Tag: manchester city

  • Quanto costa Balotelli? Il City chiede 35 milioni

    Quanto costa Balotelli? Il City chiede 35 milioni

    Quanto costa Balotelli? E’ lo stesso Manchester City a dircelo. Il club inglese ha fissato in 35 milioni di euro il prezzo del cartellino di Supermario. Una cifra comunque ragionevole per quello che viene considerato come uno dei talenti più pregiati del calcio mondiale. La cifra richiesta dai Citizen è ovviamente fuori dalla portata dei club italiani. Appare infatti irrealistico un’eventuale proposta da parte di Milan, Inter e Juve che possa soltanto avvicinarsi ai 35 milioni di euro chiesti dalla squadra di Roberto Mancini, la quale non sembra disposta a fare sconti. La notizia arriva direttamente da Oltremanica, filtrata poi dai più importanti quotidiani sportivi italiani nel corso del tardo pomeriggio di ieri. Adesso è il tempo delle riflessioni e delle percentuali. Chi può permettersi Balo?

    ITALIANE– Escludendo a priori l’Inter per gli stessi motivi che hanno spinto la società nerazzurra a togliere il piede dall’acceleratore per Lucas quest’estate, rimangono Juventus e Milan. Anche i bianconeri difficilmente arriveranno a staccare un assegno da 35 milioni, nonostante i buoni rapporti con il procuratore Mino Raiola, anche perché altrimenti uno tra Van Persie o Jovetic sarebbe già sbarcato a Torino. Teniamo invece una finestrella aperta per i rossoneri. Non tanto però per un discorso legato alla logica, quanto per l’imprevidibilità dimostrata più volte dal presidente del Milan Silvio Berlusconi.

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    Mario Balotelli costa 35 milioni. L’Italia si allontana di nuovo | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    LA VERA PRETENDENTE – Resta quindi in corsa soltanto il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. Gli sceicchi hanno confermato più volte di poter contare su un budget illimitato, e il doppio colpo Lucas-Balotelli non appare ad oggi fantascienza. Ricordiamo inoltre come Mino Raiola, agente di Balotelli, si sia avvicinato parecchio a Leonardo e la dirigenza parigina dopo l’operazione che ha portato Ibrahimovic all’ombra della Torre Eiffel. E così, dopo Ibrahimovic, è arrivato anche il momento di Balotelli al Psg?

  • Derby di Manchester, Mancini attacca Ferguson

    Derby di Manchester, Mancini attacca Ferguson

    Domenica all’Old Trafford va in scena il derby di Manchester per quello che sarà il big match della 16^ giornata di Premier League. I Red Devils affrontano il derby da primi della classe, con 36 punti conquistati nelle prime quindi partite di campionato. Alle loro spalle i cugini del City, che seguono a tre lunghezze. Favoriti gli uomini di Ferguson, che in casa vantano un ruolino di marcia invidiabile (sei vittorie e un ko, quello contro il Tottenham di Villas-Boas). Sono invece ancora imbattuti i Citizen, che nelle ultime cinque trasferte di Premier hanno raccolto 11 punti, dimostrando di essere tutt’altra squadra rispetto alla compagine modesta di Champions, capace nell’impresa di uscire dalla massima competizione europea senza vincere neanche una partita.

    RUMOROSA CONFERENZA STAMPA– La vigilia del derby di Manchester è stata resa particolarmente frizzante dalle dichiarazioni al veleno in conferenza stampa di Roberto Mancini. L’allenatore del City infatti si è difeso dalle accuse che lo volevano come il principale responsabile del flop europeo, ricordando come Sir Alex Ferguson abbia impiegato tredici anni prima di vincere la Champions League, e che quindi allo stato attuale delle cose ha a disposizione ancora undici anni per centrare il colpo Champions.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Mancini e Ferguson fotografati prima del match scudetto dello scorso 30 aprile | ©Michael Regan/Getty Images

    SIR ALEX RISPONDE – Senza voler entrare a gamba tesa in relazione alle dichiarazioni del collega, il tecnico dello United ha voluto ribadire come la propria squadra già in passato abbia dimostrato di poter battere chiunque, senza alcuna eccezione, avvisando dunque  i rivali che la musica da questa stagione potrebbe cambiare in favore proprio dei Red Devils.

