Tag: Marc Marquez

  • Marquez vince al Sachsenring e va in testa al Mondiale. Rossi 3°

    Marquez vince al Sachsenring e va in testa al Mondiale. Rossi 3°

    Marc Marquez ha vinto il Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring, ottavo round del Motomondiale 2013. Sul tracciato tedesco il pilota della Honda non ha avuto rivali e seppur dopo una brutta partenza è stato in grado di recuperare gli avversari e staccarli con un ritmo di gara praticamente inarrivabile per tutti. La gara non ha avuto praticamente storia con lo spagnolo che ha praticamente dominato per tutti i 30 giri cogliendo un importantissimo doppio colpo con la seconda vittoria stagionale nella classe regina che gli ha permesso di balzare al comando della classifica generale, agevolato dal fatto che i rivali più accreditati al titolo Daniel Pedrosa, staccato ora di due punti, e Jorge Lorenzo hanno assistito al GP direttamente da casa per il medesimo problema alla clavicola.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Al secondo posto un grande Cal Crutchlow autore di una bella gara nonostante anche lui non fosse in perfette condizioni fisiche per la caduta nelle libere del venerdì. Il pilota britannico ha però tirato fuori tutto il suo talento vincendo nettamente il duello in famiglia con Valentino Rossi e andando ad impensierire nel finale anche Marquez che tuttavia a pochi giri dalla fine era ormai troppo lontano. Cal ha comunque avuto fino alla fine la voglia di crederci e non mollare mai spingendo fino al limite e portando la sua Yamaha Tech 3 sul secondo gradino del podio ma cosa più importante comincia a vedere la vetta della classifica distante ora 31 punti

    Ci si aspettava molto di più invece da Valentino Rossi, che è andato a completare il podio sul gradino più basso. Il pesarese reduce dall’ottima vittoria di Assen di due settimane fa non ha brillato come in Olanda pur su uno dei suoi tracciati preferiti, e nonostante una grande partenza che lo ha portato subito al comando della corsa non ha poi avuto il passo per restare con i primi due distanti alla fine ben 9 secondi. Il nove volte campione del mondo  non è riuscito quindi ad ad approfittare delle defezioni di Lorenzo e Pedrosa per cogliere un risultato più importante ma è comunque lì pronto a giocarsi il campionato.

    Quarto posto per l’idolo di casa Stefan Bradl, che nelle fasi iniziali aveva fatto credere al suo pubblico di poter essere della partita salvo poi perdere di consistenza durante la gara a causa del ritmo forsennato dei primi. Resta comunque ottimo il suo risultato nella gara di casa, considerando che l’altro pilota Honda “clienti” Alvaro Bautista ha chiuso la gara alle sue spalle staccato di ben 8 secondi.

    Tanta delusione in casa Ducati. Andrea Dovizoso è stato il primo tra i piloti di Borgo Panigale a tagliare il traguardo in settima posizione ma alle spalle anche di Bradley Smith, sì in sella ad una Yamaha ma decisamente non uno dei migliori. Considerando il fatto che il forlivese abbia fatto fatica a staccare la Crt di Aleix Espargaro, lottando per tutta la gara con lo spagnolo allora si capisce che la situazione della Rossa non sia delle migliori. Anche perchè Nicky Hayden non è riuscito a fare meglio del nono posto, a 45 secondi dalla vetta e a 15 dal suo compagno. Bella invece la gara di Michele Pirro che in sella alla Ducati Pramac ha chiuso la top-ten in decima posizione.

     

  • Marquez in pole al Sachsenring, Rossi 3°. Out Pedrosa e Lorenzo

    Marquez in pole al Sachsenring, Rossi 3°. Out Pedrosa e Lorenzo

    Marc Marquez ha ottenuto la pole position del Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsenring, ottava tappa del Motomondiale 2013. Il pilota spagnolo si è imposto nella Q2 grazie al miglior tempo di 1:21.311, tempo molto vicino al record della pista di Casey Stoner nella stagione 2008 in 1.:21.067, conquistando la terza pole stagionale e prendendosi il vantaggio di poter partire davanti a tutti nella gara di domani, in cui molto probabilmente sarà l’unico portabandiera del team Honda Hrc, visto il quasi certo forfait di Daniel Pedrosa.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Il numero 26 della Honda ha infatti rimediato una piccola frattura alla clavicola a causa di una brutta caduta nelle libere della mattina e precauzionalmente sarà tenuto a riposo per riprendersi al meglio. Il condizionale è d’obbligo visto quanto accaduto due settimane fa con Jorge Lorenzo ad Assen, che dopo l’operazione per il medesimo problema ha deciso ugualmente di correre portando a casa una buona quinta posizione. Questa volta però il maiorchino non farà parte della battaglia poichè la caduta nelle libere del sabato gl ha procurato lo spostamento della placca in titanio posta come supporto alla clavicola stessa. Operato durante la qualifica sarà costretto a saltare questo e forse anche l’appuntamento a Laguna Seca in programma settimana prossima.

