Tag: marcelo bielsa

  • Chelsea, sarà volata per la panchina. Guardiola e Blanc in pole

    Chelsea, sarà volata per la panchina. Guardiola e Blanc in pole

    Continuano a venir fuori come fossero funghi i nomi riguardo al futuro allenatore del Chelsea. Nei giorni scorsi si era parlato di Mourinho, Benitez, Capello, Bielsa e Rodgers e come possibili sostituiti a fine stagione del traghettatore Roberto Di Matteo. Tutti nomi, per un motivo o per un altro, accattivanti e alcuni dei quali già in passato accostati alla società inglese. Ma in realtà la lotta, secondo quanto sostengono i maggiori tabloid britannici, sembra essere ristretta a due trainer: si tratta di Pep Guardiola e Laurent Blanc.

    In cima ai desideri di Roman Abramovich, presidente dei blues, ci sarebbe proprio l’attuale allenatore del Barcellona. A lui arriverebbe ad offrire un contratto da circa 40 milioni di sterline per quattro stagioni, e forse potrebbe risiedere proprio in questa allettante offerta economica la chiave per far muovere il giovane tecnico dalla panchina blaugrana. E sì perché lasciare la panchina del Barcellona, squadra considerata da tutti la più forte del mondo, non è certo una cosa semplice se dietro non c’è un’offerta irrinunciabile.

    Pep Guardiola © David Ramos/Getty Images

    Si punterebbe cosi ad esportare il modello dei catalani in Inghilterra, cosa di non facile attuazione. Ma nelle ultime ore è spuntata fuori anche la pista che porta a Laurent Blanc, attuale allenatore della Francia. Lo stesso sarebbe tentato dal prolungare l’esperienza con la propria nazionale sino ai mondiali del 2014 in Brasile, ma il denaro offerto dal Chelsea potrebbe fargli cambiare idea, così come i dissidi con i vertici della federcalcio transalpina, che in caso di flop in Ucraina e Polonia a giugno potrebbe decidere di sollevarlo dall’incarico.

    In tal caso il Chelsea sarebbe in cima alle sue preferenze, anche perché l’interessamento dell’Inter, squadra nella quale Blanc ha militato anche come calciatore, è andato scemando negli ultimi tempi a favore di Bielsa. Una cosa accomuna il possibile arrivo di Guardiola o Blanc sulla panchina del Chelsea dunque: l’alto ingaggio che Abramovich è disposto a sborsare.

  • Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    E’ Mauricio Isla il primo obiettivo dichiarato dell’Inter in vista della prossima stagione. Al momento ai box causa un infortunio patito l’11 febbraio scorso durante la sfida del Friuli contro il Milan, Isla è uno dei gioielli dell’Udinese di Francesco Guidolin, anch’esso accostato all’Inter nel corso delle ultime ore. Su Isla però ci sarebbe anche la Roma, mentre altri affermano che sul centrocampista cileno la dirigenza nerazzurra si sia buttata subito dopo i contatti avviati con Bielsa, attuale allenatore dell’Athletic Bilbao ma nel mirino dei milanesi in vista della prossima stagione.

    A svelare l’interesse per il giocatore attualmente infortunato al ginocchio è stato il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca, il quale in un’intervista rilasciata al quotidiano cileno “La tarcera” ha affermato che “Isla è un giocatore molto interessante, molto bravo, che da alcuni anni gioca ad alti livelli in serie A. E’ uno dei nostri obiettivi per la prossima stagione, ma al momento non c’è alcuna trattativa con l’Udinese“.