    PRECEDENTI – Lo scorso anno fu infatti il City ad aggiudicarsi i due derby di Manchester giocatisi in Premier, entrambi rimasti negli occhi dei tifosi Red Devils. Il primo successo fu l’umiliante 6-1 con cui i Citizen violarono l’Old Trafford a fine ottobre, mentre la seconda vittoria fu quella del 30 aprile, scontro fondamentale per le sorti dello scudetto, tre punti che di fatto si rivelarono decisivi per il trionfo finale della squadra di Mancini.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Dopo le fatiche internazionali, si torna a pensare ai vari campionati nazionali. Il match di punta di tutto il panorama calcistico sarà sicuramente il derby di Manchester che vedrà contrapposti il City e lo United. Le due squadre giocheranno in casa dei ricchi sceicchi e si contenderanno il primo posto in Premier League, con i ragazzi di Ferguson che possono contare sui tre punti di vantaggio. Come ogni settimana, proponiamo una doppia tripla (una sui campionati più noti e una su quelli sconosciuti al grande pubblico) e il listone finale, utile per chi non dispone di un buon budget per le scommesse. Le quote sono state prese dall’agenzia Bwin e mi preme ricordare che si tratta di gioco d’azzardo e la vittoria di una schedina non è mai scontata.

    PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    Torino – Milan: I rossoneri con il ritorno a tempo pieno del presidente Berlusconi sta scalando posizioni su posizioni e con un El Shaarawy in queste condizioni è destinato a continuare di questo passo. I granata in casa non hanno reso al meglio. Per questa ragione, il mio consiglio è sulla vittoria milanista. La quota è ottima. L’azzardo ci può stare. Pronostico: 2. (2.10)

    Manchester City
    Il derby di Manchester è il match più atteso del week end © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Levante – Mallorca: Dopo le ultime due sconfitte casalinghe in Liga contro Real Madrid e Barcellona, il Levante è obbligato a vincere per continuare la corsa per un posto in Europa il prossimo anno. Il Mallorca non pare un ostacolo troppo impegnativo per i padroni di casa. Pronostico: 1. (1.91)

    Manchester City – Manchester United: Che derby! Tre punti di svantaggio in classifica per i padroni di casa che dopo l’eliminazione dalla Champions League, dovrà vincere la Premier per non trovarsi davanti ad una stagione fallimentare. Allo United andrebbe bene anche un pareggio che lascerebbe le distanze invariate. Pronostico: 1x. (1.33)

    Schedina 2

    Crystal Palace – Blackpool: padroni di casa che davanti al proprio pubblico difficilmente sbagliano un colpo. Lo stato di forma eccellente è confermato anche dalle ultime quattro partite casalinghe, dove il Crystal ha ottenuto solo vittorie. Fra le altre cose sulla panchina delle aquile inglesi siede Holloway, che degli avversari di domani conosce ogni minimo segreto. Pronostico: 1 (2.05)

    Verona – Ascoli: gli uomini di Mandorlini, reduci dall’inopinabile sconfitta esterna sul campo del Brescia la settimana scorsa, vorranno da subito riprendere il cammino della vittoria asfaltando al Bentegodi il malcapitato Ascoli, che non vince una partita da oltre un mese e mezzo. Pronostico: 1 (1.50)

    Barcellona – Elche: mi piace andare contro tendenza e dico Under (meno 2,5 gol), nonostante il Barca B sia una squadra ultra offensiva che in casa ha quasi sempre fatto registrare il segno opposto. Tutto questo perché? Perché l’Elche è la squadra con la migliore difesa del campionato (8 reti subite in 16 partite), e quella che ha in trasferta il peggior attacco del campionato (6 reti in 8 partite) se si escludono le tre squadre in zona retrocessione. Pronostico: under (2.10)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Torino – Milan — 2
    Levante – Mallorca — 1
    City – United — 1x

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 53.

