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  • Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Il Manchester United è la prima finalista della Champions League edizione 2008/2009 battendo all’”Emirates Stadium” di Londra l’Arsenal per 3-1 con la doppietta di Cristiano Ronaldo e la rete di Park.
    Il tecnico dei “Gunners” Arsene Wenger vuole ribaltare lo 0-1 subito a Manchester e schiera i suoi secondo un 4-3-2-1 Cristiano Ronaldocon Adebayor punta centrale e supportato da Van Persie e Walcott che dovrebbe portare più vivacità in attacco; Ferguson risponde con uno schema molto simile: Rooney in attacco con Ronaldo e Park a giostrare alle sue spalle.
    Pronti via e il Manchester passa subito in vantaggio all’8′ sfruttando la prima occasione da gol della serata: cross basso dalla sinistra del fuoriclasse portoghese, svarione di Gibbs che regala la palla a Park che tutto solo contro Almunia deposita la palla in rete. Passano solo 3 minuti e i “Red Devils” raddoppiano grazie ad una violenta punizione dalla distanza calciata da Ronaldo con il portiere londinese non esente da colpe. Arsenal ko e Manchester che si limita a controllare la gara forte anche del risultato dell’”Old Trafford”.
    Nella ripresa si aspetta la reazione della squadra di casa che tarda ad arrivare, infatti al 61′ Ronaldo firma la sua personale doppietta: contropiede strepitoso della squadra ospite con il portoghese abile a recuperare palla nella propria metà campo e servire Park, quest’ultimo gira su Rooney che a sua volta la da nuovamente al Pallone d’Oro 2008 che trafigge Almunia per la seconda volta portando la sua squadra sul 3-0.
    Qui si ha la reazione d’orgoglio dell’Arsenal che arrivano al gol della bandiera al 75′ grazie ad un rigore trasformato da Van Persie e procurato da Fabregas atterrato in area da Fletcher che viene espulso perchè ultimo uomo.
    Non succede più niente e triplice fischio di Rosetti che manda il Manchester verso la finale (la seconda consecutiva) del 27 maggio a Roma, che ora attende la partita di domani sera per sapere chi tra Chelsea e Barcellona cercherà di contendergli il titolo.

    Per il tabellino clicca qui

  • Arsenal-Manchester Utd in Live Blogging

    ARSENAL-MANCHESTER UTD 1-3 (fine partita)
    Marcatori: 8′ Park (M), 11′ Ronaldo (M), 61′ Ronaldo (M), 75′  rig. Van Persie (A)

    Il tabellino

    ARSENAL: Almunia, Sagna, Tourè, Djourou, Gibbs (46′ Ebouè), Walcott (64′ Bendtner), Fabregas, Song, Nasri, Van Persie (80′ Vela), Adebayor.
    A disposizione: Fabianski, Silvestre, Ebouè, Diaby, Denilson, Vela, Bendtner.
    All.: Wenger
    MANCHESTER UTD: Van der Sar, O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evrà (66′ Rafael), Fletcher, Carrick, Anderson (64′ Giggs), Park, Ronaldo, Rooney (67′ Berbatov).
    A disposizione: Kuszczak, Rafael, Evans, Tevez, Scholes, Giggs, Berbatov
    All.: Ferguson
    Arbitro: Rosetti
    Note: Serata serena con terreno di gioco in ottime condizioni. 56000 spettatori circa di cui 3000 tifosi del Manchester.
    Ammoniti: 70′ Nasri (A), 82′ Adebayor (A), 87′ Ebouè (A)
    Espulsi: 75′ Fletcher (M)
    Angoli: 7-6
    Recupero: 1′ pt, 3′ st

  • Rio Ferdinand si dà all’editoria rilanciando la sexy prosperosa Francoise Boufhal

    I giocatori oramai non si interessano solo di sport ma diversificano i propri interessi ed investimenti in campi  diversi. Questa è la volta di Rio Ferdinand, il forte difensore dei Red Evils e della nazionale inglese, si tuffa nell’editoria con un nuovo magazine #5 con uscita solo on-line  trimestrale. Ci saranno video e interviste esclusive con vere icone del mondo dello sport, della musica, del cinema, dello spettacolo e della moda. Per la prima copertina l’inglese ha scelto l’attrice Francoise Boufhal, gia conosciuta per aver posato per Maxim e ZOO. La Boufhal a causa delle sue forme troppo prorompenti non riesce a trovar lavoro come modella e non trova spazio sui cataloghi di biancheria intima, perché ha una taglia troppo grande di reggiseno (“naturale” precisa lei).

