Tag: manchester city

  • Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Vincere aiuta a vincere è il motto in casa Manchester City, trasmesso dal tecnico italiano Roberto Mancini, dopo la levata al cielo del primo trofeo stagionale, vincendo contro lo Stoke City a Wembley e conquistando la tanto desiderata F.A. Cup. Poco tempo per festeggiare per i Citizens, è questo l’ordine di scuderia imposto ai giocatori, in vista delle prossime due partite di Premier League che potrebbero consegnare in caso di 2 vittorie e 6 punti il terzo posto in classifica alla banda Mancini, svalcando i Gunners di Wenger e evitando in questo modo i preliminari di Champions League, entrando nell’Europa che conta direttamente dalla porta principale.

    Clima disteso e tutti contenti e felici? Niente affatto perché a rovinare tutto (quasi fosse una novità), ci pensa Mario Balotelli. Secondo quanto riporta il tabloid britannico Mirror Sports, tra Bad Mario e Mancini ci sarebbe stata una lunga discussione sul campo di allenamento. Tutto nato dall’insistenza di Balotelli di volersi allenare con i compagni nonostante il tecnico italiano gli avesse ordinato di continuare a fare fisioterapia per risolvere il problema accusato al ginocchio. Passano soli cinque minuti e Super Mario si ripresenta sul campo per allenarsi, facendo andare su tutte le furie Roberto Mancini. La discussione diventa una lite, e tra i due volano parole grosse, a tal punto che per sedare gli animi è necessario l’intervento di Fausto Salsano vice di Mancini.  Trascinato via a forza, il giovane talento italiano molto nervoso per l’accadatuo ha continuato a lanciare occhiatacce al suo tecnico.

    Un’altra balotellata, che dimostra come la volontà di cambiare del giocatore sia soltanto fittizia, anche perché solo qualche giorno fa lo stesso giocatore aveva speso splendide parole per il suo tecnico, definendolo speciale, e chiarendo come per diventare un grande giocatore avrebbe dovuto ascoltarlo di più.

    Parole parole parole cantava Mina….

  • Albo d’Oro FA Cup: 5 Coppa per il Manchester City

    Albo d’Oro FA Cup: 5 Coppa per il Manchester City

    Primo trionfo per Roberto Mancini con il suo Manchester City. I Citizens tornano ad alzare un trofeo 35 anni dopo l’ultimo (una Coppa di Lega) battendo in finale di FA Cup lo Stoke City. Gol vittoria di Yaya Tourè ad un quarto d’ora dal termine del match.

    Per il Manchester City è la quinta FA Cup della sua storia. I cugini dello United è il club che ne ha vinto di più con 11 titoli, segue l’Arsenala 10 e il Tottenham a 8. Il Chelsea, che aveva vinto le due ultime edizione, è fermo a 6.

    Albo d’Oro (dal 1990)

    Stagione Campione
    2010-2011 MANCHESTER CITY
    2009-2010 CHELSEA
    2008-2009 CHELSEA
    2007-2008 PORTSMOUTH
    2006-2007 CHELSEA
    2005-2006 LIVERPOOL
    2004-2005 ARSENAL
    2003-2004 MANCHESTER UNITED
    2002-2003 ARSENAL
    2001-2002 ARSENAL
    2000-2001 LIVERPOOL
    1999-2000 CHELSEA
    1998-1999 MANCHESTER UNITED
    1997-1998 ARSENAL
    1996-1997 CHELSEA
    1995-1996 MANCHESTER UNITED
    1994-1995 EVERTON
    1993-1994 MANCHESTER UNITED
    1992-1993 ARSENAL
    1991-1992 ARSENAL
    1990-1991 LIVERPOOL
    1989-1990 TOTTENHAM

