Tag: Marc Marquez

  • Lorenzo domina a Losail. rimonta show di Rossi, è 2°

    Lorenzo domina a Losail. rimonta show di Rossi, è 2°

    Tutto facile per Jorge Lorenzo. Il campione del mondo in carica dopo la pole ottenuta nelle qualifiche di ieri ha praticamente dominato la gara inaugurale della stagione sul circuito di Losail, primo appuntamento della stagione valevole per il Gran Premio del Qatar, mantenendo la testa della corsa sin dalla partenza per poi tenere un ritmo inarrivabile per gli avversari che gli ha permesso di arrivare in tutta tranquillità a tagliare il traguardo e festeggiare sotto la bandiera a scacchi assieme al suo team. Grande prova di forza quella del maiorchino che ha dimostrato alla concorrenza di essere ancora lui l’uomo da battere con una moto pressochè perfetta che per tutto il week-end ha viaggiato sui binari.

    Jorge Lorenzo
    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Alle spalle dello spagnolo, che ha fatto gara a sè, è stato vero spettacolo per la lotta al podio e per la seconda posizione che ha visto protagonisti uno straordinario Valentino Rossi e l’esordiente Marc Marquez. Il primo ha dimostrato una volta di più, se ancora ce ne fosse stato bisogno, tutto il suo talento che nonostante i due anni bui passati in Ducati non è stato minimamente scalfito, e di avere ancora la capacità di lottare per le posizioni di vertice. Strepitosa la sua rimonta dopo un errore alla fine del primo giro di gara che lo aveva relegato in ottava posizione nel tentativo di superare la sua ex Ducati in mano ora ad Andrea Dovizioso. Il pesarese è riuscito a recuperare al gruppetto tre secondi e mezzo nell’arco di otto giri scavalcando senza troppi patemi prima Cal Crutchlow e poi Pedrosa andando a giocarsi la seconda posizione con il campione del mondo della Moto 2 che ha pagato la poca esperienza alla prima gara nella classe regina nei confronti del nove volte campione del mondo.

    Risultato tanto sensazionale quanto insperato per la Yamaha che porta a casa la prima doppietta stagionale grazie alla conferma di Lorenzo e alla ritrovata competitività del campione di Tavullia su cui nessuno avrebbe scommesso alla sua gara di ritorno nel team giapponese. E invece il Dottore dopo delle prove libere esaltanti e delle qualifiche meno brillanti ha saputo risollevarsi girando da metà gara in poi ad un ritmo più elevato rispetto a quello del compagno di squadra che ha potuto girare per tutta la gara senza pressioni. Grande merito anche per il rookie di giornata Marquez che ha conquistato il suo primo podio alla sua prima gara in MotoGP regolando il compagno di squadra Dani Pedrosa che ha chiuso in quarta posizione a quasi tre secondi dal numero 93 della Honda. Lo spagnolo vice-campione del mondo dopo Stoner avrà a che fare con un altro osso duro nel proprio team, Marquez di sicuro ha tutte le qualità del campione e a lungo andare potrebbe rivelarsi una presenza ingombrante all’interno del box.

    Alle spalle dei primi quattro troviamo la Yamaha clienti di Crutchlow che ha provato a resistere al sorpasso di Rossi finendo lungo alla prima curva senza però compromettere la sua posizione chiudendo davanti alla Honda di Alvaro Bautista e alle 4 Ducati presenti nel Mondiale. La prima è quella di Andrea Dovizioso che ha battuto sul traguardo per soli sei decimi il compagno dimsquadra Nicky Hayden. Bene Andrea Iannone che ha vinto il duello in famiglia con l’altra Ducati clienti di Ben Spies che ha chiuso la top-ten. Poi solo Crt guidate dallo spagnolo Aleix Espargaro in 11esima posizione.

