Tag: manchester united

  • Premier League, cade il City, sorrisi Chelsea e Swansea

    Premier League, cade il City, sorrisi Chelsea e Swansea

    La terza giornata di Premier League ha visto Chelsea e Swansea essere le uniche due compagini a punteggio pieno. Il City infatti ha perso clamorosamente in casa contro lo Stoke City così come il Tottenham battuto a domicilio per 3-0 dal Liverpool. Continua il deludente avvio di campionato del Manchester United targato Van Gaal, fermato sul pari in trasferta dal Burnley.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Come detto il Chelsea di Mourinho non intende fermarsi e nella gara del sabato ha distrutto con un punteggio tennistico l’Everton a Goodison Park. Dopo 3 minuti i Blues sono già sul 2-0 con Diego Costa ed Ivanovic. Sul finale di tempo Mirallas accorcia per i Toffies. Tra il 66° ed il 77° arrivano 11 minuti di fuoco: l’autogol di Coleman riporta a +2 il Chelsea, Naismith accorcia le distanze ma al 74° Matic segna il 2-4, Eto’o accorcia ancora per l’Everton al 76° ma dopo un minuto Ramires la chiude di nuovo. Al 90° Diego Costa firma la doppietta che vale il 3-6 finale.

    Il sogno dello Swansea continua, la squadra gallese mantiene il punteggio pieno e grazie alla doppietta di Dyer, intervallata dalla rete di Routledge, batte per 3-0 il Wba.

    Cade incredibilmente il Manchester City che perde la vetta a causa della sconfitta casalinga con lo Stoke City firmata dal gol di Diuof al 58°.

    Anche grazie ad un gol di Pellè, che firma il definitivo 1-3, il Southampton vince in casa del West Ham. A passare in vantaggio erano stati gli Hammers con la rete di Noble al 27°. I Saints reagiscono e la ribaltano con la doppietta di Schneiderlin e poi la chiudono, come già detto, col gol di Pellè.

    Delusione United, la squadra di Van Gaal non riesce a vincere, dopo le prime due giornate con una sconfitta ed un pari ed un clamoroso tonfo in coppa di lega, in casa del Burnley arriva un altro pareggio. Uno zero a zero che serve davvero a poco.

    Vittoria importante per il Qpr che lascia la quota zero battendo per 1-0 il Sunderland con la rete di Austin nel recupero del primo tempo.

    Spettacolare pareggio per 3-3 tra Newcastle e Crystal Palace. Gli ospiti vanno due volte in vantaggio. I padroni di casa reagiscono e addirittura al 88° si trovano sul 3-2. Zaha salva il Crystal Palace al 95° per il definitivo 3-3.

    Nelle gare domenicali, show del Liverpool che, nella prima da titolare di Mario Balotelli, espugna White Hart Lane rifilando un netto 3-0 al Tottenham. A segno Sterling dopo 8 minuti, Gerrard al 49° dal dischetto e Moreno al 60°.

    L’Aston Villa porta a casa i 3 punti ai danni dell’Hull City. I Villans trovano il doppio vantaggio nel primo tempo, rendendo inutile il tentativo di rimonta ospite che si ferma al gol di Jelavic al 74°.

    Ai Gunners non basta il gol di Sanchez, la rete del Nino Maravilla al 20° viene infatti pareggiata da Ulloa dopo soli due minuti per il definitivo pareggio del Leicester.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

    Burnley-Manchester United 0-0

    Manchester City-Stoke City 0-1 (58° Diuof)

    Newcastle-Crystal Palace 3-3 (1° Gayle (C), 37° Janmaat (N), 48° Puncheon (C), 74° Aarons (N), 88° Williamson (N), 95° Zaha (N))

    QPR-Sunderland 1-0 (45°+2 Austin)

    Swansea-WBA 3-0 (2°, 71° Dyer, 24° Routledge)

    West Ham-Sotuhampton 1-3 (27° Noble (W), 45°, 68° Schneiderlin (S), 83° Pellè (S))

    Everton-Chelsea 3-6 (1° 90° Diego Costa (C), 3° Ivanovic (C), 45′ Mirallas (E), 66′ aut. Coleman (E), 69′ Naismith (E), 74′ Matic (C), 76′ Eto’o (E), 77′ Ramires (C))

    Aston Villa – Hull City 2-1 (14° Agbonlahor (A), 36° Weimann (A), 74° Jelavic (H))

