Tag: manchester united

  • Mourinho per il dopo Ferguson sulla panchina dello United

    Mourinho per il dopo Ferguson sulla panchina dello United

    Che Mourinho ambisca a tornare in Premier League non è certo un segreto ma adesso quella che è stata la più classica delle “boutade” potrebbe concretizzarsi in tempi relativamente brevi. Il tabloid inglese “The Sun” pubblica oggi la notizia che lo “Special One” avrebbe già confidato ai suoi collaboratori più stretti che nel 2012 sbarcherà all’Old Trafford.

    Ma se Mou dovesse fallire in Europa e lo United dovesse centrare un clamoroso “‘Treeble” con Premier League, FA Cup e Champions League allora “Sir” Alex Ferguson potrebbe decidere di chiudere la sua ultradecennale carriera da allenatore dei “Red Devils” con un anno di anticipo e il tecnico portoghese potrebbe lasciare la panchina madridista per quella di Manchester. Ed intanto Mou inizia l’opera di “captatio benevolentiae”:”Io al City? Impossibile”.

  • I Red Devils ringraziano Magic Ryan

    I Red Devils ringraziano Magic Ryan

    Ryan Giggs
    GIGGS!! Tearing them apart since 1991 ! Giggs!! Li fai a pezzi dal 1991! Questo lo striscione che capeggia sugli spalti dell’ Old Trafford, tana del Manchester United e del mostruosamente splendido Ryan Joseph Giggs. Lo chiamano il Mago Gallese e a vederlo giocare a 37 anni suonati si capisce anche il perchè, 3 assist in due partite contro i blues e tanta qualità. Il suo mancino incanta le platee del mondo da 20 anni e sempre con la maglia rossa dei Diavoli di Manchester, giocatore dotato di un’intelligenza tattica superiore alla norma, oltre che di un gran dribbling e di uno scatto bruciante. Un’ala sinistra con il vizio del gol e che con il trascorrere delle primavere, il suo mentore Sir Alex Ferguson ha trasformato in un ottimo regista di centrocampo, capace di passaggi illuminanti e improvvisi cambi di passo, ideali per fornire ai compagni palloni facili da spingere in porta, chiedere a Rooney e al Chicharito. Recordman di presenze con lo United, 870, più del mito Sir Bobby Charlton, oltre 600 solo in campionato, ha vinto undici titoli nazionali (anche in questo caso è l’unico), quattro FA Cup, quattro Coppe di Lega, due Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe e due Intercontinentali. Un palmarès che farebbe invidia a chiunque dei vari C. Ronaldo, Messi & Co., mai un comportamento fuori dalle righe, sia in campo, dove è stato espulso una sola volta in una partita con la maglia della nazionale del Galles e per somma di ammonizioni, sia fuori dal rettangolo verde, nella patria delle Wags e degli scandali sessuali. Il Mago Giggs è sempre stato ed è tuttora un esempio di professionalità e di dedizione al lavoro, amato e rispettato sia dai suoi tifosi che da quelli avversari, ha di recente prolungato il suo contratto con il Manchester (scadrà nel 2012), la sua unica maglia se si eccettua quella rossa della nazionale gallese, scelta per rispetto della madre: infatti, Ryan avrebbe potuto scorrazzare sulla fascia sinistra del team di sua Maestà, ma per incomprensioni con il padre decise di prendere il cognome della madre, Giggs appunto, e di rinunciare a giocare per i leoni d’Inghilterra, scelta che sicuramente gli ha proibito di partecipare a competizioni di più alto rango, ma che a maggior ragione evidenzia la caratura morale dell’uomo, prima che del calciatore. Ryan Giggs è quindi uno degli ultimi rappresentanti di quel calcio che non esiste più, fatto di rispetto e amore, di sudore e fatica, ma anche di tanta qualità, come dimenticare, infatti, la sua splendida cavalcate al White Hart Lane o lo spettacolare gol in semifinale di FA Cup contro l’Arsenal, nel 1999, quando intercettando un passaggio partì dalla propria trequarti e con serpentina superò 3 uomini per poi scaraventare il pallone sotto la traversa con uno spettacolare tiro partito dal suo mancino fatato e non ultimo il passaggio illuminante e vellutato a liberare il compagno Park davanti a Cech e consentirgli di siglare il gol del 2-1 finale che ha portato i Red Devils in semifinale di Champions, dove incontreranno la piacevole sorpresa Schalke, guidato da un altro vecchietto terribile, Raul, ieri alla sua 72ma rete nelle coppe. Se le premesse sono queste, gli amanti del calcio hanno di che godere, perchè il Mago pare non aver voglia di smettere di sorprendere e allora signore e signori che dire: “Chapeau, this is Ryan Giggs, this is Football” .

  • Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Scuro in volto nel dopo partita come forse non lo si era mai visto prima, Carlo Ancelotti al termine della stagione con ogni probabilità non sarà più sulla panchina del Chelsea. Nonostante abbia ancora un anno di contratto con il club londinese, il tecnico di Reggiolo non ha più la giusta sintonia con il patron Roman Abramovic le cui strade dovrebbero separarsi a fine stagione. Se per Carletto c’è sempre il desiderio di allenare la Roma e mai come ora è il momento giusto per sbarcare nella capitale e cominciare a costruire un progetto vincente con la nuova proprietà americana, il magnate russo proverà a convincere un altro top allenatore, Guardiola, a trasferirsi a Londra per vincere dopo aver speso in tutti questi anni migliaia di milioni di euro la Champions League, vera ossessione di Roman.

    Ancelotti ha fallito, ieri il suo Chelsea è stato eliminato nei quarti dal Manchester United mostratosi superiore in tutto sia nella partita d’andata che in quella di ritorno. La squadra di Ferguson all’Old Trafford ha bissato il successo di sette giorni fa a Londra battendo i Blues 2-1 con le reti nel primo tempo del messicano Hernandez e quella nella ripresa del coreano Park, in mezzo la rete della speranza ad un quarto d’ora dal termine di Drogba, entrato nella ripresa al posto del deludente Fernando Torres, costato ben 58 milioni di euro a gennaio e all’ennesima bocciatura, quando il Chelsea era addirittura in 10 per l’espulsione ingenua di Ramires. Ma a “tradire” in un certo senso Ancelotti sono stati i leader e i senatori della squadra Frank Lampard e John Terry, il primo non è più lo splendido centrocampista ammirato in questi anni, il secondo aveva il compito di guidare la difesa per arginare il talento offensivo degli avversari.

    I Red Devils hanno trovato invece nell’eterno Ryan Giggs il vero trascinatore: a 37 anni l’esterno offensivo gallese può vantare ancora una forma straordinaria pari a quella di un ragazzino. Sulle 3 reti totali dello United, tra andata e ritorno, c’è sempre il suo zampino servendo a Rooney, Hernandez e Park i tre assist che permettono al Manchester di accedere alle semifinali di Champions e di gustarsi comodamente in poltrona il quarto di ritorno tra Schalke e Inter che decreterà l’avversaria dei Red Devils e che contenderà loro la Finale di Wembley. E Ferguson sarà alla Veltins Arena ad assistere al match dalla tribuna.

  • Inter, scambio Sneijder – Nani con il Manchester Utd?

    Inter, scambio Sneijder – Nani con il Manchester Utd?

    Prende sempre più quota l’ipotesi di un addio a fine stagione alla maglia nerazzurra di Wesley Sneijder. L’olandese, secondo molti meritevole di Pallone d’Oro per quanto vinto nella passata stagione e per quanto dimostrato in campo, quest’anno ha subìto un’involuzione causata da un calo psicofisico inspiegabile che lo ha colpito subito dopo il Mondiale sudafricano. Le prestazioni parlano chiaro, il fantasista dell’Inter non è più il giocatore determinate ammirato fino a qualche mese fa quando insieme a Milito trascinò la Beneamata alla conquista del triplete, forse perchè appunto sazio dai trofei conquistati nell’ultimo periodo, ma nonostante ciò continua ad avere diversi estimatori in giro per l’Europa che farebbero follie per averlo in squadra e tra questi vi è Sir Alex Ferguson.

    Il tecnico scozzese del Manchester United ha sempre avuto un debole per l’estro di Wesley e, secondo la stampa d’oltremanica, pare voglia sfruttare il suo periodo no per portarlo all’Old Trafford. L’Inter, che non vuole commettere lo stesso errore che fece in estate opponendosi alle cessioni di Maicon e Milito al Real Madrid necessarie per una rifondazione, potrebbe cedere alle lusinghe di Ferguson e lasciare partire Sneijder.