  • Pedrosa al comando nella seconda giornata di test a Sepang

    Pedrosa al comando nella seconda giornata di test a Sepang

    Daniel Pedrosa si conferma leader nella seconda giornata dei test invernali sul circuito di Sepang, chiudendo la sessione di prova al comando della classifica generale. Il pilota della Honda Hrc precede, come già accaduto ieri, il pilota Yamaha Jorge Lorenzo, staccato dal connazionale di 19 millesimi, anche se nei giri effettuati complessivamente il maiorchino ha avuto un passo decisamente migliore del rivale. Si conferma al terzo posto Marc Marquez nonostante abbia girato su tempi abbastanza alti, ma è stato sufficiente il passaggio 20 per ottenere il terzo tempo di giornata davanti a Valentino Rossi quarto, ma comunque in netto miglioramento di prestazione sul giro. Cal Crutcholw si piazza dietro i top driver chiudendo davanti a Stefan Bradl e Alvaro Bautista sebbene con distacchi notevoli dal quartetto di testa. Sempre attardate ma in netto miglioramento le due Ducati di Hayden e Dovizioso, che hanno ottenuto rispettivamente il nono e il decimo tempo a oltre un secondo e mezzo di ritardo.

    Daniel Pedrosa
    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La sessione odierna ha visto un Pedrosa riconfermarsi al comando con una Honda già superiore rispetto al resto del gruppo, e soprattutto un Marquez già ad altissimi livelli che tiene il passo della coppia Lorenzo-Pedrosa come se fosse un veterano, candidandosi seriamente a battagliare per il titolo già nella sua prima stagione nella massima categoria. Lo spagnolo classe ’93 sembra non accusare le difficoltà di ambientamento su una moto nettamente diversa rispetto a quelle protagoniste in Moto2, mostrando sin da subito un gran feeling con la sua nuova Honda.

    Migliora di giro in giro Valentino Rossi, distante dalla vetta 5 decimi ma in costante crescita per tutto l’arco della sessione ma complessivamente c’è soddisfazione nel team Yamaha per il lavoro svolto in questi due giorni sulla M1. Il “Dottore” ha affermato che  c’è da lavorare ancora sul setting della moto ma essere così vicini ai piloti di testa che viaggiono forti lo rende comunque soddisfatto. Un pò più pessimista Jorge Lorenzo, deluso dalla prestazione della sua moto, che non si aspettava inferiore alla Honda in questi test invernali.

  • Test Sepang MotoGP, Pedrosa al comando. Rossi 4°

    Test Sepang MotoGP, Pedrosa al comando. Rossi 4°

    Daniel Pedrosa chiude al comando la prima giornata di test in Malesia, sul circuito di Sepang, nella giornata che apre ufficialmente i battenti della nuova stagione del Motomondiale. Il campionato si preannuncia molto avvincente e combattuto, soprattutto grazie al ritorno in Yamaha di Rossi e al passaggio di Marquez alla Honda ufficiale dopo il ritiro di un mostro sacro come Casey Stoner.

    Lo spagnolo della Honda, leader della sessione odierna, precede di 8 millesimi il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo su Yamaha. Tiene il passo dei due un ottimo Marc Marquez distante dalla vetta solo 44 millesimi, mentre è più indietro Valentino Rossi che ha ottenuto il quarto tempo nella prima uscita con la sua nuova “vecchia” moto, chiudendo con 4 decimi di distacco dal trio di testa. Ancora una volta tra i piloti di testa troviamo Stefan Bradl, che ha chiuso la sua giornata di prove dietro il “Dottore”, lasciandosi alle spalle Cal Crutchlow su Yamaha. In netta difficoltà le due Ducati, con Hayden in decima posizione a oltre 2 secondi da Pedrosa, e Andrea Dovizioso, chiamato a sostituire Rossi nella scuderia di Borgo Panigale, tredicesimo con 2 secondi e mezzo di distacco mentre l’altro italiano Andrea Iannone chiude 16esimo.

    Dani Pedrosa
    Dani Pedrosa al comando nei test MotoGP di Sepang © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Soddisfatto Rossi alla sua prima uscita in sella alla Yamaha con la quale ha vinto 4 titoli mondiali: “Sono bastati 10 giri per rendermi conto che questa è la mia moto“, ha affermato entusiasta il pilota di Tavullia, che ha aggiunto inoltre come si sia divertito a guidare sulla pista malese dopo l’esperienza negativa vissuta in Ducati che ne ha limitato il potenziale nelle ultme due stagioni. Valentino sa che la moto può ancora migliorare nonostante ci sia già un buon feeling alla guida della M1 che, assicura il “Dottore”, essere migliore rispetto a quella guidata da lui nella precedente esperienza nel team giapponese, ma rimane comunque fiducioso del fatto che ci saranno dei progressi in vista dell’inizio della stagione.

