Tag: manchester city

  • Raffaella Fico “sposerei Mario Balotelli”

    Raffaella Fico “sposerei Mario Balotelli”

    Raffaella Fico e Mario Balotelli sono sempre più inseparabili: ormai è un dato di fatto, e Mario Balotelli insieme alla ex gieffina napoletana sembra davvero aver messo la testa a posto, a parte qualche “residuo” di indisciplina che a volte ritorna a galla. Basti pensare alla lite in campo con lo specialista delle punizioni, Kolarov, al quale SuperMario voleva “rubare” il tiro da fermo: l’episodio si è poi risolto in pochi minuti, grazie anche all’intervento dei compagni che hanno cercato di placare l’ira di Balotelli, ma l’ambiente dei Citizen non pare aver affatto gradito quanto è accaduto, che appare come un deja vù, considerando che una scena simile era già accaduta quando Mario vestiva la maglia dell’Inter ed ebbe un alterco con Samuel Eto’o per decidere chi dovesse battere un calcio di rigore.

    La lite in campo fra Balotelli e Kolarov | © Getty Images

    Tornando alla vita privata, però, per Mario e Raffaella Fico sembra splendere il sereno, così come i due ragazzi raccontano nel servizio a loro dedicato da Sport Week, che li definisce “Crazy Lovers”: innamorati pazzi o pazzi innamorati? In ogni caso, nella loro love story sembra esserci spazio per discorsi impegnativi, come il matrimonio, ed il conseguente progetto di una vita insieme. Argomenti che, solitamente, presuppongono una forte solidità nel rapporto di coppia, oltre che la volontà di condividere il proprio futuro. Raffaella, in tal senso, dichiara che se la fatidica proposta arrivasse, lei non si tirerebbe indietro perchè, nonostante la giovane età di entrambi, il suo sogno è quello di costruire una famiglia con Mario.

    Nel presente, però, la loro unione sembra esser fatta di piccoli momenti di vita quotidiana, simili a quelli dei ragazzi della loro età: gesti semplici e “normali”, come mangiare da Mc Donald’s (un’abitudine alimentare non propriamente indicata per un calciatore, ndr), ritrovarsi a parlare e condividere le proprie giornate, con reciproca attenzione e premura, ascoltandosi e confrontandosi su tutto. Raffaella Fico, dunque, sembra aver occhi solo per Mario, al punto da non voler fare alcun riferimento al suo ex, il calciatore Cristiano Ronaldo, con cui la showgirl ebbe un fugace flirt, limitandosi a sottolineare le doti fisiche del suo attuale compagno, che è “un miliardo di volte più bello di Ronaldo”, dribblando, così, nettamente l’argomento.

    SuperMario, di certo, avrà apprezzato.

  • Balotelli lite con Kolarov e Dzeko. Mancini è stufo

    Balotelli lite con Kolarov e Dzeko. Mancini è stufo

    Mario Balotelli è letteralmente incontenibile, nel bene e nel male. Nell’ultimo incontro di Premier League contro il Sunderland, l’attaccante italiano ha contribuito in maniera determinante alla rimonta del Manchester City, segnando una doppietta per il 3-3 finale. L’ex calciatore dell’Inter però non si è soltanto limitato a svolgere ciò per cui viene pagato, ovvero fare gol, andando a mettere scompiglio fra i suoi stessi compagni di squadra. Il tecnico Roberto Mancini è apparso visibilmente contrariato per l’ennesima follia di Balotelli, e al City ormai sembrano aver perso la pazienza nei confronti di un giocatore diventato ingestibile. Nelle ultime ore dall’Inghilterra rimbalza la voce che il club inglese sia intenzionato a cederlo durante la prossima finestra di mercato estiva. E c’è già chi è pronto ad accoglierlo a braccia aperte.

    Siamo nel corso della ripresa, il City è sotto 1-3 contro i meno quotati avversari del Sunderland. Il nervosismo è palpabile fra i Citizen. L’arbitro fischia una punizione in favore degli uomini di Mancini, lo specialista Kolarov si appresta a batterla ma questo fa infuriare Balotelli. Supermario si avvicina al serbo per togliergli il pallone, facendogli segno di aver battuto già tre volte una punizione durante l’incontro. Sono gli stessi compagni di squadra ad allontanare Mario Balotelli e permettere all’ex biancoceleste di tirare il calcio piazzato. Tutto finito? Macché. Stavolta tocca a Dzeko finire nel mirino del giocatore italiano, che arriva a mettere le mani addosso al proprio compagno di reparto. Nemmeno la doppietta appena messa a segno calma Balo, che al termine della partita insulta i tifosi del City, “colpevoli” di aver fischiato la squadra dopo il deludente pareggio contro i modesti avversari.

    mario balotelli | © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Mancini e la dirigenza del club inglese pare non aver digerito il comportamento tenuto in campo ieri pomeriggio dal proprio attaccante. Nelle interviste post-partita, il tecnico di Jesi ha pubblicamente dichiarato come i due gol segnati da Balotelli non possano soddisfarlo al 100%, proprio per via delle sue balottate durante i 90′ minuti di gioco. A Manchester la pazienza nei confronti di Supermario sembra terminata, e arrivano voci che vorrebbero l’ex nerazzurro lontano dall’Inghilterra la prossima estate. Sul Twitter “ufficioso” del Milan è stato pubblicato nella tarda mattinata di oggi un tweet che informa sulla presunta volontà del City di cedere il giocatore in estate e un Mino Raiola pronto a portarlo in rossonero. Anche in Via Turati saranno dello stesso avviso?

