Tag: luis enrique

  • Atalanta – Roma 4-1, le pagelle. Denis straordinario, Luis Enrique bocciato

    Atalanta – Roma 4-1, le pagelle. Denis straordinario, Luis Enrique bocciato

    Da una parte la gioia dell’Atalanta, dall’altra il dramma sportivo della Roma. Non ci sono mezze misure in questa partita che per tutti i 90 minuti vede una squadra padrona del match ed un’altra smarrita e in balia dell’avversario. I bergamaschi hanno annichilito i giallorossi sotto ogni profilo. La tattica di Colantuono è logica e perfetta: organizzazione difensiva e contropiede letale. A Luis Enrique neanche le briciole. Il suo undici si può definire a stento squadra, non ci sono idee, non c’è brillantezza fisica e non c’è traccia di grinta e orgoglio. Il resto lo ha fatto l’esclusione di De Rossi che si è accomodato in tribuna per provvedimento disciplinare (causa un ritardo nella riunione tecnica pre-partita) e la grandissima voglia di vincere dell’Atalanta con Denis e Marilungo veri fenomeni. Ora gli orobici sono distanti dalla zona calda della retrocessione e possono aspirare a posizioni da stagione indimenticabile. Per la Roma c’è solo il caos: obiettivo Champions praticamente sfumato, bufera nello spogliatoio e contestazione dei tifosi.

    PAGELLE ATALANTA

    Colantuono 7,5 Mette in campo una squadra perfetta. Tatticamente surclassa il collega spagnolo e prepara il match in modo sopraffino conferendo ai suoi una dimensione psicologica da big. L’Atalanta di Colantuono è una vera mina vagante della Serie A.

    Denis 8 Tripletta da sogno per lui. Ogni palla che tocca è oro colato e si trasforma in gol. Se non bastasse partecipa attivamente al gioco della squadra con grande qualità nei movimenti e nei gesti tecnici.

    Marilungo 7,5 Gol e assist per il giovane attaccante uniti ad una corsa costante e sfrenata. E’ indemoniato atleticamente, ma rimane sempre lucido nei repentini contropiedi atalantini.

    Maxi Moralez 7 Regala un sublime assist a Denis ed è sempre scattante e preciso. La sua velocità è basilare nel gioco di contropiede soprattutto se El Nano mette in luce una intelligente visione di gioco e il sacrificio per la squadra.

    Manfredini 7 Lì dietro non sbagliano nulla eppure i clienti sono molto scomodi. Essendo il leader della retroguardia detta i tempi di movimento della linea difensiva e le marcature in modo impeccabile.

    Cigarini 6,5 E’ il regista della squadra, ma ha polmoni da mediano puro. Rischia con la reazione su Osvaldo, ma la prestazione rimane di alto livello

    Brighi 6,5 Mette la voglia di rivincita dell’ex senza cattiveria inutile e dimostra ancora una volta il suo valore assoluto di giocatore importantissimo in fase difensiva, ma capace di orchestrare le ripartenze.

    Stendardo 6,5 Si conferma centrale di grande affidabilità soprattutto nel gioco aereo e sul gioco d’anticipo.

    Bellini 6,5 Entra dopo 10 minuti del primo tempo e dà il solito apporto di grande concretezza ed esperienza.

    Peluso 6,5 Come tutta la linea di difesa non concede nulla agli avversari temporeggiando in pressione senza commettere fallo e seguendo all’unisono i movimenti dei compagni di reparto.

    Schelotto 6 Entra quando la partita è già sul binario dei tre punti, ma non smette di correre per la squadra.

    Carrozza 5,5 E’ fra i meno brillanti dei suoi. Non spinge con grande qualità sulla fascia, ma comunque difende sempre in modo molto ordinato.

    Consigli 5 E’ l’unica nota stonata dello strepitoso pomeriggio atalantino. Commette una papera clamorosa sul gol di Borini ridestando una Roma pressochè defunta.

    PAGELLE ROMA

    Luis Enrique © Marco Luzzani/Getty Images

    Luis Enrique 3 La partita è fondamentale per l’intera stagione e lui decide di escludere De Rossi per un leggero ritardo nella riunione pre-partita. In ciò la società lo appoggia, ma come lo stesso Baldini ha riferito, nel pullman che portava la squadra allo Stadio l’asturiano è sembrato un uomo molto amareggiato e confuso. Questo atteggiamento non può aiutare una squadra nelle ore che precedono una gara importante soprattutto se composta da molti giovani in cerca di fiducia e modelli forti di riferimento. In campo la situazione non migliora. La tattica suicida dei terzini che fanno le ali si è ormai dimostrata perdente e la Roma prende gol in fotocopia per questo motivo. La squadra non gioca e non lotta, non ha identità e si fa prendere dal nervosismo isterico. Dov’è l’allenatore?

    Borini 6 Ha il merito di siglare il gol della speranza romanista e continua a lottare come un leone anche a risultato compromesso.

