con un calcio di punizione si Sansone (battuto sul palo difeso da Stekelenburg), poi subisce la rete di Lamela che riapre i giochi ed infine Icardi sistema tutto con un colpo di testa sul primo palo su azione da calcio d’angolo.

    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUOTA SALVEZZA & EUROPA – La Sampdoria con la vittoria contro la Roma sale a 28 punti e mancano ipoteticamente solamente 12 punti per centrare l’obiettivo di inizio stagione. La squadra ha cambiato completamente registro con l’arrivo di Delio Rossi che ha trovato il giusto equilibrio alla formazione blucerchiata e la salvezza diventa a portata di mano. Per la Roma invece è notte fonda. Con la sconfitta rimediata a Marassi i capitolini rimangono a 34 punti, a dieci lunghezze dal terzo posto occupato dalla Lazio e a 5 lunghezze dalla Fiorentina, attualmente sesta.

    LE PAGELLE SAMPDORIA-ROMA
    Osvaldo 4.5 – Si procura un rigore, lo ruba a Totti (battitore della squadra) e lo sbaglia malamente. Serve altro per commentare la prestazione dell’italo-argentino?
    Lamela 6.5 – Il più vivace dei suoi. Nonostante sia stato schierato come esterno di centrocampo, con compiti di copertura (vista la difesa a tre), l’argentino è il più pericoloso dei suoi. Segna il gol del momentaneo pareggio, ma viene annullato e prova a riaprire la gara sul 2-0.
    Icardi 6.5 – Istinto da killer. Gli capitano poche occasioni da rete e in una di queste mette a segno il gol della sicurezza. Roberto Mancini, in tribuna, prende appunti…
    Sansone 7.5 – Entra nella ripresa e cambia completamente volto al match. Realizza inoltre la rete del 2-0 con una bellissima punizione calciata sul palo del portiere capitolino.

    TABELLINO SAMPDORIA-ROMA 3-1
    Sampdoria: (3-5-1-1): Romero 6.5; Gastaldello 5.5, Rossini 6, Costa 5.5; De Silvestri 6, Poli 6.5, Krsticic 6, Obiang 6.5, Estigarribia 6.5 (81′ Poulsen 6); Soriano 5.5 (46’Sansone 7.5); Icardi 6.5. Allenatore: Rossi.
    Roma (3-4-1-2): Stekelenburg 5; Marquinhos 5.5, Burdisso 5, Castan 6 (55′ Dodò 6); Lamela 6.5, De Rossi 6, Bradley 5.5 (67′ Florenzi 6), Marquinho 6 (88′ Lopez sv); Pjanic 6.5; Osvaldo 4.5, Totti 6. Allenatore: Andreazzoli.
    Marcatori: 55′ Estigarribia (S), 73′ Sansone (S), 75′ Lamela (R), 77′ Icardi (S)

    Le reti di Sampdoria-Roma
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  • Sampdoria-Napoli, Mazzarri cerca la vittoria per rispondere alla Juve

    Sampdoria-Napoli, Mazzarri cerca la vittoria per rispondere alla Juve

    Dopo la vittoria della Juventus contro la Roma nell’anticipo del sabato, Il Napoli di mister Walter Mazzarri, secondo in classifica, nella gara delle 15 è chiamato a cercare la vittoria contro la Sampdoria di Ciro Ferrara, napoletano verace che, però, non ha alcuna intenzione di lasciare vita facile ai partenopei anche alla luce dell’ottimo momento che i suoi blucerchiati stanno attraversando, confermato dall’ottimo pareggio all’Olimpico contro la Roma di Zeman nel turno infrasettimanale. Sampdoria-Napoli sarà, dunque, un match di alto profilo in cui gli ospiti dovranno cercare i tre punti su un campo molto ostico da espugnare, contro la squadra-rivelazione di questo avvio di campionato, per rimanere agganciati alla vetta della classifica e continuare a cullare quel sogno che la città brama da oltre vent’anni. Sarà un incrocio particolare per i due tecnici, considerando il passato glorioso da calciatore di Ferrara nella squadra sua città, ai tempi di Diego Armando Maradona, ma anche per Walter Mazzarri questo match avrà un sapore particolare, considerando il passato del mister livornese sulla panchina doriana, dal 2007 al 2009.

