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  • Manny Pacquiao, la boxe ed il suo fenomeno

    Manny Pacquiao, la boxe ed il suo fenomeno

    Pochi sport possono vantare di avere un autentico fenomeno in attività, sicuramente uno di questi è la boxe con Manny Pacquiao, pugile filippino capace di vincere otto titoli mondiali in otto categorie diverse, primo in assoluto nella storia della nobile arte a centrare simile primato.

    Pacquiao ha vinto in otto delle dieci classi tra pesi mosca (limite massimo di peso 112 libbre, 50,80 kg) e superwelter (massimo 154 libbre, 69,85 kg), dal 1998 al novembre 2010 riuscendo una volta tanto, a mettere insieme le quattro “sigle” della boxe e cioè le federazioni sportive WBA, WBC, IBF e WBO, dalle quali Pacquiao ha avuto certificati sei dei suoi otto titoli. Caratteristica unica del pugile filippino è la capacità di mantenere invariate le sue caratteristiche di velocità e potenza, mentre prendeva progressivamente peso e passava attraverso le categorie.

    Ma il pugile filippino non si occupa solo di sudore e guantoni, infatti nella sua terra è un vero e proprio idolo, attore in una decina di film e in parecchi sceneggiati televisivi, ha inciso due album come cantante ed è attualmente un deputato del suo paese molto attivo tanto da rendersi promotore di un importantissima legge sul divorzio.

    Manny Pacquiao combattera’ sabato notte a Las Vegas (in Italia domenica) contro il potente Shane Mosley nel match valido per il mondiale Wbo dei pesi welters, è ovvio considerare il pugile filippino il favorito principale per un match che potrebbe prolungare ancora la sua fantastica striscia personale in uno sport orfano ormai da molto tempo, e cioè dall’ addio di “Iron Mike” Tyson di un pugile capace di catalizzare l’ attenzione degli addetti ai lavori e non solo.

  • Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Di fronte alle classifiche dei “Paperoni milionari”, inevitabilemente, si è soliti sospirare, con un fondo di invidia e un pizzico di curiosità. Nel mondo dello sport, si sa, la concentrazione di multi milionari è fra le più elevate, e le classifiche servono a comprendere chi, fra i tanti fortunati, è il più fortunato in termini di pecunia. A redigere la graduatoria è il network Espn di “The Magazine”, ed il quadro definitivo verrà reso noto nel prossimo mese di Maggio.

    In prima posizione fra gli italiani troviamo Valentino Rossi, nove volte campione del mondo, attualmente pilota della Ducati, è il più pagato in assoluto fra gli atleti di casa nostra, con un ingaggio da capogiro, con circa 14,4 milioni di euro di ingaggio annuale, 20,8 milioni di dollari. La sua posizione, però, è un’eccezione, perchè in 114 Paesi su 182 i più pagati fra gli atleti provengono dal mondo del calcio. La speciale graduatoria, dunque, per più di metà delle posizioni è occupata da atleti del pallone, a seguire, in termini di posti ricoperti, seguono i campioni del basket (18 posizioni occupate), di baseball (12), i piloti (6), i golfisti (5), i giocatori di football (5) e di hockey (4). A seguire i giocatori di cricket (4), i pugili  (3) i campioni di atletica (3), rugby (2) e tennis (2).

    Nel mondo del calcio, il più pagato è Cristiano Ronaldo, stella delle merengues del Real Madrid, che guadagna 19, 5 milioni di dollaro all’anno, che ieri ha deciso nei supplementari la finale di Coppa del Re contro gli acerrimi rivali del Barcellona, portando alla squadra di Mourinho il primo “titulo” stagionale (poi accidentalmente schiacciato dal pullman del Real Madrid, dopo esser sfuggito di mano a Sergio Ramos, nel corso dei festeggiamenti nella notte Madrilena).

    In Spagna, inoltre, il duello infinito e trasversale fra Barcellona e Real Madrid attiene anche al monte stipendi: il Barcellona pagano l’ingaggio medio più elevato, pari a circa 7,91 milioni di dollari, mentre il Real Madrid segue con un ingaggio medio di 7,35 milioni di dollari. Fra i club italiani, l’Inter ricopre la settima posizione, con un ingaggio medio di 5,99 milioni di dollari, mentre il Milan è quattordicesimo ( 5,6 milioni di dollari ), la Juventus è trentottesima (4,1 milioni di dollari), e la Roma sessantaduesima (3,3 milioni di dollari).

    Nella speciale top ten dei club si trovano anche società di primissimo piano mondiale, ossia la squadra di baseball dei New York Yankees (6,75), in cui milita uno dei due atleti più ricchi al mondo,  Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, e la squadra di basket NBA dei Los Angeles Lakers (6,54) che ricoprono, rispettivamente, la terza e quarta posizione in graduatoria.

    E’ rilevante sottolineare come la graduatoria non includa le retribuzioni derivanti dagli sponsor, e, pertanto, consente di mostrare un’ istantanea della situazione economica del mondo sportivo. Per tale ragione, nei primissimi posti non compaiono dei campioni notoriamente molto ricchi, come il golfista Tiger Woods,  Kobe Bryant o LeBron James, o il tennista Roger Federer. Il tennista svizzero di Basilea, infatti, guadagna a stagione “solo” circa 7.698.289 dollari, riconducibili soltanto ai premi conquistati in campo sportivo, al netto degli ingaggi degli sponsor: la cifra, dunque, dovrebbe essere rivista al rialzo se si includessero le entrate degli sponsor.

    Interessante anche la posizone del duo di piloti Ferrari, Fernando Alonso e Massa, che ricevono rispettivamente 22.736.842 e 17.052.632 di dollari annui, e che sono inseriti nella graduatoria relativa ai loro Paesi di origine, il Brasile e la Spagna ricoprendo delle posizioni di tutto rispetto.

    Meglio di loro, però, si colloca lex pilota ferrarista, il finlandese Kimi Raikkonen, che ora percepisce circa 26,3 milioni di dollari, occupandosi di rally.

    Ma la prima posizione a livello mondiale è un testa a testa fra Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, star del baseball professionistico statunitense e stella dei New York Yankees, ed il pugile filippino Manny Pacquiao: entrambi percepiscono una cifra da capogiro, circa 32 milioni di dollari di solo ingaggio.

    Dopo aver spulciato la classifica, dunque, come non concludere con un profondo sospiro e con una punta di invidia.