    Taddei 6 Spinge pochissimo sulla destra, ma le poche volte crea pericoli. Sulla sua fascia l’Atalanta non è mai pericolosa e questo vuol dire tantissimo considerando il colabrodo della difesa.

    Lamela 5,5 E’ uno dei pochi a dimostrare un pò di grinta e prova più di una volta a dare la scossa ai suoi con giocate personali, ma non è giornata per la Roma.

    Marquinho 5,5 L’ultimo arrivato gioca una discreta partita. Perlomeno ha voglia di fare e di correre e dimostra una buona personalità andando più volte al tiro con risultati però abbastanza deludenti.

    Josè Angel 5 Entra nella ripresa ma non aggiunge nulla alla Roma, anzi manifesta ancora una volta una svagatezza difensiva inaccettabile.

    Stekelenburg 5 Non ha colpe evidenti, ma la sensazione è che un portiere del suo calibro avrebbe potuto sventare qualche minaccia in più.

    Gago 5 La lentezza si unisce alla superficialità dei passaggi e alla pochezza in regia. De Rossi è di un altro pianeta in quel ruolo, ma oggi guarda l’argentino seduto in tribuna.

    Heinze 5 E’ sempre preso in velocità perchè la Roma è messa male. Nel gol del 3 a 1 ci mette anche del suo ciccando l’intervento in anticipo su Marilungo.

    Juan 4,5 Come il collega argentino subisce la scriteriata tattica romanista, ma commette anche vistosi errori individuali. Sembra mancare di cattiveria agonistica.

    Pjanic 4,5 Sembra invisibile. Dovrebbe essere lui l’uomo di qualità a centrocampo, ma è troppo timido. Sbaglia passaggi e lanci banali, non ha idee e manca la voglia di lottare. Acerbo.

    Cassetti 4 Entra a freddo dopo mesi di tribuna, panchina o televisione. Il risultato è scadente. Prima regala a Cigarini la palla per l’assist a Denis per il quarto gol e poi si fa espellere in modo imperdonabile offendendo il guardalinee.

    Osvaldo 4 Con la Roma in crisi nera, ma ancora aggrappata alla partita decide di fischiare la fine rifilando un colpo a palla lontana a Cigarini con conseguente rosso diretto. Se De Rossi è stato escluso dal match per un lieve ritardo alla riunione tecnica allora Osvaldo ha concluso qui la sua stagione.

    Rosi 4 I gravi limiti tecnico-tattici del giocatore oltre che noti sono irrilevanti di fronte alla totale mancanza di sacrificio, concentrazione e umiltà. Da serie B.

  • Atalanta – Roma 4-1, Denis asfalta Luis Enrique

    Atalanta – Roma 4-1, Denis asfalta Luis Enrique

    Una Atalanta in formato europeo calpesta una Roma piccola piccola all’Atleti Azzurri d’Italia con tripletta di Denis più Marilungo e Borini per la Roma. Per i giallorossi l’ennesimo pomeriggio di pura follia nel quale non ci sono aspetti positivi, ma solo errori marchiani in campo e fuori.

    Si comincia dal pre-partita quando Daniele De Rossi appare in tribuna: scelta tecnica da parte di Luis Enrique, poi si mormora provvedimento disciplinare, alla fine l’allenatore mischia le carte nelle interviste post-partita ed emerge un quadro confuso che non risolve nulla. Ha chiarito la situazione solo Franco Baldini, ai microfini di Mediaset Premium a match concluso, dicendo con nettezza che l’esclusione è dovuta ad un lieve ritardo di De Rossi nelle riunione tecnica prima della partita e che la società ha avallato la scelta del mister. Sta di fatto che l’assenza del numero 16 pesa enormemente in una squadra, la Roma, che sembra totalmente priva di personalità e di freschezza fisica e mentale. Il classico possesso palla enriquiano è inesistente, la difesa un panetto di burro e la grinta fuori dal dizionario giallorosso.

    Questa Roma sbiadita e flaccida impatta contro la solita splendida Atalanta che ha voglia di correre e di dimostrare, che lotta su ogni palla e che morde le caviglie all’avversario senza perdere lucidità e manifestando un invidiabile tasso tecnico nei suoi uomini. German Denis su tutti squarcia la diga di carta romanista con giocate di grande velocità e intelligenza e soprattutto con una freddezza sotto porta da rapace di alto livello. Ma i bergamaschi non sono solo l’argentino, sono squadra compatta e organizzata, specchio del carattere combattivo di mister Colantuono.