    Nonostante gli amarcord, però, mister Mazzarri si presenta allo stadio Marassi per vincere, incitando i suoi giocatori ad una “gara feroce, con intensità nelle sovrapposizioni e con una coralità nel partecipare alla fase difensiva, per fare la differenza. Voglio un Napoli da Champions”. Walter Mazzarri propone, così, il suo modulo consolidato 3-4-1-2, con il duo Cavani-Pandev in attacco, con l’uruguagio che sta attraversando un momento d’oro, confermato dalla tripletta contro la Lazio nella precedente giornata, supportato da Marek “Marechiaro” Hamsik, che raggiunge oggi l’importante traguardo delle 300 partite in serie A. Molto probabile che venga concesso un turno di riposo a Cristian Maggio e, dunque, sulla destra agirà Zuniga mentre sulla sinistra Dossena, ed a completare la mediana vi saranno Dzemaili e Behrami, uno dei migliori nella gara di mercoledì scorso contro la Lazio, pubblicamente elogiato dallo stesso Mazzarri che, solitamente, non ama sbilanciarsi troppo sulle valutazioni individuali dei propri calciatori. Unico indisponibile fra gli azzurri è Britos.

    Walter Mazzarri cerca la vittoria in Sampdoria-Napoli | © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    In casa Sampdoria, invece, Ciro Ferrara avrà qualche defezione importante ma, nonostante i problemi di formazione, alla vigilia appare tranquillo e sicuro del potenziale dei suoi uomini, incitandoli ad essere “spavaldi, coraggiosi e sfrontati contro la miglior difesa ed il migliore attacco del campionato”: per i doriani emergenza soprattutto a centrocampo, dove mancherà Enzo Maresca per squalifica, oltre a Poli e Tissone ancora infortunati. Pertanto, dovrebbe esservi spazio per Munari e Krsticic, mentre in avanti, a causa della squalifica di Maxi Lopez ancora da scontare, dovrebbe partire dal primo minuto il tridente formato da Eder, Estigarribia, recuperato e convocato proprio in extremis, ed Icardi, terminali offensivi del modulo 4-3-3.

    Sampdoria-Napoli le probabili formazioni:

    Sampdoria (4-3-3):  Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Kristicic, Obiang; Eder, Icardi, Estigarribia. A disposizione: Berni, Falcone, Mustafi, Poulsen, Castellini, Renan, De Silvestri, Soriano. Allenatore: Ciro Ferrara.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Behrami, Hamsik, Dossena; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Gamberini, Fernandez, Maggio, Mesto, Donadel, Inler, Insigne, Vargas. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Allo stadio Luigi Ferraris dirigerà il match il signor Tagliavento di Terni.

  • Juve su Destro e Peluso, Estigarribia vicino alla riconferma

    Juve su Destro e Peluso, Estigarribia vicino alla riconferma

    Mattia Destro, attaccante 21enne in comproprietà tra Siena e Genoa, l’oggetto dei desideri di molte squadre tra cui Juventus e Inter, le due società che finora hanno dimostrato il maggiore interessamento all’acquisto giovane giocatore. Prima di chiudere però i due club interessati dovranno attendere che si risolva la comproprietà tra il Grifone e i toscani che sembra essere a favore dei Liguri per una cifra vicina ai 6 milioni.

    Le attenzioni del club campione d’Italia verso l’attaccante del Siena, che quest’anno ha chiuso la stagione con 12 gol all’attivo, non sono nuove, i dirigenti bianconeri infatti sono stati molto vicini al suo acquisto già nel mese di Gennaio salvo poi ripiegare su Borriello. Nell’ultimo periodo però anche l’Inter si è mostrata interessata al talento (che militava nella Primavera nerazzura ed era stato ceduto al Genoa nell’ambito del doppio trasferimento Motta-Milito), mettendo sul piatto un contratto quinquiennale da 1,2 milioni a stagione forti dei buoni rapporti che intercorrono con il Genoa (vedi cessione di Palacio). Anche i bianconeri vantano buoni rapporti sia con il Genoa sia con il Siena, infatti Marotta è in pressing su Preziosi e per arrivare a Destro ha proposto al Genoa la cessione a titolo definitivo di Ciro Immobile, attualmente in comproprietà tra i due club. Il contratto proposto dalla dirigenza di Corso Galileo Ferraris sembra consistere in una base di un milione a stagione per 5 anni più eventuali bonus, e tra le proposte delle due società sembra che Destro gradisca percorrere la strada di Torino a quella di Milano.

    Mattia Destro © Gabriele Maltinti/Getty Images

    L’eventuale arrivo dell’ex Senese non esclude l’acquisto del top player ma porrebbe le basi per la partenza di Borriello che non verrà riscattato dalla Roma. La Juventus non si ferma all’eventuale acquisto di Destro, e sembra molto vicina a Federico Peluso, 28 anni, terzino sinistro dell’Atalanta, che secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb sarebbe onorato di indossare la maglia bianconera:
    Ho due anni di contratto con l’Atalanta ma sarebbe fantastico indossare la maglia della Juventus. Ci penserà il mio procuratore che è uno dei più bravi sulla piazza, ma ci tengo a precisare che a Bergamo sto davvero bene“. Su Peluso ci sarebbe anche il Napoli.

