Tag: lukas podolski

  • Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Vittoria pesantissima nella corsa all’Europa per l’Inter che espugna il Friuli per 2-1, il gol vittoria lo segna Podolski pochi secondi dopo esser entrato in campo.

    Ad uscire tra gli applausi però è stata l’Udinese. I bianconeri, nella serata del 205° gol di Di Natale in Serie A, che è valso l’aggancio a Roberto Baggio, sono rimasti in 10 al 40° per il rosso a Domizzi, poi in 9 al 58° quando l’arbitro Rocchi ha espulso Badu autore di una protesta troppo veemente. Nonostante la doppia inferiorità numerica la squadra di Stramaccioni ci ha provato e al 92° ha anche avuto la palla del 2-2 con Perica, salvata in corner.

    Come già detto 3 punti importanti per l’Inter ma certamente Mancini dovrà limare quei difetti, come la mancata capacità di chiudere il match, visti nella serata friulana, per cercare di continuare a tenere vivo il sogno europeo.

    Veniamo al racconto della gara.

    Stramaccioni conferma sostanzialmente l’undici visto contro il Milan sabato scorso, fatta eccezione per Geijo che lascia il posto a Thereau.

    Mancini invece torna a schierare Kovacic dall’inizio, il croato si sistema a metà campo con Medel e Guarin. In difesa Felipe prende il posto dello squalificato Ranocchia.

    Il primo quarto d’ora vede regnare l’equilibrio con alcuni tiri dalla distanza, Guarin per l’Inter, respinge Karnezis, Allan per l’Udinese, palla fuori, poi Hernanes su punizione ribattuta fuori dal portiere greco. Il ritmo cresce a tratti ma almeno sino alla mezz’ora non si assiste ad occasioni pericolose. Proprio al 30° Hernanes ha una buona occasione ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Karnezis. Al 40° Domizzi prende il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in 10. Sul finale di frazione è bravo il portiere dei bianconeri a deviare in corner prima un diagonale ravvicinato di Icardi e poi una conclusione da dentro l’area di Hernanes. Il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0.

    L'esultanza di Podolski | Foto Twitter
    L’esultanza di Podolski | Foto Twitter

    Si riparte e subito l’Inter ottiene il calcio di rigore per il contatto tra Danilo e Kovacic, dal dischetto va Icardi che trasforma. L’Udinese però ha un’immediata reazione d’orgoglio, Allan s’inventa la giocata si avvicina all’area, serve Di Natale che davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter potrebbe subito riportarsi avanti ma la conclusione di Kovacic esce di poco. Al 58° altra svolta, Badu protesta troppo vivacemente per un fallo non fischiato e Rocchi gli mostra prima il giallo poi il rosso diretto, Udinese in 9 contro 11. Al 65° Mancini si gioca la carta Podolski ed il tedesco colpisce subito, con un bel tiro da fuori che batte Karnezis. L’Udinese paga la doppia inferiorità numerica e l’Inter sfiora il gol del 3-1 ancora con Podolski. I nerazzurri gestiscono il gioco e vanno nuovamente vicini alla rete con una conclusione di Hernanes fuori di poco. L’Udinese però, sopratutto Allan, ci crede e prova a spaventare l’Inter nel finale. Nel recupero il Friuli grida al gol ma il colpo di testa di Perica viene salvato in corner. I bianconeri ci mettono tutto il cuore ma non basta, passa l’Inter che continua a sognare l’Europa. 