    German Denis © Marco Luzzani/Getty Images

    PRIMO TEMPO – Pronti via e dopo 3 minuti Marilungo sfrutta la prateria della retroguardia giallorossa e senza trovare opposizione da parte di Rosi e Juan si presenta davanti a Stekelenburg il quale fa un miracolo deviando il tiro dell’atalantino sulla parte interna del palo. La Roma è nel caos totale e al 10′ arriva il vantaggio orobico con Marilungo che copia e incolla l’azione precedente ma stavolta buca il portiere romanista. L’Atalanta è completamente padrona della partita con la Roma che tiene un pò più la palla, ma il risultato sono soltanto due tiri sbilenchi di Marquinho. Così i ragazzi di Colantuono possono fare il gioco di contropiede che amano e infatti Denis raddoppia al minuto 19 dopo un bel triangolo con Maxi Moralez nella difesa di sale romanista.

    L’Atalanta si difende in modo perfetto e dà l’impressione di poter segnare su ogni palla persa dai romanisti che girano la palla in modo troppo lento e scontato. Al 36′, però, una Roma in lieve risalita accorcia le distanze con un tiro centrale di Borini sul quale Consigli fa una papera clamorosa. La prima frazione di gioco si conclude con la Roma gettata in un forcing disordianato, ma vivace. Maxi Moralez al 48′ rischia per una gomitata su Rosi, ma Romeo lo grazia col giallo per proteste.

    SECONDO TEMPO – La reazione d’orgoglio di fine primo tempo della Roma svanisce nel secondo dopo soli 2 minuti quando Heinze sbaglia su Marilungo concedendo l’ennesimo contropiede, concluso poi con l’assist per Denis che insacca da due passi: è 3-1 ed  è la fine virtuale del match. I giallorossi sbagliano ogni giocata e si fanno divorare dal nervosismo: Osvaldo al 9′ sgambetta Cigarini a palla lontana e si prende il cartellino rosso da parte dell’arbitro che ammonisce anche l’atalantino per un buffetto di reazione, usando probabilmente due pesi e due misure.

    Sta di fatto che l’Atalanta sta divorando la Roma sotto ogni profilo e la prospettiva per i giallorossi non è rosea. Infatti la Roma stanca e nevrotica subisce il quarto gol ad opera del mattatore Denis che al 21′ sfrutta uno svarione di Cassetti e dopo 30 metri palla al piede supera Stekelenburg con un dolce scavetto. I ragazzi di Luis Enrique sono ormai completamente inermi e menano calci di frustrazione. La ciliegina, si fa per dire, è l’espulsione di Cassetti al 37′ per offese al guardalinee, forse un pochino troppo permaloso in una partita dall’esito ormai certo e già dai nervi tesi. L’Atalanta vince 4-1.

  • Atalanta – Roma, senza Totti e Schelotto

    Atalanta – Roma, senza Totti e Schelotto

    Sfida fondamentale tra Atalanta e Roma. Per i bergamaschi l’obiettivo dei tre punti vuole dire una classifica rassicurante fuori dalla cerchia che lotta per non retrocedere. Per la Roma la trasferta all’Atleti Azzurri d’Italia significa la possibilità di insidiare l’Udinese per il terzo posto, ma soprattutto la Lazio contro cui giocherà il derby nel prossimo turno. Luis Enrique è alla ricerca di quella fantomatica continuità che sarebbe la chiave di volta della stagione giallorossa, ma che fino ad ora è rimasta soltanto una chimera. Per Colantuono le parole d’ordine sono organizzazione e brillantezza per onorare fino in fondo un campionato fin qui stratosferico.

    ATALANTA – I lombardi entreranno in campo col consueto 4-4-2. Consigli sempre titolare con Lucchini spostato sulla destra e l’ex Lazio e Juventus Stendardo centrale difensivo insieme a Manfredini e Peluso che torna terzino destro dopo le gare disputate da fluidificante offensivo. Il centrocampo sarà composto da Maxi Moralez esterno a sinistra e Carrozza a destra che giocherà al posto di Schelotto cui Colantuono regala un turno di riposo. Nella zona mediana agiranno Cigarini e l’ex di turno Matteo Brighi che affronterà una gara al sapore di rivincita. In avanti il bomber capocannoniere German Denis al fianco di Marilungo preferito a Gabbiadini.

    Francesco Totti © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    ROMA – Luis Enrique si affiderà al consueto 4-2-3-1. Stekelenburg tra i pali con l’acciacato Rosi che recupera sulal destra e Taddei confermato a sinistra. Al centro Juan è diffidato e in previsione del derby giochera Simon Kjaer al suo posto a fare coppia con l’argentino Heinze. A centrocampo l’inamovibile Daniele De Rossi avrà l’ausilio di Pjanic e di Gago, ma attenzione perchè l’ex Real Madrid è diffidato e al suo posto potrebbe cominciare il nuovo arrivato Marquinho in un colpo di scena alla Enrique. In attacco considerando la squalifica di Totti ci sarà Lamela trequartista a supporto di Borini e Osvaldo. Bojan è acciaccato, ma stringe i denti e sarà in panchina.

