Tag: manuela di centa

  • La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La sua elezione a ministro, dopo anni di successi nel mondo della canoa, era stata accolta molto positivamente nel mondo dello sport. Per Josefa Idem, tedesca di nascita ma italiana dopo il matrimonio, la nuova avventura, a differenza di quanto fatto nel corso della lunga carriera dove si è ritirata a quasi 48 anni, è durata poco. La stessa infatti nelle scorse ore ha rassegnato le dimissioni al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta dopo lo scandalo sui presunti abusi edilizi e sull’Ici non versata a Ravenna, città nella quale la plurimedagliata vive.

    A dare la notizia il ministero delle Pari Opportunità con una nota stampa arrivata a seguito di un incontro tra la Idem e Letta. Si chiude dopo meno di due mesi dunque l’avventura della Idem che ha ricoperto il ruolo di Ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili . «Come Ministra ho tenuto duro in questi giorni perché in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del gioco – ha dichiarato -. La persona Josefa Idem, già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonchè degli insulti espressi nei suoi confronti».

    Insomma la Idem non ha retto la pressione, di sicuro non la stessa che per anni l’ha accompagnata nella propria attività agonistica dove ha conquistato quattro medaglie olimpiche e ben cinque mondiali. Una decisione irrevocabile quella della Idem che sul finire della scorsa settimana aveva però dichiarato di non volersi dimettere minimizzando quanto accaduto e sostenendo come in Germania tutto ciò non avrebbe causato tale ridda di polemiche. Probabilmente dunque il polverone venutosi a creare l’ha portata a prendere questa decisione che Letta ha assecondato senza tentare un cambio di rotta.

    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images
    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images

    Le sue deleghe verranno distribuite dal premier ad altri ministri, e intanto è cominciata anche l’inchiesta della magistratura di Ravenna sul caso con le prime verifiche sulla palestra della Idem a Santerno. Nel mirino la destinazione d’uso della palestra, anche se al momento pare che il fascicolo sia stato aperto come modello 45 e dunque senza alcuna ipotesi di reato. Le indagini faranno luce sulla questione, ma ancora una volta il mondo dello sport ha fatto flop in politica. Era già accaduto in passato sia in Italia con Gianni Rivera, Massimo Mauro, Gianni Bugno, Manuela Di Centa e Valentina Vezzali, giusto per fare qualche nome, ma anche all’estero come nel caso di George Weah, attaccante liberiano ex Milan che però è stato trombato dal suo stesso popolo che qualche anno prima ne aveva applaudito le gesta sportive.

    Le distanze tra sport e politica dunque sembrano essere molto più grandi di quanto si pensi: l’avere successo nel primo non implica in automatico affermarsi nella seconda. Colpa delle grandi aspettative che si hanno riguardo ai personaggi dal passato sportivo illustre? Colpa della poca esperienza nel nuovo ambito da parte degli ex atleti? Non è certo facile capire quali siano le motivazioni, ma il numero dei delusi continua a crescere legislatura dopo legislatura.

  • Shock nello sci, Manuela Di Centa accusata di doping

    Shock nello sci, Manuela Di Centa accusata di doping

    L’Epo ci ha reso protagonisti negativi delle recentissime Olimpiadi di Londra 2012 e, a pochi mesi da quella vicenda che ha beccato Alex Schwazer con le mani nel sacco, il doping si riporta in casa azzurra. Questa volta però non sono ne i controlli ne qualche esito positivo a mettere nei guai gli italiani ma un film-documentario finlandese intitolato “Sinivalkoinen vahle”, più semplicemente “La menzogna bianco-blu”. In questa pellicola sono infatti riportate testimonianze e quant’altro sul mondo sportivo affacciandosi in particolare su accuse di doping e insinuazioni di vittorie falsate per quanto riguarda campioni olimpici, mondiali ed europei.

    Tra i tanti quello che più ha fatto scalpore è stato quanto dichiarato da Sandro Donati, consulente Wada, che ha puntato il dito contro Manuela Di Centa spiegando:

    “Secondo un’indagine di polizia effettuata nel Centro di studi biomedici di Ferrara una decina di anni fa si sarebbe appurato che Manuela Di Centa è una dei 33 atleti indagati che sicuramente hanno fatto uso di Epo”.

    Manuela Di Centa © Mike Powell/ALLSPORT

    Accuse decisamente pesanti che però sembrano non aver fatto preoccupare la sciatrice azzurra: durante la sua carriera, nella quale ha conquistato ben sette medaglie olimpiche, la Di Centa non è infatti mai risultata positiva a tutti i controlli effettuati. Inoltre, subito dopo le prime voci, Manuela è stata intervistata da La Stampa ma, le uniche parole che ha rilasciato sono state: “Quando e se vedrò il film risponderò. Comunque c’è già stata una sentenza”.

    Non bastasse all’interno del film, che uscirà in Finladia il 5 ottobre, vi sono le interviste all’ex fondista italiano Giuseppe Pulié e dell’altro atleta azzurro Silvano Barco: il primo spiega che all’interno della squadra italiana di sci di fondo dagli anni ’80 fino agli anni ’90 è stato fatto uso di auto-emotrasfusioni, nonostante dal 1985 fossero vietate. Stesse dichiarazioni arrivano poi da Barco il quale si era già pentito di quanto fatto negli anni passati spiegando a tutti quanto avvenuto. C’è dunque grande attesa per l’uscita di questo documentario che sarà pieno di sorprese per l’intero mondo sportivo: si vocifera inoltre che all’interno di esso vi siano anche il finlandese Jarno Punkkinen, Juha Mieto, Kaarlo Kangasniem e tanti altri.