Tag: manchester united

  • Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    Attenta Juve, lo United ti soffia Lewandowski

    E’ uno dei centravanti più ricercati nel mercato europeo ed ha marcato il primo gol di Euro 2012. Stiamo parlando di Robert Lewandowski, 23enne attaccante polacco del Borussia Dortmund. Nella gara d’esordio degli europei il centravanti polacco è andato a segno non solo in campo ma anche sul taccuino di alcuni osservatori interessati presenti allo stadio tra cui l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Il report fornito da Conte riguardo la prestazione dell’attaccante giallonero è stato molto positivo nonstante la pressione presente intorno a Lewandowski, uomo di punta di una nazionale polocca che giocava in casa. Lui non ha tradito e ha fatto il suo dovere. Adesso sono sempre più le squadre interessate a lui, infatti non solo la Juventus ma tra le squadre in orbita Lewandowski registriamo il Bayern e il Manchester United.

    Robert Lewandowski © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Proprio i red devils si ritrovano in una posizione privilegiata nella corsa al 23enne polacco, per via di un presunto accordo trovato tra United e Borussia Dortmund sulla base di 18 milioni di euro. La società di Sir Alex Ferguson non è nuova a fare spesa nel supermarket di Dortmund. Pochi giorni fa infatti i red devils hanno ufficializzato l’acquisto di Shinji Kagawa, 22enne giapponese autore di 13 gol in 31 presenze nell’ultima Bundesliga. Il nazionale giapponese è costato circa 20 milioni di euro alla società di Manchester che adesso è pronta a sborsarne altri 20 per Lewandowski. Il tecnico polacco Smuda dopo l’esordio della Polonia contro la Grecia ha parlato dei 3 gioielli polacchi in forza al Borussia e ha anticipato le loro future destinazioni: “I tre del Dortmund vogliono crescere ancora, dopo l’Europeo Lewandowski andrà allo United, Piszczek al Real Madrid e Blaszczykowski da qualche parte in Inghilterra”. Dichiarazione che fa tremare la società giallonera che vedrebbe smontarsi la spina dorsale di uno scacchiere capace di trionfare per ben due anni consecutivi in Bundesliga. D’altronde però quando le big europee chiamano e difficile declinare l’invito soprattutto se parliamo di giocatori di livello e ambiziosi.

    Intanto il 23enne polacco sembra non pensarci più di tanto, ecco le sue ultime dichiarazioni a Talksport.com in merito al suo futuro: “Non ho tempo di pensare al mercato. Per ora sono concentrato esclusivamente sull’Europeo, penso alla Nazionale e a fare bene qui. Il resto si vedrà”. La Juventus è avvisata, Robert Lewandowski è nel mirino del Manchester United. L’attaccante polacco è in forza al Borussia dal 2010 e ha realizzato 30 gol in 67 presenze in Bundesliga. Con la maglia giallonera ha trionfato nelle ultime due edizioni delle Bundesliga e nella Coppa di Germania 2012. Inoltre ha ricevuto il premio come calciatore polacco nel 2011 e dovrebbe vincerlo anche quest’anno considerando le 30 marcature stagionali siglate tra le fila della squadra di Jurgen Klopp.  I bianconeri pur non nascondendo l’interesse per il forte centravanti polacco sembrano però concentrati principalmente sulle altre piste che portano soprattutto a Robin van Persie, ma anche in questo caso bisognerà aspettare presumibilmente la fine dell’europeo per mandare in porto la trattativa. In effetti al momento il centravanti gunners è concentrato sul cammino europeo della sua squadra, cammino complicatosi non di poco dopo la clamorosa sconfitta di ieri patita con la Danimarca.

  • Juventus Pogba a Torino per la firma

    Juventus Pogba a Torino per la firma

    Sembrano molto lontani i tempi delle trattative blindate, nelle stanze segrete degli hotel milanesi, al riparo da giornalisti affamati di scoop e scatti compromettenti dei fotografi: il calciomercato ai tempi dei social network si vive in tempo reale, istantaneo come un “aggiornamento di stato”, sintetico come un twit, incisivo più di una conferma ufficiale.

    Un esempio chiarificatore? L’annuncio di Paul Pogba, giovane promessa del Manchester United, molto vicino alla Juventus. Un interessamento, quello del club bianconero, che non è stato affatto low profile ed è proseguito per diversi mesi. Per tal ragione, lo stesso calciatore non lo ha nascosto, così come non ha cercato di celare il reale motivo della sua presenza in Italia e, più in particolare, all’ombra della Mole Antonelliana di Torino.