    Albo d’Oro – Vittorie per club

    Squadra
    11 MANCHESTER UNITED
    10 ARSENAL
    8 TOTTENHAM
    7 LIVERPOOL
    7 ASTON VILLA
    6 NEWCASTLE
    6 CHELSEA
    6 BLACKBURN
    5 EVERTON
    5 WEST BROMWICH
    5 WANDERERS
    4 BOLTON
    4 MANCHESTER CITY
    4 SHEFFIELD UNITED
    4 WOLVERHAMPTON
    3 SHEFFIELD WEDNESDAY
    3 WEST HAM
    2 OLD ETONIANS
    2 BURY
    2 PORTSMOUTH
    2 NOTTINGHAM FOREST
    2 PRESTON
    2 SUNDERLAND
    1 BARNSLEY
    1 BLACKBURN OLYMPIC
    1 BLACKPOOL
    1 BRADFORD CITY
    1 BURNLEY
    1 CARDIFF CITY
    1 CHARLTON
    1 CLAPHAM
    1 COVENTRY
    1 DERBY COUNTY
    1 HUDDERSFIELD TOWN
    1 IPSWICH
    1 LEEDS
    1 NOTTS COUNTY
    1 OLD CARTHUSIANS
    1 OXFORD
    1 ROYAL ENGINEERS
    1 SOUTHAMPTON
    1 WIMBLEDON
  • Al Manchester City la FA Cup, trionfo per Mancini e Balotelli

    Al Manchester City la FA Cup, trionfo per Mancini e Balotelli

    Missione compiuta per il Manchester City di Roberto Mancini e di Mario Balotelli che si aggiudica la FA Cup battendo in finale lo Stoke City per 1-0, la coppa nazionale inglese l’equivalente della nostra Coppa Italia, e torna a vincere un trofeo a distanza di 35 anni dall’ultimo successo, era una Coppa di Lega inglese.
    I Citizens “rovinano” un pò la festa dei cugini dello United che nel pomeriggio avevano conquistato il loro 19esimo titolo di campione d’Inghilterra. Festa grande dunque per le strade di Manchester, dove si riverseranno in massa sostenitori sia dei Red Devils che dei Citizens.

    Il grande lavoro di Mancini e dello sceicco Mansour, che con i milioni investiti durante tutti questi anni nel calciomercato ha garantito al tecnico una squadra vincente e che può ambire anche ad altro, ha dato i suoi frutti, e pensare che fino a qualche mese l’ex allenatore dell’Inter sembrava sul punto di essere esonerato quando i problemi con lo spogliatoio, in particolare con Carlos Tevez, sembravano ormai insanabili. E invece il City, dopo aver conquistato la quinta FA Cup della sua storia e dopo essersi garantito un posto in Champions League, può concentrarsi totalmente alla Premier e puntare al terzo posto, attualmente occupato dall’Arsenal, che garantirebbe l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions anzichè dover affrontare gli insidiosi preliminari.

    A Wembley davanti a 90 mila spettatori, è un gol dell’ex Barcellona Yaya Tourè ad un quarto d’ora dal termine del match a decidere la finale con una rasoiata dall’altezza del dischetto del rigore risolvendo una mischia in area che non ha lasciato scampo al portiere Sorensen. Un successo ampiamente meritato perchè il City è stato nettamente superiore all’avversario che non è riuscito mai a rendersi pericoloso dalle parti di Hart. Viceversa invece Silva, Tevez e Balotelli fanno vedere le streghe ai difensori avversari. E in questo successo c’è anche tanta Italia con Balotelli, che è stato eletto migliore in campo, una gran bella soddisfazione per il nazionale italiano ex Inter, e Mancini artefici del successo insieme anche agli “italiani” Kolarov e Vieira che hanno militato per tanti anni nel nostro campionato.

  • Manchester prepara la festa per United e City

    Manchester prepara la festa per United e City

    La città di Manchester si prepara ad un week end denso di festeggiamenti, che metteranno d’accordo entrambe le tifoserie delle due squadre cittadine, i Red Devils ed i Citizen.

    Il Manchester Utd, la squadra da sempre protagonista nel calcio cittadino, inglese, europeo e Mondiale, oggi infatti potrebbe conquistare, a due giornate dal termine della Premier League, la matematica certezza della vittoria del campionato: basterà ottenere un pareggio contro il Blackburn per aggiungere il 19 esimo titolo in Premier alla bacheca dei trofei della squadra di Sir Alex Ferguson, (il 12 esimo negli ultimi 19 anni), per poi concentrare l’ attenzione sulla finalissima di Champions League, in terra inglese, nel tempio di Wembley.

