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  • Inter, Maicon e Sneijder in partenza

    Inter, Maicon e Sneijder in partenza

    Lo scorso anno erano stati i principali artefici della vittoria del Triplete, in questa stagione le loro prestazioni sono state sottotono e lontane da quegli standard. In casa Inter Wesley Snejider e Maicon non sono più considerati incedibili, anche in virtù del fatto che prima di poter acquistare il club di Moratti deve vendere, anche perchè con loro due l’Inter potrebbe beneficiare di cospicue plusvalenze. Se gli obiettivi in entrata sono, dunque, Tevez e Sanchez e richiederanno un cospicuo investimento, la priorità è quella di recuperare liquidità.

    L’olandese piace molto a Sir Alex Ferguson, che nelle scorse settimane lo aveva dichiarato esplicitamente e pertanto si attendono le mosse del Manchester United: in tal caso, però, l’Inter si farebbe tentare dalla cessione solo per la cosidetta “offerta irrinunciabile”.

    Per il brasiliano, invece, la pista Real Madrid sembrava la più sicura, con Mourinho grandissimo estimatore di Maicon ma potrebbero inserirsi nella trattativa lo stesso Manchester United ed il Barcellona.

  • Pagelle Napoli-Inter: Eto’o da record 35 gol

    Pagelle Napoli-Inter: Eto’o da record 35 gol

    Pagelle Napoli

    De Sanctis 7 Festeggia la qualificazione alla Champions del Napoli con una grande prestazione, dimostrano ancora una volta come i portieri a volte siano più decisivi degli attaccanti. Soprattutto in una serata dove l’assenza di uno come Cavani si fa sentire. Assolutamente incolpevole sul primo gol di Eto’o, con la palla che viaggia a oltre 100 km/h, lui non può arrivarci.  È fortunato sul palo di Maicon, ma dimostra la sua abilità sulla conclusione di Milito a botta sicura, compiendo un miracolo che tiene i suoi sul punteggio di 1 a 1. Ragno!

    Maggio 6,5 Partita di grande corsa, dove l’esterno di Mazzarri praticamente spinge in continuazione sulla sua fascia, e tiene a bada Nagatomo che stasera è davvero una furia. Crossa e serve assist perfetti per gli inserimenti delle punte. Decisivo anche nell’azione del gol di Zuniga.Da nazionale!

    Zuniga 7 Serviva un vice Lavezzi stasera, perché il Pocho aveva preso il posto del Matador Cavani al centro dell’attacco e con Mascara indisponibile, Zuniga è stata la scelta perfetta. Fortunato e caparbio nell’azione rocambolesca del pareggio napoletano. Insacca la palla in un’azione dove la difesa nerazzurra mostra tutti i suoi evidenti limiti.  A parte il gol tiene in apprensione la retroguardia interista con le accelerazioni e inserimenti sempre pericolosi. Giocatore ritrovato!

    Lavezzi 6,5 El Pocho stasera si carica tutto il peso dell’attacco del Napoli sulle spalle e cerca di essere determinante come il suo compagno Cavani. Dribbling, tanta corsa e qualche buon tiro, ma non è mai incisivo. Nella ripresa come tutti smette di giocare in attesa della festa del San Paolo.

    Hamsik 6,5 Cerca sempre il fraseggio con in compagni di reparto, e tira fuori una prestazione discreta. Festeggia come un forsennato la qualificazione in Champions League, dimostrando di essere davvero attaccato a questa maglia. Marechiaro!

    Pagelle Inter

    Maicon 7 Tanta corsa, tanti ripiegamenti e ottime diagonali difensive. Tanta anche la sfortuna quando nel primo tempo colpisce un palo cercando un tiro a giro, con De Sanctis battuto. Addormentato anche lui nell’azione del gol del pareggio di Zuniga.

