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  • Derby di mercato. Tevez e Muntari, il Milan batte l’Inter

    Derby di mercato. Tevez e Muntari, il Milan batte l’Inter

    Il derby a Milano è già nell’aria da un pezzo. Partita la scalata da parte degli uomini guidati da Ranieri, e conferme alla mano con i rossoneri che hanno una rullino di marcia inarrestabile, si prevede una stracittadina da cardiopalma per i tifosi.

    Carlos Tevez | © Julian Finney/Getty Images

    Iniziano già le prime tecniche comunicative per allentare la pressione da parte di un furbo Ranieri, che in una recente intervista dichiara come i rossoneri abbiano più da perdere perché stanno lottando per lo scudetto, mentre la sua squadra ancora no. La ricerca della continuità per l’Inter, un’ulteriore conferma per avvicinarsi al titolo di campione d’inverno per gli uomini di Allegri, tagliando virtualmente fuori i cugini dall’affare scudetto. In realtà Ranieri sa benissimo come perdere ora potrebbe rappresentare un contraccolpo psicologico non indifferente, guardando al recente passato è facile ricordarsi come due partite (il derby e i quarti contro lo Schalke04) rappresentarono uno dei momenti decisivi in negativo della scorsa stagione interista.

    DERBY DI MERCATO –  Ovviamente in attesa del derby sul campo, quello sul mercato è già acceso da un bel pezzo, come le vicende Tevez, e l’ultimo caso Muntari testimoniano. Sull’argentino è in atto un vero e proprio intrigo di mercato, con in nerazzurri primi corteggiatori in estate dopo la cessione di Eto’o, per poi puntare dritti su Forlan. I rossoneri privi di Cassano con il placet di Berlusconi e Galliani hanno iniziato a sondare il terreno in quel di Manchester per capire le reali possibilità di strappare l’Apache ai citizens con un prestito con diritto di riscatto, forti di un accordo con il giocatore in quel di Rio. La storia si è evoluta come tutti sanno con l’inserimento-sgarbo da parte di Moratti e Branca, che intravisto uno spiraglio (o solamente per esercitare una pura azione di disturbo) hanno presentato un’offerta decisamente superiore a quella rossonera, puntando su un prestito con obbligo di riscatto a quote più alte, vicina ai 27 milioni di euro.

    MILAN – È notizia di oggi che Galliani sia volato a Londra per chiudere l’affare, e portare in rossonero l’Apache pareggiando quantomeno l’offerta dei cugini nerazzurri. Le ultime notizie parlano inoltre di una “contromossa” secondo cui i rossoneri avrebbero opzionato per giugno il centrocampista nerazzurro Sulley Muntari, in scadenza di contratto alla fine di questa stagione, e quindi a parametro zero. L’affare Tevez potrebbe però veder partire in direzione PSG il brasiliano Pato, ancor più ai ferri corti con Allegri.  Se la prima offerta pervenuta di 28 milioni più bonus non è stata ritenuta valida, fissando l’asticella intorno ai 40 milioni, l’impressione è che intorno ai 35 l’affare si potrebbe chiudere realmente. Occhi puntati anche sul nostro campionato dove il Milan avrebbe intenzione di strappare al Lecce Mesbah per il prossimo mercato estivo.

    INTER – Nerazzurri che anche non riuscendo a strappare Tevez al Milan avrebbero comunque fatto lievitare il prezzo dell’Apache costringendo la dirigenza rossonera ad un esborso più oneroso. Resta da vedere ora dove l’Inter cercherà di reinvestire quei soldi destinati all’argentino: l’ipotesi più calda porta al terzino sinistro Kolarov ex Lazio, ora in forza al City, con i citizens che in questo modo rimedierebbero al no per Tevez e riuscirebbero a togliersi un giocatore che non ha brillato come Mancini si aspettava, cercando di venderlo ad un prezzo non svalutato. Altro nome caldo per l’entrata è quello del giovanissimo classe ‘93 Dybala, stella della seconda divisione argentina già caldeggiato da capitan Zanetti. In merito al caso Kolarov c’è da considerare l’ipotesi di una cessione di Maicon fortemente voluto dall’ex tecnico Leonardo in forza al Psg, che in questo modo potrebbe “saccheggiare” le due milanesi di due campioni del calibro di Pato e Maicon. L’offerta per il terzino carioca potrebbe arrivare subito o a giugno, con i rumors che parlano di quote vicino ai 15 milioni di euro più bonus.

  • Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Inter Parma 5-0, le pagelle. Milito è tornato il Principe

    Dopo aver raccolto le ceneri di una grande Inter, Ranieri ha saputo trasformare questa squadra in un’araba fenice, rinata e tornata grande. Le ambizioni scudetto dei nerazzurri sembravano essere velleità irraggiungibili solo qualche settimana fa dopo i sonori tonfi contro Napoli e Juventus, costringendo lo stesso tecnico Ranieri a iniziare a parlare di rincorsa alla zona Champions. Ora classifica alla mano con la sconfitta della Lazio sul campo del Siena il quarto posto è a un solo punto e in attesa delle partite di Juve e Milan la vetta è distante solo 5 punti. Considerando il derby della prossima settimana non pare più blasfemo fare certi tipi di discorsi.

    Diego Milito | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    A questo punto i meriti di questa piccola impresa vanno a Ranieri in grado di centrare contro il Parma la quinta vittoria consecutiva, dimostrando di aver ridato nuova linfa a giocatori considerati da molti bolliti, come Milito che è tornato a splendere, e lanciando giovani che stentavano a inserirsi nei meccanismi di gioco, come Alvarez che inizia a mostrare giocate da grande campione. Contro il Parma l’Inter è tornata cattiva sottoporta realizzando ben cinque reti e riuscendo nuovamente come era già accaduto contro il Lecce a non subirne. Non sentire le assenze di Sneijder Forlan e Stankovic vuol dire tanto.

    PAGELLE INTER

    Maicon 7 Accende la fascia in attesa della sfida casalinga contro i cugini rossoneri. Alterna fase offensiva e difensiva con la stessa intensità, giocando una partita ai suoi livelli. Tantissima corsa, molti dribbling, infinite discese e un assist con il contagiri per Milito trasformato in rete proprio dal Principe.

    Faraoni 7 nonostante abbia pochissimi minuti per giocare, si fa trovare pronto e quando Ranieri lo butta nella mischia nei minuti finali del secondo tempo per concedere la standing ovation a Milito, lui entra in campo e risulta decisivo, segnando un gol di rara bellezza: tiro al volo da fuori area con traiettoria a scavalcare Mirante e a incunearsi sotto la traversa. La meglio gioventù!

    Alvarez 7,5 La prima mezz’ora di gioco dell’argentino è da urlo: dribbing, assist per i compagni e giocate da vero fuoriclasse che trasformano i vecchi buu di San Siro in scroscianti applausi. Serve un assist perfetto per il primo gol di Milito iniziando a convincere anche i più scettici e guadagnandosi la fiducia di Ranieri e dei compagni che lo cercano in continuazione. Scende nella ripresa, così Ranieri lo preserva per il derby.

    Milito 8 Welcome back Principe! Dopo aver vinto il bidone d’oro 2011 e aver sbagliato l’impossibile sotto porta, Milito torna a farsi bello e spietato nell’area di rigore realizzando una doppietta che gli mancava da secoli, e ritrovando quelle giocate del campione stile triplete. Pregevole la giocata con cui manda in tilt Brandao e poi subito dopo serve l’assist perfetto per Pazzini. Due gol e un assist, quale miglior modo per iniziare l’anno nuovo?

    PAGELLE PARMA

    Mirante 5 Ovviamente se prendi cinque gol il tuo voto ne risente, ma se sui gol di Milito e Pazzini si può dire incolpevole, non è così per il 2-0 di Thiago Motta, dove si tuffa in ritardo non riuscendo a chiudere lo specchio della porta. Sfortunato e un po’ fuori dai pali sul gol capolavoro di Faraoni.

    Brandao 4,5 Non poteva immaginare un debutto peggiore. Anche perché se in una partita subisci un passivo così pesante gran parte dei demeriti è della coppia di centrali. Lui entra colpevolmente in un paio dei cinque gol subiti, dimenticandosi totalmente la marcatura di Milito sul 3-0, e facendosi mettere a sedere sempre dal Principe sull’azione del gol di Pazzini.

    Biabiany 6 Il migliore dei suoi. La voglia di rivalsa c’è tutta, anche la corsa e la grinta con cui affronta la partita. Serve un assist perfetto per Giovinco con la partita ancora sull’1-0, ma il piccolo attaccante spreca clamorosamente. Per il resto non demerita.

