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  • Juventus, Buffon rinnova Suarez si avvicina

    Juventus, Buffon rinnova Suarez si avvicina

    La partita con il Chelsea del prossimo 20 Novembre sarà un crocevia importante per la stagione bianconera ma, oltre che sul cammino della Juventus in Champions League, potrà essere un momento importante anche per l’ufficializzazione ed il “nero su bianco” dell’accordo ormai raggiunto fra la società ed il suo capitano Gigi Buffon per il rinnovo contrattuale del portierone fino al 2016, quando avrà compiuto 38 anni. Proseguirà, così, quello che finora è stato un rapporto di grande amore, da quando è iniziato – arrivando dal Parma, nel lontano 2001, con Marcello Lippi in panchina – ad oggi, passando per le stagioni dell’opulenza con Fabio Capello, al calvario della serie B, alla difficile transizione, ed alla rinascita targata Antonio Conte.

    Un percorso lungo ben undici anni, che ha reso Gigi Buffon il pilastro inamovibile dello spogliatoio, soprattutto dopo la partenza di Alessandro Del Piero, l’uomo dalle analisi lucide e schiette, senza peli sulla lingua e contro ogni ipocrisia. Ecco perchè la firma è, ormai, solo una semplice formalità anche se comporterà un taglio netto per il suo stipendio stagionale che passerà dagli attuali sei milioni a tre milioni e mezzo, anche se a questi dovranno essere aggiunti gli eventuali (ma molto cospicui) bonus in caso di vittoria, che potranno anche fargli raggiungere gli otto milioni di euro. Nello specifico, in caso di vittoria dello scudetto il premio sarà pari a cinquecentomila euro e, dunque, il suo ingaggio stagionale salirebbe a quattro milioni; nell’ipotesi di “Triplete”, invece, sommando lo stipendio “fisso” e tutti gli eventuali bonus, si raggiungerebbero gli otto milioni di euro, ossia ben 4 milioni e mezzo in più della cifra-base.

    Gigi Buffon, vicina ufficialità del rinnovo fino al 2016 | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Anche nel caso di Buffon, dunque, la Juventus mette in pratica la politica retributiva “a vincere”, con gli ingaggi direttamente proporzionali ai successi conquistati dalla squadra facendo leva proprio sui bonus legati ai risultati: uno strumento per puntare alle vittorie ed alimentare ulteriormente la “fame” e gli stimoli dei calciatori bianconeri anche se, nel caso di un campione assoluto come Buffon, si tratta di una precisazione quasi superflua. Ancor di più considerando il suo attuale stato di forma fisica e mentale, come lui stesso ha confermato: “Non mi sono mai sentito così bene sotto l’aspetto tecnico. Rispetto ad alcuni anni fa sono meno esplosivo ma ho acquisito altri pregi: l’esperienza, il piazzamento, il saper valutare le situazioni che mi rendono più completo e più forte”.

    Dopo aver formalizzato il rinnovo di Buffon, la Juventus potrà poi dedicarsi ai necessari rinforzi offensivi per la prossima stagione: nella lista dei probabili arrivi torna, così, di grande attualità l’uruguaiano Luis Suarez, sempre più in difficoltà all’interno dello spogliatoio del Liverpool, soprattutto dopo l’ultimo gol realizzato domenica scorsa: dopo aver segnato, Suarez è andato a festeggiare sotto la curva dei Reds ma nessuno dei suoi compagni si è avvicinato per congratularsi con lui, evidenziando ulteriormente la frattura con il resto della squadra. Le difficoltà connesse alla posizione dell’uruguaiano sono un “attrattore” per la Juventus che, alla luce di ciò, ha colto la possibilità di ottenere una cospicua riduzione di prezzo per il cartellino del giocatore che, poi, potrebbe essere “compensata” con la cessione di Alessandro Matri che potrebbe interessare al Chelsea in veste di vice-Torres.

  • Liverpool-Udinese, impresa dei friulani ad Anfield. Finisce 2-3

    Liverpool-Udinese, impresa dei friulani ad Anfield. Finisce 2-3

    IMPRESA!! I friulani espugnano Anfield Road nella seconda giornata della fase a gironi dell’Europa League 2012-2013 con una partita tutto cuore e coraggio. Liverpool-Udinese finisce 2-3 ed esalta i bianconeri, con in testa Guidolin, felicissimi per questa vittoria improbabile alla vigilia, visto lo stato di forma di entrambe le formazioni. Ma ancora una volta, l’ex tecnico di Bologna e Palermo riesce a caricare i suoi ragazzi e regalare una notte magica ai tifosi presenti alla trasferta inglese. Una partita bella da vedere, soprattutto nel secondo tempo, con le squadre lunghe che permettono di vedere occasioni da rete da una parte e dall’altra. Il ritorno da titolare di Di Natale coincide con un suo gol, quello del pareggio ad inizio ripresa da li via al ribaltamento del risultato. In classifica, l’Udinese vola primo in classifica insieme all’Anzhi (vittorioso contro lo Young Boys) a 4 punti. Rimangono a 3 punti gli inglesi. Gli svizzeri invece dopo due sconfitte, mettono a rischio le loro chance di qualificazione al prossimo turno.

