Tag: manchester united

  • Undici metri di gioia, il Villarreal conquista l’Europa League

    Undici metri di gioia, il Villarreal conquista l’Europa League

    Undici metri per fare la storia, il Villarreal è riuscito a farcela, il Submarino Amarillo che già aveva conquistato una storica finale è riuscito a spuntarla sul Manchester United dopo una lunghissima serie di 22 calci di rigore ed ha alzato al cielo di Danzica l’Europa League 2020/21.

    Decisiva è stata l’undicesima serie quando il portiere degli spagnoli Rulli ha prima trasformato il suo calcio di rigore e poi ha parato quello del collega De Gea.

    La storia quindi è fatta, la piccola cittadina di soli 50mila abitanti di Villarreal può vantare adesso la conquista di una coppa Europea.

    La partita non aveva offerto tantissimi spunti, il Villarreal aveva trovato il vantaggio nel primo tempo con Gerard Moreno e poi è stata raggiunta nella ripresa dalla rete di Cavani.

    Anche nei supplementari è prevalsa più la paura di perdere, insieme alla stanchezza, che la voglia di vincere, si è giunti così all’epilogo dei calci di rigore con l’unico errore di De Gea che ha consegnato la coppa ai ragazzi di Emery.

    Veniamo al racconto della finale di Europa League di Danzica tra Villarreal e Manchester United.

    Partenza migliore per il Manchester United che controlla il gioco contro un Villarreal che pare decisamente più contratto. Gli spagnoli provano a sciogliersi e a creare qualche situazione pericolosa, la gara però vede solo potenziali occasioni.

    Al 29° la gara si sblocca, punizione pennellata da parte di Parejo, Moreno s’infila e con un bel tocco di destro porta avanti il Villarreal. La reazione dello United si concretizza con un paio di cross molto insidiosi salvati a fatica dalla difesa di Emery. Il primo tempo si chiude con il Villarreal avanti per 1-0.

    Secondo tempo che parte senza sostituzioni. Subito un brivido nell’area dello United, si accende una mischia con Moreno e Bacca che non riescono a concretizzare. Al 55° arriva il pareggio, conclusione da fuori di Rashford, la palla rimane in area, arriva Cavani che da due passi segna. Dopo un lungo controllo VAR il gol è confermato.

    La rete mette più carica agli inglesi che provano ad insistere, grande occasione per Cavani il cui colpo di testa è ribattuto a pochi passi dalla linea, il Villarreal invece si limita a chiudersi. Il pareggio non cambia sino al triplice fischio, si va ai supplementari.

    Si riparte senza cambi, il Villarreal avrebbe ancora quello aggiuntivo, lo United tutti. Il Villarreal sembra più vivace, la pressione dei gialli costringe i Red Devils ad uscire con difficoltà. Il primo tempo supplementare si chiude sul 1-1.

    Anche il secondo tempo supplementare comincia senza sostituzioni. Anche in questa seconda frazione si fanno preferire gli spagnoli che però di fronte all’area non riescono a colpire. Non succede molto, il risultato non si sblocca, l’Europa League 2020/21 sarà decisa ai calci di rigore.

    Le due squadre sono praticamente infallibili, entrambe segnano con tutti i calciatori di movimento, l’undicesimo rigore è per i portieri, Rulli calcia bene e trasforma, De Gea invece se lo fa parare, finisce così, è immensa gioia per il piccolo Villarreal che conquista una prima storica Europa League, mentre per Emery è il quarto successo dopo i 3 con il Siviglia.

    VILLARREAL – MANCHESTER UNITED 12-11 d.c.r 1-1 (29° G. Moreno (V), 56° Cavani (M))

    Sequenza Rigori: G.Moreno (V) GOL, Mata (M) GOL, Raba (V) GOL, Telles (M) GOL, Alcacer (V) GOL, Bruno Fernandes (M) GOL, A.Moreno (V) GOL, Rashford (M) GOL, Parejo (V) GOL, Cavani (M) GOL, Moi Gomez (V) GOL, Fred (M) GOL, Raul Albiol (V) GOL, James (M) GOL, Coquelin (V) GOL, Shaw (M) GOL, Gaspar (V) GOL, Tuanzebe (M) GOL, Pau Torres (V) GOL, Lindelof (M) GOL, Rulli (V) GOL, De Gea (M) PARATO.

    Villarreal (4-3-3): Rulli; Foyth (88° Gaspar), Raul Albiol, Pau Torres, Alfonso Pedraza (88° A. Moreno); Parejo, Capoue (123° Raba), Trigueros (77° Moi Gomez); G.Moreno, Bacca (60° Coquelin), Pino (77° Paco Alcacer).

    Allenatore: Emery.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka (123° Mata), Lindelof, Bailly (116° Tuanzebe), Shaw; Pogba (116° James), McTominay (123° Telles); Greenwood (101° Fred), Bruno Fernandes, Rashford; Cavani.

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Capoue (V), Bailly (M), Foyth (V), Cavani (M).

  • Cavani spegne le speranze della Roma, lo United va in finale

    Cavani spegne le speranze della Roma, lo United va in finale

    Vittoria dal sapore amaro per la Roma, nel ritorno della semifinale di Europa League i giallorossi si sono imposti 3-2 contro il Manchester United che però grazie al 6-2 dell’andata ha ottenuto la finale, super protagonista Cavani autore di una doppietta.

    Una partita che però è stata meno scontata del previsto, la Roma è partita forte, è andata sotto per il gol di Cavani poi nella ripresa l’ha ribaltata in due minuti con Dzeko e Cristante e poi nel giro di un minuto e mezzo ha costretto De Gea a tre parate miracolose, anche con un pizzico di fortuna, che hanno tenuto a gallo uno United rientrato in campo con fin troppa sicurezza.

    La rete del 2-2 di Cavani ha sostanzialmente spento tutti gli entusiasmi, non quello del giovane Zalewski che a pochi minuti dalla fine ha bagnato il suo esordio con un gol che alla fine è valso il definitivo 3-2.

    La squadra di Fonseca stasera ha certamente fornito una prestazione di carattere, ha pagato però il terribile secondo tempo di Old Trafford, la sfortuna che anche stasera ha voluto metterci lo zampino con l’infortunio di Smalling ed anche una fase difensive che ha mostrato troppe incertezze.

    L’avventura di Fonseca durerà altre 4 gare di campionato poi sulla panchina della Roma si siederà il suo connazionale Josè Mourinho.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno delle semifinali di Europa League all’Olimpico tra Roma e Manchester United.

    Subito una chance enorme per la Roma con Mancini che riesce a calciare da pochi passi, strepitosa la risposta di De Gea. Al 7° ci prova anche Pellegrini, il suo tiro però finisce a lato. La gara è sostanzialmente a senso unico con i padroni di casa partiti col giusto spirito.

    Al 20° si vede lo United, Cavani parte sul filo del fuorigioco e tenta il pallonetto su Mirante, la palla scavalca il portiere ma bacia la traversa ed esce sul fondo. Passano cinque minuti e Cavani si presenta nuovamente davanti a Mirante, il suo tiro è forte ma il portiere riesce a respingere in corner.