    In tal senso, Paul Pogba ha “twittato” in 140 caratteri il “perchè” della sua presenza nel nostro Paese, confermando che è legato proprio alla trattativa in corso con la Juventus, che già da tempo lo stavano seguendo e monitorando: “sono a Torino per discutere il contratto con la Juventus”. Secco e chiarissimo il messaggio.

    Salvo clamorosi quanto improbabili cambiamenti, sarà dunque lui il primo rinforzo dei campioni d’Italia, che ancora una volta dimostrano di aver capacità di individuare giovani di valore e di prospettiva, considerando la giovane età del giocatore francese, classe 1993, prossimo a lasciare i Red Devils per approdare alla corte di Antonio Conte. Un colpo importante, sia in prospettiva tecnica sia in termini di convenienza economica, considerando che Pogba si è liberato a parametro zero, dopo aver declinato la richiesta di Alex Ferguson di firmare il prolungamento di contratto con lo United: una situazione in cui, secondo le fonti di mercato, ci potrebbe essere il diretto intervento del procuratore del calciatore, Mino Raiola, che lo ha convinto a non prolungare con gli inglesi, indirizzandolo verso il calcio italiano.

    Paul Pogba | © Michael Regan/Getty Images

    La Juventus, dunque, ha bruciato sul nascere le velleità delle altre pretendenti, tra cui il Real Madrid, anche se probabilmente potrebbe dover versare un indennizzo al Manchester United. Dettagli, questi, che non sono ancora conosciuti e che rimarranno in via di definizione almeno fino all’annuncio ufficiale del trasferimento in maglia bianconera. L’approdo di Pogba, dunque, è il primo tassello verso la missione-rinforzo, puntellando la difesa in attesa di concludere altre trattative intavolate riferite ad altri reparti: in primis, quella per il centrocampista dell’Udinese Asamoah, che piace moltissimo al mister salentino, pronto a tutto pur di averlo il prossimo anno, e con il quale il club bianconero avrebbe già raggiunto un accordo di massima.

    La trattativa con la famiglia Pozzo, però, come spesso accade non si preannuncia delle più agevoli, soprattutto per le richieste economiche che sembrano realmente al di sopra degli standard: 18 milioni di euro cash, non accettando l’inserimento di eventuali contropartite tecniche. Una cifra che la Juventus, almeno per ora, non sembra intenzionata a spendere, anche perchè sta contemporaneamente monitorando Van Persie per il rinforzo d’attacco: non è escluso, dunque, che il Manchester United – fortemente interessato ad Asamoah – possa “ricambiare la cortesia” ricevuta nell’affare Pogba, bruciando sul tempo la concorrenza dei bianconeri per l’acquisto del centrocampista ghanese. Si preannuncia una volata al foto-finish.

  • Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Il Manchester City di Roberto Mancini è campione, dopo una partita incredibile in casa contro il QPR in lotta per la salvezza. Al 65′ le speranze per i Citizens sembravano essere finite con il gol del 1-2 di Mackie ma una grande prova di orgoglio nei minuti finali ha dato tre punti e titolo al Mancio.

    E’ una giornata soleggiata a Manchester e sembra tutto perfetto per la festa scudetto, Mancini schiera il suo 4-2-3-1, la partita è un po’ contratta all’inizio e il City trova finalmente il vantaggio con Zabaleta assistito dall’ennesimo passaggio decisivo stagionale di David Silva. Il secondo tempo si apre con il gol del QPR al 47′ dell’ex laziale Cissè che sfrutta un errore di Lescott e infila Hart con una conclusione potente appena entrato in area, Mancini inizia a temere il peggio e fa bene, quando al 65′ il QPR seppur in dieci uomini trova il gol del vantaggio con Mackie che incorna un cross dalla sinistra e la mette alle spalle di Hart.

    Sergio Aguero © Paul Ellis/Getty Images

    Il tecnico di Jesi corre ai ripari e mette nella mischia Balotelli e Dzeko e dopo un enorme sforzo trova il gol del pareggio proprio con il bosniaco al 90′ che di testa la mette dentro su corner dalla sinistra per il gol della speranza, e al 94′ Aguero, il bomber dei Citizens segna il gol che fa la storia del club dopo 44 anni di attesa, decretando il secondo posto per i cugini del Manchester United, che sul campo del Sunderland dopo aver vinto per 0-1 con gol di Wayne Rooney stavano aspettando con trepidazione il fischio finale all’Etihad Stadium.