    Tornando alla classifica dei tempi alle spalle di Marquez troviamo Cal Crutchlow staccato di soli 123 millesimi e Valentino Rossi che è ritornato in prima fila dopo 3 anni, dal GP di Le Mans del 2010. Il pesarese, decisamente a suo agio sulla pista tedesca, da sempre una delle sue preferite, ha scherzato a fine qualifiche con il compagno di team, reo a suo dire di avergli preso la scia nel suo ultimo tentativo e rubato la seconda posizione. Il Dottore sarà comunque uno dei protagonisti nella gara di domani visto anche l’ottimo passo gara messo in mostra nelle libere.

    Quarto un ottimo Stefan Bradl, protagonista come ad Assen nella prima parte di qualifiche, passate stabilmente nelle posizioni di vertice. Una brutta caduta a fine turno ha rallentato il passo del tedesco padrone di casa che comunque potrà dire la sua nella gara di domani. Un vero e proprio capolavoro è stato invece quello di Aleix Espargaro, quinto al termine delle qualifiche. Il pilota spagnolo non è più una sorpresa visto che è da inizio anno che è costantemente il più veloce tra le Crt, e anche su una pista in cui storicamente non è la moto più potente a fare la differenza, ha dimostrato di poter dare fastidio a molte MotoGP, e il suo distacco a solo mezzo secondo ne è la dimostrazione.

    Una di queste è proprio la Ducati, sesta con Nicky Hayden che è risultato il migliore tra i piloti di Borgo Panigale sin dalle libere del venerdì. Naviga lontano invece Andrea Dovizioso che non è riuscito a fare meglio della nona posizione staccato di un secondo e due decimi. Tra le due Rosse troviamo la Yamaha di Bradley Smith e la Honda di Alvaro Bautista rispettivamente settimo e ottavo. Bene anche Claudio Corti e Danilo Petrucci che grazie ad un ottima Q1 sono riusciti a classificarsi con i piloti migliori chiudendo la classifica provvisoria in decima e 11esima posizione.

  • Valentino Rossi torna al successo ad Assen. 2° Marquez, 5° Lorenzo

    Valentino Rossi torna al successo ad Assen. 2° Marquez, 5° Lorenzo

    Finalmente è ritornato a suonare l’inno italiano sul gradino più alto del podio e chi se non lui sarebbe potuto riuscire nell’impresa di interrompere il dominio spagnolo che dura da inizio campionato? Chi se non Valentino Rossi, che a 34 anni è ritornato alla vittoria dopo quasi tre anni di digiuno, da quell’ultimo successo datato Ottobre 2010 al Gran Premio della Malesia per poi sprofondare in un periodo buio passato in sella alla Ducati. Non è un caso che il Dottore sia ritornato alla vittoria ad Assen, Gran Premio d’Olanda e Università del Motociclismo, da sempre uno dei suoi circuiti preferiti sul quale ha ottenuto ben 8  successi e dove nel 2009 ottenne il suo 100esimo centro in carriera, e non è un caso che a farlo sia stato in sella alla “sua” Yamaha M1, la moto che più di tutte in carriera gli ha regalato soddisfazioni, le più grandi.

    Il pesarese è riuscito a zittire la critica che ormai lo vedeva come un pilota bollito dimostrando una grande prova di carattere, quella che tutti i suoi tifosi aspettavano da 44 gare a questa parte. Il nove volte campione del mondo ha trovato da subito il ritmo giusto per stare con i primi, cosa che in quest’anno non gli era mai riuscita ed è poi riuscito a portare gli attacchi decisivi ai suoi rivali nella chicane prima del rettilineo finale mostrando la cattiveria dei tempi migliori; bellissimi i sorpassi a Marquez prima e Pedrosa poi che gli hanno permesso di prendere la testa della gara già al sesto giro imprimendo poi un ritmo insostenibile che lo hanno portato a tagliare il traguardo per la 106esima volta davanti a tutti.

    Valentino Rossi
    Valentino Rossi © Mirco Lazzari/Getty Images

    Marc Marquez è giunto secondo, nonostante una caduta nelle qualifiche del sabato gli abbia procurato la doppia frattura di mignolo e alluce destri. Lo spagnolo ha chiuso con circa due secondi di ritardo dalla prima posizione ma come al solito è uscito alla distanza, beffando il suo compagno di squadra Daniel Pedrosa giunto ai giri finali della corsa con le gomme alla frutta nel tentativo di restare nella scia di Rossi che oggi era praticamente imprendibile. Il giovane rookie della Honda ha dovuto faticare comunque per tenere a bada gli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, che nonostante la pole position ottenuta nelle qualifiche è stato costretto ad una rimonta a causa di una partenza tutt’altro che perfetta. Il pilota britannico avrebbe potuto ottenere facilmente la seconda posizione ma un errore di valutazione lo ha portato ad andare lungo alla prima curva proprio mentre iniziava l’ultimo giro, rischiando di centrare Marquez che era davanti a lui.