    Alla mezz’ora Fonseca perde Smalling per infortunio, al suo posto entra il giovanissimo Darboe.

    I giallorossi tornano a fare la gara e Pellegrini al 34° ci prova con un tiro forte dall’interno dell’area, De Gea respinge. Al terzo tentativo Cavani non fallisce e al 38° scatta nuovamente sul filo del fuorigioco e con un tiro dal limite non lascia scampo a Mirante. La risposta della Roma è immediata, Mkhitaryan si allarga forse un po’ troppo ed il suo tiro è respinto e poi bloccato da De Gea.

    Si va al riposo con lo United avanti per 1-0 sulla Roma.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Telles e Williams per Shaw e Wan-Bissaka nel Manchester United. La Roma parte con la giusta grinta e buona volontà e al 57° arriva il meritato pareggio, cross di Mkhitaryan, sponda di Pedro e colpo di testa vincente di Dzeko. Passano due minuti, Pellegrini ruba palla ad un distratto Fred, arriva Cristante che lascia partire il tiro vincente.

    Solo un minuto dopo la Roma ha la palla del clamoroso 3-1, Dzeko colpisce sottoporta ma De Gea respinge, ci prova Pedro ed il portiere dello United salva ancora. Altro miracolo di De Gea al 63° su tocco da vicinissimo di Mkhitaryan. Lo United si riprende e il solito straordinario Bruno Fernandes mette in porta Greenwood, il giovane attaccante però calcia incredibilmente fuori.

    Il pareggio è solo rimandato, pennellata di Bruno Fernandes per l’inserimento di Cavani che parte sul filo del fuorigioco e segna di testa. La squadra di Fonseca non molla e al 74° si crea una bella chance con la conclusione di Mkhitaryan che colpisce la base del palo. Il vantaggio arriva comunque, il giovane esordiente Zalewski, colpisce al volo e grazie anche alla deviazione di Alex Telles la palla finisce in rete.

    Non basta un finale volenteroso per rimettere in dubbio la qualificazione, la Roma vince ma non è abbastanza, in finale di Europa League va il Manchester United.

    ROMA – MANCHESTER UNITED 3-2 (38°, 69° Cavani (M), 57° Dzeko (R), 59° Cristante (R), 84° Zalewski (R))

    Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Smalling (30° Darboe), Ibanez, Bruno Peres (70° Santon); Cristante, Mancini; Pedro (76° Zalewski), Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko (76° Borja Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka (46° Williams), Bailly, Maguire, Shaw (46° Telles); van de Beek, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes (84° Mata), Pogba (64° Matic); Cavani (73° Rashford).

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Wan-Bissaka (M), Cavani (M), Karsdorp (R), Cristante (R), Williams (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata l’Arsenal non riesce a completare il poker europeo delle squadre inglesi. In casa contro il Villarreal i Gunners si fermano ai due pali di Aubameyang, la partita si chiude sullo 0-0 con gli spagnoli che festeggiano una prima storica finale europea.

  • La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    La Roma naufraga a Manchester, la finale europea s’allontana

    Serata terribile per la Roma che, anche con una bella dose di sfortuna, chiude avanti il primo tempo ad Old Trafford ma poi crolla ed esce sconfitta per 6-2 nella semifinale d’andata di Europa League contro il Manchester United.

    Come detto oltre al talento di Bruno Fernandes e Pogba ed alla bravura sotto porta di Cavani, la partita è stata decisa anche dal fatto che la Roma abbia dovuto usare i tre slot per le sostituzioni già nei primi 37 minuti per gli infortuni di Veretout (fuori già al 5°), Pau Lopez (sostituito da Mirante per un problema alla spalla al 27°) e Spinazzola (che ha lasciato il campo per Bruno Peres al 37°).

    Eppure le cose non si erano nemmeno messe male perché dopo l’iniziale svantaggio firmato dall’asse ex Serie A Pogba-Cavani-Bruno Fernandes, i giallorossi erano riusciti a ribaltarla con il rigore trasformato da Pellegrini e dal gol di Dzeko portandosi negli spogliatoi un prezioso 2-1.

    Nella ripresa il crollo fisico e mentale, lo United è cresciuto, la Roma si è spenta, Fonseca non ha potuto intervenire con i cambi, Diawara e Smalling sono parsi in netta difficoltà fisica, ed ecco che i padroni di casa sono andati a segno ben cinque volte chiudendo sul 6-2.

    La finale di Europa League si fa sempre più lontana, la Roma dovrà vincere con 4 gol di scarto tra sette giorni all’Olimpico, provarci è obbligatorio ma la montagna da scalare sembra davvero insormontabile.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata delle semifinali di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Roma.

    Subito un problema per la Roma, dopo 2 minuti Veretout si ferma e mette fuori il pallone, problema muscolare per lui, il francese stringe i denti e prova a rimanere in campo. La sua resistenza però dura pochissimo, al 5° è costretto ad uscire, al suo posto entra Villar. Al 9° lo United passa in vantaggio, Pogba serve Cavani che di prima imbuca per Bruno Fernandes, il portoghese con un tocco morbido batte l’uscita di Pau Lopez.

    La Roma però reagisce e dopo una bella ripartenza, con Dzeko che spreca mancando la conclusione, Karsdorp riesce a mettere in mezzo, la palla colpisce il braccio di Pogba, è calcio di rigore. Dal dischetto va Pellegrini che calcia forte e batte De Gea. I padroni di casa tornano a comandare il gioco chiudendo dietro la Roma e creando alcune potenziali pericolose occasioni.

    Al 25° problema per Pau Lopez che dopo una parata su tiro da fuori di Pogba rimane a terra con un forte dolore alla spalla, Fonseca è costretto al secondo cambio, entra Mirante. I giallorossi però sono più forti della sfortuna, Mkhitaryan mette palla in area per Pellegrini, il numero 7 serve assist a Dzeko che nell’occasione non è stilisticamente bello ma è efficace, il suo tocco mette la palla in rete.

    La sfortuna sembra avere preso di mira la Roma, al 37° anche Spinazzola esce per infortunio, entra Bruno Peres, Fonseca si trova così con tutti gli slot per le sostituzioni utilizzati. Nel 5° minuto di recupero sciocchezza enorme di Ibanez che serve Cavani, per fortuna della Roma il Matador prima calcia addosso a Mirante e poi su Smalling, si va al riposo con i giallorossi avanti 2-1.

    Secondo tempo che riparte senza cambi nelle due squadre. Pronti via ed il Manchester pareggia, ripartenza veloce Pogba per Cavani, il Matador la tocca a Bruno Fernandes che gliela restituisce, Cavani stavolta davanti a Mirante non sbaglia. Altra grossa chance per Cavani al 53°, l’assist di Shaw è ottimo ma l’uruguaiano calcia altissimo da buona posizione.

