Tag: manchester united

  • Nani messo fuori rosa, duello Juve-Inter a gennaio

    Nani messo fuori rosa, duello Juve-Inter a gennaio

    Il calciomercato si è chiuso da un mese esatto ma i rumors no, quelli vanno avanti sempre. Specie in Italia dove i soldi non sono tanti e allora le società puntano molto sui parametri zero e su giocatori in rottura con le proprie società. E’ accaduto con Llorente, giocatore dell’Athletic Bilbao inseguito a lungo dalla Juventus ma anche dell’Inter che sembra destinato ad arrivare in Italia a fine stagione. Ma c’è un altro giocatore che sembra aver acceso i desideri delle due storiche rivali: si tratta del portoghese del Manchester United Nani. Secondo i media inglesi e lusitani infatti il forte esterno potrebbe lasciare preso i Red Devils nonostante il suo contratto scada nel 2014. I motivi sono molteplici ma tutti legati al rapporto, ormai logoro, tra il giocatore e il suo allenatore Alex Ferguson.

    Nani © Michael Regan/Getty Images

    A sancire la rottura definitva tra i due sarebbe stato l’episodio verificatosi nei giorni scorsi quando a seguito di uno scontro di gioco in allenamento Nani avrebbe colpito il giovane compagno di squadra Petrucci con un pugno. Tanto è bastato al manager del club inglese per metterlo fuori rosa e decidere di cederlo ben prima della scadenza. Si di lui la prima a fiondarsi sarebbe stata la Juventus che a quanto pare avrebbe offerto 15 milioni di euro. A Conte infatti piace tanto il giocatore e già nell’estate del 2011 la formazione bianconera ci provò, ma poi non se ne fece nulla per via della valutazione piuttosto alta del giocatore.

    Questa almeno la versione inglese visto che in Portogallo invece si parla sempre più insistentemente di un interessamento dell’Inter pronta a mettere sul piatto Sneijder, giocatore molto amato da Ferguson, pur di arrivare all’esterno. E in tal caso l’operazione avverrebbe attraverso uno scambio alla pari. Mancano ancora tre mesi alla riapertura delle liste di trasferimento ma il duello sul doppio fronte Llorente – Nani sembra essere cominciato: potrebbe essere un gennaio caldo, almeno dal punto di vista del calciomercato.

  • Guardiola: “Io al Milan? non si sa mai”

    Guardiola: “Io al Milan? non si sa mai”

    In queste ore che precedono la vigilia di Udinese-Milan, partita chiave per la gestione Allegri, riappare come un fantasma l’ex allenatore del Barcellona Pep Guardiola. Dal suo soggiorno americano il maestro spagnolo ha se vogliamo aperto ad un probabile futuro in Italia, sulla panchina dei rossoneri, anche se questa ipotesi appare quantomeno irrealistica per mille motivi. Io al Milan? Non si sa mai nel calcio”la risposta di Pep alla domanda di un giornalista durante un’intervista rilasciata in Messico, dove si trova per una vacanza di pochi giorni, prima di tornare a New York insieme alla sua famiglia. Dichiarazioni che arrivano in un momento in cui la guida tecnica del Milan è in fortissima discussione e che sicuramente non aiuteranno psicologicamente Allegri, sempre più sulla graticola per i risultati ed il gioco espresso in avvio di stagione. Sentimento opposto invece si registra tra i tifosi del Diavolo, eccitati dall’idea che nella prossima stagione la loro squadra del cuore possa essere guidata da Guardiola.

    In realtà le possibilità che lo spagnolo approdi al Milan sono piuttosto remote. Vuoi per l’ingaggio plurimilionario che Pep chiederebbe alla società di Via Turati, le cui casse societarie ultimamente piangono. E come conseguenza diretta, vuoi per il poco sex-appeal che il club rossonero possa suscitare in Guardiola, reduce da quattro stagioni in Spagna nelle quali i soldi non sono di certo mancati. Vuoi per i giocatori non funzionali al progetto. Vuoi perché quando Guardiola osserva il centrocampo del Milan attuale e lo rapporta con quello blaugrana scappa dopo aver letto i primi due nomi. Vuoi perché Guardiola è a New York non per una gita scolastica, non perché affetto da mania statunitense, ma per uno scopo ben preciso, ovvero quello di perfezionare il suo inglese, e non di certo per allenare nel nostro Paese.

