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  • Consigli Fantacalcio 32° Giornata Serie A 2020/21

    Consigli Fantacalcio 32° Giornata Serie A 2020/21

    La Serie A 2020/21 si è appena lasciata alle spalle la 31° giornata, neanche il tempo di calcolare i punteggi, gioire per un successo o disperarsi per una sconfitta che si è già pronti a ripartire con un nuovo turno infrasettimanale, con la Serie A in campo torna anche il Fantacalcio e con esso arrivano anche i nostri Consigli Fantacalcio.

    La trentaduesima giornata della Serie A 2020/21 si giocherà su tre giorni, martedì, mercoledì e giovedì e vedrà giocarsi tutte e dieci le gare.

    Si partirà con un anticipo del martedì alle 20.45.

    Il mercoledì sarà aperto da un anticipo alle 18.30 al quale seguiranno ben sei gare in contemporanea alle 20.45.

    Giovedì si giocheranno due posticipi, uno alle 18.30 ed uno alle 20.45, quest’ultimo sarà la gara che chiuderà il turno di Serie A.

    Veniamo a conoscere il dettaglio delle sfide delle quali poi daremo i nostri Consigli Fantacalcio.

    Sarà Verona-Fiorentina alle 18.30 del martedì ad aprire il turno.

    Milan-Sassuolo sarà il primo match del mercoledì e si disputerà alle 18.30, poi alle 20.45 si proseguirà con sei partite in contemporanea: Bologna-Torino, Crotone-Sampdoria, Genoa-Benevento, Juventus-Parma, Spezia-Inter, Udinese-Cagliari.

    Roma-Atalanta sarà il primo posticipo e si giocherà giovedì alle ore 18.30, alle 20.45 sempre di giovedì si giocherà Napoli-Lazio che andrà a chiudere la 32° giornata della Serie A 2020/21.

    CONSIGLI FANTACALCIO 32° GIORNATA SERIE A 2020/21

    VERONA – FIORENTINA martedì 20/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: LAZOVIC (V) – VLAHOVIC (F)

    SCONSIGLIATI: MAGNANI (V) – CACERES (F)

    SORPRESE: BARAK (V) – BONAVENTURA (F)

    MILAN – SASSUOLO mercoledì 21/4 ore 18.30

    CONSIGLIATI: IBRAHIMOVIC (M) -BERARDI (S)

    SCONSIGLIATI: DALOT (M) – CHIRICHES (S)

    SORPRESE: KESSIE’ (M) – DEFREL (S)

    BOLOGNA – TORINO mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: BARROW (B) – SANABRIA (T)

    SCONSIGLIATI: DIJKS (B) – LYANCO (T)

    SORPRESE: SVANBERG (B) – RINCON (T)

    CROTONE – SAMPDORIA mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: SIMY (C) – GABBIADINI (S)

    SCONSIGLIATI: ZANELLATO (C) – TONELLI (S)

    SORPRESE: OUNAS (C) – KEITA (S)

    GENOA – BENEVENTO mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: DESTRO (G) – GAICH (B)

    SCONSIGLIATI: MASIELLO (G) – TUIA (B)

    SORPRESE: SHOMURODOV (G) – LETIZIA (B)

    JUVENTUS – PARMA mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: CRISTIANO RONALDO (J) – MAN (P)

    SCONSIGLIATI: RAMSEY (J) – HERNANI (P)

    SORPRESE: CUADRADO (J) – CORNELIUS (P)

    SPEZIA – INTER mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: FARIAS (S) – LUKAKU (I)

    SCONSIGLIATI: CHABOT (S) – YOUNG (I)

    SORPRESE: PICCOLI (S) – SANCHEZ (I)

    UDINESE – CAGLIARI mercoledì 21/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: PEREYRA (U) – PAVOLETTI (C)

    SCONSIGLIATI: MOLINA (U) – LYKOGIANNIS (C)

    SORPRESE: STRYGER LARSEN (U) – PEREIRO (C)

    ROMA – ATALANTA giovedì 22/4 ore 18.30

    CONSIGLIATI: DZEKO (R) – MURIEL (A)

    SCONSIGLIATI: BRUNO PERES (R) – ROMERO (A)

    SORPRESE: VILLAR (R) – FREULER (A)

    NAPOLI – LAZIO giovedì 22/4 ore 20.45

    CONSIGLIATI: ZIELINSKI (N) – IMMOBILE (L)

    SCONSIGLIATI: BAKAYOKO (N) – MARUSIC (L)

    SORPRESE: LOZANO (N) – CAICEDO (L)

  • Consigli Fantacalcio per la 32°Giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 32°Giornata di Serie A

    Lo sprint si fa sempre più intenso, le giornate sono sempre meno, ogni vittoria può avvicinare al titolo o alla salvezza, sia in Serie A che nei vari campionati di Fantacalcio, per questo motivo siamo nuovamente pronti con i nostri Consigli Fantacalcio valevoli per il 32° turno della massima serie.