    La Roma sembra accusare il colpo e rischia in un paio di occasioni, fondamentale Ibanez. Al 60° però palla geniale di Karsdorp per Pellegrini che cerca Dzeko, Maguire salva i suoi. 4 minuti dopo però lo United non perdona e con un bel giro palla fa giungere la palla a Wan-Bissaka la sua conclusione è respinta da Mirante sui piedi di Cavani che da due passi deposita in rete.

    Il protagonista è sempre lo stesso, Cavani, al 69° Rashford mette in mezzo, Cavani non ci arriva ma poi viene colpito da Smalling, l’arbitro concede il rigore, dal dischetto va Bruno Fernandes che spiazza Mirante. La Roma accusa pesantemente ed al 75° c’è spazio anche per il colpo di testa di Pogba che gira in rete un cross di Bruno Fernandes.

    Gli inglesi non rallentano e al 86° il neoentrato Greenwood riceve da Cavani e lascia partire il destro, Mirante tocca ma non può evitare il sesto gol. Finisce così, lo United s’impone per 6-2, tra sette giorni la Roma avrà bisogno di un vero e proprio miracolo per ottenere quella finale di Europa League che pare lontanissima.

    MANCHESTER UNITED – ROMA 6-2 (9°, 71° rig. Bruno Fernandes (M), 14° rig. Pellegrini (R), 33° Dzeko (R), 48°, 64° Cavani (R), 75° Pogba (M), 86° Greenwood (M))

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred (83° Matic): Rashford (76° Greenwood), Bruno Fernandes (89° Mata), Pogba; Cavani.

    Allenatore: Solskjaer.

    Roma (4-3-3): Pau Lopez (27° Mirante); Smalling, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout (5° Villar), Diawara, Spinazzola (37° Bruno Peres); Mkhitaryan, Pellegrini; Dzeko.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Villar (R), Pogba (M), Smalling (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata il Villarreal in meno di mezz’ora si porta avanti 2-0 contro l’Arsenal grazie ai gol di Trigueros e Albiol, nella ripresa i Gunners rimangono in 10 per il rosso a Ceballos ma grazie al rigore trasformato da Pepé tengono vive le speranze di qualificazione. Nel finale anche gli spagnoli perdono un uomo per il rosso a Capoue.

  • Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    Borja Mayoral porta la Roma ai quarti, Pogba elimina il Milan

    La serata di Europa League ha un sapore dolceamaro, la Roma ha vinto 2-1 in casa dello Shakhtar, doppietta di Borja Mayoral, ed ha ottenuto il pass per i quarti. Un gol di Pogba invece ha regalato il successo al Manchester United in casa del Milan eliminando così i rossoneri.

    Come detto è stato tutto piuttosto facile per la Roma che partiva dal 3-0 maturato 7 giorni fa all’Olimpico. A Kiev la squadra di Fonseca non ha praticamente mai visto la qualificazione in dubbio, dopo lo 0-0 del primo tempo, il gol ad inizio ripresa di Borja Mayoral ha tolto ogni dubbio.

    Dopo il momentaneo pareggio di Junior Moraes ci ha pensato ancora Borja Mayoral a fissare il risultato sul definitivo 2-1.

    La Roma rimane così l’unica italiana in corsa nelle coppe europee.

    Il Milan infatti ha giocato una buona partita, ha sofferto all’inizio ma poi ha avuto diverse buone occasioni per passare in vantaggio. Lo 0-0 di fine primo tempo valeva ancora il passaggio del turno, come all’andata però ad inizio ripresa è arrivato il gol degli inglesi, a segnarlo è stato Paul Pogba entrato in campo al rientro dagli spogliatoi.

    I rossoneri, decisamente decimati dagli infortuni, hanno provato a trovare il gol del pari, Pioli si è giocato anche la carta Ibrahimovic ma la rete non è arrivata.

    La corsa in Europa League del Milan, iniziata dai preliminari, si è chiusa così agli ottavi.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno degli ottavi di Europa League a Kiev tra Shakhtar Donetsk e Roma.

    Buona partenza della Roma che al 6° va vicino al gol con Borja Mayoral che controlla ma poi davanti a Trubin calcia altissimo. La gara non presenta emozioni gli ucraini, che dovrebbero provare a recuperare il netto svantaggio, si vedono solo con un paio di tiri da fuori.

    Al 33° è bravo Junior Moraes a girare di testa, Pau Lopez pare battuto ma la palla esce sul fondo. Altra grande occasione per Borja Mayoral che viene lanciato con un passaggio oltre alla difesa, il pallone però è troppo lungo e Trubin respinge.

    Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Secondo tempo che riparte con l’ingresso di Mancini per Ibanez. Alla prima ripartenza la Roma punisce, Karsdorp si spinge in avanti, sfrutta un rimpallo e mette in mezzo, Kryvstov prova a salvare ma la palla giunge a Borja Mayoral che di testa spinge in rete. Al 53° enorme errore di Pedro che si trova solo davanti al portiere ma clamorosamente calcia fuori, altra ripartenza, stavolta Pedro serve l’assist ma Spinazzola calcia malamente fuori.

    In campo c’è solo la Roma, cross di Spinazzola, colpo di testa di Borja Mayoral che però è troppo centrale. Alla prima occasione gli ucraini colpiscono con Junior Moraes che gira in rete una sponda dopo un calcio di punizione, è il gol del pareggio.

    I giallorossi non si scompongono, controllano i tentativi dello Shakhtar e poi colpiscono con l’imbucata di Pedro per Carles Perez che salta il portiere e serve palla a Borja Mayoral che deve solo depositarla in rete.

    Pau Lopez con una splendida parata in tuffo nega il pareggio a Marlos che aveva ben calciato dal limite. I minuti restanti scorrono via quasi svogliatamente, c’è una chance per Carles Perez che calcia addosso a Trubin poi dopo due minuti di recupero l’arbitro Lahoz fischia la fine, la Roma vince anche in Ucraina e vola ai quarti di Europa League.

    SHAKHTAR DONETSK – ROMA 1-2 (47°, 72° Borja Mayoral (R), 59° Moraes(S))

    Shakhtar Donetsk (4-3-3): Trubin; Dodo (82° Bolbat), Vitao, Kryvtsov, Matviienko; Alan Patrick (60° Konoplyanka), Marcos Antonio, Maycon; Tete (60° Marlos), Moraes (77° Dentinho), Solomon (77° Sudakov).

    Allenatore: Castro.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Mancini), Cristante, Kumbulla; Spinazzola (58° Calafiori), Villar, Diawara (58° Pellegrini), Karsdorp (58° Bruno Peres); Carles Perez, Pedro (75° El Shaarawy); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Ibanez (R), Marcos Antonio (S), Alan Patrick (S), Karsdorp (R).

    Concludiamo con il racconto della gara di ritorno degli ottavi di Europa League tra Milan e Manchester United.

    La gara vede una partenza migliore da parte degli inglesi che cercano di schiacciare dietro i rossoneri. Segnali di Milan intorno al quarto d’ora, prima Kalulu non riesce a servire bene in mezzo al termine di una bella azione di squadra, poi Kessiè va al tiro, troppo centrale per impensierire Henderson.