    Mauricio Isla © Anteprima/AFP/Getty Images

    Parole di elogio dunque per uno dei gioielli di Pozzo, che ancora una volta, come fatto ad esempio con Alexis Sanchez ceduto l’estate scorsa al Barcellona, potrebbe ricavare un buon bottino dall’affare. In molti tuttavia hanno interpretato le dichiarazioni di Branca sotto un altro punto di vista. Si perché l’esperienza dello stesso all’Inter era stata data da più parti come agli sgoccioli nei giorni scorsi. La svolta si è avuta dopo il batti e ribatti avvenuto recentemente con Lele Oriali e nel quale era intervenuto anche il presidente dei nerazzurri Massimo Moratti che si era schierato apertamente con lo stesso Branca confermandolo per la prossima stagione.

    Il fatto che poi Branca abbia svelato un’operazione relativa alla prossima stagione fa pensare che non ci sono più dubbi per ciò che concerne la sua permanenza all’interno dello staff societario dell’Inter dove gode ancora della fiducia del presidente. E il lavoro, sicuramente, non mancherà: si preannuncia infatti un’estate calda con una rivoluzione sia in seno allo staff tecnico che al parco giocatori.

  • Inter, Bielsa nella mente di Moratti

    Inter, Bielsa nella mente di Moratti

    Continua il toto allenatore in casa Inter, dove la conferma di Ranieri anche dopo giugno ormai è da considerarsi una pura utopia. Sfogliando la margherita dei tecnici, i nomi rimangono sempre gli stessi, con ‘Il Loco’ Marcelo Bielsa che sembra essere leggermente favorito su Andrè Villas Boas, e su Blanc. Idee e impostazioni tattiche differenti per tutti i tecnici, ed è per questo motivo che Massimo Moratti aspetterà il termine di questa stagione, scegliendo l’allenatore che gli darà più garanzie per partire con un progetto a lungo termine.

    GASPERINI E RANIERI – La storia recente infatti insegna che prendere le decisioni senza programmare il futuro non dai mai i risultati sperati. Proprio l’ex tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini, fu scelto in estate in un momento inaspettato, poiché l’addio di Leonardo fu di fatto come un fulmine a ciel sereno, facendo saltare ogni piano nei vertici interisti. La lista dei rifiuti eccellenti è lunghissima, con Fabio Capello in primis, poi il tentativo di strappare al Porto Andrè Villas Boas, trattativa frenata solo dall’onerosa clausola rescissoria e infine il no di Bielsa, poiché già promesso sposo dell’Athletic Bilbao. Solo allora, quasi per accontentarsi, e quasi perché fosse l’unico disponibile su piazza, si scelse l’ex tecnico del Genoa Gasperini, con i risultati che tutti conosciamo: campagna acquisti che non ha mai assecondato le richieste del tecnico, e dettami tattici che non sono mai entrati nelle menti dei calciatori nerazzurri. Via il Gasp l’arrivo di Ranieri il normalizzatore aveva riportato la squadra a correre, a giocare e a vincere, illudendo tifosi e dirigenza di aver risolto tutti i problemi con la bacchetta magica. Ora che l’Inter è ripiombata nella crisi di risultati, e che probabilmente nella prossima stagione sarà fuori dalle competizioni europee (con mancati introiti), la programmazione e la scelta del tecnico adatto diventano una necessità imprescindibile.

    Marcelo Bielsa © SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    BIELSA – L’attuale tecnico dell’Athletic Bilbao, già in estate sembrava essere ad un passo dalla panchina dell’Inter, con Massimo Moratti da sempre suo grande estimatore. Un allenatore con modi davvero particolari, e con un carattere assolutamente eccentrico a ricordare Josè Mourinho. Con la squadra spagnola sta ottenendo in terra basca ottimi risultati, con l’ultima impresa in Europa League, dove ha eliminato il Manchester United di Alex Ferguson. Ha un contratto di un anno, e la scadenza è fissata a giugno, momento in cui sia l’Inter, sia il Chelsea partiranno alla carica per cercare di strapparlo agli spagnoli. Un suo arrivo in nerazzurro comporterebbe una rifondazione molto ampia, poiché il suo modulo preferito sarebbe un 4-3-3 condito dalla continua corsa degli esterni, e con un centrocampo a triangolo. I nomi che si associano al loco, sono quelli di Isla e Asamoah in forza all’Udinese, il sogno Lavezzi da sempre pupillo di Moratti, e la forte candidatura ultima in ordine di tempo di Giuseppe Rossi, con il suo agente a rimarcare il fascino e l’appeal dei nerazzurri. Ovviamente senza Champions, sarebbe più difficile strappare Lucas del San Paolo ai forti interessi del Chelsea. Occhio anche a Iker Muniain dell’Athletic Bilbao, giocatore prediletto da Bielsa.