    Infine una battuta anche su Marc Marquez, vero outsider del campionato, che ha già messo in mostra le sue doti nella nuova categoria, apparso pimpante e velocissimo sin dalle battute iniziali: “Non mi aspettavo un Marquez così competitivo. Sapevo che sarebbe stato veloce, ma non così“.

  • Valentino Rossi, la pioggia rovina i test di Aragon

    Valentino Rossi, la pioggia rovina i test di Aragon

    Non è bastato a Valentino Rossi e alla Yamaha spostarsi da Valencia ad Aragon per i test nella speranza di trovare il bel tempo: come avvenuto nella giornata di ieri, il Dottore e il suo team hanno trovato ancora la pioggia a condizionare la loro sessione di prove, ragion per cui il pilota pesarese ha potuto effettuare soltanto un giro con la sua M1, mentre sul tracciato valenciano ne aveva messo a segno 28. Quindi un nulla di fatto nella due giorni di test per Rossi per poter trovare il feeling con la moto in condizioni d’asciutto, ma potrebbe comunque scendere in pista nel pomeriggio insieme al suo compagno di squadra Lorenzo a testare la moto sul bagnato, in quanto per i prossimi test bisognerà aspettare febbraio. A differenza di Rossi, il neo Campione del Mondo Jorge Lorenzo ha effettuato nove giri con la sua moto, ma ha comunque girato su tempi eccellenti prima di rientrare ai box a causa di un acquazzone abbattutosi su Aragon.

    Valentino Rossi – Yamaha | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Se il team Yamaha ha preferito spostarsi ad Aragon sperando di non incappare nel maltempo, ai piloti rimasti a Valencia non è andata di certo meglio, con le condizioni leggermente migliori rispetto alla mattinata di ieri ma con un tracciato ancora viscido e insidioso, che hanno indotto il team Honda Hrc a non mandare in pista la new entry Marc Marquez. Sul tracciato sono invece scesi Michele Pirro, che ha ottenuto il miglior tempo della sessione, Andrea Iannone con la Ducati Pramac, Espargaro, Smith e Barbera.Non si è visto in pista il nuovo pilota della Ducati Andrea Dovizioso, rimasto ai box a confrontarsi con i suoi meccanici.

    I test reali della MotoGp inizieranno tra qualche mese, quando la truppa sarà al completo per scaldare i motori in vista della nuova stagione che promette spettacolo, un giusto mix tra vecchi e nuovi che incuriosisce molto gli addetti ai lavori. Mancherà un grande campione come Casey Stoner, ritiratosi dopo la gara di Valencia per stare vicino alla sua famiglia, ma ci sarà il debutto di un talento dal futuro assicurato come Marquez, che ha preso proprio il posto dell’ australiano sulla Honda ufficiale. E poi ci sarà il ritorno di Rossi in Yamaha, che dopo due deludenti stagioni in Ducati avrà voglia di rivalsa  e assaporare di nuovo la gioia della vittoria che al pilota di Tavullia manca da troppo tempo.

  • MotoGP, le pagelle del GP della Comunità Valenciana

    MotoGP, le pagelle del GP della Comunità Valenciana

    Ecco le pagelle del Gran Premio della Comunità Valenciana, ultima tappa del Mondiale MotoGP appena conclusosi che ha incoronato Campione del Mondo per la seconda volta nella classe regina il pilota maiorchino Jorge Lorenzo. Il pilota della Yamaha, già laureatosi Campione nello scorso Gp d’Australia a Phillip Island, è caduto nel tentativo di doppiare Ellison finendo sul tratto di pista umido e perdendo il controllo della sua moto sebbene abbia provato tenacemente a domarla, lasciando così campo libero a Daniel Pedrosa che conclude il suo campionato con ben 7 vittorie all’attivo e una lotta per il Mondiale sfumata due settimane prima per la caduta al secondo giro in Australia. Nonostante ciò si è visto il miglior Pedrosa e la sua annata non può che considerarsi ottima, considerando il fatto che nelle ultime 8 gare ha conquistato 6 vittorie, lasciandosi alle spalle i rivali dominando gara dopo gara, ma purtroppo non è bastato per agganciare (o quantomeno sperare fino all’ultimo)  un Lorenzo che ha saputo gestire il suo vantaggio accumulato nella prima parte di stagione che è risultato poi decisivo nel rush finale del campionato.

