Tag: manchester city

  • De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    La macchinosa trattativa per il rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi continua senza offrire ancora una soluzione chiara. Si sono susseguiti i vertici tra Franco Baldini, Walter Sabatini e l’agente del centrocampista Sergio Berti, ma lo status dell’operazione è in stallo. La presenza nell’ambiente giallorosso in questo ultimo periodo del futuro nuovo presidente, James Pallotta, potrebbe essere un segnale di conciliazione tra la Roma e il Biondo di Ostia. Quel che è certo è che la firma non è ancora arrivata e le sirene del Manchester City e del Real Madrid si fanno sempre più forti.

    Daniele De Rossi | © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel post-partita di Roma-Chievo De Rossi stesso ha dichiarato che la standing ovation concessagli da Luis Enrique a pochi minuti dalla fine non era affatto un saluto ai suoi tifosi e che “non è legata al futuro ma perchè sono uscito per la prima volta in due anni. Continuo a non parlarne ed avere le idee sempre più chiare e continuo a lavorare con grandissima soddisfazione“.

    I DETTAGLI DELLE OFFERTE – Il numero 16 da parte sua ha sempre dimostrato l’attaccamento alla maglia e la volontà di rimanere, ma l’ostacolo economico potrebbe essere decisivo. La realtà è che la Roma mette sul piatto 6 milioni di euro fissi a stagione più altri due milioni “mobili” in conseguenza di obiettivi da raggiungere e bonus produttivi. Il Manchester City parte invece da una base di quasi 9 milioni circa fissi, con bonus e incentivi che non sono noti, ma si possono immaginare considerevoli date le possibilità economiche del club inglese. C’è tanta differenza. Si parla di almeno 3 milioni a stagione che moltiplicati per 5 anni di contratto diventano 15 milioni di euro per quella che sarà quasi sicuramente l’ultima firma della carriera da calciatore di De Rossi. Oltre a Roberto Mancini c’è anche il Real Madrid di Josè Mourinho che si è inserito con forza e offre cifre  di poco inferiori a quelle del City, ma ha dalla sua il blasone delle merengues.

    Dunque sembra essere ormai una questione soggettiva, anche perchè la Roma non può fare molto più di quanto ha proposto: De Rossi deve decide tra il cuore e la carriera. In ogni caso non sarebbe rinnegato dai suoi tifosi che lo amano e comprenderebbero una scelta difficile, ma troppo conveniente per essere scartata. Rimane la grave colpa della dirigenza giallorossa che non ha affrontato prima la questione del rinnovo e ora rischia di perdere a parametro zero un patrimonio da almeno 30 milioni di euro.

    Tra le mille voci che si rincorrono la sensazione è che nelle ultime ore stia prevalendo l’idea di un De Rossi in terra spagnola o inglese, col Real Madrid che sembra aver recuperato molto terreno. E’ vero però che una decisione così personale può avere virate repentine.

  • Luis Enrique sicuro “De Rossi resta”. Il punto sul rinnovo

    Luis Enrique sicuro “De Rossi resta”. Il punto sul rinnovo

    Il futuro di Daniele De Rossi sarà ancora dipinto di giallorosso. Il tecnico della Roma Luis Enrique, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Chievo, ha confermato che “Capitan futuro” rimarrà nella Capitale ancora per tanto tempo. Dichiarazioni forti da parte dello spagnolo, che hanno lo scopo di spazzare via tutti i dubbi che circondano la vicenda del rinnovo contrattuale del centrocampista azzurro. Soltanto una mossa dettata per ristabilire tranquillità all’intero ambiente romanista oppure una certezza all’indomani dell’incontro che ha visto protagonisti il capocordata James Pallotta, il ds Sabatini, Franco Baldini, insieme a De Rossi e il suo procuratore?

    daniele de rossi | © DANIEL MIHAILESCU/AFP/Getty Images

    I tifosi giallorossi sperano che Luis Enrique non abbia iniziato il 2012 reinventandosi illusionista, e che le sue parole fossero giustificate da un reale riavvicinamento fra le due parti interessate. Ancora non sono trapelate notizie ufficiali sul vertice tenuto ieri pomeriggio dai 5 protagonisti appena citati. L’ottimismo generale che traspariva alla vigilia è confermato direttamente dalle risposte dell’ex Barcellona ai giornalisti presenti in sala stampa a Trigoria.