  • Europa League, Manchester piange. United e City ko

    Europa League, Manchester piange. United e City ko

    C’era una volta l’Inghilterra che dettava legge in Europa. Ieri sera la ricca Manchester si è scoperta nuda difronte ai propri avversari. Athletic Bilbao e Sporting Lisbona hanno trionfato rispettivamente contro Red Devils e Citizen. L’Old Trafford sorride amaramente per la doppietta di Rooney, mentre in Portogallo le prime pagine sono tutte per Xandao e il suo colpo di tacco che ha steso la squadra di Roberto Mancini. Fra una settimana si giocherà il match di ritorno. Se da una parte il City potrebbe riuscire a passare il turno abbastanza agevolmente, anche da quanto visto in terra lusitana, lo United invece non può dormire sogni tranquilli dopo il 2-3 subito tra le mura amiche. I quarti di Europa League senza neanche un club di Sua Maestà Elisabetta? Una provocazione certo, ma fino a un certo punto.

    SACCHEGGIO BASCO – I libri di storia inglese devono trascrivere un nuovo capitolo relativo alle invasioni. Da ieri i romani non sono più l’unico popolo ad aver saccheggiato e occupato i territori al di là della Manica, ecco a voi i baschi. Il loro condottiero è il cileno Bielsa, che col suo gioco frizzante ha incantato il decano Ferguson. Il baronetto ha pure dovuto fare i conti con il tabellone delle sostituzioni, finitogli sul piede destro per via della superficialità dei suoi assistenti, i quali certamente non potranno avere un futuro radioso come rugbisti.

    Manchester United | © Jamie McDonald/Getty Images
    ROONEY NON BASTA – La punta della Nazionale inglese aveva illuso tutti in avvio, con la rete del momentaneo vantaggio per i Red Devils. La squadra basca però non smette di giocare, e anzi trova il gol del pareggio a un minuto dalla fine del primo tempo con il bomber Llorente, che di testa sfrutta al massimo il perfetto cross dalla destra di Susaeta. Nella ripresa ci si aspetta una reazione da parte dei padroni di casa ma è l’Athletic a passare in vantaggio al 72′ con De Marcos che insacca con un sinistro al volo sotto la curva dei tifosi baschi (l’azione però è viziata dalla posizione in fuorigioco dello stesso attaccante spagnolo). Al 90′ arriva il de profundis inglese, complice una clamorosa disattenzione difensiva del terzino brasiliano Rafael che consente a Munian di realizzare in scioltezza il gol del 3-1. Con lo United ormai in ginocchio, ci pensa Rooney a riaccendere le flebili speranze di qualificazione, trasformando un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area di De Marcos. Fra una settimana gli uomini di Ferguson sono chiamati all’impresa. Servirà infatti una successo con almeno due gol di scarto al San Mamés.

