Tag: malaga

  • Malaga dal sogno all’incubo, lo sceicco Al Thani molla il club

    Malaga dal sogno all’incubo, lo sceicco Al Thani molla il club

    Brutte notizie per il Malaga. Sono passati solo 2 anni da quando lo sceicco qatariota Abdullah bin Nasser Al Thani acquistò la società andalusa con l’intenzione di farla diventare il Manchester City di Spagna e adesso il sogno arabo sembra essere giunto al capolinea visto che lo stesso sceicco è pronto a mollare il club spagnolo per tornare a dirigere i suoi affari in Qatar. Il progetto ambizioso del Malaga aveva dato i suoi frutti soprattutto nell’ultima stagione sportiva dove il Malaga ha chiuso la Liga al quarto posto qualificandosi al terzo turno preliminare della Champions League. Nonostante i buoni risultati ottenuti sul campo, da mesi erano noti ai più i problemi economici del club andaluso, in particolar modo si parla di mesi e mesi di stipendi non retribuiti ai calciatori. Situazione davvero difficile quella in cui si ritrova adesso la società spagnola con lo sceicco Al Thani disposto addirittura a vendere la società ad un prezzo stracciato piuttosto che restare nel calcio spagnolo.

    Malaga fc © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Tutto ciò si ripercuote sulla città di Malaga, tifosi, calciatori e tecnico nessun escluso. Se fino a pochi mesi fa Malaga appariva come un’isola felice, dove erano approdati gente come Van Nisterlooy, Santi Cazorla, Jeremy Toulalan e l’italiano Enzo Maresca, adesso tanti calciatori con il tecnico Mauricio Pellegrini in primis sono stati messi alla porta dalla società, che è piena zeppa di debiti e rischia addirittura l’esclusione dalla prossima Champions League per inadempienze economiche. Il Villareal infatti ha denunciato alla Uefa il mancato pagamento di 3,5 milioni di euro relativi al trasferimento di Santi Cazorla e la possibile esclusione del Malaga spalancherebbe le porte della Champions all’Atletico Madrid di Radamel Falcao, arrivato quinto nell’ultima Liga.

    Proprio l’ala spagnola Santi Cazorla è vicinissimo all’approdo all’Arsenal e c’è da scommeterci che il suo addio sarà il primo di una lunga serie. Il sogno arabo del Malaga è naufragato in un mare di debiti, la squadra verrà smantellata sensibilmente. Altro che modello City! Non tutti i sogni si avverano, ma a Malaga non potevano immaginare tale epilogo neanche nel peggiore degli incubi.

  • Lucio vicinissimo alla Juventus. Moratti approva

    Lucio vicinissimo alla Juventus. Moratti approva

    Domani dovrebbe esser il giorno dell’ufficialità ma già oggi il brasiliano Lucio può definirsi un giocatore della Juventus. L’entourage del giocatore infatti dopo aver chiesto ed ottenuto la rescissione del contratto che lo legava all’Inter fino al 2014 ha limato tutti i dettagli con i dirigenti della Vecchia Signora trovando l’accordo per un biennale da 2,3 milioni di euro a stagione più dei bonus derivanti dal rendimento personale, dal numero di partite giocate e ovviamente dai risultati conseguiti dalla squadra. La trattativa impensabile fino a qualche giorno fa sia per i rapporti notoriamente tesi tra Inter e Juventus ma anche per il rapporto che legava Lucio ai tifosi nerazzurri adesso verosimilmente ai minimi storici.

    Lucio vicinissimo alla Juventus. I dettagli Il brasiliano dopo aver chiuso la stagione con la maglia dell’Inter era dato sicuro partente con i turchi del Fenerbahce pronti ad accoglierlo per l’ultima parte di carriera.

    Lucio vicinissimo alla Juve | ©Claudio Villa/Getty Images
    Gli agenti del giocatore e i dirigenti nerazzurri hanno iniziato prestissimo a trattare cercando di concordare la giusta buonuscita e i vincoli per accordarsi sulla rescissione. Lucio doveva lasciare l’Inter con un paracadute di circa 2 milioni di euro e un vincolo di non poter indossare nessuna altra maglia di una squadra italiana. Il repentino cambio si ha quando Marotta contatta gli agenti del giocatore profilandogli la possibilità di giocare la Champions League con la maglia della Juventus andando a completare un reparto che già in questa stagione ha ben impressionato. A quel punto Lucio ha battezzato nella Vecchia Signora la sua squadra sperando forse di ripercorrere una nuova giovinezza cosi come avvenne nella passata stagione per Andrea Pirlo.