    Ranocchia 5 Stasera soffre moltissimo le accelerazioni di Lavezzi e Zuniga. Soprattutto non avendo un centrale veloce come Lucio al suo fianco. Dormita colossale sul gol del Napoli, quando Zuniga stoppa la palla, la perde in area e ha il tempo di battere a rete nell’incertezza generale della difesa nerazzurra. In quei casi spazzare è legge! Mancanza di esperienza.

    Eto’o 7 E stasera sono 35 gol stagionali. Roba da marziani, o roba da Eto’o! Supera anche Ronaldo nella classifica dei cannonieri nerazzurri e vede il suo vecchio record di 36 gol (con il Barcellona) sempre più vicino alla cancellazione. 101 Km/h di velocità per la sua bordata da fuori area. Un gol di rara bellezza, e straordinaria precisione. Ancora una volta te lo trovi a ricoprire il ruolo del terzino per aiutare i suoi compagni in fase di ripiegamento. Senza aggettivi per descriverlo!

    Milito 6,5 Un appunto per Moratti e per la dirigenza interista: Non vendere Milito, facendo una cosa affrettata. Stasera il Principe ha mostrato lampi di genialità, e giocate che ricordavano il Milito della passata stagione. Dribbling e movimenti che hanno mandato in tilt un’intera difesa. Solo il tempismo e la bravura di De Sanctis hanno negato l’emozione del gol al bomber argentino. 5 infortuni muscolari in un anno sono davvero tantissimi per un atleta che ha pagato la sfortuna e nella prossima stagione avrà voglia di dimostrare a suon di gol il suo reale valore.

    Kharja 5,5 Titolare dal primo minuto, ci si aspettava di più da lui. Sbaglia moltissimi appoggi e passaggi, non riuscendo mai ad essere incisivo come vorrebbe Leonardo. Anche in fase di copertura ci sono evidenti lacune, quando perde troppo spesso le marcature e non sale per fare pressing sui portatori di palla. Il riscatto deve guadagnarselo, e sicuramente non ci riuscirà giocando in questo modo anonimo.

  • Maicon al Besiktas? Non esiste nulla

    Maicon al Besiktas? Non esiste nulla

    Il Besiktsas dopo aver messo a segno grandi colpi di mercato, con nomi altisonanti come Quaresma e Guti, torna all’assalto del club nerazzurro con l’intenzione di portare via da Milano il terzino brasiliano Maicon. Notizia che potrebbe sembrare paradossale, considerando che nella stagione passata il giocatore nerazzurro sembrava ad un passo dal Real Madrid con una voglia evidente di cambiare aria e ritrovare il suo tecnico Josè Mourinho.

    La notizia della trattativa è confermata dal ds del club turco, Serdar Adali, che lo annuncia direttamente alla CNN turca: “Siamo pronti a chiudere la trattativa nel giro di due settimane”. Ipotesi di mercato realmente difficile, considerando le ambizioni di un giocatore come Maicon che difficilmente lascerebbe l’Inter per misurarsi in un campionato di basso livello come quello turco. Senza dubbio il Besiktas non avrebbe problemi a livello economico per quanto riguarda le offerte da presentare alla società o per l’ingaggio del giocatore.

    Ulteriori conferme della difficoltà, o dell’impossibilità dell’operazione, arrivano direttamente da Roberto Calenda, procuratore di Maicon che ha parlato a SkySport24 della situazione, smentendo categoricamente le voci che volevano il suo assistito già in accordo con la squadra turca: “I contatti con l’Inter sono giornalieri e mi risulta che il giocatore non sia in vendita. Se ci fosse stata una qualsiasi offerta, l’avremmo saputo visto che con il club nerazzurro ci sentiamo quotidianamente. Ha un contratto con l’Inter e del Besiktas non sappiamo proprio nulla. Per ora non è in vendita, ma nel calcio mai dire mai perché tutto può succedere. Al momento, però, ribadisco che non c’è assolutamente nulla: lo confermo categoricamente”.

