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  • Il Chelsea fa festa, è tutto”Blues” il cielo di Porto

    Il Chelsea fa festa, è tutto”Blues” il cielo di Porto

    La notte di Porto si colora di Blues, un gol di Havertz nel finale di primo tempo regala al Chelsea di Thomas Tuchel la Champions League 2020/21.

    Un grande successo per la squadra londinese che ha sconfitto il Manchester City di Guardiola che da molti era dato come nettamente favorito alla vigilia.

    La partita ha detto decisamente altro, il City non è riuscito ad imporre il proprio gioco, si è salvato quando Werner ha fallito due gol nei primi minuti ma è capitolato sul finale di tempo quando Mount ha servito un filtrante perfetto ad Havertz che ha superato Ederson e depositato in rete.

    Nella ripresa non sono bastati nemmeno gli ingressi di Gabriel Jesus ed Aguero per impensierire Mendy, anzi è sto Pulisic ad avere e fallire la palla del possibile k.o.

    L’errore dell’americano però non è pesato, dopo 7 minuti di recupero, al triplice fischio di Lahoz è stata festa per il Chelsea e grande delusione per il City.

    Tuchel diventa così il terzo allenatore tedesco di fila a vincere la Champions League dopo Klopp e Flick.

    Protagonista assoluto della gara è stato Kantè, il centrocampista francese ha giocato la partita perfetta, ha saputo chiudere tutti i varchi sulle avanzate dei Citizens e allo stesso tempo ha saputo riavviare spesso l’azione con qualità.

    Veniamo al racconto della Finale di Champions League ad Oporto tra Manchester City e Chelsea.

    La partita inizia sul filo dell’equilibrio, le squadre provano ad esser aggressive con un pressing ben organizzato, al 7° però un bel lancio di Ederson trova Sterling in area, la difesa Blues salva. Risposta Chelsea con una grossa chance per Werner che da buona posizione cicca il pallone. Il ritmo cresce e serve una gran chiusura di Chilwell per evitare un gol facile a Mahrez.

    Al 14° altra ottima occasione da Werner che viene ben servito da Mount ma calcia troppo debolmente per impensierire Ederson. Il tedesco ci prova subito dopo ma la sua conclusione è deviata sull’esterno della rete.

    Il match si mantiene su buoni ritmi, con entrambe le compagini che sembrano accusare la pressione. Brutto colpo per il Chelsea, al 38° Thiago Silva è costretto a lasciare il campo per un infortunio, entra Christensen.

    Al 42° però il Chelsea passa in vantaggio, lancio perfetto in profondità per Havertz che supera Ederson, che tenta un uscita alla disperata, e poi con facilità deposita in gol. Il primo tempo si chiude con i Blues avanti per 1-0.

    Il secondo tempo comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso la prima frazione. I Citizens cercano di fare la partita, gli uomini di Tuchel però chiudono sempre con attenzione. Brutta perdita per Guardiola, De Bruyne dopo un forte scontro con Rudiger è costretto a lasciare il campo piuttosto stordito.

    Il City attacca palla al piede ed al 68° serve una gran chiusura di Azpilicueta per salvare su Mahrez. Clamorosa palla gol fallita da Pulisic al 72°, grandissimo contropiede con Havertz che serve un pallone d’oro all’americano che colpisce sotto per scavalcare Ederson ma mette fuori.

    La squadra di Guardiola spinge, i ragazzi di Tuchel chiudono soprattutto con un Kantè strepitoso. Al 96° Mahrez colpisce al volo da fuori area, Mendy è immobile ma la palla esce di un niente. Finisce così, il Chelsea di Thomas Tuchel vince la Champions League 2020/21.

    MANCHESTER CITY – CHELSEA 0-1 (42° Havertz)

    Manchester City (4-3-1-2): Ederson; Walker, Stones, Ruben Dias, Zinchenko; Bernardo Silva (64° Fernandinho), Gundogan, Foden; De Bruyne (60° Gabriel Jesus); Mahrez, Sterling (76° Aguero).

    Allenatore: Guardiola.

    Chelsea (3-4-2-1): Mendy; Azpilicueta, Thiago Silva (39° Christensen), Rudiger; James, Jorginho, Kante, Chilwell; Havertz, Mount (80° Kovacic); Werner (66° Pulisic).

    Allenatore: Tuchel.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Gundogan (M), Rudiger (C), Gabriel Jesus (M)

  • Champions: Douglas Costa e la Juve va, pari Atalanta col City

    Champions: Douglas Costa e la Juve va, pari Atalanta col City

    Una grandissima giocata di Douglas Costa nel recupero permette ad una Juventus opaca di vincere 2-1 a Mosca e guadagnare il pass per gli ottavi di Champions, pareggio con rimpianti nel finale per l’Atalanta a San Siro contro il Manchester City.

    La Juventus a Mosca aveva bisogno del successo per garantirsi il passaggio matematico del turno con due giornate di anticipo.

    La vittoria è arrivata ma non è stata certo una bella Juve.

    Il gol del vantaggio di Ramsey, arrivato nei primissimi minuti grazie ad una papera del portiere su punizione di CR7, sembrava poter metter in discesa la sfida. Così non è stato perché la Lokomotiv ha pareggiato subito e poi ha sempre tenuto in apprensione la Juve.

    E’ servito il gioiello di Douglas Costa nel recupero per vincere la gara e poter già archiviare il passaggio agli ottavi.

    Qualche rimpianto invece per l’Atalanta che nel primo tempo subisce il gol di Sterling e rischia più volte di capitolare, con anche un rigore fallito da Jesus sul finire di frazione.

    Nella ripresa però gli uomini di Gasperini partono subito forte, pareggiano con Pasalic e nel finale hanno la grossissima occasione per il rosso al portiere Bravo, con il Manchester City che già aveva sostituito il portiere e che quindi aveva inserito Walker tra i pali. Il rimpianto di non aver calciato mai in porta in questo periodo di tempo è grande, alla fine arriva un punto, il primo storico, che tiene ancora aperta la porta verso gli ottavi di Champions.