    Intanto i dirigenti bianconeri sembrano intenzionati a riscattare il cartellino di Marcelo Estigarribia che a Torino ha convinto tutti. Secondo i ben informati a breve ci dovrebbe essere un incontro con gli uruguaiani del Deportivo Maldonando, detentori del cartellino del giocatore il cui costo è fissato sui 5 milioni di euro, probabile che si cerchi un accordo su cifre inferiori oppure si punti ad un rinnovo del prestito.

  • Estigarribia “Conte? Mai avuto un tecnico così”

    Estigarribia “Conte? Mai avuto un tecnico così”

    Il segreto del successo di squadra dipende, come si sa, dagli equilibri all’interno del gruppo, che si consolidano gradualmente, step by step, lavorando giorno per giorno, conoscendosi, soffrendo e gioendo insieme. Nel calcio, tutto questo è naturalmente amplificato, considerando l’ importanza del fattore “collettivo”, coniugato con l’intensità delle emozioni, che rendono i rapporti più viscerali e forti al tempo stesso.

    Nella Juventus di Antonio Conte tutto ciò, probabilmente, è ancora più vero ed anche direttamente proporzionale all’importanza che il mister attribuisce al gruppo, vero cardine della sua filosofia di squadra. Una filosofia che Antonio Conte apprese, da giocatore, nella Juventus dei record di Marcello Lippi, quella che vinse con la forza del collettivo la Champions League e l’Intercontinentale, oltre che innumerevoli scudetti, sbaragliando la concorrenza di squadre sulla carta più accreditate. Un’impostazione che il grintoso allenatore salentino ha riportato nella sua Juve campione d’inverno, ancora imbattuta, e semifinalista di Coppa Italia, e che ha voluto trasmettere ai suoi giocatori, che finora lo hanno seguito alla perfezione, in tutto e per tutto, manifestando pubblicamente stima per il loro tecnico.

    Marcelo Estigarribia | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    In tale ottica si inseriscono le  dichiarazioni di Marcelo Estigarribia, paraguayano classe 1987, una delle più belle scoperte della Juventus di Conte, che anche partendo dalla panchina ha dato un ottimo contributo finora facendosi trovare pronto quando è stato chiamato in causa contro la Roma nel quarto di Coppa Italia, in cui la Signora ha conquistato la qualificazione per le semifinali.

    Oggi, Estigarribia, è già pronto a guardare avanti, pensando al lungo percorso che la squadra ha ancora davanti a sè, fissando gli obiettivi, Coppa Italia e Campionato, per “far felici noi stessi ed i tifosi“, puntando – nel prossimo anno – a conquistare la qualificazione in Champions League, per sperimentare l’ebbrezza di giocare nella competizione europea più prestigiosa e, nei prossimi tre anni, cercare di puntare al gradino più alto del podio.

    Ambizione e determinazione, dunque, per Marcelo Estigarribia, che ringrazia il suo mister Antonio Conte per quanto, finora, gli ha trasmesso: “E’ un allenatore di grande motivazione, uno che pretende il massimo, e che si corra sempre, in ogni allenamento ed in ogni esercizio“.

    Complimenti al suo mister, che assumono ancora più importanza quando Estigarribia paragona Conte ai suoi allenatori precedenti con i quali lavorava quando giocava in Sudamerica: “Non ho mai visto nessuno come mister Conte: ho avuto diversi allenatori argentini con i quali si lavorava molto, ma nessuno aveva la stessa motivazione, lo spirito giusto che ha Conte e che permettono di rendere al massimo“. Il segreto della Juve è la grinta del suo condottiero ma anche la presenza di personalità di grande spicco nello spogliatoio: uno su tutti, Capitan Alessandro Del Piero, che Marcelo Estigarribia definisce “una leggenda che va avanti“, utile e prezioso perchè insegna ai compagni in ogni momento qual è l’atteggiamento giusto da tenere in campo, uno che in squadra è sempre e comunque un valore aggiunto.

    Inoltre, per il centrocampista paraguayano rendere al massimo significa fissare già il prossimo concreto obiettivo, perfettamente in linea con la linea del pragmatismo di Conte che impone di pensare partita per partita, per stare sempre sul pezzo, e non mollare nulla. Il prossimo obiettivo è la gara contro l’Udinese in programma sabato sera alle 20,45 allo Juventus Stadium, praticamente ad un mese di distanza dalla gara d’andata, ossia il recupero della prima giornata d’andata: in quell’occasione, prima della sosta Natalizia, al Friuli di Udine finì 0 a 0. In prospettiva Udinese, Estigarribia ha le idee chiare: “è una squadra che sta giocando bene, ed ha giocatori forti” ma, nonostante ciò, la Juve davanti ai propri tifosi ha l’obbligo di trasformare in vittoria il lavoro svolto in settimana.