    Tottenham – Liverpool 0-3 (8° Sterling, 49° rig. Gerrard, 60° Moreno)

    Leicester – Arsenal 1-1 (20° Sanchez (A), 22° Ulloa (L))

     

    CLASSIFICA dopo 3 Giornate

    Chelsea e Swansea 9, Aston Villa 7, Manchester City, Liverpool e Tottenham 6, Arsenal 5, Southampton, Hull City e Stoke City 4, West Ham e Qpr 3, Sunderland, Manchester United, Newcastle, Leicester, Everton e Wba 2, Crystal Palace e Burnley 1

  • Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Tra domenica e lunedì si è completata la seconda giornata di Premier League e lo spettacolo non è assolutamente mancato.

    Cominciamo dalla sfida tra Hull City e Stoke una sfida che ha visto i padroni di casa, dopo il vantaggio siglato da Jelavic al 42°, sognare la vetta della classifica a punteggio pieno ma il gol di Shawcross al 83° ha fissato il risultato sulla parità permettendo agli ospiti di poter lasciare la quota zero.

    Strepitoso invece il Tottenham che non lascia scampo al Qpr e praticamente chiude la gara nel primo tempo con la doppietta di Chadli e il gol di Dier. Nella ripresa Adebayor arrotonda il risultato sul 4-0 e gli Spurs mantengono il percorso netto, raggiungendo Swansea e Chelsea in vetta, con due successi su due gare disputate.

    Il Manchester United di Louis Van Gaal non riesce proprio a vincere, dopo il tonfo casalingo contro lo Swansea, nella seconda giornata arriva un pareggio con il Sunderland. I Red Devils non sono riusciti a mantenere il vantaggio firmato da Mata al 17°, i Black Cats infatti hanno trovato il pareggio con il gol di Rodwell al 30°. I tifosi dello United cominciano già a spazientirsi, la speranza di Van Gaal è quella che il costosissimo arrivo di Di Maria possa permettere il cambio di passo e la svolta nella stagione.

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic

    Arriviamo quindi al Monday Night, in programma c’era Manchester City-Liverpool con un tifoso d’eccezione in tribuna: Mario Balotelli. L’ex Milan infatti non ha ancora ottenuto il transfer e si è dovuto accontentare di accomodarsi nel suo ex stadio per assistere alla gara dei suoi nuovi compagni. La gara sembra mettersi bene per il Liverpool, i Reds tengono il pallino del gioco ma all’improvviso al 41° vengono puniti da Jovetic che sfrutta una disattenzione difensiva e porta avanti il City. La ripresa sembra una fotocopia del primo tempo con il Liverpool a fare la gara e venire punito nuovamente da Jovetic al 55°. Al 69° arriva il colpo del K.o., Aguero entrato in campo da pochissimi secondi si lancia in profondità, riceve palla e batte Mignolet. Nel finale di gara i Reds, rimasti in 10 per l’infortunio di Johnson a sostituzioni terminate, accorciano le distanze con Lambert che causa l’autogol di Zabaleta. Un minuto dopo lo stesso Lambert avrebbe la palla per il 2-3 ma anzichè tirare passa in mezzo e la difesa Citizens chiude per un successo che permette agli uomini di Pellegrini di assestarsi in vetta. La morale che devono invece imparare gli uomini di Rodgers è quella di essere più concreti, chissà che non sia proprio SuperMario l’uomo pronto a trasformare in gol le occasioni create.

     

     

     

    RISULTATI gare del 24/8 e 25/8

    Hull City – Stoke City 1-1 (42° Jelavic (H), 83° Shawcross (S))

    Tottenham – QPR 4-0 (12°, 37° Chadli, 30° Dier, 65° Adebayor)

    Sunderland – Manchester United 1-1 (17° Mata (M), 30° Rodwell (S))

    Manchester City – Liverpool 3-1 (41°, 55° Jovetic (M), 69° Aguero (M), 83° aut. Zabaleta (M))
    CLASSIFICA DOPO 2 GIORNATE

    Tottenham, Chelsea, Manchester City e Swansea 6, Arsenal, Hull City e Aston Villa 4, West Ham e Liverpool 3, Everton, Sunderland e Wba 2, Manchester United, Southampton, Stoke City, Leicester e Newcastle 1, Crystal Palace, Qpr e Burnley 0

  • Napoli-Fellaini: il Manchester United apre

    Napoli-Fellaini: il Manchester United apre

    Il Manchester United e, in particolare, il suo allenatore Louis Van Gaal, aprono al trasferimento del centrocampista belga Marouane Fellaini-Bakkaoui al Napoli

    L’arrivo di Fellaini al Napoli è in teoria possibile ma soltanto dopo l’incontro tra il giocatore e il Manchester United. E’ in quell’ incontro che sarà tracciata la strategia per condurre in porto la trattativa che dovrebbe condurre il centrocampista alla corte di Benitez.