    Joseph Guardiola, sogno proibito del Milan | ©JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Tutto lascia pensare che il futuro di Pep Guardiola sia già scritto, e si chiami Manchester United. E’ lui l’erede designato di Sir Alex Ferguson. La leggenda scozzese con ogni probabilità lascerà la panchina dello United per una dorata pensione al termine di questa stessa stagione, qualunque risultato sportivo verrà proclamato a maggio. Pep non ha mai nascosto la sua passione per la Premier League, che da sempre lo affascina. Tra Red Devils e Milan l’ex tecnico del Barca non dovrebbe avere dubbi, con gli inglesi nettamente favoriti. Per buona pace di Berlusconi, dei tifosi rossoneri, e di Jose Mourinho.

  • Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Con le partite di ieri (mercoledi 18 settembre n.d.r.) si è conclusa la prima giornata della fase a girone della Champions League. Tante conferme e qualche sorpresa con Barcellona e Manchester United che faticano più del dovuto per avere la meglio su Spartak Mosca e Galatasaray. La Juventus si dimostra squadra concreta e vivace, strappando un prezioso 2-2 ai detentori della coppa allo Stamford Bridge, recuperando un doppio svantaggio. Le sorprese arrivano dalle vittorie esterne di Bate Borisov e Cluj che superano agevolmente Lille e Braga. I vice campioni d’Europa del Bayern Monaco vincono di misura contro il Valencia. Da segnalare le quattro doppiette in otto partite.

    GRUPPO E – Vidal (zoppicante) e Quagliarella annullano la pregevole doppietta del brasiliano Oscar (secondo gol bellissimo) e permettono ai bianconeri di tornare a casa con un punto importantissimo contro il Chelsea fuori casa. Nell’altra sfida del girone gli ucraini dello Shakhtar superano facilmente i campioni danese del Nordsjaelland con un secco 2-0 (doppietta di Mkhitaryan).

    Leo Messi in azione contro lo Spartak Mosca © JOSEP LAGO/Getty Images

    GRUPPO F – La prima sorpresa della giornata arriva in questo girone con il Bate Borisov che supera con un secco 3-1 i francesi del Lille in Francia, fantastico il primo gol della partita di Volodko. Mentre il Bayern Monaco supera 2-1 il Valencia con le reti di Schweinsteiger e Kroos. Al 90′ Valdez rende meno dolorosa la sconfitta per gli spagnoli.

    GRUPPO G – Barcellona in grossa difficoltà contro lo Spartak Mosca. Messi con una doppietta salva gli spagnoli da una clamorosa sconfitta, risultato finale 3-2. Nell’altra partita del girone l’unico 0-0 della serata tra Celtic e Benfica, in una partita noiosa e senza occasioni rilevanti.

    GRUPPO H – Allo United basta un gol di Carrick ad inizio partita per portare a casa i 3 punti contro il Galatasaray. Gara sofferta ed equilibrata che gli inglesi potevano chiudere ad inizio ripresa ma Muslera neutralizza un rigore tirato da Nani. In Portogallo, clamorosa sconfitta del Braga ad opera del Cluj per 2-0. I rumeni chiudono la partita in mezzora con la doppietta di Bastos.

  • Programma Champions League tocca al Barcellona

    Programma Champions League tocca al Barcellona

    Se ieri c’è stato lo show di Real Madrid e Paris Saint Germain, quest’oggi ci sarà l’esordio stagionale in Champions League per il Barcellona orfano di Guardiola, per il Manchester United e per i finalisti dello scorso anno del Bayern Monaco. I blaugrana ospiteranno al Camp Nou lo Spartak Mosca e si affideranno al solito Messi per superare la diga che formeranno i russi per strappare almeno un pareggio. Gli inglesi dello United, nella scorsa edizione eliminati alla fase a gironi, sfideranno il Galatasaray all’Old Trafford e punteranno sull’olandese van Persie, protagonista nelle prime partite di Premier. Mentre per i bavaresi la difficile sfida contro il Valencia all’Allianz Arena, ancora senza la punta Gomez fermo per infortunio.