    Il campionato, dunque, è una pratica ormai quasi archiviata per i Red devils, che hanno dato un colpo di coda definitivo alle velleità dell’ altra pretendente, il Chelsea di Ancelotti, battendoli all’ Old Trafford e distaccandoli in classifica di sei punti. Il Chelsea, infatti,  impegnato cn il New Castle, dovrà accontentarsi del secondo posto, staccando l’Arsenal, terzo, ed il City, quarto in classifica.

    Proprio l’ altra squadra di Manchester, il City, la sorella minore, oggi pomeriggio alle 16, nello stadio di Wembley, ha la possibilità di vincere il primo trofeo dopo 35 anni di astinenza, giocandosi la finale di Fa Cup contro lo Stoke City. Un trofeo che in Inghilterra viene considerato di grande prestigio ed importanza, che andrebbe a completare un’ annata senz’ altro positiva per la squadra allenata da Roberto Mancini, con il raggiungimento del traguardo importantissimo della qualificazione in Champions league per la prossima stagione, esplicita richiesta della dirigenza e della proprietà, in particolar modo dello sceicco Mansour, per poter beneficiare degli introiti economici derivanti dalla qualificazione e dal prestigio internzionale che scaturisce per chi disputa la massima competizione europea.

    La vittoria della Fa Cup, però, non sarebbe una semplice ciliegina sulla torta, ma potrebbe essere un primo e fondamentale tassello per permettere alla squadra la costruzione di una mentalità vincente ed ambiziosa, che nella sua storia ha raccolto davevro ben poche soddisfazioni: quattro Fa Cup e due campionati, oltre alla coppa di Lega del 1976, ultimo trofeo conquistato in ordine cronologico.

  • Moggi profeta? Ibra avrà il mal di pancia

    Moggi profeta? Ibra avrà il mal di pancia

    L’impatto di Zlatan Ibrahimovic sul Milan e sul campionato italiano è stato (come era facilmente preventivabile) devastante, il talento svedese ha trascinato i rossoneri, sopratutto nella prima parte della stagione, nascondendo con le sue individualità i buchi di una squadra che solo 12 mesi fa sembrava sfasciata e da rifondare.

    Le due espulsioni consecutive nel finale di stagione hanno però offuscato una stagione perfetta, forse la sua migliore in Italia, nessun colpo di testa, nessun mal di pancia ma un aiuto continuo e sostanziale alla squadra non in termini di gol ma anche e sopratutto di sacrificio.

    Per raggiungere il Milan la scorsa estate forse per la volontà di lasciare Barcellona ad ogni costo ha deciso di decurtarsi in modo sostanziale l’ingaggio, ma stando alle parole di Luciano Moggi nel suo editoriale per TMW, lo svedese adesso sarebbe pronto a batter cassa chiedendo un adeguamento contrattuale ritornando ad esser il Paperon de Paperoni tra i giocatori.

    L’indiscrezione, conoscendo i mal di pancia di Ibra, è tutt’altro che infondata e apre forse lo spiraglio ad una possibile cessione nella prossima stagione. Il City è già alla porta pronta ad offrirgli un compenso dorato e farne la bandiera nella prossima stagione. Mancini conosce bene Zlatan per averlo allenato e forse vorrebbe sfruttare la “cabala” che vuole il club in cui gioca vincitore del titolo nazionale.

    Per Galliani, dunque, potrebbe esserci una nuova patata bollente visto che le richieste di Ibra cozzerebbero con le strategie del club mirate al contenimento degli ingaggi. Un adeguamento poi, potrebbe far aumentare l’ira di Seedorf e degli in attesa di rinnovo. Il primo mal di pancia di Ibra? Solo il tempo potrà dire se Moggi aveva ragione.

  • Roma, De Rossi verso Manchester. United o City?

    Roma, De Rossi verso Manchester. United o City?

    Più tempo passa e più Daniele De Rossi si allontana da Roma. Il centrocampista giallorosso, che di recente si è reso protagonista di prestazioni in campo non all’altezza della sua fama e manifestato un nervosismo sfociato in reazioni violente che lo hanno portato a lunghe squalifiche, sia in Champions che in campionato, potrebbe lasciare la capitale nella prossima e imminente finestra di calciomercato.
    Capitan futuro è sempre molto apprezzato in Premier League, in particolar modo a Manchester dove si profila un derby di mercato tra lo United e il City.