    Giovinco 5,5 Dovrebbe spaccare in due la difesa nerazzurra con la sua velocità, con i suoi dribbling e con le sue accelerazioni, ma si ricorda di farlo solo al 26’ del secondo tempo non trovando il gol della bandiera. Si capisce che non è la sua serata quando nel primo tempo di testa ad un passo dalla porta, libero da marcature si divora il gol del possibile pareggio.

    HIGHLIGHTS INTER PARMA 5-0

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  • Psg su Maicon, l’Inter sfida la Juve per Caceres

    Psg su Maicon, l’Inter sfida la Juve per Caceres

    Il Psg è in pressing su Maicon. In caso di addio del terzino brasiliano, la società nerazzurra sfiderebbe la Juventus nella corsa all’uruguaiano Caceres. Altro nome che circola nelle ultime ore è quello di Romulo, connazionale dell’interista, in forza al Vasco da Gama.

    douglas maicon | © Claudio Villa/Getty Images

    Leonardo è ancora alla frenetica ricerca dei 3 acquisti caldeggiati dal nuovo allenatore Carlo Ancelotti per il rinforzamento della squadra già a partire da questo gennaio. L’ex tecnico di Inter e Milan avrebbe deciso di puntare l’attenzione su un suo ex giocatore allenato alla Pinetina, il brasiliano Maicon. Dopo l’addio di Mourinho, il terzino della Nazionale verdeoro ha manifestato segni di insofferenza nel continuare a sposare il progetto nerazzurro, e più volte è stato vicino a vestire la maglia del Real Madrid e quella dei Citizens. L’offerta del club parigino fatta pervenire agli uffici del Palazzo Saras si aggira intorno ai 15 milioni di euro, mentre per il calciatore è pronto un contratto di 5 milioni di euro a stagione.

    Nel pomeriggio è arrivata la smentita di rito del procuratore di Maicon, Roberto Caliendo, il quale intervistato da Sky ha dichiarato quanto segue:

    “Smentisco categoricamente qualsiasi trattativa in essere, non c’è stato alcun contatto né col Psg né con altre società. Maicon sta bene all’Inter. E’ inutile fare speculazioni: lui è e sarà un giocatore dell’Inter”.

    Moratti e Branca però non vogliono farsi trovare nuovamente impreparati come già successo nella recente storia nerazzurra, Mourinho e Leonardo docet. Per questo hanno iniziato a sondare il terreno per il terzino del Siviglia Caceres, sul quale c’è già la Juventus da quasi un mese ma ancora la Signora non riesce a portare l’operazione a termine. L’alternativa all’uruguaiano porta ancora una volta in Sudamerica, terra ormai setacciata in ogni suo angolo durante questa sessione di mercato (Juan Jesus, Lucas e altri). Si tratta di Romulo, terzino destro che nell’ultimo Brasilerao ha giocato con la maglia del Vasco da Gama.

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  • Verso Genoa Inter. Ranieri senza Maicon, Milito recupera

    Verso Genoa Inter. Ranieri senza Maicon, Milito recupera

    Alla vigilia della sfida che vedrà il recupero della partita Genoa Inter (allora rinviata per l’alluvione che colpì Genova) entrambi i tecnici nella tradizionale conferenza stampa analizzano le insidie di un match assolutamente non facile per le loro squadre. Alberto Malesani nonostante l’ultima convincente vittoria dei suoi in trasferta contro il Siena, deve fare i conti con l’inaspettato infortunio del suo giocatore più rappresentativo, Rodrigo Palacio. L’argentino a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate, è fermo ai box per una lesione ai flessori che lo costringerà a saltare le prossime tre partite. Ranieri predica calma mentre rinuncia ai soliti indisponibili tra cui Sneijder e Ranocchia usando molto prudenza con Maicon.

    Claudio Ranieri carico per Genoa Inter | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    QUI GENOA- Il tecnico del Grifone Malesani non usa giri di parole per descrivere la partita di domani: “Per battere l’Inter dobbiamo fare un’impresa”, mettendo in guardia i suoi giocatori: “Tutti pensano sia messa male, ma è sempre l’Inter: merita rispetto perchè ha vinto tanto ed è uno dei migliori club al mondo”. Sull’indisponibilità del bomber argentino Palacio, Malesani parla in maniera sincera ammettendo come Rodrigo sia un punto di riferimento per la sua squadra: “Non ho mai trovato scusanti nel mio lavoro ma Palacio è la nostra punta di diamante. Dovremo fare il possibile per sopperire con la forza del gruppo alla sua assenza. Il nostro obiettivo per ora è quello di recuperare energie fisiche e mentali”.
    Dopo gli ultimi risultati negativi e le numerose critiche piovutegli addosso in maniera un po’ ingenerosa il tecnico rossoblu spiega come non ci siano problemi con i suoi uomini: “Le vittorie sono la medicina migliore perché così cancelli tutto e guardi avanti con fiducia. Non ho mai riscontrato che il gruppo abbia avuto problemi: altrimenti non avremmo 18 punti in classifica. La vittoria ci ha ancora di più motivati”. 