    CITY SFORTUNATO – Contemporaneamente alla disfatta dei cugini in patria, anche il City ha dovuto subire una sconfitta sorprendente. In ogni caso la prestazione della squadra di Mancini non può essere paragonata con quella dei Red Devils, e sopratutto qualsiasi discorso qualificazione è ancora aperto, con i Citizen che rimangono favoriti per il passaggio del turno. Soltanto la bravura del portiere avversario e un pizzico di malasorte hanno impedito al City di segnare quel gol che avrebbe reso il ritorno in Inghilterra meno difficile di quanto non lo sia adesso, anche se il ruolino di marcia casalingo fa dormire sogni tranquilli ai tifosi del club inglese. A decidere la partita del José Alvalade è stato uno splendido colpo di tacco del difensore brasiliano Xandao, che ha voluto imitare la straordinaria rete di Cristiano Ronaldo una settimana fa sul campo del Rayo Vallecano. Per il City due legni colpiti da Kolarov e Balotelli (entrato nel corso della ripresa), oltre a numerose azioni da gol neutralizzate dall’estremo difensore lusitano.

  • Bielsa al Bilbao: Inter? Sono un uomo di parola

    Bielsa al Bilbao: Inter? Sono un uomo di parola

    Bielsa è il nuovo tecnico dell’Athletic Bilbao, e si presenta come uomo di parola, dall’unica parola. Nella conferenza stampa di presentazione, infatti, mette in chiaro le cose su ciò che poteva essere e non è stato, ossia l’approdo all’Inter che lo aveva cercato subito dopo l’addio a Leonardo e prima di sondare il terreno con Mihajilovic e Gasperini, poi prescelto.

    Si mostra sincero, senza precostruzioni, onesto e schietto con i tifosi di Bilbao, che sembrano aver gradito la scelta della società: un sodalizio che sembra aver iniziato con il piede giusto quello con il tecnico argentino, che preannuncia bel gioco e risultati, gioco offensivo e tanto spettacolo. Un obiettivo è già fissato, la prima della Liga fra 5 settimane al Bernabeu contro il Real: Mou è avvisato.

  • Inter, Delio Rossi per il dopo Leonardo

    Inter, Delio Rossi per il dopo Leonardo

    Se Bielsa pare aver rifiutato, l’Inter deve individuare al più presto un sostituto di Leonardo, qualora il brasiliano lasciasse la panchina per divenire il direttore sportivo del Psg.

    Delio Rossi | © Marcello Paternostro/Getty Images
    A tal proposito, spunta e prende forma la pista Delio Rossi, ormai lontano da Palermo, che attende una proposta che gli consenta di ritenersi soddisfatto in pieno, dopo aver comunque affrontato avventure importanti come quella rosanero e quella sulla panchina della Lazio. Quel che è certo è che il tecnico, come sempre pragmatico e schietto, alla domanda sull’eventualità di un suo passaggio in nerazzurro si è mostrato a dir poco lusingato dell’ interesamento di un club del prestigio dell’Inter, rivelando che un eventuale offerta del club di Moratti “non si rifiuta”, poichè lo riempirebbe di orgoglio. Delio Rossi, infatti, al momento è fermo, senza panchina per la prossima stagione per sua scelta, perchè ha intenzione di trovare una sistemazione che lo soddisfi in tutto e per tutto, che gli faccia scattare la fatidica “scintilla”, come in un colpo di fulmine. In tal senso, l’Inter farebbe realmente al caso suo, così come il Napoli, che lui stesso ha definito un’altra scelta irrinunciabile, la chiamata per cui varrebbe la pena accantonare gli impegni familiari che, a suo dire, in questi giorni lo stanno occupando in pieno, fra bollette, versamento dell’Ici e ruolo di padre. Per ora, però, data la permanenza di Walter Mazzarri, la pista partenopea dev’essere accantonata ed allora chissà che non arrivi la fatidica chiamata del presidente Massimo Moratti: Delio Rossi, senza dubbio, si farebbe trovare pronto.  

  • Bielsa rifiuta l’Inter

    Bielsa rifiuta l’Inter

    Clamorosa indiscrezione dall’Argentina: Marcello Bielsa ha detto no all’Inter, che lo aveva scelto per prendere il posto di Leonardo, ricercato dal Psg per diventare il nuovo direttore sportivo.

