Tag: manolo mosciaro

  • Impresa Cosenza, i Lupi vincono i playoff di Serie D

    Impresa Cosenza, i Lupi vincono i playoff di Serie D

    Sul campo neutro di Arezzo, il Cosenza centra una vittoria al cardiopalma contro il San Donà Jesolo ed ottiene la conquista della finale playoff di Serie D: un traguardo importante per i rossoblu, che hanno saputo dimostrare carattere e determinazione, riuscendo a ribaltare una gara partita in salita, domando egregiamente la naturale tensione connessa all’importanza della gara, e proiettandosi in prima fila per il possibile salto di categoria.

    Il match, infatti, era partito male per il Cosenza, con la prima rete del San Donà Jesolo siglata da Llullaku e, poi, con il raddoppio dei veneti realizzato al 23′ del primo tempo da Minati: uno svantaggio per 2 a 0 che poteva abbattere chiunque ma che, già prima del riposo, gli uomini di mister Tommaso Napoli avevano ridotto, con la rete di Arcidiacono, autore di un bel sinistro da fuori area.

    Ma è nella ripresa che si concretizza l’impresa dei Lupi, dapprima con il gol del pareggio realizzato al 16′ da Mosciaro, con una punizione pennellata perfettamente a beffare il portiere avversario, e, soprattutto, con il gol vittoria realizzato da Varriale in extremis, al 49′, sempre su calcio di punizione, con la medesima precisione chirurgica, proprio dalla stessa mattonella (sarà stata magica?) da cui aveva segnato Mosciaro. Pietro Varriale, autore del gol-promozione a fine gara ha confidato “mi sembra di vivere un sogno“, lo stesso dei tanti supporters del Cosenza, che finalmente possono esultare con pieno titolo dopo la grande cavalcata playoff portata a termine brillantemente dalla loro squadra. Un cammino costellato da successi, un modo per “rifarsi” dalla delusione della promozione diretta sfuggita per un solo punto: dapprima sono giunte le sonore vittorie contro Palazzolo e Messina nel girone I dei playoff, e poi, nella fase conclusiva, le vittorie contro Pomigliano, Lavagnese, San Antonio Abate e, appunto, San Donà Jesolo nella finale di ieri.

    Logo Cosenza

    Un successo che per la squadra e la città Brutia significa molto, così come ha sottolineato anche il sindaco Mario Occhiuto, augurandosi che tale traguardo possa portare con sè l’apertura di una nuova pagina della storia sportiva della città. Fra i tanti artefici del successo, spicca su tutti la figura di Stefano Fiore, cosentino doc oltre che ex campione di serie A, che si è impegnato direttamente per restituire alla squadra ed alla società la dimensione che meritava, mettendo a disposizione la sua preziosa esperienza, portando entusiasmo e credendo nella squadra fin dal primo momento. Inevitabile, dunque, che nel post partita Fiore fosse realmente raggiante e che abbia voluto sottolineare quale fosse l’aspetto più importante di tale successo: “Sono dell’idea che l’aspetto più importante sia quello di aver riconciliato la squadra con i tifosi, ed il connubio squadra-tifosi potrà costituire un buon viatico per il futuro”.  

    L’argomento-futuro è, dunque, un tema caldo per Stefano Fiore, già proiettato ai progetti per la prossima stagione, che necessiterà di un’opportuna programmazione, per evitare di ripetere i numerosi errori gestionali del passato. In tal senso, Fiore ha rivelato di aver incontrato alcuni esponenti della società nei giorni scorsi e di aver presentato loro i suoi programmi e le sue condizioni che, in un senso o nell’altro, dovranno esser valutati da chi di dovere, altrimenti è pronto a lasciare, a malincuore.

    I cattivi pensieri, però, non devono trovar spazio nel giorno del post-festeggiamenti perchè è giusto assaporare a fondo il sapore di una vittoria meritata sul campo e che ha proiettato il Cosenza in prima posizione per i ripescaggi in Lega Pro.

  • Cosenza, Noto travolto 4-1. Doppietta per Mosciaro

    Cosenza, Noto travolto 4-1. Doppietta per Mosciaro

    Dopo il brutto passo falso casalingo all’esordio con il Nuvla San Felice, il Cosenza ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato rilanciando le proprie ambizioni di classifica nel Girone I di Serie D. I rossoblu guidati da Enzo Patania hanno travolto al San Vito il Noto con un poker di reti (4-1) firmato Parisi, Mosciaro (doppietta) e Tedesco bissando il successo ottenuto sette giorni fa con un’altra siciliana a Caltanissetta, la squadra locale della Nissa.

    La partita si mette subito male per i Lupi, il Noto trova dopo appena 180 secondi la rete del vantaggio con una zampata di Iannelli a battere il giovane portiere, classe ’93, Franza. A scacciare i fantasmi di un altro ko ci pensa però immediatamente capitan Parisi che ristabilisce la parità insaccando alle spalle del portiere Farò sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Romano, Adriano Fiore e il giovane Provenzano prendono in mano il centrocampo, la pressione del Cosenza aumenta e il Noto è costretto a capitolare per la seconda volta: questa volta è Manolo Mosciaro a battere l’estremo difensore siciliano siglando la sua prima rete stagionale con la maglia rossoblu. Noto che prima di rientrare negli spogliatoi rimane in 10 per l’espulsione rimediata da Itri, reo di aver colpito al volto l’attaccante avversario Tedesco.