    LA PARTITA -Una vittoria in rimonta per i bianconeri che subiscono gli attacchi del Liverpool per tutto il primo tempo e subiscono il gol intorno al ventesimo con un perfetto inserimento del sempre temibile Shelvey che insacca di testa su cross dalla sinistra di Downing. L’unico friulano a rendersi pericoloso dalle parti di Reina nella prima frazione di gioco è il marocchino Benatia che gira bene di testa una punizione di Di Natale trovando la risposta perfetta del portiere spagnolo. Ma nel secondo tempo, Guidolin inserisce Lazzari al posto di Armero e disegna la squadra secondo il collaudato 3-5-1-1 e dopo 30 secondi, l’ex centrocampista di Fiorentina e Cagliari recupera pallone sulla trequarti avversaria, scambia con Di Natale che si fa vedere al limite dell’area, viene servito dallo stesso neo entrato e insacca con un tiro preciso all’angolo alto alla sinistra di Reina. Il Liverpool subisce il colpo e nel giro di due minuti, dal 25′ al 27′ subisce due gol in rapida successione. Prima è Coates ad infilare il proprio portiere cercando di anticipare il proprio portiere, poi è Pasquale a sfruttare al meglio un contropiede ben orchestrato da Di Natale. Intanto Rodgers, tecnico dei reds, pochi minuti prima aveva deciso di inserire l’artiglieria pesante rappresentata da Gerrard e Suarez. Quest’ultimo, su calcio di punizione trova la rete del 2-3. il forcing finale degli inglesi viene fermato in tutti i modi dalla difesa bianconera, grazie agli ottimi Benatia, Danilo e Domizzi, senza dimenticare Brkic autore di un’altra importantissima prova.

    Esultanza friulana al gol di Pasquale © Andrew Yates/Getty Images

    LA CHIAVE – Guidolin ha cercato di prendere alla sprovvista il Liverpool schierando la sua squadra con un inedito 3-4-3. Armero e Pereyra a supporto di Di Natale. Ciò ha provocato l’effetto contrario, con i friulani poco capaci di gestire la palla e ritrovarsi spesso in balia del palleggio degli inglesi. Ad inizio ripresa, l’inserimento di Lazzari al posto di Armero ha riportato ordine nella mente dei giocatori dell’Udinese chee sono stati capaci di tenere testa ai reds.

    LE PAGELLE LIVERPOOL-UDINESE

    Lazzari 7.5: Entra nella ripresa e recupera subito il pallone che servirà a Di Natale per l’1-1. Procura l’autogol di Coates con una punizione tagliata. Serve altro?

    Benatia & Danilo 8: Una garanzia. Difendono dai continui attacchi inglesi nel primo tempo e si esaltano nei minuti finali durante il forcing del Liverpool. Sono pronti al salto in una big.

    Shelvey 7: è sicuramente il talento più importante del calcio inglese in prospettiva. Dimostra di avere carisma e qualità tecniche importanti. Realizza il gol del momentaneo vantaggio.

    Suarez 7: Entra al 64′ e crea almeno tre palle gol e realizza un fantastico calcio di punizione. Per fortuna dell’Udinese è entrato solo nella ripresa.

    TABELLINO LIVERPOOL-UDINESE 2-3

    Liverpool (4-3-3): Reina 6.5; Johnson 6, Carragher 6.5, Coates 5.5, Robinson 6; Henderson 6 (64′ Gerrard 5.5), Shelvey 7, Allen 6.5; Downing 6.5, Borini 5.5 (80′ Sterling 6.5), Assaidi 5.5 (64′ Suarez 7). Allenatore: Rodgers.
    Udinese (3-4-3): Brkic 7.5; Benatia 8, Danilo 8, Domizzi 7; Faraoni 6.5, Badu 6.5, Pinzi 6 (70′ Willians 6), Pasquale 7;  Armero 5 (46′ Lazzari 7.5), Di Natale 7 (85′ Ranegie sv), Pereyra 7. Allenatore: Guidolin.
    Marcatori: 22′ Shelvey (L), 46′ Di Natale (U), 70′ Coates (L), 72′ Pasquale (U), 75′ Suarez (L).