    Lorenzo 5: E’ l’unico a montare le gomme da asciutto in griglia, scelta che lo favorisce nei primi giri in quanto la pista si asciuga col passare del tempo a discapito di chi ha montato gomme da bagnato. Si ritrova in testa al quarto giro dopo aver superato un sorprendente Espargaro, ma getta al vento una possibile vittoria in scioltezza osando un pò troppo su un doppiaggio ad Ellison finendo sul tratto umido della pista con conseguente high-side per cuori forti ma per fortuna senza conseguenze. In ginocchio sulla ghiaia vede Pedrosa sopravanzarlo involato verso una facile vittoria; poco male, i giochi sono chiusi da ormai due settimane.

    Pedrosa 9: Un nove per la gara disputata, seppur con qualche rischio di troppo, un nove anche per la coraggiosa scelta di rientrare ai box durante il giro di ricognizione per cambiare la moto. Quasi perfetto, da dieci, per la seconda parte di stagione nella quale si è dimostrato tenace e agguerrito dando del filo da torcere a Lorenzo; purtroppo per lui la caduta in Australia, quando si trovava al comando della corsa,  gli ha compromesso la grande rimonta che lo avrebbe potuto consacrare Campione nella classe regina, titolo che non ha ancora vinto ma che ha dimostrato di voler conquistare per potersi così affermare tra i grandi della MotoGP. Il talento non si discute, la moto è attualmente la più forte, sta a lui migliorare ed avere più costanza di rendimento (talvolta compromessa dai ripetuti infortuni), cosa che finora in carriera gli è mancata, e non poco…

    Stoner 8: Si congeda dal mondo delle corse con un podio e una gara tutto sommato tranquilla senza prendere eccessivi rischi su un asfalto pazzerello con una caviglia in disordine altrimenti, molto probabilmente, sull’asciutto avremmo visto lo Stoner arrembante di sempre. Non è stato un anno molto fortunato per l’australiano, forse si è lasciato anche un pò andare dopo l’annuncio shock del suo ritiro a fine stagione, ma ha comunque regalato sprazzi di guida di un talento purissimo che mancheranno moltissimo al Motomondiale e ai suoi appassionati. Si dedicherà d’ora in poi alla famiglia lasciando il posto a Marc Marquez, quello che in Honda sperano diventi lo Stoner del futuro.

    Rossi 4: La disastrosa gara di Valencia rispecchia totalmente l’esperienza infelice vissuta nei suoi due anni in Ducati, nei quali ha conquistato soltanto tre podi e mai una vittoria. Il connubbio tutto italiano non ha funzionato per niente, nonostante il tanto lavoro effettuato da ingegneri e pilota che hanno cercato (senza esito) una drastica evoluzione di una moto mai convincente e poco affidabile. Durante la gara valenciana sembrava avere un buon passo sia sull’asciutto che sul bagnato, tanto che nei primi giri si trovava a ridosso del leader Espargaro e poteva sperare nella prima vittoria con la casa bolognese. Ma l’illusione è durata ben poco, finendo anche doppiato dai piloti di testa, concludendo la stagione come peggio non poteva. Ha già voltato pagina il Dottore, tuffatosi nella sua “nuova” esperienza in Yamaha che tante soddisfazioni ha dato al pilota di Tavullia. Da martedì sarà di nuovo in sella sul circuito spagnolo per provare la nuova moto, nella speranza di poter lottare per il titolo già nella prossima stagione e dare filo da torcere al suo nuovo-vecchio compagno Jorge Lorenzo.

    Dovizioso 6: Non aveva nulla da perdere ormai sicuro del quarto posto nella classifica iridata, protagonista di una stagione al di sopra delle aspettative con la sua Yamaha Tech 3 che dalla prossima stagione non sarà più sua. Ha mostrato grandi doti con una moto che non era da titolo, ma ha dato sempre il meglio di sè in ogni Gp, finendo spesso a ridosso dei primi e soprattutto davanti al compagno di squadra. Volta pagina anche lui facendo il percorso inverso di Valentino Rossi: ci auguriamo non con gli stessi risultati…

    Marquez 10 e lode: Strepitosa la sua vittoria nel Mondiale Moto2, encomiabile la sua gara ieri a Valencia, dove è partito ultimo per poi sfoderare una rimonta che ha dell’incredibile sull’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta prima della gara. Ma per lui è tutto facile, danza su quella moto che è un piacere vederlo, si prende caparbiemente la prima posizione andando a vincere il suo ultimo Gp in Moto2 presentandosi con questa performance ai prossimi rivali della MotoGP. Ha talento da vendere il 19enne spagnolo, una classe cristallina che in pochi hanno. C’è molta curiosita di vederlo all’opera al fianco di Pedrosa il prossimo anno nel Team Honda Hrc.