    A Manchester parte la festa per un titolo meritato per “i vicini rumorosi”, che ci hanno creduto fino in fondo e hanno disputato per più di 7 mesi un grande calcio, dominando a suon di gol la Premier. Protagonisti di questa cavalcata sono sicuramente Joe Hart, capitan Kompany, Yaya Toure, David Silva e il Kun Aguero, autore di 23 reti in campionato, e Roberto Mancini, un manager in Inghilterra un po’ sottovalutato ma che ha dimostrato di poter tener testa a un mostro sacro come Sir Alex Ferguson.

  • Inter, Forlan verso il Brasile

    Inter, Forlan verso il Brasile

    L’Inter e Diego Forlan sono prossimi ai saluti. Il giocatore uruguaiano, arrivato a Milano durante la scorsa estate, si è reso autore di una stagione anonima e non consona alle aspettative di società e tifosi. 20 presenze e 2 goal all’attivo sono numeri agghiaccianti del suo primo (ed ultimo) anno in nerazzurro. La stagione del numero 9 interista è terminata addirittura anzitempo in quel di Firenze lo scorso 22 aprile, data della sua ultima presenza con la maglia dell’Inter. Nelle successive 4 partite giocate dai nerazzurri, Forlan ha collezionato ben 3 non convocazioni per scelta tecnica e l’unica volta che è stato convocato ha guardato la partita dalla panchina. Ecco allora che la  fine della sua avventura all’Inter a fine stagione appare alquanto scontata.

    CAPITOLO BRASILE – Sono sempre più insistenti le indiscrezioni che vedrebbero Forlan, soprannominato el “cacha”, molto vicino ad andare a giocare in Brasile, paese dove il capitano della Celeste gode di molti estimatori. Infatti l’ex giocatore di Manchester United e Atletico Madrid sarebbe finito nelle mire dell’Atletico Mineiro che attualmente risulta essere una delle società più ricche in Brasile.

    Diego Forlan © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    A rafforzare questa ipotesi ci ha pensato il suo agente, Edgar Goulart che ha espresso le sue impressioni alla stampa brasiliana: “Forlan può lasciare l’Inter anche a parametro zero, anche se ha due anni di contratto. Non è soddisfatto, vuole giocare di più, recuperare la carriera. Il colloquio è stato positivo e l’Inter potrebbe facilitare la sua partenza” , l’agente poi si mostra molto fiducioso sul possibile buon esito della trattativa: “Ho molta fiducia, siamo in fase avanzata e credo proprio che firmeremo con l’Atletico, al massimo entro una ventina di giorni. Parlerò con lui non appena tornerà in patria per disputare le partite di qualificazione ai Mondiali il prossimo mese”.

    L’Inter sta a guardare e attende segnali positivi dal Brasile. D’altronde in Via Durini nessuno si strapperebbe i capelli per l’addio del Cacha, soprattutto il presidente Moratti che risparmierebbe un bel paio di milioni. Niente male di questi tempi….

  • Pogba telenovela finita, ha scelto la Juve

    Pogba telenovela finita, ha scelto la Juve

    Secondo quanto riportato dal Mirror alla fine Pogba avrebbe scelto la Juventus. Il tabloid inglese scrive che Sir Alex Ferguson si sarebbe arreso a perdere il suo gioiellino di centrocampo, mettendo così la parola fine alla telenovela legata al talento francese. Nelle scorse settimane Ferguson aveva fatto un tentativo per convincere il giocatore a rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, consapevole che da tempo il francese aveva dato la sua parola ai dirigenti bianconeri per un suo eventuale trasferimento a Torino per la prossima stagione.

    Nei giorni scorsi anche il suo procuratore, Mino Raiola, aveva dichiarato che Pogba era ancora molto indeciso se proseguire la carriera al Manchester United oppure tentare l’avventura in Serie A nella Juventus e che la decisione finale spettava al ragazzo. Secondo i giornalisti Inglesi, il calciatore avrebbe posto fine a questa lunga telenovela, accettando le lusinghe della Juventus, la quale, laureatasi da poco campione d’Italia, gli avrebbe offerto oltre un milione di euro a stagione per i prossimi quattro anni più eventuali bonus.