    Video Balotelli litiga con Kolarov durante City Sunderland Youtube
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  • Balotelli salva il City, Chelsea corsaro al Villa Park

    Balotelli salva il City, Chelsea corsaro al Villa Park

    Il Manchester City inciampa nuovamente nella corsa al titolo, e stavolta lo fa in casa dove fino ad ora aveva vinto 15 partite su 15. La truppa di Mancini pareggia in casa contro il Sunderland e si avvicina a meno 2 dallo United che però ha una partita in meno, da disputare nel monday night in casa del Blackburn. Il Sunderland di O’Neill sta disputando una stagione da incorniciare dal punto di vista del gioco, e oggi ha sorpreso il City con una squadra cortissima e giocando di rimessa con ripartenze velocissime.

    Il Mancio mette in campo dal primo minuto Balotelli e Dzeko a sostituire Aguero infortunatosi in settimana a un piede, e in mezzo alla difesa si rivede capitan Kompany. Inizia il match e il City controlla il gioco con il possesso palla ma inizia a soffrire da subito i contropiedi del Sunderland, con Sessegnon che è imprendibile e Bendtner che è bravo a tenere palloni e far salire i suoi. Fino al 30′ succede un po’ poco fino a quando il Sunderland trova il gol del vantaggio con Larsson che dal limite dell’area piazza un piattone nell’angolino sul quale Hart non può fare niente. A questo punto il City si sveglia un po’ e inizia a pressare più forte e al 42′ Dzeko cerca lo slalom in area, e dopo aver saltato il primo uomo non fa niente per evitare il secondo andando chiaramente a cercare il contatto, per l’arbitro è rigore e Balotelli con freddezza spiazza il portiere. Il primo tempo sembra finito, ma al terzo minuto di recupero il Sunderland batte una punizione veloce, il City dorme e Bendtner sovrasta Richards e insacca di testa per il 2-1.

    Inizia il secondo tempo e Mancini sostituisce subito Richards con Johnson, ma il cambio non paga e il Sunderland al 54′ trova il gol del 3-1 con un contropiede fulmineo, in tre passaggi i Black Cats vanno in porta su l’asse Sessegnon, Bendtner e Larsson autore della doppietta personale. A questo punto il City inizia a riversarsi nella metà campo avversaria senza però creare niente di pericoloso, con una manovra lunga e disordinata. La tensione sale e la regia inglese regala una ripresa di Mancini sconsolato in panchina, con la partita all’84’ che sembra ormai finita, ma SuperMario Balotelli riceve palla largo sulla sinistra, salta due uomini e piazza un bolide in rete per il 2-3 e per la speranza Citizens. Passa appena un minuto e il City è ancora in avanti, e dopo un paio di rimpalli Pizarro apre sulla sinistra per Kolarov che dai venticinque metri spara un missile a pelo d’erba che si insacca in rete per il 3-3 finale.

    Mario Balotelli © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Il Manchester City si è fatto “mangiare” dal punto di vista atletico e dalla grinta del Sunderland, messo in campo perfettamente da O’Neill che stavolta ha vinto lo scontro tra manager a livello tattico. Il City deve anche ringraziare un regalo dell’arbitro sul gol dell’1-1, quando Dowd regala il rigore a Dzeko, proprio nella settimana delle lamentele di Viera sui sospetti favoritismi per il Manchester United.

    Il Chelsea di Roberto di Matteo espugna il Villa Park per 2-4, in una partita dai mille colpi di scena. Il manager italiano schiera ancora Torres dal primo minuto affiancato da Mata e da Sturridge. I Blue vanno in rete subito con Sturridge al 9′, dopo che Torres si è fatto murare a due metri dalla porta su assist di Mata. Il primo tempo scorre veloce, da segnalare solo un miracolo di Cech su conclusione ravvicinata di Aghbonlahor. Succede poi tutto nella ripresa, con il Chelsea che raddoppia al 50′ con il bomber aggiunto Ivanovic, che su un calcio d’angolo di Mata è il più lesto di tutti e insacca. Il match sembra scorrere per una comoda vittoria per il Chelsea, quando al 76′ l’Aston Villa accorcia le distanze con Collins di testa su assist diretto da rimessa laterale e dopo soli tre giri d’orologio i Villans pareggiano con Lichaj. Di Matteo non crede ai suoi occhi ma all’85’ i suoi vanno ancora avanti ed è di nuovo Ivanovic a segnare, questa volta di testa ancora su assist di Mata. L’Aston Villa si riversa in avanti e al 92′ il Chelsea trova il 4-2, finalmente con Fernando Torres, che interrompe un digiuno in campionato lungo una vita per un campione come lui.