    Azioni salienti di Liverpool-Udinese
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  • Juve, si allontanano due top player: Van Persie e Suarez verso il rinnovo

    Juve, si allontanano due top player: Van Persie e Suarez verso il rinnovo

    Il Top player della Juve sembra pian piano svanire nel nulla in quanto dall’Inghilterra arrivano voci assolutamente negative per il mercato bianconero. Entrambi gli attaccanti puntati dal club torinese sembrano infatti aver cambiato totalmente idea: Van Persie, dopo l’annuncio sul proprio sito dove scrisse che avrebbe lasciato l’Arsenal, si è rimangiato tutto e, nella giornata di mercoledì incontrerà i vertici dei Gunners per firmare il rinnovo e definire gli ultimi dettagli per la prossima stagione con la squadra inglese. Un altro rinnovo sarà quello che avverrà tra Luis Suarez ed il Liverpool: il giocatore dell’Uruguay è infatti riuscito a fare colpo agli occhi del nuovo allenatore Brendan Rodgers, il quale ha intenzione di proporre al calciatore di far parte del suo 4-3-3 come punta centrale.

    Una specie di ritorno al passato per Marotta e Agnelli i quali nel mercato dell’estate 2011 dovettero accontentarsi dell’acquisto di Vucinic dopo il mancato arrivo del Top player: ora infatti i bianconeri hanno rivalutato l’opzione Stevan Jovetic che, nella giornata di ieri, ha fatto parte dei cinque giocatori utilizzati per la presentazione della nuova maglia della Fiorentina. Una mossa, quella di inserire anche Jovetic nella presentazione, fatta quasi appositamente per attirare l’attenzione dei bianconeri che avevano messo da parte l’interesse per il montenegrino: cosa certa è che la viola non vorrebbe perdere un calciatore come Jo-Jo, ma dall’altra parte ha piazzato l’asticella a quota 30 milioni di euro e, se arrivasse chi è disposto a spendere tale cifra, sarebbe pronta a lasciare andare il giocatore.

    Stefan Jovetic © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Inoltre Montella nei giorni scorsi ha contattato Marotta, facendo presente ai bianconeri che il caso Jovetic non è qualcosa di impossibile, sottolineando che Matri, Quagliarella e Giovinco sono sempre stati ben visti dalla Fiorentina e che per completare la rosa sono alla ricerca di un valido centrocampista. Insomma il tecnico viola ha lanciato una provocazione al club torinese: una coppia di attaccanti più Pazienza o Palombo e circa 10 milioni di euro basterebbero alla Fiorentina per lasciare andare il ventiduenne.

    A metterci lo zampino su questa “proposta indecente” dell’ex bomber della Roma potrebbe esserci però proprio Antonio Conte che non sembra essere disposto a cedere Giovinco, talento in cui crede fermamente. Per questo la società bianconera tiene ancora aperto il possibile scambio Pazzini-Krasic, ideato nei giorni scorsi ma ancora in alto mare.

  • Juve, cambio strategia per il top player. Assalto a Jovetic e Destro

    Juve, cambio strategia per il top player. Assalto a Jovetic e Destro

    La Juventus cambia strategia nella rincorsa al top player da assicurare ad Antonio Conte. Almeno è questa l’ipotesi che rimbalza dalle pagine della Gazzetta dello Sport in edicola oggi. L’obiettivo numero uno del mercato bianconero è Robin Van Persie, seguito da Luis Suarez ma la rincorsa ad entrambi i giocatori appare molto lunga e piena di ostacoli. La società di Andrea Agnelli sembra avere invece molta fretta nel chiudere il cerchio del mercato bianconero, davvero ottimo bisogna dirlo fino a questo punto. Antonio Conte vuole il top player offensivo entro la fine di Luglio in modo da poter lavorare al meglio con la squadra in vista della prossima stagione, dove i campioni d’Italia sono chiamati a recitare un ruolo importante anche nell’Europa che conta. Ecco allora che Beppe Marotta è pronto ad accontentare le richieste del suo allenatore spingendo per un vecchio pallino dei bianconeri: Stevan Jovetic.