    Guardate la gallery della prorompente Francoise

  • Semifinali Champions :E’ Manchester show ma il discorso qualificazione è ancora aperto

    Il Manchester United si aggiudica per 1-0 la semifinale di andata di Champions League contro l’Arsenal. A regalare il successo ai Red Devils all’Old Trafford è O’Shea, che al 17′, complice la difesa avversaria, mette alle spalle di Almunia. I Red Devils nel primo tempo sono incontenibili, le scelte a sorpresa di Ferguson si risultano azzeccate, Tevez ed Anderson sono in forma super e mettono in grande difficoltà la difesa dell’Arsenal che in almeno tre occasioni è salvata dalle parate di Almunia. L’Arsenal si limita a contenere e non impesierisce mai Van der Sar. Nella ripresa i Gunners cercano di scuotersi ma è sempre il Manchester a far la partita, l’unico acuto di un impalpabile Adebayor è al 63′ quando ruba palla a Rio Ferdinand ma spara alto. Ferguson effettua un doppio cambio per tentare di chiudere il discorso qualificazione: giggsGiggs(ottocentesima partita con la maglia del Manchester) e Berbatov per Tevez ed Anderson. I cambi aumentano la pressione dei Red Devils che vanno vicino al gol con Ronaldo che prende la traversa con una bomba dalla distanza.e azioni da manuale del Manchester non si contano: al 75′ Giggs offre un morbido cross per la testa di Berbatov, anticipato. Al 79′ è Carrick ad avere sui piedi l’ultimo pallone, la sfera termina fuori. Tutto sommato i Gunners limitano i danni rimandando il discorso qualificazione alla gara di ritorno, ma i suoi uomini migliori Adebayor e Fabregas devono esser piu in partita.

    IL TABELLINO
    Manchester Utd-Arsenal 1-0 (17′ O’Shea)
    Manchester United (4-3-3): Van der Sar 6; O’Shea 7, Ferdinand 7 (87′ Evans sv), Vidic 6, Evra 6,5; Fletcher 6, Carrick 7, Anderson 6,5 (67′ Giggs 6,5); Cristiano Ronaldo 6,5, Tevez 7,5 (67′ Berbatov 6), Rooney 7. A disposizione: Foster, Rafael, Scholes, Park. All.: Ferguson.
    Arsenal (4-2-3-1): Almunia 7,5; Sagna 5, Toure 5, Silvestre 5, Gibbs 5,5; Diaby 5, Song 5; Walcott 4,5 (70′ Bendtner 5), Fabregas 5, Nasri 5; Adebayor 5 (82′ Eduardo sv). A disposizione: Fabianski, Ebouè, Denilson, Djourou, Ramsey. All.: Wenger.
    Arbitro: Bo Larsen (DAN)
    Ammoniti: Tevez (M)

  • Siamo sicuri di voler prender esempio dal calcio inglese?

    Siamo sicuri di voler prender esempio dal calcio inglese?