    GRUPPO E (Chelsea, Juventus, Nordsjaelland, Shakhtar) – Subito una sfida importante per la Juventus che rientra in Champions League dopo tre anni di assenza e andrà a sfidare subito i detentori della coppa del Chelsea allo Stamford Bridge. Nell’altra sfida del girone lo Shakhtar ospiterà i campioni danesi del Nordsjaellandal loro esordio assoluto in questa competizione.

    Conferenza stampa di Alcantara © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Shakhtar Donetsk (4-3-1-2): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Fernandinho, Ilsinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Nordsjaelland  (4-5-1): J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.

    GRUPPO F (Bate Borisov, Bayern Monaco, Lille, Valencia) – Sfida di cartello di questo mercoledi, Bayern Monaco-Valencia. I tedeschi si affideranno alla velocità e alla fantasia di Ribery e Robben, gli spagnoli alla concretezza della punta Soldado. Lille-Bate Borisov chiude il girone in un match dove i francesi sono i favoriti.

    Lilla (4-3-3): Landreau; Debuchy, Basa, Chedjou, Beria; Balmont, Mavuba, Martin; Kalou, De Melo, Payet.
    Bate Borisov (4-3-1-2): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Yurevich; Volodko, Likhtarovic, Sivakov; Hleb; Bressan, Rodionov.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Müller, Kroos, Rybery; Mandzukic.
    Valencia (4-2-3-1): Diego Alves; Joao Pereira, Rami, Victor Ruiz, Cissokho; Tino Costa, Parejo; Feghouli, Jonas, Guardado; Soldado.

    GRUPPO G (Barcellona, Benfica, Celtic, Spartak Mosca) – Senza Guardiola, i blaugrana contro lo Spartak Mosca dovranno dimostrare di non aver perso lo smalto europeo che ha contraddistinto il club in questi anni. Calcio spettacolo e tanto possesso palla. Dopo un anno, potrebbe tornare in campo David Villa. Celtic-Benfica è un match molto equilibrato. Forza fisica contro tecnica. Una sfida da seguire con attenzione.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Spartak Mosca (4-4-2): Dykan; K. Kombarov, Insaurralde, Sucky, D. Kombarov; McGeady, Kallstrom, Romulo, Bilyaletdinov; Ari, Emenike.

    Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Wilson, Mulgrew, Izaguirre; Forrest, Brown, Kayal, Commons; Hooper, Watt.
    Benfica (4-1-3-2): Artur; Maxi Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Matic; Salvio, Carlos Martins, Gaitan; Cardozo, Rodrigo.

    GRUPPO H (Braga, Cluj, Galatasaray, Manchester United) – Occhio alla sfida tra United e Galatasaray, i turchi non sono una squadra da sottovalutare e potrebbe portare dei problemi alla difesa inglese che in avanti si affida alla coppia van Persie – Welbeck. Il Braga invece ospiterà il Cluj. I portoghesi in casa dimostrano grande solidità e i rumeni punteranno a ottenere almeno un punto.

    Braga (4-2-3-1): Beto; Salino, Dauglao, Paulo Vinicius, Ismaily; Custodio, Hugo Viana; Alan, Mossoro, Ruben Micael; Eder.
    Cluj (4-2-3-1): Mario Felgueiras; Ivo Pinto, Cadù, Piccolo, Camora; Godemeche, Muresan; Sougou, Rafael Bastos, Diogo Valente; Kapetanos.

    Manchester United (4-4-2): Lindegaard; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Carrick, Scholes, Cleverly; Van Persie, Welbeck.
    Galatasaray (4-2-3-1): Muslera; Ebouè, Cris, Kaya, Balta; Felipe Melo, Selcuk Inan; Burak Ylmaz, Umut Bulut, Amrabat; Elmander.

  • Duello tra Juve e Manchester United per il baby Domenico Berardi

    Duello tra Juve e Manchester United per il baby Domenico Berardi

    Nelle prime due partite del campionato di Serie B ha sorpreso pubblico e addetti ai lavori. Stiamo parlando di Domenico Berardi, nome nuovo del calcio italiano. Classe ’94, attaccante esterno ambidestro, Domenico è un prodotto doc del Sassuolo, squadra in cui ha debutto nella Primavera fin dall’età di 16 anni, con 1 gol in quattro presenze. Il primo settembre scorso ha siglato il suo primo gol tra i professionisti nel match casalingo contro il Crotone, vinto dagli emiliani per 2-1. Il tecnico Eusebio Di Francesco rappresenta forse uno degli elementi chiave per la crescita del giocatore. Reduce dalla sfortunata esperienza con il Lecce nella scorsa stagione, l’abruzzese non ha esitato nel consegnare la maglia da titolare a un 18 enne fino a pochi mesi fa completamente sconosciuto. Adesso il nome di Domenico Berardi è finito nelle agende di Sir Alex Ferguson e Beppe Marotta. Dalla provincia alla città il passo è breve.