  • Marquez e Kent inarrestabili a Valencia

    Marquez e Kent inarrestabili a Valencia

    Marc Marquez e Danny Kent hanno vinto le rispettive gare della Moto 2 e Moto 3 nell’ultimo appuntamento stagionale del Motomondiale nel Gran Premio della Comunità Valenciana. Grande rimonta per lo spagnolo che dall’ultima posizione è risalito fino al primo posto mentre l’inglese della Ktm ha beffato il compagno di squadra Sandro Cortese proprio all’ultima curva. Risultati che di fatto non hanno modificato l’esito dei due campionati, già scritti a Phillip Island con i trionfi dello spagnolo e del tedesco

    MOTO 2 – Si è confermato campione assoluto Marc Marquez. Lo spagnolo , che tra qualche giorno compierà il salto di qualità nei test in sella alla Honda ufficiale non si è fatto distrarre di un minimo dal suo prossimo passaggio alla classe regina al posto di Stoner e ha dimostrato grande mentalità restando concentrato anche nell’ultima gara dell’anno con il titolo mondiale già in tasca dal GP d’Australia. Partito dalla 33esima e ultima posizione ha compiuto una rimonta leggendaria che resterà negli annali della storia del motociclismo, lanciandosi in una rincorsa alla prima posizione guidando sul bagnato come se fosse sull’asciutto.

    Già in partenza in una sola curva il pilota della Suter era scalato fino a metà classifica, poi ha impresso alla gara un ritmo insostenibile per gli avversari che nulla hanno potuto per contrastare la sua fame di vittoria, che lo ha portato a conquistare il nono successo stagionale. Il primo degli sconfitti è stato Julian Simon, secondo al traguardo, che già stava assaporando la possibilità di vincere il suo primo GP in Moto 2, ma che si è visto guadagnare ben tre secondi negli ultimi quattro giri. Terzo l’ex e ultimo campione della 125 Nico Terol, che dopo un anno passato a navigare nelle retrovie ha conquistato il suo primo podio nella classe intermedia, completando un terzetto tutto spagnolo nella gara di casa, mentre per trovare il primo degli italiani dobbiamo scendere sino alla 11esima posizione dove troviamo Andrea Iannone.

    Una prestazione da fenomeno questa di Marquez che nonostante la superiorità netta della moto ha dimostarto di essere di gran lunga il pilota migliore della categoria e che di certo potrà ben figurare anche in MotoGP dove l’anno prossimo prenderà il posto di Stoner, al quale somiglia molto per potenzialità e stile di guida. Forse proprio per questo in Honda staranno fregandosi le mani per aver preso la copia esatta del campione australiano, colui che avrà il duro compito di non far rimpiangere la sua assenza.

    MOTO 3 – Danny Kent ha invece vinto l’ultima gara della classe minore, la Moto 3. Il pilota inglese ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, dopo quella conquistata a Motegi non senza polemiche nel post-gara con Sandro Cortese, beffando all’ultima curva proprio il compagno di squadra, che nell’ultimo giro ha sperperato il vantaggio di un secondo sugli inseguitori scegliendo una tattica troppo conservativa sull’asfalto bagnato.

    Il pilota tedesco, comunque già campione del mondo di categoria da Phillip Island, ha chiuso la sua esperienza in Moto 3 con un secondo posto visto che dall’anno prossimo effettuerà il salto di qualità nella classe Moto 2. Terzo gradino del podio per il pilota tedesco Zulfahmi Khairuddin. Fuori dai primi dieci tutti gli italiani, primo dei quali è Niccolo Antonelli in 13esima posizione. Beffa per Romano Fenati 18esimo, che è stato battuto da Alex Rins per il premio rookie of the year, assegnato  ai migliori giovani piloti al primo anno di attività nel campionato.

