Stasera si alza il sipario sugli ottavi di finale di Europa League nei quali sarà impegnata l”unica italiana rimasta superstite dopo l’eliminazione della Lazio nel turno precedente, ovvero l’Udinese. I friulani dovranno affrontare l’insidiosa trasferta olandese in casa dell’Az Alkmaar capolista della Eredivisie, Guidolin ancora non ha sciolto i dubbi sulla formazione che scenderà in campo alle 21:05 legati alla presenza o meno dal primo minuto di capitan Di Natale, che può rivelarsi l’arma in più a disposizione del tecnico bianconero per continuare il cammino europeo.
Ad aprire il programma delle gare di andata le 4 partite il cui calcio d’inizio è fissato per le 19:00, tra queste la sfida di maggior fascino è sicuramente quella tra lo Sporting Lisbona e il Manchester City. I lusitani nonostante l’avvicendamento in panchina con Sa Pinto che ha preso il posto di Paciencia vedono ancora lontana la luce in fondo al tunnel, l’impegno europeo potrà essere occasione per un immediato riscatto dopo il ko in campionato. Allo stadio Josè Alvalade però arriverà un Manchester City agguerrito e pronto ad arrivare fino in fondo nella competizione per rimediare all’eliminazione precoce e inaspettata dalla Champions League per tentare comunque una fantastica accoppiata Premier e Europa League.
Da seguire con particolare interesse anche l’Atletico Madrid di Diego Simeone, i carnefici della Lazio ospiteranno al Vicente Calderon il Besiktas; chiudono il programma delle 19:00 le sfide tra il Metalist Kharkiv, grande stagione questa in Europa League per gli ucraini, e l’Olympiakos e Twente – Schalke con Raul alla ricerca del 75esimo gol europeo per consolidare ancora di più il suo primato.
Alle 21:05, oltre a Az Alkmaar – Udinese, toccherà invece al Manchester United impegnato all’Old Trafford con l’Athletic Bilbao. I Red Devils, come i rivali cittadini del City, dopo la delusione in Champions, non vorranno uscire anzitempo anche da questa competizione per non rischiare una stagione da zero titoli. Interessante anche la sfida tra Valencia e Psv Eindhoven, due squadre candidate quantomeno al raggiungimento della finale di Bucarest, chiude Standard Liegi – Hannover.
PROGRAMMA ANDATA OTTAVI DI FINALE EUROPA LEAGUE
ore 19:00
Atletico Madrid – Besiktas Metalist Kharkiv – Olympiakos Sporting Lisbona – Manchester City Twente – Schalke
ore 21:05
Az Alkmaar – Udinese Manchester United – Athletic Bilbao Standard Liegi – Hannover Valencia – Psv Eindhoven
La ventisettesima di Premier League oltre a consolidare la fuga delle due di Manchester è anche l’ultima partita per Andres Villas-Boas sulla panchina del Chelsea. Il manager portoghese paga a caro prezzo la sconfitta di sabato sul campo del WBA per 1-0, anche se l’esonero era nell’aria da tempo. I Blues in questa stagione di transizione hanno sofferto molto e raccolto poco in campionato, con 13 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte per un totale di 46 punti in classifica e trovandosi provvisoriamente al quinto posto vede le porte della Champions League chiuse, a tre punti dall’Arsenal quarto in classifica. Anche in Champions League le cose non stanno andando al meglio, con la sconfitta di settimana scorsa a Napoli per 3-1 negli ottavi di finale, risultato sicuramente difficile da ribaltare. Il tecnico portoghese, forse troppo giovane per un incarico così di blasone, ha provato a far ruotare tutti i suoi giocatori e facendo sempre giocare i più in forma in allenamento senza troppo badare ai nomi, ma commettendo a volte errori di valutazione a gara in corso e anche nella scelta dei primi undici, come per esempio settimana scorsa lasciando fuori dal primo minuto Lampard, Cole ed Essien. Ora Abramovic si lancerà probabilmente su Rafa Benitez, conoscitore del calcio inglese e libero da impegni, offrendogli un contratto da 18 mesi, a partire dalla partita di FA Cup di giovedì nel replay contro il Birmingham.