    De Rossi infatti è entrato prepotentemente nel mirino sia di Sir Alex Ferguson sia di Roberto Mancini che farebbero carte false per averlo alle proprie dipendenze. I due manager potrebbero approfittare dell’incertezza in quale competizione europea giocherà il prossimo anno la Roma, se riuscirà a centrare il quarto posto Champions o doversi accontentare dell’Europa League, ma anche della strategia della nuova proprietà, con a capo l’americano Thomas DiBenedetto, di fare cassa con qualche pezzo pregiato della rosa per fare un mercato di primo piano.

    A conferma di tutto ciò la presenza del futuro ds giallorosso Walter Sabatini, che sta già lavorando al progetto della nuova Roma, avvistato a Manchester probabilmente per porre le prime basi di una cessione di De Rossi. I siti inglesi scrivono che Red Devils e Citizens sono pronti a sborsare 14 milioni di sterline, circa 16 milioni di euro, mentre la Roma spera che si scateni una vera e propria asta intorno a lui per cercare di arrivare almeno fino a 20 milioni, prezzo fissato dal club capitolino per lasciare partire il forte centrocampista giallorosso e della Nazionale italiana che è seguito anche con estrema attenzione dal Real Madrid di Josè Mourinho che non ha fatto mai mistero di volerlo con sè nella capitale spagnola.

  • Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Prima il corteggiamento indiretto a Zlatan Ibrahimovic fresco vincitore dello scudetto rossonero, e adesso dopo la conquista del quarto posto con la possibilità di giocare la Champions League nella prossima stagione, il Manchester City avrebbe messo gli occhi su Samuel Eto’o, bomber nerazzurro alla corte di Moratti.

    Stando alle indiscrezioni giornalistiche trovate in rete, in particolari provenienti dall’Inghilterra dal  sito sportivo talksport.co.uk, i “Citizens” avrebbero intenzione di presentare a Massimo Moratti un’offerta a cui difficilmente si potrebbe dire di no: 45 milioni di sterline, quasi 52 milioni di euro, per avere il giocatore camerunense a fare coppia con Dzeko . Lo sceicco Mansour non baderebbe a spese, e il presidente nerazzurro forse, dinanzi a una tale offerta, se si concretizzasse, difficilmente potrebbe chiudere le porte in faccia agli inglesi. Soprattutto considerando che Eto’o sia un giocatore di 30 anni, e difficilmente il suo valore aumenterebbe l’anno prossimo, evitando di nuovo di ricadere nell’errore Milito.

    Altro tabloid inglese il ‘Daily Mirror’ rilascia ulteriori indiscrezioni sul mercato dei Citizens, in relazione alla possibilità di strappare Xavi al Barcellona, con la volontà dello sceicco di concedere un regalo preziosissimo a Roberto Mancini. Al centrocampista blaugrana nel caso andasse in porto l’affare sarebbe garantito uno stipendio da 172mila euro a settimana, e il Barcellona si tutelerebbe sostituendolo con l’acquisto di Cesc Fabregas, da sempre pallino di Guardiola sottraendolo alla corte di Arsene Wenger direttamente dall’Arsenal.

    E l’Inter chi troverebbe per sostituire Eto’o al centro dell’attacco nerazzurro? Tevez è il primo pallino di Moratti, con la conferma arrivata anche da una recente intervista di Roberto Mancini che avrebbe dichiarato come l’argentino molto probabilmente lascerà il club inglese per approdare in Italia. La Juve è in agguato, ma senza la partecipazione alle coppe il discorso sarebbe davvero complicato. Altro discorso è quello spagnolo, dove secondo la stampa iberica, il Real Madrid e Josè Mourinho vorrebbero a tutti i costi l’attaccante argentino, a costo di fare uno sgarbo all’Inter, con la possibile offerta di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 40 milioni di euro. Cifre non raggiungibili dalle nostre società. O addirittura con l’inserimento di contropartite tecniche molto gradite agli inglesi, tra cui il giovane talento Sergio Canales, ancora non esploso alla sua prima stagione a Madrid, e il centrocampista francese Lassana Diarra molto apprezzato da Roberto Mancini.