    Lucio rinuncia alla buonuscita, Moratti approva La svolta si ha venerdi pomeriggio. Gli agenti di Lucio nell’ennesimo confronto con i dirigenti dell’Inter fanno sapere di voler rinunciare alla buonuscita in cambio dello stralcio del vincolo sulla nuova destinazione. Stupore tra i dirigenti nerazzurri e la convinzione del possibile accordo con una big in Italia a materializzarsi, Moratti però tempestivamente avvisato non si oppone avallando in qualche modo il passaggio di Lucio alla Juventus. I bianconeri e l’Inter tornano in qualche modo a far affari dopo il ciclone Calciopoli dimostrando che forse questa volta il passato è veramente alle spalle.

  • Atletica, Di Martino che sorpresa, di nuovo sopra i due metri

    Atletica, Di Martino che sorpresa, di nuovo sopra i due metri

    Ossigeno puro per la bistrattata atletica italiana fornito da Antonietta Di Martino che agli assoluti di Spagna a malaga, supera i due metri vincendo la gara e realizzando la seconda prestazione mondiale stagionale. Dopo la brutta batosta subita dall’infortunio di Howe la Di Martino rappresenta l’unica atleta azzurra insieme ad Alex Schwarzer capaci di poter ambire al podio ai prossimi mondiali di Daegu, in Korea, a fine mese.

    Antonietta Di Martino | ©Stu Forster/Getty Images
    È l’undicesima gara in carriera in cui l’altista delle Fiamme Gialle supera questa quota e che ora la porta al secondo posto delle liste mondiali stagionali a pari merito con l’iridata Blanka Vlasic. Meglio di loro quest’anno ha fatto solo la russa Anna Chicherova, 2,07. Battuta l’argento europeo e mondiale indoor Ruth Beitia, ferma ad 1,92. La Di Martino, dopo essere volata il 9 febbraio a Banska Bystrica ai 2,04 del primato italiano indoor e conquistato l’oro continentale a Parigi con 2,01, era incappata in un periodo di stop a causa di problema fisico al piede di stacco. Queste le parole della Di martino dopo la gara sul dolore al piede di stacco: “Già. Non l’ho sentito proprio. Avevo anche paura che, raffreddandomi, tra un salto e l’altro, il problema venisse fuori. E invece, niente. Meglio così, ovvio. Adesso, solo allenamenti: mi dividerò tra Formia e casa, alternando mini periodi di tre giorni, con mio marito (e allenatore,) Massimiliano Di Matteo, Angelo Zamperin, e con il fisioterapista Antonio Abbruzzese. Ci sarà anche Chesani, per preparare Daegu (partenza prevista il 24)”. Per il Mondiale, inevitabile una riflessione. “Sono sempre convinta che le gare si facciano sul campo e una alla volta: ma questa misura di Malaga e l’essere seconda nella lista stagionale con la Vlasic, mi mette ottimismo. Vedremo. Posso solo dire che vado in Corea con qualche certezza in più”. [jwplayer config=”30s” mediaid=”91701″]

  • City scatenato. Dopo Aguero anche Lavezzi?

    City scatenato. Dopo Aguero anche Lavezzi?

    E’ il Manchester City il padrone del calciomercato estivo 2011: dopo aver praticamente chiuso con Sergio Aguero, a lungo il sogno di mercato della Juventus, aver tentato con un’offerta da capogiro (circa 9 milioni di euro ndr) Daniele De Rossi e Samir Nasri il club allenato da Roberto Mancini, nonostante il mancato trasferimento di Carlos Tevez al Coribthians, sta preparando un altro colpo in attacco, Ezequiel Lavezzi del Napoli.

    © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Oggi il procuratore del Pocho ha incontrato a Milano il ds napoletano Bigon per metterlo al corrente di due offerte pervenute dall’estero: una è appunto quella del City, l’altra è quella dell’ambizioso Malaga dello sceicco Al-Thani che vorrebbe ricalcare le orme del “collega” Mansour. Una sfida a suon di petroldollari per convincere l’attaccante argentino. Per liberare Lavezzi servono 31 milioni previsti dalla clausola rescissoria inserita nel suo contratto. Il presidente Aurelio De Laurentiis è stato chiaro ribadendo l’incedibilità di Marek Hamsik ma mettendo in dubbio la permanenza all’ombra del Vesuvio del Pocho confermando l’esistenza della clauola come a dire “Pagare moneta, vedere cammello“. Se le offerte siano reali o no lo scopriremo nelle prossime ore. I tifosi napoletani in queste ore hanno il timore di perdere uno dei giocatori più amati, il Pocho, ma potrebbero presto consolarsi con l’arrivo di un altro argentino capace di infiammare la piazza come pochi e far dimenticare in fretta Lavezzi, De Laurentiis infatti proverà a sferrare il colpo Javier Pastore.

  • Tra Pirlo e la Juve si inseriscono gli sceicchi

    Tra Pirlo e la Juve si inseriscono gli sceicchi

    Domenica complice la squalifica di Van Bommel vestirà nuovamente la maglia da titolare ritornando a ricoprire quel ruolo che per tanti anni è stato il suo habitat in rossonero. Adesso però la presenza di ANdrea Pirlo non sembra più indispensabile per il Milan tanto che da più parti arrivano conferme di un divorzio a fine stagione.

    Il playmaker in scadenza di contratto ha comunque tantissimo mercato e molti club sarebbbero pronti a ricoprirlo con un contratto d’oro per affidargli le chiavi del centrocampo. In Italia la pista più accreditata è quella bianconera, la Juve infatti è alla perenne ricerca di qualità per compiere il definitivo salto di qualità ma a render più difficile il passaggio c’è l’ombra degli sceicchi.

    La Gazzetta dello Sport oggi spiffera di un presunto incontro con gli emissari del Manchester City per la prossima stagione con lo sceicco Mansour disposto ad offrirgli un triennale da 7 milioni di euro a stagione. Pirlo da sempre allettatto dall’esperienza all’estero è però corteggiatissimo dal Malaga dalla scorsa stagione in mano allo sceicco Abdullah Bin Nassar Al-Thani anch’esso ambizioso e con manie di grandezza pare disposto ad alzare ancora l’offerta pur di portare Pirlo nella Liga.

  • Malaga – Real Madrid: uno show, fino all’ultimo canestro. Video

    Malaga – Real Madrid: uno show, fino all’ultimo canestro. Video

    Ecco l’incredibile finale della partita Malaga – Real Madrid del campionato spagnolo di basket. Si decide tutto negli ultimi secondi dei supplementari con un incredibile serie di tiri da 3 punti che manda in estasi tutti i presenti.  Telecronista compreso.

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  • Mourinho: “il mio difetto è non esser ipocrita”

    Mourinho: “il mio difetto è non esser ipocrita”

    Non sono bastate le polemiche dichiarazioni prima della partita contro il Malaga, con le quali il tecnico portoghese alla guida del Real Madrid, aveva apertamente dichiarato guerra alla stampa spagnola e apostrofato Pellegrini come un perdente, poiché dopo aver perso la panchina dei blancos aveva “rimediato” soltanto potendo allenare il Malaga. Infatti dalle parole la squadra di Josè è passata ai fatti. Rispondendo sul campo umiliando la squadra di Pellegrini con un risultato tennistico: 7 a 0. Senza ammettere repliche. Anche se con la vittoria del Barcellona sul Valencia la conquista della Liga rimane sempre di più solo un miraggio.

    Altre bordate sono arrivate dallo Special One per togliersi qualche soddisfazione nei confronti delle numerose critiche della stampa spagnola nei suoi confronti: “Ho abbastanza esperienza e tanti anni di calcio alle spalle, vissuti in culture diverse, da essere preparato a tutto. Quando ti colpiscono una volta, puoi essere preparato o no per la seconda. Ma quando ti hanno già colpito 50, 60 o 70 volte, sei preparato a tutto“.  Non c’è margine per una trattativa di pace!

