Non finisce mai di sorprendere la stupidità umana ma purtroppo con il più forte calciatore italiano al momento in circolazione, Mario Balotelli, ci troviamo di fronte ad una preoccupante routine con il calciatore del Milan e della nazionale (altro…)
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Mercato Milan: voci su El Shaarawy, Lavezzi, Boateng e Taider
Il Milan si trova al centro di alcune manovre di mercato molto interessanti sia per quanto riguarda le entrate, sia le uscite. (altro…)
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Roberto Mancini conquista la finale di FA Cup
In un finale di stagione in netta crescita dal punto di vista dei risultati Roberto Mancini centra alla guida del suo Manchester City l’obiettivo più importante, pilotando per la seconda volta negli ultimi due anni la sua squadra alla finale di FA Cup. Un traguardo che ad onor del vero va a salvare una stagione nel complesso non proprio entusiasmante dei citizens, con un rendimento addirittura deficitario in Europa e quasi mai seriamente in lotta per il titolo in Premier League al cospetto dei cugini dello United. Tuttavia, nell’ultima settimana il City ha battuto all’Old Trafford proprio i cugini red devils, consolidando il secondo posto in campionato in ottica Champions League, e quindi ha superato il Chelsea nell’attesa semifinale della coppa nazionale.
Mancini ha così riconquistato la fiducia sopita del suo patron arabo, in attesa di sfidare a Wembley per l’atto finale il sorprendente Wigan, alla sua prima finale in assoluto di FA Cup. L’ex-tecnico dell’Inter ha avuto ragione per 2-1 di un Chelsea, che ha anche pagato le fatiche di Europa League, dopo la dispendiosa trasferta sul terreno del Rubin Kazan. I gol di Nasri ed Aguero hanno portato avanti i citizens, prima che Demba Ba riducesse peraltro inutilmente le distanze.
Roberto Mancini | © Andrew Yates/Getty Images Come detto il City in finale affronterà un avversario inedito come il Wigan, in una versione spagnoleggiante. Infatti, oltre al tecnico catalano Roberto Martinez, il Wigan conta in rosa ben 7 giocatori iberici. Ad ogni modo, la vittoria prestigiosa del Wigan è stata sminuita dai pesanti incidenti che si sono verificati a Wembley ad opera dei sostenitori avversari del Millwall. Si era a conoscenza della pericolosità della tifoseria storicamente più facinorosa del Regno Unito, ma scene del genere sul suolo inglese non si vedevano da tempo. Le forze dell’ordine hanno operato numerosi arresti, ma gli strascichi polemici e le ritorsioni non si fermeranno qui.
Intanto, dando uno sguardo al campionato, il Sunderland di Paolo Di Canio conquista una vittoria epocale sul terreno del Newcastle, nel TyneWear Derby, una delle rivalità calcistiche più accese d’Inghilterra. Ora, saluti romani ed ideologie fasciste a parte, sarà difficile mettersi contro il coach Paolo Di Canio. A Sunderland una vittoria nel derby contro il Newcastle vale più di ogni altra ragione, anche politica.
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Il gossip allontana Edinson Cavani dal Napoli
Edinson Cavani è sempre più vicino ad abbandonare il cielo azzurro di Napoli, il Matador è rimasto profondamente deluso dalle continue voci che niente hanno a che vedere con il calcio e riguardanti una sua presunta relazione extra coniugale che avrebbe portato sua moglie alla decisione di far nascere il suo secondogenito Lucas, nato lo scorso otto marzo, non più a Napoli ma in Uruguay. Cavani è convinto che le voci circa un suo possibile tradimento coniugale siano state fatte circolare addirittura da fonti interne alla società partenopea con lo scopo preciso di preparare una sua futura cessione e di screditare il Matador agli occhi dei suoi tanti tifosi napoletani. Cavani ha appena assunto un legale per poter tutelare al meglio la prova privacy messa a dura prova dalle ultime vicende e questo è un chiaro segnale di un insofferenza che il matador ha da tempo nei confronti di tutto l’ambiente napoletano, stessa insofferenza che lo portarono in passato ad abbandonare Palermo a causa di una rapina a mano armata subito per strada.