    Paul Pogba © Michael Regan/Getty Images

    Se la notizia dovesse trovare conferma sarebbe un vero affare per la Juventus, la società con sede in corso Galileo Ferraris si sarebbe assicurata le prestazioni di un giovane talento di appena 19 anni senza versare un solo euro al Manchester United, dato che il giocatore a giugno si svincolerà dai Red Devils.

    La dirigenza bianconera non ha alcuna intenzione di fermarsi a Pogba, infatti c’è la ferma intenzione di prelevare la comproprietà di Marco Verratti dal Pescara, nonostante le smentite di rito dei dirigenti Abruzzesi. La Juventus proverà a chiudere l’affare nel minor tempo possibile forte della volontà del giocatore Pescarese di volere fortemente vestire la maglia bianconera per la prossima stagione. Il ds della bianconero, Fabio Paratici, ha già formulato la sua offerta, che prevede il pagamento di 3.5 milioni di euro per acquisire il 50% del cartellino evitando così di sborsare nell’immediato una cifra elevata. Verratti potrebbe continuare a maturare nel Pescara qualora la società fosse promossa nella massima serie o, in alternativa, si potrebbe decidere di darlo in prestito ad una società di Serie A per accumulare esperienze importanti.

  • Inter, le “stramanovre” per ritornare grandi

    Inter, le “stramanovre” per ritornare grandi

    In attesa di conoscere il verdetto della volata Champions League, in casa Inter sono giorni frenetici quelli che precedono l’ultima partita stagionale in programma domenica contro la Lazio. Il presidente Massimo Moratti ha molta fiducia in Andrea Stramaccioni e lo ha confermato come tecnico per la prossima stagione, dove si punterà a lottare per il vertice. Ecco allora pronte a partire le “stramanovre” nerazzurre per rinforzare una squadra che con o senza Champions l’anno prossimo punta a recitare un ruolo da protagonista in Italia.

    PRONTO LAVEZZI? –  Il nome più altisonante che rimbalza ormai da giorni nelle trame nerazzurre è quello di Ezequiel Lavezzi, da sempre pallino di Massimo Moratti. Come ben noto, lunedì mattina Moratti e De Laurentiis si sono visti, e hanno parlato anche della questione Lavezzi. Il giocatore è reduce da 5 stagioni più che positive a Napoli e vorrebbe provare una nuova esperienza prima di chiudere la carriera in Argentina. Moratti vuole regalarsi il Pocho ma non pagando la clausola di 30,8 milioni di euro e a tal motivo sta cercando di abbasare la richiesta economica inserendo nella trattativa uno tra Giampaolo Pazzini e Andrea Ranocchia; il primo è molto gradito da Mazzarri e Napoli potrebbe essere la piazza giusta per l’attaccante che oramai non rientra più nei piani della società di Via Durini. Inoltre c’è sempre la questione Goran Pandev, tornato a buoni livelli in questa stagione a Napoli e desideroso di continuare la sua avventura all’ombra del Vesuvio. Unico ostacolo della questione è l’ingaggio (3,5 milioni) fuori portata al momento per la squadra napoletana. A Napoli non prenderebbero bene la cessione di Lavezzi che all’Inter ritroverebbe tanti argentini compagni di nazionale, per adesso il diretto interessato non ha smentito le voci che lo porterebbero all’Inter e questo suona come un campanello d’allarme per i tifosi napoletani. Ne vedremo delle belle. Lavezzi-Inter si appresta a diventare la telenovela del mercato estivo.

    Ezequiel Lavezzi © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    VARIE MANOVRE – Non solo Lavezzi, l’Inter vorrebbe rinforzare il reparto offensivo con un giocatore capace di dar fiato al 33enne Diego Milito, e molte strade portano a Mattia Destro, cresciuto nelle giovanili nerazzurre ed esploso definitivamente in questa stagione a Siena. L’Inter dovrà far presto visto che il giovane Destro è ambito da molte società italiane (Roma e Lazio su tutte). Per quanto riguarda il centrocampo sono molteplici i nomi accostati ai nerazzurri in questi giorni. Innanzitutto si affretterà a riscattare dal Porto il 25enne Fredy Guarin, il centrocampista colombiano sarà il perno del centrocampo nerazzurro a cui vanno aggiunti Poli, Obi e Coutinho, quest’ultimo tornerà dal prestito all’Espanyol dove ha realizzato 4 goal in 14 presenze. Ma la società nerazzurra vuole rimpinguare ulteriormente il centrocampo e sta tenendo sotto osservazione vari giocatori tra cui Nigel De Jong del Manchester City, Etienne Capouè del Tolosa e Gaby Mudingayi del Bologna, su quest’ultimo è in vantaggio però il Milan.