     

    Partiamo con la prima italiana impegnata in questa serata di Champions League, la gara delle 18.55 tra Lokomotiv Mosca e Juventus.

    Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, punizione laterale di Ronaldo, il portiere è insicuro e si fa sfuggire il pallone che beffardo passa tra le sue gambe e rotola oltre la linea, c’è però il tocco di Ramsey, il gol viene assegnato a lui. Al 12° arriva il pareggio russo, Miranchuk svetta di testa, la palla colpisce il palo ma poi gli torna sui piedi con la porta spalancata ed è semplice per lui siglare l’uno ad uno. La Juve prova a reagire facendo giro palla ma la difesa Lokomotiv è ben chiusa e quando recupera palla sa esser insidiosa. Al 21° ancora Miranchuk si rende insidioso e col colpo di testa sfiora il gol. E’ una Juventus opaca, sono i russi a farsi preferire. I bianconeri provano a crescere e al 33° gran palla di Khedira per Higuain che calcia molto bene ma stavolta Guilherme è super e mette in corner. Nel finale di tempo ci prova anche Ronaldo ma il suo tiro finisce alto, si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Ronaldo si rende subito pericoloso con un calcio di punizione ma il portiere stavolta respinge. Al 56° bello scambio Ramsey-Ronaldo, CR7 lascia partire un gran tiro ma Guilherme c’è. La Lokomotiv non sta a guardare e quando può cerca di creare pericoli con il solito Miranchuk. Al 78° ripartenza Lokomotiv con Joao Mario che calcia a botta sicura, ma sulla linea c’è Bonucci a salvare. Al 93° straordinaria giocata di Douglas Costa che parte veloce, chiede l’uno-due ad Higuain e poi entra in area e batte Guilherme. Il gol del brasiliano è pesantissimo perché manda la Juventus matematicamente agli ottavi di Champions.

     

    LOKOMOTIV MOSCA – JUVENTUS 1-2 (3° Ramsey (J), Miranchuk (L), 93° Douglas Costa (J))

    Lokomotiv Mosca (4-4-2): Guilherme; Ignatjev, Howedes, Corluka, Rybus; Zhemaletdinov (81° Murilo), Krychowiak, Barinov, Joao Mario (86° Kolomeytsev); Miranchuk, Eder.

    Allenatore: Semin.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Khedira (69° Douglas Costa), Pjanic, Rabiot; Ramsey (65° Bentancur); Higuain, Cristiano Ronaldo (81° Dybala).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Bonucci (J), Rybus (L), Douglas Costa (J).

     

     

    Passiamo ora alla sfida di San Siro tra Atalanta e Manchester City. 

    Parte bene l’Atalanta con Hateboer che però non sfrutta l’occasione. Il City invece è spietato e al 6° passa in vantaggio con Sterling, bell’assist di Gabriel Jesus di tacco, che da due passi batte Gollini. Il gol carica gli ospiti che insistono alla ricerca del raddoppio. Il City controlla e gioca al suo ritmo, l’Atalanta non riesce a creare praticamente nessun pericolo anzi è Sterling a sfiorare il 2-0. Al 39° Sterling scappa a Toloi che lo trattiene, l’arbitro concede il rigore ma richiamato dal VAR cambia idea, è punizione per fallo fuori area. Sulla punizione Ilicic tocca la palla con la mano in barriera, l’arbitro va a rivedere al VAR e concede rigore. Dal dischetto Gabriel Jesus però calcia a lato. L’errore scuote l’Atalanta che prova a cercare il pari ma la rete non arriva, si va al riposo col City avanti 1-0.

    Si riparte con il cambio del portiere per il Manchester City. L’Atalanta trova subito il pareggio, gran cross di Gomez per l’inserimento di Pasalic che di testa non perdona. La rete del pari dà coraggio all’Atalanta che va vicina al vantaggio con Djimsiti su azione da corner. I nerazzurri giocano con molta più personalità e provano anche a trovare il gol vittoria. Al 81° gran palla di Gomez per Ilicic, lo sloveno viene toccato da Bravo in uscita fuori area, per l’arbitro è rosso ma Guardiola non ha portieri in panchina e deve inserire un giocatore di movimento tra i pali, tocca a Walker. Dopo una lunga attesa Malinovsky calcia la punizione ma Walker blocca. Finisce così, l’Atalanta negli ultimi minuti non sfrutta il vantaggio numerico, e di avere un giocatore di movimento in porta nel City, conquista il primo storico punto in Champions e grazie al 3-3 tra Dinamo e Shakhtar tiene ancora viva qualche speranza di passaggio del turno.

     

    ATALANTA – MANCHESTER CITY 1-1 (7° Sterling (M), 49° Pasalic (A))

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler (84° Malinovsky), Castagne (92° Muriel); Pasalic, Gomez; Ilicic.

    Allenatore: Gasperini.

    Manchester City (4-3-3): Ederson (46° Bravo); Cancelo, Otamendi, Fernandinho, Mendy; De Bruyne, Gundogan, Bernardo Silva; Mahrez (88° Walker), Gabriel Jesus (73° Aguero), Sterling.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Djimsiti (A), Toloi (A), Ilicic (A), Fernandinho (M), Castagne (A), Mendy (M), Bernardo Silva (M).

    Espulso: Bravo (M).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successo in goleada per il Real Madrid contro il Galatasaray. Vincono anche il Tottenham 4-0 a Belgrado contro la Stella Rossa, il Bayern, 2-0 casalingo contro l’Olympiacos e il Psg, 1-0 con rete di Icardi contro il Bruges.

    Nel girone della Juventus il Bayer Leverkusen batte 2-1 l’Atletico Madrid mentre come già anticipato, finisce 3-3 tra Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk nel girone dell’Atalanta.

  • Champions: doppia Joya per la Juve, troppo City per la Dea

    Champions: doppia Joya per la Juve, troppo City per la Dea

    Paulo Dybala rende dolce la serata Champions della Juventus con una doppietta, in due minuti, nel finale che ribalta l’iniziale vantaggio russo. Niente da fare per l’Atalanta che subisce un pesante 5-1 in casa del City.