    Carta Boakye La Juventusè avvantaggiata nella corsa all’attaccante del Sassuolo considerati gli ottimi rapporti con la società emiliana. Già due operazioni di rilievo hanno visto protagoniste i due club nell’ultima finestra di calciomercato. Oltre al centrocampista centrale Yussif Chibsah, si è trasferito al Sassuolo anche il talentuoso attaccante ex Genoa Boakye, acquistato dai bianconeri a titolo definitivo per un affare totale da 5 milioni di euro.

    giuseppe marotta | ©Claudio Villa/Getty Images

    Ombra Ferguson Le malelingue sostengono che prima della Juventus siano arrivati gli inglesi del Manchester United. E quando di mezzo c’è Alex Ferguson la mente torna subito al caso Pogba, tormentone del mercato bianconero conclusosi positivamente dopo quasi sei mesi. Stavolta sarà lo scozzese a spuntarla?

    Parola al Sassuolo Il direttore sportivo del Sassuolo, Nereo Bonato, intervistato in esclusiva dalla redazione di Tuttomercatoweb, ha confermato l’interesse di Juve e United per Domenico Berardi, ribadendo però l’intenzione di confermare il classe ’94 almeno fino al termine della stagione in corso. Per il trasferimento del gioiellino emiliano se ne riparlerà quindi ad inizio giugno, quando con ogni probabilità verrà data la precedenza al club italiano (“sarebbe meglio tenerli in Italia certi ragazzi”, le parole del ds Bonato).

    LA SCHEDA DI DOMENICO BERARDI

  • Ibrahimovic salva Ancelotti. Tris per Van Persie

    Ibrahimovic salva Ancelotti. Tris per Van Persie

    Un fine settimana calcistico ricco di spunti quello appena conclusosi nella serata di ieri, con la strabiliante vittoria della Roma a San Siro contro l’Inter. Oltre i confini nazionali lo spettacolo non è stato da meno. Diversi calciatori hanno esaltato le platee ai margini del terreno di gioco. Ciascun Paese d’Europa ha offerto un contributo importante al fine di stilare una speciale classifica dove decretare il numero uno risulta impresa quantomeno ardua. Se il venerdì rientrasse weekend non avremmo dubbi, assegnando  il premio al colombiano Falcao, la cui tripletta contro il Chelsea nella finale della Supercoppa Europea ha riscritto le pagine degli almanacchi sportivi. Se il sabato è stato segnato inevitabilmente dalla tripletta di Pazzini, la domenica non è stata da meno.

    Van Persie superUno strepitoso Van Persie ha consentito al Manchester United di conquistare tre punti importantissimi sul campo del Southampton (nuova squadra dell’ex Bologna Ramirez), dopo che lo United erano stati sotto 2-1 fino tre minuti dal termine. L’olandese ha realizzato una tripletta, intervallata da un calcio di rigore fallito al 70′. Il gol vittoria è giunto allo scadere, quando ormai le speranze dei fan Red Devils andavano spegnendosi. Gli uomini di Ferguson rispondono così al successo casalingo del City (3-1 contro il Qpr) e la vittoria del Chelsea di martedì scorso.

    zlatan ibrahimovic | ©FRANCOIS LO PRESTI/AFP/GettyImages

    Ci pensa Ibra In Francia intanto si sblocca il Psg, impegnato nella trasferta di Lille. L’avversario non era dei più semplici, ma se in squadra hai un giocatore come Zlatan Ibrahimovic, tutto diventa più semplice. Pronti-via e lo svedese realizza il terzo gol con la maglia del Paris Saint Germain. Chedjoui spaventa gli ospiti al 12′, trovando l’immediato pareggio. E’ ancora Zlatan però a togliere le castagne dal fuoco, raddoppiando nove minuti più tardi. Dopo quattro partite il Psg è ottavo in classifica, al cui comando troviamo il sorprendente Marsiglia (percorso netto fin qui dei fratelli Ajew e compagni).