    Chiuso il discorso Inghilterra ci sarebbe sempre per l’Inter Alexis Sanchez, per una cifra non inferiore ai 35 milioni di euro, ma desiderato dai club di mezza Europa, e con il rischio di aprire un’asta al rialzo difficilmente seguibile dai nerazzurri. Nomi finiti? Niente affatto non dimentichiamo un nome caldo come quello di Robben, che forse stanco del campionato in terra teutonica vorrebbe provare una nuova esperienza, e forse su suggerimento di un suo grande amico e connazionale (Sneijder) potrebbe scegliere Milano come nuova casa. Rossoneri e nerazzurri sono di nuovo al derby di mercato!

    Si preannuncia un’estate rovente! Roberto Mancini con l’obiettivo Champions League in tasca, finalmente potrà tentare anche i campioni più diffidenti. Dove non arrivavano i soldi, adesso in compenso ci sarà anche la possibilità e lo stimolo di vincere qualcosa di importante!

    Fair play finanziario? Non chiedetelo a Mansour!

  • Mancini nella storia dei Citizens. E’ Champions League

    Mancini nella storia dei Citizens. E’ Champions League

    Roberto Mancini raggiunge un traguardo storico per il Manchester City conquistando per la prima della sua storia un posto tra le squadre che disputeranno la prossima Champions League e domenica prossima ha la possibilità di vincere la FA Cup contro lo Stoke City riportando un trofeo nella parte meno nobile (calcisticamente parlando) di Manchester dopo ben 35 anni.

    A dar la matematica certezza del quarto posto è stato lo scontro diretto di ieri sera contro il Tottenham. L’undici di Mancini non ha giocato una buona partita, anzi se si fosse decretato il vincitore ai punti, come in un incontro di boxe, sarebbe usciti sconfitti.

    Il gol vittoria, ironia della sorte, è arrivato per una sfortunata deviazione dello spilungone Crouch alla mezzorra. Obiettivamente il piazzamento in Champions League era l’obiettivo minimo per i Citizens visto l’enorme investimento fatto dallo sceicco Mansour ma se abbinato alla vittoria della Coppa inglese potranno permettere a Mancini di continuare a sedere su una delle panchine più ambite d’Europa.

    La gioia di Mancini in conferenza stampa:

  • Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo

    Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo

    La notizia ha quasi dell’ incredibile: il bad boy Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo.

    Il giovane, infatti, si era recato al campo di allenamento del Manchester City per ricercare qualche autografo e, così, Mario gli ha chiesto come mai non fosse a scuola, in un orario scolastico. Il ragazzo, così, ha raccontato di essere vittima di “attenzioni non gradite” da parte dei compagni di classe e, così, Mario Balotelli ha deciso di agire in prima persona per aiutarlo, recandosi nella sua scuola per segnalare il problema al Preside e cercare di risolvere la questione al più presto, per consentire al ragazzo di tornare a scuola in tranquillità.

    Secondo il tabloid inglese The Sun, quindi, Mario Balotelli avrebbe una sensibilità particolare per queste problematiche sociali: in fondo, ha un buon cuore anche lui!

    Video Balotelli aiuta ragazzo svenuto.
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    Upgrade
    A distanza di quasi un anno Le Iene mostrano il video originale annunciando che lo skecht in realtà è un’idea concordata per dar un’immagine diversa di quella del Bad Boy a Mario Balotelli. Dire che ci siamo cascati tutti è superfluo, il video infatti scovato da il Sun ha fatto il giro dell’intero globo.