Il Manchester United ha vinto una partita fondamentale per la corsa al titolo trionfando per 3-1 a White Hart Lane contro il Tottenham, alla seconda sconfitta consecutiva. I Red Devils erano costretti a vincere dopo la vittoria di sabato dei cugini del City che si erano portati a più 5, e lo fanno in gran stile. Il Tottenham parte bene e De Gea è subito costretto agli straordinari su una conclusione dal limite di Adebayor e subito dopo viene annullato un gol agli Spurs sempre ad Adebayor reo di aver colpito la palla con un braccio prima di concludere in porta. Gli uomini di Ferguson si svegliano in chiusura di primo tempo e trovano la rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato da Young che trova Rooney in area, e di testa fulmina Friedl. Nella ripresa ancora Tottenham pericoloso, con una conclusione da fuori deviata da Saha a due passi da De Gea, e ancora il giovane portiere spagnolo è super a negare il pareggio ai padroni di casa.
Nel giro di 10 minuti, tra il 60′ e il 70′ lo United chiude la partita con Young che segna una bellissima doppietta, prima coordinandosi alla perfezione in acrobazia poi mettendo la palla all’incrocio dei pali dal limite dell’area con una pennellata a giro di destro. Il Tottenham riesce solo ad accorciare le distanze al 90′ con Defoe, bravo a beffare De Gea sul primo palo da fuori.
Il Manchester City guida ancora la classifica, e sabato ha steso in scioltezza il Bolton per 2-0. Mancini ha lasciato fuori Silva, Aguero e Dzeko per gli impegni con le nazionali, e ha buttato nella mischia dal primo minuto Mario Balotelli, anche se ne ha combinate un’altra delle sue. Apparentemente l’attaccante italiano, venerdì sera sarebbe stato avvistato in uno Strip Club, tornando a casa alle 2 di mattina e facendo infuriare Roberto Mancini. Il City comunque continua la propria marcia trionfale casalinga con 14 vittorie in 14 partite all’Etihad Stadium, aprendo il risultato con un autogol di Steinsson su conclusione di Clichy e con raddoppio nella ripresa di Balotelli che mette in rete un assist al bacio di Johnson che praticamente mette a sedere da solo la difesa del Bolton.
Altro match importante del sabato, soprattutto in chiave Champions League, è stato Liverpool-Arsenal, con i Gunners che portano via 3 punti pesantissimi da Anfield grazie a bomber Van Persie che segna l’ennesima doppietta stagionale per un totale di 25 reti in campionato e 31 in stagione, e grazie anche al portiere Szczęsny, autore di veri miracoli. Il Liverpool dopo la vittoria della Carling Cup di domenica scorsa, scende in campo carico a 1000, e parte subito bene tenendo il possesso palla e costringendo l’Arsenal nella propria metà campo. Al 19′ Suarez si conquista un calcio di rigore lasciandosi cadere un po’ troppo in area, Kuyt va dal dischetto ma Szczęsny vola e intercetta il tiro, la palla torna a Kuyt che ribadisce verso la porta ma il portierone polacco è una molla e para anche la seconda conclusione, mantenendo il risultato sullo 0-0. Passano 4 minuti e il Liverpool finalmente passa in vantaggio, Jordan Henderson mette la palla in mezzo dalla destra e Koscielny con l’intento di liberare l’area mette la palla alle spalle del proprio portiere. Passano meno di 10′ e i Gunners pareggiano con Robin Van Persie, che su cross di Sagna dalla destra insacca di testa, lascito libero da Carragher. Il secondo tempo scorre veloce, anche con tanta paura per un infortunio al collo per Arteta. L’arbitro assegna 8′ di recupero per l’incidente e nel corso del primo Song pesca con un perfetto lancio dalla trequarti Van Persie in area che al volo di piatto fulmina Reina con un gran gol, che chiude la partita e regala i tre punti all’Arsenal lanciato ora quarto in classifica a più tre sul convalescente Chelsea.