    I nerazzurri però non hanno intenzione di svendere il proprio campione e gradirebbero, oltre ad un forte conguaglio in denaro, anche l’inserimento di una contropartita tecnica, già individuata tra l’altro nel portoghese Nani. L’esterno offensivo dei Red Devils e della nazionale lusitana sbarcherebbe così a Milano, insieme ad altri giovani campioni (Tevez e Ganso?) per aprire un nuovo ciclo nerazzurro. Ma tutto dipenderà anche da chi siederà in panchina l’anno prossimo, se ci sarà ancora Leonardo oppure Massimo Moratti cercherà di portare all’ombra della Madonnina Guardiola o ancora puntare sul ritorno di Mourinho, se le condizioni lo consentiranno.

  • Il punto sulla Premier League: vincono United e Arsenal. Scivolone City

    Il punto sulla Premier League: vincono United e Arsenal. Scivolone City

    Il Manchester United fa un altro passo verso la vittoria della Premier League. Gli uomini di Ferguson si impongono per 2-0 in casa contro il Fulham e mantengono 7 punti di vantaggio sull’Arsenal che però ha una partita in meno. I “Gunners” però non mollano la presa e vincono per 3-1 contro gli arancioni del Blackpool grazie alle reti di Diaby, Ebouè e Van Persie. I londinesi hanno il vantaggio di non dover spendere energie in Champions e nelle ultime partite della stagione potrebbero riuscire a compiere una clamorosa rimonta.

    Nella lotta al 3° posto tra allenatori italiani Ancelotti scavalca Mancini grazie ai 3 punti conquistati con la vittoria casalinga sul Wigan. Il City invece sprofonda ad Anfield contro il Liverpool di Dalglish che dopo l’addio di Hodgson e Torres ha trovato una serie di risultati positivi che l’hanno portato il piena zona Europa League. Tra “Reds” e “Citizens” c’è il Tottenham che vince per 3-2 contro lo Stoke, con le reti arrivate tutte nel primo tempo.

    In fondo alla classifica perdono tutte Wolverhampton (0-3 contro il Everton) al West Ham (3-0 col Bolton)

    TUTTI I RISULTATI

    Wolverhampton-Everton 0-3

    Blackburn-Birmingham 1-1

    Bolton-West Ham 3-0

    Chelsea-Wigan 1-0

    Manchester United-Fulham 2-0

    Sunderland-W.Bromwich 2-3

    Tottenham-Stoke 3-2

    Blackpool-Arsenal 1-3

    Lunedi 11

    Liverpool-Manchester City 3-0

  • Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    All’ Old Trafford di Manchester il Chelsea di Carlo Ancelotti ricerca una difficile qualificazione alla semifinale di Champions League contro il Manchester United, costretto a ribaltare il risultato di 0-1 dell’andata, con rete Red Devil segnata da Rooney. Non sarà un’impresa semplice, anche perchè il Manchester in casa è uno squadrone sempre temibile, che, però, nello stadio amico difficilmente giocherà per difendere un pareggio a reti inviolate.

    L’esito della sfida avrà importanti risvolti, perchè determinerà una delle quattro semifinaliste e perchè determinerà il futuro di Carlo Ancelotti: infatti, se il tecnico ex Parma, Juventus e Milan, dovesse fallire la qualificazione e non dovesse portare a casa l’ambito trofeo, rischierebbe il posto in panchina nonostante i positivi risultati conseguiti nella scorsa stagione, ossia la vittoria della Premier League e della Fa Cup, il “double” inglese.

    Come spesso accade in Italia, nel caso del Chelsea il “padrone – paperone” Roman Abramovich non sembra dotato della cosiddetta virtù dei forti, ossia la calma, la pazienza di attendere. La conquista della Champions e del potere Europeo pare ossessionarlo, ed è proprio tale obiettivo a spingerlo a continui investimenti nella squadra, con acquisti importanti sul mercato, come quello di Fernando Torres, deciso ed eseguito da Abramovich in prima persona, prelevato dal Liverpool nel mercato di Gennaio per ben 50 milioni di sterline, che ha disputato solo 648 minuti non riuscendo mai a segnare.