    Stevan Jovetic © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il 22enne attaccante montenegrino è uno dei talenti migliori del nostro campionato e per strapparlo alla Fiorentina servono 30 milioni, cifra che rappresenta la clausola rescissoria del giocatore. La Juve apprezza il nazionale montenegrino, che a Torino ritroverebbe un suo compagno di nazionale come Mirko Vucinic, e ha intenzione di abbassare le pretese economiche dei viola inserendo nell’affare un giocatore molto gradito alla dirigenza viola e non più indispensabile alla causa bianconera: Fabio Quagliarella. Oltre all’ex Napoli nella trattativa Jovetic potrebbero rientrare anche uno tra Pazienza e Padoin. Il ds viola Daniele Pradè da tempo ha dichiarato che Jovetic non è sul mercato ma come spesso accade nelle sessioni di mercato la volontà del giocatore è l’elemento fondamentale per la buona riuscita di un affare. Se Jojo vuole andar via per la Fiorentina sarà difficile trattenerlo e l’esempio di Ezequiel Lavezzi è emblematico in questo senso.

    Tuttavia un altro tassello fondamentale per l’attacco bianconero potrebbe rivelarsi Mattia Destro. Il bomber di Ascoli Piceno è da settimane al centro di un vero intrigo di mercato e la Vecchia Signora appare favorita rispetto a Inter e Roma nella corsa all’attaccante dell’under21. D’altronde al mercato della Juve manca solo il colpo principe ovvero l’acquisto del top player che infiammi lo Juventus Stadium e garantisca almeno 20 gol stagionali. Nell’attesa che inizi la prossima stagione la strada che porterà la Juve al top player potrebbe aver subito un deciso cambio di rotta.

  • Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    A quanto pare, le trattative di calciomercato possono essere innescate da una “scintilla non scoccata”, da un feeling non nato, sia dal punto di vista calcistico che personale. Sarebbe proprio questo il caso di Luis Suarez, bomber uruguaiano del Liverpool ed ex punta dell’Ajax, e del neo tecnico dei Reds, Brendan Rodgers, che appena insediatosi sulla panchina del club inglese ha avuto un colloquio telefonico con l’attaccante. Gli esiti, però, pare non siano stati particolarmente positivi, considerando che – proprio in seguito a tale telefonata – sarebbe nata l’intenzione del bomber di “cambiare aria” e del tecnico di cercare un’alternativa importante, tra cui  l’olandese Jan Klaas Huntelaar dello Shalke 04.

    Se, dunque, fino alle scorse settimane la porta del Liverpool sembrava chiusa ad  ogni eventuale trattativa, adesso esiste qualcosa di più di uno spiraglio, e la Juventus potrebbe decidere di approfittarne mettendo sul piatto un’offerta “ghiotta”.

    Milos Krasic e 18 milioni di euro cash: di fronte a tale proposta i Reds potrebbero cedere o, perlomeno, iniziare a vacillare, considerando che lo stesso tecnico Rodgers ha mostrato la necessità di acquistare un’ala dalle caratteristiche simili a quelle di Krasic, ossia velocità e corsa, che ben si adatti alla sua idea di gioco. Inoltre, nei mesi scorsi, il Liverpool aveva già cercato l’ala serba, molto gradita all’ex tecnico Kenny Dalglish (poi silurato, ndr).

    Luis Suarez | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    Nel complesso, dunque, sommando la valutazione di Krasic con l’offerta “liquida”, la Juventus metterebbe sul piatto circa 28 milioni di euro, rimanendo in linea con le richieste iniziali del club inglese. La trattativa potrebbe avere buone possibilità di andare in porto, dunque, in particolare se la Juventus decidesse di adottare un atteggiamento di apertura nell’ipotesi che il Liverpool richieda un margine di liquidità maggiore, aggiustando di uno-due milioni la sua proposta. Il Liverpool, infatti, ha necessità di ottenere liquidità per impostare il suo mercato-rinforzi, dopo l’esborso (annunciato dalla BBC) di circa dieci milioni di euro per il gioiellino islandese Gylfi Sigurdsson pupillo dello stesso neo tecnico Rodgers.

    Per la Juventus la convenienza dell’operazione sarebbe comunque importante: in un colpo solo verrebbe piazzato l’acquisto del top player d’attacco di cui tanto si sta parlando, ed anche la cessione di uno dei giocatori ormai fuori rosa, ai margini del gruppo e dello spogliatoio dopo la più che deludente stagione scorsa, in cui non ha saputo confermare i segnali positivi intravisti all’inizio del campionato 2010-2011 con Gigi Del Neri in panchina.