  • Balotelli: “Mou? Mancini è lo Special One”

    Balotelli: “Mou? Mancini è lo Special One”

    “I’m not a bad boy!” Mario Balotelli non sopporta più l’etichetta del cattivo ragazzo che si è fatto in terra inglese, da quando ha iniziato a vestire la maglia dei Citizens, per tornare sotto la guida del suo maestro e mentore Roberto Mancini. Il talento poco genio e molta sregolatezza in  una lunga intervista al giornale britannico Guardian ammette le sue colpe, ma aggiunge come i tabloid inglesi abbiano la mano pesante nel ‘pompare’ ad arte e mestiere alcuni casi che lo hanno riguardato: “Ho sentito che avrei preso delle multe per 12 mila sterline. Se fosse vero, dovrei prendere 35 multe al giorno e non è possibile. Ne avrò prese in tutto 20, che so che sono tante e so di essere stato stupido. Ho parcheggiato la mia auto fuori dal ristorante San Carlo troppe volte in divieto ma non ho ricevuto multe per 12 mila sterline”.

    C’è una sorta di differenza abissale tra l’immagine pubblica che arriva alla gente attraverso i media scandalistici e il modo in cui è realmente SuperMario, considerando come però tutte le sue  bravate siano spesso azioni ingiustificabili: “La mia immagine pubblica non riflette correttamente chi sono davvero. Alle volte sbaglio, ci sono cose di cui mi pento ma ho vent’anni e chi mi conosce sa che non sono un cattivo ragazzo. Anzi, sono timido e per me è difficile anche essere qui a concedere questa intervista”.

    MOURINHO vs MANCINI- Caratteraccio? Non l’ha mai nascosto nemmeno Josè Mourinho, che gli aveva detto di avere solo un neurone per cervello definendolo come un giocatore ingestibile:  Forse l’ha detto perché non riusciva a gestirmi – spiega Balotelli – eppure, Mancini ci sta riuscendo per cui quello che ha detto Mourinho non è vero. Parliamo di due grandi allenatori ma diversi. Quando ho avuto problemi con Mourinho, lui ha provato a lavorare contro di me, mentre Mancini mi ha sempre supportato”. Senza però far passare Mancini come un allenatore poco severo, anzi: “Mi ha massacrato nello spogliatoio quando sono stato espulso contro la Dinamo Kiev – ricorda Balotelli – Mi ha detto ‘sei un idiota, non so perché ti ho compratò, ma davanti alla stampa mi difende. Il problema tra me e Mourinho è che abbiamo lo stesso tipo di carattere”.

    MANCINI SPECIAL ONE– E quando nell’intervista viene fuori il nome di Josè Mourinho in lizza per la panchina del City per la prossima stagione, Mario storce un po’ il naso aggiungendo: “Perché? Siamo quarti in campionato e siamo arrivati in finale di FA Cup per la prima volta in 30 anni. Non vedo perché qualcuno dovrebbe volere un altro allenatore. Roberto sta facendo molto bene, perché cambiarlo? È uno che non mente mai, che dice quello che deve dire. è per questo che mi piace, ho fiducia in lui”. Senza dubbio un bel attestato di stima da parte di un giocatore da sempre poco incline a fare lodi ai propri ex tecnici.

    CAMPIONE- Ovviamente arriva la solita autocelebrazione, con un ‘pizzico’ di modestia, “Se continuo a lavorare duramente, magari nel giro di uno o due anni posso diventare uno dei migliori giocatori del mondo. Ma non il migliore, perchè davanti a tutti c’è sempre Messi”. E a chi gli facesse notare come la strada sia ancora molto lunga per definirsi tale, considerando soprattutto il bilancio tutt’altro che positivo in questa prima annata con il City, Mario risponde con sincerità: “Non riesco a pensare a una sola partita in cui posso dire di aver giocato come avrei voluto. È stata una stagione difficile, mi sono fatto male due volte e non mi sono allenato al meglio durante il pre-campionato. Non ho giocato benissimo ma penso ancora che posso far bene in Inghilterra. è un calcio più fisico ma anche più facile rispetto all’Italia, specie per un attaccante”.

    PENTIMENTO- Mea culpa nel finale di intervista sull’episodio che ha fatto infuriare più di tutti i suoi ex tifosi interisti: “Quando ero all’Inter ho indossato una maglia del Milan in tv e fu una cosa sbagliata da fare” ammettendo come l’errore gli sia servito e che in futuro non ricapiterà: Per cui tranquilli, non indosserò una maglia del Manchester United”.

     

     

    (Fonte: Eurosport)