    La  spesa complessiva del multimiliardario russo, in otto anni di presidenza, si aggira sugli 800 milioni di sterline, ma non è ancora servita per “acquistare” la tanto ambita coppa con le grandi orecchie: per tal motivo, sono stati licenziati dei big della panchina quali Ranieri, Mourinho, Hiddink, Scolari. E, quest’anno, potrebbe essere il turno di Carletto Ancelotti se l’obiettivo dovesse sfuggire nuovamente.

    Alla vigilia della partita d’andata, Ancelotti aveva voluto rasssicurare l’ambiente londinese del Chelsea, elargendo parole di ottimismo e manifestando il suo piacere di allenare i Blues ancora per il futuro: “Ma io qui mi trovo a meraviglia. Sono stato in panchina cento volte, sono pronto a starci altrettante!”

    Lui sarebbe pronto a restare, ma tutto dipenderà dall’umore del Paperone: in alternativa, se a fine stagione venisse esonerato, potrebbe essere proprio lui l’allenatore della Roma di DiBenedetto, Paperone a stelle e strisce.

    In proposito, Ancelotti ha sempre dichiarato il suo attaccamento ai colori giallorossi, alla maglia on la quale ha giocato per lungo tempo in passato, e la sua grande ammirazione per Capitan Fancesco Totti: “Un giorno mi piacerebbe allenare Francesco. Non ora naturalmente. Ho un contratto di un altro anno con il Chelsea”.

    Il destino della sua avventura londinese è nelle sue mani, e degli undici che andranno in campo questa sera all’Old Trafford, in una sfida che negli ultimi anni, sia in Champions che in Premier League, si è rivelata spesso decisiva. Lo scorso anno, nel campionato Inglese, Carlo Ancelotti riuscì a battere l’armata di Sir Alex Ferguson per 1-2 nel suo fortino, con reti di Ashley Cole e Didier Drogba per il Chelsea.

    L’impresa, dunque, non è impossibile ed Ancelotti vuol proprio sottolinearlo anche per caricare psicologicamente i suoi: “Chi lo dice che è impossibile batterli? Lo abbiamo già fatto un anno fa. Due a uno. Era decisiva per il campionato”.

    Questa sera, Carletto potrebbe accantonare il modulo 4-4-2 che era stato costretto a rispolverare con l’arrivo di Fernando Torres  a Gennaio, e ritornare alle spregiudicate tre punte: Anelka, Drogba e Torres, o, il alternativa, Malouda al posto del nino spagnolo che andrebbe, così, in panchina.

    Quel che è certo, assicura Carletto, è che le scelte di campo non vengono fatte in base al costo del cartellino dei calciatori: una frecciatina al presidente che, invece, vorrebbe sempre in campo Torres. Screzi verbali che potrebbero tramutarsi in una decisione più drastica. Tutto dipenderà dall’esito del ritorno del quarto di finale di questa sera: in caso di sconfitta, il volo di ritorno per l’Italia potrebbe essere già stato prenotato.

  • Gary Neville saluta il calcio: amichevole con la Juve per il passo d’addio

    Gary Neville saluta il calcio: amichevole con la Juve per il passo d’addio

    Gary Neville ha annunciato il suo addio al calcio giocato, appendendo gli scarpini al chiodo insieme alla maglia dei Red Devils che ha indossato per ben 600 partite. Il difensore ed ex capitano del Manchester United, all’età di 36 anni, ha annunciato la volontà di ritirarsi dai campi di gioco non attendendo la scadenza contrattuale del 30 Giugno a causa di una non ottimale condizione fisica e la società dei Diavoli Rossi ha deciso di organizzare un’ amichevole di lusso per salutarlo, onorarlo e ringraziarlo: il 24 Maggio, infatti, all’Old Trafford sarà di scena la Juventus di Gigi Del Neri.

    Il difensore, ritenuto uno dei terzini più forti della sua generazione, dopo 19 anni di carriera ad altissimo livello può, quindi, effettuare un bilancio degli anni trascorsi e può sicuramente ritenersi soddisatto del suo percorso, fatto di innumerevoli successi: dal 1992 al 2010 ha collezionato 400 presenze in Premier League e 5 gol, vincendo con il suo club ben undici titoli inglesi, quattro FA Cup, tre Coppe di Lega, otto Supercoppe d’ Inghilterra, due Champions League, una Coppa Intercontinentale ed un Mondiale Per Club.