Edinson Cavani ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images Ovviamente le pretendenti per assicurarsi le prestazione del fuoriclasse uruguaiano non mancano, in pole position ci sono Real Madrid e Manchester City con la formazione spagnola che vorrebbe il Matador ma non è ancora sicura di chi potrà essere il successore di Josè Mourinho e quindi vuole attendere prima di affondare l’attacco decisivo. Strategia diversa pare invece voler affrontare la formazione inglese che è sicura di portare Cavani sulla sponda diciamo meno nobile di Manchester a prescindere di chi sarà il futuro allenatore.
Con la possibile partenza di Cavani non c’e’ dubbio che a ridimensionarsi notevolmente sia ovviamente il Napoli ma anche tutto il povero calcio italiano con le milanesi e la Juventus che non sono in grado di affrontare la clausola rescissoria di quasi 70 milioni presente nel contratto nel numero sette uruguaiano, con l’immenso dispiacere di tutti di veder partire un altro talento verso i più floridi campionati esteri.
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La Roma pensa in grande, per la panchina spunta il Mancio
Dall’Inghilterra arrivano interessanti voci che riguarderebbero il futuro di Roberto Mancini in Italia. L’ex tecnico dell’Inter, ora alla guida del Manchester City, dopo aver vinto la Premier all’ultima giornata lo scorso anno, sta vivendo una stagione critica dal punto di vista dei risultati con l’eliminazione dalla Champions League nella Fase a Gironi e il -12 accumulato dai cugini dello United. L’addio a fine campionato pare quasi scontato, anche se i tifosi dei Citizens hanno più volte dimostrato la propria stima nei confronti di Mancini anche durante le sconfitte. Il suo futuro è in bilico e i media inglesi sono certi di un suo esonero a maggio e il successivo passaggio alla Roma, attualmente diretta da Andreazzoli, uomo di fiducia della società giallorossa, pronto a lasciare la panchina giallorossa al termine del campionato.
L’ostacolo maggiore in questo intreccio di mercato è il contratto in essere tra Mancini e Manchester City. Otto milioni netti a stagione per altri cinque anni (rinnovato la scorsa estate). Il tecnico italiano rinuncerebbe a più di 30 milioni per tornare in Italia?
Mancini, obiettivo della Roma 2013-2014 © Gabriele Maltinti/Getty Images Nessuno meglio di me – Mancini, risponde a queste voci di mercato sottolineando come nessuno sia riuscito a fare meglio di lui, vincendo una Premier e una Fa Cup, non considerando però la doppia delusione in Champions League con due eliminazioni in due anni alla sola Fase a Gironi. L’ingresso in società di Begiristan e Soriano, ex dirigenti del Barcellona, avevano messo già in dubbio il futuro di Mancini a Manchester con il conseguente arrivo di Guardiola. Ma, la firma dello spagnolo con il Bayern Monaco ha mescolato nuovamente le carte.
La Roma – Quante possibilità ha il club giallorosso di arrivare a Roberto Mancini? Sulla carta, non è impossibile, visto l’interessante progetto messo in piedi dagli americani e un ambiente che stimolerebbe l’ex tecnico dell’Inter a tornare in Italia. L’ostacolo maggiore rimane l’ingaggio, ma in casa capitolina sarebbe pronti all’investimento dopo aver fallito per due anni consecutivi puntando su allenatori dall’ingaggio basso ma risultati insufficienti per portare al successo la squadra. Il compito di Mancini sarebbe quello di tornare a lottare per lo scudetto attraverso un gioco armonioso e piacevole da vedere. Un primo approccio tra le due parti potrebbe esserci stato a Genova in occasione della sfida Sampdoria-Roma, con il tecnico in tribuna ad assistere al match tra le due squadre.
Se dovesse sfumare il Mancio, si parla anche di Ancelotti, dimostrando che in casa Roma si inizia a pensare in grande.
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FA Cup, quarti di nobiltà
La meravigliosa favola del Luton Town (unica squadra di Conference National ancora in lizza) questa volta si è arenata all’altezza degli ottavi di finale della FA Cup. Nel 5° turno della manifestazione calcistica più antica del mondo gli hatters hanno ceduto in casa al cospetto del Millwall, coriacea compagine della Championship. Nonostante il gran pubblico e la grande atmosfera di Kenilworth Road, il Millwall ha fatto prevalere il suo maggior tasso tecnico ed ha applaudito tra l’altro la spettacolare prodezza di Hulse, che ha realizzato il secondo gol con una rara acrobazia da posizione defilata.