  • Marc Marquez è Campione del Mondo Moto2, Cortese trionfa in Moto3

    Marc Marquez è Campione del Mondo Moto2, Cortese trionfa in Moto3

    Pol Espargaro ha vinto il Gran Premio d’Australia a Phillip Island, penultimo appuntamento della stagione, ma il titolo iridato va al connazionale Marc Marquez, futuro pilota ufficiale Honda in MotoGp. Ad Espargaro non bastano le quattro vittorie di fila per poter giocarsi il mondiale fino all’ultimo con Marquez, giunto terzo nella gara odierna dopo il sorpasso all’ultima curva ai danni di Scott Redding. Per Marquez è il secondo titolo iridato, dopo quello ottenuto in 125 nella stagione 2010, ma non dimentichiamo che anche l’anno scorso è andato vicino a laurearsi Campione se non fosse stato per il problema alla vista che lo ha costretto a saltare alcuni Gran Premi. A soli 19 anni il piolta di Cervera ha già conquistato due titoli iridati, cosa che fan ben sperare in casa Honda che hanno puntato su di lui per sostituire un grande campione come Casey Stoner. Secondo posto per Anthony West in sella alla sua Speed Up del QMMF Racing Team, quarto Redding, infilato in poco più di un giro proprio da West e da Marquez. Settimo Simone Corsi sulla sua FTR, ritirato invece Andrea Iannone dopo un problema sulla moto.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Sandro Cortese ha trionfato nella classe Moto3, salendo sul gradino più alto del podio davanti al portoghese Oliveira e all’australiano Sissis. Il pilota tedesco neo campione ha vopluto festeggiare al meglio il titolo appena conquistato a Sepang settimana scorsa, ma ha dovuto lottare contro Oliveira per avere la meglio sul pilota della Suter Honda. Ottimo sesto posto per Romano Fenati che, partito dalla 14° posizione in griglia, si è reso protagonista di una grande rimonta nella seconda metà di gara, precedendo al traguardo il connazionale Tonucci, anch’egli su FTR Honda. Da segnalare la scivolata di Maverick Vinales, che è stato costretto a ritirarsi in quanto la carenatura della sua moto ha ceduto da un lato dopo la caduta.

  • Marquez, gran rimonta e vittoria a Motegi. Vince anche Kent

    Marquez, gran rimonta e vittoria a Motegi. Vince anche Kent

    Neanche una partenza sbagliata ferma Marc Marquez che si è aggiudicato la gara della Moto2 del Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi. Il pilota spagnolo con una superiorità imbrazzante compie una strepitosa rimonta dall’ultima posizione e allunga inesorabilmente nel Mondiale ai danni di Pol Espargaro, secondo all’arrivo.

    Danny Kent invece vince la gara della Moto 3 salendo sul gradino più alto del podio per la prima volta in carriera. L’inglese ha vinto ma è in forte polemica con il compagno di team Sandro Cortese per una presunta scorrettezza subita dal tedesco in un finale di gara pazzesco, che lo ha visto prima cadere e poi rialzarsi e terminare al sesto posto. Caduto, sempre all’ultimo giro, anche il diretto inseguitore Luis Salom, che viene scavalcato nuovamente in classifica da Maverick Vinales, secondo.

    MOTO 2 – Sembra mettersi male alla partenza la gara per il leader del Mondiale Marc Marquez. Il pilota spagnolo resta letteralmente piantato sulla griglia e per foruna non viene centrato da nessuno ma alla prima curva si ritrova ultimo dietro anche alla pilota Elena Rosell.

    Nonostante questo Marquez non si scompone e in sole due curve guadagna ben 14 posizioni riportandosi nuovamente nel gruppo dei primi. La rimonta del pilota della Suter continua inesorabilmente e a metà gara viene compiuta con il sorpasso su Esteve Rabat, compagno di squadra di Espargaro, che fino a quel momento comandava la corsa.

    Polycio invece naviga in terza posizione e a 10 giri dal termine prova a rimontare il distacco creato da Marquez superando Rabat, che intanto molla ritrovandosi nel giro di poche tornate a 4 secondi dalla vetta. Espargaro ricuce il secondo di distacco da Marquez ed è pronto a sferrargli l’attacco decisivo per tentare di arrivare davanti al connazionale e tenere accese le speranze iridate.