    POSSIBILI PARTENZE – Il futuro di Diego Forlan sembra essere segnato e non sarà certamente a Milano. Il giocatore uruguaiano, accontonato completamente da Stramaccioni, ha molti estimatori in Brasile e l’Inter non avrebbe remore nel disfarsi di un giocatore il cui peso sul bilancio è tanto. Dal Brasile potrebbe arrivare un’offerta anche per il 34enne Lucio e a quel punto possibile stop alla cessione di Andrea Ranocchia. Altro partente in vista è Mauro Zarate, che non verrà riscattato dall’Inter per via del prezzo del riscatto che si aggira sui 15 milioni ma il giocatore è molto apprezzato dal tecnico interista e quindi non è da escludere l’ipotesi di una trattativa in cui venga inserito Pazzini, richiesto da Claudio Lotito. Capitolo a parte merita Wesley Sneijder, rigenerato dalla cura Stramaccioni e ambito da molti anni dal Manchester United. Moratti sacrificherà l’olandese per fare cassa o punterà ancora sul numero 10 olandese? Lo scopriremo solo vivendo…

  • Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Il Manchester City di Roberto Mancini è a un passo dal titolo. I Citizens escono vittoriosi dalla difficilissima trasferta di Newcastle in piena corsa per un posto in Champions League e mettono una seria ipoteca sulla vittoria della Premier League, dovendo ora battere in casa all’Etihad Stadium la settimana prossima il QPR.

    PRIMO TEMPO – Il tecnico di Jesi non cambia una virgola dalla formazione vincente contro il Manchester United mettendo Aguero in avanti, con il tridente di trequartisti formato da Silva, Tevez e Nasri con Barry e Yaya Tourè a fare da barriera davanti al fortino Lescott-Kompany-Hart. Il Newcastle di Pardew  risponde con un 4-3-3 e in avanti il trio delle meraviglie Ba-Ben Arfà e soprattutto Cissè, autore mercoledì del gol della stagione a Stamford Bridge. Il match si sviluppa su ritmi alti con il City che si fa preferire nel possesso palla e inizia a martellare il Newcastle soprattutto dalla sinistra con David Silva in gran giornata. La prima occasione infatti è proprio sui piedi dello spagnolo che impegna Krul con un diagonale velenoso da posizione defilata e poi ancora il fantasista di Mancini inventa per Aguero che però calcia debolmente in porta. I Magpies mettono il muso fuori al 30′, quando Zabaleta perde malamente palla sulla trequarti, Gutierrez scodella in area e Hart è super a salvare su conclusione di Ben Arfa. C’è tempo ancora al 40′ per una combinazione in veocità sulla sinistra Clichy-Silva con lo spagnolo che pesca Barry in area che ci prova due volte e sul secondo tentativo Davide Santon salva sulla linea.

    Yaya Tourè © Andrew Yates/ Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Newcastle prova ad essere un po’ più pericoloso e propositivo ma riesce a creare solo al 63′ con Demba Ba che apre sulla destra per Ben Arfa che da buona posizione spara alto. I minuti passano e la tensione sale alle stelle fino al 69′, minuto che probabilmente segna la storia di questo campionato mettendo una mano del City sulla Premier. Aguero controlla la palla al limite dell’area, scarica all’indietro per Yaya Tourè che di piattone di prima intenzione mette la palla dove Krul non può arrivare, 0-1 e anche il Mancio sempre contenuto nelle esultanze nelle ultime settimane esplode. Passano i minuti e il Newcastle non crea niente di pericoloso e tutto sbilanciato in avanti prende anche il gol dello 0-2 in contropiede, innescato da Aguero e finalizzato ancora da Yaya Tourè stavolta di sinistro dall’interno dell’area, vero specialista in gol pesanti.

    DIFFERENZA RETI – Adesso le due di Manchester si trovano ancora appaiate in classifica a quota 86 dopo la vittoria pomeridiana dello United in casa contro lo Swansea per 2-0, con reti di Scholes e Youngs. La differenza reti è sempre invariata a più 8 per gli uomini di Mancini e come già detto in caso di vittoria con il QPR settimana prossima sarà titolo, il primo in Inghilterra per il Mancio e per il City dopo 44 anni di attesa e di sofferenze dopo gli ultimi venti anni trionfanti dei cugini.