    Il nodo da superare per la società di De Laurentis è rappresentato dall’ingaggio con il Napoli che non vorrebbe superare i due milioni di euro, anche perchè l’eventuale arrivo di Fellaini avverrebbe in prestito oneroso. Una situazione in continua evoluzione con gli uomini del mercato azzurro che tengono calde anche le possibile alternative tra cui Lucas Leiva opzione sempre più concreta con la formula del prestito o Javi Garcia: piste vive ma prima la soluzione del rebus Fellaini.

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    Intanto martedi o mercoledi arriverà la svolta per una vicenda che si protrae da diverse settimane e che vede il direttore sportivo della Ternana Vittorio Cozzella impegnato nel cercare di portare alla Ternana il terzino napoletano Vitale. La società umbra e il procuratore del giocatore Luca Urbani, hanno trovato un accordo di massima, tanto che Cozzella ha già chiamato la controparte per firmare il nuovo contratto. Dall’altra parte però, pur essendoci la volontà di tornare ad indossare la maglia della Ternana, resta da capire quale sarà il ruolo del Napoli. Nei giorni passati Urbani ha più volte incontrato Riccardo Bigon, diesse partenopeo, trovando l’accordo sul fatto che la società azzurra paghi una parte dello stipendio del calciatore. Nonostate la disponibilità c’è ancora da convincere il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentis.

    Il mercato del Napoli sarà legato all’eventuale superamento del preliminare di Champions League: il sorteggio si svolgerà a Nyon l’8 agosto. I match di andata si giocheranno tra il 19 e il 20 agosto mentre il ritorno verrà disputato tra il 26 e il 27 agosto.

  • Moyes esonerato dal Manchester United

    Moyes esonerato dal Manchester United

    Un cambio di rotta, negativo ovviamente per il Manchester United. Il dopo Alex Ferguson, regno incontrastato dal 1986 al 2013, per ben 27 anni, non poteva essere semplice per nessun successore, considerando il continuo e costante confronto con il predecessore illustre, autorevole e vincente, ma di certo non ci si poteva attendere un esonero dopo soli dieci mesi per lo scozzese David Moyes, connazionale di Alex Ferguson, tra le altre cose. Eppure, in queste ore è accaduto proprio questo e la notizia è stata comunicata con poche e scarne righe diffuse alle agenzie di stampa da parte del club dei Red Devils in cui si ringrazia Moyes per l’operato: “per il duro lavoro, per l’onestà e l’integrità con cui ha svolto il suo ruolo”. Un lavoro che, però, non ha mostrato i frutti sperati ed, anzi, ha relegato il Manchester United ad una “comparsa” del campionato inglese: senza neppure un trofeo in bacheca, con meno di settanta punti nella classifica finale, sconfitta nei big match della Premier League.

    Moyes esonerato, arriva Giggs
    Moyes esonerato, arriva Giggs

    Per questo motivo la decisione di esonerare Moyes non poteva essere rimandata, forse anche per dare un segnale e una scossa all’ambiente dopo la pesante sconfitta rimediata contro l’Everton, proprio la squadra allenata in precedenza da Moyes che lo aveva lanciato come tecnico di prestigio, al punto da destare l’attenzione di un mostro sacro come Sir Alex Ferguson. Il Manchester United aveva puntato su Moyes con un contratto di sei anni: ma i fatti hanno mostrato una realtà ben diversa dalla squadra plasmata da Ferguson in passato. Per questo motivo, il cambiamento si è reso necessario, anche se a malincuore considerando che la parola esonero di certo non è da ascrivere agli usi e costumi della dirigenza dei Red Devils.

    Nel futuro imminente del Manchester United, almeno fino al termine della stagione, giunge l’ipotesi più che suggestiva di un traghettatore d’eccellenza: Ryan Giggs, quarant’anni, una delle bandiere storiche dei Red Devils, l’uomo più autorevole dello spogliatoio del Manchester United, cresciuto e divenuto campione proprio sotto l’ala protettrice di Sir Alex Ferguson, suo maestro in panchina. Ryan Giggs potrebbe, così, rivestire quello che in Inghilterra è un ruolo ampiamente consolidato e diffuso: giocatore-allenatore.