    La partita si mette a percorrere i binari dell’equilibrio anche se il Milan comincia a guadagnare campo e sicurezza, nonostante rimanga qualche errore di troppo. Potenziale grande occasione per il Milan al 35°, Bruno Fernandes sbaglia il retropassaggio, Castillejo s’invola e poi tocca per Kessié che viene anticipato all’ultimo secondo.

    Ci prova Saelemaekers al 41° con un bel tiro da fuori, Henderson mette in corner con un po’d’incertezza. Sul finire di primo tempo Krunic cerca la girata al volo ma non inquadra la porta, si va al riposo sullo 0-0.

    Il secondo tempo parte con l’ingresso di Pogba per Rashford. E’ proprio Pogba al 48° a girare in porta la palla rimasta nell’area piccola del Milan dopo una mischia. Pogba sembra in serata super, al 51° il francese serve un assist a Greenwood che lascia partire il diagonale, Donnarumma si allunga e blocca. Al 65° Pioli si gioca la carta Ibrahimovic.

    I rossoneri cercano di spingere, al 72° Kessiè riesce a staccare e colpire di testa da dentro l’area, palla però sul fondo. Due minuti dopo gran colpo di testa di Ibrahimovic, straordinario riflesso di Henderson, si salva lo United.

    Gli inglesi cercano di far passare il tempo controllando il gioco, il Milan sembra accusare una certa stanchezza. Non arriva il miracolo nel finale, il Milan perde ed esce dall’Europa League, il Manchester United accede ai quarti.

    MILAN – MANCHESTER UNITED 0-1 (48° Pogba)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu (65° Dalot), Kjaer, Tomori, Hernandez; Krunic (72° Diaz), Kessie, Meité; Castillejo (65° Ibrahimovic), Calhanoglu, Saelemaekers.

    Allenatore: Pioli.

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; McTominay, Fred; Greenwood, Bruno Fernandes, James; Rashford (46° Pogba).

    Allenatore: Solskjaer.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Kalulu (Mi), Dalot (Mi), Kjaer (Mi), Shaw (Ma), Hernandez (Mi).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca l’impresa della Dinamo Zagabria che ha ribaltato lo 0-2 subito in casa del Tottenham e con una tripletta di Orsic ha eliminato ai supplementari la squadra di Mourinho. Colpo a sorpresa anche dello Slavia Praga che è andato a vincere 2-0 in casa dei Rangers eliminando gli scozzesi. Tutto facile per Villarreal ed Ajax che vincono entrambe 2-0 ed eliminano Dinamo Kiev e Young Boys. Vittorie inutili di Molde e Olympiacos che vengono comunque eliminate da Granada e Arsenal.

  • Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    Pari ad Old Trafford per un buon Milan, Roma show cala il tris

    La serata di Europa League ha sorriso alle due italiane, il Milan ha giocato un grandissimo match ad Old Trafford strappando il pari con Kjaer nel finale, la Roma all’Olimpico non ha lasciato scampo allo Shakhtar e l’ha sconfitto con un netto 3-0.

    Come detto i rossoneri di Pioli, con parecchie assenze, hanno disputato un eccellente match in casa del Manchester United, hanno creato molto nel primo tempo ed hanno anche visto un gran gol di Kessie annullato dal VAR per tocco di mano.

    Il gol di Diallo ad inizio ripresa ha avuto il sapore della beffa atroce ma il Milan ha insistito, ci ha creduto ed alla fine è stato premiato con il colpo di testa di Kjaer che in pieno recupero ha fissato il risultato sul 1-1, risultato importante in vista del ritorno.

    Tutt’altra partita per la Roma.

    La squadra di Fonseca è partita bene, ha sbloccato la gara con Pellegrini al 23° ha saputo reggere ai tentativi dello Shakhtar e poi nella ripresa ha colpito, prima con un’azione personale di El Shaarawy e poi con il colpo di testa di Mancini.

    Unica nota negativa l’uscita per infortunio di Mkhitaryan al 35° del primo tempo per un problema muscolare da valutare.

    Veniamo al racconto della sfida valevole per l’andata degli ottavi di Europa League ad Old Trafford tra Manchester United e Milan.

    Buona partenza del Milan con Leao che al 5° scatta e davanti al portiere trova la rete, si alza la bandierina, gol annullato. Al 11° però Kessie controlla e poi lascia partire un gran tiro che batte Henderson, c’è però un tocco di braccio, il VAR annulla.

    Intorno al 20° si vedono anche i padroni di casa con un tiro da lontano di Telles che non va molto lontano dal bersaglio. E’ davvero un buon Milan e al 31° Saelemaekers si procura lo spazio e calcia, Henderson respinge.

    Clamoroso errore di Maguire al 38°, il difensore dei Red Devils si fa trovare pronto su una sponda da azione da corner ma solissimo e da pochi centimetri centra il palo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Secondo tempo che parte con l’ingresso del giovane Diallo per Martial nello United. Ed è proprio Diallo a trovare il vantaggio al 50° con un perfetto colpo di testa su lancio di Bruno Fernandes. Il gol sembra minare le sicurezze del Milan e al 54° Calabria rischia di combinare un pasticcio commettendo un errore in retropassaggio, James non ne approfitta.

    Al 58° si rivedono i rossoneri, Kessie è bravo a stoppare e prepararsi la conclusione, Henderson respinge in corner. Il Milan cresce ma al 72° James fallisce un gol piuttosto facile, calciando sul fondo con la porta spalancata.

    La squadra di Pioli però non ci sta e al 89° si crea un’altra chance, Kessie circondato da 4 avversari pennella per Leao che manca completamente il pallone. Al 92° il pareggio arriva, Kjaer sbuca su azione da corner e di testa batte un incerto Henderson.

    Finisce così, il Milan ottiene un preziosissimo e meritato pareggio che rende meno complesso il ritorno degli ottavi di Europa League tra 7 giorni a San Siro.

    MANCHESTER UNITED – MILAN 1-1 (50° Diallo (Ma), 92° Kjaer (Mi))

    Manchester United (4-2-3-1): Henderson; Wan-Bissaka (74° Williams), Bailly, Maguire, Telles; McTominay, Matic; James (74° Shaw), Bruno Fernandes (74° Fred), Martial (46° Diallo); Greenwood.

    Allenatore: Solskjaer.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria (74° Kalulu), Kjaer, Tomori, Dalot; Krunic, Meité, Kessie; Saelemaekers (69° Castillejo), Leao, Diaz (69° Tonali).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Vincic.

    Ammoniti: Saelemaekers (Mi), McTominay (Ma).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League tra Roma e Shakhtar Donetsk.

    La gara inizia con un enorme occasione per Villar che gira il pallone con il fianco verso la porta, Trubin è attento e salva sulla linea. Al 23° dopo una lunga fase senza emozioni arriva la giocata di Pedro che trova Pellegrini, il capitano giallorosso scatta sul filo del fuorigioco e batte Trubin.

    Prima occasione degli ucraini al 27° con Junior Moraes che viene servito da un ottimo assist di Dodo, Pau Lopez è attento a respingere in uscita bassa. Alla mezz’ora brutto rinvio di Trubin, Mkhitaryan ci prova dalla trequarti ma non inquadra la porta.