     

    UDINESE – INTER 1-2 (47° rig. Icardi (I), 50° Di Natale (U), 65° Podolski (I))

    Udinese (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; Allan, Pinzi, Badu; Guilherme (44° Pasquale); Thereau, Di Natale (61° Kone).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’ Ambrosio, Vidic, Felipe, Santon; Guarin (65° Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes (89° Gnoukouri); Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi

    Ammoniti: Pinzi (U), Guarin (I), Karnezis (U), Widmer (U), Palacio (I)

    Espulsi: Domizzi (U), Badu (U)

  • Inter, visite mediche per Lukas Podolski

    Inter, visite mediche per Lukas Podolski

    Finalmente si chiude un importante acquisto per l’Inter, è atteso a Milano dopo una serrata trattativa con l’Arsenal, Lukas Podolski. Atteso l’annuncio ufficiale dalla società nerazzurra che verrà fatto dopo il passaggio delle formalità mediche, il giocatore approda alla corte di Roberto Mancini attraverso la formula del prestito oneroso (2,5 milioni di Euro) ed un riscatto a giugno fissato per una cifra intorno ai 6 milioni di Euro. Un ottimo colpo in rapporto qualità/prezzo.

    E’ stato il D.T. Ausilio a chiudere l’affare, grazie anche allo stesso giocatore che ha abbassato le sue pretese in merito all’ingaggio. Mancini aveva appoggiato l’acquisto già in precedenza ricordando a tutti che con la maglia nerazzurra i tedeschi non hanno mai fallito.

    Lukas Podolski | Foto Twitter
    Lukas Podolski | Foto Twitter

    Nel momento in cui Podolski ha chiesto una cifra inferiore rispetto a quella iniziale l’entourage interista ha messo la sua parte per andare incontro all’Arsenal, colmando la differenza di 1,5 milioni che c’era tra la domanda dei Gunners e l’offerta. Passate le visite mediche è molto probabile che l’Inter faccia di tutto per tesserare il calciatore ed averlo a disposizione in tempo per la gara contro la Juventus.

    Dal 2006 in pianta stabile nel clan della Nazionale, Lukas Podolski fa parte di quel programma iniziato, ormai una decina di anni fa, con la naturalizzazione di molti calciatori nati all’estero e poi inseriti nel giro della rappresentativa tedesca, infatti il giocatore è nato in Polonia. Si è laureato Campione del Mondo quest’estate pur giocando poco ma dando comunque il suo contributo nella fase finale di Brasil 2014 vinto dalla Germania ai tempi supplementari con al rete di Mario Goetze. In carriera le prestazioni migliori le ha offerte con la maglia del Colonia, ma i successi maggiori li ha ottenuti con la casacca del Bayern Monaco. Il primo anno all’Arsenal ha fruttato 11 reti in 33 gare disputate, rispecchiando la sua media da attaccante, infatti Lukas Podolski in 301 partite giocate in carriera in campionato ha realizzato 113 reti. Purtroppo l’anno successivo ed il corrente non sono stati continui, sia per presenze che per prestazioni complici anche piccoli fastidiosi infortuni, quest’anno infatti ha giocato con la maglia dei Gunners sette partite di Premier da titolare ma nessuna rete.

    L’Inter cercava un attaccante di peso, anche a livello di blasone ora l’ha trovato, ma siamo certi che il mercato nerazzurro non si chiuderà qui.

  • Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.

    Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.

    Radamel Falcao e Lukas Podolski
    Radamel Falcao e Lukas Podolski

    Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.

    Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.

    Mattia Destro e Fernando Torres
    Mattia Destro e Fernando Torres

    Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorosso Mattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.

    Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.

  • Per van Persie è duello tra Juventus e Manchester United

    Per van Persie è duello tra Juventus e Manchester United

    La sfida è aperta. Per Robin van Persie il duello è tra Juventus e Manchester United. Le due società hanno mostrato il maggior interesse verso l’attaccante olandese. I bianconeri sono sempre alla ricerca del top player offensivo mentre i red devils vorrebbero affiancare a Rooney, l’attuale giocatore dell’Arsenal.

    WENGER – Il manager francese ormai si è rassegnato all’idea di perdere il terminale offensivo della sua rosa e ha già annunciato gli acquisti di Lukas Podolski e Olivier Giroud, che dovranno rimpiazzare il partente Van Persie che ha rifiutato ogni proposta di rinnovo contrattuale dell’Arsenal, decidendo inoltre di non prendere parte alla tournée asiatica con la squadra per rimanere in Inghilterra ad allenarsi da solo e aspettare l’offerta giusta. Arsene Wenger dalla cessione dell’olandese vorrebbe guadagnare dai 25 ai 30 milioni di euro. Probabilmente troppi per un giocatore in scadenza contrattuale nel 2013. Il manager della società inglese ha posto un paletto. La cessione dovrà avvenire entro il 18 agosto (prima giornata della Premier League).