    Il ritorno di fiamma fra Suarez e la Juventus potrebbe divenire, così, una reale possibilità anche perchè l’ingaggio del bomber uruguaiano è in linea con le possibilità del club bianconero e, soprattutto, l’operazione Suarez se dovesse concretizzarsi per come appena spiegato sarebbe la più conveniente fra le possibili alternative a disposizione della Juventus perchè, allo stato dei fatti, l’affare Cavani presenta delle difficoltà notevolmente maggiori da superare, così come l’ipotesi Van Persie è ritenuta eccessivamente onerosa. Dopo i colpi di Isla, Asamoah e Sebastian Giovinco, dunque, la ricerca di Beppe Marotta del famigerato “top player” a completamento del reparto offensivo potrebbe passare proprio da Anfield Road: si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

  • Marotta al CorSport “Van Persie, Suarez o Higuain? Possibile”

    Marotta al CorSport “Van Persie, Suarez o Higuain? Possibile”

    Ospite della redazione del Corriere dello Sport, Beppe Marotta ha parlato a 360° della fantastica stagione della Juve appena conclusa che ha riportato lo scudetto a Torino a distanza di anni (6 o 8 a seconda dei punti di vista che si vuol prendere in considerazione). Inutile dire che, archiviato il campionato vinto meritatamente e la Coppa Italia sfumata in finale, l’argomento caldo che tiene banco in questo periodo in casa bianconera e che interessa maggiormente i tifosi è il calciomercato. Il dg campione d’Italia non si è nascosto e ha confermato l’interessamento verso quei nomi che vengono accostati quotidianamente alla Juventus:

    Uno tra Van Persie, Suarez e Higuain? Possibile. Sono tre elementi interessanti. Cavani? Bisogna sempre tener conto della volontà dei club d’appartenenza. Balotelli? Non ci abbiamo mai pensato: non rientra nel profilo che cerchiamo. Giovinco? Su di lui abbiamo sempre puntato, però doveva ancora affermarsi come il giocatore importante che oggi è. E’ maturato: valuteremo con il Parma“.

    I progetti e le strategie di mercato del club bianconero però non si fermeranno solo all’acquisto del top player in attacco ma saranno orientate anche verso gli altri reparti in modo tale da poterli potenziare ulteriormente: “Abbiamo in programma di aumentare numericamente la rosa, è necessario dal momento che nella prossima stagione con la Champions dovremmo affrontare più partite. Cerchiamo due o tre elementi d’eccellenza senza perdere mai di vista l’equilibrio di un gruppo che ha importanti doti tecniche ed umane. Ci teniamo a rispettare gli equilibri economici: dai nostri elenchi dovremo perciò depennare chi comporterà difficoltà economiche sia a livello di cartellino che d’ingaggio. Borriello? Abbiamo colto un’opportunità di mercato a gennaio: abbiamo un mese per valutare il riscatto. Pogba? Abbiamo rispettato i regolamenti: il ragazzo, per sue motivazioni, non intendeva
    rinnovare. Ci siamo attivati, informando il club, e siamo in attesa della disponibilità. I contatti verbali sono ben avviati. Verratti? La Juventus ha recuperato un forte appeal, non solo tra i giovani. Il desiderio manifestato da Verratti può agevolarci in sede di trattativa, però attorno a lui è scoppiata un’asta e il valore è lievitato. Scambio con Immobile? Non c’è stato nulla. Asamoah? E’ uno dei primi nomi. Rinnovo di Conte? L’allenatore è stato ed è il valore aggiunto, ha meriti grandissimi, è leader del gruppo e artefice primo del successo. Rinnoverà con noi fino al 2015: ratificheremo l’accordo già in settimana. Il prolungamento non è in alcun modo condizionato alle indagini sulle scommesse: nel contratto non metteremo nemmeno clausole che contemplino l’ipotesi di una sanzione. Siamo convinti della sua estraneità e pensiamo sia stato strumentalizzato: conosciamo i suoi valori umani, vogliamo stargli vicini
    “.

    Beppe Marotta ©Getty Images

    Altro tema d’attualità il mancato rinnovo di contratto di Alessandro Del Piero, motivando la scelta della società di non prolungare il rapporto con il suo capitano: “Quando abbiamo stipulato l’ultimo accordo, s’era definita consensualmente l’annualità. La Juve non dimentica quello che fatto Del Piero e rispetta un professionista che ha scritto la sua storia: il fatto che non continui non dipende certo da simpatia o antipatia, l’applicazione delle strategie richiede a volte freddezza“.

    Marotta spiega il segreto del ritorno della Juve ai vertici del calcio italiano dopo Calciopoli e gli ultimi due anni molto difficili e complicati dando i meriti alla famiglia Agnelli: “Il ritorno della Famiglia ai vertici della gestione ha trasmesso un grande senso di appartenenza, la società è stata impostata su competenze specifiche, l’allenatore, intuizione di Andrea Agnelli, conosceva come nessuno l’ambiente e il valore della maglia. Siamo felici di aver restituito nobiltà a un club che attraversava un momento di decadenza. Calciopoli è stata devastante per la Juve. Tutti i protagonisti di quegli anni sentono loro gli scudetti conquistati sul campo e io stesso, da osservatore al tempo esterno, dico che quella squadra avrebbe vinto comunque. La giustizia? Va rispettata, però qui si apre una pagina piena di nuvole. Per noi il trattamento è stato iniquo: c’è un tribunale ordinario che ha definito la società estranea. Le tre stelle sulla maglia? Ci stiamo lavorandoIl nostro orgoglio è aver creato un modello di riferimento.