    Nella ripresa, complice la superiorità numerica, il Cosenza trova la goleada non prima però di aver sofferto per qualche minuto di troppo la reazione degli ospiti: al 70′ è ancora Mosciaro a timbrare il cartellino facendo secco per la seconda volta Farò, poi lo stesso attaccante cosentino si procura il penalty, con conseguente rosso ad Aguglia, trasformato dall’ultimo arrivato dal calciomercato Cosimo Tedesco ad arrotondare il risultato ad un quarto d’ora dal termine. Con la doppia superiorità numerica e le tre reti di vantaggio, il Cosenza tira i remi in barca cercando di non infierire ulteriormente sull’avversario.

    Altri 3 punti in cascina per i silani che stanno trovando pian pianino una propria fisionomia di gioco, dopo aver pagato a caro prezzo la sconfitta nella prima di campionato per un ritardo di condizione forzato dal momento che la nuova società con nuovi proprietari, dopo il fallimento della vecchia nella scorsa stagione, è riuscita ad iscriversi al campionato di Serie D soltanto in extremis con i calciatori che hanno cominciato ad allenarsi insieme solo a partire dal 18 agosto in una rosa, per la maggior parte composta da under, allestita magistralmente in pochissimo tempo da Stefano Fiore, nelle nuove vesti di direttore tecnico del club silano, una garanzia per la città e l’intera tifoseria. Tra sette giorni si va ad Acri per il derby.
    Per il Noto, che in settimana aveva cambiato tecnico al termine del ko casalingo nel derby con il Marsala, sostituendo Lombardo con Di Nola per dare una scossa all’ambiente, si tratta della terza sconfitta in tre gare. E domenica arriva un brutto cliente, sebbene in questo prima scorcio di stagione abbia deluso tutte le aspettative: il Messina di Giorgio Corona e del tecnico Pensabene che vogliono riscattare immediatamente il ko interno subìto dal Sambiase.

  • Lega Pro Seconda Divisione: Cisco Roma – Catanzaro 2-0

    Grande dimostrazione di forza della Cisco Roma che vince la sfida al vertice contro il Catanzaro nel posticipo della 18esima giornata del Girone C di Seconda Divisione riaprendo di fatto il campionato: i romani infatti in inferiorità numerica per tre quarti di gara, arrestano la corsa dei giallorossi bloccandoli al Flaminio per 2-0 e riportandosi a soli 2 punti in classifica dai calabresi e dalla Juve Stabia a quota 38. Erano a confronto la miglior difesa del girone, quella della Cisco Roma con soli 9 gol subiti, contro il miglior attacco, quello del Catanzaro con 37 reti realizzate.
    La partita si mette subito male per i padroni di casa che rimangono in dieci per l’espulsione di Doudou dopo appena 30 minuti dall’inizio del match; ed è proprio da questo episodio che esce il carattere della squadra romana che passa in vantaggio con Chiappara, nel momento migliore per i giallorossi, al 38′ con una conclusione da fuori area dopo un’uscita maldestra del portiere Vono. Il Catanzaro si era fatto vedere in precedenza con un palo preso da Caputo su calcio di punizione.
    Nella ripresa gli ospiti assediano la metà campo della Cisco Roma sfiorando per due volte il gol del pareggio prima con un tiro insidiosissimo a scendere di Lodi e poi con una bordata dal limite di Longoni con Ambrosi che sfodera due autentiche “paratone”.
    Il raddoppio dei biancorossi arriva in contropiede e su una dormita generale della difesa calabrese con Ciofani che su cross di Mazzarani mette la palla in rete indisturbato. A niente valgono le folate offensive di Longoni e Caputo e la conclusione finale di Mosciaro che trova ancora una volta Ambrosi attento.

    Il tabellino
    CISCO ROMA – CATANZARO 2-0
    38′ Chiappara, 69′ Ciofani
    CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi, Balzano, Angeletti, Romondini, Doudou, Di Fiordo, Babù (30′ Padella), Chiappara, Ciofani, Mazzarani (69′ Di Vicino), Franchini (57′ Barrionuevo)
    A diposizione: Previti, Lo Piccolo, La Rosa, Di Iorio.
    Allenatore: Incocciati
    CATANZARO (3-4-3): Vono, Di Cuonzo, Di Maio, Bruno, Ciano, Gimmelli, Longoni, Lodi (68′ Montella), Mosciaro, Caputo, Corapi.
    A disposizione: Mancinelli, Gigliotti, De Franco, Basile, Capicotto, Benincasa.
    Allenatore: Aloi (Auteri squalificato)
    Arbitro: Ostinelli
    Ammoniti: Doudou (Ci), Chiappara (Ci), Gimmelli (Ca), Caputo (Ca)
    Espulsi: Doudou (Ci)