    La 32° giornata di Serie A, si svolgerà sui tre giorni, dal sabato al lunedì. Si partirà nel pomeriggio di sabato con il primo dei quattro anticipi Frosinone-Inter, sfida che vale tantissimo sia per la salvezza che per la zona Europa. Alle 18 il Carpi cercherà di prendere, sul campo del Chievo, punti pesanti per la permanenza in Serie A. Alla stessa ora si affronteranno anche Sassuolo e Genoa. Alle 20.45 il big match tra il Milan e la Juventus. Il Lunch Match della domenica sarà il derby tra Empoli e Fiorentina. Alle 15 si giocheranno solo 3 partite, Napoli-Verona, Sampdoria-Udinese e Torino-Atalanta. Il posticipo domenicale, alle 20.45, sarà Palermo-Lazio sfida delicatissima per i rosanero che battezzeranno l’esordio da allenatore biancoceleste per Simone Inzaghi. Il turno sarà poi chiuso dal posticipo del lunedì alle 20.45 tra Roma e Bologna

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 32° GIORNATA SERIE A 2015/16

    FROSINONE – INTER sabato 09/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    CIOFANI D.

    PERISIC

    SCONSIGLIATI

    PAVLOVIC

    JUAN JESUS

    SORPRESE

    TONEV

    TELLES

     

    CHIEVO – CARPI sabato 09/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    BIRSA

    MBAKOGU

    SCONSIGLIATI

    SPOLLI

    ZACCARDO

    SORPRESE

    RIGONI

    GAGLIOLO

     

    SASSUOLO – GENOA sabato 09/04 h.18.00

    CONSIGLIATI

    SANSONE

    SUSO

    SCONSIGLIATI

    BIONDINI

    FIAMMOZZI

    SORPRESE

    POLITANO

    PAVOLETTI

     

    MILAN – JUVENTUS sabato 09/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BACCA

    POGBA

    SCONSIGLIATI

    JOSE MAURI

    PEREYRA

    SORPRESE

    BALOTELLI

    ALEX SANDRO

     

    EMPOLI – FIORENTINA domenica 10/04 h.12.30

    CONSIGLIATI

    PUCCIARELLI

    ILICIC

    SCONSIGLIATI

    COSTA

    RONCAGLIA

    SORPRESE

    BUCHEL

    BERNARDESCHI

     

    NAPOLI – VERONA domenica 10/04 h.15.00

    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    GABBIADINI

    PAZZINI

    SCONSIGLIATI

    GABRIEL

    MORAS

    SORPRESE

    EL KADDOURI

    IONITA

     

    SAMPDORIA – UDINESE domenica 10/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    ALVAREZ 

    THEREAU

    SCONSIGLIATI

    RANOCCHIA 

    EDENILSON

    SORPRESE

    MURIEL

    WIDMER

     

    TORINO – ATALANTA domenica 10/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BELOTTI

    PINILLA

    SCONSIGLIATI

    BOVO

    KURTIC

    SORPRESE

    BRUNO PERES

    DE ROON

     

    PALERMO – LAZIO domenica 10/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    GILARDINO

    BIGLIA

    SCONSIGLIATI

    STRUNA

    BISEVAC

    SORPRESE

    QUAISON

    KEITA

     

    ROMA – BOLOGNA lunedì 11/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    EL SHAARAWY

    FLOCCARI

    SCONSIGLIATI

    KEITA

    MIRANTE

    SORPRESE

    STROOTMAN

    MOUNIER

  • Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Nei due posticipi che hanno chiuso la 36° giornata di Serie A abbiamo assistito a due gare diverse che hanno però visto entrambe il successo delle favorite.

    Nella prima gara la Fiorentina non ha avuto praticamente mai problemi contro il Parma ed ha rifilato ai ducali un netto 3-0 che ha permesso alla viola di riprendersi il 5° posto, andando a sorpassare il Genoa. 

    Il Napoli invece ha sofferto contro il Cesena. I bianconeri, guidati da un grande Defrel, hanno trovato il vantaggio, hanno subito il rabbioso uno-due di Mertens e Gabbiadini che ha ribaltato il risultato in un minuto. Defrel però a fine primo tempo ha ritrovato la parità che ha gelato il San Paolo. Il Napoli però aveva l’obbligo di vincere e nella ripresa Mertens ha trovato il gol da 3 punti per i partenopei che tiene il Napoli ancora in piena corsa per la Champions League.

    Partiamo dalla gara delle 19 del Franchi.

    Montella sceglie un 4-3-3 che però vede in campo Gilardino e non Mario Gomez che va in panchina con Diamanti e Joaquin.

    Anche Donadoni sceglie il 4-3-3 con Varela-Palladino-Ghezzal a formare il tridente d’attacco.

    La partenza è sintomatica dello stato d’animo delle due squadre, con il Parma più sereno contro una Fiorentina decisamente più contratta, la prima chance arriva al 5° con Palladino che da due passi non centra la porta di Neto. Al 13° però i viola passano in vantaggio, punizione calciata in area, Lucarelli allontana male, si avventa Gonzalo Rodriguez che di testa porta avanti i suoi. La gara si apre per i padroni di casa, ci provano Pizarro, alto, e Salah fuori non di molto dopo una buona azione personale. Il Parma in sostanza non si vede più in avanti e dietro Mirante sfoggia una gran parata su Pasqual per evitare il 2-0. Al 29° gli ospiti si risvegliano e dopo una bella giocata, Palladino arriva al tiro ma salva Neto con il riflesso. Al 30° la Fiorentina raddoppia, corner di Mati Fernandez, stacco di Gilardino sul primo palo, colpo di testa e palla in gol. La viola tiene palla con tranquillità sfiora più volte il terzo gol ed il primo tempo si chiude sul 2-0.