    Marc Marquez © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/GettyImages

    Ma a due giri dalla fine il pilota della Kalex esagera in staccata arrivando lungo alla curva prima del ponte perdendo terreno e permettendo a Marquez di conquistare l’ottavo sigillo stagionale e portare il vantaggio in classifica a 53 punti, che potrebbe consentirgli già dalla prossima gara a Sepang, di diventare campione del mondo.

    Completa il podio tutto spagnolo Rabat che precede Scott Redding e Thomas Luthi. Il migliore degli italiani è Simone Corsi in sesta posizione mentre Andrea Iannone, soltanto 18esimo all’arrivo, non è mai entrato nel vivo della gara.

    MOTO 3 – Gara tipicamente da Moto 3, con tanti piloti sin dalla partenza in lotta per la prima posizione. Tra i piloti di testa troviamo anche Alessandro Tonucci, compagno di squadra di Romano Fenati che invece naviga nelle retrovie. Il pilota italiano è bravo a mantenere il ritmo dei primi e arriva a giocarsi la prima posizione fino alle ultime, incredibili, battute di gara.

    Il finale della ex ottavo di litro è da batticuore. All’ultimo giro infatti Salom, nel tentativo disperato di effettuare un triplo-sorpasso centra la moto di Jonas Folger, portandolo con se nella ghiaia e rovinando la corsa di entrambi. Gara finita con lo spagnolo ormai tagliato fuori per il titolo, ma davanti succede il vero colpo di scena.

    Cortese infatti comanda la gara ma è tallonato dal compagno di squadra Kent che non ha intenzione di lasciargli la vittoria. Dal canto suo il tedesco non si accontenta del secondo posto anche perchè con una vittoria chiuderebbe il discorso mondiale già quì a Motegi. Nella curva che porta al tunnel prima della S finale Kent supera Cortese in staccata costringendolo ad andare lungo, e rientrando in traiettoria si scontra con Tonucci cadendo proprio sotto il tunnel. L’italiano rimane in piedi, il tedesco riprende la sua moto e chiude in sesta posizione, mentre davanti il compagno di squadra va a vincere la gara bissando la pole conquistata nelle qualifiche.

    In seconda posizione Maverick Vinales che scavalca nuovamente Salom al secondo posto nella classifica iridata anche se i punti di distacco da Cortese sono ancora 56. Per il tedesco della Ktm l’appuntamento con il titolo potrebbe essere soltanto rimandato visto che potrebbe laurearsi campione già dalla prossima gara in Malesia sul circuito di Sepang, quando mancheranno poi due gare alla fine e 50 punti potenziali.

  • Salom e Espargaro padroni ad Aragon. Fenati ko, Iannone 4°

    Salom e Espargaro padroni ad Aragon. Fenati ko, Iannone 4°

    Luis Salom e Pol Espargaro si aggiudicano il Gran Premio di Aragon delle classi Moto2 e Moto3. I due spagnolo trionfano nelle rispettive categorie sul tracciato di casa precedendo Sandro Cortese, sempre più leader della classifica della “vecchia” ottavo di litro, e Marc Marquez, che pur restando saldamente in vetta al Mondiale della Moto2 vede diminuire il suo vantaggio dal connazionale. Giornata non proprio positiva per gli italiani, con Romano Fenati ritirato a causa di un problema alla moto e Andrea Iannone per poco fuori dal podio. Male anche Simone Corsi, che nonostante la pole non è andato oltre la settima posizione.

    MOTO3 – Luis Salom conquista la sua terra andando a vincere il suo secondo GP della carriera dopo quello ottenuto sempre in questa stagione sul tracciato di Indianapolis. Lo spagnolo ha la meglio in una gara tipicamente da Moto3, con ben 12 piloti a giocarsi la vittoria sino alle battute finali di gara. Alla fine è proprio il pilota spagnolo a spuntarla sul tedesco Sandro Cortese, secondo al traguardo ma soddisfatto per aver incrementato il suo ventaggio in classifica sul secondo, che ora è proprio Salom che lo segue però a 51 lunghezze di distanza.

    Pol Espargaro © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Il vincitore della corsa scavalca nel Mondiale Maverick Vinales, approfittando dello stop del pilota spagnolo abbandonato dalla sua moto per un problema meccanico proprio nel giro di ricognizione. Stessa sorte qualche giro più avanti per Romano Fenati, anche lui nel gruppetto dei primi per tutta la gara, ma costretto al ritiro all’ 11esimo giro per un problema alla moto.