    QUI INTER-  Il tecnico nerazzurro Ranieri apre la sua conferenza stampa con un pensiero per la popolazione ligure colpita dalle alluvioni: “Credo che destinare i ricavi agli alluvionati sia una cosa importantissima, più della partita, per non dimenticare cosa è successo. Per guardare al futuro ed evitare il ripetersi, essere vicini alla gente ligure è importante”.

    La partita di domani potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque per la stagione nerazzurra, riportando l’Inter in caso di vittoria a quota 20 punti, con un distacco di un solo punto dal Napoli. Un rilancio importante che vedrebbe riaperta la corsa obbligata alla zona Champions.

    Ranieri mantieni i piedi per terra e predica calma spiegando come vincere a Genova vorrebbe dire nient’altro che: “..mettere altri 3 punti in cascina. Dobbiamo lavorare senza fare proclami, dobbiamo far bene partita dopo partita a cominciare da domani contro una squadra che ha avuto delle difficoltà, ha giocatori nuovi ma sta facendo bene e a Siena ha fatto bene. Il pubblico è caldo ci aspetta una gran partita”.

    Sulla lista dei convocati a sorpresa manca il nome di Maicon, mentre torna disponibile dopo una lunga assenza Forlan. Sul brasiliano Ranieri è chiaro: “Valuto di caso in caso, ma quando posso cerco di far riposare i calciatori perché giochiamo ogni tre giorni. Per non rischiarlo lo dobbiamo usare col contagocce, l’avevo già avvisato”. Mentre il ‘Cacha’ Forlan: “Sarà in panchina. Bisogna tenerlo fermo con la catene perché vorrebbe giocare sempre, dice sempre che sta bene come Sneijder, poi sta a noi capire se possono o non posso giocare”. Spazio dunque alla coppia Pazzini-Milito con il Principe che secondo le ultime indiscrezioni di Sky dovrebbe aver recuperato dalla botta alla caviglia rimediata contro la Fiorentina e avrebbe l’ennesima opportunità di rompere il digiuno dal gol.

    La conferenza stampa si chiude su temi caldi come il prossimo mercato di gennaio, dove alla domanda su un possibile interessamento di Kucka, Ranieri risponde in maniera furba: “Ho già detto che l’anno scorso ha fatto vedere buone cose, poi lascio alla società fare le considerazioni migliori. Ha giocato poco, qualcuno dice che pensa già all’Inter, non posso giudicarlo per poche partite”.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it

  • Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    L’Inter si giocherà gran parte della stagione nelle prossime 72 ore, nelle sfide di stasera contro la Fiorentina e mercoledì contro il Genoa, dove vincere significherebbe uscire dalla mediocrità di una classifica da incubo.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Come nel miglior libro giallo arriva puntuale l’ultimo colpo di scena, con l’ennesima assenza stagionale di Sneijder, che ufficialmente secondo la società e il tecnico salterà la sfida con i viola a scopo precauzionale per permettere un miglior recupero dell’olandese. In via ufficiosa secondo le indiscrezioni della Gazzetta dello Sport è utile sapere come negli allenamenti di rifinitura l’olandese abbia sentito un dolore all’altezza del retto femorale e come gli esami di accertamento abbiano evidenziato un’elongazione dello stesso muscolo. Arrivederci al 2012 è il nuovo augurio che Ranieri è costretto a fargli.

    Tanti dubbi per Delio Rossi in casa viola, dove la pesante assenza di Montolivo costringerà probabilmente il tecnico della Fiorentina ad adottare un nuovo modulo, con l’ipotesi di un classico 4-4-2. Il morale dopo la vittoria contro la Roma è alto, ma le insidie di una sfida contro l’Inter non rappresentano certamente un ostacolo facile da superare per qualsiasi avversario.