    Non ho nessun dubbio che Daniele De Rossi rimarrà alla Roma, non sono preoccupato di nulla. Resterà perché è quello che lui vuole. Non lo perderemo a gennaio e nemmeno in estate“.

    Sebbene non ci sia ancora la firma ufficiale sul prolungamento del contratto, in scadenza fra poco meno di sei mesi, “Capitan futuro” avrebbe quindi deciso di sposare il progetto ambizioso della nuova dirigenza giallorossa. Le cifre trapelate negli ultimi giorni parlano di un rinnovo a 6 milioni di euro (compresi premi facilmente raggiungibili) per le prossime 5 stagioni. Resta da sciogliere il nodo della clausola di rescissione, sul quale verteva l’intera vicenda. De Rossi e il suo procuratore Sergio Berti vorrebbero l’inserimento di una clausola pari a 10 milioni di euro, una cifra relativamente bassa capace di agevolare un’eventuale trattativa che porti il calciatore lontano da Roma. La società giallorossa sarebbe disposta ad accogliere la richiesta del centrocampista, ma con una clausola fissata a 25 milioni di euro.

    La partita di domani contro il Chievo, calcio di inizio alle ore 15.00, sarà l’occasione di vedere sul terreno dell’Olimpico De Rossi, pedina inamovibile del 4-3-1-2 varato da Luis Enrique. Nelle consuete interviste del dopo partita è facile immaginare come il calciatore verrà tempestato da domande inerenti la situazione del contratto e sulle voci che lo vogliono vicino al Manchester City di Roberto Mancini (con gli stessi bookmakers inglesi che danno il trasferimento del centrocampista ai Citizens per certo, con la quota ferma a 1.50). Il romanista coronerà il sogno di succedere a Totti come capitano della squadra della sua città oppure sarà l’ennesimo colpo della campagna acquisti trionfale del City?

  • Tevez, l’Inter rilancia e offre 27 milioni per beffare il Milan

    Tevez, l’Inter rilancia e offre 27 milioni per beffare il Milan

    L’affare Tevez vive oggi una fase decisiva. Dopo la conferenza call a Rio de Janeiro, con Galliani insieme a Tevez e il procuratore dell’argentino, e Branca a Manchester, oggi l’Inter rilancia la sua offerta per l’attaccante del City. Il sogno di Carlitos è sempre quello di vestire la maglia rossonera, gli sceicchi però non sembrano disposti a cedere di un millimetro dalla loro posizione e preferiscono l’offerta nerazzurra, economicamente più importante rispetto a quella del Milan e sopratutto comprendente dell’obbligo di riscatto, clausola ritenuta determinante dalla dirigenza dei Citizens. Chi la spunterà fra le due rivali?

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    L’Inter prova ad alzare l’asticella. L’ultima offerta della società di corso Vittorio Emanuele è il prestito oneroso (1 milione di euro) per i prossimi 6 mesi, con l’obbligo di riscatto a giugno fissato a 27 milioni di euro. Un’operazione quindi di 28 milioni, cifra ben lontana dai 42 milioni di euro offerti dal Corinthians quest’estate ma al momento di gran lunga migliore rispetto all’ultima presentata da Galliani due giorni fa (prestito gratuito a gennaio e diritto di riscatto a 23 milioni). L’accordo fra il club del presidente Mansour e l’Inter di Moratti non sembra in discussione, ma rimane un nodo cruciale da sciogliere: la volontà del giocatore. Lo stesso Branca durante l’incontro avuto con la dirigenza inglese ha telefonato al procuratore dell’argentino, Kia Joorabchian, ma da quest’ultimo è arrivata l’ennesima conferma che il proprio assistito ha intenzione di rifiutare qualsiasi offerta diversa da quella del Milan.

    Per questo motivo anche l’ultima proposta che arriva da Parigi (35 milioni di euro subito per il trasferimento del calciatore al Psg) sembra del tutto inutile, in quanto Tevez ha già rifiutato categoricamente qualsiasi ipotesi di un suo approdo in Francia, considerata troppo debole dal punto di vista calcistico.