    Da applausi la gara di un eroico Jorge Lorenzo, che ha sorpreso tutti ad inizio giornata dando la notizia che avrebbe preso parte alla gara nonostante l’infortunio occorsogli nelle libere del venerdi. Il campione del mondo in carica è scattato dall’ultima posizione proprio perchè nella giornata di ieri mentre i suoi colleghi prendevano parte alla sessione di qualifica per definire la griglia di partenza lui si faceva operare per ridurre la frattura scomposta alla clavicola sinistra fissata da otto viti ad una placca in titanio; nonostante ciò è risalito in moto grazie anche alle infiltrazioni e si è esibito in una grande rimonta che lo ha portato fino alla quinta posizione finale, ad una manciata di secondi dal principale rivale nella lotta al titolo Pedrosa, che già da venerdì stava pregustando l’allungo decisivo in classifica generale, ma sul quale ha perso soltanto due punti risultando come vero sconfitto di questa tre giorni olandese.

    Ci si aspettava invece di più da Stefan Bradl, che aveva ottenuto la terza posizione al termine delle qualifiche del sabato. Il tedesco ha perso di consistenza durante la gara scivolando fino alla sesta posizione finale davanti all’altra Honda di Alvaro Bautista, tallonato da un grande Aleix Espargaro, ormai non più una sorpresa, che sulla Crt Art del team Aspar è riuscito a chiudere in ottava posizione precedendo la seconda Yamaha Monster di Bradley Smith.

    Davvero sottotono la gara delle due Ducati con Andrea Dovizioso che ha chiuso la top-ten in decima posizione e Nicky Hayden subito dietro in 11esima. Distacchi abissali per i due piloti di Borgo Panigale che mettono un serio punto di domanda sul futuro della GP13, davvero lontana, lontanissima dalle posizioni che le competono.

     

  • Lorenzo domina al Montmelò davanti alle Honda. Rossi 4°

    Lorenzo domina al Montmelò davanti alle Honda. Rossi 4°

    Jorge Lorenzo ha vinto il Gran Premio della Catalogna sul tracciato del Montmelò a Barcellona teatro del sesto appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota spagnolo, partito dalla terza casella della griglia, è scattato benissimo alla partenza guadagnando da subito la prima posizione ai danni del poleman Daniel Pedrosa, e ha poi cercato di imprimere il suo ritmo alla gara tentando una volata solitaria, senza però riuscire a staccarsi dalle spalle le due Honda di Pedrosa e Marc Marquez, che hanno tenuto il passo fino a pochi giri dalla fine quando il maiorchino ha aumentato il ritmo sfruttando, come al Mugello, il calo delle gomme dei due connazionali del team Hrc. Con un secondo abbondante di vantaggio Lorenzo ha così potuto amministrare il vantaggio arrivando in tutta tranquillità sotto la bandiera a scacchi che sullo stesso tracciato lo ha visto trionfatore per ben tre volte, tanti quanti sono i successi della stagione in corso dopo quelli ottenuti nel GP inaugurale di Losail e quello di due settimane fa al Mugello.

    Jorge Lorenzo
    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari/Getty Images

    Dal canto suo Pedrosa, secondo al traguardo è sempre rimasto vicino al suo connazionale ma non ha mai dato l’impressione di poterlo attaccare anche perchè la Yamaha nell’ultimo settore prima del lungo rettilineo finale faceva davvero la differenza. Così quando le gomme hanno cominciato a cedere più che di Lorenzo lo spagnolo ha dovuto fare i conti con il suo compagno di squadra, arrembante alle sue spalle e anche in maniera eccessiva visto che ha rischiato di stendersi più di una volta, soprattutto alla curva Repsol in cui ha rischiato seriamente di centrare il compagno arrivando lungo e andando quasi fuori pista. Alla fine ha dovuto accontentarsi del terzo posto andando a completare un podio tutto spagnolo, anche se il duello tra i due Hondisti è stato l’unico ad infiammare la gara.

    Ha limitato i danni invece Valentino Rossi, che in una gara avara di sorpassi ma ricca di cadute è riuscito a piazzarsi in quarta posizione ai piedi del podio. Il pesarese, quinto nelle battute iniziali, ha ringraziato Cal Crutchlow che ha forzato troppo stendendosi alla “S” prima della Campsa lasciando via libera al Dottore che ha fatto gara a sè non riuscendo mai a tenere il ritmo dei primi tre. Alle spalle del numero 46 un ottimo Stefan Bradl che dopo aver battagliato a lungo con le Ducati è riuscito a piazzarsi immediatamente dietro ai piloti ufficiali, complice la caduta di Nicky Hayden alla curva Caixa, e al degrado accentuato delle gomme di Andrea Dovizioso, che all’ultimo giro ha ceduto la sesta posizione anche alla Yamaha di Bradley Smith, peggiorando di 15  secondi il tempo totale di Valentino Rossi dello scorso anno.