    Il Chelsea si porta a quota 53 a meno 2 dal Tottenham in campo domani, e a meno 5 dall’Arsenal che oggi ha perso il derby con il QPR per 2-1 con reti di Taarbat e Diakitè per i Rangers e Walcott per l’Arsenal. In chiave salvezza è il Bolton vince in trasferta contro il Wolverhapton per 2-3, condannando forse i Wolves alla retrocessione ora a meno 6 dalla zona salvezza con 7 partite alla fine, e il Wigan ha battuto in casa lo Stoke tenendo vive le proprie speranze di salvezza. Gli altri risultati sono Fulham-Norwich 2-1 ed Everton-Wba 2-0.

  • Van Persie verso il Real: addio Milan

    Van Persie verso il Real: addio Milan

    Non è mai troppo presto per parlare di calciomercato, neppure a Marzo, nel periodo clou della stagione giocata, considerando che le trattative vere e proprie si apriranno solo in estate. Tuttavia, i club più importanti sono sempre “sul pezzo”, pronti a monitorare e sondare le piste che conducono ai giocatori cui sono interessati. In questi giorni, in particolare, l’attenzione sembra essere puntata su Robin Van Persie, il gioiellino olandese dell’Arsenal che piace a mezza Europa ed, in particolare, a Milan, Real Madrid e Juventus, e che quest’anno sta dimostrando tutto il suo valore, mettendosi in luce come uno dei più interessanti attaccanti del panorama europeo e mondiale.

    Per tale ragione, dunque, l’Arsenaldi Wenger vorrebbe trattenerlo, o almeno tentare di farlo, provando a blindarlo con un contratto di primissimo livello, offrendogli ben otto milioni stagionali ed un ulteriore bonus di sei milioni di euro al momento della sigla del contratto: uno stipendio da top player che, però, potrebbe non bastare a trattenerlo alla corte di Wenger, soprattutto se sulle tracce dell’olandese ci sono club di primissimo livello ed, in particolare, il Real Madrid di Mourinho che, si sa, non bada a spese.

    Robin Van Persie © Laurence Griffiths/Getty Images

    Le merengues, infatti, potrebbero offrire all’Arsenal la cifra tonda di trenta milioni di euro per il cartellino del giocatore: una cifra che, naturalmente, appare inarrivabile per la Juventus ed il Milan che verrebbero, dunque, di fatto tagliate fuori dalle trattative, anche perchè, nel caso in cui l’affare con le merengues non dovesse andare in porto (circostanza davvero improbabile al momento, ndr) pare sia già pronto anche il Manchester City di Mancini, pronto ad “agguantare la preda”, offrendogli un contratto da nababbo, pari a circa 12 milioni di euro a stagione, ben 4 milioni in più rispetto all’ offerta dei Gunners, una cifra da capogiro, che induce i bookmakers d’oltremanica a ritenere il trasferimento al City ancor più probabile di quello al Real Madrid.

  • Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Al Milan tiene banco il caso Pato. Il brasiliano lunedì volerà negli Usa dove verrà seguito da un nuovo guru del settore. Nonostante le rassicuranti esternazioni di Adriano Galliani, il futuro del Papero appare lontano da Milanello. L’ad rossonero non ha fatto nulla per nascondere la propria ammirazione per Carlos Tevez, tornato a giocare in Premier e subito protagonista nel match vinto contro il Chelsea di Di Matteo. Oltre all’Apache il Milan segue da vicino anche l’evolversi della situazione Van Persie, il cui contratto scade a giugno del 2013. In ogni caso Galliani avrebbe già allacciato i discorsi con il Catania per  completare l’acquisto di Maxi Lopez quest’estate. Tra il Milan e Pato sarà ancora amore?

     

    PATO – Gli infortuni che hanno colpito il numero 7 rossonero rappresentano un vero e proprio rebus, e nonostante l’intervento dei più grandi specialisti l’attaccante brasiliano continua a restare fermo ai box. In questa stagione ha totalizzato soltanto 11 presenze in campionato, realizzando un solo gol. Da quando è approdato in Italia, il 22 enne ha subito 13 infortuni gravi, quasi tutti a livello muscolare. Il miglior Pato è stato proprio quello della stagione 2008-2009, l’ultima che ha visto Carlo Ancelotti sedere sulla panchina del Milan, quando venne schierato in 36 occasioni realizzando 15 gol (fin qui il miglior score del brasiliano in Serie A). Dall’arrivo di Leonardo all’avvento di Allegri, il Papero in quasi 3 anni ha disputato meno di 60 incontri in campionato, praticamente la metà di quelli disponibili.