    Mkhitaryan non ce la fa e al 35° per un probabile problema muscolare lascia il campo per Borja Mayoral. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per uno a zero.

    Il secondo tempo comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo. Subito occasione per lo Shakhtar, errore in uscita di Villar, la palla arriva a Tete che calcia, Pau Lopez si distende e mette in corner. E’ un altro Shakhtar e al 50° è ancora Tete ad andare al tiro, Mancini devia oltre la linea di fondo.

    Clamorosa occasione sprecata da El Shaarawy, un minuto dopo il suo ingresso il Faraone riceve un perfetto assist di Pellegrini ma calcia malissimo servendo la palla al portiere. La Roma spreca ancora poco dopo, delizioso cross di Spinazzola, Mayoral controlla male e la palla si perde.

    La partita è viva e serve un ottimo Pau Lopez per respingere un tiro in mischia di Junior Moraes. Al 73° però El Shaarawy si fa perdonare, grande azione personale, tocco morbido sull’uscita del portiere e palla in rete. Tre minuti e si ripete l’asse PellegriniEl Shaarawy, stavolta Trubin alza in corner, dal calcio d’angolo sbuca Mancini che di testa infila alle spalle del portiere.

    Non succede molto altro, la Roma batte 3-0 lo Shakhtar e fa un bel passo verso i quarti di finale di Europa League.

    ROMA – SHAKTHAR DONETSK 3-0 (23° Pellegrini, 73° El Shaarawy, 77° Mancini)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Kumbulla, Cristante; Spinazzola (79° Bruno Peres), Villar, Diawara (79° Ibanez), Karsdorp; Pellegrini (79° Carles Perez), Pedro (62° El Shaarawy); Mkhitaryan (35° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca.

    Shakhtar Donetsk (4-2-1-3): Trubin; Dodo, Vitao, Matviienko, Ismaili; Maicon, Alan Patrick (79° Sudakov); Marlos (88° Marcos Antonio); Tete (88° Konoplyanka), Moraes (76° Dentinho), Taison (79° Solomon).

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Kumbulla (R), Alan Patrick (S), Maicon (S), Taison (S), Mancini (R).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata Harry Kane ha trascinato il Tottenham nel successo per 2-0 contro la Dinamo Zagabria. Vincono 2-0 anche il Granada in casa con il Molde e il Villarreal a Kiev contro la Dinamo. Netto successo dell’Ajax per 3-0 sullo Young Boys. Vince anche l’Arsenal che con il 3-1 in Grecia contro l’Olympiacos si avvicina alla qualificazione. Finisce 1-1 tra Slavia Praga e Rangers.

  • Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    Sorteggi Europa League, United e Shakhtar per Milan e Roma

    L’urna di Nyon non è stata poi così buona nei confronti delle due italiane, i Sorteggi Europa League infatti hanno stabilito che saranno il Manchester United e lo Shakhtar Donetsk le avversarie di Milan e Roma agli ottavi di finale.

    Non saranno certamente due partite semplici ma entrambe portano con loro dei particolari ricordi.

    Le inglesi erano certamente da evitare nei Sorteggi Europa League, invece al Milan è capitato proprio lo United.

    Servirà certamente un altro Milan, rispetto a quello visto nell’ultimo periodo, per tenere testa alla squadra di Solskjaer.

    Uomo da tenere d’occhio sarà certamente l’ex Serie A Bruno Fernandes che pare in un periodo di forma straordinaria ma non sarà l’unico pericolo per i rossoneri: Rashford, Martial, Pogba, Cavani, il giovane Greenwood, insomma i nomi certamente non mancano.

    Senza dubbio il nome Manchester United porta però alla mente dei tifosi del Milan la semifinale di Champions del 2006/2007 con quel 3-0 di San Siro in cui brillò la stella di Kakà.

    Piccola curiosità, in quella stessa Champions, vinta in finale contro il Liverpool, il Milan affrontò Lille e Celtic (e Manchester United) proprio come accaduto in questa Europa League 2020/21.

    Per quanto riguarda i precedenti, nei dieci confronti c’è una perfetta parità, 5 vittorie del Milan e 5 dello United.

    Sorteggi Europa League che hanno riproposto una nuova sfida da ex per il tecnico della Roma.

    Dopo lo Sporting Braga i giallorossi sfideranno lo Shakhtar Donetsk, ultima squadra allenata da Fonseca prima di arrivare in Serie A.

    Lo Shakhtar ormai pare essere un abituè delle squadre italiane, gli ucraini infatti hanno già affrontato Milan, Lazio, Napoli, Vicenza, Atalanta, Inter, in particolare recenti sono le sfide con i nerazzurri nella semifinale della scorsa Europa League stravinta dalla squadra italiana e nei gironi di Champions di quest’anno con gli ucraini capaci di fermare due volte sullo 0-0 la squadra di Conte.

    Per quanto riguarda i precedenti, la Roma ha sfidato sei volte lo Shakhtar con un bilancio di 2 vittorie e 4 sconfitte.

    Da tenere d’occhio saranno i brasiliani della compagine di Luis Castro ma anche l’israeliano Solomon ha dimostrato di poter esser una spina nel fianco delle difese avversarie.

    RIEPILOGO SORTEGGI EUROPA LEAGUE

    Risultato Sorteggi Europa League ottavi di finale | © UEFA
  • Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Nella serata di Champions League sorride la Roma che a Mosca porta a casa tre punti pesantissimi per la corsa verso gli ottavi, suicidio calcistico invece della Juve che domina in lungo e largo contro il Manchester United trova il vantaggio, spreca diverse ghiotte occasioni e poi in 5 minuti, per due palle inattive, si fa rimontare e perde la gara.

    Gli uomini di Di Francesco riescono ad imporsi contro il Cska anche grazie ad un Lorenzo Pellegrini in gran serata, assist e gol per lui.

    Una vittoria con un po’ di fatica, nonostante l’uomo in più nell’ultima mezz’ora, ma che avvicina ad un solo punto di distanza gli ottavi di Champions.

    Clamoroso tonfo casalingo della Juventus che controlla agevolmente la partita, colpisce due legni, trova il gol con un gioiello di Cristiano Ronaldo al 65°, spreca 4 palle gol limpide e poi viene beffata nel finale da due calci piazzati del Manchester United.

    Una sconfitta evitabile che dovrà essere una vera e propria lezione per i bianconeri che mantengono comunque la vetta del girone di Champions ma che non potranno più commettere certi errori se vorranno cercare di arrivare a giocarsi il trofeo.

    Veniamo al racconto della gara di Mosca tra il CSKA e la Roma.