    Ottima anche la gara delle Crt che hanno chiuso nella top-ten grazie all’ottava posizione di Aleix Espargaro e alla nona di Colin Edwards, davanti alla Ducati Pramac di Michele Pirro. Ancora una brutta gara per Andrea Iannone, caduto alla curva Repsol cosi come Alvaro Bautista, caduto per la seconda gara consecutiva nel corso del primo giro, rischiando di ripetere l’incidente del Mugello nel tentativo di superare Valentino Rossi che per fortuna questa volta ha preferito girare più largo evitando l’impatto.

    Grazie a questo successo Lorenzo si riporta sotto in classifica generale a Pedrosa, molto costante a differenza degli altri anni ma distante ora solo sette lunghezze. Marquez è subito dietro a conferma del dominio spagnolo nel Motomondiale anche se la caduta del Mugello sta pesando e non poco nell’economia del mondiale. Rossi stanzia in quinta posizione approfittando della caduta di Crutchlow per guadagnargli qualche punto e portarsi alle spalle dei primi tre visto che ottenere la vittoria quest’anno sarà davvero molto difficile.

     

     

  • Pedrosa vince sotto la pioggia a Le Mans. Marquez rimonta, Rossi cade

    Pedrosa vince sotto la pioggia a Le Mans. Marquez rimonta, Rossi cade

    Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio di Francia, quarto appuntamento della stagione 2013 della MotoGP. Sul circuito di Le Mans lo spagnolo ha centrato il secondo successo stagionale bissando la vittoria di due settimane fa sul tracciato di casa a Jerez balzando in cima alla classifica del mondiale con 83 punti. Il pilota della Honda dopo un avvìo di campionato in sordina ha ottenuto il suo secondo successo consecutivo, primo tra i piloti di testa ad aver raggiunto questo traguardo che pur mancando tante gare al termine lo proietta decisamente tra i maggiori candidati alla vittoria finale, che sarebbe la prima della carriera.

    Daniel Pedrosa
    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari/Getty Images

    Sotto la pioggia battente “Camomillo” ha fatto decisamente la differenza interpretando al meglio le condizioni del tracciato che poco prima della partenza è stato reso bagnato da un breve temporale. Pioggia che tra l’altro ha regalato una gara davvero emozionante e ricca di sorpassi e colpi di scena, come quello che ha portato la Ducati di Andrea Dovizioso a giocarsi la vittoria per gran parte della corsa, con una GP12 che come al solito si è dimostrata efficacissima con condizioni di pista estreme, meno in condizioni miste poichè quando la pista ha cominciato ad asciugarsi la Rossa di Borgo Panigale ha cominciato ad accusare problemi di trazione e usura gomme che hanno portato il forlivese a chiudere la gara ai piedi del podio alle spalle di Cal Crutchlow e Marc Marquez. Sarebbe potuta andare meglio al Dovi, soprattutto se avesse continuato a piovere ma di certo il risultato di oggi gli darà una grande iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione.

    Applausi anche per gli altri due piloti saliti sul podio, Crutchlow e Marquez. Il britannico merita una menzione particolare per aver corso una gara da infortunato, poichè la caduta nelle ultime libere del sabato gli ha procurato la frattura del piatto tibiale, ma a giudicare dai risultati sia in qualifica con pista asciutta che in gara con il bagnato nessuno ne avrebbe mai sospettato. Il risultato è stato reso ancora più importante dal fatto di aver tenuto alto il nome della Yamaha nel giorno in cui le due moto del team ufficiale hanno fatto decisamente flop, con Lorenzo settimo e Rossi 12esimo. Mentre lo spagnolo nonostante una partenza ad handicap che lo ha relegato a centro gruppo è riuscito ad esibirsi in una grande rimonta che lo ha portato dalla nona alla terza posizione finale. Il giovane rookie della Honda non aveva mai provato una  MotoGP su pista bagnata, ma ci ha messo davvero poco a trovare il ritmo giusto per andare più forte di tutti e alla fine i giudizi per la sua gara non possono che essere positivi, considerando anche il fatto che da inizio anno è stato l’unico pilota che è andato a podio in tutti i GP, non male per un ragazzo al primo anno nella top-class.