    L'esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi e con un Parma che prova almeno a cercare di riaprire la sfida. La Fiorentina però non concede niente e al 56° trova il tris con Salah che con il controllo, su assist di Pasqual, fa fuori il difensore e poi calcia battendo Mirante. Il Parma viaggia sull’orgoglio ma Neto dice no anche a Ghezzal da due passi. Nei restanti minuti la Fiorentina sfiora più volte il poker mentre i ducali vanno vicini al gol della bandiera ma il risultato non cambia, vince la Fiorentina 3-0.

     

    FIORENTINA – PARMA 3-0 (13° Rodriguez 30° Gilardino, 56° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez (86° Bagadur), Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro (80° Badelj), Mati Fernandez; Ilicic, Gilardino, Salah (78° Diamanti).

    Allenatore: Montella.

    Parma (4-3-3): Mirante; Feddal, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Nocerino (82° Broh), Jorquera, Mauri; Varela, Palladino (77° Coda), Ghezzal (68° Haraslin).

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Tommasi.

    Ammoniti: Mendes (P), Diamanti (F)

     

    Terminata la sfida di Firenze, è partita la gara del San Paolo, veniamo al racconto del match.

    Benitez stupisce, nel suo 4-2-3-1 Higuain è fuori per qualche acciacco fisico ma al posto del Pipita non gioca Zapata ma bensì Gabbiadini.

    Di Carlo risponde con un 4-3-2-1 con un attacco fatto di rapidità, Defrel, e tecnica, Brienza e Carbonero.

    L’inizio è certamente favorevole ai padroni di casa che provano a chiudere indietro i bianconeri, Agliardi però non corre pericoli. Il Napoli però cala i ritmi e il Cesena pian piano prova a prender campo e al 13° Carbonero s’infila tra i centrali ma schiaccia debolmente di testa, blocca Andujar. Ma è un’avvisaglia perchè dopo soli due minuti Defrel, per niente contrastato e con un bel tiro da fuori, infila l’angolo dove non può arrivare il portiere dei partenopei. Il gol subito sveglia il Napoli che nel giro di due minuti, prima pareggia con Mertens che sfrutta un liscio di Volta e poi, sempre con una buona giocata del belga, trova il vantaggio con Gabbiadini che insacca da due passi. La gara si mantiene vivace con il Napoli a gestirla ma con il Cesena che in ripartenza sa pungere. Quando il primo tempo sembra scivolare sul 2-1, i bianconeri, nel primo minuto di recupero, trovano il gol del pareggio con Defrel bravo a girare in gol un bel cross dalla destra di Volta.

    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi con il Napoli che nei primi minuti tiene il possesso palla cercando di chiudere dietro il Cesena. E’ un possesso di palla però che porta a poco, se non ad un pericoloso, tiro cross di Mertens al 55°. Passano due minuti ed il Napoli passa, azione personale di Mertens, palla verso Hamsik che la restituisce al belga che trova il diagonale del 3-2. Il nuovo svantaggio non spegne il Cesena anzi al 62° Brienza in rovesciata costringe Andujar al corner. Al 70° Hamsik fallisce il colpo del 4-2, mancando la palla all’altezza del dischetto. La gara si mantiene comunque in bilico sino alla fine proprio perchè il Napoli non riesce a chiuderla. I romagnoli però paiono non averne più e dopo 3 minuti di recupero Irrati fischia la fine, il Napoli festeggia 3 punti pesantissimi ma altrettanto sudati.

     

    NAPOLI – CESENA 3-2 (15°, 45°+1 Defrel (C), 19°, 57° Mertens (N), 20° Gabbiadini (N))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik (83° Insigne), Mertens (89° Gargano); Gabbiadini (66° Higuain).

    Allenatore: Benitez (in panchina Pecchia per la squalifica dello spagnolo)

    Cesena (4-3-2-1): Agliardi; Volta, Capelli (73° Rodriguez), Krajnc, Renzetti; Tabanelli (56° Lucchini), De Feudis (83° Cazzola), Cascione; Carbonero, Brienza; Defrel.

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Irrati.

    Ammoniti: Volta (C), Ghoulam (N), Koulibaly (N)

  • Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Un Napoli devastante s’impone sul campo del Wolfsburg con un nettissimo 4-1 che ha il sapore d’ipoteca per il passaggio alle semifinali di Europa League, al San Paolo pare pura formalità.

    Una Fiorentina, che costruisce e spreca tantissimo, invece può ringraziare Babacar che al 92° ha trovato il gol che è valso il pari per 1-1 in casa della Dinamo Kiev e che rende un pizzico più agevole il ritorno tra sette giorni al Franchi.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    DINAMO KIEV – FIORENTINA

    La Fiorentina in casa della Dinamo nel primo tempo, fa la partita, costruisce un occasione al 13° con Joaquin, si ripete dopo 5 minuti con Gomez ma la palla finisce sempre sul fondo. Al 26° Salah ha la palla buona ma calcia troppo debole e centralmente. Al 36° arriva la beffa, Lens va al tiro, la palla viene deviata e s’infila alle spalle di un incolpevole Neto. Il primo tempo si chiude con gli ucraini in vantaggio.

    Nella ripresa il copione non cambia, viola sempre avanti ma ucraini che riescono a rimanere sempre in vantaggio. Al 77° sembra fatta, Borja Valero va a colpire di testa ma la palla centra il palo. Quando tutto sembra ormai finito, arriva la zampata di Babacar, l’attaccante, entrato nel finale di gara al posto di Mario Gomez, al minuto 92° con gran caparbietà, in mezzo all’area piccola s’inventa una girata che vale il definitivo 1-1 che rende il ritorno a Firenze in leggera discesa.