    Robin van Persie © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    IL DUELLO – Chi vincerà la sfida? Chi riuscirà a convincere il 28enne olandese a vestire la propria maglia? La Juve si è fermata ad un proposta da 5 milioni annui per van Persie, con un’offerta all’Arsenal poco sotto i 20 milioni di euro. Anche lo United avrebbe inviato la stessa offerta ai gunners.

    IL TERZO INCOMODO – E se tra i due litiganti il terzo gode? Roberto Mancini non ha mai nascosto la propria ammirazione per l’attaccante e vorrebbe portarlo al Manchester City. Prima però dovrebbe sfoltire il proprio “parco attaccanti”, composto da Dzeko, Balotelli e Tevez, più i rientri dai rispettivi prestiti di Adebayor e Santa Cruz.

    ALTRE TRATTATIVE – Il Manchester United sta per concludere l’affare con il San Paolo per Lucas, obiettivo principe dell’Inter in questa sessione di mercato. La Juventus attende invece sviluppi dall’incontro di quest’oggi tra Mattia Destro e la Roma. La società bianconera offre un ingaggio più alto al giocatore del Siena che dovrà decidere a giorni la sua futura destinazione.

  • Arsenal ufficiale Giroud, Van Persie libero… per la Juve?

    Arsenal ufficiale Giroud, Van Persie libero… per la Juve?

    Era nell’aria da parecchi giorni la voce che dava Olivier Giroud come erede di Robin van Persie all’Arsenal. Oggi è arrivata l’ufficialità attraverso il sito dei gunners. Giroud, capocannoniere della Ligue 1 2011/2012 con 21 reti, ha già svolto le visite mediche e si è legato ai gunners con un contratto di 5 anni. Al Montpellier, campione di Francia 2012, andranno circa 15 milioni di euro. Il nazionale francese, poco utilizzato dal ct Blanc ad Euro 2012, rappresenta il secondo colpo di mercato per la squadra di Arsene Wenger, che già aveva acquisito dal Colonia le prestazioni di Lukas Podolski, attaccante tedesco prossimo avversario dell’Italia nella semifinale di giovedì sera. Adesso il reparto offensivo dell’Arsenal può considerarsi pronto alla cessione di Robin van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League con 30 reti, ambito soprattutto dalla Juventus di Antonio Conte e il Manchester City di Roberto Mancini.

    Olivier Giroud in azione © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    Il centravanti della nazionale olandese è in scadenza giugno 2013 e l’Arsenal è pronto a venderlo in questa sessione di mercato onde evitare di perderlo a parametro zero. Il costo del cartellino di van Persie si aggira intorno ai 20-25 milioni di euro e la società londinese l’ha ufficialmente messo sul mercato nei giorni scorsi. Gli acquisti di Podolski e Giroud sono l’ennesimo segnale dell’imminente cessione dell’ex Feyenoord, autore in 8 stagioni all’Arsenal di ben 132 gol in 278 presenze. La Juventusè sulle sue tracce da mesi e sembra essere destinazione a lui gradita.

    A Torino avrebbe anche la possibilità di giocare con Andrea Pirlo che dopo il cucchiaio contro l’Inghilterra è stato elogiato dallo stesso Robin su twitter. Tuttavia per la Juve c’è da battere la concorrenza del City dello sceicco Mansour, che è disposto ad offrire al centravanti gunners un contratto da 10 milioni annui mentre alla società londinese verrebbero pagati senza problemi i soldi richiesti da Wenger per liberarlo. La volontà dell’olandese sarà decisiva per la conclusione di questo tormentone di mercato che imperversa ormai da settimane e la Juve potrebbe non essere così sfavorita nella corsa al top player orange.

  • Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Si apre ufficialmente la corsa a Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League con 30 reti. L’attaccante orange ha rifiutato la proposta di rinnovo del suo contratto (scadenza 2013) offertagli dai gunners, che adesso hanno fissato il prezzo per la vendita del loro numero 10. Chi vorrà assicurarsi le prestazioni di Van Persie dovrà sborsare ben 30 milioni di sterline, equivalenti a circa 37 milioni di euro. La cifra è molto alta nonostante l’età del giocatore (29 anni il prossimo 6 agosto) e l’imminente scadenza del suo contratto con i gunners. Se a questo aggiungiamo l’uscita prematura dell’attaccante orange ad Euro 2012 con un solo gol all’attivo e la volontà del giocatore che pretende dalla sua prossima squadra un ingaggio da 7-8 milioni annui, possiamo già prevedere che non saranno molte le squadre disposte ad investire circa 70 milioni di euro netti tra costo del cartellino e ingaggio per acquisire l’ex attaccante del Feyenoord.

    Robin van Persie © BEN STANSALL/AFP/GettyImages

    L’Arsenal ha in mente di liberarsi del 28enne attaccante proprio per evitare di perderlo a parametro zero il prossimo anno. Infatti i gunners hanno già provveduto a rimpiazzarlo in rosa con l’acquisto di Lukas Podolski (a segno ieri in Danimarca-Germania 1-2) e il prossimo acquisto di Olivier Giroud, campione di Francia e capocannoniere (a pari merito con Nenè del Psg con 21 reti) dell’ultima Ligue 1 con il Montpellier. Il 25enne attaccante della nazionale francese avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di Van Persie, che in 8 stagioni a Londra ha totalizzato 278 presenze e 132 gol.

    La Juventus è una delle squadre più calde intorno al nome di Robin Van Persie ma il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbe raffreddare le intenzioni bianconeri. Tuttavia l’uscita prematura dell’Olanda da Euro 2012 e il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbero produrre una forte accelerata nei tempi della trattativa impostata sull’asse Londra-Torino anche perchè i bianconeri possono abbassare la richiesta economica degli inglesi contando sul fatto che in caso di un non accordo quest’estate, il giocatore potrà firmare un nuovo contratto dal prossimo febbraio senza che l’Arsenal abbia un ritorno economico. Chi non avrebbe problemi ad investire i 30 milioni di sterline richiesti dall’Arsenal e l’ingaggio oneroso richiesto dal giocatore è il Manchester City dello sceicco Mansour ma i Citizens dovranno prima sfoltire il reparto avanzato (vedi Edin Dzeko) per evitare un sovraffollamento nella rosa che verrà affidata all’italiano Roberto Mancini. Stesso discorso riguarda il Paris Saint-Germain di Leonardo, che secondo i tabloid inglesi sarebbe pronto ad investire i 37 milioni di euro richiesti dai gunners e ricoprire d’oro il giocatore offrendogli un ingaggio da 1 milione di euro al mese. A queste cifre la Juventus di Andrea Agnelli può fare ben poco e il Paris Saint-Germain si conferma squadra “prezzemolo” del mercato internazionale. I parigini, in attesa di ufficializzare l’acquisto di Lavezzi e dopo aver incassato il no del Milan per Thiago Silva, vogliono rifarsi e completare il reparto offensivo con l’acquisto del bomber olandese. La caccia a Robin Van Persie è appena iniziata e nei prossimi giorni capiremo di più circa la futura destinazione del numero 10 gunners.

  • Benitez vuole Kuyt, Sculli si allontana

    Benitez vuole Kuyt, Sculli si allontana

    Clamoroso cambio di strategie in casa Inter e l’affare Sculli che rischia di saltare. L’esterno calabrese dopo aver salutato i tifosi genoani con tanto di lacrime aspettava l’accordo tra il presidente Preziosi e Moratti per aver l’opportunità di misurarsi con traguardi ancora più alti e ambiziosi.

    L’Inter pare volesse inserire Obinha nella trattativa con il Genoa in un ormai consueto scambio alla pari, il Grifone invece vorrebbe i cinque milioni di euro cash per provare a prender Dos Santos o Podolski.