    VOLATA CHAMPIONS – Per quanto riguarda il terzo e quarto posto sarà tutto da decidere all’ultima giornata, con Arsenal per ora terzo a 67, Tottenham quarto a 66, Newcastle quinto a 65 e il Chelsea virtualmente a quota 64 se vince il recupero di campionato. I Gunners saranno impegnati sul campo del WBA già salvo, gli Spurs invece riceveranno il Fulham ancora in corsa per un posto in Europa League, i Magpies vanno in trasferta contro l’Everton anche loro in lizza per un posto in Europa e i Blues giocheranno in casa con il Blackburn in piena lotta per salvarsi.

  • Ferguson Mancini rissa sfiorata nel derby di Manchester

    Ferguson Mancini rissa sfiorata nel derby di Manchester

    L’allievo supera il maestro, o quasi. Non senza prima scendere a livelli particolarmente infimi. Mancini e Ferguson a muso duro nel derby che ha regalato al City il primato in Premier, considerato il +8 nella differenza reti fra le due squadre di Manchester appaiate in testa a quota 83 punti, quando mancano soltanto due sfide al termine della stagione. A far scoppiare la scintilla fra i due tecnici il fallo di De Jong ai danni dell’attaccante Red Devil Welbeck. Siamo al minuto 75, i padroni di casa sono avanti 1-0. La leggenda scozzese perde le staffe e si dirige imbufalito verso l’italiano. Mancini risponde in maniera spavalda e poco elegante con il classico “parla, parla”. Che in Inghilterra si trasforma in un non meno elegante “talk, talk”.

    MANCINI – Nel post-partita il tecnico di Jesi chiarisce come al momento del fallo si fosse avvicinato al quarto d’uomo per dirgli che era il suo giocatore in realtà ad aver subito fallo. Quanto a Ferguson Mancini afferma come sia comprensibile l’irrequietezza di Sir Alex, che ha assistito ieri ad un autentico suicidio calcistico, dopo aver dilapidato gli 8 punti di vantaggio in meno di un mese. In ogni caso l’ex allenatore dell’Inter ha voluto precisare che la questione poteva considerarsi conclusa, almeno da parte sua.

    roberto-mancini-alex-ferguson | © PAUL ELLIS/AFP/GettyImages

    FERGUSON – Meno diplomatico rispetto al collega, Fergie rincara la dose dopo il 90′, a partita ormai finita. Secondo lo scozzese, Mancini avrebbe trascorso tutto il tempo a lamentarsi con arbitro, guardalinee e quarto d’uomo. Inoltre Ferguson ha ricordato di come il tecnico italiano già in passato si sia lamentato dei direttori di gara, aggiungendo ironicamente che senz’altro dopo il match di oggi non avrebbe avuto modo di criticare l’operato arbitrale.

    Per la corsa verso il titolo Sir Alex si è detto piuttosto pessimista, consapevole dell’impresa che attende i suoi uomini nelle ultime due partite di campionato.

    FERGUSON MANCINI, CHE SCINTILLE. VIDEO
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  • United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    L’Etihad Stadium di Manchester è gremito fino all’ultimo posto disponibile per la partita che può valere una stagione. City e United si sfidano nella trentaseiesima giornata di Premier con i Red Devils in vantaggio di 3 punti sui “rumorosi vicini” come Sir Alex Ferguson chiama la squadra di Mancini, che però ha una migliore differenza reti, fattore che può essere determinante in caso di arrivo a pari punti in classifica.

    Il Mancio schiera i suoi con il collaudato 4-2-3-1, mettendo ancora dal primo minuto Tevez a giocare tra le linee affiancato da Nasri e Silva, con El Kun Aguero unica punta e Barry e Yaya Toure sono lo schermo davanti a Kompany e Lescott. Ferguson risponde con uno schieramento un po’ più conservativo con Rooney unica punta e 5 centrocampisti, con Nani e Giggs larghi sulle fasce a supporto del centravanti inglese, Scholes, Park e Carrick a lottare con i tecnici trequartisti dei Citizens.