    Unica nota stonata il gravissimo infortunio alla caviglia, rimediato nel 2007, durante il match contro il Bolton Wanderers che ha frenato gli ultimi anni della sua carriera, costringendolo ad anticipare il ritiro dal calcio.

    Nonostante l’infortunio, però, il suo nome non è stato dimenticato dai tifosi del Manchester United, nè dai tifosi inglesi (ha giocato per 10 anni come terzino destro della Nazionale, collezionando ben 95 presenze), pertanto era doveroso organizzare un evento importante per rendergli il dovuto omaggio. A tal proposito, lo stesso Gary Neville ha voluto ringraziare il Manchester per la serata organizzata: “Sono felicissimo che la società mia dia la possibilità di  giocare questa partita. Sarà una serata emozionante, visto che  indosserò la maglia rossa per la mia ultima partita. Voglio godermi  ogni momento”.

    Non è stata casuale la scelta della Juventus, storica rivale nella coppa Campioni degli anni ’90, come avversaria nell’amichevole celebrativa per Neville, così come ha dichiarato sir Alex Ferguson: “Abbiamo giocato delle sfide speciali contro la Juventus nel passato e credo che questa sarà un’altra notte memorabile”. Inoltre, l’amichevole contro la Juventus avrà un sapore speciale anche per il portierone olandese del Manchester Edwin Van der Sar, molto criticato ai tempi della Juventus, ma rilanciatosi in Inghilterra: anche per lui, a fine stagione, sarà tempo di smettere con il calcio giocato.

    La partita si disputerà esattamente quattro giorni prima della finale di Champions League, alla quale Juventus assisterà soltanto da spettatrice, mentre il Manchester si augura di poter dire la sua da protagonista.

  • Rooney, Torres e Mallenco… Ancelotti vicino all’addio

    Rooney, Torres e Mallenco… Ancelotti vicino all’addio

    Doveva esser la vendetta per quella maledetta finale di Champions League invece a festeggiare sono ancora una volta il Manchester United e i suoi tifosi. Grazie ad un gol di Rooney i Red Evils violano lo Stamford Bridge e mettono una serie ipoteca sul passaggio del turno (e forse sulla finale).

    Il Chelsea fuori dalla lotta per il titolo inglese e la FA Cup poneva tutte le speranze di vittoria nella Champions League e Abramovic per riuscirci ha investito senza badar spese nel mercato invernale acquistando Fernando Torres.

    El Nino però ha ancora una volta deluso sprecando una ghiottissima occasione ed entrando pochissime volte nel vivo del gioco. Dall’altra parte Rooney dimostra che l’ennesimo tormentone per l’esclamazioni blasfeme non lo turbano minimamente dimnostrandosi un cecchino sotto porta.

    Quando c’è Manchester Chelsea poi gli episodi arbitrali sfavorevoli ai Blue sembrano ormai una consuetudine. Manca un rigore al Chelsea ma è l’operato nel complesso dello spagnolo Mallenco a non convincere. Le speranze di vittoria adesso sono aggrappate ad un filo e il ritorno di Ancelotti in Italia è sempre più plausibile.

  • Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Il Manchester United di Sir Alex Ferguson espugna dopo 9 anni Stamford Bridge nella partita più importante della stagione, grazie a un gol di Rooney nel primo tempo. Gli uomini di Ancelotti buttano via un tempo, ma hanno le occasioni buone per pareggiare e si vedono negare un rigore solare nei minuti di recupero del secondo tempo. All’Old Trafford i Blues dovranno avere il coltello tra i denti.

    PRIMO TEMPO – Soprese nelle formazioni iniziali con Zhirkov e Hernandez preferiti rispettivamente a Berbatov e Malouda. Neanche il tempo di cominciare e il Chelsea ha la palla buona per passare in vantaggio con Torres che si tuffa su un cross di Bosingwa, ma viene chiuso benissimo da Rio Ferdinand. Nei primi minuti i Blues cercano di essere aggressivi ma il Manchester è bravo a prendere le redini del gioco e a contrastare gli uomini di Ancelotti grazie a un’ottima organizzazione di gioco e al pressing di tutti i giocatori. Al 18′ Ramirez lancia Drogba che dal limite dell’aria lascia partire un missile che Van der Sar riesce a mettere in calcio d’angolo. Ma i “Red Devils” ne hanno di più e al 23′ passano in vantaggio: Giggs viene lanciato sull’out di sinistra e compie una magia con uno stop a seguire che mette fuori causa la difesa avversaria, entra in area e serve un liberissimo Rooney che di piatto trova l’angolo più lontano.