  • Juve tra Cavani e Suarez, bomber uruguagio per la Champions

    Juve tra Cavani e Suarez, bomber uruguagio per la Champions

    Manca ancora più di un mese alla fine della stagione, considerando anche la finale di Coppa Italia contro il Napoli in programma il 20 Maggio, ma per la Juventus è già tempo di guardare al futuro, programmando la prossima stagione e, di conseguenza, gli acquisti finalizzati a potenziare la rosa, soprattutto in vista della partecipazione alla prossima Champions League. In tal senso, uno dei reparti da potenziare appare l’attacco soprattutto alla luce della filosofia di gioco di mister Conte, e del “flop” di alcuni uomini come Marco Borriello, che ha reso molto meno delle aspettative, soprattutto a livello realizzativo, e che quasi sicuramente non verrà riscattato dalla Roma. Il calciomercato della Juve, dunque, è già iniziato.

    Nella lista di Paratici e Beppe Marotta, infatti, per la prossima stagione si fanno già alcuni nomi importanti e, fra questi, spiccano quelli del bomber del Napoli Edinson Cavani e dell’attaccante del Liverpool Luis Suarez: entrambi venticinquenni, entrambi Nazionali della Celeste, ossia l’Uruguay.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Nonostante le similitudini fra i due, le trattative che potrebbero riguardarli appaiono sostanzialmente differenti. Per quanto riguarda Edinson Cavani, infatti, stando alle dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis, non ci sarebbe margine per intavolare alcuna trattativa, considerando quanto sostenuto dallo stesso patron del Napoli “molti sono interessati ai tre tenori ma i contratti li ho io”, riferendosi esplicitamente alla sua volontà di mantenerli in squadra: una circostanza che, però, potrebbe mutare nel caso in cui la squadra di Walter Mazzarri fallisse l’obiettivo stagionale della qualificazione in Champions League perchè, in tal caso, verrebbero meno gli introiti cospicui che la Coppa dalle grandi orecchie garantisce e De Laurentiis potrebbe dover decidere di sacrificare uno dei suoi tre pezzi pregiati, Hamsik, Lavezzi o, appunto, Cavani. In tal caso, però, la cifra richiesta per il cartellino del Matador sarebbe sicuramente molto elevata, anche alla luce del fatto che la Juventus è una diretta concorrente, oltre che una “rivale storica”: per rilevare Cavani, dunque, potrebbero esser necessari circa 40-45 milioni di euro. Un sacrificio economico importante per il club bianconero, anche se Cavani resta in assoluto l’attaccante preferito sia da mister Antonio Conte (e le  sue valutazioni contano moltissimo in chiave mercato, ndr) sia dal Presidente Andrea Agnelli.

    Data la potenziale onerosità dell’operazione, però, pare che il club bianconero stia valutando attentamente anche altre possibili piste e, fra queste, quella di maggior rilievo appare la soluzione che potrebbe condurre all’uruguagio del Liverpool, Luis Suarez, autore di otto reti nella presente stagione ma che, in altre circostanze, ha mostrato tutto il suo valore dal punto di vista dell’abilità realizzativa, laureandosi capocannoniere nell’ultima edizione della Coppa America, vinta proprio dal suo Uruguay. Il suo cartellino, secondo la valutazione dei Reds comunicata nei contatti informali fra i due club, potrebbe aggirarsi sui 30 milioni di euro, una cifra più “abbordabile” rispetto a quella necessaria per acquistare Cavani, ma rimangono alcuni dubbi circa la rispondenza di Suarez con il profilo ricercato dal club bianconero, non dal punto di vista tecnico, ma considerando alcuni comportamenti del giocatore non propriamente consoni all’immagine della Juventus: basti pensare all’episodio degli insulti razzisti all’indirizzo di Evra.

  • Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Il Manchester City segna 10 reti in 5 giorni e sembra essere tornata la squadra che ha dominato la Premier League per 6 mesi consecutivi. Dopo i quattro gol rifilati al West Bromwich Albion martedi, ieri il City ne fa sei in trasferta contro il Norwich, una delle rivelazioni del campionato. Roberto Mancini si affida di nuovo alla coppia argentina in avanti Tevez-Aguero, con David Silva e Nasri a creare alle loro spalle.