    Come detto l’eroe bianconero è stato Paulo Dybala, in una serata che si era fatta complicatissima per l’atteggiamento molto difensivo dei russi, che avevano anche trovato il vantaggio sfruttando un errore difensivo dei bianconeri, è servito un gol capolavoro de La Joya al 77° per sfondare il muro Lokomotiv.

    Trovato il pari Dybala si è reso nuovamente protagonista dopo 2 minuti con un tap-in facile, facile per il definitivo 2-1.

    Un successo, quello degli uomini di Sarri, quindi sofferto, senza un gioco spettacolare ma alla fine davvero pesante.

    Situazione totalmente opposta per l’Atalanta, gli uomini di Gasperini sono partiti fortissimo, hanno spaventato il Manchester City trovando pure il vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Malinovsky.

    Il vantaggio però è durato pochissimo, solo tre minuti ed Aguero ha trovato il pari e poi, dopo altri 5, ancora il Kun ha trovato il gol del vantaggio dal dischetto.

    Nel secondo tempo praticamente non c’è stata partita, anzi si è scatenato Sterling che ha infilato la tripletta che ha mandato definitivamente al tappeto l’Atalanta. 

    Un k.o. che poteva esser prevedibile vista la forza dell’avversario, che però ora rende complicatissima la corsa europea della Dea, non solo in ottica Champions ma anche per il terzo posto valevole per la qualificazione all’Europa League. 

     

    Partiamo con la sfida di Champions League dell’Allianz Stadium tra la Juventus e la Lokomotiv Mosca. 

    Parte subito forte la Juve con una conclusione di Dybala, dopo meno di due minuti, deviata e finita di poco a lato. La squadra russa si chiude bene e non concede molto spazio ai bianconeri. Il possesso palla è totalmente in mano ai padroni di casa ma il portiere russo non corre grossi rischi. Al 30° a sorpresa la Lokomotiv passa in vantaggio, Joao Mario libero arriva alla conclusione, Szczesny respinge ma Miranchuk a porta vuota deposita in gol. La reazione della Juventus non è quella che ci si attende, la Lokomotiv tiene bene. Il primo tempo si chiude con la Juve sotto per uno a zero.

    Si riparte senza cambi nel secondo tempo. Subito grande occasione sprecata da Dybala che solo in area calcia alto. E’ una Juventus che preme ma è una pressione senza grande costrutto, il muro russo tiene. Al 72° gran numero di Higuain che si libera e calcia in diagonale, palla fuori di poco. Passano 3 minuti ed è ancora Higuain a sfiorare il gol, stavolta di testa. Al 77° un vero e proprio gioiello di Dybala, sinistro preciso dal limite, riporta la partita in parità. Al 79° la Joya si ripete, gran conclusione di Alex Sandro, Guillherme salva ma Dybala deposita in gol col tap-in. La Lokomotiv non ha la forza per reagire e la Juve conquista, in rimonta, un successo pesantissimo che la porta in testa al proprio girone di Champions League.

     

    JUVENTUS – LOKOMOTIV MOSCA 2-1 (30° Miranchuk (L), 77°, 79° Dybala (J))

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira (48° Higuain), Pjanic, Matuidi (65° Rabiot); Bentancur; Dybala (81° Bernardeschi), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Lokomotiv Mosca (4-5-1): Guillherme; Ignatjev, Corluka, Howedes, Idowu; Joao Mario, Barinov, Murilo, Krychowiak (83° Kolomeitsev), Miranchuk; Eder.

    Allenatore: Semin.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Matuidi (J), Cuadrado (J), Krychowiak (L), Barinov (L).

     

    Veniamo ora alla sfida dell’Etihad Stadium tra Manchester City ed Atalanta. 

    Ritmi bassi nei primi minuti a Manchester con la squadra di Gasperini che tiene bene il campo. Al 13° grande occasione per l’Atalanta con il bel cross di Gosens, Castagne colpisce di testa ma manda alto. Ci si aspetta la risposta del City ed invece è Ilicic a provarci al 19°, bravo Ederson a deviare la conclusione. Al 24° primo squillo dei padroni di casa con la conclusione di Aguero che però non riesce a superare un ottimo Gollini. Al 27° Ilicic viene steso da Fernandinho, è rigore che Malinovsky trasforma con freddezza, Dea in vantaggio. La gioia però dura solo 5 minuti perché al 33° Aguero s’infila tra i due centrali e col tocco in allungo beffa Gollini. Al 37° Sterling subisce fallo in area da Masiello, è rigore che Aguero trasforma senza problemi.

    Si riparte con un doppio cambio per l’Atalanta, dentro Pasalic e Muriel per Masiello e Gomez. Il City parte meglio cercando di attaccare per trovare quel gol che spegnerebbe le speranze dei bergamaschi. Al 58° grande giocata del City che arriva in area, Foden potrebbe calciare ma in maniera altruistica tocca per Sterling che batte Gollini. Il City dilaga e al 64° arriva anche la doppietta per Sterling che supera Toloi e batte Gollini. Non è finita qua perché al 69° Sterling cala il tris personale per la cinquina City. I ritmi crollano, l’Atalanta prova a trovare il secondo gol ma rischia anche di prendere il sesto. Al 83° la squadra di Guardiola rimane in dieci con Foden che prende due gialli in pochi minuti. Finisce così, l’Atalanta si illude per qualche minuto ma poi non può niente e crolla dinanzi allo strapotere del Manchester City.

     

    MANCHESTER CITY – ATALANTA 5-1 (28° rig. Malinovsky (A), 33°, 38° rig. Aguero (M), 58°, 64°, 69° Sterling (M))

    Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Fernandinho, Rodri (41° Stones), Mendy (72° Cancelo); De Bruyne (68° Otamendi), Gundogan, Foden; Mahrez, Aguero, Sterling.

    Allenatore: Guardiola.

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46° Pasalic); Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Malinovsky; Ilicic (72° Hateboer), Gomez (46° Muriel).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Grinfeld.

    Ammoniti: Mendy (M), Masiello (A), De Bruyne (M).