    Marcelo Bielsa "el Loco" | © Phil Cole/Getty Images
    Un rifiuto che fa sicuramente effetto, poichè riguarda il club che, solo un anno fa, era campione d’Italia e d’ Europa e che nel mese di Dicembre si è laureato anche Campione del Mondo: un club che, però, pare aver già perso quel suo appeal vincente che aveva conquistato con l’ era Mourinho, anche sulla scia delle dichiarazioni sibilline di alcuni big, come Snejider – che potrebbe partire – Maicon, sempre più vicino al Real Madrid per riabbracciare Mourinho, ed ultimo – in ordine cronologico – Samuel Eto’o che, in vista della firma dell’ ultimo contratto importante della sua carriera, all’ età di trent’ anni, ha qualche dubbio sul suo futuro: restare o andare via? Massimo Moratti, infatti, oltre alla delusione per le dichiarazione di molti dei suoi pupilli, è rimasto spiazzato dalla decisione del “Loco” Argentino, ed ora deve studiare in fretta delle contromosse per cercare di programmare al meglio la prossima stagione. A Parigi si dicono ottimisti sull’arrivo di Leonardo, che ad oggi è ancora in vacanza, mentre Moratti, invece, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione nella giornata di oggi. Ieri, invece, si erano già avvertiti i primi segnali di raffreddamento della pista Bielsa, quando il presidente nerazzurro aveva rivelato come la questione avrebbe potuto rivelarsi soltanto un “gran polverone”. Quel che è certo è che, se Bielsa non arrivasse e Leonardo partisse, le alternative per la panchina dell’ Inter non saranno una “prima scelta”, ma un ripiego.

  • Marcelo Bielsa, un “pazzo” per la “pazza”?

    Marcelo Bielsa, un “pazzo” per la “pazza”?

    Ennesima estate tormentata in casa nerazzurra, con la fuga francese di Leonardo che ricorda in molti particolari la sortita spagnola del portoghese Josè Mourinho. Il periodo del Moratti mangia- allenatori, che alimentava i cori irriverenti e le più disparate barzellette per il semplice fatto di far ballare letteralmente ogni allenatore non più di un anno sulla panchina interista, sembrava finito, e invece si apre la nuova era dei tradimenti e delle fughe estere. L’addio dello special one era stato definito da Moratti come la fuga di un amante che scappa via dalla finestra, e ora Leonardo emulando in tutto e per tutto il Mou pensiero, lascia il segno seguendo le orme del portoghese anche nei titoli di coda.