    INTER – Una partita che ovviamente vista la situazione di classifica non è possibile sbagliare, quindi Ranieri si affida al rientro, all’esperienza e alla qualità di un giocatore fondamentale come Maicon per spaccare in due la corsia laterale di sua competenza. Il rientro di un altro big come Lucio dovrebbe far tirare il fiato a Ranocchia apparso meno brillante nelle ultime uscite. Di fronte al colosso Maicon dovrebbe agire nuovamente il gioiellino Marco Davide Faraoni a ricambiare la fiducia del tecnico interista con altre prestazioni di qualità e a servire quei cross utili alle punte per sbloccarsi dopo il ramadan del gol. Modulo classico per Ranieri che sceglie un 4-4-2 coperto e al tempo stesso propositivo in zona offensiva.

    Nel dettaglio Julio Cesar a difendere tra i pali, supportato dalla retroguardia a quattro con Lucio e Samuel coppia centrale e Maicon a destra, con Nagatomo a sinistra per sostituire l’infortunato Chivu. Centrocampo con Thiago Motta e Cambiasso al centro della linea a quattro con Faraoni e Alvarez larghi sulle corsie laterali. Tandem offensivo con Pazzini e l’argentino Zarate ancora atteso per una prova che convinca tifoseria e tecnico, con il presidente poco convinto dell’ipotesi riscatto.

    FIORENTINA – Rossi ha lasciato in conferenza stampa i dubbi relativi al modulo che verrà utilizzato stasera a San Siro, spiegando come l’assenza di Montolivo abbia scombinato tutte le carte in tavola. L’enigma riguarda la possibilità di affidarsi al solito 4-3-2-1 o virare per un più comodo 4-4-2. Dubbi in mediana dove il ballottaggio per una maglia è una corsa a tre tra Salifu, Munari e Romulo. Nessun dubbio per la difesa dove Rossi ritroverà la coppia Natali-Gamberini, con i soliti De Silvestri e Pasqual sulle corsie laterali. Centrocampo con Beherami, largo a destra e Vargas a sinistra per aumentare l’ampiezza dell’azione e mettere in difficoltà il gioco dei nerazzurri. Dubbio sulla posizione di Lazzari che potrebbe giocare nel ruolo del trequartista in appoggio del duo offensivo Gilardino – Jovetic, con il giovane montenegrino che sfrutta il momento positivo sotto porta con una vena realizzativa da attaccante di razza. Gli ultimi dubbi verranno sciolti solo pochi momenti prima dell’ingresso in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER FIORENTINA

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Ranocchia, Nagatomo; Faraoni, Cambiasso, Thiago Motta, Alvarez; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Poli, Coutinho, Muntari, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Munari, Vargas; Lazzari; Gilardino, Jovetic.
    A disposizione: Neto, Romulo, Nastasic, Salifu, Kharja, Ljajic, Silva.
    Allenatore: Rossi.

  • Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Dopo l’ennesima pesante sconfitta casalinga contro l’Udinese, e quella europea contro il Cska Mosca l’Inter è obbligata a vincere per dare una scossa ad uno spogliatoio e ad una rosa fin troppo in crisi, senza far riferimento ad una classifica da incubo. I continui infortuni, (ultimo della lista Chivu che nonostante soffrisse per una caviglia dolorante è stato utilizzato in una partita ‘inutile’ come quella contro il Cska), la condizione precaria di molti senatori, i giovani che stentano a decollare e l’assenza di ‘mira’ sottorete per gli attaccanti sono i problemi che turbano maggiormente i pensieri di Claudio Ranieri e del numero uno nerazzurro Massimo Moratti.

    Riccardo Montolivo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Discorso diverso in casa viola dove il tecnico Delio Rossi può mostrare il sorriso dopo la bella vittoria maturata contro la Roma di Luis Enrique, dimostrando come la sua Fiorentina possa avere un ruolo importante in questo campionato. I rientri di Jovetic e Gilardino hanno ridato peso ad un reparto orfano di calciatori con molta personalità, con il giovane Jo-Jo nella sua stagione migliore.