    Espulso: Foden (M).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successi in goleada del Psg in casa del Bruges e del Tottenham sul proprio campo contro la Stella Rossa. Vittorie di misura, ma molto importanti, per il Bayern Monaco 3-2 in casa dell’Olympiacos, e per il Real Madrid, 1-0, in Turchia contro il Galatasaray. Nel girone della Juventus l’Atletico Madrid ha vinto 1-0 contro il Bayer Leverkusen mentre in quello dell’Atalanta finisce 2-2 tra Shakhtar e Dinamo Zagabria.

     

  • Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Il Napoli, sconfitto per 2-1 in casa del Feyenoord, saluta la Champions League e scivola in Europa League.

    In realtà, anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar in casa contro il Manchester City, agli uomini di Sarri non sarebbe nemmeno bastato il successo contro gli olandesi per andare a giocarsi gli ottavi Champions.

    Un’eliminazione che brucia e che molto probabilmente il Napoli può imputare al ko nella prima partita giocata e persa a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk. 

    Dopo quella al San Paolo in campionato contro la Juventus arriva per gli uomini di Sarri la seconda sconfitta consecutiva che va a certificare un momento di appannamento dei partenopei che però adesso devono riordinare le idee, cancellare i momenti negativi e ripartire in campionato e perché no, provare a conquistare l’Europa League, che sarà meno prestigiosa della Champions ma che rimane sempre un importante competizione.

    Veniamo al racconto della gara degli azzurri.

    Pronti via e nemmeno il tempo di prendere le misure che il Napoli trova subito il vantaggio, calcio di punizione messo in mezzo da Diawara, un paio di sponde permettono a Zielinski da due passi di calciare in rete il pallone. Gli uomini di Sarri tengono il pallino del gioco, la reazione del Feyenoord è sterile. I ritmi si mantengono bassi, al Napoli va bene così mentre gli olandesi non sembrano in grado di creare problemi, anzi è Mertens che al 19° ha la palla del 2-0 ma Vermeer salva. Passa un minuto ed arriva la chance anche per Callejon ma la difesa del Feyenoord salva. Al 26° si vedono per la prima volta i padroni di casa con la conclusione di Toornstra che però termina sull’esterno della rete. Da Kharkiv arriva la notizia del vantaggio dello Shakhtar e il Napoli pare accusare il colpo tant’è che al 33° arriva il pari con il colpo di testa vincente di Jorgensen. Il pareggio carica i padroni di casa che un minuto dopo vanno vicini al gol del vantaggio, la conclusione di Jorgensen è deviata in corner. Le brutte notizie non si fermano, in contemporanea al 1-1 di Jorgensen arriva anche il raddoppio dello Shakhtar sul Manchester City. Gli azzurri non riescono a creare più niente, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con gli stessi 22 uomini in campo. I primi 5 minuti scorrono via su ritmi bassissimi, ma la situazione psicologica è totalmente diversa rispetto al primo tempo, ora stanno bene agli olandesi. Oltre ad un tiro di Hamsik da una parte ed uno di Boetius dall’altra, non si vede niente di pericoloso nei dieci minuti iniziali della seconda frazione. Sarri prova a cambiare qualcosa, entrano Rog e Mario Rui ma le cose non sembrano cambiare, probabilmente anche perché da Kharkiv non arrivano ulteriori notizie. Rog ci mette quantomeno impegno ed il suo tiro da lontano al 74° esce non di molto. Anche Ounas ci tiene a mettersi in mostra, al 76° dopo una buona giocata serve un bel pallone a Mertens che però si fa anticipare in corner. Al 83° Vilhena prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 91° arriva anche la beffa definitiva, su azione di corner St Juste si fa trovare pronto da due passi e segna il gol del 2-1. Finisce così, il Napoli dice addio alla Champions League e lo fa pure con una sconfitta.

     

    FEYENOORD – NAPOLI 2-1 (2° Zielinski (N), 33° Jorgensen (F), 91° St Juste (F))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer, Nieuwkoop (76° St Juste), Van Beek, Tapia, Malacia; S.Amrabat, Toornstra, Vilhena;  Berghuis (72° Larsson), Jorgensen, Boetius.

    Allenatore: van Bronckhorst.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio (64° Mario Rui), Albiol, Koulibaly, Hysaj; Allan (60° Rog), Diawara, Hamsik; Callejon (74° Ounas), Mertens, Zielinski.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Mertens (N), St Juste (F)

    Espulsi: Vilhena (F)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Liverpool travolge 7-0 lo Spartak Mosca e conquista il primo posto nel girone, secondo arriva il Siviglia che pareggia 1-1 a Maribor. In Europa League scende lo Spartak. Nel girone G il Besiktas, già primo, vince 2-1 a Lipsia. I tedeschi si devono accontentare dell’Europa League perché al secondo posto si piazza il Porto che strapazza 5-2 il Monaco. Nel gruppo H, dove i primi due posti erano già decisi, il Tottenham batte 3-0 l’Apoel ed il Real Madrid s’impone 3-2 sul Borussia Dortmund, alla luce di questi risultati in Europa League vanno i tedeschi.

     

  • Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Nella notte del San Paolo il Napoli di Maurizio Sarri cade nuovamente contro il Manchester City di Guardiola.

    Gli azzurri, nonostante una buona partenza, commettono alcuni errori, un paio di distrazioni in marcatura su corner, palle sbagliate che hanno innescato i contropiedi del City, che poi si dimostrano decisivi ai fini del risultato.

    Contro questo Manchester City non si può sbagliare nemmeno il minimo dettaglio, adesso la strada verso gli ottavi per il Napoli si fa durissima, serviranno due successi contro Shakhtar e Feyenoord, ma potrebbero non bastare se il City non battesse gli ucraini nell’ultimo turno.

    Veniamo al racconto della gara del San Paolo.

    Il Napoli, scottato dalla partenza shock della gara di andata, non sbaglia l’approccio e giocando il proprio calcio, cerca di mettere in difficoltà la squadra di Guardiola. Al 21° una splendida combinazione tra Mertens ed Insigne mette quest’ultimo davanti alla porta, l’attaccante napoletano non sbaglia e gli azzurri si portano in vantaggio. Sembra che solo un evento negativo possa rovinare la serata degli uomini di Sarri e questo purtroppo si concretizza con l’infortunio di Ghoulam al minuto 31°. Passano solo 3 minuti ed il City prima spaventa il San Paolo con un gran contropiede, passano però pochi istanti e dopo una azione da corner, Otamendi svetta libero in area e pareggia. Il gol è una botta psicologica tremenda per il Napoli e solo la traversa nega a Stones il gol del 2-1, si va al riposo sul pareggio.