    Bayern caterpillar Ennesima prestazione monstre dei vice campioni d’Europa, che nella seconda giornata di Bundesliga abbattono per 6-1 lo Stoccarda. Muller si conferma leader dei bavaresi, realizzando una doppietta. Ripete l’esordio più che positivo anche il neo acquisto Mandzukic (due gol in due partite per l’ex Wolsburg). Il Bayern viaggia a punteggio pieno, con 6 punti conquistati nelle prime due partite, e può vantare già due punti di vantaggio sui campioni in carica del Borussia, fermato sull’1-1 sabato pomeriggio dal modesto Norimberga.

    Bravo Longo! Esordio col botto per Samuele Longo, trasferitosi in prestito all’Espanyol negli ultimi giorni di calciomercato. L’ex stella della Primavera interista va subito in gol con la sua nuova squadra. Longo ha firmato il momentaneo 2-0 contro il Levante, che poi ha compiuto una rimonta strepitosa nel corso del secondo tempo chiusa dal gol del 3-2 di Michel al 90′. I dodici mesi in Spagna serviranno al baby talento nerazzurro per crescere dal punto di vista tecnico e professionale. Se Longo confermerà  le sue potenzialità,  non sarà difficile vederlo nei prossimi anni vestire la maglia dell’Inter. Quella dei grandi si intende. Ad aspettarlo, salvo ribaltamenti dell’ultim’ora, ci sarà ancora il “maestro” Andrea Stramaccioni.

  • Paul Pogba alla Juventus con lo United nel cuore

    Paul Pogba alla Juventus con lo United nel cuore

    Sembra non finire più la storia di Paul Pogba il quale, dopo mesi di lunga trattativa, è riuscito ad arrivare ad indossare la maglia della Juventus. Questa volta però a parlare è proprio il giovane centrocampista francese che ha voluto mettere una pietra sopra al suo passato, spiegando le motivazioni che l’hanno spinto a lasciare il Manchester United e ad approdare tra le fila bianconere. Motivo principale della sua partenza è stata la non perfetta sintonia con Ferguson e soprattutto il fatto che il più delle volte si è visto escludere dai giocatori scelti per affrontare le partite con la spiegazione che è ancora troppo giovane: Pogba è infatti uno dei più grandi talenti del momento e, essendo nato nel 1993, ha davanti a se una lunga carriera da vero protagonista.

    Già nella Nazionale francese il centrocampista si è infatti ritagliato un ruolo importante conquistando con l’under 19 più titoli e soprattutto la fascia di capitano. Per questo motivo le risposte di Ferguson non bastavano più a Pogba, che ha deciso di non rinnovare con lo United e di arrivare ad indossare la maglia bianconera numero 6, permettendo a Beppe Marotta di mettere a segno un colpo importantissimo per il club di Torino.

    Paul Pogba © Claudio Villa/Getty Images

    Inoltre Paul Labile Pogba, questo il nome completo del calciatore, si è fatto notare anche per le parole che ha voluto dire nei confronti del suo ex club: nonostante il divorzio infatti il centrocampista ha spiegato di non poter minimamente parlare male dello United, in quanto resterà sempre nel suo cuore per essere stata una grande famiglia durante questi anni e soprattutto la prima vera grande esperienza dove è cresciuto sia personalmente che come giocatore. Proprio per questo e specialmente perché si sentiva pronto a disputare un vero campionato il francesino ha avuto il coraggio di lasciare Ferguson, il quale invece riteneva che il suo momento sarebbe arrivato più avanti.

  • Per van Persie è duello tra Juventus e Manchester United

    Per van Persie è duello tra Juventus e Manchester United

    La sfida è aperta. Per Robin van Persie il duello è tra Juventus e Manchester United. Le due società hanno mostrato il maggior interesse verso l’attaccante olandese. I bianconeri sono sempre alla ricerca del top player offensivo mentre i red devils vorrebbero affiancare a Rooney, l’attuale giocatore dell’Arsenal.