Balotelli fa infuriare il City e l’allenatore Mancini dopo la sua ultima bravata. Il tabloid inglese Sun lo ritrae questa mattina all’uscita di un famoso strip club di Liverpool. Il dettaglio dell’orario non è trascurabile, con le lancette dell’orologio che segnano le tre di notte. A completare il quadro decisamente nero per l’attaccante dei Citizen è il fatto che sia accaduto giovedì notte, ovvero alla vigilia del match casalingo di Premier contro il Bolton. Sicuramente Prandelli non avrà digerito di buon grado l’ultima bravata di Supermario, come anche l’attuale compagna Raffaella Fico, celebrata dallo stesso calciatore durante la sua ultima partita.
L’intenzione di Mancini era quella di schierarlo titolare nella sfida contro il Bolton. Un avversario mediocre contro il quale Balotelli poteva ritrovare nuovamente la via della rete dopo il gol di domenica scorsa al Blackburn, con tanto di dedica alla sua fidanzata. L’attaccante però rovina tutto, tradendo la fiducia del club inglese e quella del tecnico italiano. La scelta di andare all’ X in the City (locale di Liverpool famoso non per i suoi salotti filosofici) non è stata particolarmente azzeccata, e la società medita già una multa esemplare per il proprio tesserato. Questa volta sarà difficile anche per l’agente Mino Raiola trovare argomenti convincenti per difendere il suo assistito.
Non sembra trovare proprio pace l’ex giocatore dell’Inter. Dal suo arrivo in Inghilterra si è reso protagonista di “imprese” memorabili, tra le quali ricordiamo Capodanni improvvisati tra le mura domestiche, freccette contro i malcapitati allievi del City, ingresso in una scuola pubblica per espletare una formalità fisiologica, senza dimenticare il fallo da censura ai danni dell’attuale capitano dell’Inghilterra Scott Parker, per il quale era stato squalificato 4 giornate dalla Football Association.
Proprio quest’ultimo episodio aveva fatto balzare in piedi lo stesso ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli, che ha bacchettato duramente Balotelli durante il recente ritiro di Coverciano in occasione dell’amichevole contro gli Usa, facendo intuire come la partecipazione del giocatore del City agli Europei sia fortemente a rischio a causa delle sue “disavventure” sportive. Riuscirà Supermario a mettere la testa a posto prima che sia troppo tardi?
Si è giocata ieri l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League che vedevano impegnate due squadre italiane. La Lazio è stata affondata dall’Atletico Madrid dell’ex Diego Simeone per 3-1, profonda delusione in casa biancoceleste per una eliminazione dalla competizione che sembra quasi scontata (la squadra di Reja dovrebbe vincere a Madrid con almeno 3 gol di scarto oppure di due se dovesse segnare più di tre reti, ndr). Eppure la gara si era messa bene per la Lazio che aveva sbloccato il risultato subito con Klose al 19′, poi l’Atletico riesce a pareggiare con Arda Turan prima che Falcao salga in cattedra realizzando una doppietta tra il 37′ e il 63′.
Anche l’Udinese, ancora senza Di Natale, “stecca” considerando il turno casalingo contro un avversario non impossibile da battere nell’unico 0-0 della giornata. I friulani, nonostante ci abbiano provato, non sono riusciti a perforare la difesa del Paok che avrà la possibilità di giocare in casa a Salonicco la settimana prossima il match decisivo per approdare agli ottavi di finale.
Negli altri incontri, vittorie per entrambe le squadre di Manchester. Il City batte in rimonta il Porto 2-1 allo stadio do Dragao di Oporto con la rete decisiva di Sergio Aguero a 5 minuti dalla fine ma a rendersi protagonista in negativo è stata una parte della tifoseria di casa che ha bersagliato Mario Balotelli e Yaya Tourè con vergognosi cori razzisti per il quale la Uefa ha aperto un’inchiesta. E’ possibile che il risultato non venha omologato e dato il 3-0 a tavolino. Nella sfida che metteva in campo ben 7 Champions League, lo United sbanca l’Amsterdam Arena battendo l’Ajax 2-0 con le reti di uno scatenato Young e del messicano Chicharito Hernandez mettendo in cassaforte la qualificazione agli ottavi di finale dove incontrerà la vincente della sfida Legia Varsavia – Sporting Lisbona finita con un rocambolesco 2-2.