     

    DINAMO KIEV – FIORENTINA 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Dinamo Kiev (4-3-3): Shovkovskiy; Danilo Silva, Antunes (24° Vida), Dragovic, Khacheridi; Sydorchuk (68° Belhanda), Rybalka, Buyalskiy (80° Chumak); Lens, Yarmolenko, Teodorczyk.

    Allenatore: Rebrov.

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, G.Rodriguez, Savic; Alonso, Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero (84° Aquilani), Joaquin (68° Vargas); Salah, Gomez (77° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Dragovic (D), Gomez (F), Sydorchuk (D), Alonso (F), Khacheridi (D), Lens (D)

     

    WOLFSBURG – NAPOLI

    Marek Hamsik | Foto Twitter
    Marek Hamsik | Foto Twitter

    Si parte e sono i tedeschi a fare la gara, sostanzialmente chiudendo il Napoli nella propria metà campo nel primo quarto d’ora. Allo scoccare del 15° però gli azzurri, alla prima vera occasione, passano. Lancio di Mertens, posizione di partenza sul filo del fuorigioco di Higuain, controllo pregevole con i tedeschi che chiedono il tocco di mano, conclusione e Benaglio è battuto. Il gol manda in tilt il Wolfsburg che al 23° incassa lo 0-2 con Hamsik che servito da Higuain lascia partire il tiro vincente. Il Wolfsburg passa alcuni minuti di tilt completo poi pian piano prova a ripresentarsi in avanti ma Andujar prima smanaccia un pericoloso cross e poi devia sulla traversa un bolide di Schurrle. Il primo tempo si chiude con il Napoli avanti 2-0 in Germania.

    Nella ripresa i tedeschi provano ad accelerare i ritmi ma rischiano di incassare il terzo gol con Benaglio strepitoso su Higuain. Il terzo gol però arriva al 64° con Guilavogui che sbaglia in uscita, Callejon prende palla e l’appoggia ad Hamsik che da due passi fa doppietta. Il Napoli non si ferma e al 76° il neoentrato Gabbiadini spedisce in rete di testa un cross perfetto di Insigne. Gli azzurri calano la tensione e al 79° Perisic si libera, va sul fondo e appoggia per Bendtner che da due passi accorcia le distanze. Negli ultimi minuti il Napoli controlla e cerca anche qualche ripartenza e prende una r. Non accade altro finisce 1-4, è festa per i partenopei che sentono la semifinale sempre più vicina.

     

    WOLFSBURG – NAPOLI 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Luiz Gustavo, Guilavogui (70° Arnold); Caligiuri, De Bruyne, Schurrle (63° Perisic); Dost (57° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik (75° Gabbiadini), Mertens (60° Insigne); Higuain (85° Henrique).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Lahoz.

     

    Nelle altre gare di serata successo in rimonta per il Siviglia contro lo Zenit e pareggio a reti bianche tra Club Brugge e Dnipro.

    RISULTATI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Club Brugge – Dnipro 0-0

    Dinamo Kiev – Fiorentina 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Siviglia – Zenit 2-1 (29° Ryazantsev (Z), 73° Bacca (S), 87° Suarez)

    Wolfsburg – Napoli 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

     

  • Tim Cup: Gabbiadini risponde a Klose, è 1-1

    Tim Cup: Gabbiadini risponde a Klose, è 1-1

    Un tempo per parte, il primo a favore della Lazio chiuso in vantaggio per il gol di Klose, il secondo per il Napoli che ha trovato la parità con Manolo Gabbiadini.

    L’andata della prima semifinale di Tim Cup si chiude con un pareggio sostanzialmente giusto, che favorisce leggermente il Napoli che ha segnato un gol in trasferta, e che al San Paolo potrà giocare anche per lo 0-0. Sarà comunque un match molto equilibrato e fare previsioni adesso relativamente al passaggio del turno è praticamente impossibile.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pioli, dovendo fare a meno di Marchetti e Mauri, cerca di schierare la miglior Lazio puntando sul centrocampo già utilizzato spesso in questa stagione, Cataldi-Biglia-Parolo, ed un tridente offensivo che vede Miro Klose supportato da Candreva e Felipe Anderson.

    Benitez invece, mantenendo il consueto 4-2-3-1, modifica in diversi uomini la formazione vista all’Olimpico di Torino. Gabbiadini, Mertens, Inler, Britos, Ghoulam e Mesto trovano posto dall’inizio.

    Si parte e nei primi minuti si assiste ad una fase di studio, da un errore della difesa della Lazio però prova ad approfittarne Mertens che mette in mezzo per Higuain, chiude Mauricio. Al 8° occasione della Lazio con il colpo di testa di Klose che sbatte sul palo. Lo stesso attaccante tedesco ci riprova dopo 2 minuti ma la sua conclusione finisce tra le braccia di Andujar. Sembra crescere la Lazio ma il Napoli non sta a guardare e al 18° Gabbiadini prova la girata che però esce troppo debole e centrale. Occasione ghiottissima per Higuain al 26°, il Pipita s’inserisce e prova a girare verso la porta di prima, ma calcia troppo centralmente, facile per Berisha. La gara è vivace, i ritmi sono piacevoli e i padroni di casa rispondono con Felipe Anderson che pian piano prova ad accendersi. Al 33° la gara si sblocca, errore di Gabbiadini a metà campo, Felipe Anderson parte in verticale come un treno, vede e serve l’inserimento di Klose che col tocco morbido in scivolata beffa Andujar. Higuain sul finale del tempo si ritrova sui piedi la palla per il possibile pareggio ma la sua conclusione esce non troppo lontana dal palo. Sull’altro fronte la Lazio avrebbe la palla per il raddoppio ma prima Klose si fa chiudere lo specchio da Andujar, poi Felipe Anderson calcia a botta sicura ma Britos, poco prima della linea, salva. Il primo tempo si chiude con gli uomini di Pioli avanti sul 1-0.