  • Verso Atalanta – Roma senza Totti e Schelotto

    Verso Atalanta – Roma senza Totti e Schelotto

    Importante match all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo Atalanta Roma per la 25esima di Serie A. I giallorossi si giocano tre punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto che vale i preliminari di Champions League, ormai obiettivo dichiarato per voce di Daniele De Rossi e Walter Sabatini. Per gli orobici, invece, in ballo c’è la riconferma di una posizione di classifica lontana dalla zona retrocessione con punti utili a suggellare una straordinaria  stagione. Luis Enrique vuole la continuità che tanto servirebbe alla Roma, contro la stessa Atalanta battuta per 3-1 ad inizio stagione in una partita in cui si cominciò a vedere la faccia buona della sua squadra. Mentre per Stefano Colantuono c’è la voglia di dimostrare ancora una volta di essere una squadra quadrata e propositiva contro la squadra della sua città.

    Luis Enrique | ©Getty Images

    QUI ATALANTA. I nerazzurri si preparano alla sfida contro i giallorossi con la consapevolezza di poter fare bottino pieno e che “la Roma si può fermare” come ha dichiarato Cigarini che domenica sarà titolare. Colantuono dovrebbe proporre il consueto 4-4-1-1 e potrebbe far rifiatare Schelotto dopo una importante serie di partite consecutive e rilanciare dal primo minuto Carrozza. A completare il centrocampo Maxi Moralez e l’ex di turno Matteo Brighi che vivrà una partita dal sapore di rivincita. In attacco oltre all’inamovibile e capocannoniere German Denis il rebus vede favorito Marilungosu Gabbiadini.

    QUI ROMA. I capitolini devono rinunciare allo squalificato Francesco Totti. Inoltre Kjaer potrebbe essere schierato al posto di Juan che è diffidato e col giallo salterebbe il derby con la Lazio nel prossimo turno del 10 marzo. A sorpresa Luis Enrique potrebbe mettere dal primo minuto il neoacquisto brasiliano  Marquinho per sostituire Gago, altro giocatore diffidato. Rosi è acciaccato ma molto probabilmente stringerà i denti così come Bojan che ci sarà ma partendo dalla panchina. L’attacco sarà composto così dal trio Lamela, Osvaldo, Borini.

  • Roma Marquinho tenta Luis Enrique

    Roma Marquinho tenta Luis Enrique

    Marco Antònio de Mattos Filho in arte Marquinho sta mettendo in dubbio l’undici titolare di Luis Enrique per la gara di domenica in casa dell’Atalanta. Il calciatore brasiliano, infatti, sta stupendo tutti gli addetti ai lavori di Trigoria mettendo grande grinta e determinazione durante gli allenamenti. Il venticinquenne di Passo Fundo ha un unico obiettivo e cioè quello di farsi riscattare dalla Roma a fine stagione. I giallorossi che lo hanno preso a gennaio con un prestito oneroso di 200 mila euro a quel punto dovrebbero versare altri 4,5 milioni di euro nelle casse del Fluminense.

    Marquinho sta facendo di tutto perchè questa prospettiva si avveri. E si sa che dalle parti di Trigoria nella nuova era enriquiana l’impegno durante la settimana può valere un posto da titolare anche contro ogni pronostico. Tanto più che il centrocampista non doveva neppure esordire col Parma nell’ultimo match di campionato.

    Marquinho vicino al debutto da titolare| © Fan Page
    E invece l’allenatore asturiano lo ha gettato nella mischia e Marquinho ha rischiato di bagnare l’esordio col gol grazie ad una azione “verticale”, proprio quel tipo di movimento che ha convinto Walter Sabatini che il giocatore può essere utile a questo Roma. In effetti il brasiliano è stato l’unico concreto acquisto del mercato invernale giallorosso e anche per questo aveva stupito la lapidaria dichiarazione di Luis Enrique nel pre-partita di Roma-Parma quando lo aveva bollato come “non ancora pronto”.

    Ma dopo l’esordio e la voglia del ragazzo la prospettiva è cambiata. A Bergamo la Roma dovrà cercare di sbloccare la partita contro una squadra molto organizzata che concede pochissimo. Ed ecco che Luis Enrique potrebbe giocarsi la carta Marquinho per cercare di sorprendere l’avversario con gli inserimenti dei centrocampisti. Nella Roma di oggi Miralem Pjanic è deputato a questo tipo di movimento, ma in alcune partite può non bastare, soprattutto se il bosniaco non è in giornata d’oro come è accaduto qualche volta in questa stagione. Considerando che con De Rossi bloccato davanti alla difesa l’altro elemento è Fernando Gago che non fa della velocità la sua migliore qualità e predilige la giocata orizzontale, ecco che Marquinho potrebbe essere una valida alternativa tecnica prima ancora che oggetto misterioso da svelare alla tifoseria.