    La partita è subito vivace fin dai primi minuti, Silva scalda subito i guanti a Ruddy con una conlusione ravvicinata dopo uno scambio con Tevez e subito dopo l’Apache viene ammonito per simulazione per una caduta in area abbastanza dubbia. Il Norwich prova ad uscire dalla propria metà campo e riesce con un break ad andare vicinissimo al gol con Holt che di testa va altissimo ma Lescott è attento e salva sulla linea ad Hart battuto. Dopo lo spavento il City si ricompone, e al 18′ in un’azione tutta in velocità Nasri innesca Aguero, che allarga sulla destra per Tevez che appena arrivato al vertice dell’area fa partire un missile sul primo palo sul quale Ruddy non può arrivare. Passano 10′ e il Norwich ancora intontito dal gol subisce anche il secondo, con una combinazione spettacolare Aguero-Tevez, dai e vai con assist di tacco di Tevez e il bomber ex Atletico Madrid non si fa pregare e dal limite calcia di prima intenzione sotto l’incrocio dei pali.

    Nel secondo tempo il tecnico del Norwich corre ai ripari mettendo Surman e Hoolahan che sono i protagonisti della rete che accorcia le distanze al 52′, quest’ultimo crossa dalla sinistra, Hart sbaglia l’uscita e Surnam appostato appena dentro l’area la mette dentro. Il City ci mette un po’ a riorganizzarsi, ci prova ancora Aguero da posizione defilata ma Ruddy è pronto sul primo palo, l’estremo difensore del Norwich però si deve arrendere quando al 73′ Yaya Toure con una percussione centrale arriva al limite e calcia forte e centrale, Ruddy non trattiene e Tevez è il più veloce di tutti e di testa mette dentro il 3-1 e la doppietta personale. Passano 2′ e il City segna ancora, Aguero parte da centrocampo palla al piede, arriva in area sulla sinistra, converge e fa calcia a giro sul secondo palo segnando un grandissimo gol.

    Carlos Tevez © Matthew Lewis/Getty Images

    Ma non è finita qui perchè Tevez qualche minuto più  tardi approfitta di un retropassaggio di Martin al portiere per insaccare il 5-1 e il suo hat trick con Mancini che gli regala addirittura la standing ovation dei tantissimi tifosi del City giunti a Norwich. Anche se il risultato è già in banca da un pezzo il City continua ad attaccare e c’è il tempo per un palo di Aguero e una traversa di Johnson con una gran conclusione dal limite e anche per il 6-1 proprio con il gol dell’esterno inglese su assist di Clichy.

    Ora i Citizens sono in attesa dell’incontro tra Manchester United e Aston Villa oggi pomeriggio, facendo salire la pressione ai ragazzi di Ferguson portandosi a meno 2 punti in classifica. Il City sembra proprio aver recuperato la forma dei tempi migliori ed ha ricominciato a segnare a raffica, tra l’altro vincendo per 1-6, come nella storica vittoria in trasferta a casa United in ottobre.

    Si è disputata anche la semifinale di FA Cup con il derby Liverpool-Everton. Il match non si è giocato ad Anfield o Goodison Park ma a Wembley, teatro delle semifinali e della finale di FA Cup. Prima dell’incontro è stata onorata la tragedia di Hillsborough con un minuto di silenzio, quando nel 1989 durante la finale di FA Cup contro il Nottingham Forest morirono 96 tifosi dei Reds. La partita è lenta e le squadre si studiano arrivando alla conclusione un paio di volte a testa, fino ad arrivare al 24′, minuto in cui l’Everton sblocca in risultato con Jelavic che approfitta di una clamorosa indecisione di Carragher e trafigge il terzo portiere del Liverpool Jones. Il Liverpool prova a risorgere nella ripresa ma Carroll si divora un gol di testa praticamente fatto, e al 64′ con Suarez l’uomo più determinato dei Reds arriva il pareggio, sfruttando un maldestro retropassaggio di Distin al portiere. Il match sembra destinato ad andare ai supplementari ma all’87’ Carroll va più alto di tutti su una punizione calciata da Bellamy e regala la finale ai suoi.

  • Juve: Higuain, Suarez o Dzeko la cura per l’attacco

    Juve: Higuain, Suarez o Dzeko la cura per l’attacco

    La vittoria sull’Inter nel derby d’Italia ha dato una dose di carica emotiva in più alla Juventus che non ha neanche il tempo per festeggiare il secondo successo stagionale e il quinto del dopo Calciopoli sulla rivale storica (2 quelli dell’Inter e 3 i pareggi, ndr) che è già tempo di proiettarsi alla prossima delicata sfida di campionato contro il Napoli allo ‘Stadium’, ennesimo banco di prova per i bianconeri guidati da Conte che poi incroceranno i partenopei nuovamente il 20 maggio prossimo per la finale di Coppa Italia.