    Molto bravo è stato anche Nicky Hayden che ha portato la seconda Desmosedici a ridosso delle prime posizione, quinto proprio alle spalle del suo compagno di squadra e davanti alla Honda di Alvaro Bautista, mentre ritornando ai due piloti ufficiali di casa Yamaha la gara francese è stata nettamente da dimenticare. Jorge Lorenzo era stato il più veloce nel warm-up e anche la partenza aveva fatto sperare in una gara tra i protagonisti. Invece lo spagnolo ha perso lentamente di consistenza trovandosi in netta difficoltà tecnica con una M1 che oggi ne aveva decisamente meno della Honda. Decisamente più bruciante invece la gara di Valentino Rossi che a pochi giri dal termine si stava giocando il podio con Dovizioso salvo poi incappare in una brutta scivolata che gli ha fatto perdere la possibilità di agguantare il secondo podio stagionale dopo quello ottenuto in Qatar nella gara inaugurale. A differenza del maiorchino il Dottore deve mangiarsi le mani per aver gettato al vento da solo la possibilità di un buon risultato, oggi alla sua portata. Da segnalare anche la buona gara di Michele Pirro, ottavo, e quella di Andrea Iannone che ha chiuso proprio davanti a Rossi ma alle spalle di Bradley Smith e Stefan Bradl.

  • Pole per Marquez a Le Mans. 3° Dovi, solo 8° Rossi

    Pole per Marquez a Le Mans. 3° Dovi, solo 8° Rossi

    Marc Marquez ha conquistato la pole position del Gran Premio di Francia, quarto appuntamento della stagione della MotoGP. Sul circuito di Le Mans il pilota spagnolo ha siglato la sua seconda pole position stagionale fermando il cronometro sul miglior tempo di 1:33.187 beffando di pochi millesimi, 30 per la precisione, il suo connazionale Jorge Lorenzo che si è dovuto accotrentare della seconda posizione. La Yamaha del maiorchino è stata in tutti i settori più veloce della Honda del giovane rookie, ad eccezione del solo primo intermedio, fatto paradossale poichè il tallone d’achille della casa dei tre diapason sembrava essere l’ultimo settore, precisamente l’ultima curva dove la Honda può sfruttarne la migliore accelerazione in uscita. Si riproporrà quindi sicuramentei il duello che ha visto protagonisti i due piloti nell’ultima gara a Jerez con la “spallata” che ha fatto tanto discutere e che ha fatto storcere il naso a Lorenzo.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Mentre il terza posizione alle spalle di Honda e Yamaha si è piazzata a sorpresa una Ducati, quella di Andrea Dovizioso, che un ultimo giro straordinario è riuscito a conquistare la terza casella a soli quattro decimi dalla prima posizione, decisamente meno rispetto agli standard della moto di Borgo Panigale che comunque ha dimostrato di avere un buon feeling su questo tracciato dove si è sempre ben comportata. Complice anche il meteo che ha mantenuto basse le temperature  del tracciato il forlivese è riuscito a togliersi una bella soddisfazione centrando per la prima volta in stagione la prima fila.

    Alle sue spalle partiranno il suo ex compagno di squadra Cal Crutchlow, Stefan Bradl e Daniel Pedrosa. Il britannico è stato autore di una grande prestazione considerando la brutta caduta nelle quarte libere, caduta che gli ha procurato anche perdita di sangue dal naso, ma nonostante ciò, avuto l’ok da parte della clinica mobile, è sceso in pista con il coltello tra i denti conquistando una importantissima quarta posizione, tanto per le statistiche quanto per il morale. Mentre invece non si può di certo dire la stessa cosa per Pedrosa, visibilmente deluso a fine sessione per la sesta posizione . Anche lo spagnolo è stato vittima di una caduta all’inizio dell’ultima sessione, la Q2, nella curva in cui anche Marquez è stato tradito dalla stessa buca, che praticamente gli ha reso difficile il prosieguo della sessione relegandolo all’ultima casella della seconda fila

    Qualifiche da dimenticare per Valentino Rossi staccato di ben 8 decimi dalla pole e dal compagno di squadra in seconda posizione. Il pesarese non è riuscito a trovare il ritmo sin da subito e a sfruttare la gomma morbida per migliorare la prestazione negli ultimi 15 minuti di sessione, a differenza anche di quanto accaduto negli anni passati in Ducati, dove su questo tracciato ha sempre ottenuto le migliori prestazioni. Partirà alle spalle di Alvaro Bautista e davanti a Bradley Smith. Ultima fila per la Ducati di Nicky Hayden e per le Crt di Aleix Espargaro e Randy De Puniet.