    Il portoghese inoltre evita di alimentate ulteriori polemiche a distanza con Pellegrini con un laconico: “non c’è molto altro da dire”, ma precisando come nella sua precedente dichiarazione non allenerei mai il Malaga” ci sia da fare maggiore chiarezza su alcuni punti: “è ovvio che non ho nulla contro la città, contro il club o i suoi professionisti. Semplicemente ho risposto senza ipocrisia. Se chiedessero ai giocatori e allenatori migliori del mondo se andrebbero al Malaga, tutti risponderebbero ‘Perché no?’, eccetera, ma non sarebbe la verità. Chi può scegliere, sceglie sempre le soluzioni migliori”.

    Il discorso continua e Mourinho si dice pronto a scusarsi se qualcuno si fosse offeso, rispondendo in maniera originale :non è un problema per me, una volta mi sono scusato con un giornalista ma la verità è che, una volta di più, ho risposto senza ipocrisia. Ma in un mondo ipocrita, non esserlo è un grande difetto. Ed è un difetto che avrò sempre”.

    O lo si odia o lo si ama, non ci sono mai vie di mezzo con un personaggio come lui.
    (Fonte: Italpress – Eurosport)

  • L’ira di Mourinho si abbatte sul Malaga, il Real vince 7-0

    L’ira di Mourinho si abbatte sul Malaga, il Real vince 7-0

    Come spesso accade dopo le parole Morinho fa seguire i fatti. La conferenza stampa dello Special One ieri ha innescato la protesta di tutta la penisola iberica scandalizzata dalle continue polemiche e dall’attacco frontale a stampa, arbitri e avversari.

    Nel giorno in cui al Bernabeu tornava Manuel Pellegrini per la prima volta da avversario il Real Madrid decide di cucirsi addosso i panni del Barcellona deliziando i tifosi con una prestazione super condita da ben sette reti. A sbloccare la partita ci pensa il ritrovato Benzema dopo la mezzora su assist di Xabi Alonso, poi è Di Maria a salire in cattedra segnado prima il raddoppio e poi fornendo a Marcelo l’assist per il tre a zero. Nella ripresa inizia il Cristiano Ronaldo show. Il portoghese è autore di una tripletta che lo lancia in testa alla classifica cannonieri con 28 centri superando il “nemico” Messi.

  • Mourinho al veleno: “Se mi cacciano allenerò in Italia”

    Mourinho al veleno: “Se mi cacciano allenerò in Italia”

    Il solito Mourinho, in conferenza stampa usa parole forti, e ne ha un po’ per tutti, dimostrando come non sia proprio un bel momento per il Real Madrid. Infatti dopo il pareggio contro il Deportivo e l’allungo del Barcellona in classifica la Liga sembra definitivamente in mano alla squadra blaugrana.

    Problemi opposti dunque per gli allenatori di Barcellona e Real Madrird, con  Pep Guardiola sofferente per il mal di schiena che rischia di non partire per la trasferta di Valencia al Mestalla,  e  il portoghese Josè Mourinho sembrato  più nervoso del solito nella conferenza stampa del pre partita contro il Malaga, in un clima  di guerra contro il Barcellona e chiunque non sia in linea con il suo pensiero. Storia già vista in Italia e nel nostro campionato prima del suo addio (con il portoghese che aveva parlava di prostituzione intellettuale di certa stampa).

    Josè non conosce mezze misure e attacca i giornalisti che gli hanno fatto notare come sia facile lamentarsi del calendario della Liga dopo i risultati negativi: “Io non mi sono lamentato del calendario dopo il pareggio col Deportivo, dopo un risultato negativo. L’avevo fatto prima, e chi dice il contrario mente. Viviamo in un mondo un tantino ipocrita. Ora è uscito il calendario del prossimo fine settimana. Il Barcellona giocherà martedì in casa con l’Arsenal e domenica andrà a Siviglia, il Valencia giocherà mercoledì in Germania e il sabato a Saragozza. Così come il Barcellona ha giocato sabato scorso e stasera sfida il Valencia che è sceso in campo domenica.