     

  • Udinese Juventus, formazioni. Conte con la difesa a 3

    Udinese Juventus, formazioni. Conte con la difesa a 3

    Ci siamo. Udinese Juventus tra poco più di mezzora scenderanno in campo allo stadio Friuli per un match d’altissima quota che deciderà il titolo di “campione natalizio”. Entrambi, per motivi diversi, si possono considerare sorprese di questo avvio di stagione e questa sera cercheranno di superarsi per capire chi delle due è quella maggiore. Guidolin questa volta non farà turnover mandando in campo dal primo minuto capitan Di Natale con Floro Fores a supporto anche se Torje alla fine potrebbe esser una sorpresa. Pesante assenza in difesa quella di Benatia al cui posto dovrebbe giocare Ferronetti che gode comunque della fiducia di Guidolin tanto da esser considerato la prima alternativa. Per il resto Udinese schierata con il solito 3-5-2 con Basta e Armero esterni e Isla nell’ormai consueta veste in mezzala destra.

    Antonio Conte | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    Antonio Conte sembra voler confermare il trend di questo inizio stagione schierandosi in maniera speculare quando ha di fronte squadre che difendono a tre. Quindi la difesa sarà composta da Barzagli, Chiellini e il rientrante Bonucci. A centrocampo con Pirlo e Marchisio rientrerà Vidal mentre Pepe ed Estigarribia supporteranno Matri in attacco.

    Udinese Juventus sarà interessante per il duello tattico a distanza tra Guidolin e Conte ma anche per i confronti tra Estigarribia e Basta, Armero e Lichsteiner e quello tra Marchisio e Isla che molto probabilmente decideranno chi vincerà la partita. Tornano dunque in panchina De Ceglie, Quagliarella e Del Piero nonostante la buona prova offerta domenica scorsa.

    PROBABILI FORMAZIONI UDINESE JUVENTUS (ore 18:00)

    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale
    Panchina: Padelli, Neuton, Pasquale, Doubai, Fabbrini, Torje, Abdi.
    Allenatore: Guidolin.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Pepe, Matri.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Elia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Roma Juventus: Conte ha scelto Estigarribia, Luis Enrique si affida a Totti

    Roma Juventus: Conte ha scelto Estigarribia, Luis Enrique si affida a Totti

    Ennesimo esame in trasferta per la squadra di Antonio Conte che è chiamata a riconquistare all’Olimpico, la vetta della classifica contro la Roma di capitan Totti, nel posticipo della 15° giornata alle 20.45, dopo la vittoria di ieri pomeriggio dell’Udinese sul Chievo.

    Totti rientra per Roma Juventus
    Roma Juventus, sfida molto insidiosa per i bianconeri, come confessa mister Conte che non si fida dei risultati negativi fin qui ottenuti e delle assenze in casa romanista, lo stesso mister ha avuto parole di elogio sul tecnico spagnolo Luis Enrique: «Per me lo spagnolo sta facendo un ottimo lavoro. Il problema, come al solito, sono i risultati ma a volte si dovrebbe guardare più in là. Nella Roma si vede la mano del tecnico. Averne allenatori così… I giallorossi hanno una chiara idea di gioco, è una squadra che vuole sempre fare la partita, proprio come noi».

    Sulla formazione probabile di stasera Conte non dà grosse indicazioni in conferenza stampa dichiara: «Il sostituto di Mirko ancora non l’ho scelto. C’è un allenamento che mi servirà per fare chiarezza. Visto che c’è stata una partita di Coppa Italia, non è che abbiamo avuto tutto questo tempo per provare la formazione anti-Roma. Nella mia idea dovrebbero essere due i potenziali sostituti di Vucinic ma potrebbero diventare tre, o forse uno solo. 1X2, diciamo» il tecnico ha poi aggiunto che «Ci sono degli equilibri da mantenere e quindi faremo le opportune valutazioni e sceglieremo il calciatore più adatto. Tanto alla fine, il discorso è facile: se trovo il giocatore più adatto, facciamo risultato, altrimenti no: è matematica».

    Estigarribia vice Vucinic | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    La sensazione è che sia Estigarribia ad aver conquistato la pole superando Giaccherini per la sostituzione di Vucinic, mentre Quagliarella dovrà accomodarsi ancora una volta in panchina, Conte rispetto all’ultima gara di campionato contro il Cesena il ritrova Andrea Pirlo, che contro i romagnoli ha scontato il turno di squalifica, per il resto la Juve dovrebbe essere uguale alla formazione scesa in campo Domenica scorsa contro il Cesena.