    Galliani e i tifosi rossoneri continuano quindi ad aspettare la risposta del City attesa per il prossimo martedì. Qualora trovassero conferma le voci che vorrebbero la presenza dell’obbligo di riscatto all’interno dell’ultima proposta milanista (sebbene legata al numero di presenza dell’Apache durante i prossimi 6 mesi in Italia) i Citizens potrebbero anche decidere di accettare le condizioni impostigli dall’amministratore delegato del Milan. Si farebbe quindi concreta la possibilità di vedere Tevez in campo già nel derby del prossimo 15 gennaio con la maglia del Diavolo, un’eventualità a cui non vogliono neanche pensare i cugini interisti.

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  • De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    La Roma e Daniele De Rossi si ritroveranno oggi per discutere nuovamente il rinnovo del contratto in scadenza fra sei mesi. Per l’occasione è in arrivo dagli States James Pallotta, il nuovo azionista di maggioranza della società, “scomodatosi” per scongiurare la partenza di Capitan Futuro. Il suo sbarco nella capitale è previsto intorno alle ore 8.00 di questa mattina e l’intervento dell’americano è visto da più parti come decisivo. Il Paris Saint Germain, di ieri la notizia che il procuratore del giallorosso Berti fosse giunto a Dubai per ascoltare i dirigenti parigini, sembra essersi mosso troppo tardi. Dall’Inghilterra intanto sono convinti che il calciatore si trasferirà alla corte del City di Mancini, tanto che i bookmakers danno l’arrivo del calciatore in terra inglese a 1.50.

    Questo contratto non s’ha da fare. Anzi no, forse c’è qualche possibilità. E oggi lo spiraglio apertosi qualche settimana fa potrebbe aprirsi definitivamente in luce accecante. Le congiunzioni astrali sembrano esserci tutte. Il tavolo fra Baldini, il ds Sabatini, De Rossi e il procuratore Berti, con la presenza di Mr. Pallotta, ha il sapore del matrimonio, quello fra il centrocampista della Nazionale azzurra e la società che l’ha visto crescere fin qui.

    daniele de rossi | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Ma in ogni casa ci sono delle regole di convivenza che ciascun componente della famiglia deve rispettare. In questo caso è De Rossi ad avere l’ultima parola, e le sue condizioni sono chiare. Adeguamento del contratto fino a 6 milioni di euro, in modo tale da non rimpiangere i petroldollari degli sceicchi disposti a offrirgli un mega contratto da 9 milioni a stagione, e una moderna uscita di sicurezza per scappare via da Roma in caso di incendio. Tutto si gioca su quest’ultima porticina, che De Rossi vorrebbe fosse facile da spalancare qualora la situazione all’Olimpico si facesse preoccupante (che nel calcio significa “zeru tituli”). La società giallorossa è disposta ad accontentare il calciatore ma fino ad un certo punto. L’inserimento della clausola rescissoria sembra cosa fatta, ma è il prezzo a cui è stata fissata a far storcere il naso a De Rossi: 25 milioni di euro, troppi per un’ipotetica squadra che volesse acquistare il giallorosso e pagargli poi un contratto formato City, considerata anche l’età non più giovanissima di “Capitan futuro”. Il giocatore, d’accordo col procuratore Sergio Berti, vorrebbe avere il via libera ad una cifra fissata intorno ai 10 milioni di euro, prezzo evidentemente ritenuto irragionevole dalla coppia Baldini e Sabatini.

    Chi è che può far sbloccare la trattativa? Sono due le componenti: da una parte l’amore per la maglia e la città, dove è nato e cresciuto fino a diventare uno dei centrocampisti centrali più apprezzati nell’intero panorama calcistico mondiale, tanto da far scomodare lo stesso Mourinho ai tempi del Chelsea e di recente al Real Madrid. Dall’altra c’è quel James Pallotta che nel mese di dicembre ha spodestato Thomas Di Benedetto ed è diventato l’uomo più influente della Roma calcistica. Pallotta ha il compito non tanto di garantire al giocatore l’accordo economico o una clausola rescissoria bassa, quanto la bontà del progetto. Se infatti il nuovo capocordata statunitense riuscirà a usare argomenti convincenti, delineando le ambizioni della squadra giallorossa per il futuro in maniera concreta, De Rossi non ci penserà su due volte per prendere in mano qualsiasi penna gli capiti fra le mani e firmare il prolungamento di contratto per 5 stagioni, legandosi così a vita alla causa Roma. Se invece James Pallotta dovesse fare un buco nell’acqua, rendendo così il suo viaggio inutile, Luis Enrique e i tifosi della “Magica” rischierebbero seriamente di perdere l’idolo di casa, per la gioia di tutti gli scommettitori inglesi che in tempi non sospetti avevano quotato il trasferimento di De Rossi al Manchester City, un club che in poco meno di 3 anni si è trasformato in una superpotenza europea.

  • Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez è al 90% del Milan. Ieri la giornata decisiva che ha visto segnare il trionfo di Galliani e il clamoroso flop di Branca, il quale è volato a Manchester convinto di riuscire a trovare l’accordo con gli inglesi del City ma tornerà a Milano con un pugno di mosche in mano. Ancora una volta l’amministratore delegato rossonero si è dimostrato un vero mago del calciomercato e seppure lo separasse la distanza di un Oceano Atlantico dai dirigenti del City, è riuscito a realizzare il grande colpo che tutti i tifosi del Milan sognavano. Nella giornata di oggi, o al più tardi domani, ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del club di Via Turati. L’Inter e Moratti devono digerire una botta non da poco, dalla quale riprendersi sarà realmente difficile.

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    La “fantasia” di Galliani ha superato la razionalità di Branca. La conferenza call a Rio de Janeiro sarà uno degli eventi che i quotidiani sportivi celebreranno a lungo. Tevez è solo l’ultima operazione in ordine cronologico nella storia recente del mercato rossonero. L’ultimo anno ha rivoluzionato la squadra del Milan. Uno stravolgimento che ha portato gli uomini di Massimiliano Allegri a vincere lo scudetto la scorsa stagione e permetterà fra poco meno di due mesi di giocarsi una Champions League recitando il ruolo di protagonisti, come dimostrato nella partita di San Siro contro il Barcellona di Pep Guardiola. Un attacco stellare su cui potrà contare il tecnico livornese: Ibrahimovic, Tevez, Robinho, Pato, e Boateng senza dimenticare il convalescente Cassano. In Italia il tricolore sembra abbia tutta l’intenzione di soggiornare a Milanello per un altro anno.

    Che cosa ha convinto il Manchester City ad accettare l’offerta del Milan? Innanzitutto la decisione di Carlitos Tevez di voler giocare esclusivamente con la maglia rossonera. E poi nulla hanno potuto quando Galliani ha calato sul tavolo l’asso che ha fin qui tenuto nascosto: l’obbligatorietà del riscatto a patto che l’argentino disputi un determinato numero di partite da qui a giugno. La cifra economica è rimasta invariata, 1 milione di euro subito e i restanti 23 milioni quando l’attaccante verrà riscattato in estate. Tevez, il procuratore Kia Joraabchian e Galliani hanno esultato alla fine della conferenza come se avessero vinto un derby, che a questo punto vedrà come protagonista fra due settimane lo stesso calciatore argentino.

    Ci hanno insegnato che la storia si ripete. Una delle leggi non scritte dell’universo trova conferme clamorose ogni volta che il calciomercato rossonero muove i suoi passi. Ronaldinho, Ibrahimovic, Tevez, firmato Adriano Galliani.

  • Milan Tevez, ore decisive. Galliani con l’Apache, Branca va dal City

    Milan Tevez, ore decisive. Galliani con l’Apache, Branca va dal City

    Sono ore decisive queste per scrivere la parola fine alle telenovela Carlos Tevez. L’attaccante argentino è conteso dai due club di Milano, il Milan che ha già trovato da diverse settimane l’accordo con il giocatore, è in netto vantaggio sull’Inter che però tenta di strappare l’Apache ai cugini rossoneri con un vero e proprio blitz del dt Branca volato in Inghilterra per parlare direttamente con il Manchester City.

    Carlos Tevez | © Julian Finney/Getty Images

    Se l’alleato del Milan è lo stesso Tevez quello dell’Inter si chiama Roberto Mancini con il quale il club di via Durini può vantare un canale preferenziale considerando le quattro stagioni che il tecnico di Jesi ha trascorso sulla panchina nerazzurra e l’operazione Balotelli di due estati fa che ha portato il giovane attaccante ad approdare alla corte del Mancio. Proprio in virtù di questi ottimi rapporti, Moratti spera di poter fare lo sgambetto agli odiati cugini e rinforzarsi notevolmente per la seconda parte di stagione del campionato che vede l’Inter in ripresa ma ancora in ritardo sull’accoppiata di testa Milan e Juventus spedendo l’uomo mercato nerazzurro in terra anglosassone per strappare l’accordo con il City e beffare il Diavolo.