    La tensione al calcio di inizio è fortissima e lo United parte subito a cannone e già al primo minuto sugli sviluppi di un angolo reclama per un calcio di rigore per un mani in area di Kompany su conclusione di Carrick. Il City è schiacciato nella propria trequarti e per i primi 10 minuti gli ospiti tengono il pallino del gioco cercando specialmente con Nani di andare sul fondo ma Clichy è bravo a non farsi mai superare. Il City inizia a uscire dal guscio e a mettere la palla in terra, cercando di sfondare dalla destra con Nasri e Zabaleta che scambiano spesso posizione crando un’occasione al 15′ con il francese che in percussione serve Tevez che crossa basso teso e Smalling è bravo ad anticipare Aguero. La partita si mantiene su ritmi altissimi e Kompany becca il giallo al 24′ per un’entrataccia su Rooney a centrocampo. La seconda metà del primo tempo è tutta di marca City con gli uomini di Mancini che ripartano bene in velocità arrivando ancora alla conclusione due volte con Aguero, che prima spara alto da buona posizione e poi servito da Tevez calcia debolmente e la palla si perde in angolo con la disperazione anche del suocero Diego Armando Maradona presente sugli spalti. Il tempo passa, si arriva al 45′: l’arbitro Marriner da due minuti di recupero e al 47′ su angolo pennellato da Silva capitan Kompany sovrasta Smalling andando altissimo di testa segnando il gol dell’1-0, momento perfetto per andare in vantaggio.

    Vincent Kompany © Andrew Yates/ Getty Images

    Il secondo tempo si apre senza nessuna sostituzione, lo United cerca di prendere la partita in mano, ma i quattro dietro del City sono in giornata di grazia e respingono ogni assalto, con Kompany e Lescott che contengono con facilità Rooney e Clichy e Zabaleta non si fanno praticamente mai passare da Nani e Giggs. Anche a centrocampo la situazione per Ferguson non è migliore con Carrick e Scholes che rimbalzano sistematicamente su Barry e Yaya Toure, al 57′ il tecnico scozzese cambia qualcosa mettendo Welbeck che va ad affiancare Rooney togliendo uno spaesato Park. La pressione dello United non frutta nemmeno un tiro in porta, Mancini toglie Tevez e mette De Jong spostando Yaya Toure sulla trequarti. Questo è il cambio azzeccato di Mancini che spinge il baricentro dei Red Devils indietro, con l’ivoriano che tiene tutti i palloni che piovono dalle sue parti e si fa anche pericoloso con due conclusioni che passano vicine al palo.

    C’è  tempo anche per uno scontro verbale e quasi fisico fra Mancini e Ferguson subito dopo il cartellino giallo rimediato da De Jong per un fallo ai danni di Welbeck. La partita si fa nervosa e fioccano i cartellini gialli con De Jong, Jones, Yaya Tourè e Carrick sulla lista dei cattivi di Marriner. Il City si rende ancora pericoloso con Aguero che calcia sull’esterno della rete da posizione defilata e Nasri dopo aver messo a sedere Ferdinand in area traccheggia troppo e Jones salva in scivolata. Negli ultimi 10 minuti c’è tempo per le sostituzioni, Mancini toglie Silva e inserisce Richards a rinforzare la difesa e Milner al posto di Nasri mentre Ferguson mette nella mischia Valencia e Youngs ma è troppo tardi e anche con 5 minuti di recupero i Red Devils non riescono mai ad impensierire Hart. Al triplice fischio finale i Citizens tornano in vetta alla classifica, seppure a pari punti ma con la migliore differenza reti.

    Il City ha meritato questa vittoria e ora dovrà vincere le due rimanenti partite e mantenere la miglior differenza reti ora a quota più 8 per vincere il titolo. Lo United torna a casa con una serata da dimenticare e con l’amarezza di non averci nemmeno provato, un po’ grazie alla bravura del City un po’ a causa della serata negativa di Rooney su tutti, peggiore in campo per i suoi.

    Prossimi due turni

    Newcastle-Manchester City      Manchester United-Swansea

    Manchester City-QPR                Sunderland-Manchester United

    VIDEO MANCHESTER CITY MANCHESTER UNITED 1-0

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  • Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    La trentacinquesima giornata di Premier League regala ancora sorprese e vede il Manchester City di Roberto Mancini portarsi a meno 3 dalla capolista Manchester United fermata all’ora di pranzo all’Old Trafford dall’Everton in un rocambolesco 4-4. Ora le due di Manchester sono a quota 83 e 80 punti con ancora lo scontro diretto da giocare lunedì 30 aprile all’Etihad Stadium, con gli uomini di Mancini a più 6 di differenza reti sullo United.