    Più complicato il discorso di Luis Enrique che tra infortuni e squalifiche dovrà inventarsi la formazione con i pochi uomini a disposizione. Inedito De Rossi nel ruolo di difensore centrale, a centrocampo, previsto l’esordio di Viviani, mentre in attacco, rientra Totti, in coppia con Osvaldo, con Lamela suggeritore nel probabile 4-3-1-2. Il tecnico asturiano in conferenza stampa ha avuto toni diversi dal solito denotando un certo disagio, comunque fisiologico, che però evidenzia il momento particolare in casa Roma che dalle partite contro Juventus e Napoli, domenica prossima, capirà le reali possibilità di competere per traguardi importanti in questa stagione.

    Le statistiche di Roma Juventus in 154 gare in campionato vedono 72 vittorie della Juventus (24 in trasferta l’ultima del 2011 vittoria per 0a2) 46 sono i pareggi con 36 vittorie giallorosse tra le mura amiche (ultima vittoria nel 2004 con il risultato di 4°0), arbitrerà il signor Orsato.

    Roma Juventus probabili formazioni
    Roma (4-3-1-2):
    Stekelenburg; Rosi, De Rossi, Heinze, Taddei; Perrotta, Viviani, Pjanic; Lamela; Totti, Osvaldo A disp.: Lobont, Cicinho, Jose Angel, Greco, Simplicio, Borriello, Caprari. All.: Luis Enrique
    Squalificati: Bojan (1), Gago (1), Juan (1)
    Indisponibili: Borini, Kjaer, Pizarro, Burdisso, Cassetti.

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Estigarribia. A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Quagliarella, Krasic, Del Piero. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vucinic

  • Roma Juventus, il più grande spettacolo dopo il weekend

    Roma Juventus, il più grande spettacolo dopo il weekend

    Senza Fiorello il #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend sarà senza ombra di dubbio all’Olimpico, dova domani sera il Monday Night della quindicesima di Seria A offre un affascinante Roma Juventus. Non sarà l’eterna sfida al vertice degli anni ’80 o dei primi 2000, ma quando la Torino bianconera e la Roma giallorossa incrociano le proprie strade c’è sempre garanzia di spettacolo. Di spunti ce ne sono in abbondanza con una Roma disastrata tra squalifiche e infortuni che tenterà di dare una svolta positiva ad una stagione che sembrerebbe già compromessa. Si gioca molto il tecnico Luis Enrique che in settimana ha incassato l’appoggio totale di squadra e società, ma che voci di corridoio danno in bilico. Da parte sua la Vecchia Signora ha bisogno di tre punti per continuare a cavalcare il sogno dello Scudetto. La squadra di Antonio Conte è in uno stato di forma smaliante e sembra aver ritrovato quel suo tradizionale spirito battagliero che le ha permesso negli anni di riempire di trofei la propria bacheca.

    Torna Totti in Roma Juventus | ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    QUI ROMA. I giallorossi hanno la rosa decimata e dovranno fare a meno di Juan, Gago e Bojan squalificati più gli indisponibili Borini, Burdisso, Kjaer, Pizarro con l’aggiunto di Cassetti infortunato dell’ultima ora. Dunque si profila una obbligata coppia centrale di difesa con l’argentino Heinze e l’abbassamento di Daniele De Rossi al suo fianco. La nota positiva però è il rientro del capitano Francesco Totti dal primominuto dopo le polemiche sull’esclusione nell’ultimo match con la Fiorentina. La statistica diche quando il numero 10 è in campo contro la Juve segna e la Roma non perde. Numeri a parte Totti agirà alle spalle dei due calciatori protagonisti della rissa nel post- partita contro l’Udinese e cioè Osvaldo e Lamela. Chissà se i due, a parte le dichiarazioni di facciata, hanno davvero ritrovato il giusto feeling.

    QUI JUVENTUS. I bianconeri non hanno problemi di formazione fatta eccezione per il grande ex Mirko Vucinic alle prese con un infortunio. Il montenegrino deve rimandare il rientro all’Olimpico da avversario e qualche maligna voce in ambiente romanista parla di un forfait tattico per scampare i fischi dei suoi ex tifosi, ma è palesemente falsa considerando la lesione muscolare. Intanto martedì Alex Del Piero toglierà i punti al volto mentre Fabio Quagliarella è tornato a disposizione di Conte a tutti gli effetti dopo una brillante prova in Coppa Italia. Un fattore del matche potrebbe sicuramente essere Marchisio il mattatore vero delle ultime gare juventini. I pronostici sono quanto mai incerti, ci si aspetta una gara scoppiettante.