    Crystal Palace – Blackpool — 1
    Verona – Ascoli — 1
    Barcellona B – Elche — under

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 64.

    LISTONE

    Borussia Dortmund – Wolfsburg — 1
    Stoccarda – Schalke — x2
    Aston Villa – Stoke City — 1x
    Swansea – Norwich — 1
    Atalanta – Parma — 1x
    Malaga – Granada — 1
    Levante – Mallorca — 1
    Cagliari – Chievo — 1
    Siena – Catania — 1x
    Athletic Bilbao – Celta Vigo — 1
    Atletico Madrid – Deportivo la Coruna — 1

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 170.

  • Balotelli torna in Italia, Milan Inter e Juve sognano

    Balotelli torna in Italia, Milan Inter e Juve sognano

    Forse Balotelli torna in Italia per davvero. Dopo la nascita della figlia Pia, Supermario potrebbe decidere di salutare per sempre l’Inghilterra e fare rientro alla base. D’altronde i rapporti con Mancini sono ai minimi termini, Mancini che lo volle due anni e mezzo fa per far volare il Manchester City. L’avventura inglese però non è andata come Mario si aspettava. E’ mancata la scintilla, quella consacrazione che un po’ tutti gli addetti ai lavori si aspettavano dal bresciano, più per demeriti suoi che per colpe altrui (vedi stampa locale). Forse il destino vuole che Balotelli torni in Italia per esplodere in maniera definitiva, a patto che faccia da bravo. Perché a Milano o a Torino non saranno tollerate altre bizzarrie del fuoriclasse italiano. Te capì Mario?

    A MILANO…– Se Balotelli torna in Italia, Milano sarebbe la città con più possibilità di riabbracciarlo. Da una parte il Milan, che può contare su un evidente legame affettivo del calciatore nei confronti della maglia rossonera. Dall’altra parte l’Inter, con Moratti che può far leva su una presunta clausola inserita nel contratto di Mario al momento del trasferimento in Inghilterra, che di fatto garantirebbe all’Inter una posizione di favore in caso di cessione del Supermario nazionale.

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    Mario Balotelli è pronto a tornare in Italia? | ©CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    …O TORINO – C’è però anche la Juve interessata al calciatore azzurro. La società bianconera, alla disperata ricerca di un top-player in attacco, può contare sul prezioso aiuto di Mino Raiola, procuratore di Balotelli e dello stesso Paul Pogba, fin qui il grande colpo estivo di Beppe Marotta, con il francese che testimonia i buoni rapporti tra il famoso agente e il club juventino.

    E IBRA? – Qualora comunque Balotelli decidesse di non far rientro in Italia, una delle destinazioni più probabili sarebbe Parigi. Lì, oltre ai milioni, Mario ritroverebbe un vecchio amico come Zlatan Ibrahimovic, suo grande fan dai tempi dell’Inter. Anche nel recente passato lo svedese non ha nascosto di volerlo ancora come compagno di squadra.

  • E’ nata Pia, la figlia di Mario Balotelli e Raffaella Fico

    E’ nata Pia, la figlia di Mario Balotelli e Raffaella Fico

    E’ nata oggi la figlia di Mario Balotelli e Raffaella Fico: dopo mesi di battibecchi, ritorni di fiamma, tradimenti e quant’altro, finalmente il frutto dell’amore tra Raffaella Fico e il bomber del Manchester City è venuta al mondo. Proprio oggi la showgirl italiana ha infatti dato alla luce all’ospedale di Napoli la primogenita dell’attaccante azzurro: i famigliari hanno voluto rendere subito nota la notizia precisando inoltre che la bimba sta benissimo e che anche la Fico ha superato ottimamente il parto.