    Intanto, lo United si guarderà intorno alla ricerca del prossimo tecnico ma, in questo caso, sarebbe meglio non scomodare dall’inizio i paragoni con Ferguson.

  • Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Altra serata di forti emozioni quella che si è consumata questa sera in Champions League.L’Atletico Madrid di Diego Simeone, in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo, riesce nell’impresa di eliminare dalla massima competizione europea il Barcellona di Martino, ponendo probabilmente la parola fine sull’era blaugrana. Nell’altra partita il Bayern ha rispettato i pronostici della vigilia e all’Allianz Arena, se pur con qualche momento di paura, ha avuto la meglio su un Manchester United che sembra aver dato tutto il possibile per resistere alla corazzata tedesca.

    Diego Simeone, come già anticipato alla vigilia, è costretto a rinunciare a Diego Costa ed Arda Turan e manda in campo la difesa titolare con Koke, Tiago, Gabi e Raul Garcia a centrocampo con Adrian e l’ex della gara Villa in attacco. Martino schiera il Barcellona con il consueto 4.3.3 inserendo Bartra in difesa al posto dell’infortunato Pique, Xavi, Busquets ed Iniesta a metà campo, con il trio Neymar, Messi e Fabregas di punta.

    L'esultanza di Koke e Villa
    L’esultanza di Koke e Villa

    Pronti via e l’Atletico parte a mille centrando un palo con Adrian, il dispiacere dei tifosi di casa dura poco perchè al 5° Koke sfrutta una sponda di Adrian e con una conclusione al volo dentro l’area piccola batte Pinto per l’immediato vantaggio Colchoneros. Ci si immagina una violenta reazione del Barcellona ed invece è ancora l’Atletico a sfiorare il gol colpendo prima il palo al 11° e poi la traversa al 18° sempre con Villa. A questo punto i catalani provano una reazione ed al 24° Neymar si inventa una gran giocata servendo un assist d’oro a Messi che fallisce clamorosamente da due passi. Il Barcellona cresce ma non crea enormi pericoli a Courtois tant’è che il primo tempo si chiude sul 1-0. Nella ripresa partenza sprint degli ospiti che sfiorano in un paio d’occasioni il gol del pari ma prima il portiere e poi un pizzico di fortuna aiutano l’Atletico a tenere la porta inviolata. I Blaugrana insistono ma non riescono a creare occasioni clamorose, la palla gol clamorosa ce l’ha Gabi che al 70° potrebbe piazzare il 2-0 ma fallisce clamorosamente il match point. A questo punto gli uomini di Martino provano a riversarsi in attacco ma non riescono a trovare il gol per raggiungere i supplementari ed al triplice fischio di Webb il Vicente Calderon esplode in grida di gioia e festa, Simeone ha fatto l’impresa, l’Atletico è in semifinale di Champions League, traguardo raggiunto l’ultima volta nel 1974, mentre per il Barcellona sembra giunta la fine di un’era con un eliminazione ai quarti che non arrivava dal 2007.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 1-0 (1-0) (5° Koke)

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Courtois 6.5; Juanfran 6.5, Miranda 7, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Koke 7.5, Tiago 7, Gabi 6.5, Raul Garcia 7; Adrian Lopez 6.5 (62° Diego 6.5); Villa 7 (79° Rodriguez sv).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5; Dani Alves 4.5, Bartra 5, Mascherano 5, Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5.5, Iniesta 5.5 (73° Pedro sv); Messi 4.5, Fabregas 4.5 (61° Sanchez 5), Neymar 5.5.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

    Ammoniti: Koke (A), Busquets (B).