    Le probabili formazioni di Roma Juventus
    Roma (4-3-1-2):
    Stekelenburg; Rosi, De Rossi, Heinze, Taddei; Perrotta, Viviani, Pjanic; Lamela; Totti, Osvaldo
    A disp.: Lobont, Cicinho, Jose Angel, Greco, Simplicio, Borriello, Caprari. All.: Luis Enrique
    Squalificati: Bojan (1), Gago (1), Juan (1)
    Indisponibili: Borini, Kjaer, Pizarro, Burdisso, Cassetti

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Estigarribia. A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Quagliarella, Krasic, Del Piero. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vucinic

  • Estigarribia, rivelazione Juve: grinta, velocità e gol

    Estigarribia, rivelazione Juve: grinta, velocità e gol

    In apparenza sembra il protagonista del film “Apocalypto” di Mel Gibson, ambientato ai tempi dei Maya, in cui il giovane “Zampa di Giaguaro” sfrutta la sua velocità di corsa e la sua potenza fisica per salvare se stesso e la sua famiglia dall’invasione di una tribù nemica, prima che i conquistadores spagnoli arrivino a stravolgere gli equilibri autoctoni.

    In realtà, la velocità di corsa è solo una delle doti di Marcelo Alejandro Estigarribia, che si somma alla grinta ed alla determinazione, che traspare dal suo sguardo da Indios, e dalle parole con cui – nel post partita di ieri – ha raccontato la svolta del match contro il Napoli: “Uccidere o morire per rimontare“, segnale di una personalità non comune, soprattutto per un’esordiente dal primo minuto.

    Marcelo Estigarribia | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non poco per un ragazzo di 24 anni, soprannominato “el Chelo”, il violoncello, alla prima da titolare nella bolgia del San Paolo, che ha mostrato anche la dolcezza dei suoi piedi con quello stop delizioso e quel tiro a beffare De Sanctis che vale il provvisorio 3-2, preziosissimo in chiave rimonta.

    Non poco per un oggetto finora misterioso della truppa bianconera, arrivato in punta di piedi al modico costo di 500 mila euro, in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, pagabili in tre rate, che – alla luce di quanto mostrato ieri in campo – si rivelerà un grande affare.

    La sua qualità, però, si era già intravista durante la scorsa Coppa America, vestendo la maglia della sua Nazionale, il Paraguay, giungendo a disputare la finalissima del torneo, contro l’Uruguay, ma solo con la gara di ieri Marcelo verrà conosciuto dal grande pubblico, con la sua instancabile corsa sulla fascia, riuscendo a mettere in difficoltà un veterano come Cristian Maggio, costretto a rincorrerlo, spesso, a vuoto.

    Le sue caratteristiche naturali si adattano perfettamente al gioco di mister Conte, anche se – in verità – la decisione di schierarlo in campo ieri da titolare è stata strettamente connessa all’assenza di Marchisio per squalifica: il centrocampo “titolare” resta formato da Marchisio, Pirlo e Pepe, ma Estigarribia, con la gara disputata ieri, ha dimostrato di poter essere una validissima alternativa su cui contare, per le doti offensive ma anche per l’umiltà con cui affronta la fase di ripiego difensivo.

    Un’ottima rivelazione, dunque, che potrà essere utilissima nel corso della stagione juventina: per sognare in grande, infatti, è essenziale che le alternative in panchina siano all’altezza dei titolari, affinchè lo standard di squadra rimanga sempre elevato.

  • Napoli Juventus 3-3, le pagelle. Estigarribia, che sorpresa

    Napoli Juventus 3-3, le pagelle. Estigarribia, che sorpresa

    Napoli Juventus si chiude con uno spettacolare 3-3 che è il più grande spot per il nostro campionato. Sia la squadra di Mazzarri che quella di Conte sono oramai note per la grande volontà e la capacità di giocare sempre ad alti ritmi spendendo tutte le energie in campo. Il limite principale delle due squadra attualmente è forse l’incapacità di gestire i risultati e sopratutto il Napoli quest’oggi ha da leccarsi le dita, non sarà facile per nessuno andar sopra di due gol contro la Juventus e averlo fatto senza però sfruttare il vantaggio può esser un grosso rammarico. Napoli Juventus può esser vista sotto tanti punti di vista, dalla pericolosità delle squadre in fase d’attacco e i sei gol ne sono una dimostrazione, all’instabilità delle difese troppo molli e spesso disattente oppure per la partita decisamente no per Inler e Pirlo di solito fari delle due squadra in mediana. Proviamo adesso ad analizzare le prestazioni individuali attraverso di Napoli Juventus attraverso le pagelle.