Bene le altre tre olandesi: l’Az Alkmaar batte 1-0 l’Anderlecht nel derby del Benelux, il Twente vince a Bucarest contro lo Steaua con lo stesso risultato e il Psv Eindhoven espugna Trebisonda battendo i padroni di casa del Trabzonspor, euroavversari dell’Inter nella fase a gironi di Champions. Il Valencia passa in casa dello Stoke City, l’Athletic Bilbao cade a Mosca contro il Lokomotiv e l’Hannover regola il Bruges 2-1; vittorie esterne per il Metalist Kharkiv che travolge il Salisburgo con un poker, il Besiktas sullo Sporting Braga mentre finiscono in parità Viktoria Plzen – Schalke e Wisla Cracovia – Standard Liegi.
Le gare di ritorno sono in programma tra una settimana ovviamente a campi invertiti.
RISULTATI E MARCATORI SEDICESIMI ANDATA EUROPA LEAGUE 2011-2012
La partita di ieri fra Porto e Manchester City, valevole per l’andata dei sedicesimi di Europa League, ha visto l’accanimento di una parte della tifoseria nei confronti di Mario Balotelli e Yaya Tourè. I cori razzisti rivolti ai due calciatori della squadra inglese non sono passati inosservati, e la dirigenza dei Citizen ha già sporto reclamo all’Uefa. Il centrocampista ivoriano ha espresso la propria solidarietà verso il compagno di squadra, dichiarando il suo disgusto per l’intera vicenda. Il club portoghese rischia sanzioni pesantissime, fra cui anche la sconfitta per 0-3 a tavolino.
GLI ULULATI DEL DRAGAO – L’Europa League conosce la piaga del razzismo. Difficilmente qualcuno poteva immaginare che questa si palesasse in Portogallo, e che il teatro fosse lo stadio di casa del Porto, campione uscente della scorsa edizione. Gli ululati e i “buu” scimmieschi sono iniziati nel primo tempo. Il bersaglio era, manco farlo apposta, l’attaccante del City Mario Balotelli. Gli insulti razzisti non hanno nemmeno risparmiato Yaya Tourè, il centrocampista ivoriano del club inglese. L’episodio più eclatante si è verificato al 78′ minuto, al momento della sostituzione di Supermario, quando dagli spalti si sono fatti ancora più assordanti i vergognosi “buu” dei tifosi lusitani.
RICORSO CITY – Il Manchester City ha ufficializzato il proprio reclamo all’organismo dell’Uefa subito dopo il fischio finale della partita, vinta dagli uomini di Mancini per 2-1, grazie al gol dell’argentino Sergio Aguero a 5′ minuti dal termine. Il Porto rischia una pesante sanzione pecuniaria, oltre che la sconfitta per 3-0 a tavolino con annessa squalificadel campo.
UN BALOTELLI MATURO – Yaya Tourè si è voluto congratulare con la punta italiana per il comportamento maturo e professionale tenuto durante la partita, nonostante il clima intorno a lui fosse del tutto fuori controllo. Il centrocampista ha infine dichiarato che la maturità raggiunta da Balotelli nel gestire queste situazioni ha un peso molto importante all’interno della squadra.
Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.
La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.
L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.
Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’, il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.
Tevez racconta la sua personalissima verità riguardo la vicenda che l’ha visto protagonista assoluto durante la finestra del mercato di gennaio. L’Apache, intervistato dalla rivista tedesca Kicker, ha chiarito come la colpa per la sua attuale permanenza al Manchester City è da attribuire soltanto al club inglese.
Una situazione comica, come l’ha definita lo stesso attaccante argentino, a causa della quale dovrà rimanere altri 6 mesi nella città inglese giocando nella squadra riserve, dove guadagnerà una cifra intorno ai 200 mila euro ogni settimana, uno stipendio niente male per un “prigioniero”.