    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    Il Napoli prova a spingere cercando di chiudere nella propria trequarti la Lazio ma la manovra è lenta e l’unica chance per i partenopei arriva con un colpo di testa di Lopez da corner che scheggia la traversa. Al 53° Berisha è super nel salvare in corner una conclusione di Gabbiadini con deviazione. Passano meno di 5 minuti e Higuain si presenta davanti a Berisha, lo supera, calcia verso la porta, arriva Gabbiadini che si fa trovare pronto a mettere in rete a porta vuota. La risposta biancoceleste arriva sempre da Klose il cui tiro potente ma centrale è messo in corner da Andujar. Il Napoli però pare più in fiducia e la Lazio non trova gli spazi della prima frazione. Pioli si gioca la carta Keita e l’attaccante prova subito a rendersi insidioso con le sue accelerazioni. I biancocelesti ci provano ma si spaventano al 90° quando Berisha devia in corner un insidioso tiro da fuori di Inler. Nei 4 minuti di recupero non accade praticamente niente finisce 1-1.

    LAZIO – NAPOLI 1-1 (1-0) (33° Klose (L), 57° Gabbiadini (N))

    Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, de Vrij, Mauricio, Radu; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva (73° Keita), Anderson, Klose (81° Perea).

    Allenatore: Pioli.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Britos (76° Koulibaly), Ghoulam; Inler, Lopez; Gabbiadini (73° Callejon), De Guzman (81° Hamsik), Mertens; Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Britos (N), Basta (L), Mesto (N), Gabbiadini (N), Albiol (N), Klose (L), Keita (L), Inler (N)

     

  • Vazquez e Dybala fermano la corsa del Napoli

    Vazquez e Dybala fermano la corsa del Napoli

    La coppia d’oro del Palermo non lascia scampo nemmeno ad una delle squadre più in forma della Serie A. 

    Il Napoli vede la propria corsa (sei vittorie nelle ultime sette gare con l’unico stop subito contro la Juventus) fermarsi al Barbera sotto le giocate del sempre più esaltante Dybala accompagnato dal suo gemello del gol Vazquez che non solo ha giocato bene ma ha anche segnato un gol e fornito un assist. La partita l’aveva sbloccata Lazaar al 14° con la complicità di una papera di Rafael.

    Iachini quindi può sorridere, la brutta prestazione di San Siro sembra solo uno sbiadito ricordo. Davanti i suoi hanno giocato una gara perfetta mettendo in difficoltà gli avversari e dietro non hanno concesso molto al temibile attacco del Napoli.

    Benitez invece avrà certamente da riflettere, giusto optare per il turnover visto il Tour de Force che attenderà i suoi nel prossimo mese, però il tecnico spagnolo probabilmente rimpiangerà la scelta di aver lasciato in panchina un Gabbiadini che quando è entrato è parso vivace e in forma ed ha trovato quel gol, giunto troppo tardi, che ha dato un po’ di brio al finale della partita.

    Veniamo al racconto della gara.

    Iachini, con l’assenza dello squalificato Gonzalez ed un Daprelà non al meglio, decide di cambiare il modulo schierando la difesa a 4 con Rispoli e Lazaar sugli esterni. A centrocampo non c’è Jajalo ma Bolzoni, mentre dietro a Dybala, al fianco di Vazquez, a sorpresa viene schierato Quaison.

    Benitez non modifica il suo consueto 4-2-3-1 ma cambia qualche uomo: a centrocampo al fianco di David Lopez gioca Jorginho e nel trio di trequartisti, alle spalle di Higuain, insieme ad Hamsik si schierano De Guzman e Callejon.

    La gioia di Vazquez e Dybala | Foto Twitter
    La gioia di Vazquez e Dybala | Foto Twitter

    La partita inizia su ritmi piacevoli, con entrambe le squadre a fare pressing sull’inizio azione dell’avversario, non si segnalano però occasioni da rete nei primi dieci minuti. Al 14° un lampo che sblocca la gara, conclusione da lontanissimo di Lazaar, sembra un tiro con poche pretese, Rafael si fa trovare impreparato, commette una papera e la palla finisce in gol per il vantaggio del Palermo. La reazione del Napoli non si vede anzi al 22° sono i rosanero con Bolzoni, al termine di un ottimo contropiede, a rischiare di raddoppiare. Al 35° il raddoppio diventa realtà, Quaison è bravo a tagliare il campo per Dybala che controlla il pallone e lo serve a Vazquez, quest’ultimo lascia partire il tiro che s’infila in rete. Stavolta il Napoli prova subito la reazione ma Sorrentino dice no ad Higuain. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di due gol.