    Estigarribia protagonista di Napoli Juventus |©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Pagelle Napoli
    De Sanctis: 6
    Tre gol sul groppone ma nessuna grande colpa.
    Campagnaro: 5 Prezioso nelle ripartenze soffre in difesa la vivacità di Estigarribia e sopratutto il movimento alle spalle di Matri.
    Cannavaro: 6 Leader nel gioco aereo è l’unico a non perder la bussola nella difesa partenopea.
    Aronica: 5 Quando si infiamma la partita perde spesso la bussola e inizia a randellare senza ragione.
    Maggio: 6 Non brillante come al solito svetta con Bonucci in occasione del gol del primo vantaggio si perde Estigarribia nell’azione del 2-3.
    Gargano: 6,5 Le partite tutta grinta e dinamicità sono sempre il suo forte
    Inler: 5 Non era al meglio della condizione e si è visto ritarda nel pressing alto e non è lucido nella fase di rilancio.
    Zuniga: 5,5 Tanta volontà ma pecca spesso di presunzione e tiene troppo palla.
    Hamsik: 5,5 Sbaglia un rigore, poi si riscatta ma non è ancora al meglio della condizione.
    Lavezzi: 7 E’ un trascinatore, gioca divinamente ma per lui la porta è sempre piccolissima
    Pandev: 7,5 La nota più lieta segna due reti importantissime per il Napoli ma anche per la sua stagione, partita perfetta.
    Fernadez 5 Entra nel momento peggiore e va subito nel pallone
    – Dossena e Santana sv

    Pagelle Juventus
    Buffon: 6 Vale lo stesso discorso fatto per De Sanctis.
    Barzagli: 6,5 L’intuizione di Marotta la scorsa stagione è stata davvero sottovalutata, preciso e sicuro merita la Nazionale.
    Bonucci: 4 La difesa è il punto debole della Juventus e lui sembra esser quello più incerto, alterna recuperi importanti ad errori madornali.
    Lichsteiner: 6,5 Se fosse una automobile avrebbe sicuramente bisogno del tagliando fa un solco sulla fascia destra al San Paolo.
    Vidal: 6,5 Grande partita di sostanza impreziosita da un assist stupendo
    Pirlo: 5 Serata no per la stella bianconera causa ingenuamente il rigore, perde troppi palloni e “serve” a Pandev il pallone del 3-1.
    Pepe: 7 Incarna lo spirito dei vari Di Livio, Torricelli o Montero. Non è un fuoriclasse ma la maglia bianconera addosso lo porta sempre a dar qualcosa in più, quest’anno poi è pure goleador.
    Estigarribia: 7 A vederlo sembra non aver niente a che fare con una partita di calcio, poi si allunga il pallone sulla fascia sinistra e diventa un arma importante. Ricorderà Napoli Juventus a lungo.
    Vucinic: 6,5 Vale in parte il discorso fatto per Lavezzi. E’ devastante tra le linee, corre in aiuto dei compagni ma è sempre poco lucido davanti alla porta.
    Matri: 7 Prandelli non disperare. E’ a Torino il vice di Giuseppe Rossi e Cassano, migliora di partita in partita, segna e gli viene annullato un gol stupendo.
    – Pazienza, Quagliarella e Del Piero sv.

    Commento e video highlights Youtube di Napoli Juventus 3-3

    IL TABELLINO
    Napoli Juventus 3-3

    22′ Hamsik (N), 40′ e 23′ st Pandev (N), 3′ st Matri (J), 27′ st Estigarribia (J), 34′ st Pepe (J)
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 5, Cannavaro 6, Aronica 5 (31′ st Fernandez 5); Maggio 6, Gargano 6,5, Inler 5, Zuniga 5,5 (42′ st Dossena sv); Lavezzi 7, Hamsik 5,5; Pandev 7,5 (26′ st Santana). A disp.: Rosati, Fideleff, Dzemaili, Mascara. All.: Mazzarri 6,5
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 4,5, Chiellini 6; Lichtsteiner 6,5, Vidal 6,5, Pirlo 5, Pepe 7 (41′ st Pazienza sv), Estigarribia 7; Vucinic 6,5 (46′ st Del Piero sv), Matri 7,5 (44′ st Quagliarella sv). A disp.: Storari, De Ceglie, Giaccherini, Krasic. All.: Conte 7
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Pandev, Maggio, Hamsik (N), Bonucci, Matri, Lichtsteiner, Vidal (J)
    Espulsi: nessuno
    Note: al 16′ Hamsik (N) sbaglia un rigore

  • Juve rimonta a Napoli 3-3, Pepe gela il San Paolo

    Juve rimonta a Napoli 3-3, Pepe gela il San Paolo

    Una vera e propria battaglia quella andata in scena stasera al San Paolo dove si giocava Napoli – Juventus, recupero della 11esima giornata di Serie A rinviata per motivi di ordine pubblico a causa del maltempo che lo scorso 6 novembre aveva creato disagi nel napoletano e in gran parte della Campania. Partita ricca di gol, ben 6, e di grandi emozioni con un primo tempo giocato magistralmente dal Napoli, andato sul riposo sul 2-0, e un secondo tempo che ha evidenziato il grande carattere della Juventus di quest’anno che è riuscita a rimettersi in piedi dopo l’uppercut micidiale sferrato da Pandev nel gol del 3-1 rimontando fino al 3-3 finale.