  • Pedrosa domina a Jerez. Marquez, “spallata” a Lorenzo

    Pedrosa domina a Jerez. Marquez, “spallata” a Lorenzo

    E’ stato Daniel Pedrosa il trionfatore del Gran Premio di Spagna 2013, prima tappa europea del Motomondiale e terza della stagione. Sul circuito di Jerez il pilota spagnolo ha vinto agevolmente la sua prima gara della stagione, nonostante i favori del pronostico non fossero tutti dalla sua parte, risultando il terzo vincitore diverso dopo altrettante gare disputate in stagione, L’alfiere della Honda è scattato benissimo, come suo solito, alla partenza, ma dopo poche curve è stato ripreso dal connazionale Lorenzo che partiva dalla pole, per poi piazzare il sorpasso decisivo al quinto giro della corsa che lo ha lanciato verso una vittoria indiscussa e assolutamente dominata, la numero 46 della carriera, non proprio un numero a caso nella storia del motociclismo.

    Daniel Pedrosa
    Daniel Pedrosa © CRISTINA QUICLER/AFP/Getty Images

    Alle spalle di Pedrosa è stata lotta vera tra i connazionali Jorge Lorenzo e Marc Marquez, che hanno dato vita agli unici momenti di suspance della corsa visto che praticamente in gara non si sono visti altri duelli degni di nota. E proprio il duello tra i due piloti ha rievocato uno degli episodi più memorabili della storia del Motomondiale, la famosa spallata di Rossi a Gibernau nella gara del 2005. Già perchè il rookie della Honda, dopo aver passato l’intera gara alle spalle del pilota della Yamaha e provato vanamente varie volte a sopravanzare il campione del mondo in carica negli ultimi giri, ha tentato l’attacco all’ultima curva, quella che giovedì era stata intitolata proprio a nome di Lorenzo, provando ad imitare il sorpasso di Rossi a Gibernau. Il risultato è stato praticamente lo stesso di quello di sette anni fa, con Lorenzo che dopo il contatto tiene botta ed evita la caduta ma è costretto a cedere la seconda posizione al numero 93 della Honda, che a fine gara non si è  scusato apertamente con il rivale.

    Dal canto suo Lorenzo ha preferito non commentare a caldo l’episodio ma è chiaro che quanto accaduto lo ha lasciato parecchio indispettito. Sicuramente episodi di questo genere sono il simbolo delle battaglie che hanno caratterizzato questa categoria ma è chiaro che la  manovra di Marquez non è stata delle più corrette. E’ stato comunque un Gran Premio monopolizzato ancora una volta dagli spagnoli che oggi correvano sul tracciato di casa, e che grazie a questo risultato si trovano anche vicinissimi in classifica generale staccati soltanto di quattro punti.

    Ai piedi del podio troviamo proprio il protagonista dell’episodio del 2005, Valentino Rossi, che ha capitalizzato il massimo dal potenziale della sua M1 visto il maggiore degrado della gomma posteriore accusato per tutto il week-end dalla Yamaha rispetto alla Honda. Per il momento i primi tre restano irraggiungibili per cui il pesarese oggi si è accontentato di aver vinto la sfida in famiglia con Cal Crutchlow, che pure  guida la moto clienti, bravo comunque a raggiungere la quinta posizione nonostante una condizione fisica non perfetta dovuta alla caduta di ieri nelle qualifiche. Cosi è stato già importante per l’inglese aver vinto la bagarre con la Honda Gresini di Alvaro Bautista, solo sesto, ma davanti alle due Ducati di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, per la prima volta in stagione più lento del suo compagno di squadra e in netta difficoltà con le gomme.

    La difficoltà del forlivese è manifestata dal fatto di aver sopravanzato soltanto nel finale la Crt di Aleix Espargaro, con una moto 800, ma ancora una volta bravissimo a insediarsi nella lotta con i “prototipi”. Male, ma di più davvero non poteva fare, Andrea Iannone, out già al quarto giro per una caduta che per fortuna non ha procurato altre conseguenze al ginocchio già inforunato nelle ultime libere del sabato mattina.

     

  • Lorenzo in pole a Jerez. Rossi 5° con caduta

    Lorenzo in pole a Jerez. Rossi 5° con caduta

    Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position del Gran Premio di Spagna sul circuito di Jerez de la Frontera, prima tappa europea della MotoGP e terza gara della stagione. Il campione spagnolo dopo essere stato il più veloce in ben tre dei quattro turni di libere a disposizione ha dominato anche la sessione di qualifica “regalandosi” la prima posizione nel giorno del suo 26esimo compleanno grazie al tempo di 1:38.673, tempo già stratosferico di suo ma che risulta ancora ben lontano dall’1:38.189 fatto segnare dallo stesso spagnolo nel 2008 che ancora oggi persiste come record della pista. Ma non sarà di certo questo a rovinare una giornata pressochè perfetta del maiorchino che sul tracciato di casa ha festeggiato la seconda pole della stagione dopo quella ottenuta in Qatar al GP inaugurale.