    Così a salire sul podio è un altro tedesco, Jonas Folger, che completa una giornata magica per la Kalex KTM che che chiude il week-end spagnolo con due moto a podio.  Quarta posizione per Denny Kent, sempre su KTM, a dimostrazione della netta superiorità della scuderia austriaca ad Aragon, che piazza quattro moto nelle prime quattro posizioni.

    Efren Vasquez chiude in quinta posizione davanti ad Alex Rins, Miguel Oliveira e Louis Rossi. Niccolò Antonelli dopo una bella rimonta  chiude la top-ten in decima posizione alle spalle di Artur Sissis, ma a soli due secondi dalla vetta. Buona anche la prova di Alessandro Tonucci in 12esima posizione.

    MOTO 2 – Come in Moto3 anche in Moto2 trionfa un pilota spagnolo. Questa volta però si tratta di Pol Espargaro che vince cosi la sua terza gara stagionale ridando un pò di speranza alle sue chance iridate. Il pilota spagnolo dopo aver battagliato a lungo con Marc Marquez e Andrea Iannone decide di rompere gli indugi nelle battute finali di gara e approfittando della bagarre tra il leader della classifica e l’italiano riesce a mettere da parte quel secondo e mezzo di distacco dai due rivali che gli permettono di arrivare in solitaria al traguardo e firmare una splendida vittoria in terra di casa.

    Marquez, nonostante la velocità supersonica della sua Suter si attarda per troppo tempo nel duello con un mai domo Iannone che al contrario del suo rivale paga la scarsa velocità della sua moto in rettilineo. E nel finale perde anche la terza posizione in favore di Scott Redding che chiude la sua gara sul gradino più basso del podio. Quinto posto per Bradley Smith davanti a Johann Zarco.

    Delusione invece per il pleman di giornata Simone Corsi che soffre il calo di gomme della sua moto nel finale e non va oltre il settimo posto. Nono Claudio Corti che chiude nella top-ten.

  • La Honda conferma Pedrosa e ingaggia Marquez

    La Honda conferma Pedrosa e ingaggia Marquez

    Le voci circolanti nel paddock da qualche settimana hanno trovato conferma oggi 12 luglio: saranno Dani Pedrosa e Marc Marquez i piloti ufficiali Honda per le prossime due stagioni, la 2013 e la 2014. Se per il primo si tratta di una riconferma che fa seguito al trionfo del Sachsenring il quale ha rilanciato le ambizioni mondiali di Camomillo, per il secondo invece si tratta di una “promozione” dal momento che il 19enne pilota di Cervera farà il salto di categoria dalla Moto2 alla MotoGP. L’annuncio ufficiale è stato dato dalla stessa casa giapponese alla vigilia del week-end del Gran Premio d’Italia che si correrà al Mugello.

    La Honda dunque opta per una coppia di piloti tutta spagnola decidendo di scommettere sulla maggiore freschezza del giovane talento Marquez, campione del mondo 2010 nella classe 125 e attuale leader della classifica iridata in Moto2, per sostituire il campione del mondo Casey Stoner che si ritirerà a fine stagione anzichè affidare una delle due moto factory ad un pilota più esperto, affidabile e conoscitore della categoria come Valentino Rossi. A questo punto le porte della Honda al Dottore si chiudono definitivamente.

    Dani Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Pedrosa, 27 anni a settembre, è alla sua settima stagione in sella alla moto di Tokyo. Nonostante in Honda abbiano puntato tanto su di lui, ad oggi non è ancora riuscito ad affermarsi nella classe regina guadagnandosi, per tale motivo, l’appellativo di eterna promessa. Il due volte campione del mondo nel quarto di litro è stato però condizionato anche da una serie di infortuni, specialmente alle clavicole, che lo hanno tenuto lontano dalle gare per diverso tempo condizionandone il rendimento. Con il ritiro di Stoner toccherà a lui essere il nuovo pilota di punta della Honda e allo stesso tempo fare da chioccia al giovane Marquez che la Honda dovrà far maturare con il tempo per non rischiare di bruciarlo presto affidandogli un compito troppo grande considerata la sua giovane età così come successo con Pedrosa che si era trasferito in Hrc all’età di 20 anni.