    Ad inizio ripresa Stones, ancora di testa, colpisce di nuovo la traversa ma stavolta la palla sbatte aldilà della linea per il vantaggio del Manchester City. Il gol però stavolta dà la scossa giusta, prima Insigne centra la traversa al minuto 56° poi al 62° Albiol, colpito da Sane, conquista il calcio di rigore che Jorginho trasforma. Il San Paolo si rianima, cerca di dare tutta la spinta possibile ai propri ragazzi, Callejon spreca una bella occasione al 68° ed un minuto dopo il Napoli si fa trovare impreparato dinanzi ad una veloce ripartenza di Sane, Maggio ed Hysaj provano a salvare il salvabile ma la palla finisce ad Aguero che è glaciale davanti a Reina, Manchester City di nuovo avanti. Questa volta la reazione non si vede, Bernardo Silva al 89° avrebbe la palla del poker ma Reina si salva. Al 92° però nuovo errore del Napoli a metà campo che innesca il contropiede ben finalizzato da Sterling, finisce 4-2, ora per il Napoli, nel girone di Champions, si fa durissima.

     

    NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-4 (21° Insigne (N), 31° Otamendi (M), 48° Stones (M), 62° rig. Jorginho (N), 69° Aguero (M), 92° Sterling (M))

    Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam (31° Maggio); Allan (75° Rog), Jorginho (82° Ounas), Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Danilo, Stones, Otamendi, Delph; Fernandinho, Gundogan (71° David Silva); Sterling, De Bruyne, Sane (90° Gabriel Jesus); Aguero (76° Bernardo Silva).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Otamendi (M), Mertens (N), Koulibaly (N)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata, tonfo del Real Madrid che esce sconfitto per 3-1 in casa del Tottenham ma il ko è meno grave del previsto perchè il Borussia Dortmund non va oltre al 1-1, in casa, contro l’APOEL. Il Liverpool batte 3-0 il Maribor e si prende la vetta di un girone equilibratissimo che vede in corsa anche Siviglia e Spartak con gli spagnoli vincitori per 2-1 sui russi. Il Besiktas con il pareggio 1-1 contro il Monaco fa un piccolo passettino verso la qualificazione, intanto il Porto batte 3-1 il Lipsia e lo scavalca al secondo posto del girone.

  • Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Un Manchester City devastante per almeno 30 minuti travolge il Napoli che poi si sveglia nella ripresa e dopo aver accorciato le distanze, con Diawara dal dischetto, sogna il pareggio.

    Guardando la prima mezz’ora è il City ad aver rimpianti, gli uomini di Guardiola avrebbero potuto portarsi sul 4-0, dopo aver timbrato per 2 volte in 13 minuti. Passata la sfuriata Citizens il Napoli ha avuto una prima occasione per riaprirla, ma Mertens ha fallito il rigore, poi nella ripresa con l’ottimo inserimento di Allan a centrocampo e la grinta di Ghoulam, ha segnato il gol del 1-2 e ha spinto costringendo i padroni di casa a cercare di perder tempo nei minuti di recupero portando il pallone verso la bandierina.

    Arriva così il secondo ko in 3 giornate nel girone di Champions League del Napoli e anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar, 2-1 in casa del Feyenoord, costringerà i partenopei a giocarsi il tutto per tutto nelle prossime tre gare. Al San Paolo col City, nel prossimo turno, fare risultato sarebbe fondamentale per non arrivare alle ultime due gare con le spalle al muro.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è quella che ci si attende con il City a far possesso palla, con molta calma e con il Napoli chiuso e pronto anche a far pressing ad inizio azione.

    Passano solo 8 minuti ed il City la sblocca, David Silva dal fondo mette una palla indietro rasoterra, Walker colpisce ma trova Koulibaly sulla traiettoria, il pallone torna a Sterling che con la porta spalancata segna il gol del 1-0. I citizens non calano il ritmo ed Hysaj con gran difficoltà salva in corner dopo una gran giocata di Gabriel Jesus. Il Napoli abbozza una reazione ma al 13° viene punito nuovamente, rasoterra preciso di De Bruyne che trova solo, soletto Gabriel Jesus sul secondo palo, il brasiliano deve solo spingere dentro il 2-0.

    Il Napoli prova a dare continuità alla propria azione ma le punte di Sarri non riescono a creare problemi alla retroguardia del City. AL 25° altra ripartenza micidiale del Manchester City, la palla arriva a De Bruyne che calcia benissimo dal limite ma centra in pieno la traversa. Al 27° il tris sembra fatto, Gabriel Jesus calcia in caduta, da dentro l’area piccola, ma Reina prima e Koulibaly poi salvano sulla linea. Al 36° un errore di Delph spianerebbe la strada a Mertens ma il belga fa la scelta sbagliata e la difesa di Guardiola salva in fallo laterale. Al 38° la gara si potrebbe riaprire, Albiol viene cinturato da Walker, l’arbitro fischia rigore ma Mertens calcia male ed Ederson respinge. Il primo tempo si chiude con un Napoli più preciso e più deciso anche se al 44° Reina è costretto a salvare su Gabriel Jesus.