    OCCASIONE CHELSEA – Il Chelsea prova a reagire senza troppa convinzione, anche per colpa di un evanescente Torres mai in grado di mettere in pensiero la retroguardia avversaria e sbagliando anche tocchi elementari. Al 34′ l’ex Liverpool prova a sfondare sulla destra ma viene chiuso da Vidic, bravissimo a non commettere fallo sullo spagnolo che comunque si lascia cadere. L’immagine della partita è Rooney che pressa su Essien sulla fascia destra nei pressi dell’area di rigore: il Manchester sembra una macchina da guerra. Ma al 45′ il londinesi potrebbero trovare un insperato pareggio con un cros dentro di Drogba sul quale si lancia Torres che pur non deviando il pallone manda fuori tempo Van der Sar che vede la sfera infrangersi sul palo; sulla palla vagante arriva Lampard che di sinistro tira come può verso la porta avversaria ma un provvidenziale tocco di Evra salva lo United dalla capitolazione.

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa cambia l’inerzia della partita con il Chelsea che diventa spesso un pericolo e gli uomini di Ferguson che chiudono e cercano il contropiede. Al 49′ è Ramires a rendersi pericoloso di testa su cross di Drogba, ma il giocatore brasiliano non trova la porta. Al 53′ esce Rafael per infortunio ed entra Nani, con Valencia arretrato sulla linea di difesa. Passano 2 minuti e i diavoli rossi si fanno vedere in contropiede con Rooney che serve Hernandez che però è in fuorigioco. Al 56′ Drogba prova la giocata acrobatica con uno stop e rovesciata che finisce fuori di poco. Il Chelesa cresce ma non riesce a sbloccarsi, anche per merito dello United che difende bene e riparte. Al 69′ gran botta da fuori di Essien che non trova la porta di pochissimo. Ancellotti butta nella mischia Malouda e Anelka ma a sorpresa ad uscire è Drogba (migliore dei suoi) e non Torres. Proprio lo spagnolo si rende pericolossisimo al 75′ con una bella girata di testa sulla quale si supera Van der Sar. I Blues non riescono a incidere e rischiano anche di prendere il secondo gol, ma vengono salvati da Cech bravo ad anticipare Nani. All’87’ è Anelka a provarci ancora di testa ma senza fortuna. Minuti finali incandescenti con un clamoroso rigore negato al Chelsea per un fallo evidentissimo di Evra su Ramires e un minuto dopo ammonito Torres per simulazione. Fischio finale e Chelsea ancora una volta sfortunato con gli arbitraggi in Champions.

  • Chelsea – Manchester United: le probabili formazioni. Scontro tra titani

    Chelsea – Manchester United: le probabili formazioni. Scontro tra titani

    I “Blues” di Carlo Ancelotti ospitano stasera i diavoli di Manchester per l’andata dei quarti di finale di Champions League, per quella che sarà la rivincita della finale del 2008 vinta proprio dagli uomini di Ferguson ai calci di rigore. Primi in campionato e in serie positiva da due giornate, Rooney e compagni proveranno a espugnare Stanford Bridge anche se la squadra del tecnico italiano ha ormai come obiettivo principale la Champions e farà di tutto per arrivare in fondo alla competizione.

    PROBABILI FORMAZIONI – Per i londinesi dovrebbe scendere in campo ancora Torres, sempre più a secco di reti, affiancato da Drogba e con una mediana composta da Lampard ed Essien centrali e Ramires e Malouda ad agire sugli esterni. Ferguson si affida all’esperienza di Scholes e al talento di Rooney per abbattere il muro avversario.

    Chelsea (4-4-2): Cech; Bosingwa, Ivanovic, Terry, Cole; Ramires, Essien, Lampard, Malouda; Torres, Drogba.

    Allenatore: Carlo Ancelotti

    Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Evra, Vidic, Ferdinand, Rafael; Park, Scholes, Carrick, Valencia; Rooney, Berbatov.

    Allenatore: Alex Ferguson