    Partenza super della Roma che al 4° trova subito il vantaggio con il colpo di testa di Manolas che, su azione da corner, anticipa l’uscita di Akinfeev e deposita in rete. I padroni di casa perdono praticamente subito l’esterno Mario Fernandes che, dopo uno scontro con Kolarov, è costretto a lasciare il campo a Schennikov. Il Cska prova a reagire ma la Roma chiude con attenzione. Al 18° una veloce azione del Cska porta Vlasic al tiro, la conclusione si spegne a lato della porta di Olsen. I russi crescono ed al 25° ci provano con il colpo di testa di Bijol, troppo debole per impensierire il portiere svedese. Al 29° clamorosa chance sprecata da Florenzi che, servito da Kluivert, inciampa al momento della conclusione proprio davanti ad Akinfeev. Passa solo un minuto e Dzeko calcia altissimo una maldestra respinta di Akinfeev sulla punizione di Kolarov. Doppio pericolo per la difesa giallorossa al 40°, prima Oblyakov con una super giocata si presenta davanti ad Olsen e calcia, Manolas riesce a deviare il pallone che finisce sulla testa di Schennikov, quest’ultimo però spedisce alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per 1-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. La prima occasione è subito per la Roma, Kluivert riceve in area e anziché tirare appoggia per Dzeko, la difesa russa salva sul tiro del bosniaco. Il Cska però non sta a guardare, Akhmetov tira fuori una gran giocata personale e poi serve Sigurdsson, l’islandese anticipa Santon e poi calcia battendo Olsen. Al 56° Magnusson cerca di fermare Kluivert ma commette fallo da cartellino giallo, era già stato ammonito e quindi Cakir gli sventola il rosso. La Roma sfrutta subito la superiorità numerica con Lorenzo Pellegrini bravo a controllare in area e a battere Akinfeev. I giallorossi provano a sfruttare gli spazi ma Kluivert prima e Dzeko poi, non riescono a concretizzare. Al 67° il solito Lorenzo Pellegrini pennella un calcio di punizione per la testa di Fazio che colpisce forte ma non trova la porta. Il Cska prova a non arrendersi, Oblyakov al 78° prova l’azione personale ma il suo tiro viene bloccato da Olsen. Gli uomini di Di Francesco hanno il difetto di non chiuderla ma alla fine arriva comunque un pesante successo nella 4° giornata del girone di Champions.

     

    CSKA MOSCA – ROMA 1-2 (4° Manolas (R), 50° Sigurdsson (C), 59° Lo.Pellegrini (R))

    CSKA MOSCA (4-3-2-1): Akinfeev; Fernandes (12° Schennikov), Becao, Magnusson, Nabakin; Akhmetov (77° Khosonov), Bijol, Oblakov; Vlasic, Sigurdsson (64° Chernov); Chalov

    Allenatore: Goncharenko.

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Florenzi (88° Juan Jesus), Lo. Pellegrini (82° Zaniolo), Kluivert (71° Under); Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti:

    Espulsi: Magnusson (C)

     

    Passiamo ora alla gara casalinga della Juventus contro il Manchester United.

    L’inizio di gara è su buoni ritmi da ambo i lati, con le squadre che provano ad esser propositive. Il Manchester United prova a sfruttare la rapidità dei suoi avanti ma la retroguardia bianconera tiene bene. Al 10° va al tiro Bentancur, Smalling riesce a deviare in corner. Il pallino del gioco rimane in mano alla Juve con lo United ben chiuso nella propria metà campo. Intorno alla mezz’ora si rivede lo United che prima si rende pericoloso con un tocco morbido di Matic sul quale Sanchez non arriva per poco e poi con una potenziale pericolosa punizione di Sanchez che colpisce la barriera. Al 34° tiro cross di Cuadrado che viene deviato dalla difesa, super riflesso di de Gea che si salva. La Juventus insiste, Cristiano Ronaldo crossa basso ed arretrato per Khedira che calcia al volo, il palo salva lo United. Il finale di tempo è tutto di marca juventina, il gol però non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. La squadra di Mourinho pare essere più aggressiva e va anche al tiro nei primi minuti con Martial, palla fuori. Al 50° splendida giocata di Dybala, il 10 lascia partire un sinistro a giro che colpisce la traversa a de Gea ampiamente battuto. Il copione è sempre lo stesso, la Juve prova a far gioco ed il Manchester si chiude provando poi a sfruttare qualche giocata dei suoi assi. Al 65° Bonucci pennella in profondità verso Cristiano Ronaldo, CR7 in area calcia al volo senza lasciare scampo a de Gea. Passano due minuti e Pjanic, servito da un perfetto assist di Ronaldo, va al tiro di prima intenzione, ma de Gea sfodera un gran riflesso e salva. Al 73° ancora Pjanic ha la palla per il raddoppio ma il suo tiro dal limite finisce ampiamente sul fondo. Un minuto dopo è Cuadrado, dopo una grande ripartenza, a sprecare da pochi metri calciando alto. Sempre Pjanic, stavolta da lontano, palla che sfiora l’incrocio dei pali ma esce. Mourinho si gioca le carte Fellaini e Mata e nel finale lo United torna a spingere con Martial che costringe Szczesny al grande intervento. Al 86° Matuidi commette un fallo dal limite su Pogba, Mata va a calciare e non lascia scampo al portiere bianconero. Al 89° lo United trova addirittura il vantaggio con una carambola in area, su calcio di punizione con la palla che toccata da Bonucci ed Alex Sandro finisce in porta. C’è spazio anche per un contropiede di Rashford, salvato da Szczesny, finisce così, lo United espugna l’Allianz Stadium.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER UTD 1-2 (65° Cristiano Ronaldo (J), 86° Mata (M), 89° aut. Alex Sandro (J))

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (83° Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (61° Matuidi), Pjanic, Bentancur; Cuadrado (92° Mandzukic), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    MANCHESTER UTD (4-3-3): de Gea; Young, Smalling, Lindelof, Shaw; Herrera (79° Mata), Matic, Pogba; Lingard (70° Rashford), Sanchez (79° Fellaini), Martial.

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Matic (M), Alex Sandro (J), Herrera (M), Dybala (J), Martial (M).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie in goleada per il Manchester City, in casa contro lo Shakhtar, e per il Real Madrid a Plzen. Vincono anche Valencia, 3-1 sullo Young Boys ed il Bayern, 2-0 sull’Aek Atene. Finiscono in parità Benfica-Ajax e Lione-Hoffenheim.

  • Champions, la Juve espugna Old Trafford, Roma tutto facile

    Champions, la Juve espugna Old Trafford, Roma tutto facile

    Serata positiva per le due italiane in Champions League, la Juve, grazie al gol di Paulo Dybala porta a casa 3 punti nella trasferta sul campo del Manchester United e mantiene la vetta del girone a punteggio pieno, vetta del girone (a pari punti con il Real Madrid) anche per la Roma che con Dzeko, doppietta, ed Under, liquida 3-0 il Cska Mosca all’Olimpico. 

    Un successo pesantissimo quello della Juve di Massimiliano Allegri che gioca un primo tempo di gran livello, sblocca la gara con Dybala e rischia di trovare più volte il raddoppio. Nella ripresa i bianconeri non esprimono lo stesso livello di gioco, il Manchester di Mourinho ci prova ma crea solo una grande occasione sulla conclusione di Pogba che colpisce il palo al 75°.