    Grande assente al momento della nascita è stato Mario Balotelli. La “Gioconda del calcio”, come è stato soprannominato proprio in questi giorni dal suo procuratore Mino Raiola, è ancora in Inghilterra ma non è difficile prevedere che a breve prenderà il primo volo per arrivare a Napoli dalla sua primogenita.

    Mario Balotelli Italy Training Session And Press Conference
    Mario Balotelli © Claudio Villa/Getty Images

    Nei giorni che hanno preceduto il parto, mentre Super Mario si divertiva a registrare spot natalizi e a farsi fare nuovi tatuaggi, la showgirl italiana ha rilasciato alcune dichiarazioni che non sono passate inosservate: la Fico ha infatti dichiarato di volere il matrimonio con Mario Balotelli per evitare ripercussioni sulla bambina e  così facendo “costringendo” il calciatore a prendersi le sue responsabilità di  padre, quelle che fino ad ora ha sempre sviato.

    La risposta a quelle affermazioni da parte di Balotelli non è però arrivata: sicuramente i due si sono sentiti telefonicamente ma ancora non è dato sapere quali sono i programmi per il futuro e soprattutto come reagiranno entrambi alla vita che gli aspetta: di certo già da gennaio potrebbero esserci dei grandi cambiamenti dato anche che il bomber del City sembra essere sempre più vicino a lasciare l’Inghilterra per tornare in Italia dove potrebbe vestire la maglia del Milan. Tutto dunque è solo rimandato ma da qui a pochi giorni ne vedremmo delle belle.

  • Numeri e curiosità del fallimento Manchester City

    Numeri e curiosità del fallimento Manchester City

    Il fallimento Manchester City è totale. La squadra di Roberto Mancini non parteciperà nemmeno all’Europa League, dopo la sconfitta esterna sul campo del Dortmund, capolista del Girone D di Champions. La mattinata di oggi non è stata delle migliori per i Citizens, subissati di critiche dalla stampa inglese, il cui bersaglio preferito è stato il tecnico italiano Mancini, senza però dimenticare le “star” della squadra allestita dallo sceicco Mansour in questi tre anni, colpevoli di essere state “umiliate dai rincalzi del Dortmund”. L’avventura del City in Champions League termina come lo scorso anno alla fase a gironi. Un clamoroso capitombolo per una società che negli ultimi 36 mesi ha speso cifre folli per dominare in Inghilterra e in Europa. Analizziamo tutti i numeri della crisi.

    486,4– Sono i milioni spesi dal Manchester City dal 2008 ad oggi. Tutto iniziò con Robinho, acquistato dal Real Madrid per 43 milioni di euro. Da lì in avanti lo sceicco Mansour diede carta bianca a Mancini, arrivando quest’estate alla cifra astronomica di quasi mezzo miliardo di euro speso.

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    Il fallimento del Manchester City ha un nome e cognome | ©CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    3 – I trofei conquistati dal Manchester City dopo l’avvento degli sceicchi. Il secondo anno arrivò il successo in FA Cup, nel terzo lo scudetto, e quest’estate è arrivata la vittoria nella Community Shield. Davvero poco per un club che in precedenza aveva speso una somma vicina ai 500 milioni di euro.

    0 – Come le vittorie dei Citizens quest’anno in Champions. Nessuna squadra inglese ha fatto peggio della squadra di Roberto Mancini in Europa. Tre pareggi e tre sconfitte contro Real, Dortmund e Ajax. Quest’ultima può contare su un undici titolare il cui ingaggio è inferiore a quello di un singolo calciatore del Manchester City. Dettagli.

    EUROPA CHI? – Questa Europa sconosciuta. Il fallimento del Manchester City si spiega anche con l’avversione mostrata dai calciatori di Mancini verso le competizioni europee, sia che si tratti di Champions sia che si tratti di Europa League. Non possiamo certo dire che non si veda la mano del tecnico, considerati i precedenti dell’allenatore di Jesi in Champions League.

  • Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Nessun miracolo sportivo. Il Manchester City esce da qualsiasi competizione europea per quest’anno e dovrà concentrare le proprie forze solo sulla conquista della Premier League. Un martedì di Champions League piuttosto scontato, dove in tutti i Gironi si lottava solamente per la terza piazza, valida per la “retrocessione” in Europa League. Non passerà giorni tranquilli Roberto Mancini, manager dei citizens, entrato nella storia per aver terminato il girone del massimo torneo europeo senza neanche una vittoria alla guida di una squadra inglese. Lascia ancora più basiti il quarto posto finale, sotto club come Dortmund e Ajax, costruiti senza grossi investimenti. Le spese folli, gli stipendi milionari e i tanti giocatori acquistati negli ultimi anni non sostituiscono l’esperienza internazionale e la storia di un club.

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti invece ottiene un’ottima vittoria interna contro il Porto e conquista la prima posizione nel Gruppo A, mettendo a tacere varie voci che vedevano l’ex tecnico di Milan e Chelsea lontano da Parigi. Prestazione convincente con le reti degli “ex italiani” Thiago Silva e Lavezzi (con l’aiuto del portiere avversario Helton). Per i francesi, nella Fase ad Eliminazione Diretta, c’è il rischio di incontrare Real Madrid o Milan.

    Ezequiel Lavezzi
    Lavezzi trascina il Psg al primo posto nel Gruppo A © Dean/Getty Images

    GRUPPO A – Oltre al match appena citato tra Psg e Porto, finita 2-1 a favore dei francesi che si prendono il primo posto del girone. L’altra sfida Dinamo Zagabria-Dinamo Kiev termina 1-1, con il pareggio croato arrivato nei minuti finali con un calcio di rigore. Partita segnata dalla forte nevicata che ha provocato anche la sospensione della gara per qualche minuto.

    Dinamo Zagabria – Dinamo Kiev 1-1 — 45′ Yarmolenko (K), 94′ Krstanovic (rig) (Z)
    Paris Saint Germain – Porto 2-1 — 29′ Thiago Silva (Psg), 33′ Martinez (Por), 60′ Lavezzi (Psg)

    Classifica Finale: Psg 15; Porto 13; Dinamo Kiev 5; Dinamo Zagabria 1.

    GRUPPO B – Schalke e Arsenal si giocavano a distanza la prima posizione. I tedeschi vengono fermati sull’1-1 dal Montpellier che saluta la Champions League davanti al proprio pubblico con una buona prestazione e il secondo punto conquistato. Gli inglesi invece, dopo il vantaggio iniziale con la rete di Rosicky crollano e subiscono la rimonta greca sprecando l’occasione di passare il gruppo come prima classificata.

    Montpellier – Schalke 1-1 — 55′ Howedes (S), 58′ Herrera (M)
    Olympiakos – Arsenal 2-1 — 38′ Rosicky (A), 64′ Maniatis (O), 73′ Mitroglou (O)

    Classifica Finale: Schalke 12; Arsenal 10; Olympiakos 9; Montpellier 2.

    GRUPPO C – La sfida a distanza tra Zenit e Anderlecht (per il terzo posto) è andata alla squadra russa, capace di vincere a San Siro contro un Milan fortemente indebolito per l’ampio turn over. La squadra belga invece non va oltre un 2-2 in Spagna contro il Malaga e saluta Champions ed Europa League.

    Malaga – Anderlecht 2-2 — 44′ Duda (M), 50′ Jovanovic (A), 61′ Duda (M), 90′ Mbokani (A)
    Milan – Zenit 0-1 — 35′ Danny

    Classifica Finale: Malaga 12; Milan 8; Zenit 7; Anderlecht 5.

    GRUPPO D – Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid già qualificate (rispettivamente in prima e seconda posizione) superano abbastanza facilmente Manchester City e Ajax e lasciano invariate le posizioni in classifica. Gli olandesi retrocedono in Europa League e per gli inglese è notte fonda.