    Negli ultimi due anni il calcio inglese insieme a quello spagnolo sembrano aver preso il posto della nostra serie A in termini di spettacolo, competività e sopratutto nel fair-play. Se su quest’ultimo punto possiamo esser in accordo con gli esperti di calcio che riempono i palinsesti televisivi delle nostre reti e scrivono per autorevoli quotidiani, in quanto a fair-play il nostro calcio purtroppo è terribilmente in dietro rispetto alla cultura europea, è difficile che un tifoso decreti il giusto riconoscimento ad una squadra piu forte o per un giocatore resosi protagonista di una azione o di un gol spettacolare. lampardMa se in tema di sportività avremmo da prender esempio siamo sicuri che negli altri aspetti gli inglesi sono cosi differenti da noi? Guardando i risultati sicuramente ci sono superiori, le tre semifinaliste di Champions per due anni consecutivi sono un ottima cartina di tornasole ma analazziando un pò meglio il fenomeno calcistico inglese mi viene qualche dubbio sulla qualità del campionato ad esempio: la differenza tra le big d’Europa evidente in qualisiasi campionato europeo in Inghilterra è ancora piu evidente se nel distacco tra la prima e l’ultima siamo piu o meno sui stessi numeri, in Inghilterra dietro le 4 sorelle c’è il vuoto, Manchester, Liverpool Chelsea e Arsenal fanno ogni anno campionato a se non trovando nessuna diffilcoltà sugli altri campi per la mancanza di cultura tattica, consentendo cosi di vincere le partite senza sforzi aggiuntivi, cosa che in Italia è impensabile: è impensabile che ad esempio l’Inter vinca in scioltezza e senza sudare le proverbiali sette camicie sul campo dell’Udinese o della rivelazione del torneo Cagliari di Allegri. Se consideriamo ancora che i bilanci di Liverpool, Chelsea e Manchester vengono gonfiati grazie al famoso doping finanziario, e in Champions il tanto osannato Manchester di Ferguson per aver la meglio dei portoghesi del Porto è dovuto ricorrere alla dea bendata e alle continue perdite di tempo e a spezzare le azioni con continui falli tattici tanto criticati ai team dello stivale e in ultimo il catenaccio italico tanto criticato al nostro Trap ma usato dal Chelsea di Hiddink per fermar i giocolieri blaugrana. Il calcio italico ha indubbiamente delle lacune che devono esser risolte, penso agli stadi a misura di tifoso, allo sviluppo del merchandising, alla programmazione, alla valorizzazione dei vivai. Ma ha anche delle peculiarità da non perder come la preparazione dei nostri allenatori, al coraggio e all’innovazione di tecnici come Prandelli e Spalletti, o al bel calcio praticato da Gasperini, Marino e Allegri.

  • CLAMOROSO: La Premier rischia il crack!

    Manchester, Chelsea e Liverpool accusate di doping finanziario

    Non è tutto oro quello che luccica oltre la Manica. Se è vero che squadre come Manchester, Chelsea e Liverpool hanno dominato e stanno dominando in Europa in questi anni, trasformando la Champions League in una questione privata, se è vero che le formazioni di sua maestà la regina giocano per qualità, intensità e spirito di applicazione il miglior calcio d’Europa è anche vero che questi successi non sono del tutto limpidi.
    Appunto non è tutto oro quello che luccica. Infatti la Commissione Parlamentare, come riporta la stampa d’Oltremanica, ha messo pesantemente sotto la prorpia lente di ingrandimento le tre grandi sorelle britanniche. L’accusa è di quelle che lasciano il segno: “doping finanziario”. Ebbene sì alla base dei successi degli inglesi in Europa e nel mondo vi sarebbe un’illegalità di fondo pesantissima, forse una delle più infamanti, proprio perché perpetuata da squadre che, spesso in maniera anche un po’ presuntuosa ed indisponente si sono collocate su di un piedistallo guardando tutti dall’alto in basso ed autocelebrandosi come l’esempio da seguire in ambito di fair-play, gestione amministrativa e calcio pulito.

    E così,come riporta l’Agenzia “Agr” dopo un’inchiesta durata più di un anno e che ha portato alla stilatura di 27 raccomandazioni, si scopre che i legislatori inglesi hanno chiesto alle autorità calcistiche locali di mettere un freno “ai ridicoli livelli di prestiti” ed all’utilizzo smodato dei profitti per ripianare i grossi debiti. In particolare il rapporto mette in luce le pertide a bilancio di Liverpool e Manchester United, rispettivamente 350 e 750 milioni di sterline, che sono “motivo di grande preoccupazione”, e pone l’accento sulla situazione del Chelsea. Anche il club di Abramovich, infatti, non è immune da questa nuova piaga del calcio moderno dato che i prestiti che il magnate russo effettua sono considerati come debiti.
    Insomma un gioco sporco che permette a queste squadre di rinforzare le proprie rose con acquisti multimilionari pur non avedone le potenzialità, falsando i valori in campo e prendendosi beffe di quelle squadre che si autosotengono e che hanno nella correttezza del bilancio un motivo di vanto, ma anche di vita. Pesantitssima l’accusa lanciata dal parlamentare laburista Alan Keen che ha smonatato con poche parole la grandeur britannica: “La mancanza di una governance idonea e l’instabilita’ finanziaria sono due importanti punti deboli nei successi che il calcio inglese ha conquistato in questi anni”. Secondo Keen bisogna quindi “combattere il doping finanziario”. Una situazione in evoluzione, ma soparattutto in ebollizione che rischia di sconvolgere nei prossimi mesi l’intero panorama calcistico europeo, dando vita a prospettive e scenari inaspettati.
    fonte:calciomercato.com