    INTER – Ranieri storce il naso per l’infortunio di Chivu, ma ritrova il  finalmente il giocatore che più di tutti voleva sulla fascia destra con il rientro di Maicon. Occhio però lo stesso tecnico nerazzurro spiega come il terzino brasiliano debba fare una partita con il freno a mano tirato, evitando di correre troppo su quella fascia, cercando in questo modo di non sovraccaricarlo poiché il brasiliano, essendo al rientro da un lungo stop non è ancora perfettamente al 100%.  Ranieri ammette con assoluta sincerità, come l’Inter di un tempo non ci sia più, quando tutto girava alla perfezione, e in un momento così difficile e delicato per la rosa nerazzurra è necessario l’affetto e il supporto dei tifosi. Ancora out dalla lista dei convocati, Wesley Sneijder che si cerca di preservare per il futuro, non volendo ottenere le solite ricadute sugli infortuni che l’hanno costretto ai box fin troppo a lungo, e per lo stesso motivo non figura nella lista nemmeno il nome di Diego Forlan che procede il recupero in attesa del suo rientro previsto nella prossima trasferta di Genova. Mancheranno in questa partita sicuramente anche Stankovic e Obi, con capitan Zanetti squalificato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese. Tra i rientri invece spiccano i nomi di Lucio e Muntari.

    FIORENTINA – Delio Rossi non sottovaluta i nerazzurri, nonostante il momento negativo che stiano attraversando, avverte i suoi uomini delle insidie che la sfida in trasferta di domani sera potrebbe riservare. I problemi arrivano dall’infortunio di Montolivo (alle prese con una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso, con una diagnosi di uno stop di circa 10 giorni), vero e proprio faro del centrocampo viola, con il tecnico viola che deve correre ai ripari sostituendolo con un giocatore con caratteristiche simili. La scelta potrebbe ricadere sul giovane Romulo, nonostante lo stesso Rossi abbia spiegato come il giocatore sia un esterno e non possa giocare centrale. Quindi c’è aria di cambiamento nel modulo di gioco, adattandosi ai giocatori che l’ex tecnico di Lazio e Palermo ha a disposizione. Da segnalare l’indisponibilità di Alessio Cerci che non recupera dall’infortunio della scorsa settimana. Rientro eccellente al centro della difesa per Natali che sconta il turno di squalifica.

  • Maicon fermo un mese per stiramento

    Maicon fermo un mese per stiramento

    Piove sul bagnato in casa Inter. Il day-after dell’1-2 subìto a San Siro ad opera della capolista Juventus è nerissimo: Maicon, autore ieri del gol del momentaneo pareggio contro i bianconeri, dovrà osservare almeno un mese di stop per uno stiramento di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Tegola per Ranieri e l’Inter che dovranno fare a meno dell’uomo certamente più in forma della squadra in questo momento e che poteva dare sicuramente un grande contributo per tirarsi fuori da una situazione più che preoccupante. Potrebbe rientrare, nella migliore delle ipotesi, già in campionato a Siena contro la squadra di Sannino, bella realtà in questo avvio di stagione, ma se non dovesse recuperare per la fine di novembre potrebbe giocare nel match contro l’Udinese il 3 dicembre al Meazza. Ma l’infermeria nerazzurra non accenna a svuotarsi, anzi si potrebbe riempire se le condizioni di Cambiasso, Lucio e Sneijder, usciti acciaccati dal match di ieri, non dovessero essere confortanti: l’argentino ha dolore al ginocchio, il brasiliano sente fastidio alla coscia destra, mentre l’olandese, sostituito per crampi, è affaticato e non si allena regolarmente da tempo, ma per la sfida con il Lille dovrebbe facrela. Ranieri non sa più a che santo votarsi….

  • Inter-Juventus 1-2 video

    Inter-Juventus 1-2 video

    Juve | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    La Juve risponde al Milan e torna al comando della Serie A: i bianconeri passano a San Siro contro un’Inter non ancora guarita vincendo l’attesissimo derby d’Italia per 2-1. I nerazzurri continuano con la loro crisi di risultati subendo la loro quinta sconfitta stagionale in campionato su nove gare disputate, un ruolino di marcia che è più da zona salvezza che non da scudetto e/o qualificazione in Champions League. Al gol di Vucinic risponde Maicon con un bolide da posizione impossibile ma a decidere il match è Marchisio che, al termine di una triangolazione con Matri, batte con un piatto destro preciso e imprendibile Castellazzi. Il video di Inter – Juventus 1-2 [jwplayer config=”180s” mediaid=”102602″]

  • La Juve espugna San Siro, Inter punita da Vucinic e Marchisio

    La Juve espugna San Siro, Inter punita da Vucinic e Marchisio

    La Juventus lancia un messaggio importante al campionato battendo nella decima giornata l’Inter sempre più nei bassifondi della classifica. A San Siro la partita termina 2-1 per i bianconeri grazie alle reti di Mirko Vucinic (il quinto personale in carriera ai nerazzurri) e di Claudio Marchisio, abile a concretizzare un uno-due con Matri; in mezzo il momentaneo pareggio di Maicon, il migliore dei suoi.