    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Dominio iberico in terra spagnola perchè alle spalle di Lorenzo troviamo i connazionale della Honda Dani Pedrosa e Marc Marquez. Il primo ha già vinto due volte su questo tracciato e si trova decisamente più a suo agio rispetto al compagno di squadra, che quì non ha ancora conosciuto la parola vittoria.I due sono stati autori di due delle tante cadute del turno ma nonostante questo sono riusciti a piazzarsi in prima fila rispettivamente a 247 e 298 decimi che separano gli uomini del team Hrc dalla migliore delle Yamaha, che sembra avere decisamente un altro passo rispetto alla gara di Austin e prorpio per quaesto non sarà facile batterla.

    Alle spalle dei primi tre troviamo Cal Crutchlow con la Yamaha Monster del team Tech 3  che ha preceduto il suo team-mate Valentino Rossi. Entrambi i piloti della casa dei tre diapason sono stati protagonisti di due scivolate negli ultimi minuti della sessione a dimostrazione di quanto si fosse al limite e in crisi con le gomme, additate da qualche pilota come principale causa delle tante scivolate di giornata, anche se il pesarese, prima di vedere praticamente distrutta la sua M1 stava trovando il ritmo per poter rientrare almeno nei primi tre e nonostante la quinta posizione finale, fissata comunque come obiettivo prima delle qualifiche, cercherà di far valere la sua tradizione particolarmente favorevole su questo circuito che lo ha visto trionfatore otto volte, per cercare di correre una gara da protagonista.

    Alvaro Bautista ha completato la seconda fila classificandosi in sesta posizione, mentre ad aprire la terza fila sarà Nicky Hayden con la prima delle Ducati per la prima volta in stagione davanti al compagno Andrea Dovizioso, molto in difficoltà con le gomme e a oltre un secondo dalla prima posizione. Tra i due uomini in rosso partirà un agguerritissimo Stefan Bradl che ha conquistato di forza la Q2 ai danni della Crt di Aleix Esparagaro, estromesso per soli 3 centesimi. Hector Barberà chiuderà invece la top-ten davanti ad un eroico Andrea Iannone che nonostante una caduta prima delle qualifiche che gli ha procurato un brutto infortunio al ginocchio ha avuto la forza di montare in sella alla sua Ducati e firmare l’11esimo miglior tempo.

  • GP Austin, Marquez vince ed entra nella leggenda. Rossi solo 6°

    GP Austin, Marquez vince ed entra nella leggenda. Rossi solo 6°

    Marc Marquez ha vinto la prima edizione del Gran Premio degli Stati Uniti sul nuovo circuito di Austin, secondo appuntamento del Motomondiale. Il pilota spagnolo ci ha messo davvero poco a diventare grande e ha dimostrato di avere la stoffa del campione confermandosi velocissimo su un circuito praticamente nuovo a tutti e sul quale non ha avuto rivali. Il giovane rookie della Honda ha praticamente scritto la storia del motociclismo su questo circuito conquistando la prima vittoria nella classe regina dopo appena due gare dall’inizio del campionato diventando il pilota più giovane ad aver centrato questo obiettivo a soli 20 anni e 63 giorni, battendo un mostro sacro della categoria come Freddy Spencer il cui record persisteva da ben 25 anni. Un bel segnale per un campionato che si preannuncia molto serrato e che ha visto oggi aggiungersi un altro pretendente per la lotta finale. Marquez infatti alla sua prima stagione nella top-class comanda già la classifica con 41 punti in coabitazione con il connazionale Lorenzo

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Peter Lim/Getty Images

    Daniel Pedrosa ha provato fino all’ultimo ad infastidire il “Cabroncito” tentando l’allungo iniziale dettato anche da una scelta di gomma differente rispetto a quella del suo più giovane compagno di squadra, morbida contro dura, scelta che non ha pagato perchè Marquez ha montato si una gomma meno efficace ma è stato in grado di mandarla in temperatura grazie anche alla sua guida molto aggressiva che tanto ha ricordato quella del suo predecessore Casey Stoner. Così, dopo 13 incollato al codone della Honda del suo team-mate, Marquez ha affondato il colpo con un sorpasso tanto aggressivo quanto ragionato che a nove giri dal termine lo ha portato per la prima volta a guidare una gara di MotoGP, mentre Pedrosa dal canto suo ha cercato timidamente una reazione che non ha portato nulla di concreto, anzi, per la seconda volta ha dovuto arrendersi alla superiorità del numero 93 che in queste due gare ha ristabilito le gerarchie nel box Hrc.