     

    All’Allianz Arena di Monaco il Bayern di Guardiola scende in campo con una formazione decisamente offensiva, un 4-1-4-1 con Lahm che torna sulla fascia, Kroos davanti la difesa e davanti un quartetto d’attacco formato da Ribery-Goetze-Muller-Robben alle spalle di Mandzukic. Moyes risponde con un 4-2-3-1 ritrovando Evra sull’esterno di difesa, Fletcher e Carrick mediani con il trio di trequartisti formato da Kagawa-Rooney-Valencia alle spalle di Welbeck. Il primo tempo è caratterizzato da ritmi blandi ed un possesso palla del Bayern, anche se lo United avrebbe una grande chance con Rooney che invece di servire il liberissimo Kagawa tenta la giocata personale sbattendo contro il muro della difesa di casa. Nel Bayern si segnala una bella giocata di Robben verso la fine del tempo con la conclusione dell’olandese respinta. Nella ripresa la gara si accende con Evra che al 57° riceve un cross lungo di Valencia e con un sinistro violento e precisissimo supera Neuer. La paura dell’Allianz dura solo un minuto poichè al 58° Mandzukic si tuffa su un cross perfetto di Ribery e con il colpo di testa pareggia. Al 68°Robben mette un pallone in mezzo che Muller è abilissimo a girare alle spalle di De Gea per il vantaggio bavarese. Al 76° Kagawa si inventa un numero sulla fascia e scappa via verso l’area avversaria, prova a metterla in mezzo per permettere al compagno un gol facile ma Boateng interviene in maniera perfetta salvando i suoi, sul ribaltamento di fronte Robben, migliore in campo, propone la sua classica giocata, si accentra e calcia, il suo tiro è toccato da Vidic e si infila nell’angolo basso. La gara in pratica finisce qua, Guardiola festeggia la sua quinta semifinale su cinque tentativi in Champions mentre per Moyes arriva l’ennesima delusione stagionale anche se stasera i Red Devils paiono aver dato tutto contro una squadra davvero mostruosa.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED 3-1 (0-0) (57° Evra (M), 58° Mandzukic (B), 68° Muller (B), 76° Robben (B))

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6; Lahm 7, Boateng 6, Dante 6, Alaba 6; Kroos 5.5; Robben 7.5, Götze 5 (65° Rafinha 6), Müller 7 (84° Pizarro sv), Ribery 7.5; Mandzukic 7.

    Allenatore: Guardiola.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Jones 5, Smalling 5, Vidic 4.5, Evra 6.5; Fletcher 5 (74° Hernandez sv), Carrick 6; Valencia 6.5, Rooney 4.5, Kagawa 5.5; Welbeck 6 (81°Januzaj sv).

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Rafinha (B), Vidic (M), Evra (M).

     

  • Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Questa sera la Champions League conoscerà il quadro completo delle quattro semifinaliste che continueranno a coltivare il sogno di raggiungere la finale di Lisbona ed alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

    Ieri sera, nelle prime due gare di ritorno dei quarti di finale, a Stamford Bridge e al Westfalenstadion non sono mancate emozioni e spettacolo, con una rimontata completata, dal Chelsea di Josè Mourinho ai danni del Psg, ed una solo sfiorata, da parte dei gialloneri di Dortmund contro i Blancos di Carlo Ancelotti, oggi ci aspettiamo ancora tanto bel calcio e magari diversi colpi di scena, dal derby spagnolo del Vicente Calderon e dalla sfida dell’Allianz Arena di Monaco tra il Bayern e il Manchester United.

    Atletico Madrid Vs Barcellona
    Atletico Madrid Vs Barcellona

    A Madrid, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata al Camp Nou, andrà in scena una sfida all’insegna dell’equilibrio tra l’Atletico Madrid ed il Barcellona. Simeone, che conterà sul tifo bollente del Vicente Calderon, potrebbe dover far fronte ad assenze importantissime come quella di Arda Turan e sopratutto del Bomber Diego Costa che ancora non pare essersi ristabilito al 100% dal problema muscolare subito nella gara di andata e che potrebbe rimanere in panchina per dar spazio all’ex blaugrana Villa. Anche Martino dovrà rinunciare a pedine fondamentali come gli assenti di lungo corso Victor Valdes e Puyol e anche l’altro centrale di difesa Gerard Pique infortunatosi nella gara di 8 giorni fa. Il tecnico del Barcellona però dalla difesa in giù potrà schierare tutti i suoi talenti confidando di trovare quella vittoria,  ma andrebbe bene anche un pareggio con almeno due gol segnati, che lancerebbe i catalani verso la semifinale.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA LE PROBABILI FORMAZIONI

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian.

    Allenatore: Simeone.