    Inter – Juve | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Avvio di marca nerazzurra, Juve un pò timida nella gestione della palla ma che non soffre particolarmente gli attacchi sterili degli avversari; al 12′ vantaggio bianconero con Vucinic che sfrutta una bellissima azione della coppia Matri-Lichtsteiner con Castellazzi che salva sull’attaccante lodigiano ma nulla può alla sventola ravvicinata del montenegrino. Juve avanti e la sensazione che l’Inter vada subito a cercare il pari, ma nemmeno un giro d’orologio e Matri vede il suo tiro spegnersi di un nulla sul fondo che poteva regalare il 2-0 già nel primo quarto d’ora di gara. Come si suol dire in questi casi “gol mangiato gol subito” 1o minuti dopo Maicon raccoglie un invito di Sneijder al vertice dell’area di rigore e da posizione quasi impossibile fa partire una sventola, deviata da Bonucci, che inganna Buffon e si insacca alle sue spalle: 1-1. Per gli uomini di Conte un film già visto, palle gol sprecate e pareggio subìto, come con il Genoa prima e con la Fiorentina martedì scorso e poteva andargli ancora peggio se il colpo di testa di Pazzini non avesse centrato in pieno la traversa 2 minuti dopo; ma stavolta bastano poco meno di 5 minuti per reindirizzare la partita sul binario giusto: Vucinic la dà a Marchisio, il numero 8 bianconero scambia rapidamente con Matri e tocco sotto all’angolino basso per il 2-1 juventino. Si va verso la fine del primo tempo con un’altra pericolosissima azione bianconera che Lichtsteiner per la troppa fretta spreca malamente, e con una grande azione Pirlo-Marchisio con l’autore del secondo gol a tu per tu con Castellazzi (difesa dell’Inter inesistente) il quale non può far altro che travolgere il centrocampista di Antonio Conte: rigore netto ma per Rizzoli tutto regolare e Castellazzi che si evita anche il sacrosanto rosso. Al riposo il risultato è 1-2. Nella ripresa cambio a sorpresa per Ranieri, che inserisce Castaignos per un vivace Mauro Zarate, cercando di dare più peso all’attacco nerazzurro. Però a farsi pericolosa è sempre la Juventus che approfitta dei contropiedi per mettere in difficoltà la squadra nerazzurra, e dell’efficace possesso palla per addormentare la partita nei suoi momenti cruciali. E sono solo le azioni dei bianconeri alla ricerca del gol della tranquillità: prima spreca Estigarribia che dopo una galoppata sulla sinistra tira debolmente e Castellazzi si salva col piede sinistro (nemmeno calcio d’angolo assegnato alla Juve) e poi Del Piero subentrato a un Vucinic sfinito ma ottimo per corsa e sacrificio, ciccando il pallone a tu per tu col portiere interista. Il finale consegna alla Juve di Conte il primo posto solitario in vetta alla classifica e all’Inter un sacco di interrogativi per il futuro: 5 sconfitte in 9 giornate è un ruolino di marcia più che preoccupante. Se la Juve per lo scudetto c’è, si può dire ugualmente anche per i nerazzurri? Paradossalmente già domenica pomeriggio l’Inter potrebbe essere in zona retrocessione, salvo le vittorie di Bologna e Novara.

  • Inter-Chievo 1-0, le pagelle. E’ tornato “il pendolino” Maicon

    Inter-Chievo 1-0, le pagelle. E’ tornato “il pendolino” Maicon

    Inizia a vedersi la mano di Claudio Ranieri in questa “nuova” Inter che riesce nonostante il risultato stretto a strappare i primi tre punti stagionali sul campo di San Siro. Giusto dare i meriti ad un allenatore che ha di fatto praticamente ridato ad ogni interprete la sua posizione naturale, facendoli rendere al meglio e nonostante la condizione fisica non buona, ha lavorato molto sull’aspetto mentale motivando i senatori a dimostrare di non essere finiti.