    Le parole di Mancini suonano chiare alle orecchie delle pretendenti, Tevez partirà sicuramente sperando di raggiungere un accordo definitivo nell’arco di 3-4 giorni, ma solo alle condizioni dettate dal City, ovvero i Citizens sono propensi ad accettare come formula iniziale un prestito oneroso ma vogliono la garanzia che l’attaccante verrà poi riscattato al termine di questa stagione. In questo il Milan, fino a qualche giorno fa, sembrava non sentirci facendo pervenire sul tavolo di Mancini, forte dell’accordo con il giocatore, sempre la stessa offerta, prestito ad 1 milioni di euro e diritto di riscatto a giugno. L’Inter invece, dopo una fase di studio sulle strategie da adottare sul mercato, ha deciso, forse troppo in ritardo, di sferrare l’affondo su Carlitos accettando le richieste del City. Ed ecco spiegato il viaggio di Branca oltremanica, in questo modo si verrebbero a creare due assi, quello tra il Milan e il giocatore, che vuole solo il club rossonero rifiutando l’offerta più allettante del Paris Saint Germain, e quello tra l’Inter e il club di appartenenza dell’Apache, il Manchester City.

    Galliani, che ha trascorso le vacanze natalizie in Brasile a Rio de Janeiro, proverà a rilanciare cercando di scongiurare l’inserimento improvviso dell’Inter mettendo sul piatto una formula molto simile a quella utilizzata con il Liverpool per Aquilani, un obbligo di riscatto dopo un certo numero di presenze. L’ad rossonero verrà raggiunto nel pomeriggio sia da Carlos Tevez che dal suo procuratore Kia Joraabchian, i tre si metteranno in contatto con i vertici del Manchester City, che non possono non tenere in considerazione la volontà del calciatore, per chiudere una volta per tutte la trattativa. Se così fosse Galliani farà ritorno a Milano in compagnia di Tevez, così come fece con Ibrahimovic nell’estate del 2010, per fare una gradita sorpresa a tutto il popolo rossonero.

  • Manchester United a picco, è la fine del ciclo Ferguson?

    Manchester United a picco, è la fine del ciclo Ferguson?

    Il Manchester United perde ancora. Gli uomini di Ferguson cadono sul campo del Newcastle per 3-0 e vedono allontanarsi la vetta, occupata dal City di Mancini che ha un margine di 3 punti sui Red Devils. Quella che si sta profilando all’orizzonte sembra essere la stagione che pone la parola fine sulla parabola miracolosa della leggenda scozzese, in sella allo United da un quarto di secolo. Riuscirà Sir Alex a raddrizzare un’annata fallimentare, che ha già raccontato ai tifosi inglesi dell’eliminazione dei propri idoli dalla Champions League e ora profetizza allo stesso Old Trafford la triste fine di un’era ricca di successi e trionfi?

    manchester united | © getty images

    PREMIER – Le due sconfitte consecutive, clamorosa quella subita in casa la settimana scorsa per opera del Blackburn ultimo in classifica, suonano da campanello d’allarme per un Titanic che sta affondando nel gelido mare della Manica. Le recenti delusioni hanno infatti vanificato quella che era stata una splendida rimonta ai danni dei cugini Citizens, i quali dopo poche giornate erano riusciti a fuggire con oltre 10 punti di vantaggio. La cavalcata trionfale, culminata il giorno di Santo Stefano con la vittoria casalinga sul Wigan e il contemporaneo pareggio della squadra di Roberto Mancini sul campo del West Bromwich, si è interrotta sul più bello, lasciando allo United quintali di carbone nella calza della Befana. Dopo 20 giornate, i Red Devils sono secondi, con 14 partite vinte, tre pareggi e altrettante sconfitte. Un ruolino di marcia che non desterebbe preoccupazione, se solo non fosse atterrato in questa stagione il ciclone City. La squadra del tecnico italiano sembra inarrestabile e l’ultima vittoria per 3-0 contro il Liverpool ha conferito un senso di onnipotenza all’immagine dei Citizens.