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

     

    Anche nell’altra gara di serata si partirà dal risultato di parità per 1-1 con il quale si è chiusa la partita d’andata all’Old Trafford, in questo scontro però, al contrario del derby spagnolo, la bilancia pare pendere principalmente verso il Bayern Monaco. Pep Guardiola all’Allianz Arena dovrà fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger, schierando così un Bayern a trazione decisamente anteriore con il consueto 4-2-3-1 con Kroos e Lahm nel ruolo di mediani e un pacchetto offensivo composto da Robben, Goetze, Ribery e Mandzukic. Moyes che spera in unica notte di poter virare il senso, per ora negativo, della stagione tenterà l’impresa dovendo rinunciare a Van Persie e con un Rooney non al 100%, schierandosi a specchio con un 4-2-3-1 che vedrà l’inserimento dal primo minuto di Kagawa, Evra e Fletcher per Giggs, Buttner e Fellaini confidando in difesa nel duo Vidic-Ferdinand e davanti in un Welbeck più concreto di quello visto all’andata.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED LE PROBABILI FORMAZIONI

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic.

    Allenatore: Guardiola.

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck.

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

     

     

  • Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Si conclude in parità la sfida tra Manchester United e Bayern Monaco disputata ad Old Trafford e valevole come andata dei quarti di finale di Champions League.

    Vedendo le prestazioni stagionali dei due club ci si sarebbe aspettati una passeggiata per i bavaresi, che hanno già conquistato matematicamente la Bundesliga con 7 turni d’anticipo, contro uno United che sta vivendo una stagione buia nel primo anno post Ferguson, così però non è stato perchè con orgoglio e grinta i Red Devils hanno saputo tener testa alla corazzata tedesca.

    Moyes schiera un 4-3-3 optando per De Gea tra i pali, Jones e Buttner sugli esterni di difesa, tanta esperienza nella coppia centrale formata da Vidic e Ferdinand. Fellaini, Carrick e Giggs formano il trio di centrocampo mentre in avanti ci sono Valencia, Rooney e Welbeck.

    Guardiola risponde con il consueto 4-2-3-1, Neuer in porta, Rafinha, Javi Martinez, Boateng e Alaba nel reparto arretrato, Lahm e Schweinsteiger davanti alla difesa, Robben, Kroos e Ribery sulla trequarti alle spalle di Muller.

    Come da pronostico è il Bayern a partire forte anche se il primo pericolo lo crea lo United con un gol annullato a Welbeck, probabilmente per gioco pericoloso, al 4°. Passata la paura gli uomini di Guardiola tornano a prendere in mano la partita creando una palla gol alla mezz’ora con De Gea bravo a respingere in corner una conclusione di Robben. La palla gol più limpida del primo tempo capita sui piedi di Welbeck che controlla un lancio lungo, si libera di Boateng e giunto dinanzi a Neuer prova a scavalcarlo con un pallonetto ma il portiere tedesco alza la mano e neutralizza la conclusione, per la disperazione del pubblico di Old Trafford. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0
    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0

    Nella ripresa Moyes lascia uno spento Giggs negli spogliatoi per dar spazio a Kagawa. La gara si sblocca al 58°, corner di Rooney, la difesa tedesca si dimentica di Vidic ed il difensore del Manchester colpisce di testa indisturbato siglando il vantaggio. Guardiola reagisce inserendo Mandzukic per Muller e la mossa rivela azzeccata. Al 67° Robben allarga per Rafinha che crossa in area, sponda del neoentrato attaccante croato per l’inserimento di Schweinsteiger che colpisce infilando il pallone alle spalle di De Gea per il pareggio. Da qui alla fine è il Bayern che ci prova di più con il Manchester che si chiude e prova qualche ripartenza. L’ultima emozione arriva al 90° con Schweinsteiger che commette il fallo che gli costa il secondo giallo e che, oltre a lasciare i suoi in 10 nei minuti di recupero, gli causerà la squalifica per una gara di ritorno che sarà tutt’altro che semplice per i campioni d’Europa in carica.

     

    MANCHESTER UNITED – BAYERN MONACO 1-1 (0-0) (58° Vidic (M), 67° Schweinsteiger (B))

    Manchester United (4-3-3): De Gea 6.5; Jones 6.5, Ferdinand 7, Vidic 7.5, Buttner 6.5 (74° Young sv); Fellaini 5, Carrick 5.5, Giggs 5 (46° Kagawa 6); Valencia 6, Rooney 6.5, Welbeck 5 (84° Hernandez sv).