    Il secondo tempo riparte senza cambi e con lo stesso copione, possesso palla e ripartenze veloci del City, ma gli uomini Sarri sono più aggressivi e cercano un pressing più intenso. I partenopei non riescono ad esser precisi negli ultimi metri e per questo Ederson non è costretto ad intervenire. Al 56° tegola per Sarri, Insigne si ferma e chiede il cambio, dentro Allan. Un po’ per merito del Napoli, un po’ forse per scelta, il Manchester City gioca a ritmi bassi ma quando decide di accelerare mette sempre paura alla retroguardia ospite. Il possesso palla del City però è eccessivo e al 64° il Napoli ruba palla, Hamsik va a calciare a botta sicura ma trova sulla sua strada Stones che salva in corner. Al 73° altro rigore per il Napoli, questa volta procurato da uno slalom speciale di Ghoulam e trasformato da Diawara, 1-2. I partenopei provano a crederci e la partita rimane sul filo dell’equilibrio. Gli ultimi minuti vedono le due squadre stanche ed i Citizens abili a far scorrere il tempo portandosi la palla verso la bandierina. Finisce 2-1 per il Manchester City, il Napoli si sveglia tardi, non basta il gol di Diawara, arriva la seconda sconfitta nel girone di Champions League.

     

    MANCHESTER CITY – NAPOLI 2-1 (8° Sterling (M), 13° Gabriel Jesus (M), 73° rig. Diawara (N))

    Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Otamendi, Delph; De Bruyne, Fernandinho, David Silva (75° Gundogan); Sterling (69° Bernardo Silva), Gabriel Jesus (86° Danilo), Sané

    Allenatore: Guardiola.

    Napoli (4-3-3):  Reina; Hysaj (69° Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (78° Ounas); Callejon, Mertens, Insigne (56° Allan).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Walker (M), De Bruyne (M), Fernandinho (M), Maggio (N)

    I risultati di serata in Champions League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata pareggio per 1-1 al Bernabeu tra Real Madrid e Tottenham, nello stesso girone non ne approfitta il Borussia Dortmund fermato sul 1-1 in casa dell’Apoel. Continua la corsa a punteggio pieno del Besiktas che vince 2-1 in casa del Monaco, successo anche per il Lipsia 3-2 sul Porto. Goleade per Spartak Moska, 5-1 in casa sul Siviglia, e del Liverpool addirittura 7-0 in trasferta a Maribor.

  • Cr7 guida la remuntada, Ibra il sogno svanisce ancora

    Cr7 guida la remuntada, Ibra il sogno svanisce ancora

    Zlatan Ibrahimovic abbandona il sogno di vincere la Champions League anche quest’anno: il Paris Saint Germain si piega al Manchester City che di misura conquista, per la prima volta nella sua storia calcistica, la semifinale di Champions League.

    Al Real Madrid, per chiudere la pratica Wolfsburg, basta basta un solo uomo: Cristiano Ronaldo e i blancos di Zinedine Zidane volano in semifinale in attesa di scoprire i possibili avversari.

    MANCHESTER CITY – PSG

    Privo degli squalificati Matuidi e David Luiz e dell’infortunato Verratti, Il PSG parte bene con un tiro su punizione di Ibrahimovic, ma il City, forte anche del 2-2 fuori casa dell’andata, sembra più determinato dei francesi a chiudere la pratica. I Citizens vengono trascinati da uno scatenato Aguero, che al 29° si procura il rigore del possibile 1-0 che però l’argentino fallisce pareggiando così i conti con Ibra che all’andata aveva sbagliato il tiro dal dischetto.
    I francesi subiscono la freschezza in campo degli avversari e faticano a costruire gioco. A peggiorare la situazione arriva anche l’infortunio a Thiago Motta, costretto ad abbandonare il campo al 44′ per un problema muscolare. All’ Etihad Stadium Si va negli spogliatoi sullo 0-0.

    Nella ripresa il PSG prova ad alzare i ritmi, Ibrahimovic ci prova su punizione ma Hart respinge in angolo. Poco dopo è ancora il portiere dei padroni di casa ad intervenire per parare un colpo di testa di Thiago Silva sugli sviluppi di un angolo. Il City resiste e al 76° trova il gol che vale l’accesso alle semifinali: De Bruyne si guadagna un po’ di spazio al limite dell’area e con un destro a giro supera Trapp. Le ultime speranze del Psg si infrangono sulle mani di Hart che riesce a negare l’1-1 a Cavani. Il City s’esalta e nel finale legittima la qualificazione sfiorando anche il raddoppio con Aguero.

    MANCHESTER CITY – PSG 1-0 (76° De Bruyne)

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Otamendi, Mangala, Clichy; Fernando, Fernandinho; Navas, De Bruyne (84′ Tourè), Silva (87′ Delph); Aguero (92′ Iheanacho).

    Allenatore: Pellegrini .

    PSG (3-4-1-2): Trapp; Aurier, Thiago Silva, Marquinhos; Van der Wiel (61° Pastore), Rabiot, Motta (44° Lucas), Maxwell; Di Maria; Ibrahimovic, Cavani.

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Velasco Carballo.

    Ammoniti: Fernandinho (M), Trapp, Pastore, Van der Wiel (P)

     

    REAL MADRID – WOLFSBURG

    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter

    Un solo uomo è bastato al Real Madrid per archiviare la pratica Wolfsburg, Cristiano Ronaldo che con la sua tripletta (41esima in carriera) ha ribaltato lo 0-2 dell’andata consentendo alle Merengues di raggiungere, per la sesta volta di fila, le semifinali di Champions League.

    La gara si mette subito in discesa per gli uomini di Zidane con il fenomeno portoghese che al 16° appoggia in rete un perfetto assist di Carvajal e dopo solo un minuto raddoppia con un colpo di testa su corner di Toni Kroos. I tedeschi non si vedono praticamente mai se non per una conclusione di Luiz Gustavo respinta da Keylor Navas. 

    Nella ripresa il copione non cambia con gli spagnoli alla ricerca di quel terzo gol che varrebbe la qualificazione e che arriva al minuto 77° grazie al solito Cristiano Ronaldo, questa volta direttamente da calcio di punizione. I lupi tedeschi provano il tutto per tutto lanciandosi in avanti lasciando spazi al Real Madrid che sfiora più volte il gol del 4-0.

    REAL MADRID – WOLFSBURG 3-0 (16°, 17°, 77° Cristiano Ronaldo)

    Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Modrić, Casemiro, Kroos; Bale, Benzema (84° Jesé), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vierinha, Naldo, Dante, Rodríguez; Guilavogui (80° Dost), Gustavo; Bruno Henrique (73° Caligiuri), Arnold, Draxler (32° Kruse); Schürrle.