    Nella passata stagione le sirene spagnoli si fecero sentire con molta forza, quest’estate ci sarà il rischio di una nuova telenovela tra Inter e Real Madrid? “Indubbiamente Maicon è il miglior giocatore al mondo nel suo ruolo e i top-team possono essere interessati a lui.- aggiunge Calenda– Però gioca nell’Inter, che è campione del mondo, per cui è nella situazione giusta e non ha intenzione di cambiare maglia. Poi, come detto, nel calcio tutto può cambiare velocemente”.

  • Le pagelle di Cesena – Inter 1-2: Pazzini in panchina? Roba da Pazzi

    Le pagelle di Cesena – Inter 1-2: Pazzini in panchina? Roba da Pazzi

    Pagelle Inter

    Maicon 6,5 partita a due facce come l’Inter, dove praticamente non riesce mai ad essere incisivo nel primo tempo e invece ritrova la falcata e il dribbling nella ripresa. Prova a servire le punte con qualche cross ma Pazzini due volte schiaccia di testa e la mette di poco a lato. Poi nell’ultimo minuto di recupero prende il pallone dalla trequarti e pennella un cross perfetto per la testa del Pazzo, che punisce Antonioli e porta i 3 punti a casa per i nerazzurri. Mezzo voto in più per l’assist!

    Ranocchia 5 Pessima la sua prestazione. E si capisce fin da subito quando nei primi minuti si lascia sgusciare via alle spalle Giaccherini lanciato a rete da solo contro Castellazzi. Non bastasse sbaglia molti appoggi facili e soffre la presenza di un gigante come Budan. Tant’è che sul cross di Ceccarelli si ‘scansa’ quasi ciccando la palla di testa (colpevole anche Lucio) lasciando proprio Budan da solo in area libero di segnare. Brutto finale di stagione per lui

    Eto’o 6 Oggi non è in giornata e si nota quando si intestardisce nei dribbling, cercando spazi e spunti che non gli riescono mai. Qualche volta  è anche troppo egoista, quando prova la conclusione a rete senza cercare i compagni meglio posizionati. Si fa perdonare nel finale quando trova la zampata vincente servendo l’assist perfetto per Pazzini in area. È anche suo il merito della rimonta.

    Pazzini 8 Se qualche maligno avesse pensato dopo il lungo digiuno dal gol del Pazzo, che forse non fosse stato proprio l’acquisto del secolo in casa nerazzurra, oggi si sarà ricreduto. Pazzini è un giocatore fantastico e straordinario, ma c’è da capire che il suo habitat naturale è l’area di rigore, e chiedergli di giocare lontano da essa è un crimine puro. Entra nella ripresa e con una doppietta stende il Cesena e ribalta la partita da solo! Un appunto a Leonardo: Come si fa a tenere in panchina un giocatore così decisivo?

    Pandev 4,5 Inguardabile. Dovrebbe essere lui l’uomo ch sostituisce Sneijder e che dovrebbe essere il tramite tra centrocampo e attacco. Non gli riesce praticamente niente, e la cosa più assurda è che chiunque abbia visto la partita non si è accorto se abbia giocato o no. Quando esce per infortunio viene da chiedersi:’ ah ma c’era anche lui in campo?’. Altro appunto a Moratti stavolta: ‘ è proprio necessario tenerlo?’

    Pagelle Cesena

    Budan 6,5 Lotta e sgomita per tutto il primo tempo con Ranocchia, facendolo impazzire e mettendolo in seria difficoltà. Praticamente gli arriva una palla buona nella ripresa e lui la trasforma in rete. Come re Mida tutto quello che tocca diventa oro. Purtroppo per lui quel gol non servirà a nulla ai fini della partita.

    Giaccherini 6 La potenza è nulla senza controllo recitava il testimonial si una nota marca di pneumatici. Bhè vallo a dire a Giaccherini quando non riesce a controllare il pallone in corsa lanciato a rete solo contro Castellazzi. Sfortunato in quell’occasione non demorde e azzanna la fascia come un demonio. Velocissimo e sempre pericoloso per gran parte della partita. Affonda nel finale insieme ai suoi per aver sprecato troppe energie.