    Marcelo Bielsa "el loco" | © francois-xavier marit/getty images
    BIELSA- Moratti dal canto suo sembra essersi già tutelato da quest’addio anticipato, contattando direttamente il tecnico argentino Marcelo Bielsa. Ma chi è in realtà Bielsa? Soprannominato “El Loco”, ovvero il Pazzo, ha carattere e grinta da vendere. È  stato allenatore dei Newell’s Old Boys e del Velez, squadre con cui si è aggiudicato 3 campionati argentini, poi gli venne affidata la possibilità di guidare l’Espanyol, ma lasciò presto l’incarico per accettare la chiamata della Nazionale maggiore Argentina, rimasta libera dopo la guida di quattro anni di Daniel Passarella. La nazionale albiceleste nei mondiali 2002 vinse  e convinse nel girone di qualificazione, tanto da conquistarsi tutti i favori del pronostico per la vittoria finale. Inaspettatamente però l’Argentina non andò oltre al primo turno, eliminata dalla Svezia e dall’Inghilterra. Tra il suo palmares Bielsa può inoltre annoverare un secondo posto nella Coppa America 2004 e un oro olimpico ad Atene 2004 sempre con la nazionale Argentina.   Passato alla guida della nazionale cilena, El Loco ottenne una brillante qualificazione conquistando il secondo posto a quota 33 punti, uno solo in meno del Brasile, lanciando fenomeni del calibro di Alexis Sanchez. Ma realmente quali sono i pro e i contro per la scelta di Bielsa in nerazzurro? PRO- Caratterialmente Bielsa potrebbe essere un ponte con la vecchia gestione mourinhana per quanto riguarda i metodi di allenamento e il carattere forte. Punto a suo favore sono sicuramente le lodi di ogni giocatore passato sotto la sua gestione, essendo stato apprezzato e stimato da senatori interisti come Cambiasso e Zanetti. La sua filosofia di calcio molto offensiva potrebbe portare oltre alle vittorie anche lo spettacolo che molti tifosi vorrebbero vedere cercando lo stile del Barcellona: vincere divertendo! Famosissimo per il suo modulo 3-3-1-3 e per la sua esaltazione della tattica, curando ogni minimo dettaglio, come ha confermato anche Hernan Crespo in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport. Basti pensare che anche Guardiola disse di ispirarsi al suo modo di allenare. La cultura del lavoro duro e dalla fatica sono i suoi dogmi vincenti, quindi gli scansafatiche come nell’epoca Mou resteranno fuori squadra. CONTRO- Se le similitudini con Mourinho a livello di intensità di lavoro, e di mano ferma per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio potrebbero sembrare davvero parallele, le differenze maggiori si riscontrano nell’umiltà di Bielsa e nel suo essere sicuramente più refrattario alle interviste e alle sale stampa. Un aneddoto per capire meglio il rapporto particolare con la stampa, riguarda un giornalista di Rosario che per ottenere un’intervista con El Loco dovette sottoporsi a un test calcistico di 10 domande, e rispondere correttamente ad otto per ‘conquistarsi’ il faccia a faccia. Un ulteriore limite del tecnico potrebbe essere rappresentato dal fatto di non essersi mai confrontato direttamente con il calcio europeo a livello di club, avendo allenato prevalentemente nazionali. L’Inter come si è visto in questi ultimi anni non è stato affato un ambiente facile per lavorare a lungo termine. Chiedete a Benitez ALTERNATIVE– Se non dovesse essere Bielsa la prima scelta di Moratti, in casa nerazzurra si sonderà il terreno per il sogno proibito Guardiola, tenendo gli occhi aperti anche sul francese Blanc. Senza dimenticare l’ipotesi Villas Boas, che alla Pinetina è già stato e potrebbe portare con sé qualche giocatore del Porto.

  • Inter su Bielsa. Moratti conferma addio a Leo

    Inter su Bielsa. Moratti conferma addio a Leo

    Avevano provato a gettare acqua sul fuoco, prima il diretto interessato Massimo Moratti, smentendo categoricamente la telefonata al c.t ‘Loco’ Bielsa e spiegando come Leonardo fosse in Brasile e fosse senza ombra di dubbio ancora il tecnico nerazzurro. Non bastasse in soccorso del numero uno interista, è arrivato l’aiuto dell’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo che all’arrivo in Lega a Milano ha così risposto alle domande dei cronisti sulla situazione rovente in casa nerazzurra: “Leonardo? Sono solo vostre illazioni… Bielsa? No comment”. Ma le notizie sull’approdo di Leonardo come dirigente tecnico al Psg sono divenute via via sempre più concrete, e come un castello di sabbia, tutte le vecchie dichiarazioni e i no comment sulle quali si era trincerata la dirigenza nerazzurra sarebbero crollate con un solo colpo di vento.