    Allenatore: Hecking.

    Arbitro: Kassai

    Ammoniti: Arnold (W), Gustavo (W), Ronaldo (R), Dante (W)

  • Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    La Juventus porta a termine il compito, i bianconeri sconfiggono per 1-0 il Manchester City allo Juventus Stadium, grazie alla rete di Mario Mandzukic nel primo tempo, conquistano l’accesso agli ottavi di Champions League con un turno d’anticipo.

    Le buone notizie però non finiscono qua, Allegri può gioire per un’ottima prestazione di Alex Sandro, per il gol di Mandzukic e per una difesa che chiude le sue tre sfide casalinghe in Champions League da imbattuta.

    Il prossimo step sarà cercare di confermare il primo posto nel girone, ottenuto questa sera, per evitare diverse corazzate negli ottavi. Per riuscirci, alla Juventus basterà un pareggio nell’ultima gara da disputare a Siviglia.

    Mario Mandzukic | Foto Twitter
    Mario Mandzukic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri opta per il suo affidabile 3-5-2 con Sturaro in mezzo al campo, Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce e una coppia d’attacco formata da Mandzukic e Dybala.

    Pellegrini, con diverse assenze, manda in campo il City con un 4-2-3-1 che vede Sterling inizialmente in panchina e con De Bruyne, Fernandinho e Navas alle spalle del Kun Aguero.

    La partenza vede un Manchester City che cerca di fare la gara con un palleggio piuttosto sterile, fatta eccezione per una chance non sfruttata da Fernandinho. Al 18° la Juventus passa in vantaggio, Pogba innesca Alex Sandro, il brasiliano piazza un cross per Mandzukic che non sbaglia. I Citizens rischiano di capitolare ma Hart è strepitoso sempre su Mandzukic. Sul finale di tempo occasione clamorosa per Aguero che sfrutta un errore di Marchisio ma si trova di fronte un enorme Buffon. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Ad inizio ripresa il City va vicino al pari con una carambola Buffon-palo che fa tremare i tifosi dello Stadium, poco dopo è Morata a colpire il legno con un tocco morbido. Gli inglesi ci provano, i padroni di casa sprecano diverse occasioni per raddoppiare ma alla fine lo Juventus Stadium fa festa, è vittoria e qualificazione agli ottavi di Champions League.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER CITY 1-0 (18° Mandzukic)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Sturaro, Alex Sandro (77° Evra); Dybala (82° Cuadrado), Mandzukic (55° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart (81° Caballero); Sagna, Demichelis, Otamendi, Clichy; Fernando, Yaya Touré; Navas, Fernandinho (60° Delph), De Bruyne; Aguero (69° Sterling).

    Allenatore: Pellegrini.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Fernandinho (M), Navas (M), Sagna (M)

  • Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Alvaro Morata, l’uomo della provvidenza, è lui a decidere la sfida di Manchester, è lui a dare alla Juventus i primi tre punti del girone, in una partita ben giocata dai bianconeri che hanno saputo tenere bene il campo e non si sono disuniti una volta passati in svantaggio. Si rimette in moto la formazione di Allegri in un momento importante della stagione dove arriva la prima vittoria stagionale in partite ufficiali, escludendo la Supercoppa Italiana, dopo un avvio negativo in campionato.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    La Juventus sceglie il palcoscenico più bello, più prestigioso, quello che tutti i colleghi di Buffon e compagni vorrebbero calcare per ripartire; una partita iniziata con un Buffon strepitoso su Sterling, lo sa anche in altre due occasioni, che fanno presagire ad una serata negativa, invece la Juve ha il merito di rimanere corta e compatta, senza farsi sopraffare da una squadra a punteggio pieno nel proprio campionato.

    La vittoria di questa sera sarà utile a ridare molare ai ragazzi di Allegri i quali sembravano averlo perso nelle prime uscite stagionali, ma la squadra resta forte non si spiegherebbe sennò la reazione rabbiosa dopo la rete subita; il City è andato in vantaggio grazie ad una sfortunata autorete di Chiellini, forse Kompany ha commesso fallo, Buffon la salva nuovamente con un grande intervento qualche minuto dopo; grazie al carattere e alla tecnica, bellissimo il gol di Morata che capovolge il risultato. Ora serve continuare a lavorare a testa bassa e dimostrare, sul campo, di poter tornare grandi anche in campionato.

    La Juventus scende in campo con la terza divisa, completo nero. Al 1′ c’è subito un grande intervento di Buffon: Sturaro perde palla a centrocampo e il City riparte in contropiede con Fernandinho, pallone servito a Sterling che cerca di piazzare la palla sul secondo palo di destro ma il portiere azzurro respinge. all 11′ è stato annullato un gol a Pogba per fuorigioco; al 13′ calcio di punizione di Hernanes con la palla che è uscita a lato controllata da Hart. Al 25′ sinistro di Morata con palla, rasoterra, che a lato di poco. Al 30′ si fa vedere la Juventus con un destro di Cuadrado da fuori area, palla a lato ma non di molto. Al 31′ Silva, approfittando di un errato disimpegno di Evra, ha servito Bony il quale ha superato con un tunnel Chiellini e manda di sinistro a lato con tutto lo specchio della porta di fronte. Al 40′ Lichsteiner respinge centralmente un cross di Nasri dalla destra e Fernandinho calcia di prima intenzione di collo pieno dal limite dell’area, la palla esce a lato.

    Al 56′ il City passa in vantaggio: calcio d’angolo di Silva e colpo di testa involontario di Chiellini sovrastato da Kompany, più che un gol è un autogol. al 59′ la Juventus rischia di crollare ma è strepitoso Buffon con un doppio intervento sulle conclusioni ravvicinate di David Silva e Sterling. Al 62′ occasione gol per la Juventus: assist di Morata per Sturaro il quale conclude di sinistro ma centrale e Hart riesce a respingere. Al 70′ il pareggio della Juventus: cross dalla sinistra di Pogba e Mandzukic in scivolata tocca la palla, quel giusto che basta, per mandarla sul palo interno. All’81’ il gol della vittoria bianconera: palla alta che rimbalza sulla schiena di Kolarov, Morata è un falco ad avventarsi sul pallone e a concludere, di prima, di sinistro con la palla che, a giro, prende il palo interno e si insacca in rete. All’87’ il destro a giro di Tourè da fuori area viene alzato sopra la traversa da Buffon.