    Borussia Dortmund – Manchester City 1-0 — 57′ Schieber
    Real Madrid – Ajax 4-1 — 13′ Ronaldo (R), 28′ Callejon (R), 48′ Kakà (R), 59′ Boerrigter (A), 87′ Callejon (R)

    Classifica Finale: Borussia Dortmund 14; Real Madrid 11; Ajax 4; Manchester City 3.

  • Balotelli al Milan, perchè si perchè no

    Balotelli al Milan, perchè si perchè no

    L’approdo di Mario Balotelli al Milan appare come un tema sempre caldo, come una pista di mercato sempre possibile, soprattutto in virtù del rapporto speciale di Super Mario con i colori rossoneri, mai celato neppure quando indossava la maglia dell’Inter. Mai come ora, però, la suggestiva ipotesi di mercato sembra realizzabile, anche alla luce della difficile situazione in casa Manchester City, dove Mario Balotelli riveste ormai un ruolo marginale, sempre più lontano dalla figura di pupillo di Roberto Mancini ed, inoltre, sull’eventualità della sua partenza sull’asse Manchester-Milano giocano un ruolo importante diversi fattori.

    Situazione Manchester City – L’eliminazione della squadra di Roberto Mancini dalla Champions League ha lasciato un segno profondo e, dopo aver fallito anche la qualificazione in Europa League, la mancanza di impegni europei rende meno necessario un parco attaccanti vasto, in particolar modo in una squadra che già può puntare su nomi importanti che, però, hanno deluso lo stesso mister che, nel post-gara di ieri, non ha nascosto il suo disappunto per la scarsa vena realizzativa ed il primo a pagare potrebbe essere proprio Mario Balotelli anche se è ovvio che il City non lo “svenderà”.

    Mino Raiola – Il procuratore di Super Mario è stato avvistato di recente a Manchester ed è stato protagonista di un summit con i vertici del City e con lo stesso Mancini proprio per definire e ridiscutere il rapporto tra il giocatore e la società, considerando alcuni dissapori avvenuti. L’intento del procuratore è quello di lavorare per far restare Super Mario a Manchester almeno fino al mercato estivo, cercando di curare in prima persona il rapporto tra il suo assistito e il City, divenendo mediatore di eventuali problematiche e preferendo rimandare il discorso mercato alla sessione estiva piuttosto che alla finestra di Gennaio, ed in tal senso si può intendere la sua frecciatina alle squadre italiane: “Balotelli costa quanto la Gioconda, nessuna italiana può permetterselo”.

    Balotelli al Milan, perchè si perchè no
    Balotelli al Milan, perchè si perchè no | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Galliani – Il dirigente rossonero è un “sentimentale”, come spesso ha dimostrato, ed è in primis un innamorato del Milan. Per questo motivo, di fronte a una domanda che accenna ad uno scenario di mercato tanto affascinante, Galliani non può fare a meno di sorridere e sognare, lanciando una battuta sulle enormi potenzialità della coppia El Shaarawy-Neymar e affrontando, poi, la questione Balotelli elargendo un consiglio allo stesso attaccante del City, affinchè si renda conto che “a 23 anni il tempo vola, considerando le straordinarie qualità tecniche e fisiche e ha già buttato qualche anno di carriera”. Suggestioni a parte, per Galliani l’obiettivo del Milan resta lo sfoltimento della rosa, per portare l’organico a quota 25-26 uomini anzichè gli attuali 32 e, pertanto, anche se “il Milan si guarda attorno, parlare ora di Balotelli non ha senso, perchè è del City”. 

    Berlusconi – La ritrovata vicinanza del presidente alla squadra rende le sue parole ancora più pesanti ed importanti anche sulle questioni di mercato, considerando che, in tal senso, è ovviamente Silvio Berlusconi ad avere l’ultima parola. Pertanto, la sua risposta negativa alla domanda “Balotelli è un sogno?” dovrebbe far riflettere sulla difficoltà che l’operazione possa concretizzarsi, in particolare a Gennaio. In realtà, a proposito dell’arrivo al Milan di un giocatore come Balotelli, un ruolo chiave è quello di Robinho considerando che soltanto se il Milan dovesse privarsi del brasiliano e del suo ingaggio potrebbe esservi spazio per l’arrivo di un top player (sia in campo che in termini di retribuzione) come Mario Balotelli. Ma, proprio riferendosi al futuro di Robinho, Silvio Berlusconi è categorico: “non andrà via“.