    WENGER – Il manager francese ormai si è rassegnato all’idea di perdere il terminale offensivo della sua rosa e ha già annunciato gli acquisti di Lukas Podolski e Olivier Giroud, che dovranno rimpiazzare il partente Van Persie che ha rifiutato ogni proposta di rinnovo contrattuale dell’Arsenal, decidendo inoltre di non prendere parte alla tournée asiatica con la squadra per rimanere in Inghilterra ad allenarsi da solo e aspettare l’offerta giusta. Arsene Wenger dalla cessione dell’olandese vorrebbe guadagnare dai 25 ai 30 milioni di euro. Probabilmente troppi per un giocatore in scadenza contrattuale nel 2013. Il manager della società inglese ha posto un paletto. La cessione dovrà avvenire entro il 18 agosto (prima giornata della Premier League).

    Robin van Persie © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    IL DUELLO – Chi vincerà la sfida? Chi riuscirà a convincere il 28enne olandese a vestire la propria maglia? La Juve si è fermata ad un proposta da 5 milioni annui per van Persie, con un’offerta all’Arsenal poco sotto i 20 milioni di euro. Anche lo United avrebbe inviato la stessa offerta ai gunners.

    IL TERZO INCOMODO – E se tra i due litiganti il terzo gode? Roberto Mancini non ha mai nascosto la propria ammirazione per l’attaccante e vorrebbe portarlo al Manchester City. Prima però dovrebbe sfoltire il proprio “parco attaccanti”, composto da Dzeko, Balotelli e Tevez, più i rientri dai rispettivi prestiti di Adebayor e Santa Cruz.

    ALTRE TRATTATIVE – Il Manchester United sta per concludere l’affare con il San Paolo per Lucas, obiettivo principe dell’Inter in questa sessione di mercato. La Juventus attende invece sviluppi dall’incontro di quest’oggi tra Mattia Destro e la Roma. La società bianconera offre un ingaggio più alto al giocatore del Siena che dovrà decidere a giorni la sua futura destinazione.

  • Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Prima battuta d’arresto per il calciomercato Inter. I due obiettivi brasiliani della società nerazzurra sono sempre più lontani, o per meglio dire Paulinho sicuramente non arriverà a Milano visto che ha rinnovato con il Corinthians mentre il sogno di Moratti Lucas si allontana sempre più, su di lui c’è il forte pressing del Manchester United, pronto ad offrire ben 33 milioni di euro per portarlo alla corte di Sir Alex Ferguson.

    Insomma potremmo dire venerdì nero per l’Inter ma momento nero per il calcio italiano. Prendendo spunto dagli obiettivi brasiliani sfumati si evince che il campionato italiano non gode più dello stesso appeal di un tempo (Paulinho preferisce restare in Brasile piuttosto che giocare in Italia), dall’ormai mera speranza Lucas si evince invece ciò che un dato di fatto lampante: i top club italiani a livello economico non possono più competere con i top club europei vedi il Manchester United che spara alto per Lucas, che sarà anche un fenomeno come dicono ma che al momento non ha ancora dimostrato di valere le cifre astronomiche richieste dal suo club di appartenenza (San Paolo).

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    IL CALCIO ITALIANO PIANGE – A peggiorare il quadro inoltre dobbiamo registrare la tendenza che vede alcuni dei pezzi pregiati del nostro campionato andare all’estero più per idolatrare il Dio denaro che per altro. Ezequiel Lavezzi, esploso nell’ultima stagione a Napoli, non ci ha pensato due volte ad abbandonare la piazza di Napoli che tanto lo amava, pur di andare a giocare al Psg in un campionato francese che con tutto il rispetto non potrà mai valere quello italiano. E non basterà di certo lo sceicco del Psg a cambiare il livello della Ligue 1 visto che a comprare è solo il Paris Saint-Germain. Però, i padroni del calciomercato europeo sono loro, perchè oltre a Lavezzi, il club di Leonardo ci porterà via due autentici fenomeni, due giocatori che fanno reparto da soli: Ibrahimovic e Thiago Silva. Il Milan ha provato a resistere alle tentazioni parigine ma alla fine si è dovuto inchinare allo strapotere economico del club di Parigi, che porterà via al Milan due colonne portanti non solo del club milanese ma di tutto il calcio italiano. Non bastassero gli addii di Lavezzi, Ibra e Thiago Silva il campionato italiano perderà altri due talenti, stavolta italiani, come Verratti (anche lui al Psg) e Borini, passato al Liverpool che ha creduto in lui più di quanto ci credesse la Roma. E sono proprio gli addii di Verratti e Borini (meno eclatanti in termini economici) che devono far riflettere tutto il calcio italiano e fanno forse ancora più male…