    Sebbene la carta d’identità induca a riflettere bene prima di una cessione avventata, in Via Turati non hanno avuto particolari remore nell’imbastire la duplice trattativa che avrebbe permesso l’arrivo di Tevez in rossonero e l’approdo di Pato a Parigi, dove ad aspettarlo a braccia aperte c’era il maestro Ancelotti insieme a Leonardo. L’affare saltò a causa dell’intervento presidenziale, con Berlusconi primo tifoso del “genero” e preoccupato dalle bizze dell’argentino. Da gennaio ad oggi il verdeoro si è bloccato per altre due volte, disputando la miseria di due incontri, quanto basta per convincere anche il tifoso più scettico. Il viaggio negli Usa del Papero è da leggersi in chiave mercato, perché al Milan c’è l’assoluta necessità di mostrare un Pato sano per l’ultima parte di stagione, affinché l’interesse e il prezzo del giocatore rimangano alti. Il Psg rimane alla finestra.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    TEVEZ – La punta del City rimane in cima alla lista dei desideri di Galliani. L’assist per Nasri nell’ultimo incontro di campionato sarà stato tuffo al cuore per l’ad rossonero, da sempre estimatore dell’argentino. Il flirt tra Tevez e il Milan potrebbe sbocciare nuovamente in estate, quando i rossoneri avranno la possibilità di presentarsi adeguatamente al cospetto della dirigenza inglese, forti della sempre più probabile cessione di Pato al Psg.

    VAN PERSIE – Non è però tramontata nemmeno l’ipotesi Van Persie. L’olandese dell’Arsenal non ha ancora rinnovato il proprio contratto (in scadenza nel 2013 ndr)  con i Gunners, e qualora il club londinese non dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, l’attaccante olandese potrebbe salutare Londra e offrirsi ad una nuova squadra. Su Van Persie non c’è soltanto il Milan. La stagione fin qui straordinaria del giocatore ha suscitato l’interesse dei più grandi club europei, fra cui Real Madrid e lo stesso City di Roberto Mancini.

     

    MAXI LOPEZ – Da non sottovalutare infine il futuro dell’ex Barcellona. L’argentino sta facendo di tutto per conquistare la considerazione di mister Allegri, e le ottime prestazioni fin qui disputate (Udine, Torino) sembrano aver convinto Galliani nell’acquistare a titolo definitivo il cartellino dell’etneo, potendo contare sugli ottimi rapporti con la società del Catania e il direttore sportivo Lo Monaco.

  • Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Torna Tevez, Manchester City rimonta sul Chelsea

    Il Manchester City rimane agganciato allo United a meno 1 in classifica grazie a una soffertissima vittoria casalinga contro il Chelsea di Roberto Di Matteo. Tutta la pressione era sulle spalle della squadra di Roberto Mancini, che dopo essere stata in vetta alla Premier da ottobre fino a due settimane fa, non aveva altro che la vittoria come risultato disponibile, per arrivare almeno con un punto di differenza allo scontro diretto con i cugini il 30 aprile. Mancini schiera il suo collaudato 4-2-3-1 con Balotelli in avanti, supportato da Silva, Nasri e Aguero e sulla mediana De Jong e Yaya Tourè. Di Matteo butta nella mischia dal primo minuto Fernando Torres in avanti con Mata e mette in campo un robusto centrocampo con Lampard, Mikel, Meireles e Ramires.

    Il primo tempo vede come protagonista il City che prima ci prova con Silva che però da buona posizione spara alle stelle e subito dopo all’8′ Nasri imbeccato con un lancio dalle retrovie colpisce in pieno la traversa con Cech immobile. Il Manchester controlla la partita e il Chelsea non riesce a creare niente di pericoloso, e ancora Nasri cerca la rete con un potente conclusione da fuori che sfila di poco alta e poi finalmente si vede Balotelli che però spreca una buona opportunità calciando a lato dai sedici metri. Il primo tempo passa veloce senza altri pericoli e all’inizio di ripresa Mancini decide di togliere Balotelli autore di una prova incolore e mette dentro Barry, avanzando Yaya Tourè e spostando Aguero come prima punta.

    Mancini e Tevez © Laurence Griffiths

    I Citizens tengono ancora il possesso palla e il pallino del match ma al 59′ sugli sviluppi di un corner il Chelsea praticamente alla prima occasione va in gol con Cahill che gira in rete un’azione confusa in area, con deviazione decisiva di Tourè. A questo punto Mancini è costretto a tentare il tutto per tutto e mette dentro al 65′ Tevez, assente da ottobre e aggregato nuovamente alla squadra da 20 giorni. L’Etihad Stadium accoglie l’attaccante argentino con un’ovazione e il City inizia a premere sull’acceleratore arrivando fino al 76′ quando Zabaleta calcia in porta ed Essien blocca il tiro con il braccio, rigore netto e Aguero con freddezza spiazza Cech per l’1-1. A questo punto i Citizens ci credono davvero e l’assalto finale va a buon fine, quando il migliore in campo Nasri penetra sulla sinistra, scarica a Tevez che con una magia lo mette davanti a Cech, il francese con un tocco morbido segna il gol della vittoria consegnando i tre punti forse più importanti della stagione.