    L’affondo contro i giornalisti spagnoli continua, ricordando l’ultimo suo periodo italiano quando parlava di prostituzione intellettuale: “Se volete essere ipocriti è un problema vostro, io mi rifiuto. Preferisco essere il sacco della boxe, colpito da tutti i codardi riuniti. Sono nato e cresciuto così e sarò sempre così, non ho paura di dire la verità. So già che domani una banda di codardi mi attaccherà però io vado avanti per la mia strada”.

    Il tecnico portoghese spiega la situazione non facile del giocatore brasiliano Kakà, lanciandogli un’ancora di salvataggio: “Kakà soffre da tantissimo tempo, soffrono il suo talento, il suo gioco, la sua esplosività, e non è una situazione facile. Quando è rientrato non pensavo certo che tornasse subito ai livelli del Milan, del Pallone d’Oro. Il suo è un processo di recupero normale, naturale, difficile”.

    Solo parole al miele per l’ex idolo milanista, nella speranza di ritrovare il grande campione che tutti aspettavano al Santiago Bernabeu, cercando di non mettere fretta al ragazzo: “Kakà lavora sempre bene qui in allenamento, e in campo ci prova. Alcune partite gli vengono meglio di altre per le circostanze stesse della gara, però io continuerò ad appoggiarlo e dargli opportunità perché possa migliorare. È un giocatore e una persona fantastica: bisogna avere pazienza e lasciarlo lavorare. Da parte mia nei suoi confronti non c’è nessuna pressione”.

    Domani la squadra del portoghese dovrà affrontare il Malaga dell’ex tecnico dei blancos Pellegrini.  Tra i giornalisti in sala  c’è chi gli fa notare come a questo punto nello scorso anno il Real fosse primo in classifica con il Barcellona e avesse un punto in più rispetto a quest’anno. Mourinho non fa mancare la sua risposta piena di polemica:

    “Due verità, senza dubbio. Però è anche vero che quel Madrid era stato eliminato al primo turno della Copa del Rey e in Champions doveva rimontare dopo la sconfitta di Lione. E poi c’è una cosa che mi distingue da Pellegrini: che se mi cacceranno io non andrò mai ad allenare il Malaga. Se mi cacciano io andrò ad allenare una grande squadra, in Italia o in Inghilterra”.

    (Fonte: Gazzetta dello Sport)

  • Baptista saluta la Roma, in arrivo Behrami. Mexes verso il rinnovo

    Baptista saluta la Roma, in arrivo Behrami. Mexes verso il rinnovo

    Con l’avvicinarsi della riapertura della finestra di calciomercato, anche la Roma si è messa al lavoro per rinforzare adeguatamente la rosa da mettere a disposizione del tecnico Ranieri.
    E’ stata definita la cessione dell’attaccante brasiliano Julio Baptista che ha già salutato tutti i suoi ormai ex compagni a Trigoria e ringraziando in un’intervista i tifosi per intraprendere una nuova avventura in Spagna nelle fila del Malaga. Baptista, che all’Olimpico non ha mai brillato nei due anni e mezzo di permanenza, porterà nelle casse giallorosse 3 milioni di euro che verranno investiti per l’acquisto di Valon Behrami.
    L’esterno kosovaro naturalizzato svizzero ed ex Lazio attende sempre segnali dalla capitale. L’intoppo è la formula con la quale la Roma vorrebbe prendere il giocatore: prestito con diritto di riscatto a fine stagione a una cifra già concordata (i 3 milioni di euro incassati dalla cessione di Baptista) mentre il West Ham, il club che detiene il cartellino del centrocampista, vorrebbe cederlo a titolo definitivo subito. Facile che comunque le due società giungano ad un accordo al più presto, nell’uno o nell’altro caso.

    Intanto Rosella Sensi ha assicurato dai microfoni di Roma Channel che è intenzione del club prolungare il contratto di Mexes e che sono false le voci messe in giro dalla carta stampata che lo vorrebbero al Milan. Il contratto del difensore francese, di cui se ne discute da mesi, scadrà esattamente il 30 giugno prossimo ma sia la proprietà che lo stesso giocatore hanno sempre affermato di voler continuare nel rapporto di lavoro. Ma fino a quando non arriveranno le firme le parole hanno ben poco valore.