    ADDIO PAULINHO, SPERANZA LUCAS – Chiusa la parentesi seppur lunga ma doverosa per un calcio italiano in crisi, ritorniamo ad analizzare nel dettaglio la situazione Inter. Il ds Piero Ausilio è da poco tornato dal Brasile, ma potrebbe tornarci presto. Di sicuro però non tornerà per convincere Paulinho, centrocampista classe 1988 del Corinthians, che già ha comunicato la sua intenzione di rimanere almeno un altro anno tra le file del Timao, in modo tale da poter giocare la Coppa Libertadores (Corinthians campione in carica) e il Mondiale per Club per preparsi al meglio ai mondiali brasiliani del 2014, vera e propria ossessione dei giocatori verdeoro. Discorso diverso per Lucas Rodrigues Moura da Silva, trequartista classe 1992 del San Paolo, vero e proprio sogno del presidente Massimo Moratti. In effetti per Lucas c’è ancora una speranza, seppur piccola, ma pur sempre una speranza. Dal Brasile non arrivano notizie incoraggianti perchè sul talentuoso brasiliano si è inserito prepotentemente il Manchester United, che avrebbe già offerto 33 milioni di euro, cifra superiore sia alla richiesta del San Paolo (30 milioni) ma soprattutto superiore all’offerta nerazzurra (25 milioni). Ecco che allora l’Inter potrebbe tentare l’ultimo assalto in Brasile provando almeno a pareggiare la cifra offerta dai Red Devils contando anche sui buoni rapporti tra l’entourage del brasiliano e i dirigenti nerazzurri. Ma a questo punto molti (non solo i tifosi nerazzurri) si chiederanno ma il gioco vale la candela? Varrebbe la pena svenarsi economicamente parlando per portare in Italia uno come Lucas? Se ciò accadesse non solo sarebbe un controsenso contro la politica messa in atto da Inter e Milan ma evidenzierebbe anche la confusione vigente nel calcio italiano. Lasciamo andar via i vari Verratti, Borini e via dicendo inseguendo stranieri costosissimi che magari non valgono neanche i nostri talenti. Riflettiamo. Riflettiamo.

  • Ferguson annuncia, Pogba alla Juve

    Ferguson annuncia, Pogba alla Juve

    Una delle telenovele più intriganti del calciomercato 2012, e per alcuni tratti anche imbarazzante, vede ancora protagonista la Juventus che finalmente può considerare Paul Pogba, 19enne promessa del calcio internazionale, finalmente un giocatore bianconero.

    A dare l’annuncio definitivo non è stato né l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta né tantomeno i tanti esperti di calciomercato ma addirittura Sir Alex Ferguson totem e manager pluriennale del Manchester United, ex squadra di Paul Pogba, che ha perso il giovane talento a vantaggio di Madama, a parametro zero.

    Molto stizzito ed amareggiato Alex Ferguson sicuramente perché, da intenditore di calcio qual è, è conscio di aver perso un futuro top player: “Pogba ha firmato per la Juventus tanto tempo fa, secondo quanto sappiamo noi. E’ deludente, penso che non abbia mostrato alcun rispetto nei nostri confronti. Se questo è il comportamento, meglio che se ne vada”. Queste le dichiarazioni di Ferguson a Manchester TV che rispecchiano la grande amarezza del tecnico scozzese soprattutto per il comportamento tenuto dal giovane francese.

    Paul Pogba ©Michael Regan/Getty Images

    Con l’arrivo di Paul Pogba e le dichiarazioni del procuratore di Omar El Kaddouri, Striani, che ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport24 in merito ad un suo possibile passaggio del suo assistito a Parma: “I gialloblu lo volevano, ma non sono stati decisi. Poi è arrivata la Juve, ed è evidente che quando ti vuole la Juve le priorità cambiano. Omar ha un impegno morale con la società bianconera e lo rispetterà”, vuol dire che la Vecchia Signora si è assicurata due dei talenti più puri in circolazione e senza spendere nemmeno un euro.

    Intanto Paul Pogba ha esordito nel migliore dei modi all’Europeo under 19 in corso di svolgimento in Estonia realizzando il calcio di rigore del 2-0 che ha permesso ai transalpini di superare la Serbia con il punteggio finale di 3-0