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany [71. Otamendi], Mangala, Koralov; Tourè, Fernandinho; Silva, Nasri [82. Aguero], Sterling [70. De Bruyne];  Bony. A disp: J. Navas, Wily, Demichelis, Fernando. All: Pellegrini

    JUVENTUS: (4-3-3)Buffon; Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Mandzukic [77. Dybala], Morata [83. Barzagli]. A disp: Neto, Zaza, Alex Sandro, Pereyra,  Lemina. All: Allegri

    Arbitro: Skomina (Slovenia)

    Angoli: 4-1 Recupero: 0 + 3

  • Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Juventus: ora il City per dimenticare il campionato

    Gara più difficile non ci poteva essere per la Juventus. Dopo  un inizio più che balbettante in campionato con un solo punto all’attivo in tre partite e un pareggio acciuffato solo nel finale contro il Chievo Verona, la Vecchia Signora è impegnata questa sera nella tana del Manchester City, al contrario partito fortissimo in Premier League. I bianconeri sono i vicecampioni d’Europa, dovranno lottare anche in questa stagione per arrivare il più in là possibile, ma non sarà semplice, vista anche la partenza in salita degli uomini di Allegri. Sarà certamente stimolante incontrare i ” citizens ” in un momento così; ecco che quindi la gara di stasera, fischio d’inizio alle 20.45, potrà rappresentare la scossa, così come allungare il periodo buio juventino, mezze misure non ce ne sono. allegri-conf-stampa-juve

    Tante difficoltà incontrate dalla Juventus in questo inizio di stagione, la perdita di pedine fondamentali, un mercato che ha sì dato giocatori importanti e di caratura internazionale ma che ha visto anche qualche obiettivo sfumare. Allegri sta cercando di trovare una quadratura del cerchio, la squadra che si è vista finora è solo lontana parente di quella vista negli anni scorsi, ma è facile parlare dopo solo tre giornate, giudicare una squadra che ha letteralmente dominato in lungo e in largo la scena italiana, dando del filo da torcere anche alle grandi d’Europa. Ebbene sì, questo è un anno di rifondazione, dove magari non arriveranno i risultati, anche se non vogliamo credere che la Juve non possa recitare il ruolo di protagonista anche quest’anno, anche se con qualche difficoltà in più. Non vinceranno magari i bianconeri, ma cercheranno di ricostruire, come si è visto dagli acquisti fatti.

    Intanto stasera si riparte, da quando suonerà la musica della Champions la testa dovrà andare solo al match, senza pensare a quello che è stato finora. Inizia la Coppa dei Campioni, quelli che scenderanno in campo stasera, da una parte e dall’altra. Una sfida emozionante, con il Manchester City favorito e una Juventus che non vorrà recitare però la parte di comparsa. La squadra dello sceicco Al Nahyan ha investito tanto in quest’estate spendendo fior fior di quattrini per migliorare una rosa che ha visto le partenze di Dzeko, Milner e Jovetic, ma anche arrivare altri talenti come Otamendi, Sterling e De Bruyne.

    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images
    Claudio Marchisio | © Claudio Villa / Getty Images

    Disponibilità economiche quindi differenti, stesso obiettivo, vincere, perchè quella tra Manuel Pellegrini e Massimiliano Allegri sarà come una partita a scacchi, una sorta di sfida nella sfida tra l’argentino e l’italiano. Il momento delle due squadre come i numeri fanno solo da corredo a quella che sarà una sfida imprevedibile, visto che nelle passate stagioni il Manchester City non ha mai passato il girone. Storia, perché stasera sarà diverso, i padroni di casa hanno vinto cinque sfide su cinque in campionato senza palesare nessun punto debole, visto che l’attacco segna con regolarità e la difesa è finora imbattuta. Diverso il caso della Juventus che, in tre sfide ufficiali in Serie A, ha subito quattro reti segnandone solo due.

    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter
    Paulo Dybala oggi titolare | Foto Twitter

    3 – 5 – 2 per Allegri che dovrà sopperire all’assenza di Claudio Marchisio, un altro giocatore importante bloccato da un infortunio che lo terrà fuori almeno un mese. Emergenza a centrocampo, dove il tecnico livornese potrebbe lanciare dal primo minuto il nuovo acquisto Lemina, ex Marsiglia, giovane di prospettiva, nella linea a tre insieme a Pogba e uno tra Pereyra ed Hernanes nel ruolo di trequartista, anche se è attuale l’ipotesi di vedere Sturaro e Pogba mezz’ali, con Hernanes regista e Pereyra dietro alle due punte, in una linea che in quel caso sarebbe a quattro in un 4 -3 – 1 -2. Le due punte che cercheranno di scardinare l’arcigna difesa dei citizens saranno Mandzukic, favorito su Morata, e Dybala. Sugli esterni torna Lichtsteiner, a riposo contro gli scaligeri, mentre sull’out opposto agirà Evra, favorito su Alex Sandro, con al centro Chiellini e Bonucci, sicuri della maglia da titolari, mentre l’altro posto sarà conteso da Barzagli e Caceres.Aguero

    Pellegrini dovrà rinunciare ad Aguero, grande assente, di quello la Juve dovrà approfittare, anche se la qualità non manca di certo a questo City. Davanti ad Hart, Sagnà e Kolarov terzini e Kompany con uno tra Mangala e Otamendi al centro, formeranno il pacchetto arretrato. Fernandinho sarà lo schermo davanti alla difesa, Jesus Navas e Yaya Tourè i due pronti ad inserirsi alle spalle del tridente con Sterling e Silva esterni, insieme a Bony, punto di riferimento centrale. Gara non per deboli di cuore, inizia il cammino della Juventus, tutti davanti alla TV per vedere l’esordio dei bianconeri in Champions e tifare per le italiane, indipendentemente dalla fede calcistica.