  • Il Manchester il club piu ricco al Mondo. In Italia è il Milan a primeggiare

    Milan al top nella classifica di Forbes. Nell’edizione on-line oggi, la celeberrima rivista statunitense rende nota la classifica dei Most Valuable Soccer Teams relativa alle principali societa’ calcistiche del mondo. Viene calcolato sostanzialmente il loro valore economico, attraverso il fatturato e altri indicatori. Il Milan, con 990 milioni di dollari, si piazza al sesto posto nella classifica generale ed e’ il primo club italiano che compare nella graduatoria, precedendo Barcellona, Chelsea e Juventus.

    Al primo posto c’e’ il Manchester United con 1 miliardo e 870 milioni di dollari, seguito da Real Madrid (1 miliardo e 353 milioni di dollari), Arsenal (1 miliardo e 200 milioni di dollari), Bayern Monaco (1 miliardo e 110 milioni) e Liverpool (poco piu’ di un miliardo). Tra le italiane, nella top 20 compaiono Juve (nona con 900 milioni, Roma (13ma con 381 milioni) e Inter (14ma con 370 milioni)
    fonte:asca.it

  • Il Porto esorcizza i Diavoli Rossi

    Il Porto esorcizza i Diavoli Rossi

    ferreiraFerreira per preparare la partita dell’Old Trafford deve aver visto l’esorcista, infatti come Padre Damien Karras  tolse le forze all’indemoniara Chris MacNeil Ferreira ha ridimensionato la forza e le idee dei Diavoli Rossi.Ferreira schiera un Porto a trazione anteriore per mantenere sotto pressione la difesa del Manchester, infatti i portoghesi iniziano subito a ritmi altissimi e per tutto il primo tempo gli uomini di Ferguson devono rincorrere  gli “indiavolati” Lisandro Lopez e Rodriguez. Il Porto passa in vantaggio al 3′ con Rodriguez che va in rete con un bel tiro dalla destra che si insacca nell’angolo opposto. Il Manchester sembra stordito ma Bruno Alves è in vena di regali, al 15′ un avventato retropassaggio viene intercettato dal lesto Rooney che non ha difficoltà a superare l’incolpevole Helton. Tutti aspettano il tracollo dei portoghesi, ma è Rodriguez a far correre altri pericoli a Van der Sar ma con scarsa fortuna. Nella ripresa il Manchester prende piu possesso del campo iniziando a nasconder la palla ai portoghesi ma sempre con scarse idee, il Porto viene schiacciato ma dimostra una buona tenuta difensiva e non disdegna di pungere la retroguardia inglese nelle occasioni possibili. Ferguson azzecca i cambi e con uno spregiudicato 4-2-4 trova il vantaggio, da un innocua rimessa laterale un invenzione di Rooney manda in gol Tevez. Il Porto però dimostra di aver orgoglio e da un cross dalla destra dell’instancabile Lopez, Mariano ha tutto il tempo di scavalcare Van Der Sar in uscita. Si conclude in pareggio e ci vorrà il miglior Manchester al ritorno per evitare la seconda eliminazione dai portoghesi dopo quella del 2004 con Mourinho in panchina

    IL TABELLINO
    MANCHESTER UNITED-PORTO 2-2 (3’ Rodriguez (P), 15’ Rooney, 85’ Tevez, 88’ Mariano Gonzalez (P)