Tevez afferma che sono state scritte tante falsità relativamente al suo conto durante il mese di gennaio. Falso che avrebbe rifiutato l’offerta faraonica del Psg, così come falsa la notizia secondo cui avrebbe accettato soltanto il trasferimento al Milan, in quanto disponibile ad accettare anche il prestito al Boca Juniors, il suo storico club. Racconta dell’interesse anche di diversi club spagnoli, definendo il Barcellona come un sogno per qualsiasi giocatore di calcio.
In un passo dell’intervista l’Apache sostiene che dietro i motivi della sua scelta di lasciare l’Inghilterra ci sarebbe la volontà di stare vicino alla propria famiglia e ai propri figli, sebbene sia quantomeno irrealistico associare queste affermazioni circa un trasferimento ad un altro club ma che vanno lette in relazione alla “fuga” del calciatore nel mese di novembre, quando raggiunse il Sud America senza l’autorizzazione del Manchester City, che ha chiesto al proprio tesserato il pagamento di una maxi-sanzione (contro la quale Tevez ha rivelato di aver fatto ricorso alla Federazione inglese).
Le dichiarazioni di Tevez faranno certamente discutere gli appassionati di calcio e i tifosi del Milan, i quali ora si chiedono quanta credibilità abbia un giocatore che un giorno dice di vedersi solamente con la maglia rossonera e il giorno dopo afferma di essere disposto a giocare sia per il Psg che il Boca Juniors pur di poter tornare a giocare a calcio.
A questo punto Carlitos tornerà, come raccontato dallo stesso calciatore, a giocare a golf, dando appuntamento alla prossima estate, quando si preannuncia un nuovo braccio di ferro fra la punta argentina e i Citizens.
Inzaghi sta per accettare l’offerta del Siena. Ciò a quanto si apprende dai corridori dell’albergo milanese Atahotel, che in quest’ultimo giorno di calciomercato sta registrando il tutto esaurito. Il Milan, con Inzaghi in partenza, proverà l’ultimo assalto a Tevez? Nel frattempo è ufficiale il passaggio a titolo temporaneo del centrocampista nerazzurro Sulley Muntari alla squadra di Massimiliano Allegri.
INZAGHI – Sembra davvero finita l’avventura in rossonero del bomber Filippo Inzaghi, arrivato a Milano nel 2001 e ora a un passo dall’addio. Con ogni probabilità sarà il Siena il nuovo club che vedrà l’attaccante 38 enne di nuovo scalpitare in campo, dopo che il tecnico livornese l’ha praticamente escluso dagli undici titolari durante la stagione in corso. La partita con il Cagliari è stata quindi l’ultima con la maglia del Diavolo per il Superpippo nazionale. Sette minuti che sono serviti alla punta per ricevere l’affetto incondizionato della Curva Sud milanista, un riconoscimento speciale per il bomber che verrà ricordato come l’eroe di Atene, quando con la sua doppietta il Milan vinse la storica rivincita contro il Liverpool di Benitez che consegnò la Champions League ai rossoneri.
TEVEZ – Con la partenza di Inzaghi si riaccende forse la speranza dei tifosi milanisti di abbracciare Tevez in queste ultime ore di calciomercato. L’Apache è atterrato a Londra in mattinata, e le notizie che giungono dall’Inghilterra vogliono il City e Mancini intenzionati a reintegrare in rosa l’attaccante argentino. Galliani è però in agguato e non ha escluso eventuali colpi di scena fino al termine dell’attuale sessione di mercato.
MUNTARI – Dietrofront in casa rossonera. Quando Palombo sembrava a un passo, è arrivato l’annuncio da parte del Milan dell’arrivo di Muntari, in prestito per 6 mesi dall’Inter. Il calciatore è in scadenza di contratto al termine della stagione e ha già un accordo di massima con la dirigenza milanista per diventare un giocatore rossonero il prossimo anno.