    La ripresa parte senza cambi, ci si aspetta un Napoli aggressivo e a testa bassa ma per lo meno nei primissimi minuti i partenopei non riescono a costruire e si rendono pericolosi solo con una punizione di Callejon. Benitez è costretto a togliere Hamsik, non al meglio, per inserire Gabbiadini ma non si vedono risultati nell’immediato. Il Palermo invece è sempre insidioso e al 63° un tiro di Vazquez, deviato da Rigoni, costringe Rafael al tuffo in corner. Il gol però è nell’aria, passano solo due minuti e Dybala pennella un cross per Vazquez che fa sponda all’inserimento vincente di Rigoni. La terza rete in sostanza chiude la gara, il Napoli non ha la forza per scalare una montagna divenuta altissima mentre il Palermo tira il fiato dopo un grande match. Gabbiadini però non ci sta e al 82° con un tocco di tacco su punizione di De Guzman, accorcia le distanze provando a riaccendere i suoi. Non c’è però tempo, dopo 4 minuti Mazzoleni fischia la fine certificando il successo del Palermo.

     

    PALERMO – NAPOLI 3-1 (2-0) (14° Lazaar (P), 35° Vazquez (P), 65° Rigoni (P), 82° Gabbiadini (N))

    Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Andelkovic, Terzi, Lazaar; Bolzoni, Rigoni, Barreto (85° Jajalo); Quaison (69° Chochev), Vazquez (78° Belotti); Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Strinic; Jorginho, David Lopez (69° Gargano); Callejon, Hamsik (53° Gabbiadini), De Guzman; Higuain (73° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Jorginho (N), Higuain (N), Rispoli (P), Rigoni (P), Bolzoni (P)

  • Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Napoli, Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini alle visite

    Ormai è fatta, possiamo dirlo con decisione, entrambi gli obbiettivi del Napoli sono stati presi. Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini sono due rinforzi niente male per la truppa di Rafa Benitez che adesso vuole risalire la classifica, consolidare il terzo posto e poi chissà, l’obbiettivo primario in ogni caso è la qualificazione alla Champions League del prossimo anno.

    Ivan Strinic abbiamo conferma che ha passato proprio in queste ore le visite mediche e che ormai si attenda solo l’ufficialità del suo passaggio al Napoli, per Gabbiadini invece si tratterà solo di una pura formalità dal momento che il giocatore è stato in rosa fino a ieri tra le fila della Sampdoria. La presentazione dei due nuovi gioielli partenopei dovrebbe avvenire congiuntamente.

    Ivan Strinic si è reso necessario per la doppia indisponibilità di Zuniga per infortunio e di Ghoulam perché impegnato nella prossima Coppa d’Africa nel mese di gennaio. Il terzino sinistro ormai ex-Dnipro per approdare al Napoli secondo voci avrebbe rifiutato le offerte più vantaggiose di Dinamo Kiev, Inter e Juventus. Manolo Gabbiadini invece, arriva dalla Sampdoria, sarà importantissimo per sopperire all’assenza di Lorenzo Insigne infortunato.

    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter
    Ivan Strinic, neo acquisto del Napoli con la maglia della Croazia | Foto Twitter

    A dire la verità per Strinic non si tratta proprio di un acquisto in relazione dell’indisponibilità di altri terzini sinistri, in quanto l’esterno croato ha comunque qualche acciacco fisico e quindi avrà bisogno di qualche tempo per recuperare, infatti si stima che il suo esordio possa avvenire nel match casalingo Napoli-Genoa del 25 gennaio. Arriva alla corte di Benitez da una squadra che comunque ha partecipato alle competizioni europee e quindi ha una certa esperienza, il suo contratto era in scadenza proprio a fine mese ed il Napoli ci ha puntato da subito lavorando sull’ingaggio a parametro zero dal primo gennaio. 27 anni, fisico più possente rispetto a Zuniga e Ghoulam e maggiore capacità rispetto ad entrambi di inserirsi in fase offensiva. Diciamo che è un ottimo compromesso tra le caratteristiche dei due giocatori già presenti in rosa per quel ruolo e ricorda molto Basta dell’Udinese.

    Gabbiadini invece è in condizioni splendide e si renderà da subito disponibile per il tecnico spagnolo che lo ha voluto fortemente. Sampdoria e Juventus (co-proprietarie del cartellino) non ci hanno pensato molto ad accettare l’offerta del Napoli visto che entro giugno le posizioni contrattuali come quella di Manolo andavano comunque risolte per l’abolizione delle comproprietà. In casa Juve Gabbiadini avrebbe trovato poco spazio mentre in casa Samp probabilmente non si sarebbe potuto fare un’offerta pari al valore del giocatore e quindi si poteva per entrambe perdere l’occasione di monetizzare.

    Nel caso di entrambi i neo acquisti del Napoli, si può quindi dire che tutte le parti coinvolte sono rimaste soddisfatte con gran gioia di Rafa Benitez che adesso ha una rosa ancora più completa.

     

  • Melania Gabbiadini: le ambizioni della miglior calciatrice della Serie A 2013-14

    Melania Gabbiadini: le ambizioni della miglior calciatrice della Serie A 2013-14

    Una vera e propria colonna del calcio femminile, 105 presenze con 43 gol segnati in maglia azzurra, uno score di oltre 150 gol segnati in circa 180 match di Serie A, 10 campionati tutti giocati con la maglia del Verona (anche se prima era denominato Bardolino) insomma questo è il curriculum di altissimo livello di Melania Gabbiadini.

    Nata in provincia di Bergamo nell’agosto del 1983, sorella maggiore del calciatore della Sampdoria Manolo, Melania è fresca di conquista del titolo di miglior calciatrice della stagione 2013/14, in questa breve intervista proveremo a conoscerla meglio, partendo dai suoi inizi sino a conoscere le sue ambizioni ed i suoi obiettivi sia a livello di club che a livello della nazionale.