    CHAMPIONS LEAGUE – Non bastasse l’incubo del City in Premier, i tifosi del Manchester hanno assistito al film dell’orrore nella manifestazione europea che li aveva visti protagonisti assoluti negli ultimi anni (finalista in tre delle ultime quattro stagioni e vittoria nell’edizione 2007-2008, nella drammatica lotteria dei rigori contro il Chelsea). La sconosciuta Basilea è riuscita nell’impresa di eliminare i Red Devils, arrivati terzi nel proprio girone alle spalle degli svizzeri e del Benfica. L’onta dell’Europa League è realtà. Riuscirà Ferguson a motivare gente come Rooney, Nani, Ferdinand, Vidic nell’andare a conquistare il successo nell’Europa di Serie B?

    OMBRA GUARDIOLA – Negli ultimi giorni il nome del tecnico blaugrana è stato accostato alla panchina dello United. L’ombra di “Pep” Guardiola si allunga, e rischia di inghiottire definitivamente la luce opaca dello scozzese, per il quale lo spagnolo non ha mai nascosto la sua devozione. Il 2012, Maya permettendo, sarà forse un anno storico, quello che tutti gli almanacchi registreranno come l’ultimo anno da allenatore di Sir Alex Ferguson.

  • Manchester City Liverpool 3-0, Mancini vola in testa

    Manchester City Liverpool 3-0, Mancini vola in testa

    Il Manchester City batte il Liverpool 3-0 nella 20^ giornata della Premier League e si porta al comando con 48 punti, +3 sullo United di Sir Alex Ferguson impegnato stasera alle 21.00 sul campo del Newcastle, rivelazione del girone d’andata.

    Manchester City | © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    La prima partita dopo il giro di boa regala ai tifosi dei Citizens una schiacciante vittoria contro i Reds guidati dal tecnico scozzese Kenny Dalglish. Match a senso unico per il City che dopo 11 minuti dal fischio d’inizio trova il vantaggio con la rete messa a segno da Sergio Aguero, che dal limite dell’area lascia partire un destro che si infila alle spalle di Pep Reina, il vice di Casillas nella nazionale spagnola, autore di una clamorosa papera in questa occasione, con il pallone che gli buca letteralmente i guantoni. Il Liverpool è sotto choc e alla mezzora arriva il raddoppio dell’undici di Mancini. Sul calcio d’angolo battuto da Silva, il centrocampista Yaya Touré esce alla perfezione dai blocchi e di testa gira la palla sotto la traversa, ingigantendo la serata no dell’estremo difensore avversario. A completare la festa Citizens ci pensa l’arbitro che al 75′ assegna un rigore inesistente a favore dei padroni di casa per un presunto fallo in area del difensore Skrtel ai danni dell’ivoriano Touré. James Milner si incarica della battuta e dal dischetto spiazza Reina che si tuffa sul palo di sinistra. Il City, che al momento del 3-0 si trovava da due minuti in dieci uomini a causa dell’espulsione di Barry per doppia ammonizione, sfiora il poker con l’inglese Johnson che colpisce il palo.

    Una disfatta su tutta la linea per il Liverpool, che resta fermo al sesto posto con 34 punti in classifica, a tre punti dal Chelsea quarto, ultimo posto utile per la qualificazione in Champions League, obiettivo stagionale dei Reds di Dalglish e il capitano Gerrard.

    Tabellino

    Manchester City Liverpool 3-0
    11′ Aguero, 33′ Y. Tourè, 75′ rig Milner

    IL VIDEO DI MANCHESTER CITY LIVERPOOL

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  • Roma, rinnovo De Rossi: spunta una clausola rescissoria

    Roma, rinnovo De Rossi: spunta una clausola rescissoria

    Il rinnovo del contratto di De Rossi con la Roma tiene con il fiato sospeso tutto il popolo giallorosso. L’ultima novità è il probabile inserimento di una clausola rescissoria fissata intorno ai 25 milioni di euro, cifra per la quale il centrocampista della Roma e della Nazionale sarebbe libero di lasciare il club della capitale. I tifosi non hanno preso la notizia particolarmente bene. La popolarità di Franco Baldini è in forte discesa, e qualora “Capitan futuro” dovesse lasciare l’Olimpico per il Manchester City degli sceicchi, la frattura fra la nuova dirigenza e la tifoseria diventerebbe difficilmente colmabile.