    Sul podio Jorge Lorenzo che ha completato un trio tutto spagnolo. Il maiorchino difficilmente oggi avrebbe potuto fare di più su un circuito che sin dai test si è rivelato più adatto alle caratteristiche della Honda e cosi il campione del mondo in carica ha limitato i danni centrando l’obiettivo minimo alle spalle dei due ufficiali, che poi si è tradotto nel 100esimo podio della carriera, un bel traguardo per un pilota che anche nelle difficoltà trova sempre dei motivi per poter sorridere. Cosa che purtroppo ancora non sta riuscendo al suo compagno di squadra Valentino Rossi che dopo aver ben impressionato all’esordio compie un passo indietro non riuscendo a ripetere la prodigiosa rimonta del Qatar. Il pilota di Tavullia ha dovuto lottare, più che con gli avversari, con i problemi di anteriore della sua M1 rischiando più volte la caduta tra le curve del tracciato texano, che non gli ha regalato più del sesto posto finale.

    Davanti al Dottore i due “clienti” Cal Crutchlow e Stefan Bradl che hanno corso una gara relativamente tranquilla senza mai essere impensieriti dai rispettivi avversari, con il britannico che dopo i suoi “classici lunghi” di inizio gara è riuscito a ritrovarsi e chiudere degnamente alle spalle dei magnifici tre, mentre il tedesco si è limitato ad una gara ordinata senza sbavature che lo ha portato a raccogliere una ottima quinta posizione. Mentre dietro è stata vera lotta tra Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista con il forlivese che si è preso la soddisfazione di battere una moto nettamente superiore su questo tipo di tracciato. I problemi della Ducati ci sono e si vedono tutti ma il talento del Dovi h fatto la differenza e li ha limitati nettamente. Anche perchè Nicky Hayden, da molto più tempo nell’ambiente di Borgo Pamigale, non è andato oltre la nona posizione e si è ritrovato con 11 secondi di ritardo dal compagno di squadra.

    Bene Andrea Iannone, riuscito a rientrare nella top-ten con la Ducati del team Pramac e vincitore della piccola sfida in famiglia con Ben Spies, ancora in difficoltà nonostante si corresse sul tracciato di casa. Lo statunitense non è riuscito a fare meglio della 13esima posizione, preceduto anche dal debuttante Bradley Smith sulla Yamaha del team Monster, e dall’ottimo Aleix Espargaro, 11esimo e nettamente il migliore delle Crt.

     

  • Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Non c’è stata storia in queste prime libere del Gran Premio degli Stati Uniti. Marc Marquez alla sua seconda gara nella classe regina sta continuando a stupire e sul circuito di Austina ha dominato a mani basse entrambi i turni di prove rifilando distacchi abissali alla concorrenza. Lo spagnolo sin dalle prime tornate si è preso la vetta della classifica e non l’ha mai mollata umiliando gli avversari con un ritmo davvero insostenibile, basti pensare che il compagno di squadra Daniel Pedrosa, in seconda posizione, ha beccato oltre mezzo secondo di distacco ma ha dovuto compiere un giro pressochè perfetto per mantenere questo distacco. Al contrario il connazionale numero 93 ha messo in serie una serie di giri veloci con una naturalezza impressionante che non ha mai messo in discussione la leadership di questo primo turno di prove.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Rispecchiate dunque le previsioni della vigilia con le Honda nettamente più veloci sia nel guidato ma anche sul rettilineo dove il motore della RC213V ha fatto nettamente la differenza rispetto a tutte le altre. Al Terzo posto infatti si è piazzata la Honda clienti di Stefan Bradl che però ha accusato a fine sessione un ritardo di oltre un secondo, a dimostrazione della prova super del rookie di casa HRC. Per trovare la prima Yamaha dobbiamo scivolare fino alla quarta piazza dove troviamo il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo a un secondo e sei decimi di ritardo dalla vetta. Alle sue spalle il compagno di team Valentino Rossi che è subito seguito a pochi decimi di distacco dalla Yamaha clienti di Cal Crutchlow. Il team della casa dei tre diapason è cosciente che dovrà correre una gara tutta in difesa per limitare al massimo i danni poichè la prestazione della Honda in generale su questo circuito pare essere irraggiungibile.

    Si è difeso nettamente bene Andrea Dovizioso in settima posizione con la prima delle Ducati ma ad oltre due secondi dalla prima posizione. Il forlivese ha dovuto fare i conti con alcuni problemi sulla sua Ducati che lo hanno costretto a restare ai box per gran parte della sessione ma alla fine è riuscito a difendersi al meglio restando davanti alla Honda Gresini di Alvaro Bautista che sembra il pilota più in difficoltà tra quelli motorizzati giapponesi. Nona posizione per Nicky Hayden che ha preceduto la Ducati clienti di Ben Spies che ha chiuso la top-ten a due secondi e sei decimi dalla vetta. E’ andata peggio ad Andrea Iannone che non è riuscito a fare meglio della 15esima posizione alle spalle anche di tre CRT. Fa meglio di lui, ma di poco, Bradley Smith, decisamente poco a proprio agio sulla Yamaha Monster  del team Tech 3, in 12esima posizione.