    Sommando i diversi fattori di influenza, dunque, l’ipotesi Balotelli al Milan a Gennaio pare poco probabile, mentre un suo approdo in estate potrebbe essere considerata molto più fattibile anche se, nel calciomercato in generale ed in quello rossonero in particolare, i colpi di scena non mancano mai, ancor più se Galliani riuscisse a trovare la “formula giusta” per convincere il City, ossia il prestito con diritto di riscatto: in quel caso, tutto è possibile.

  • Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League. Pochi verdetti da assegnare quest’oggi nella massima competizione europea per club. Nei quattro gironi infatti sono già state assegnate le prime due posizioni per ciascun gruppo e le maggiori emozioni arriveranno dai Gironi C e D dove è ancora da stabilire la terza posizione, valida per la “retrocessione” in Europa League. Se la giocheranno Zenit, Anderlecht e Manchester City, Ajax. Da seguire con particolare attenzione la partita tra Paris Saint Germain e Porto che si sfideranno per il primo posto nel Gruppo A. I portoghesi hanno un punto di vantaggio e avranno a disposizione due risultati su tre. Nel Gruppo B la situazione è simile, visto il vantaggio minimo dello Schalke sull’Arsenal. I tedeschi verranno ospitati dal Montpellier mentre gli inglesi dall’Olympiakos.

    GRUPPO A

    Psg e Porto nello scontro diretto odierno si giocheranno il primo posto nel girone. I portoghesi partono con la possibilità di conquistare due risultati su tre. Inutile invece, la partita tra Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev, con gli ucraini ormai sicuri del terzo posto, valido per il passaggio all’Europa League.

    Carlo Ancelotti
    Ancelotti in conferenza stampa © Franck Fife/AFP/Getty Images

    Dinamo Zagabria (4-1-4-1): Kelava; Vrsaljko, Vida, Simunic, Ibanez; Ademi; Brozovic, Sammir, Kovacic, Cop; Beqiraj.
    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Silva, Mikhalik, Khacheridi, Taiwo; Vukojevic, Veloso; Mehmedi, Garmash, Raffael; Brown.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Lavezzi, Ibrahimovic, Menez.
    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Otamendi, Mangala, Alex; Moutinho, Fernando, L.Gonzalez; Varela, J.Martinez, J.Rodriguez.

    GRUPPO B

    Per il passaggio del turno alla prossima fase di Champions League è tutto deciso. Schalke e Arsenal daranno il massimo per conquistare la prima posizione che potrebbe anche non servire per evitare squadre di alto livello. Per il Montpellier, esordiente in questa Coppa, è tempo di saluti.

    Montpellier (4-2-3-1):Jourdren; Congrè, Yanga-Mbiwa, Hilton, Deplagne; Pitau, Estrada; Mounier, Belhanda, Cabella; Charbonnier.
    Schalke (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Howedes, Metzelder, Fuchs; Jones, Neustadter; Holtby, Pukki, Draxler; Huntelaar.

    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Diakite, Siovas, Manolas, Torossidis; Maniatis, Modesto; Abdoun, Machado, Greco; Djebbour.
    Arsenal (4-4-2): Szczesny; Monteiro, Jenkison, Vermaelen, Squillaci; Rosicky, Chamberlain, Arshavin, Ramsey; Chamakh, Gervinho.

    GRUPPO C

    Malaga e Milan, già qualificate rispettivamente come prima e seconda, avranno il compito di stabilire la terza forza del girone. Gli spagnoli ospiteranno l’Anderlecht, mentre i rossoneri lo Zenit. In caso di arrivo a pari punti, passerebbe lo Zenit. Si parte da 4 punti per ciascuno.