  • Roma Parma le pagelle, Borini mattatore

    Roma Parma le pagelle, Borini mattatore

    La Roma supera facilmente per 1-0 un Parma arrendevole grazie alla marcatura del super-Borini. La squadra di Luis Enrique domina in lungo e in largo senza trovare mai opposizione e può così esprimere al meglio la proprietà di palleggio e il possesso palla. Il 3-5-2 di Donadoni è troppo difensivo e concede agli avversari molti spazi e occasioni da rete. La Roma dunque gioca e amministra senza troppi problemi e senza fare una prestazione fenomenale.

    PAGELLE ROMA PARMA

    Luis Enrique 6,5  Alla vigilia aveva chiesto i tre punti ad ogni costo e così è stato. La sua squadra ha vinto dominando e giocando il suo calcio discretamente bene complice un Parma poco appariscente.

    Borini 7,5 Segna uno splendido gol e sforna almeno due grandi assist, ma le sue grandi qualità sono la corsa e l’impegno. Pur giocando punta rincorre gli avversari ovunque e spesso riesce a recuperare il pallone che gestisce con calma e personalità. Mattatore.

    De Rossi 7 E’ tornato in campo e la Roma torna a vincere. Gioca con classe e personalità. Pronto al tackle duro e al lancio millimetrico un attimo dopo. Valore assoluto di questa squadra.

    Heinze 6,5 El Gringo non sbaglia un colpo. Blocca sempre il temibile Giovinco giocando d’anticipo e di pura rabbia agonistica. Quando imposta l’azione fa sempre la cosa giusta.

    Totti 6,5 Per il capitano tanta corsa e geometrie. Sbaglia un gol fatto, ma Peruzzo non gli concede un rigore solare e soprattutto sforna due assist strepitosi.

    Gago 6,5 Non è sempre preciso, ma i chilometri macinati e l’intensità del pressing rendono più che sufficiente la sua prova coronata dall’assist per Borini.

    Stekelenburg 6,5 Deve fare un solo intervento in tutta la partita e lo fa in modo perfetto bloccando il tiro di Okaka a tu per tu. Quello che deve essere un portiere decisivo.

    Luis Enrique | ©Getty Images

    Taddei 6,5 Non spinge moltissimo, quando lo fa però è con qualità. In difesa è un muro invalicabile.

    Pjanic 6 Gioca una buona partita, ma col Parma in balia della Roma potrebbe fare di più. Può crescere molto.

    Juan 6 Partita perfetta se non fosse per il fuorigioco sbagliato che poteva regalare il pareggio al parma.

    Osvaldo 5,5 Non riesce ad incidere e sembra leggermente appesantito, ma al rientro da titolare dopo l’infortunio ci può stare.

    Rosi 5,5 Non commette grossi errori ma è sempre disordinato in entrambe le fasi. L’impressione è che in una grande Roma sia un pesce fuor d’acqua.

    Lamela 6; Marquinho s.v; Bojan s.v

    PAGELLE PARMA.

    Donadoni 5 Mette in campo una squadra a trazione difensiva e probabilmente sbaglia i ballottaggi sulle fasce a centrocampo. Evidentemente la partita non è stata preparata con la giusta mentalità se i giocatori del Parma hanno passeggiato durante tutto il match. Biabiany doveva essere inserito prima almeno per dare una scossa ai suoi.

    Mirante 7 Sul gol di Borini non può nulla e durante la gara e soprattutto nel finale evita un passivo pesante per il Parma con delle grandi parate.

    Giovinco 5,5 E’ uno dei migliori tra i suoi nonostante all’attivo abbia soltanto due tiri deboli verso la porta. Non è mai supportato dalla squadra e da solo non può nulla contro la difesa giallorossa.

    Mariga 5 Dovrebbe essere l’uomo in più per il Parma, ma è in giornata no. Tutto il reparto funziona male senza pressare o far girare palla, ma l’ex Inter non mette in mostra neppure la prestanza fisica e l’intelligenza tattica che possiede.

    Gobbi 5 Si accoda alla giornataccia dei suoi compagni disputando una partita puramente difensiva in cui però concede molto spazio al dirimpettaio Rosi.

    Palladino 5 Alla fine del primo tempo si fa male, ma comunque non incide mai. poco e mal servito non sfrutta le palle avute e perde praticamente sempre il possesso.

    Okaka 5 Nel mortorio parmense perlomeno si batte, ma fallisce la grande ed unica occasione per i suoi.

    Morrone 5 Non gli riesce la solita partita di grande quantità. Spesso corre a vuoto e non dà filtro alla difesa.

    Zaccardo 4,5 Partecipa al disastro difensivo del Parma provocando un rigore su Totti che l’arbitro non vede. L’impressione è che nel 3-5-2 renda meglio da esterno alto.

    A.Lucarelli 4,5 E’ lento e impacciato, sbaglia sempre gli interventi e insieme ai due colleghi di reparto lascia voragini per gli inserimenti dei giocatori giallorossi.

    Ferrario 4,5 Non è da Parma, almeno oggi. Fa il centrale nei tre dietro ed è molto falloso. Sbaglia spesso i tempi di intervento e prende con la mano un tiro in area, ma ancora Peruzzo non concede il penalty.