    Ma il cambio di rotta sarebbe legato alla volontà di Benitez di aver il suo pupillo Kuyt. La trattativa con il Liverpool anche se sottobanco continua ma il limite ultimo è giovedì, se l’olandese giocherà il preliminare di Europa League la trattativa infatti è destinata a saltare.

  • Genoa: Dos Santos o Podolski per sostituire Sculli

    Genoa: Dos Santos o Podolski per sostituire Sculli

    Il presidente Preziosi dopo l’ormai imminente cessione di Giuseppe Sculli all’Inter è pronto a tornare sul mercato per consegnare a Gasperini un alternativa valida.

    I nomi che circolano con più insistenza sono quelli del giovane messicano Giovani Dos Santos e del tedesco di origini polacche Lucas Podolski.

    Dos Santos rivalutatosi in Sudafrica potrebbe arrivare al Grifone come frutto di una nuova partnership con Milan o Inter per prelevare il giocatore dal Tottenham.

    Suggestiva è anche la pista che porta all’attaccante del Colonia e della nazionale tedesca. Sono molte le pretendenti alle prestazioni di Podolski ma a Preziosi dopo i tanti colpi stagionali nulla è precluso.

  • Milan: tutte le strade portano ad Ibra

    Il Milan a piccoli passi e soprattutto nell’ombra si sta muovendo intorno ad Ibrahimovic. Lo svedese è considerato l’uncio giocatore che può aiutare a colmare il gap dalle squadre di vertice e gararntire al Milan un consistente numero di gol.

    La manovra di accerchiamento al Barcellona è ben studiata e il coivolge il potente Mino Raiola, agente di Ibra, nonchè le cessioni di Ronaldinho e Huntelaar. L’olandese sembra si sia rassegnato a dir addio ai colori rossoneri e si aspetta solo di trovare il giusto compresso sia per il giocatore che per la società.

    Di tutt’altro tenore è la situazione Ronaldinho, il Flamengo è uscito allo scoperto forte della voglia di tornare in patria del giocatore ma per il Milan sarebbe più praticabile la pista inglese. Con la cessione del gaucho il Milan si priverebbe di un ingaggio ormai fuori portata ma gli effetti collaterali sarebbero devastanti, sia per questioni di marketing e sia per la pazienza dei tifosi.

    La strategia prevede di far pressione sul Barcellona con l’aiuto di Raiola e avere quindi uno sconto sostanziale sul costo del cartellino. Per l’ingaggio faraonico, oltre ad un adeguamento al ribasso secondo il regime fiscale italiano pare possa intervenire il nuovo sponsor Fly Emirates coinvolgendolo come uomo immagine.

    Di tutt’altro tenore i rumors che portano al tedesco Podolski, il giocatore sarebbe un ottimo colpo per età, prezzo e prospettive di rilancio ma sicuramente non avrebbe il fascino dello svedese e men che meno di Ronaldinho.

  • Mondiali 2010: Argentina – Germania, la storia attende…

    Se non è la sfida che racchiude la storia del calcio, comunque poco ci manca!
    Stiamo parlando di Argentina-Germania che oggi pomeriggio alle 16 si affronteranno a Città del Capo, gara valida per i quarti di finale del Mondiale di Sudafrica 2010.
    C’è in gioco un posto tra le prime 4 squadre al mondo, c’è in gioco la possibilità di andare avanti nel Mondiale per cercare di scrivere per l’ennesima volta il nome della propria Nazione sull’albo d’oro della coppa del mondo.
    Insomma esaminando la situazione non manca niente: tecnica, forza fisica, agonismo, fantasia, tenacia, voglia di vincere e anche “qualche” polemica alla vigilia dell’attesissimo match. Nessuno dei protagonisti le ha mandate a dire, le punzecchiature sono state fatte e poi rispedite al mittente da ambo le parti. Il clima è stato surriscaldato abbastanza, speriamo però che in campo ci sia la massima correttezza.