    Il Manchester City ha dimostrato un gran carattere, dopo tre sconfitte consecutive fra Europa e campionato e soprattutto dopo essere andato sotto con il Chelsea. Altro punto importante è il rientro in squadra di Tevez, che si può considerare come un colpo di mercato e sicuramente sarà un valore aggiunto per Mancini e per i sogni di vittoria finale. Per quanto riguarda il Chelsea, dopo 4 vittorie consecutive ci può anche stare una battuta di arresto, con il quarto posto a 5 punti a 9 partite dal termine. Per la corsa Champions il Tottenham ha frenato in casa contro lo Stoke per 1-1 con gol di Van der Vaart al 92′ e l’Arsenal ha espugnato il Goodison Park, casa dell’Everton, per 1-0 con rete di Vermaelen.

  • Europa League, Manchester United e City flop europeo

    Europa League, Manchester United e City flop europeo

    Doveva essere la capitale europea di questa stagione e invece per Manchester è stato un vero e proprio flop europeo. Le due squadre inglesi che, dopo l’eliminazione dalla fase a gironi della Champions League, non riescono a rimediare alle sconfitte subite nelle gare di andata degli ottavi di Europa League finendo così per venire eliminate anche dalla competizione minore. Lo United, dopo averle prese all’Old Trafford, la scorsa settimana, viene sconfitto anche a Bilbao: l’Athletic di Bielsa, forte del 3-2 maturato nella tana dei Red Devils, passa in vantaggio con il bomber Llorente e chiude definitivamente il discorso qualificazione con il 2-0 firmato De Marcos; inutile il gol a dieci minuti dal termine di Wayne Rooney che non evita un’altra figuraccia europea agli uomini di Sir Alex Ferguson letteralmente surclassati nei 180 minuti dalla squadra del Loco Bielsa.

    A fare compagnia allo United i cugini del Manchester City. Gli inglesi, che tra le mura amiche dell’Etihad Stadium doveva cercare di capovolgere l’1-0 del Josè Arvelade ma lo Sporting Lisbona parte forte e allo scadere dei primi 45 minuti si ritrova avanti addirittura di due gol, frutto delle due reti di Fernandez e di Ricky Van Wolfswinkel. La squdra di Mancini, dopo lo sbandamento del primo tempo, all’intervallo rientra in campo con tutt’altro spirito: Aguero sale in cattedra e trascina i Citizens alla rimonta prima accorciando le distanze al 60′, poi procurandosi il calcio di rigore (inesistente) che Balotelli trasforma e infine realizzando il gol del 3-2 che rende gli 8 minuti di gioco un vero inferno per i lusitani di Sa Pinto. Al City servirebbe il quarto gol per passare il turno ma la rimonta incredibile non riesce e si infrange sul miracolo all’ultimo secondo di Rui Patricio che dice no al collega Hart portatosi nei pressi dell’area di rigore avversaria lasciando la sua porta sguarnita.

    Manchester City © Shaun Botterill/Getty Images Sport

    Nonostante il grande cuore non ce l’ha fatta l’Udinese a compiere l’impresa. I friulani annullano il 2-0 dell’andata ottenuto dall’Az Alkmaar praticamente nel primo quarto d’ora di gara con lo scatenato Di Natale che porta i bianconeri sul 2-0 ma Falkenburg alla mezz’ora punisce la squadra di Guidolin che non riesce a sfruttare la superiorità numerica per quasi tutti i 90 minuti di gara per trovare gli altri due gol necessari alla qualificazione ma uscendo dall’Europa League a testa alta.

    Il Valencia conserva le due reti di vantaggio del Mestalla e, uscendo indenne dal Philips Stadion, elimina il Psv Eindhoven del neo tecnico Phillip Cocu. Uno a uno il finale, Rami porta in vantaggio gli spagnoli, per gli olandesi pareggia Toivonen. Nessun problema per l’Atletico Madrid che bissa il successo dell’andata del Vicente Calderon (3-1) vincendo anche in Turchia battendo il Besiktas 3-0, a valanga le due tedesche rimaste in corsa: Schalke e Hannover ne fanno 4 a testa rispettivamente a Twente e Standard Liegi, grande la gara nello dell’ex Milan Huntelaar, trascinatore con una tripletta. Infine il Metalist Kharkiv compie l’impresa nei minuti finali vincendo in Grecia con l’Olympiakos che a 10 minuti dal termine poteva contare sui due gol segnati tra andata e ritorno. Gli ucraini pareggiano con Villagra, poi Devic all’86 firma il gol qualificazione di tacco facendosi perdonare l’errore dal dischetto commesso poco prima.