Milan, Tevez e la telenovela infinita. Quando tutto sembrava finito, dopo la richiesta della penale di 12 milioni di euro da parte del City in caso di mancato riscatto a giugno, Galliani aveva dichiarato ufficialmente la conclusione delle trattative per portare l’Apache a Milano, e qualche minuto più tardi era apparso sul sito ufficiale della società rossonera l’annuncio dell’acquisto di Maxi Lopez dal Catania. Nelle ultime ore però l’amministratore delegato del club di Via Turati ha affermato che farà tutto il possibile per coronare il sogno dell’attaccante dei Citizen di vestire la maglia del Diavolo. La parola fine ancora non è stata scritta, i tifosi del Milan sono avvertiti.
MENO DI 36 ORE – Manca poco più di un giorno e mezzo e il mercato di gennaio chiuderà i battenti. L’Atahotel di Milano saluterà la marea di agenti e direttori sportivi che ogni anno riempiono le stanze del famoso albergo del capoluogo lombardo. Lontano dai riflettori, chiuso nel proprio studio, lavorerà in segreto colui che è definito benevolmente come “Zio Fester”, ovvero Adriano Galliani. Dalle nove del mattino fino alle 19 della sera, fino a domani il numero due della società rossonera proverà a trovare un accordo con il Manchester City per consegnare Tevez all’allenatore Massimiliano Allegri.
carlos tevez | &; Laurence Griffiths / Getty Images
DIROTTAMENTO – L’Apache è salito sull’aereo che da Buenos Aires lo riporterà in Europa. Destinazione? La ragione lascia credere l’Inghilterra, nello specifico Manchester. Il Milan spera di prendere all’ultimo momento la cloche e dirottare l’aereoplano direttamente a Malpensa, ponendo così fine all’intrigo internazionale che ha tenuto i tifosi di Milan, Inter e Psg con il fiato sospeso per oltre un mese.
PENALE – L’affare Tevez ruota intorno al baluardo che appare insormontabile rappresentato dalla penale di 12 milioni introdotta all’ultimo momento dagli inglesi. Una riduzione di quest’ultima ad una cifra ragionevole, un prestito oneroso che preveda il pagamento di 3-4 milioni di euro da subito e i restanti 20 a giugno, oppure la concessione di una prelazione a favore della squadra di Roberto Mancini per il cartellino di Alexandre Pato, sono gli scenari che potrebbero capovolgere all’ultimo secondo le sorti della punta argentina. Ancora 36 ore, e poi tutto sarà deciso.
Tevez o Maxi Lopez? Il tormentone del calciomercato Milan sembra finalmente risolto, il Manchester City ha tenuto botta rifiutando l’offerta fatta da Adriano Galliani bloccando il trasferimento al Milan di Carlos Tevez. L’Apache dopo aver rifiutato ogni trattativa con altri club per avvalorare la strategia del Milan e arrivare a vestire la maglia rossonera sembra a questo punto costretto a rimanere nella gabbia dorata dei Citizens fino alla fine della stagione. Ad annunciare il fallimento dell’ultimo assalto rossonero avvenuto ieri pomeriggio in un estenuante filo diretto tra Milano e Manchester e diretto da Galliani e Al Mubarak, patron del City, e braccio destro dello sceicco Mansour è lo stesso ad rossonero ai microfoni di Milan Channel “Alle 18.30 ero convinto di chiudere per Tevez, eravamo vicinissimi. La giornata di oggi è stata comunque molto importante, perché abbiamo risolto alcune incomprensioni nate nei giorni scorsi col City. I rapporti con il club inglese sono molto migliorati: ma…pazienza… la vita continua. Il mercato si riaprirà tra quattro mesi, vedremo. Tevez ero pronto a partire per Roma, peccato. Lo ringrazio pubblicamente per averci aspettato. Doveva andare così”
Mercato chiuso? Difficile da dire se il mercato rossonero sia realmente chiuso, l’infortunio di Merkel potrebbe anticipare l’arrivo di uno tra Muntari e Montolivo promessi sposi per il mercato invernale mentre i più ottimisti credono in un arrivo al fotofinsh di Carlos Tevez come nelle migliori telenovela.