    Nella gara con l’Inter è emerso nuovamente un dato statistico che deve far riflettere i dirigenti in prospettiva della prossima stagione, ovvero la sterilità degli attaccanti e il basso rapporto tra gol e occasioni da rete prodotte nell’arco dei 90 minuti di gara. Basti pensare che domenica scorsa è stato un difensore, Caceres, a sbloccare il risultato mentre poi era stato necessario l’intervento di Alessandro Del Piero, uno che sbaglia raramente quando si tratta di metterla dentro, per mettere il risultato al sicuro.

    Il miglior realizzatore è Alessandro Matri con 10 centri stagionali tutti in campionato, anche l’ex bomber del Cagliari però recentemente è stato colpito dal “mal di gol”, non va a segno da oltre un mese, dal 25 febbraio quando fu autore del pareggio importantissimo ai fini della corsa scudetto ai danni del Milan a San Siro. Poi soltanto una serie di prestazioni sotto la sufficienza, per ultima quella contro l’Inter nella quale ha avuto diverse occasioni per sbloccarsi non sfruttate per imprecisione sottoporta. Il secondo marcatore della squadra, a quota 8, è Claudio Marchisio seguito poi da Mirko Vucinic che, dopo tanti flop, è riuscito ad andare in gol con una certa continuità nelle ultime uscite con Bologna, Fiorentina e Milan di Coppa Italia, risultando decisivo in particolar modo contro i rossoneri siglando la rete decisiva ai supplementari per la qualificazione alla finale. Male invece Fabio Quagliarella, due reti all’attivo per lui e tanti gol sbagliati, ancora peggio ha fatto Marco Borriello, mai andato in rete quando è stato chiamato in causa al contrario di Del Piero se si considera che il numero 10 è l’attaccante che è stato utilizzato di meno (a parte Borriello che però è arrivato a Torino solo a gennaio) di quelli presenti in rosa.

    Nedved e Marotta © Claudio Villa/Getty Images

    E considerando come l’anno prossimo la Juventus tornerà, quasi certamente, a respirare aria europea, Marotta dovrà reperire sul mercato un attaccante, il tanto declamato top player, che possa curare questa “malattia”: in cima alla lista del dg ci sono sempre due nomi, uno è Gonzalo Higuain l’altro è Luis Suarez il quale a fine stagione molto probabilmente lascerà il Liverpool perchè desideroso di giocare la Champions League il prossimo anno. Dei due sicuramente è l’uruguagio che ha le più alte probabilità di indossare la maglia bianconera, sia per l’abbordabile costo del cartellino (27-28 milioni rispetto ai 40 di Higuain) sia perchè difficilmente il Real Madrid si priverà dell’attaccante argentino.

    Ma negli ultimi giorni nella “volata” per l’attacco bianconero si è intromesso anche quell’Edin Dzeko fortemente corteggiato nell’estate di due anni fa dal club di Corso Galieo Ferraris e che a fine stagione potrebbe essere scaricato da Roberto Mancini. Un ritorno di fiamma quello per il centravanti bosniaco che a Manchester è chiuso da Balotelli, Aguero, Silva, Nasri e il rientrante Tevez. Più fredde invece le piste che portano a Robin Van Persie dell’Arsenal, sul quale è forte l’interesse proprio di City e Real, e Leandro Damiao dell’Internacional di Porto Alegre.

  • Guerrero video entrata killer, 8 turni di squalifica

    Guerrero video entrata killer, 8 turni di squalifica

    Stangata per l’attaccante peruviano dell’Amburgo Josè Paulo Guerrero dopo l’entrata killer di cui si è reso protagonista sabato nel corso del match di Bundesliga contro lo Stoccarda. Guerrero, non a caso soprannominato “il Barbaro”, con la sua squadra sotto di quattro reti tra le mure amiche ha pensato bene di sfogare la sua frustrazione sul portiere ospite Ulreich, uscito dall’area fino alla baniderina del calcio d’angolo per proteggere l’uscita del pallone e conquistare una rimessa.

    L’entrata assassina è costata a Guerrero ben 8 giornate di squalifica e rivendendo il video bisogna ammettere che questa volta sono tutte meritate. Qualche mese fa una mega stangata era stata inflitta anche all’attaccante del Liverpool Luis Suarez avuta però per gli insulti razzisti ad Evra.

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