    RISULTATI E MARCATORI OTTAVI EUROPA LEAGUE

    ATHLETIC BILBAO – MANCHESTER UNITED 2-1 (andata 3-2)
    23′ Llorente (A), 66′ De Marcos (A), 80′ Rooney (M)
    BESIKTAS – ATLETICO MADRID 0-3 (andata 1-3)
    26′ Adrian, 83′ Falcao, 93′ Salvio
    HANNOVER – STANDARD LIEGI 4-0 (andata 2-2)
    4′ Abdellaoue, 21′ aut Kanu, 73′ aut Kanu, 92′ Pinto
    MANCHESTER CITY – SPORTING LISBONA 3-2 (andata 0-1)
    33′ Fernandez (S), 40′ Van Wolwswinkel (S), 60′ Aguero (M), 75′ rig Balotelli (M), 82′ Aguero (M)
    OLYMPIAKOS – METALIST KHARKIV 1-2 (andata 1-0)
    14′ Marcano (O), 81′ Villagra (M), 86′ Devic (M)
    PSV EINDHOVEN – VALENCIA 1-1 (andata 2-4)
    47′ Rami (V), 64′ Toivonen (P)
    SCHALKE – TWENTE 4-1 (andata 0-1)
    14′ Janssen (T), 29′ Huntelaar (S), 57′ rig Huntelaar (S), 71′ Jones (S), 81′ Huntelaar (S)
    UDINESE – AZ ALKMAAR 2-1 (andata 0-2)
    3′ rig Di Natale (U), 15′ Di Natale (U), 32′ Falkenburg (A)

    In verde le qualificate ai quarti di finale

  • Juve, Milan, Real e City. Tutti vogliono Van Persie

    Juve, Milan, Real e City. Tutti vogliono Van Persie

    Trentadue reti in 37 partite, quasi un gol ogni 90′, di cui 25 in Premier e 5 in Champions. Numeri che rendono l’annata 2011-2012 di Robin Van Persie la migliore in assoluto della sua carriera e che se non fosse per il marziano Messi (ieri il 50esimo gol in stagione, ndr) sarebbe il candidato a vincere la Scarpa d’Oro 2012. Il 29enne attaccante olandese sta trascinando, a suon di gol, l’Arsenal alla conquista del terzo posto dopo l’avvio shock  in campionato con 4 sconfitte nei primi 7 turni che hanno costretto i Gunners ad una difficile risalita dalle retrovie della classifica.

    Nonostante il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger abbia ribadito più volte, l’ultima l’altro ieri, l’incedibilità del proprio giocatore a costo di perderlo a parametro zero (il contratto dell’olandese scade a giugno 2013, ndr) “E’ nostra intenzione trattenerlo anche se arriverà un altro giocatore. Robin è il leader del nostro gruppo“, è noto ormai a tutti che Van Persie sia finito nel mirino dei più grandi club europei: il Real Madrid segue da tempo le gesta dell’attaccante che, dopo la partenza da Londra dell’istituzione Henry, ne ha raccolto l’eredità al centro dell’attacco tanto da meritarsi anche la fascia di capitano, in Italia Robin ha in Juve e Milan gli estimatori più interessati mentre l’ultima in ordine cronologico a muoversi sul giocatore della nazionale Orange è l’opulento Manchester City.

    Il club di Roberto Mancini, secondo quanto scrive il Daily Mirror, avrebbe bussato alla porta del procuratore pronto a ricoprire d’oro l’olandese mettendo sul tavolo una proposta faraonica, trovando un accordo sulla base di oltre 10 milioni di sterline a stagione. L’intento dello sceicco Mansour è quello di rinforzare la rosa e renderla competitiva più di quanto non lo sia ora per sferrare l’assalto alla prossima edizione della Champions League.

    Robin Van Persie © Laurence Griffiths/Getty Images

    Milan e Juve, che ultimamente si erano avvicinate sensibilmente a Van Persie, non hanno la forza economica per competere con i petroldollari dello sceicco e dovranno confidare nel maggior appeal che rossoneri e bianconeri possono offrire al numero 10 dei Gunners. Il Milan aveva approfittato dello scontro negli ottavi con l’Arsenal per chiedere informazioni sul giocatore con Ibrahimovic che aveva dato la propria benedizione all’operazione. La Juve è alla continua ricerca del top player in attacco in grado di farle compiere quel salto di qualità per raggiungere il livello delle avversarie in Italia, il ritorno in Chanpions league (obiettivo che deve essere centrato ad ogni costo) può portare denaro fresco nelle casse societarie che, insieme agli introiti derivanti dallo stadio e dal merchandising, verranno reinvestiti nel mercato estivo per portare allo Juventus Stadium il campione chiesto a gran voce dalla tifoseria per far fronte alla scarsa vena realizzativa dell’attacco bianconero.