    Allenatore: Moyes.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer 6.5; Rafinha 6, Javi Martinez 6, Boateng 5.5, Alaba 6.5; Lahm 6.5, Schweinsteiger 6.5; Robben 7, Kroos 5.5 (74° Goetze sv), Ribery 6.5; Muller 5 (63° Mandzukic 6.5).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo

    Ammoniti: Valencia (M), Mandzukic (B), Javi Martinez (B).

    Espulso: Schweinsteiger (B).

     

  • United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    Stasera oltre a Barcellona-Atletico Madrid si giocherà anche a Old Trafford. Sarà il turno di Manchester United-Bayern Monaco, che stanno affrontando due stagioni completamente diverse. Gli inglesi puntano ormai tutto sulla Champions vista la settima posizione in campionato (fuori anche dall’Europa League al momento). E’ una stagione complicata e lo si è visto dall’inizio: l’addio di Sir Alex Ferguson è stata una tragedia per i red devils, che con Moyes (consigliato proprio da Ferguson alla dirigenza) non sono riusciti a rimanere il grande United. Dall’altra parte stagione trionfale dei bavaresi che sono riusciti a conquistare il titolo a fine marzo (complice comunque anche il Borussia Dortmund che spesso è stato battuto da squadre medio-piccole). Guardiola sembra possa continuare il lavoro di Jupp Heynkes che l’anno scorso ha trionfato nel triplete, nonostante Franz Beckenbauer abbia definito noioso lo stile di gioco dello spagnolo, che col tiki-taka fece diventare il Barcellona una squadra eccezionale). Allo United un passaggio del turno (dopo la rimonta sull’Olympiakos degli ottavi) sarebbe una iniezione di fiducia incredibile non solo per squadra e allenatore, ma soprattutto per i tifosi: dall’aeroplanino passato su Old Trafford durante United-Aston Villa che mostrava il messaggio “WRONG ONE. MOYES OUT” (l’uomo sbagliato. Moyes fuori) alle costanti critiche da parte dei tifosi.

    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.
    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.

    Queste le formazioni di stasera:

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Buttner; Fellaini, Carrick; Giggs, Welbeck, Valencia; Rooney.  David Moyes si affida a Ferdinand-Vidic al centro della difesa, con Buttner terzino sinistro (Evra squalificato). Il giovane dovrà marcare il suo connazionale Arjen Robben, il che preoccupa nelle ultime ore non poco i tifosi.  Ancora titolare Ryan Giggs, Rooney guida l’attacco.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Javi Martinez, Alaba; Schweinsteiger, Lahm; Kroos, Robben, Ribery; Muller. Il Bayern con Javi Martinez al centro della difesa al posto di Dante che è squalificato. In attacco come falso nueve Muller viene preferito a Mario Mandzukic.

     

  • Ufficiale: l’Inter ingaggia Vidic per la prossima stagione

    Ufficiale: l’Inter ingaggia Vidic per la prossima stagione

    La notizia dell’acquisto del difensore serbo, attualmente in forza al Manchester United, Nemanja Vidic, da parte dell’Inter era nell’aria da diverso tempo, adesso però è giunta anche l’ufficialità direttamente dal seguente comunicato apparso sul sito ufficiale dei nerazzurri:

    “Nemanja Vidic sarà un giocatore dell’Inter a partire dalla prossima stagione. FC Internazionale comunica che si è conclusa con successo la trattativa che porterà il difensore serbo, capitano del Manchester United, a vestire i colori nerazzurri”.

    Dal 1° luglio 2014 quindi l’Inter potrà contare sull’esperto difensore per rinforzare il proprio pacchetto arretrato.

    L’acquisto, per altro effettuato a parametro zero, ha entusiasmato il presidente Thohir che in esclusiva al sito ufficiale dell’Inter ha voluto esprimere tutta la sua soddisfazione:

    “Vidic è un grande campione. Sono estremamente soddisfatto della chiusura dell’accordo che porterà Nemanja a Milano. E’ uno dei più forti difensori al mondo, le sue caratteristiche, la sua esperienza internazionale, il suo carisma da leader saranno fondamentali per la squadra e per la crescita dei nostri giocatori più giovani. Aggiungerà valore al club e sarà un ulteriore tassello per la costruzione di una grande Inter. Vorrei, infine, ringraziare il Manchester United, Nemanja e il suo entourage per la disponibilità e professionalità dimostrata nel corso della trattativa”.