    Come ti sei avvicinata al calcio, come è nata questa tua passione?

    Ho cominciato a giocare all’età di nove anni, in famiglia giocavano mio padre i miei zii e quindi mi sono appassionata anche io al calcio.

    Hai un calciatore che ti ha ispirato un idolo?

    Due calciatori che posso ritenere idolo, o che mi hanno ispirato sono i due attaccanti del Milan Shevchenko e Pato.

    C’è una calciatrice straniera con la quale ti piacerebbe giocare?

    Sicuramente l’attaccante brasiliana Marta.

    Qualche giorno fa sei stata insignita del premio di miglior calciatrice della Serie A Femminile 2013/14, cosa puoi dire di questo riconoscimento?

    E’ un premio importante, dettato da quello che ho fatto ed ho dato.

    Oltre ad essere un punto fermo del Verona, sei anche un perno della nazionale italiana che ha sfiorato la qualificazione al mondiale, perdendo la finale playoff contro l’Olanda. Relativamente a questa delusione, come si può ripartire?

    La sconfitta con l’Olanda dispiace, la possiamo definire come un’occasione persa. Abbiamo affrontato comunque una squadra forte che è andata meritatamente al Mondiale. Non deve essere però visto come un passo indietro, ma deve servire per migliorare, deve essere uno stimolo per fare meglio.

    Melania Gabbiadini | © Foto Damiano Buffo
    Melania Gabbiadini | © Foto Damiano Buffo

    Quando si parla di Gabbiadini si fa riferimento a te e a tuo fratello Manolo, come è il rapporto con lui, gli hai dato consigli, gliene dai tuttora?

    Sono più grande di  lui, tra me e Manolo ci sono 8 anni di differenza, quando era più piccolo e giocava nelle giovanili dell’Atalanta qualche consiglio glielo ho dato ma poi è cresciuto molto rapidamente, è maturato presto.

    Torniamo alla stretta attualità, siete al secondo posto con il Firenze e all’inseguimento del Mozzanica, qual è l’obiettivo della tua squadra, il tuo personale e quale vedi come avversarie più temibili?

    Siamo un gruppo forte, non voglio parlare al singolare, credo nella forza di questo gruppo che si è ulteriormente rinforzato nel mercato. L’obiettivo è quello di riportare lo scudetto, che manca da tanto tempo, a Verona. Per quanto riguarda le avversarie direi che oltre a Brescia e Mozzanica, già considerate tra le candidate al successo finale prima dell’inizio del campionato, vanno aggiunte Tavagnacco, squadra forte, e Firenze buona squadra che ha dalla sua anche il fatto di viaggiare sulle ali dell’entusiasmo.

    Sabato arriva la Torres, squadra che questa estate ha perso tanti dei suoi pezzi pregiati, cosa ne pensi di questa sfida?

    Non dovremmo comunque farci ingannare, dovremmo stare attente, affrontiamo una squadra blasonata che se pur indebolita va assolutamente rispettata.

    Un’ultima domanda, perchè consigli ai nostri lettori di seguire il calcio femminile?

    Il calcio è uno sport per tutti, non solo maschile, anche noi possiamo esprimere bel gioco anche se sicuramente è un calcio decisamente meno fisico rispetto a quello maschile. Il calcio femminile è comunque un calcio sano, un calcio divertente, un calcio pulito.

     

     

  • Calciomercato, come si determina una classifica

    Calciomercato, come si determina una classifica

    Generalmente la finestra di mercato di gennaio non è così particolarmente seguita perché, definita “di riparazione“, serve proprio per quelle squadra che stanno compromettendo la stagione e che quindi hanno bisogno di un’iniezione in rosa di tasselli importanti per invertire una rotta che potrebbe di fatto diventare pericolosa. Va da sé quindi, che spesso, questa fase di calciomercato venga utilizzata soprattutto dalle piccole per cercare di prendere qualche rinforzo per una salvezza tranquilla e dalle grandi soprattutto per sfoltire le rose.

    A rovesciare questa situazione c’è la crisi economica, che non permette a tutti i club di poter immettere nel mercato liquidi importanti e poi c’è la situazione convulsa della Serie A che quest’anno propone team “ricchi” come Inter, Milan, Fiorentina e Lazio dietro a squadre che hanno ben fatto nel mercato estivo e che ora sono davanti in classifica come Genoa, Sampdoria o che navigano in buone acque come il Sassuolo. Tutte squadre queste ultime, che hanno una situazione finanziaria discreta e che normalmente investono a gennaio per raddrizzare la loro posizione ma che quindi non necessariamente dovranno farlo quest’anno a meno ché non vengano private nella rosa di qualche giocatore importante.

    Quest’anno al situazione sarà invertita ed ecco quindi che diventerà determinante muoversi oculatamente sul mercato per tutti perché questo determinerà la classifica a fine stagione. L’Inter con Mancini ha trovato una nuova verve, il Napoli si è ritrovato, il Milan deve puntellare il lavoro fatto da Inzaghi e solo la Lazio appare dormiente in questa fase al contempo ci sono i due top-team che staranno alla finestra in attesa di qualche buon colpo da provare, soprattutto la Juventus, sempre nell’amletico dilemma se comprare qualcosa di grosso per provare a vincere la Champions League e fare un salto di qualità oppure “accontentandosi” dell’ennesimo scudetto, Roma permettendo. Genoa, Samp e Sassuolo devono stare attente a non rompere il bellissimo giocattolo che hanno per le mani. Al tempo stesso pensate se venissero dati liquidi importanti in mano a queste squadre che hanno fatto così bene finora e se venissero investiti in maniera oculata cosa accadrebbe, Milan, Inter e Napoli avrebbero rinforzato le proprie rivali perché ad oggi di questo si tratta e quel terzo posto potrebbe allontanarsi anche la prossima stagione.