    Jonathan 4,5 Dovrebbe spingere tantissimo e fare da elastico sulla fascia in questo modulo, ma non parte mai e palesa gravi lacune difensive.

    Musacci 4,5 Nel delicato ruolo di vertice basso davanti alla difesa non ha la tecnica per impostare l’azione con qualità e neanche la personalità per guidare il pressing.

    J.Valdes s.v; Biabiany s.v

    Video Roma Parma 1-0 highlights
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”125144″]

    Leggi anche:
    Roma Parma 1-0,Luis Enrique torna a sorridere
    Serie A 24 giornata risultati, marcatori e classifica

  • Roma Parma 1-0, Borini rimette in moto la macchina di Luis Enrique

    Roma Parma 1-0, Borini rimette in moto la macchina di Luis Enrique

    La Roma batte 1-0 il Parma e approda al quinto posto buono per disputare i preliminari di Europa League. Il mattatore della gara è Fabio Borini che graffia il match con un bel diagonale da posizione angolata. I giallorossi hanno fatto la partita dal primo all’ultimo minuto creando numerose palle gol e senza rischiare più di tanto. Dall’altra parte un Parma scarico e costantemente fuori partita che ha collezionato una sola palla gol nell’arco dei 90 minuti.

    Roberto Donadoni ha molto da rimproverare ai suoi che non hanno mai pressato l’avversario e non sono stati in grado di effettuare ripartenze efficaci. Da sottolineare la formazione ultra difensiva dei gialloblu che certamente ha contribuito alla opaca prestazione generale. Per la Roma una gara non eccessivamente esaltante, ma fatta di concentrazione e disponibilità ad aiutarsi l’un l’altro. Certo è che oggi il Parma non è stato un avversario temibile e i veri test di maturità saranno altri per la squadra di Luis Enrique.

    PRIMO TEMPO – Nei primi minuti classico avvio romanista con tanto possesso palla e il pallino del gioco in mano. Il giro palla giallorosso trova finalmente sbocco al 10′ quando Totti aggancia un suggerimento nell’area piccola e mentre sta per calciare viene ostacolato da Zaccardo in modo molto dubbio, ma per Peruzzo è tutto regolare. Poco dopo c’è un fallo di mano clamoroso in area parmense, ma anche stavolta l’arbitro non decreta il calcio di rigore. La Roma continua il suo gioco d’attacco entrando con pericolosità nell’area parmense e mettendo paura dai calci d’angolo.

    Fabio Borini | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Al 26′ si concretizza la pressione degli uomini di Luis Enrique: col Parma sbilanciato la Roma recupera palla, Gago serve benissimo Borini che da posizione angolata infila un potente diagonale su cui Mirante non può nulla, è 1-0. Due minuti più tardi ancora Borini in area di rigore sforna un grande assist per Osvaldo anticipato dalla deviazione in uscita di Mirante. La Roma è padrona del campo e l’unico pseudo pericolo del Parma è un destro debole di Giovinco. Si fa male Palladino ed entra l’ex Okaka e si chiude il primo tempo con una sola squadra in campo.

    SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco riprende come la prima: la Roma non fa cose eccezionali, ma il Parma è ancora non pervenuto. Dopo 7 minuti Osvaldo va vicino al gol quando non riesce ad arrivare su un assist vantaggioso di Borini. Un minuto più tardi la migliore occasione del match per il Parma: lancio lungo in avanti, Juan sbaglia il fuorigioco e Okaka inseguito da Taddei si ritrova solo davanti a Stekelenburg, ma gli calcia addosso. La Roma amministra il vantaggio e al 16′ ha la chance per il raddoppio ma Totti tira alto da pochi passi.

    Donadoni prova ad osare un pò di più ed inserisce J.Valdes per Morrone e Biabiany per lo spento Jonathan, ma oggi ai suoi mancano le motivazioni. Dall’altra parte Lamela sostituisce Osvaldo. Nel mezzo c’è una grande palla gol per Rosi che da posizione molto favorevole calcia fuori. Al 35′ fa il suo esordio stagionale il neoacquisto romanista Marquinho che rileva Pjanic. Al 44′ Lamela spreca un delizioso assist di Totti fallendo il gol davanti a Mirante che compie una bella parata. Tre minuti più tardi proprio Marquinho sfiora la rete in un’azione fotocopia con sublime assist di Totti, il brasiliano però spara su Mirante.

  • Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma e Parma alla prova del nove per testare le rispettive ambizioni di classifica. Dopo gli alti e bassi stagionali i giallorossi vogliono restare attaccati al treno che porta in Europa e cancellare la brutta debacle col Siena nell’ultimo turno. Il Parma invece naviga in acque tranquille, ma vuole allontanarsi il prima possibile dalla bassa classifica e magari cercare di togliersi qualche soddisfazione di centro classifica.