    Ceccarelli 6,5 Oggi il suo compito è quello di sostituire Santon, tenuto in panchina proprio contro la sua ex squadra. Scelta azzeccata da Ficcadenti, con Ceccarelli che tira fuori una buona prestazione sotto tutti i punti di vista. Il terzino del Cesena si fa notare soprattutto per gli inserimenti offensivi, e entra di diritto nel gol del Cesena, poiché l’assist per Budan parte dai suoi piedi.

    Jimenez 5,5 Gioca una quantità di palloni indescrivibile, è lui il centro nevralgico dell’azione dei bianconeri, ma oggi non risulta essere così decisivo come altre volte. Sente la partita più di tutto, in particolar modo per il trattamento che gli ha riservato la dirigenza interista. Vuole vendetta ma non la trova, e alla fine la partita gli lascia anche l’amaro in bocca.

  • Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Adesso è allarme in casa nerazzurra. Dopo la sconfitta di Parma e l’addio definitivo alle possibilità di rincorsa scudetto, le notizie peggiori arrivano dalla parte bassa della classifica, con la vittoria della Lazio contro il Catania. La società di Lotito, adesso è a quota 60 punti, a soli 3 punti di distacco dai nerazzurri. Paradossale pensare che in due settimane siano totalmente cambiati gli obiettivi stagionali interisti, con un -2 dalla vetta i primi giorni del mese di Aprile, un quarto di finale più che abbordabile e la sfida in Coppa Italia contro la Roma come ciliegina sulla torta. Tutto cambiato una volta perso il derby, fuori dall’Europa contro lo Schalke 04, e oggi con la  paura-possibilità di perdere il terzo posto proprio ai danni della Lazio, finendo quarti in classifica con l’obbligo di un’estate breve in vista dei preliminari di Champions.

    Leonardo ha collezionato 4 sconfitte nelle ultime 5 gare ufficiali (sconfitta nel derby, contro lo Schalke, vittoria col Chievo, altre sconfitta in Germania e a Parma), un periodo nero che non capitava ai nerazzurri da addirittura 11 anni: durante la gestione Lippi nel 2000. Il tecnico che aveva saputo rimotivare e ricaricare i suoi condottieri dopo la gestione Benitez, adesso sta vivendo il suo peggior momento alla guida dell’Inter. La felicità e l’allegria che contraddistinguevano il suo modo di allenare sono apparse meno chiare nelle pesanti esclusioni di Maicon e Thiago Motta contro il Parma. Senza contare l’uso a metà di Sneijder a Parma privando una squadra stanchissima degli unici giocatori in grado di risolvere le partite anche da soli.

    Per la sfida di Roma in Coppa Italia si dovranno inoltre verificare le condizioni dei giocatori apparsi più stanchi e acciaccati fisicamente, quindi Lucio, Ranocchia per i suoi continui problemi al ginocchio e Chivu per una contusione rimediata a Parma.

    Centrocampo stanco, difesa vulnerabile e attacco sterile, queste sono i più grandi limiti apparsi in maniera evidente nelle ultime uscite stagionali della squadra guidato dal tecnico brasiliano. Poche soluzioni dalla panchina e poche cose da inventare nel modulo. C’è da stingere i denti e provare a gestire le forze per questo sprint finale.  Maicon e Thiago Motta dovrebbero comunque essere disponibili per la sfida di Coppa Italia contro la Roma. In campionato in quest’ottica la sfida contro la Lazio diventa una sfida spareggio, e la panchina di Leonardo in caso di sconfitta traballerebbe, con le prime indiscrezioni su un possibile affidamento della rosa in mano a Beppe Baresi, già vice ai tempi di Mourinho.  Preparando in questo modo la strada per un eventuale ritorno del vate di Setubal in terra nostrana, dopo le notizie giornalistiche sull’iscrizione dei suoi figli alla scuola di Lugano distante soltanto una ventina di minuti dalla Pinetina.

