Tag: luis van gaal

  • Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    Mondiali 2014: medaglia di bronzo all’Olanda, battuto il Brasile

    L’Olanda sconfigge il Brasile con il punteggio di 3-0 nella finale per il terzo posto di Brasile 2014. Gli oranje portano a casa la vittoria già nel primo quarto d’ora con i gol di Robin Van Persie e Daley Blind, poi il sigillo nel recupero di Georginio Gregion Emile Wijnaldum. Il Brasile, padrone di casa, chiude al quarto posto.

    Doveva essere reazione o crollo totale, segnale di orgoglio o resa definitiva. Per il Brasile di Felipe Scolari ancora una volta a manifestarsi sono state le seconde ipotesi. Finisce in maniera tragica, la peggiore, la più negativa: un’esperienza di una squadra che, dopo avere preso sette reti dalla Germania, riesce a subirne tre anche dall’Olanda, scrivendo il peggior risultato di sempre in un Mondiale in termini di gol subiti. Dieci reti in due partite per una squadre completamente allo sbando sotto ogni punto di vista – tattico, psicologico, tecnico e fisico che è scesa in campo con la spina staccata e la testa già in vacanza.
    olanda - van persieNon è un miracolo invece l’Olanda che anche in una partita snobbata alla vigilia dal suo allenatore, conferma la buona qualità di base del collettivo, la grande dedizione sotto la guida di Luis Van Gaal e saluta il mondiale brasiliano regalando il terzo posto dopo il secondo di Sudafrica 2010. Meglio di cosi nella loro storia gli oranje erano riusciti solo nei mitici anni 70′ con Cruyff.

    Al 2′ calcio di rigore per l’Olanda: scappa Robben e Thiago Silva lo stende: ma abbaglio clamoroso dell’arbitro in quanto il fallo è fuori area. Thiago Silva inspiegabilmente viene solo ammonito. Rigore realizzato da Van Persie che porta in vantaggio l’Olanda. Incredibile l’errore di David Luiz che, nell’occasione del rigore, è andato da solo ad accorciare lasciando Thiago Silva solo nell’1 contro 1 con Robben. Al 16′ altro errore di David Luiz  che non mette la palla in calcio d’angolo e di testa appoggia il pallone a Blid che a centro area non può fallire: raddoppio dell’Olanda. Brasile ancora molto deludente; non un’idea tattica, lento folle nelle scelte di certi singoli. Olanda padrona anche quando non ha palla.

    Al 49′ Robben fa un 1-2 velocissimo con Blind dopo che i brasiliani si sono fatti sorprendere da una punizione battuta velocemente. Tackle e salvataggio di Thiago Silva. Al 59′ Vllar dal limite dell’area respinta di Julio Cesar. Al 63′ tiro centrale di David Luiz blocca facilmente Cillessen. Al 75′  ci prova Hulk di prepotenza con il sinistro pallone alto. Al 91′ terzo gol dell’Olanda: palla laterale, cross da destra, tutti i brasiliani guardano, Wijnaldum mette dentro.

    BRASILE-OLANDA (0-2) 0-3

    BRASILE (4-3-3): Julio Cesar; Maxwell, David Luiz, Thiago Silva, Maicon; Luiz Gustavo (46′ Fernandinho), Paulinho (57′ Hernanes), Ramires (73′ Hulk); Oscar, Willian, Jo. Allenatore: Scolari

    OLANDA (3-5-2): Cillessen (90′ Vorm); De Vrij, Vlaar, Martins Indi; Blind (70′ Jaanmat), Clasie (89′ Veltman), De Guzman, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie, Robben.

    AMMONITI: 2′ Thiago Silva; 8′ Robben;  37′ De Guzman; 54′ Fernandinho; 70′ Oscar

  • Juve, mistero Van Gaal. Tra smentite e nuove indiscrezioni

    Juve, mistero Van Gaal. Tra smentite e nuove indiscrezioni

    In tempi non sospetti scrissi un articolo per avallare la candidatura di Luis Van Gaal come nuovo tecnico della panchina bianconera. Il tecnico olandese, antipatico e spesso ingestibile, ha il carattere giusto e l’esperienza necessaria per accollarsi oneri e onori per il rilancio bianconero riuscendo a tener botta ad una piazza oramai vicina all’esasperazione e ad una dirigenza spesso confusa.

    Ieri, come un pesce d’aprile un pò ritardato, è iniziata a circolare una presunta confidenza della moglie di Van Gaal ad una amica “ci trasferiamo a Torino” avrebbe detto la signora Gattin Truus. Il tecnico del Bayern Monaco ha subito smentito “Voci infondate. Mia moglie è l’ultima persona al mondo a poter fare questi discorsi, lei sa che io mi voglio prendere un anno sabbatico. Gliel’ho promesso e lo farò”.

    Ma nonostante le smentite i quotidiani tedeschi oggi riportano di un primo ammiccamento tra i dirigenti bianconeri e l’olandese e una promessa di un secondo incontro, quando la società sottoporrà a Van Gaal le ambizioni e i dettagli del nuovo progetto.

  • Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    Juve, ecco perchè Van Gaal è quello giusto

    La Juventus si trova ancora una volta davanti ad una scelta. Le 8 giornate alle fine del torneo saranno infatti l’ennesimo calvario per i tifosi bianconeri ormai abituati a veder esultare gli altri e a sentire i propri dirigenti parlare di rifondazione e ripartenza.

    A meno di clamorosi colpi di scena alla fine della stagione anche Del Neri saluterà la Vecchia Signora ed è per questo che è scattato, come in ogni stagione dell’era post Calciopoli il totoallenatore. In questi anni la Juventus ha provato varie strategie dalla “vecchia gloria” Deschamps, silurato per la follia di Blanc più che per i suoi demeriti, “all’esperto” Ranieri. Passando per la scelta “giovane” Ferrara “agli aziendalisti” Zaccheroni e Del Neri.

    I “papabili” adesso sembrano esser Luciano Spalletti, Antonio Conte, Roberto Mancini e un pò più defilato Gian Piero Gasperini, tutti allenatori validi e preparati ma per motivi diversi a mio giudizio non adatti al rilancio bianconero. La Vecchia Signora per ripartire veramente ha bisogno di un condottiero capace di sopportare le pressioni della piazza, riempire le lacune dirigenziale e sopratutto disposto alla lotta con la stampa.

    L’identikit porta dritti a Capello o Mourinho, tecnici che per ovvie ragioni non possono esser disponibili in questo momento e la JUve non ha tempo da perdere. Quello che si avvicina di più ai due è però Luis Van Gaal, l’orgoglio tecnico olandese scaricato dal Bayern Monaco ma con un curriculum di tutto rispetto.

    Van Gaal è un esteta, ama far giocare bene le sue squadre adattandosi però al materiale umano che ha a disposizione. L’esperienza in Italia e alla Juventus lo potrebbe caricare ancor di più e tutto questo andrebbe a vantaggio della società. Cambiare tanto per farlo non serve, o resta Del Neri o bisogna prendere il meglio in circolazione dando un taglio netto con le esperienze passate.