    All’Olimpico la Roma ha impiegato circa mezz’ora per sbloccare la gara ma poi, con un Dzeko tornato ai suoi livelli, doppietta per lui nel primo tempo, ha sostanzialmente chiuso la pratica. Nella ripresa sempre Dzeko torna protagonista trasformandosi in assistman per Under che ha calato il tris definitivo.

     

    Veniamo al racconto della trasferta in Champions League della Juventus ad Old Trafford.

    I primi minuti scorrono sul filo dell’equilibrio con lo United a conquistare un paio di punizioni laterali non sfruttate. La Juve comincia pian piano a prender campo e i padroni di casa spesso allontanano in maniera affannosa. Al 13° bel cross di Cuadrado su cui s’avventa Dybala di testa ma il numero 10 non trova la porta. Al minuto 17 la Juve passa in vantaggio, cross di Ronaldo, Cuadrado prova ad arrivarci, la palla in contrasto rimane in area e Dybala da due passi non ha problemi a depositare in rete. La reazione dello United non si vede e al 22° una combinazione Ronaldo-Cancelo costringe de Gea ad un bell’intervento. Dopo una serie di minuti di possesso palla bianconero, poco dopo la mezz’ora si rivede il Manchester che prova a rendersi pericoloso con Rashford. Al 37° gran punizione di CR7, de Gea respinge, sulla ribattuta arriva Matuidi ma il portiere è ancora pronto. Ci prova poco dopo anche Dybala ma la sua conclusione non trova lo specchio. Senza recupero si va al riposo con la Juventus avanti 1-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Nei primi minuti sembra di vedere uno United più coraggioso con Bonucci costretto ad una scivolata miracolosa su Martial. Al 51° stupenda azione tutta in rapidità della Juve, Cuadrado appoggia a Ronaldo che calcia di prima, de Gea si supera e mette in corner. E’ un altro Manchester, è un’altra Juve e la sfida rimane in bilico con i padroni di casa in crescita. Al 75° gran conclusione di Pogba, la palla colpisce prima il palo, poi la faccia di Szczesny e finisce in fallo laterale. Il finale è un po’ in sofferenza con lo United che di cuore ci prova ma la Juventus tiene ed espugna il “Teatro dei Sogni”.

    MANCHESTER UNITED – JUVENTUS 0-1 (17° Dybala)

    MANCHESTER UTD (4-2-3-1): de Gea; Young, Lindelof, Smalling, Shaw; Pogba, Matic; Rashford, Mata, Martial; Lukaku.

    Allenatore: Mourinho.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo (87° Douglas Costa), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Cuadrado (81° Barzagli), Cristiano Ronaldo, Dybala (78° Bernardeschi).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Matuidi (J), Young (M), Chiellini (J)

     

    Passiamo ora alla gara casalinga della Roma contro il Cska Mosca.

    La partenza vede una Roma piuttosto aggressiva ma il primo pericolo lo crea Chalov che prova la conclusione dal limite, salva Olsen. Risposta immediata giallorossa con il pallonetto di Pellegrini fuori non di molto. Al 11° ancora pericoloso il Cska con il tiro di Vlašić che costringe Olsen ad un buon intervento. La Roma prova a fare la partita ma i russi chiudono bene ogni varco, al 20° Dzeko va al tiro ma calcia debolmente, parata facile per Pomazun. Passano 3 minuti e su azione da corner De Rossi impatta bene di testa, ma Pomazun non si fa sorprendere e mette in corner. Al 31° gran giocata di Pellegrini che con l’esterno mette una palla che Dzeko non può sbagliare, Roma in vantaggio. Gli ospiti provano a reagire ed è sempre Vlašić a rendersi pericoloso e sempre Olsen si fa trovare pronto a respingere. Al 43° grande azione della Roma con El Sharaway che imbecca Dzeko sul filo del fuorigioco, il bosniaco calcia e batte Pomazun. Il primo tempo si chiude così con la Roma avanti 2-0 sul Cska Mosca.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. Parte bene la Roma con Florenzi che lascia partire una conclusione fuori di poco. Il gol però è nell’aria e al 50° Dzeko si alza e con la testa fa una sponda perfetta per Under che calcia con forza e precisione e realizza il 3-0. Al 57° il Cska troverebbe anche il gol con Nababkin ma la bandierina è alzata, rete annullata. La Roma di Di Francesco va vicina anche al 4° gol con un colpo di testa di Dzeko, al 73°, fuori di poco. Ci prova anche El Shaarawy, con il tiro a giro, al minuto 87° ma Pomazun riesce a salvare la propria porta. Occasione anche per Manolas ma il greco spreca. Finisce così, la Roma cancella il k.o. in campionato con un bel successo in Champions League.

    ROMA – CSKA MOSCA 3-0 (31°, 43° Dzeko, 50° Under)

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Santon; De Rossi (81° Schick), Nzonzi; Under (74° Kolarov), Lo. Pellegrini (68° Cristante), El Shaarawy; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    CSKA MOSCA (5-4-1): Pomazun; Mario Fernandes, Magnusson, Rodrigo Becão, Chernov (57° Khosonov), Nababkin; Oblyakov (57° Dzagoev), Akhmetov, Sigurdsson, Vlašić; Chalov (90° Nishimura).

    Allenatore: Goncharenko.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Nababkin (C), Sigurdsson (C).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata, nelle partite delle 18.55 vince il Bayern Monaco 2-0 ad Atene contro l’Aek mentre Young Boys e Valencia chiudono sul 1-1. Nelle sfide delle 21 vincono l’Ajax, 1-0 sul Benfica, il Manchester City, 3-0 in casa dello Shakhtar e Real Madrid, 2-1 al Bernabeu contro il Viktoria Plzen. Finisce in parità, 3-3, Hoffenheim-Lione.

  • Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    Manchester sorride, lo United di Mourinho trionfa in Europa League

    In una Friends Arena di Stoccolma avvolta dalla tristezza per la tragedia di pochi giorni fa alla Manchester Arena, il Manchester United di Josè Mourinho batte 2-0 l’Ajax e conquista l’Europa League.

    Una partita in cui i giovani lancieri sono stati bloccati dalla strategia impostata del tecnico portoghese. Una volta trovato il vantaggio, con una conclusione di Pogba deviata dal difensore dell’Ajax Sanchez, per lo United è stato tutto ancora più semplice.

    La mazzata definitiva alla gara l’ha data Mkhitaryan con il gol dopo soli due minuti dall’inizio del secondo tempo. Gli uomini di Bosz non hanno praticamente mai espresso il loro consueto gioco spumeggiante e il temibile e temuto Dolberg è stato praticamente un fantasma.

    L’omaggio del Manchester City allo United a fine gara | © Profilo Twitter ufficiale ManCity

    Veniamo al racconto della gara.

    L’Ajax scende in campo con il 4-3-3 con il bomber Dolberg supportato dai talentuosi Traore e Younes. In difesa Riedewald prende il posto dello squalificato Viergever.