    L’amore di Mourinho per il nerazzurro è  sempre stato evidente agli occhi di tutti e ulteriori conferme di questo attaccamento arrivano dalle frasi riportate sulla Gazzetta dello Sport  durante la sfida tra Real Madrid e Barcellona, dove il portoghese avrebbe domandato cosa avesse fatto l’Inter a Parma, e alla notizia della sconfitta avrebbe risposto con un “vaffa”.

    Dallo spogliatoio arrivano comunque le parole del capitano Javier Zanetti (intervenuto nella trasmissione Staio Sprint) a voler dimostrare come la squadra sia unita e fortemente in sintonia con Leonardo: “Leo sta svolgendo un buon lavoro, non sarebbe corretto condannarlo per questo brutto momento”. Lanciando al tempo stesso parole al miele per un eventuale ritorno dello Special One sulla panchina nerazzurra: “ Mourinho? Per lui le porte saranno sempre aperte, dopo le straordinarie imprese compiute.”

    Il primo amore non si scorda mai, e Mourinho di certo non è stato solo una cotta per tutti i tifosi nerazzurri, giocatori compresi.

  • Danilo il nuovo Maicon, l’Inter si tuffa sul mercato

    Danilo il nuovo Maicon, l’Inter si tuffa sul mercato

    La stagione in casa nerazzurra volge al termine e per la dirigenza è tempo di bilanci e “mea culpa”. Moratti e Branca sono adesso consapevoli di aver sbagliato ad usare il cuore in estate confermando giocatori oramai spremuti in nerazzurro perdendo una ghiotta occasione per far cassa e investire quindi sul restyling della squadra.

    Questa estate però gli interventi dovranno esser mirati e lungimiranti per dare nuova linfa alla squadra e ricompattare un gruppo adesso logoro e stanco dopo le tante debacle. In attesa di capire se sarà davvero Mourihno a tornare alla Pinetina iniziano a circolare i nomi della “rivoluzione”.

    Dopo esser stato vicino alla cessione la scorsa estate dovrebbe dire addio ai nerazzurri Maicon allettato dalle richieste di Spagna ed Inghilterra, Branca al suo posto pare intenzionato a prender un nuovo brasiliano considerato in patria, guardacaso, l’erede di Maicon nella Selecao.

    Il ragazzo è già conosciuto ed insieme a Ganso e Neymar completa il tridente di stelline del Santos, stiamo parlando di Danilo esterno destro con grande predisposizione all’attacco e grandissima confidenza con la palla. Arrivarci non è semplicissimo per l’agguerrita concorrenza e per la frammentazione del cartellino che come per i suoi illustri compagni è diviso tra più società.

  • Parma – Inter, probabili formazioni. Maicon e Thiago Motta in punizione!

    Parma – Inter, probabili formazioni. Maicon e Thiago Motta in punizione!

    Pesa ancora l’eliminazione della Champions League in casa Inter. I nerazzurri dovranno lasciarsi alle spalle le scorie di una sconfitta che obiettivamente lascia ancora l’amaro in bocca.

    Via l’Europa bisogna provare a non abbandonare il sogno scudetto nella sfida di stasera, contro un Parma che lotta per salvarsi, buttando al tempo stesso un occhio al Milan impegnato con la Sampdoria. Un anticipo di campionato che vede parallelismi in entrambe le sfide, dove Milan e Inter lottano per la conquista del titolo e Parma e Sampdoria (inaspettatamente) per staccarsi dalla zona retrocessione.

    La squadra che rischia di più in questo momento è proprio l’Inter, perché stanca e sulle gambe, e come si è visto contro lo Schalke anche con problemi in attacco. Il digiuno di Eto’o è l’elemento più preoccupante insieme alle falle difensive lasciate aperte in ogni partita. C’è da lavorare ma il tempo sta finendo e una sconfitta oggi vorrebbe dire chiudere un altro sogno di rimonta.