    Complessivamente è una sfida da 5 titoli mondiali, 2 squadre che tra metà anni 80 e inizio anni 90 non avevano rivali come dimostrano le 2 finali consecutive a Messico 1986 e Italia 1990. 2 sfide finite in parità con la vittoria in Messico dell’Argentina per 3-2 (seconda coppa del mondo per l’albiceleste) e la vendetta tedesca di Roma 4 anni dopo con il rigore di Andreas Brehme quasi a tempo scaduto per l’1-0 teutonico (terzo trionfo per la Germania in un Mondiale).
    Ma a rendere l’ambiente infuocato è il passato più recente, ovvero la sfida di 4 anni fa in Germania dove i padroni di casa eliminarono i sudamericani e non mancarono gli strascichi polemici sia in campo che fuori. Le parole della vigilia evidenziano ancora di più questo punto:

    • Non abbiamo tempo di pensare a Schweinsteiger. I giocatori si stanno concentrando sulla partita perché vogliono vendicarsi dopo l’eliminazione del 2006“.

    Maradona, come al solito, non ha mezzi termini e carica i suoi in vista della sfida, dopo le dichiarazioni del mediano del Bayern Monaco, che ha definito gli Argentini come dei “provocatori” ricordando la rissa dell’ultimo Mondiale.

    • La Germania è più forte del Messico ma noi scenderemo in campo con i giocatori giusti per batterli“.

    Ha poi sottolineato il C.T., una frase che apre la strada verso una novità, cioè il potenziale inserimento di Pastore nell’undici titolare al posto di Di Maria, anche se al momento il neoacquisto del Real rimane favorito.
    Il successo di 4 anni fa dei tedeschi ai rigori rappresenta uno stimolo enorme per l’argentina, che spera di ritrovare, nel momento più importante, anche i gol di Leo Messi, per tornare tra le prime 4 squadre al Mondo, un traguardo che all’Argentina manca dai tempi delle “notti magiche italiane” di 20 fa. Da Maradona a Maradona, insomma!

    La Germania da parte sua non cambierà nulla rispetto al trionfo contro l’Inghilterra. Anche Özil e Podolski partiranno dal primo minuto nonostante i guai muscolari che li hanno infastiditi in settimana: sono troppo importanti per poter essere sostituiti proprio nel momento della verità. Perché se è vero che la Germania è la squadra che probabilmente ha sviluppato il gioco migliore in assoluto in Sudafrica, è anche vero che gli scommettitori sono ancora pronti a puntarle contro.

    • Guardando le due squadre sulla carta, i giocatori argentini sono più forti di noi, ma la situazione era simile anche contro l’Inghilterra“.

    Ha detto Miroslav Klose, che in questo match taglierà il traguardo delle 100 presenze in nazionale.
    La lettura tattica del match sembra piuttosto semplice: due attacchi potenzialmente pirotecnici metteranno a dura prova le difese avversarie in un quarto di finale che si annuncia veramente equilibrato e divertente.

    • Non potremo permetterci nessun errore. L’Argentina gioca un calcio molto fisico ai limiti del consentito. I sudamericani sono gente adorabile, di grande cuore, e sul campo giocano un calcio molto aggressivo, giocano con tutto il corpo, questo fa parte della loro mentalità ed è uno dei loro punti di forza“.

    Ha poi confermato il Commissario Tecnico Joachim Löw.
    2 squadre di grande carattere, 2 tecnici diversissimi ma ugualmente motivati e desiderosi di tornare sul tetto del mondo. Alcuni infatti hanno dipinto Argentina-Germania già come una finale anticipata: probabilmente un’esagerazione, ma quanto basta per far comprendere la tensione che precede questa attesissima rivincita.
    E la storia attende…!

    GERMANIA-ARGENTINA
    Queste le probabili formazioni di Argentina-Germania, partita valida per i quarti di finale in programma sabato (ore 16) a Città del Capo.
    Germania (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling). All.: Loew.
    Argentina (4-2-3-1): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito). All.: Maradona.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010