    Il Manchester United, che deve rinunciare da tempo a Zlatan Ibrahimovic, affronta la sfida con un 4-1-4-1 che vede Rashford in attacco con Mata e Mkhitaryan da esterni e con Fellaini-Pogba coppia di centrocampo.

    Il primo tempo parte senza grandi sussulti, come c’è da aspettarsi da una finale non certo abbonda lo spettacolo. Al 18° da un errore della retroguardia dei lancieri, ne approfitta Herrera che appoggia a Fellaini, il belga la passa a Pogba che dal limite lascia partire un tiro non certo imparabile, la deviazione di Sanchez però mette completamente fuori causa Onana ed il pallone s’insacca per l’uno a zero dello United.

    La reazione dell’Ajax è fatta di tanta grinta ma di poco costrutto, il centrocampo di Mourinho chiude bene sui pensatori di gioco olandesi e le punte non ricevono i giusti rifornimenti. Si va al riposo sullo 0-1.

    Nella ripresa l’Ajax pare avere lo spirito giusto ma dopo solo due minuti il Manchester United raddoppia con Mkhitaryan lesto in acrobazia, su azione di corner, a girare in porta la palla del 2-0.

    I ritmi dell’Ajax rimangono troppo bassi, lo United si chiude con estrema facilità e Romero sostanzialmente non corre alcun pericolo.

    Bosz le prova tutte ma il risultato non cambia, l’Ajax non riesce mai ad impensierire la retroguardia dello United, anche per merito di un Darmian in versione extra lusso.

    Lingard avrebbe anche la palla per sigillare il risultato ma si addormenta e si fa recuperare da Sanchez. C’è giusto il tempo per far entrare Rooney, i 4 minuti di recupero servono solo per preparare la festa, per una Manchester che trova un pizzico di sorriso in giorni decisamente pieni di tristezza.

     

    AJAX – MANCHESTER UNITED 0-2 (18° Pogba, 47° Mkhitaryan)

    AJAX (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald (81° De Jong); Klaassen, Schone (70° Van de Beek), Ziyech; Traore, Dolberg (62° Neres), Younes.

    Allenatore: Bosz.

    MANCHESTER UNITED (4-1-4-1): Romero; Valencia, Smalling, Blind, Darmian; Herrera; Mata (90° Rooney), Fellaini, Pogba, Mkhitaryan (74° Lingard); Rashford (84° Martial).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Mkhitaryan (M), Fellaini (M), Veltman (A), Younes (A), Mata (M), Riedewald (A)

  • Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    La 5° giornata di Premier League ha visto il primo rallentamento del Chelsea. Nel big match contro il Manchester City i Blues sono stati fermati sul pareggio, a segnare per i Citizens è stato il grande ex Frankie Lampard.

    Altra clamorosa sconfitta per il Manchester United di Van Gaal che subisce la clamorosa rimonta della neopromossa Leicester. Prosegue l’ottima partenza del Southampton che adesso si trova al secondo posto a meno 3 dalla banda Mourinho.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    Botta e risposta nell’anticipo del sabato tra Qpr e Stoke, con gli ospiti due volte in vantaggio e sempre rimontati con il definitivo 2-2 di Kranjcar giunto al minuto 89°.

    Con un secco tre a zero in trasferta, i Gunners spazzano via l’Aston Villa e tutte le polemiche che erano piovute dopo il Ko in Champions con il Borussia Dortmund.

    Burnley e Sunderland non riescono a superarsi e si spartiscono un punto a testa terminando la gara a reti bianche.

    L’Hull City spreca la chance di fare bottino pieno, avanti 2-0 sino ad un quarto d’ora dal termine in casa del Newcastle, si fa raggiungere dalla doppietta di Cissè che permette ai Magpies di incamerare un punto che fa morale.

    Successo importantissimo per il Southampton, ai Saints basta il gol di Graham a dieci minuti dal termine per espugnare il campo dello Swansea e portare a casa tre punti importantissimi per continuare a respirare aria di alta classifica.

    Brutto Ko per il Liverpool di Mario Balotelli che nel posticipo del sabato incassa nei primi 7 minuti due gol dal West Ham. I Reds abbozzano una reazione ed accorciano con Sterling al 26°. Nel finale però ci pensa Amalfitano a trovare il gol sicurezza per gli Hammers per il definitivo 3-1.

    La domenica si è aperta con due risultati a sorpresa, il primo è stato lo stop casalingo del Totthenam che a White Hart Lane subisce il gol di Morrison che consegna il successo al Wba.

    Ma è da Leicester che arriva quel che non ci si aspetta sopratutto calcolando che sino al 60° il Manchester United stava vincendo per 3-1. Poi l’imprevedibile, i padroni di casa nel giro di due minuti trovano la parità con Nugent al 62° e Cambiasso al 64° e poi vanno addirittura a vincerla segnando altri due gol e facendo sprofondare nel baratro Louis Van Gaal.

    Frankie Lampard
    Frankie Lampard

     

    Il Chelsea frena. Era prevedibile che in casa del Manchester City gli uomini di Mourinho avrebbero potuto arrestare la propria striscia di vittorie consecutive. Certo dopo il vantaggio siglato da Schurrle al 71° sembrava possibile l’impresa di portare a casa la 5 vittoria consecutiva ed invece al 85° è arrivata la beffa, non tanto per il pareggio ma più che altro per chi lo ha realizzato, il grande ex Frankie Lampard.

     

    Colpaccio del Crystal Palace che va a battere a domicilio l’Everton e prova pian piano a risalire la classifica.

     

    RISULTATI 5° GIORNATA

    QPR-Stoke City 2-2 (11° Diouf (S), 42° Caulker (Q), 52° Crouch (S), 89° Kranjcar (Q))

    Aston Villa-Arsenal 0-3 (32° Ozil, 34° Welbeck, 36° aut. Cissokho)

    Burnley-Sunderland 0-0

    Newcastle-Hull City 2-2 (48° Jelavic (H), 68° Diame (H), 74°, 87° Cisse (N))

    Swansea-Southampton 0-1 (80° Graham)

    West Ham-Liverpool 3-1 (2° Reid (W), 7° Sakho (W), 26° Sterling (L), 88° Amalfitano (W))

    Leicester City-Manchester United 5-3 (13° Van Persie (M), 16° Di Maria (M), 17°, 83° rig. Ulloa (L), 57° Herrera (M), 62° rig. Nugent (L), 64° Cambiasso (L), 79° Vardy (L))

    Tottenham-Wba 0-1 (74° Morrison)

    Everton-Crystal Palace 2-3 (9° Lukaku (E), 31° rig. Jedinak (C), 54° F. Campbell (C), 69° Bolasie (C), 83° rig. Baines (E))

    Manchester City-Chelsea 1-1 (71° Schurrle (C), 85° Lampard (M))

     

    CLASSIFICA

    Chelsea 13, Southampton e Aston Villa 10, Arsenal e Swansea 9, Manchester City e Leicester 8, West Ham e Tottenham 7, Hull City e Liverpool 6, Manchester United, Stoke, Everton, Crystal Palace e Wba 5, Sunderland e Qpr 4, Burnley e Newcastle 3