     

    INTER- Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia della sfida al Tardini di Parma smentisce cali di tensione psicologica e parla di maggiore attenzione nel gestire le energie per lo sprint finale delle ultime sei partite. Poi avverte i suoi uomini sulle insidie presenti nella sfida odierna: “Il Parma ha tanto interesse nel vincere questa gara e giocatori esperti, ma la nostra squadra sa gestire i momenti difficili, cercando il giusto equilibrio, anche mentale. La squadra contro lo Schalke c’era, anche se è stata una gara normale quando invece doveva essere straordinaria. Tornando al Parma, sicuramente l’attenzione deve essere massima”.

    Riguardo l’undici che scenderà in campo, le novità che arrivano dalla Pinetina sono le esclusioni di Maicon e Thiago Motta, colpevoli di non essersi allenati bene giovedì, quindi il tecnico brasiliano li avrebbe puniti, e in conferenza stampa avrebbe chiuso il caso parlando di esclusione per scelta tecnica. Modulo classico con il rombo, dove in difesa ci saranno Ranocchia, Lucio, Nagatomo e Zanetti al posto appunto di Maicon. A centrocampo dopo la strana esclusione in Champions torna Cambiasso, supportato da Stankovic e Kharja, con Sneijder avanzato Terminale offensivo composto Eto’o per rompere il digiuno del gol e Pazzini rientrante.

    PARMA- Franco Colomba nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter non fa distinzioni tra le due squadre, considerando come i tre punti siano fondamentali per entrambi: “Loro hanno problematiche, ambizioni e obiettivi che valgono comunque come i nostri. Cercheremo di fare una gara degna dell’avversario, ma anche del nostro prestigio e della nostra voglia di fare bene. Una grande squadra come l’Inter può stimolare e stuzzicare, però noi non dobbiamo dimostrare nulla agli altri, ma prima di tutto a noi stessi che abbiamo carattere e volontà. Il nostro assetto tattico sarà prudente, però non saremo impegnati solo a difendere ma anche a ripartire sapendo che è difficile andare lontano senza una prestazione di carattere”.

    Le buone notizie per il tecnico dei ducali Colomba arrivano dall’infermeria dove Hernan Crespo è recuperato e si candida per un posto in panchina pronto a dare il suo contributo a partita in corso. La scelta di un modulo più prudente dovrebbe impedire le avanzate della squadra nerazzurra, infatti il Parma dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 così composto: retroguardia difensiva con  Paletta, Lucarelli, Modesto e Zaccardo.  Centrocampo solido e robusto con Morrone  Dzemaili al  centro e Valiani e Gobbi sugli esterni. La variante potrebbe essere l’inserimento di Candreva a supporto delle due punte Amauri Giovinco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

     

    PARMA(4-4-2): Mirante; Zaccardo Lucarelli Paletta Modesto; Valiani Morrone Dzemaili Gobbi; Giovinco Amauri.

    A disposizione: Pavarini, Angelo, Paci, Galloppa, Candreva, Bojinov, Crespo.

    Allenatore: Franco Colomba.

    Indisponibili: Palladino, Marques.

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Angelo, Dzemail

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti Ranocchia Lucio Nagatomo; Stankovic Cambiasso Kharja; Sneijder; Pazzini Eto’o.

    A disposizione: Castellazzi, Chivu, Materazzi, Coutinho, Obi, Pandev, Milito.

    Allenatore: Leonardo Araujo.

    Indisponibili: Cordoba

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti, Kharja.

  • Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    Inter – Chievo 2-0. Riparte la rincorsa al Milan

    La notizia del giorno è che l’Inter non subisce gol. Arriva di conseguenza anche la vittoria casalinga contro il Chievo, con 3 punti che cancellano almeno momentaneamente le nubi all’orizzonte. Poco spettacolo e molta concretezza in una partita dove i nerazzurri vincono giocando male. Classifica alla mano in attesa di Milan e Napoli l’Inter sale a 63 punti a -2 della capolista impegnata a Firenze. Una vittoria che da morale e serve a preparare al meglio la mission impossibile in terra tedesca contro lo Schalke 04.

    Sneijder non ce la fa e al suo posto scende in campo Stankovic stringendo i denti per la botta ricevuta contro lo Schalke. Kharja si inventa trequartista in un ruolo giù ricoperto nel Genoa. Invariate il resto delle formazioni per entrambe le squadre.

    PRIMO TEMPO – Un Chievo frizzante nei primi minuti sembra non risentire del fattore trasferta e a San Siro  fa la partita. I nerazzurri si vedono davanti con qualche bella  sgroppata del capitano Zanetti che sembra essere in giornata. Bellissima al 15’ la progressione del nipponico Nagatomo che brucia tutti gli avversari e serve un pallone che Eto’o manca di  un soffio. Non passa nemmeno un minuto e arriva una grandissima palla di Maicon per Pazzini che a colpo sicuro in area a tu per tu con Sorrentino incrocia sul secondo palo sbagliando un gol facile.
    Prima mezz’ora di gioco che passa senza grandi emozioni, con le squadre che si studiano come due pugili prima di sferrare il colpo vincente.
    Brivido per Ranocchia al 31’ quando involontariamente serve un pallone al limite della propria area a Moscardelli che prova la botta da fuori senza troppa fortuna. Forcing del Chievo che viene fuori con coraggio e approfitta dei numerosi errori e spazi lasciati dagli uomini di Leo.
    Prova il gol dell’anno Pellissier al 41’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Chievo, colpendo il pallone di tacco al volo ma non trovando la porta. Situazione opposta con i nerazzurri che su corner provano a far male alla difesa gialloblu quando Maicon, defilato in area prova a bucare la rete con un gran tiro che va ad impattare sui cartelloni pubblicitari dando l’illusione del gol. Giannoccaro fischia con due minuti di recupero la fine di un primo tempo che non ha regalato particolari emozioni. Nerazzurri con tanta voglia ma poca sostanza.

    SECONDO TEMPO – Staffetta prevista per Stankovic che lascia il campo dopo il primo tempo e lascia il posto a Sneijder. Partono bene i nerazzurri, ma con azioni sterili che non mettono mai in seria difficoltà la difesa del Chievo. Gli uomini di Leo come nell’analisi di Moratti nel post partita europeo sembrano essere a corto di ossigeno, stanchi per la lunga rincorsa, e quindi non in grado di riuscire a lanciare l’affondo decisivo. Leonardo al 15’ del secondo tempo si gioca la carta Milito, togliendo uno spento Pazzini.
    Brivido al 17’ quando su cross di Thereau c’è il liscio di Maicon, con Constant che non ne approfitta mancando l’impatto con il pallone all’altezza del dischetto di rigore. L’Inter spinge sull’acceleratore e al 21’ sugli sviluppi di un calcio di punzione Maicon serve Cambiasso nel cuore dell’area di rigore, che riesce a coordinarsi e calciare a rete con la complicità di una deviazione. Inter 1 Chievo 0.
    Leo inizia a pensare alla sfida impossibile contro lo Schalke e concede un po’ di riposo ad Eto’o lasciando spazio a Thiago Motta.
    Al 32’ occasionissima per gli uomini di Pioli quando Pellissier servito da Jokic in area sbaglia un rigore in movimento. Altra occasione da gol sprecata da Milito che prova a sorprendere Sorrentino con un pallonetto senza riuscire ad alzare il pallone a sufficienza per impensierire il numero uno del Chievo.
    Raddoppio dell’Inter al 39’ in un’azione rocambolesca con un paio di rimpalli, il pallone finisce sui piedi di Maicon che senza difficoltà mette il pallone in rete da due passi.
    Milito a un minuto dal 45’ manca un gol di testa che l’anno scorso avrebbe segnato ad occhi chiusi.
    Fischio finale con il risultato congelato sul 2 a 0.