Tuttavia, anche gli ottavi di finale hanno regalato la clamorosa sorpresa di giornata ed il Blackburn, altra squadra di Championship, è andato a vincere in casa dell’Arsenal dinanzi a ben 60.000 spettatori, compiendo l’impresa e dando una grande dispiacere ai gunners, eliminati anche in League Cup dal sorprendente Bradford City. I Rovers hanno siglato il punto decisivo con il turco Kazim-Richards al 72’, dopo una partita combattutissima. Ad ogni modo, le altre big ancora presenti nel tabellone hanno rispettato i pronostici, con il Manchester City che ha dilagato per 4-0 sul Leeds United, beneficiando di una doppietta di Aguero e di un gol del ritrovato Tevez ed il Chelsea che ha sotterrato di gol il Brentford nel replay del turno precedente in attesa di affrontare il 27 febbraio il Middlesborugh. I blues hanno vinto con un eloquente 4-0. Continua a stupire il Barnsley che si è imposto anche sul terreno del Milton Keynes Dons per 3-1 grazie ad un doppietta di Dagnall e che si è regalato un prestigioso quarto di finale in casa del Manchester City. La corsa dell’Huddersfield invece si è interrotta bruscamente al cospetto del Wigan Athletic, che si è imposto per 4-1 in trasferta. Mentre nel Monday night il Manchester United all’Old Trafford ha superato per 2-1 il Reading con le reti di Nani e del messicano Hernandez.
Nani | ©Alex Livesey/Getty Images Un solo confronto al momento è rimandato al replay ed è quello tra l’Oldham Athletic e l’Everton che hanno pareggiato per 2-2. I sorprendenti padroni di casa che giocano in First Division hanno impattato al 95’ con Matt Smith tra il tripudio generale. Il 23enne attaccante è arrivato in prestito dal Macclesfield ed aveva realizzato anche una doppietta contro il Liverpool nel 4° turno. L’Oldham, club nato nel 1895 ed appartenente all’area della Greater Manchester, viaggia ancora verso Liverpool, ma questa volta per andare in casa dell’Everton.
Quarti di finale
Manchester City-Barnsley
Manchester United-Middlesborugh/Chelsea
Millwall-Blackburn Rovers
Everton/Oldham Athletic-Wigan Athletic -
Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City
Lo United mette il turbo e si porta a +12 dai cugini del City, complice la brutta sconfitta esterna dei Citizens contro il Southampton. La Premier League sembra aver già trovato il suo vincitore ad inizio febbraio visto il vantaggio sempre maggiore che separa le due squadre. Roberto Mancini, ieri a Marassi per osservare da vicino Mauro Icardi (obiettivo estivo del club inglese da lui allenato), quest’anno non riesce a dare una vera identità alla squadra e dopo aver deluso in Champions League, saluta anche il campionato inglese. Per i Red Devils invece passo in avanti notevole e in vista del doppio impegno contro il Real Madrid, Alex Ferguson può dormire sonni tranquilli. Intanto continua la stagione altalenante del Chelsea, che vince e convince allo Stamford Bridge contro il Wigan.
Premier chiusa? – Con un vantaggio del genere, il Campionato Inglese sembra già chiuso, anche se non bisogno dare per morto il City di Mancini, che riuscì a rimontare uno svantaggio importante anche la scorsa stagione, trionfando poi nell’ultimo minuti dell’ultima giornata. Certo, il +12 non dovrebbe dare grossi problemi allo United, che quest’anno si ritrova con un van Persie in più in squadra.
Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images Un facile 2-0 del Manchester United in casa contro l’Everton. Succede tutto nel primo tempo con le reti di Giggs (13′) e van Persie (45′). La squadra di Ferguson gioca con una tranquillità mai avuta e la presenza dell’attaccante olandese, ex Arsenal, ha dato maggiore sicurezza alla formazione di Manchester.
Per il Manchester City invece ennesima prova poco brillante ed ennesima sconfitta inaspettata. In casa del Southampton, gli uomini di Mancini si ritrovano sotto di due reti dopo appena venti minuti. Il gol di Dzeko al 38′ sembra riaprire la gara, poi chiusa definitivamente ad inizio ripresa dall’autogol di Barry che condanna i Citizens. La posizione dell’ex tecnico dell’Inter è sempre più in bilico e nonostante l’ottimo rapporto con la tifoseria, potrebbe pagare con l’esonero a fine stagione la delusione in Champions e una Premier vissuta sempre in rincorsa.