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique prosegue con la stessa mentalità di sempre e dunque anche con lo stesso modulo, il consueto 4-3-1-2 votato all’attacco. Tra i pali scenderà in campo il solito e affidabile Stekelenburg. La difesa perde Kjaer per squalifica, ma ritrova Juan reduce da problemi di tipo muscolare che affiancherà l’argentino Heinze. Sulle fasce Rosi a destra e Taddei a sinistra. Importanti rientri a centrocampo dove ritroveranno il posto da titolari De Rossi e Gago, al loro fianco Pjanic come da protocollo. Nel ruolo di trequartista agirà il capitano Totti a supportare il rientrante Osvaldo che dovrebbe partire dal 1′ minuto. Per la seconda punta è ballotaggio tra Borini e Lamela con l’argentino in vantaggio, ma attenzione a Bojan che potrebbe essere rilanciato a sorpresa.

    Osvaldo | ©Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE PARMA. Roberto Donadoni riconferma il 3-5-2 della bella gara contro la Juventus nel turno infrasettimanale di recupero. Tra i pali è tornato disponibile Mirante, ma il tecnico lombardo potrebbe confermare Pavarini che bene si è comportato fin qui. La difesa deve fare a meno di Paletta infortunato. E dunque giocherà il neoacquisto Ferrario in mezzo a Zaccardo e Alessandro Lucarelli. Centrocampo di grande densità con Mariga, Valiani e Morrone in zona centrale. Sulle fasce i ballottaggi tra Modesto e Gobbi a sinistra e Biabiany e Jonathan a destra. In attacco zero dubbi: Giovinco-Floccari.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA PARMA

    ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi,Juan,Heinze,Taddei; Gago,De Rossi,Pjanic; Totti; Osvaldo,Lamela ALL. L.Enrique

    A disposizione: Curci,Jose Angel,Perrotta,Simplicio,Greco,Bojan,Borini

    PARMA 3-5-2 Pavarini; Zaccardo,Ferrario,Lucarelli; Biabiany,Mariga,Morrone,Valiani,Gobbi; Giovinco,Floccari ALL. R.Donadoni

    A disposizione: Mirante,Santacroce,Jonathan,Musacci,Modesto,Palladino,Valdes

  • Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Domani alle 15 allo Stadio Olimpico si affrontano Roma e Parma per la 24esima giornata di Serie A. I giallorossi, in questa stagione posseduti dalla discontinuità, devono prendere assolutamente i tre punti casalinghi per sfruttare lo scivolone dell’Inter e per superare il Napoli e conquistare il quinto posto in odore di Europa League. Il Parma medicato dalla cura Donadoni cerca la terza vittoria esterna stagionale per scappare definitivamente dalla zona retrocessione. La bella gara del recupero infrasettimanale contro la Juventus ha entusiasmato l’ambiente, ma potrebbe pesare sotto il profilo fisico.

    QUI ROMA. Per Luis Enrique quello contro il Parma è un match spacca stagione. Il tecnico asturiano ha infatti parlato di esame per lui e per la Roma. “Domani si vedrà chi vuole rimanere alla Roma”ha dichiarato l’allenatore giallorosso che ha tentato di ridimensionare la sconfitta di Siena appellandosi alla bravura dei toscani.

    daniele de rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In vista di una gara così delicata si affiderà al classico modulo di gioco e alla stessa mentalità offensiva col prezioso rientro di Daniel Pablo Osvaldo in attacco. In difesa ha recuperato Juan dopo il problema muscolare avuto col Siena, mentre a centrocampo ci sarà il rientro dei due titolari Daniele De Rossi e Fernando Gago. Inamovibile Totti dietro alle punte con Borini e Lamela a giocarsi il ruolo di secondo attaccante.

    QUI PARMA. Dopo le polemiche della gara contro la Juve il Parma si prepara con serenità alla trasferta nella capitale, anche perchè il presidente Tommaso Ghirardi ha sentenziato dicendo che “l’arbitro ha diretto bene”. Roberto Donadoni non cambia il suo 3-5-2 e ritrova Mirante fra i pali, ma Pavarini potrebbe essere riconfermato. La difesa deve scontare l’ assenza dell’infortunato Paletta. A centrocampo non è partito con la squadra Galloppa e si prevedono due ballottaggi sulle fasce tra Biabiany e Jonathan  da una parte e Modesto e Gobbi dall’altra. Confermata la ormai collaudata coppia d’attacco Giovinco-Floccari.

  • Siena Roma 1-0, le pagelle. Sannino affonda Luis Enrique

    Siena Roma 1-0, le pagelle. Sannino affonda Luis Enrique

    Una Roma disastrosa contro il solito coriaceo Siena. I toscani sono una squadra con una identità ben precisa: grande organizzazione di gioco, concentrazione in ogni fase del match, grinta e voglia di correre e di aiutare i compagni. La mano di Sannino sull’undici bianconero è evidente. La Roma invece è una squadra è in costante mutamento. La sua discontinuità è preoccupante e rischia di tagliarla fuori dall’Europa. C’è ancora troppa fragilità difensiva e sterilità in attacco. La sensazione è che scarseggino le motivazioni e l’esperienza e che le seconde linee siano di un livello tecnico non all’altezza.