    All’Old Traffors i Red Devils scendono in campo con l’artiglieria pesante con Rooney e Welbeck in avanti, assistiti sulle fasce da Nani a sinistra e Valencia sulla destra. Dopo una mezzora di sostanziale equilibrio l’Everton passa in vantaggio a sorpresa con Jelavic di testa su cross dalla destra. Il bomber arrivato a gennaio dai Glasgow Rangers batte De Gea praticamente dalla linea di fondo con un gran lob di testa. Gli uomini di Ferguson però ci mettono appena 8 minuti a riorganizzare le idee e al 40′ su cross dalla sinistra di Nani, Rooney fulmina Howard in tuffo di testa. Il primo tempo si chiude in parità e la ripresa è un continuo colpo di scena con ben sei reti segnate.

    Al 56′ lo United va in vantaggio grazie a Welbeck che dal limite dell’area segna un Eurogol piazzando la palla all’incrocio dei pali con un tiro a giro e dopo appena 3 minuti arriva il gol dell’illusione per i campioni in carica, con Carrick che scarica per Welbeck, la punta di prima serve Nani che a tu per tu con Howard lo supera con un delizioso tocco sotto.

    Samir Nasri © Shaun Botterill/ Getty Images

    La partita sembra chiusa al 60′ con l’uno-due micidiale dello United, ma i Toffees riaprono nuovamente il match questa volta con Fellaini che gira in rete un cross dalla destra con una gran volè sulla quale De Gea non può niente. Non passano nemmeno due giri di orologio e il Manchester United torna di nuovo a più 2 nello score ancora con Rooney servito ancora da Welbeck, man of the match. I ragazzi di Ferguson a questo punto sentono la vittoria in banca e il primato messo al sicuro ma un tremendo calo di concentrazione ed un’eccesso di sicurezza rimettono in partita l’Everton prima con il gol del 4-3 ancora di Jelavic che piazza la palla all’angolino di destro e all’84’ arriva il clamoroso gol del pareggio con il Sud Africano Pienaar che su assist di Fellaini segna un gol pesantissimo, che costa due punti fondamentali ai padroni di casa.

    Il Manchester City era impegnato sul campo dell’ultima in classifica Wolverhampton, con un unico risultato a disposizione. Mancini conferma la coppia d’attacco Aguero-Tevez con Nasri e Silva a inventare alle loro spalle. I Citizens partono lenti, controllando il possesso palla e subendo qualche scorribanda dei padroni di casa, però ben controllate dalla difesa ben organizzata da Kompany e Lescott. Gli ospiti non giocano la miglior partita dell’anno ma appena schiacciano l’acceleratore sono problemi per i Wolves, con Aguero e Nasri che sfiorano per questione di centimetri la rete, che poi arriva pochi minuti più tardi con il Kun Aguero che su perfetto assist di Clichy dalla sinistra a tu per tu con il portiere non ha problemi a piazzare la palla in rete.

    La prima frazione si chiude sull’1-0 senza altre troppe emozioni, e la ripresa si apre con il solito copione, il City tiene la palla e i Woves tentano qualche ripartenza impegnando Hart in un paio di occasioni. Mancini sostituisce uno spento Silva e inserisce De Jong a rinforzare il centrocampo, e al 74′ Carlitos Tevez batte una punizione veloce a metà campo per Clichy, l’esterno francese rende la palla all’Apache che serve un assist al bacio per Nasri che secca il portiere con un gran diagonale  che chiude la partita. Ora i Citizens sono consapevoli di aver un’occasione enorme lunedì prossimo, premio anche di non aver mai mollato anche quando appena due settimane fa si trovavano a meno 8 dai cugini e tutto il lavoro fatto sembrava essere sfumato in un mese. Gran parte del merito va dato anche a Mancini che ha sempre dichiarato di crederci e che ha fatto un gran lavoro mentale su giocatori ancora con problemi caratteriali e inesperti.

    Tutti i risultati.

    Arsenal-Chelsea 0-0

    Aston Villa-Sunderland 0-0

    Blackburn-Norwich 2-0

    Bolton-Swansea 1-1

    Fulham-Wigan 2-1

    Newcastle-Stoke 3-0

    QPR-Tottenahm 1-0

    Manchester UTD-Everton 4-4

    Livepool-West Bromwich Albion 0-1

    Wolverhampton-Manchester City 0-2