    Per Van Persie è forte anche la concorrenza del Real Madrid che fino a qualche giorno fa, prima dell’inserimento del City, i bookmakers davano per favorito quotando un suo trasferimento nella capitale spagnola a 3.00, la più bassa in assoluto. Sarà difficile anche per una superpotenza come il Real competere sul piano economico con i Citizens.

    Quel che è certo è che chiunque riesca a mettere le mani su Van Persie, all’apice della sua carriera, si assicuri un bomber di sicuro affidamento.

  • Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    Premier League, cade il City e lo United vola in vetta

    La ventottesima giornata di Premier League è la giornata del sorpasso del Manchester United sui cugini del City di Mancini. Il “derby” per il primato in classifica è andato in scena oggi pomeriggio alle ore 15.00, lo United in casa contro il West Bromwich Albion e il Manchester City in trasferta sul campo della mina vagante Swansea. Gli uomini di Ferguson all’Old Trafford dominano la squadra di Hodgson vincendo per 2-0 con doppietta di Wayne Rooney. Il risultato non è mai stato in discussione, e nel primo tempo i Red Devils scaldano i motori prima provandoci con Welbeck che di testa va di poco alto e poi Rooney da due passi sbaglia la rete del vantaggio. Rete che arriva però poco dopo al minuto 36′ con Rooney, che è bravo ad anticipare il portiere ospite con un tocco da due metri dalla porta su tiro-cross di Hernandez.

    La prima frazione di chiude sull’1-0 e nella ripresa il copione è lo stesso, con lo United in attacco e vicinissimo al raddoppio prima con Hernandez che colpisce il palo dal limite con una gran conclusione e poi con Welbeck. che dopo uno svarione della difesa del WBA a porta vuota calcia al lato. Per il raddoppio si deve aspettare il 71′, quando Youngs penetra in area e dopo una trattenuta cade in area, per l’arbitro è rigore e Rooney raddoppia spiazzando il portiere e segnando il suo ventesimo gol in campionato, portandosi a 5 lunghezze da Van Persie.

    Il Mannchester City cade malamente contro lo Swansea, offrendo forse la peggior prestazione stagionale. Mancini è costretto a schierare una difesa di emergenza con Savic e Kolou Tourè come centrali a rimpiazzare i titolari Lescott e capitan Kompany, però per il resto la formazione è quella titolare, con il solito 4-2-3-1, con Silva, Yaya Tourè e Nasri a supporto dell’unica punta Balotelli, con Aguero e Dzeko in panchina.

    Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    La partita sembra subito in salita per i Citizens, quando al 6′ Hart stende Routledge in area, sul dischetto va Sinclair ma Hart è super è mantiene il risultato invariato sullo 0-0. Il City però sembra imballato incapace di creare gioco e di trovare la profondità con il solito palleggio, così Mancini corre ai ripari al 37′ togliendo Barry in mezzo al campo, inserendo Aguero e arretrando Yaya Tourè davanti alla difesa. Il cambio non da i risultati sperati e il match diventa noioso e non succede praticamente niente fino al 60′ quando Balotelli chiede rigore per una spinta in area ma l’arbitro lascia correre. Mancini fa scaldare Dzeko e Johnson e quando sembra il momento dell’esterno inglese il City perde palla a centrocampo con Savic, all’ennesimo errore stagionale, lo Swansea riparte veloce sulla destra con Routledge che pennella un cross perfetto per il neoentrato Moore che insacca di testa. Mancini va su tutte le furie e mette nella mischia finalmente Dzeko e Johnson, il City prova il grande assedio finale senza però trovare il pareggio, vedendosi anche annullare per fuorigioco a Richards. Ora il Manchester United vola primo in classifica della Premier League a 67 punti, più uno sul City che scala al secondo posto dopo praticamente essere stato in testa tutta la stagione.

    In zona Champions League il Chelsea dopo l’esonero di Andres Villas-Boas, torna a sorridere vincendo in casa per 1-0 contro lo Stoke con rete di Didier Drogba, vero trascinatore dei Blues. La squadra di Di Matteo ha meritato la vittoria sfiorando il vantaggio un paio di volte nel primo tempo, prima con Terry di testa e poi con Ivanovic stampa sulla travesrsa un gran destro da appena dentro l’area. Il gol vittoria è arrivato al 68′, con Mata che fornisce l’ennesimo assist stagionale per Drogba, che è freddo a saltare il portire e a depositare la palla in rete per il gol vittoria. Rimanendo a Londra ma spostandosi nella parte nord, continua il momento no del Tottenham, che da quando i giornali inglesi danno Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra dopo le dimissioni di Fabio Capello, non riesce più a trovare il ritmo in campionato. Sabato è arrivata un’altra sconfitta, la terza consecutiva dopo Arsenal e Manchester United, questa volta sul campo dell’Everton per 1-0 con gran gol del croato Jelavic. Gli Spurs sono sempre ancorati al terzo posto, ma i Gunners sono a meno 4 e nel monday night contro il Newcastle all’Emirates Arena vincendo si possono avvicinare molto pericolosamente, e il Chelsea è a quota 49 e in probabile fase di rilancio. Chi sembra fuori dai giochi Champions League sembra nuovamente il Liverpool che perde ancora, stavolta contro il Sunderland. I Reds hanno ora un ritardo di 10 punti e non sembra proprio che con la condizione attuale possano rimontare.