    Malaga (4-2-3-1): Kameni; Jesus Gamez, Weligton, Sergio Sanchez, Eliseu; Camacho, Toulalan; Seba Fernandez, Isco, Joaquin; Santa Cruz.
    Anderlecht (4-2-3-1): Proto; Gillet, Kouyaté, Juhasz, Safari; Bruno, Biglia; Kljestan, Jovanovic, Praet, Mbokani.

    GRUPPO D

    Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid hanno conquistato la qualificazione con un turno d’anticipo e adesso saranno pronte a battagliare contro Manchester City e Ajax per decidere chi tra le due squadre potrà competere in Europa League. Gli olandesi partono con un punto in più in classifica e in caso di vittoria al Santiago Bernabeu potranno “festeggiare” il terzo posto senza aspettare l’esito dell’altro match.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Santana, Hummels, Schmelzer; Leitner, Gundogan; Blaszczykowski, Reus, Grosskreutz; Lewandowski.
    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Maicon, Kompany, Nastasic, Zabaleta; Barry, Javi Garcia; Milner, Aguero, Nasri; Balotelli.

    Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Nacho, Varane, Pepe, Coentrao; Khedira, Modric; Callejon, Ozil, C.Ronaldo; Benzema.
    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; De Jong, Poulsen, Eriksen; Boerrigter, Hoesen, Fischer.

  • Mourinho via dal Real a giugno. Premier e Psg lo aspettano

    Mourinho via dal Real a giugno. Premier e Psg lo aspettano

    Mourinho via dal Real a giugno è più che una voce ormai. Il tecnico portoghese con ogni probabilità non allenerà più i Blancos al termine della stagione in corso. La notizia arriva dall’edizione online di Marca, quotidiano vicino al Real Madrid, che scrive come il rapporto tra Mourinho e il presidente Florentino Perez sia ai minimi termini. L’unica soluzione resta quindi il divorzio a giugno, con il vate di Setubal che non incontrerà comunque grosse difficoltà nel trovare una nuova panchina. Amore mai nato quello tra Mou e i tifosi del Blancos, per via del gioco poco spettacolare che ha accompagnato le prestazioni del Real in questi ultimi anni. Soltanto lo scudetto della scorsa stagione è riuscito ad ammorbidire le critiche, divenute nuovamente attuali dopo il pessimo avvio di stagione in Liga, con il Barca avanti di 11 lunghezze e a detta di tutti ormai irraggiungibile.

    PREMIER– A questo punto è sempre più probabile un ritorno di Mourinho in Inghilterra, Paese abbandonato nel 2007 dopo esser stato licenziato dal patron del Chelsea Roman Abramovich. Un’unica città e due soluzioni per Mou, che verosimilmente dovrà scegliere tra Manchester United e Manchester City. Da una parte la possibilità di raccogliere l’eredità di Sir Alex Ferguson, dall’altra quella di ripetere il percorso interista, dove arrivò all’indomani del licenziamento di Mancini conquistando una fama eterna tra gli stessi tifosi nerazzurri. Meno percorribile la strada che porta ad Arsenal o Liverpool.

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    Josè Mourinho non è mai stato amato a Madrid. Il futuro si chiama Inghilterra o Psg | ©CESAR MANSO/AFP/Getty Images

    O PSG? – E se fosse invece il Paris Saint Germain a spuntarla? In Francia la reputazione di Carlo Ancelotti sta lentamente scemando, sopratutto dopo le recenti prestazioni in campionato non di certo esaltante della squadra parigina. Di qui la volontà degli sceicchi di assicurarsi la firma di quello che viene considerato il miglior allenatore al mondo. Qualora andasse in porto l’affare Mourinho, il portoghese non arriverebbe da solo a Parigi. Infatti insieme all’ex tecnico di Porto e Chelsea verrebbe regalato il fuoriclasse Cristiano Ronaldo, ormai stufo dell’aria irrespirabile di Madrid e voglioso di cimentarsi in una nuova avventura, con adeguamento del contratto annesso.