    Goran Pandev | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Formazione annunciata per il Napoli che perde uno dei Tre Tenori, Cavani, per un infortunio rimediato a Bergamo sabato sera. Mazzarri sceglie il trio Hamsik, Lavezzi e Pandev con Zuniga preferito sulla sinistra a Dossena e Maggio sulla destra che rientra dopo il turno di riposo concessogli dal tecnico partenopeo; bianconeri invece privi di Marchisio squalificato, Conte sorprende un pò tutti ridisegnando una Juve con un 5-3-1-1 anomalo con Chiellini a fare il terzo centrale ed Estigarribia sulla corsia di sinistra tenuto in posizione più bassa per contenere la spinta offensiva di Maggio, Pepe viene utilizzato come interno al fianco di Pirlo e Vidal e a fare la spola tra centrocampo e attacco mentre Vucinic è a sostegno di Matri.

    L’avvio del match è tutta di marca napoletana, dopo un timido tentativo di Vucinic il Napoli trova al quarto d’ora un calcio di rigore netto per un fallo ingenuo di Pirlo sul velocissimo Lavezzi: dal dischetto si presenta Hamsik che fa secco Buffon il quale riesce solo a sfiorare la conclusione angolata e potente dello slovacco ma il direttore di gara Tagliavento fa ripetere correttamente per l’invasione dell’area di rigore di due giocatori azzurri; la seconda esecuzione del centrocampista è centrale ma imprecisa con la sfera che sorvola la traversa.

    Il risultato si sblocca 7 minuti più tardi quando da un calcio di punizione dalla trequarti scodellato in area, Bonucci sbaglia intervento e serve di testa il liberissimo Hamsik che di testa da due passi deposita la sfera in fondo al sacco per la gioia dei 55 mila tifosi azzurri. La Juve accusa il colpo e con un Pirlo non nella sua serata migliore e che perde diversi palloni, cosa inusuale per lui, al 40′ va sotto di due reti: il regista bianconero è anche sfortunato perchè nell’intento di spazzare, la palla carambola addosso a Maggio e finisce sui piedi di Pandev che batte Buffon di destro incrociando sul palo opposto e va al riposo in vantaggio per due reti a zero.

    Simone Pepe | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nella ripresa però il Napoli concentrato e aggressivo del primo tempo rimane negli spogliatoi mentre la Juve impaurita e ferita entra in campo con un atteggiamento completamente diverso e si trasforma: passaggio geniale di Vidal per Matri che accorcia subito le distanze al 48′, poi Vucinic va via alla marcatura di Cannavaro in velocità ma trova la pronta risposta di De Sanctis che mette in calcio d’angolo. Il Napoli si riorganizza, Lavezzi, il migliore dei suoi, è imprendibile per i difensori bianconeri e guadagna una infinità di punizioni preziose. Ma il San Paolo va in delirio completo quando al 68′ è ancora Pandev, che non fa rimpiangere l’assente Cavani, a freddare Buffon per il 3-1, l’attaccante macedone riceve un cross basso dalla destra di Maggio, Bonucci va a vuoto e l’ex Inter stoppa e gira in rete di sinistro.

    Per usare un gergo pugilistico, il montante sferrato da Pandev è di quelli che ti fanno barcollare e rischiano di farti crollare al tappeto senza più rialzarti ma la Juve dimostra di saper incassare anche i colpi più tremendi riaprendo nuovamente la gara 4 minuti dopo con Estigarribia che, lasciato solo, riaccorcia le distanze superando De Sanctis per il suo primo centro in bianconero alimentando le speranze di rimonta. La Vecchia Signora è dura a morire perchè a 10 minuti dal termine Pepe, con l’ennesima azione travolgente e con l’orgoglio, prende palla a centrocampo la porta al limite dell’area e dopo un rimpallo favorevole batte con un preciso destro all’angolino basso l’estremo difensore azzurro per un 3-3 folle che fa più bene alla Juve, che ha rischiato di pagare a caro prezzo l’atteggiamento iniziale troppo remissivo conseguenza del modulo scelto da Conte che forse ha pensato più a non prenderle che ad imporre il proprio gioco, che al Napoli, rimasto a -9 dalla vetta occupata proprio dai bianconeri. La fuga della Juve non si è concretizzata (+2 su Milan e Udinese) ma questo è stato un test probante per la tenuta psicofisica degli uomini di Conte.

    Video Highlights Napoli – Juventus 3-3

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