Benitez invece salva la panchina con la larga vittoria casalinga contro lo Swansea per 4-1. Apre le danze il brasiliano Ramires e Marin le chiude, in mezzo i gol di Hazard e Lampard, che non smette più di segnare da quando è stato messo alla porta dal club inglese (che ha deciso di non rinnovargli il contratto). I Blues confermano il terzo posto e puntano con decisione al City, ora distante solamente quattro punti. Vince anche il Tottenham con il solito, indispensabile Bale, autore di una doppietta contro il Newcastle che permette agli Spurs di rimanere al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League.
Un gol di Cazorla permette all’Arsenal di superare l’esame Sunderland, rimanendo così agganciato al treno Champions. Torna alla vittoria invece l’Aston Villa, che dopo un lungo periodo di prestazione ben al di sotto della sufficienza, supera di misura il West Ham. Il Qpr, ultimo in classifica, ne prende quattro dallo Swansea, rivelazione della stagione, a segno il bomber Michu (doppietta) al centro di numero trattative di mercato.
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Balotelli infallibile dal dischetto. Ecco perchè non ha mai sbagliato un rigore
L’esordio di Mario Balotelli in maglia rossonera è stato caratterizzato da una doppietta che ha entusiasmato il pubblico di San Siro, accorso a salutare la prima partita ufficiale con la maglia del Milan del Super Mario nazionale, passato dallo status di Bad Boy di Manchester e mela marcia a “figliol prodigo” del campionato di serie A, che beneficerà – di riflesso – della grande attenzione mediatica attorno a Balotelli, che da tempo supera i confini nazionali. Ma, attorno alla figura di Balotelli, in questi giorni si è acceso un dibattito tecnico, che riguarda le sue capacità di rigorista, finora infallibile: dagli undici metri non ha mai sbagliato un penalty, considerando le occasioni in cui è stato chiamato a incaricarsi dei rigori, sia con la maglia della Primavera, che con la maglia di Inter, Manchester City, Nazionale ed, ora, Milan. Riferendosi ai rigori, Francesco De Gregori ne “la leva calcistica del ’69” cantava che “non è da questo piccolo particolare che si giudica un giocatore”, facendo leva su altre caratteristiche essenziali quali il “coraggio, l’altruismo e la fantasia“, ma nel caso di Super Mario vale la pena attribuirgli questa peculiarità che, dati alla mano, sembra essere una dote rara soprattutto se si considera che il più forte calciatore della nostra epoca, Leo Messi, ha una percentuale realizzativa dell’ 82%.
Mario Balotelli è, dunque, uno specialista che fa delle freddezza e della capacità di non sentire la pressione un’arma fondamentale, in particolare nel calciare i rigori, una circostanza in cui anche i più grandi della storia del calcio (Roberto Baggio, Franco Baresi, Roberto Donadoni, Andrea Pirlo, David Trezeguet solo per citarne alcuni, ndr) almeno una volta hanno fallito e molti di loro in circostanze molto importanti come le finali di Mondiali, Europei o Champions League.
Balotelli infallibile dal dischetto | © Claudio Villa/Getty Images Mario Balotelli è ancora giovane considerando i suoi ventidue anni d’età, ma il dato interessante riguarda il suo 12 su 12, connesso alla sua infallibilità assoluta. Proprio tale aspetto, nello scorso mese di Novembre aveva suscitato l’attenzione del Times che riportava in copertina una foto di Mario (e della sua cresta ovviamente) chiedendosi quale fosse “The meaning of Mario”: una sorta di indagine interiore nella psiche di Balotelli, un viaggio che toccò anche la sua sfera emotiva in campo, ossia il “duello di nervi tra me e il portiere prima di tirare i rigori”: un duello che, ad oggi, Mario ha sempre vinto ed è lui stesso a rivelare il perchè “io so controllare le emozioni”.
Stando ai dati ed al suo 100% di realizzazione attuale non può esserci alcun dubbio in merito, ancor di più considerando la sua infallibilità confermata anche durante la “roulette” ad alta tensione dei rigori di Euro 2012 nel quarto di finale tra Italia ed Inghilterra, vinto poi dagli Azzurri di Cesare Prandelli.
I suoi nervi d’acciaio si sono rivelati più saldi di quelli di qualsiasi portiere abbia trovato sulla propria strada ed il resto lo ha compiuto il suo tiro preciso e potente. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore: ma un rigorista così fa sempre comodo averlo in squadra.