    MANCHESTER UNITED (4-3-2-1): Van Der Sar; O’shea, Vidic, Evans (71’ Neville), Evra; Fletcher, Carrick, Scholes (71’ Tevez); C.Ronaldo, Park (58’ Giggs); Rooney.  A disposizione: Kuszczak, Eckersley, Nani, Macheda.  All. Ferguson
    PORTO (4-3-3): Helton ; Sapunaru, Rolando, Bruno Alves, Cissokho; Fernando, Lucho Gonzalez, Raul Meireles (78’ Costa, 92’ Madrid)); Lopez, Hulk, Rodriguez (78’ Mariano Gonzalez).  A disposizione: Nuno, Stepanov, Madrid, Sektioui, Farias. All. Ferreira
    ARBITRO: Plauts (Austria)
    AMMONITI: Bruno Alves (P), Helton (P)

  • Premier League: Il Manchester si riprende la vetta grazie ad un italiano

    E’ Federico Macheda l’eroe dell’Old Trafford: L’ennesima scommessa vinta da Sir Alex Ferguson è targata Italia, l’eroe del giorno si chiama Federico Macheda classe 91, italianissimo, di Roma. Trequartista cresciuto nelle giovanili della Lazio e dal Settembre del 2008 alla corte dei Red Devils. Ancora una volta gli inglesi dimostrano di saper pescare bene tra i vivai all’estero, e ncor di piu Ferguson dimostra di saper quando è il momento giusto di buttarlo nella nella mischia. Il Manchester dopo esser passato in vantaggio con il solito Cristiano Ronaldo subisce un terrificante uno-due con Carew e Agbonlahor che gelano l’Old Trafford. Al 61′ allora Ferguson opera il cambio con Macheda che prende il posto di un inconcludente Nani, prima è Cristiano Ronaldo a riportar i suoi in partita con un bellissimo destro da fuori area all’80, ma nei minuti di recupero arriva la gemma di Macheda stop pregevole e tiro a giro che regalano i tre punti e la testa della classifica ai Diavoli Rossi.

    Risultati (consulta i risultati di ieri)
    Manchester United – Aston Villa 3-2 (Ronaldo, Carew, Agbonlahor,Ronaldo, Macheda)
    Everton – Wigan Athletic 4-0 (Jo, Fellaini, Jo, Osman)

    Squadra punti p. giocate
    M.United 68 30
    Liverpool 67 31
    Chelsea 64 31
    Arsenal 58 31
    Aston Villa 52 30
    Everton 51 31
    West Ham 44 31
    Wigan 41 30
    Fulham 40 31
    Manchester C. 38 31
    Tottenam 38 31
    Bolton 37 31
    Stoke C 35 31
    Blackburn 34 31
    Hull City 34 31
    Portsmouth 33 30
    Sunderlan 32 31
    New Castle 29 31
    Middlesbrough 27 31
    West Br. 24 31

  • Gattuso:”Io ci metto il cuore!”

    Gattuso:”Io ci metto il cuore!”

    Se c’è crisi sono pronto a ridurmi l’ingaggio. Il Manchester? Noi l’avremmo battuto.

    GATTUSO  GENNARO IVANCosi come afferma in un noto spot televisivo (clicca per vederlo) da buon calabrese Ringhio ci mette il cuore in qualunque cosa faccia. Oggi ha presentato il progetto per la realizzazione di un campo di calcio nelle sua città natale Schiavonea in provincia di Cosenza, insieme alla sua Fondazione “Forza Ragazzi”. E’ stata un occasione per parlare del futuro, del recupero dal suo brutto infortunio. Nei giorni scorsi Galliani aveva parlato di crisi, di difficoltà nell’operare durante il calciomercato e lui ha subito proposto la sua riduzione dell’ingaggio, proprio perchè il buon Ringhio ragiona con il cuore e non con il portafoglio. Si è soffermato sul difficile impegno di domenica a Napoli affermando che con Donadoni in panca sarà ancora piu difficile ma è fondamentale vincere per congelare il terzo posto fondamentale per la Champions, proprio la coppa dalle grandi orecchie è spunto per dar una stoccata agli “amati” cugini nerazzurri: “Noi contro il Manchester avremmo vinto. Perché nella partita secca noi possiamo ottenere risultati imprevedibili. Per noi comunque è importantissimo tornare in Champions, un anno di Coppa Uefa è stato pesante”. Cosi come Ancelotti(leggi:Ancelotti punta i piedi) è consapevole che il Milan ha bisogno di rinforzi visto l’addio al calcio del capitano e il contratto in scadenza di Favalli