    Daniele De Rossi | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Sono ore di fermento quelle che stanno vivendo i supporter della Roma. Il futuro di Daniele De Rossi non è più così certo come in passato. Quella che sembrava solo una delle tante chiacchiere del calciomercato si sta trasformando in autentica bomba di inizio anno. Oggi è previsto un incontro tra il direttore generale giallorosso Franco Baldini e il procuratore del calciatore Sergio Berti. Nella giornata di ieri Baldini ha definito il rinnovo del contratto di De Rossi come una priorità assoluta, una vicenda che non può più essere rimandata. L’offerta romanista è di 6 milioni di euro, cifra raggiungibile attraverso il conseguimento di numerose clausole (come ad esempio la partecipazione alla prossima Champions League). Inoltre nelle ultime ore si è parlato di un probabile inserimento all’interno del nuovo contratto di una clausola rescissoria pari a 25 milioni di euro, che scoraggerebbe tanti club interessati al giocatore nell’offrirgli un contratto faraonico, ma allo stesso tempo rappresenterebbe un limite non proprio insormontabile per club come City e Real Madrid che più volte hanno dimostrato il proprio interesse per “Capitan futuro”.

    In passato il centrocampista ha ribadito più volte la sua volontà di diventare il prossimo capitano della squadra, una volta che Totti si sarà ritirato. Ma le sirene inglesi del City rappresentano una tentazione assai pericolosa. Roberto Mancini nei scorsi giorni ha affermato apertamente di volere allenare De Rossi, il quale è considerato dal tecnico ex Inter un valore aggiunto in grado di far compiere ai Citizens quell’ulteriore salto di qualità per la conquista dello “status” di grande squadra. I petroldollari dello sceicco Mansour, presidente del City, sono tanti: 10 milioni di euro netti a stagione, quasi il doppio di quanto il calciatore giallorosso guadagnerebbe con il nuovo contratto. Dopo il colloquio previsto nel pomeriggio tra Baldini e il procuratore Berti sapremo qualcosa in più circa il futuro di De Rossi con la maglia della Roma.

  • Balotelli sfrattato dall’abitazione di Manchester

    Balotelli sfrattato dall’abitazione di Manchester

    Anno nuovo, vita nuova: per molti, ma non per Mario Balotelli che, anche nel 2012, coninua a far parlare di se, soprattutto per gli aneddoti legati alla sua vita fuori dal campo, sempre sopra le righe, essenziali per “far notizia”, soprattutto nella terra dei Tabloid e delle notizie ad effetto.

    Mario Balotelli | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Questa volta, il fatto in questione si riferisce ad un evento già accaduto, e che ha già fatto ampiamente discutere, soprattutto in Inghilterra, legato all’incendio divampato nell’abitazione di Super Mario a causa di un imprudente esplosione di fuochi d’artificio, goliardicamente provocata da Balotelli e dai suoi amici nel bagno di casa. Ebbene, l’incendio in questione – com’è ovvio che sia – ha provocato ingenti danni all’abitazione in affitto dove risiedeva l’attaccante del City, ed in conseguenza di ciò il proprietario avrebbe richiesto a Super Mario un risarcimento per i danni arrecati dell’ammontare di circa 450 mila euro, in aggiunta all’affitto mensile di 2400 euro.

    L’attaccante però si sarebbe rifiutato di corrispondere quanto richiesto e, pertanto, il proprietario dell’abitazione ha deciso di sfrattarlo e di fargli causa, “costringendolo” a continuare la sua permanenza presso l’Hotel Hilton di Manchester, dove dimora già da un mese presso una delle suite più lussuose, pagando mille euro a notte.

    Inoltre, a proposito della sua permanenza all’Hilton, una recente indiscrezione trapelata in prossimità del Capodanno riporta in auge l’altra faccia di Super Mario, quella di benefattore generoso, a tal punto da decidere di regalare una notte pagata presso il lussuoso Hotel Hilton ad una ventina di senzatetto di Manchester.

    Come sempre, il campione dei Citizen appare caratterizzato da doppia personalità, in stile dottor Jekyll e Mister Hyde, alternando colpi di testa inauditi a gesti di assoluta magnanimità e altruismo. Anno nuovo ma solita vita per Mario Balotelli, ma anche per il suo Mister Roberto Mancini, ormai abituato a convivere con le vicende extracalcistiche legate alla gestione del suo attaccante.