    PAGELLE SIENA

    Sannino 7,5 E’ lui il vero artefice della vittoria. Dirige la squadra come fosse un’orchestra e tutti i giocatori sono parte integrante del gioco. La tattica difensiva perfetta unita alle ripartenze micidiali. L’unica cosa che può rimproverare ai suoi è di non aver segnato più gol, ma la salvezza è nettamente alla portata.

    Calaiò 7 Realizza il rigore in modo perfetto il rigore che vale i tre punti. Sbaglia un gol facile nel primo tempo, ma è oscurato dal grande lavoro di sacrifico e qualità che fa per la squadra.

    Destro 6,5 Sbaglia tre occasioni da gol colossali, ma è encomiabile il suo impegno. Mette in crisi i giallorossi con sponde e movimenti continui, si guadagna il penalty vincente e nel finale è in grado di fare reparto da solo nonostante i crampi.

    Giorgi 6,5 L’ex Novara è un motorino sulla fascia destra. Fa la diagonale difensiva e un attimo dopo è pronto a ripartire in contropiede con buona qualità. Manca il gol per eccessivo altruismo, ma la sua corsa è fondamentale per la vittoria.

    Terzi 6,5 Si comporta da vero leader della difesa e non sbaglia mai una giocata. Gioca sempre d’anticipo e sceglie i tempi giusti di intervento.

    Vergassola 6,5 Il Capitano senese è una vera diga in mezzo al campo. Il suo lavoro in mediana insieme a Gazzi è di grande sacrificio e polmoni, ma sbaglia poco e niente nel reimpostare il gioco interpretando le due fasi al meglio.

    Giuseppe Sannino | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Rossettini 6,5; Gazzi 6,5; Vitiello 6; Pegolo 6; Brienza 6; Del Grosso 6; Angelo 6; Grossi s.v., Parravicini s.v.

    PAGELLE ROMA

    Luis Enrique 5 La sua squadra non ha identità. Questo non può essere il suo gioco: assenza di pressing, lentezza del possesso e pochissimo movimento senza palla. Alcuni giocatori sono troppo poco esperti o tecnicamente poco validi, ma quel che manca è la voglia di fare e una solida tattica da mandare a memoria.

    Stekelenburg 6 Rischia tantissimo, ma non deve mai intervenire. Il rigore perfetto è non può nulla.

    Heinze 5,5 El Gringo è uno di quelli che non molla mai. Rimane concentrato e attento, ma è vittima  del colabrodo difensivo della Roma.

    Totti 5 Serata no per il Capitano alla sua 700esima da professionista. Sbaglia passaggi banali, non viene a prendersi la palla ed è fuori dal gioco scontando una forma fisica poco felice.

    Borini 5 E’ sempre isolato. Poco e mal servito si muove altrettanto poco e male e sbaglia semplici controlli di palla.

    Lamela 5 Crea l’unico pericolo a Pegolo su punizione. Nei ristanti minuti vaga per il campo alla ricerca della posizione e non azzarda mai l’uno contro uno o il passaggio filtrante.

    Rosi 5 Dovrebbe essere la spinta costante sulla destra, ma è troppo timido. Per non rischiare di perdere palla preferisce tornare indietro invece di provare a saltare l’uomo. In fase difensiva è smemorato e disattento.

    Pjanic 5 Partita anonima. Sbaglia i più facili appoggi e non si inserisce in avanti come di consueto. E’ molto statico e la mancanza del suo filtro aggrava le pecche della fase difensiva.

    Juan 5 Subisce la fisicità delle due punte senese e soprattutto appare svagato e poco concentrato.

    Viviani 4,5 Il ragazzo è ancora acerbo. Si intravedono grandi qualità soprattutto in fase di interdizione, ma è ancora troppo ingenuo e si fa soffiare facilmente la palla in zone del campo ad alto rischio. Manca la personalità per impostare il gioco in una zona del campo fulcro del gioco della Roma.

    Jose Angel 4,5 Fa male entrambe le fasi dato che non spinge mai e lascia buchi difensivi preoccupanti. Sembra non conoscere i concetti di diagonale difensiva o di sovrapposizione offensiva.

    Kjaer 4 E’ disastroso. Entra a inizio ripresa e con un fallo ingenuo regala il rigore partita al Siena. Nel resto degli interventi appare goffo e fuori tempo. Peggio quando deve impostare il gioco. Nel finale Luis Enrique lo butta punta centrale, ma la serata è pessima anche nel semplice gioco aereo.

    Simplicio 5; Osvaldo 5; Bojan 5