    Vidic classe 1981, è un difensore di gran fisico, alto 1.89 per 84 kg, cresce nelle giovanili della Stella Rossa Belgrado prima di passare in prestito allo Spartak Subotica, squadra con la quale ha esordito nella stagione 2000/2001, poi rientra alla Stella Rossa dove rimane  3 anni prima di trasferirsi in Russia allo Spartak Mosca nel 2004 dove è rimasto per una stagione e mezzo.

    Nemanja Vidic
    Nemanja Vidic | Foto Twitter

    Dal gennaio 2006 è al Manchester United, dove in Premier League, sino ad oggi, ha collezionato 204 presenze segnando 15 reti.
    Molto buona anche la sue esperienza internazionale dove vanta 52 presenze e 2 gol in Champions League. 1 presenza ed 1 gol in Supercoppa europea, 12 partite e 3 reti in Europa League e 2 presenze ed 1 gol nel Mondiale per Club.

    Ha vestito la maglia della nazionale serba per 56 volte ed ha disputato anche 3 incontri nel mondiale di Sudafrica 2010.

    Nemanja Vidic ha anche un Palmares di buon livello con una bacheca ricca di trofei: 1 campionato serbo , 2 coppe serbe, 5 Premier League , 3 coppe di Lega inglesi , 5 supercoppe inglesi, 1 Champions League ed 1 Mondiale per club.

  • Fair Play Finanziario, la virtù premia sul campo

    Fair Play Finanziario, la virtù premia sul campo

    Lo spauracchio del calcio europeo si chiama Fair Play finanziario, quell’insieme di regole contabili che definiscono i paletti invalicabili per le società di calcio al fine di veder garantita la partecipazione alle Coppe Europee. Come noto, tali regole sono state fortemente volute dal numero uno Uefa Michel Platini in persona e, ora, la loro attuazione è entrata nel vivo. I principi cardine del Fair Play Finanziario sono, essenzialmente, due: i costi non devono superare la massima deviazione consentita rispetto al pareggio di bilancio; i debiti devono essere pagati puntualmente. Alla luce di ciò, dunque, è necessario andare a “fare i conti in tasca” ai principali club europei al fine di comprendere in che condizioni siano i loro bilanci e quanto possibile sia il raggiungimento dell’obiettivo Fair Play Finanziario. In tal senso, un noto analista di calcio business, il Dott. Paolo Ciabattini, ha analizzato con attenzione i principali club del panorama continentale, fornendo una precisa disamina della situazione in riferimento al “primo periodo di monitoraggio”, ossia nel periodo 2011-2013.

    Fair Play finanziario, la virtù premia sul campo | foto da web
    Fair Play finanziario, la virtù premia sul campo | foto da web

    In quell’arco temporale, dunque, il Barcellona risulta essere il club europeo con un utile aggregato conseguito pari a 43,5 milioni di euro e, dunque, ampiamente nel rispetto dei paletti del Fair Play. Il Manchester United, invece, in quel periodo di osservazione, ha fatto registrare una perdita aggregata di 17 milioni di euro che, però, non preoccupa ai fini del Fair Play Finanziario perchè risulta essere comunque inferiore rispetto al limite fissato di 30 milioni di euro. Situazione rosea anche in casa Real Madrid, a rivelare ulteriormente l’egemonia del calcio spagnolo nel periodo 2011-2013, con un utile aggregato per le merengues pari a 80 milioni di euro.

    Il Bayern Monaco Campione d’Europa in carica ha, poi, fatto registrare un utile pari a 22 milioni di euro riuscendo a competere egregiamente pur ricavando molto meno delle inglesi e delle spagnole dai diritti televisivi, soprattutto grazie agli introiti derivanti dallo stadio di proprietà che, in termini di tagliandi, fa registrare quasi sempre il tutto esaurito.

    Per i top club europei, dunque , non sembrano esservi grossi grattacapo all’orizzonte a proposito del raggiungimento dell’obiettivo Fair Play Finanziario. A conti fatti, dunque, considerando il fatto che i club vincenti sul campo coincidono – nel periodo di riferimento analizzato – con i club che hanno compiuto lo sforzo di chiudere il bilancio in utile, sembra che la virtù finanziaria possa essere un fattore vincente soprattutto in campo Europeo dove la programmazione e le competenze dirigenziali valgono più delle spese folli. In fondo, il messaggio del Fair Play finanziario è proprio questo e bisognerà abituarsi in fretta a recepirlo.