    Proprio le due compagini liguri saranno al centro di tanti intrecci di mercato, il Genoa ha già ricevuto l’offerta del Milan per il ritorno in rossonero di Alessandro Matri, ma il Grifone ha già rifiutato la proposta con il non troppo dispiacere dell’attaccante che a Genova sta avendo un secondo inizio di carriera. Allarme che quindi sembra rientrato ma l’amicizia che lega il Presidente Preziosi ad Adriano Galliani ci fa pensare che si entrerà nel vivo della questione nuovamente visto che in ballo ci sono anche Perin e Kucka.

    Manolo Gabbiadini della Sampdoria ad un passo dal Napoli | Foto Twitter
    Manolo Gabbiadini della Sampdoria ad un passo dal Napoli | Foto Twitter

    La Genova blucerchiata invece si ritrova dentro ad un vero e proprio giro di mercato che sembra portare Gabbiadini sotto al Vesuvio ed al tempo stesso riaprire le porte al ritorno di Cassano. Le sirene del mercato non finiscono qui per la Samp che ha tanti gioiellini richiesti e vicini alla scadenza a cominciare da Stefano Okaka vera e propria rivelazione di stagione e per finire con Sinisa Mihajlovic che è sempre nelle grazie dell’Inter se il rumors che parla di Mancini in nerazzurro come solo un traghettatore fino al termine della stagione è vero.

    Importanti saranno anche gli sforzi economici che riusciranno a fare le squadre in coda alla classifica perché ci sono tanti tasselli pronti a muoversi, più indietro appaiono Cesena e Parma per diversi motivi ma il terz’ultimo posto così come il terzo sono il primo da evitare ed il secondo ambitissimo e quindi diventano leve che possono far muovere risorse economiche importanti.

  • Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Una Tim Cup di Serie A, passano Cagliari e Sampdoria

    Gli ottavi di finale di Tim Cup saranno una sfida che coinvolgerà solo squadre di Serie A. Questo è stato il risultato del quarto turno preliminare che ha visto tutte le squadre di Serie B salutare la competizione.

    Oggi erano in programma le ultime due sfide con il Cagliari che ha sconfitto rimontando per quattro volte il Modena ed eliminandolo poi ai calci di rigore ad oltranza. Nell’altra sfida la Sampdoria ha battuto il Brescia per 2-0.

    Veniamo al racconto di queste due gare andate in scena oggi partendo da quella delle 18 del S.Elia. 

    CAGLIARI – MODENA 9-8 d.c.r. (4-4 d.t.s 6° Beltrame (M), 59° rig. Conti (C), 68° Luppi (M), 93°, 101° Longo (C), 98°, 109° rig. Granoche (M), 120° Farias (C))

    Samuele Longo
    Samuele Longo

    Una partita incredibile, una partita che molti hanno definito “Zemaniana”. Il Cagliari dell’allenatore boemo va praticamente subito sotto al 6° con il colpo di testa di Beltrame che batte sul palo, poi sul portiere Cragno ed entra in gol. I rossoblù trovano il pareggio ad inizio ripresa con un rigore trasformato da Conti. Pochi minuti e Luppi con un destro sotto la traversa riporta avanti il Modena. Quando gli ospiti sono quasi certi di aver portato a casa la qualificazione arriva il gol di Longo al minuto 93 che regala parità e supplementari al Cagliari. Il Modena ci crede ed al 98° il Diablo Granoche sfrutta un errore della difesa di Zeman e sigla il 2-3. Longo però ha voglia di stupire e ritrova nuovamente il 3-3 con un tiro violento da dentro l’area. Le emozioni non finiscono perchè al 109° l’arbitro fischia un rigore per il Modena che Granoche trasforma ma come accaduto nei regolamentari, anche allo scadere dei supplementari il Cagliari trova il pareggio con il gol di Farias. Si va ai rigori, Conti sbaglia ed Osuji avrebbe il matchpoint ma Cragno para. Si va ad oltranza ed è di nuovo protagonista Cragno che neutralizza il tiro di Cionek, il Cagliari passa e si guadagni gli ottavi con il Parma.

     

    SAMPDORIA – BRESCIA 2-0 (32° rig. Gabbiadini, 57° Bergessio)

    La Sampdoria batte un buon Brescia che prova a fare la gara nei primi minuti. Al 33° però i blucerchiati si guadagnano un calcio di rigore che Gabbiadini trasforma, senza però esultare. Nella ripresa un clamoroso errore di Caracciolo permette a Fedato di servire Bergessio che fa 2-0. Olivera prova a riaprirla ma il colpo di testa finisce fuori, un’altra emozione la regala Bergessio che prende la traversa. Finisce 2-0 per la Sampdoria che a gennaio sfiderà l’Inter.

     

    OTTAVI DI FINALE TIM CUP

    Milan – Sassuolo

    Torino – Lazio

    Inter – Sampdoria

    Napoli – Udinese

    Roma – Empoli

    Fiorentina – Atalanta

    Juventus – Verona

    Parma – Cagliari