    Maicon in Inter-Chievo| © Claudio Villa/Getty Images
    Oltre il risultato i nerazzurri sono stati autori di una buona prova, riuscendo per la prima volta a tenere senza troppi pericoli la rete difesa da Julio Cesar inviolata. Se nella precedente sfida europea contro il Lille molti dei meriti difensivi ricadevano sulle spettacolari parate del portiere brasiliano, oggi gran parte dei complimenti va fatto al reparto arretrato e a un Cambiasso in grande spolvero. Un altro piccolo passo avanti per riportare l’Inter nelle posizioni della classifica che contano. Il Chievo invece è sembrato fin troppo impaurito e senza troppe convinzioni, appoggiandosi troppo spesso alle giocate di Pellissier e di Moscardelli nel finale. Assolutamente inesistente la partita di Paloschi apparso fuori dagli schemi. Pagelle Inter Chivu 7 si lamenta in una recente intervista con un po’ tutti i suoi allenatori nerazzurri, dichiarando come il suo ruolo naturale sia quello del centrale difensivo, spiegando come da 4 anni si sacrifichi sulla fascia per il bene comune della squadra. Ora che ha l’opportunità di dimostrarlo anche con i fatti non sfigura tirando fuori una prestazione da campione fatta di interventi perfetti e giocate di pura classe. Ha il contratto in scadenza a giugno 2012, l’Inter lo sa? Maicon 7,5 Eccolo è quasi tornato ai suoi livelli, come lui stesso spiega ai microfoni di Sky a fine partita dopo aver vinto il premio uomo partita. Praticamente fa sue e giù per la sua fascia per 90 minuti senza fermarsi mai, costantemente cercato dai compagni è davvero in giornata e non si ferma dribblando chiunque gli capiti davanti. Da aggiustare la mira, viste le molte conclusioni sbagliate. Può anche prendersela con la sfortuna nel finale sulla traversa colpita dopo l’ennesima galoppata. Thiago Motta 7 Bella partita del centrocampista italo-brasiliano che riesce a ritagliarsi il giusto spazio a centrocampo e a dettare i tempi della manovra offensiva nerazzurra. Ciliegina sulla torta è il suo stacco imperioso di testa a sbloccare il lungo digiuno nerazzurro sul campo di San Siro. Ottimi i tempi di inserimento e buoni gli scambi con i compagni di reparto a dimostrare che il centrocampo nerazzurro senza di lui perde tanta qualità. Cambiasso 6,5 Altra buona prova per il secondo allenatore in campo dell’Inter, la mente del centrocampo nerazzurro che aiuta il reparto arretrato e fa ripartire l’azione quando può utilizzando a pieno tutta la sua intelligenza tattica. Sbaglia qualcosina sottoporta ma in giornate come quelle di oggi gli si può perdonare senza ombra di dubbio. Sneijder 6,5 Buon primo tempo, condito da molti palloni recuperati, belle aperture per Maicon. Da evidenziare uno splendido assist per Pazzini sprecato dall’attaccante in cerca di un pallonetto difficilmente realizzabile. Manca il gol su punizione solo grazie a un grande intervento di Sorrentino, ma piazza sulla testa di Thiago Motta l’assist vincente direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. Insostituibile. Pagelle Chievo Sorrentino 6,5 Unico grande baluardo tra sé e la porta che difende in maniera eroica. Diversi gli interventi decisivi che evitano un passivo peggiore per i suoi. Splendido volo sulla punizione di Sneijder e ottimo senso della posizione sul tiro a botta sicura di Castaignos da posizione più che ravvicinata. Jokic 5 Soffre per tutti i 90 minuti un cliente scomodo di nome Maicon da arginare sulla sua fascia di competenza. Moscardelli 6,5 Entra nel finale e sfiora in un paio di occasioni il gol, impegnando Julio Cesar nelle uniche parate della partita. Mostra di avere doti tecniche rilevanti soprattutto quando salta Nagatomo nei pressi dell’area con un elastico stile Ronaldinho dei tempi migliori. Pellissier 5,5 Troppo isolato non gli riesce l’impresa di segnare nuovamente a una delle sue vittime preferite. Viene cercato poco e male questa forse può essere una giustificazione per una prova abbastanza incolore per un giocatore da cui ci si aspetta sempre molto. Paloschi 4,5 Assolutamente inadeguato per una partita del genere. Annaspa a tutto campo dovendo affrontare un gigante come Lucio che gli ringhia sulle caviglie e non gli fa mai vedere nemmeno un pallone.