    Nelle zone basse della classifica QPR e Wolverhampton perdono ancora e vanno a fare compagnia al Wigan in zona retrocessione, mentre il Bolton riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima vincendo appunto contro il QPR in uno scontro diretto delicatissimo con reti di Platley e Klasnic, per la squadra di Briatore è andato a segno l’ex laziale Cissè.

  • Europa League, Manchester piange. United e City ko

    Europa League, Manchester piange. United e City ko

    C’era una volta l’Inghilterra che dettava legge in Europa. Ieri sera la ricca Manchester si è scoperta nuda difronte ai propri avversari. Athletic Bilbao e Sporting Lisbona hanno trionfato rispettivamente contro Red Devils e Citizen. L’Old Trafford sorride amaramente per la doppietta di Rooney, mentre in Portogallo le prime pagine sono tutte per Xandao e il suo colpo di tacco che ha steso la squadra di Roberto Mancini. Fra una settimana si giocherà il match di ritorno. Se da una parte il City potrebbe riuscire a passare il turno abbastanza agevolmente, anche da quanto visto in terra lusitana, lo United invece non può dormire sogni tranquilli dopo il 2-3 subito tra le mura amiche. I quarti di Europa League senza neanche un club di Sua Maestà Elisabetta? Una provocazione certo, ma fino a un certo punto.

    SACCHEGGIO BASCO – I libri di storia inglese devono trascrivere un nuovo capitolo relativo alle invasioni. Da ieri i romani non sono più l’unico popolo ad aver saccheggiato e occupato i territori al di là della Manica, ecco a voi i baschi. Il loro condottiero è il cileno Bielsa, che col suo gioco frizzante ha incantato il decano Ferguson. Il baronetto ha pure dovuto fare i conti con il tabellone delle sostituzioni, finitogli sul piede destro per via della superficialità dei suoi assistenti, i quali certamente non potranno avere un futuro radioso come rugbisti.

    Manchester United | © Jamie McDonald/Getty Images
    ROONEY NON BASTA – La punta della Nazionale inglese aveva illuso tutti in avvio, con la rete del momentaneo vantaggio per i Red Devils. La squadra basca però non smette di giocare, e anzi trova il gol del pareggio a un minuto dalla fine del primo tempo con il bomber Llorente, che di testa sfrutta al massimo il perfetto cross dalla destra di Susaeta. Nella ripresa ci si aspetta una reazione da parte dei padroni di casa ma è l’Athletic a passare in vantaggio al 72′ con De Marcos che insacca con un sinistro al volo sotto la curva dei tifosi baschi (l’azione però è viziata dalla posizione in fuorigioco dello stesso attaccante spagnolo). Al 90′ arriva il de profundis inglese, complice una clamorosa disattenzione difensiva del terzino brasiliano Rafael che consente a Munian di realizzare in scioltezza il gol del 3-1. Con lo United ormai in ginocchio, ci pensa Rooney a riaccendere le flebili speranze di qualificazione, trasformando un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area di De Marcos. Fra una settimana gli uomini di Ferguson sono chiamati all’impresa. Servirà infatti una successo con almeno due gol di scarto al San Mamés.

    CITY SFORTUNATO – Contemporaneamente alla disfatta dei cugini in patria, anche il City ha dovuto subire una sconfitta sorprendente. In ogni caso la prestazione della squadra di Mancini non può essere paragonata con quella dei Red Devils, e sopratutto qualsiasi discorso qualificazione è ancora aperto, con i Citizen che rimangono favoriti per il passaggio del turno. Soltanto la bravura del portiere avversario e un pizzico di malasorte hanno impedito al City di segnare quel gol che avrebbe reso il ritorno in Inghilterra meno difficile di quanto non lo sia adesso, anche se il ruolino di marcia casalingo fa dormire sogni tranquilli ai tifosi del club inglese. A decidere la partita del José Alvalade è stato uno splendido colpo di tacco del difensore brasiliano Xandao, che ha voluto imitare la straordinaria rete di Cristiano Ronaldo una settimana fa sul campo del Rayo Vallecano. Per il City due legni colpiti da Kolarov e Balotelli (entrato nel corso della ripresa), oltre a numerose azioni da gol neutralizzate dall’estremo difensore lusitano.