  • Cheikh M’Bengue, l’Inter pesca in Francia il nuovo Maicon

    Cheikh M’Bengue, l’Inter pesca in Francia il nuovo Maicon

    Il campionato francese, spesso snobbato dall’Italia può esser una ricca fucina di talenti, sono tantissimi infatti i giocatori proveniente dalla Ligue 1 e inizialmente sconosciuti si sono poi affermati nel nostro calcio diventando tra i migliori al mondo.

    L’esempio lampante è quello di Maicon, il terzino brasiliano acquistato dal Monaco arrivò in nerazzurro tra l’indifferenza generale per poi pian piano scalare l’indice di gradimento fino a diventare il miglior al mondo in quel ruolo.

    Sperando di ripercorrere la stessa strada l’Inter sta monitorando Cheikh M’Bengue, terzino d’origine senegalese del Tolosa. Nato come centrale, M’Bengue classe ’88, è esploso nel ruolo di terzino sinistro, negli ultimi anni è migliorato molto placando la sua irruenza e crescendo tatticamente.

    Il suo costo si aggira sui dieci milioni di euro e insieme all’Inter pare siano interessate il Lione in Francia e Valencia e Villareal in Spagna.

  • Fantacalcio, i consigli del Fantapallonaro per la 31 giornata

    Fantacalcio, i consigli del Fantapallonaro per la 31 giornata

    Rieccoci qui cari fantallenatori. Archiviata la settimana dedicata alle Nazionali, rituffiamoci nel nostro amato fantacampionato. Di sicuro qualcuno dovrà fare i conti con qualche infortunio di troppo (v. Chiellini e Ilicic ad esempio), ma si sa che le Nazionali (così come le Coppe) spesso ci portano in dote situazioni negative. Ma tant’è. Cerchiamo di capire cosa potrà accadere alla ripresa con la 31a giornata.

    Si parte, come di consueto, con i due anticipi del sabato. Alle 18.00 Brescia-Bologna e in serata l’attesissimo derby di San Siro tra Milan e Inter. Si prosegue domenica, con l’anticipo delle 12.30 tra Napoli e Lazio (altra gara molto attesa) e poi il programma delle 15.00, con l’altra grande sfida Roma-Juve a chiudere in posticipo il 31esimo turno. Questi i consigli del fantapallonaro.

    Portieri. Abbiati, Julio Cesar o nessuno dei due? Dico la mia. Io penso che l’Inter parta leggermente favorita e quindi darei fiducia al brasiliano. Eviterei, invece, i portieri dell’altro derby di giornata, quello tra Catania e Palermo. Sorrentino e Mirante non dovrebbero avere problemi. Darei un turno di riposo a Buffon.

    Difensori. Mi ispira molto Maicon e qualcuno del Chievo. Potendo fare due nomi, dico Sardo e Mantovani. Occhio a Kaladze e al possibile bis di Zaccardo, già a segno domenica scorsa con la Sampdoria. Azzardo una bomba di Riise su punizione.

    Centrocampisti. Stankovic potrebbe essere uno dei grandi protagonisti. Jimenez è l’ex di turno, Marco Rossi è da tenere in grande considerazione. Olivera e Taddei gli ultimi due nomi da segnalare.

    Attaccanti. Tralasciando i grandissimi nomi, Maxi Lopez da una parte e Miccoli dall’altra potrebbero regalare qualche bonus, ma anche Floro Flores ed Acquafresca potrebbero dire la loro. Di Michele dovrebbe tornare in campo proprio contro la sua Udinese. Fateci più di un pensierino. Toni segnerà il classico gol dell’ex?

    Attendo i vostri commenti e le vostre richieste. Un saluto dal fantapallonaro.