    Leonardo e Moratti | Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
    I primi indizi della veridicità del ‘tradimento’ francese di Leonardo sono arrivati direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, che avrebbe analizzato la situazione a 360 gradi, esponendo come il tecnico brasiliano fosse stato avvistato a Doha con la proprietà araba del Psg, e di ritorno intercettato dai microfoni della rosea in Brasile avrebbe commentato: “non posso parlare in questo momento”, parole che sicuramente non sembravano una smentita alla vicenda in questione. MORATTI CONFERMA – Dome le smentite del presidente nerazzurro, è lo stesso Moratti ad ammettere la possibilità di perdere il tecnico ex rossonero, consolidando anche l’ipotesi Bielsa come principale candidato a sostituirlo:”Sì, è vero… Bielsa è stato contattato, anche se non direttamente da me – ha spiegato Massimo Moratti, intercettato all’Unione petrolifera di Roma- Leonardo ha una grande opportunità, cercheremo una soluzione che accontenti lui e la società. Leonardo a fatto l’allenatore con tanta buona volontà e passione, ma non è certo la sua aspirazione per il futuro. Conviene che segua la sua aspirazione e che noi cerchiamo un nuovo allenatore. Può anche darsi che Leonardo cambi idea e che così facciamo anche noi”. LEONARDO FRANCESE– In Francia attraverso le pagine dell’Equipe l’affare sarebbe concluso con il presidente Robin Leproux che avrebbe ricevuto dai nuovi proprietari la conferma dell’imminente arrivo di Leonardo in veste di direttore generale. E un’altra volta l’Inter viene tradita com’era giù successo in casa Inter dopo il primo Triplete con Mourinho, il portoghese non si fermò nemmeno a festeggiare per abbandonare la squadra di cui ancora oggi dice di esser innamorato. Stessa dinamica, con la chiusura della stagione da vincente, che vede appunto Leonardo sollevare al cielo il suo primo trofeo, e scappare dalla finestra per volare a Parigi. I motivi? Sono attese ad ore le dichiarazioni di Leonardo, stavolta solo sui potrà darci maggiori chiarimenti. Dichiarazioni tratte da Eurosport

  • Inter, Leonardo vicino all’addio. Moratti blocca Bielsa

    Inter, Leonardo vicino all’addio. Moratti blocca Bielsa

    La situazione in questo momento in casa Inter è paradossale, il club nerazzurro rischia davvero di perdere il suo allenatore tutto questo quando siamo esattamente a metà giugno con tavoli di mercato già aperti e trattative ben avviate concordate e a suo tempo con il proprio tecnico. L’Equipe ieri aveva dato la notizia dell’incontro a Doha, in Qatar, tra Leonardo e la proprietà araba del Paris Saint Germain che hanno in cantiere un progetto serio per riportare il club parigino ai vertici del calcio europeo offrendogli la carica di direttore tecnico.

    Incontro che, nonostante le varie smentite a più riprese provenienti da via Durini, c’è stato. Così come c’è stata la telefonata, interlocutoria, tra il presidente Massimo Moratti e l’ex ct del Cile Marcelo Bielsa fresco di rescissione di contratto con le federazione cilena. Il numero uno nerazzurro si è trovato spiazzato dalla scelta di Leonardo di ascoltare la proposta parigina ma non ha mosso un dito per porre il suo veto all’incontro e, in tal caso, blindare il brasiliano continuando, come ha sempre sostenuto, a credere nelle sue capacità da allenatore. E invece è come se Moratti avesse preso la palla al balzo per “far fuori” l’allenatore che lui stesso aveva scelto pochi mesi fa, al posto dell’esonerato Rafa Benitez, e che evidentemente non ha convinto neanche lui, il suo più grande sostenitore.

    Entro domani Leonardo deve dare una risposta al PSG, la sensazione è che in queste ore stia già facendo il biglietto di sola andata per Parigi accettando così la proposta di ricoprire la carica di dirigente, quello stesso ruolo che fino a poche settimane fa aveva, almeno per il momento, ripudiato dicendo pubblicamente di sentirsi a tutti gli effetti allenatore e di non avere nessuna intenzione di tornare nuovamente, e così presto, dietro una scrivania. Mentiva. Così come mente Moratti quando prova a smentire il contatto telefonico avuto con Bielsa che è in cima alla lista dei candidati successori a prendere il posto di Leonardo sulla panchina nerazzurra.