Tag: luis enrique

  • Lecce – Roma 4-2, Muriel spegne i sogni Champions

    Lecce – Roma 4-2, Muriel spegne i sogni Champions

    Un Lecce a dir poco sontuoso travolge la Roma e continua a sperare nella salvezza. Tre punti importanti per la formazione di Serse Cosmi che non vuole mollare e sembra l’unica squadra, in fondo alla classifica, a potersi tirare fuori. Per i capitolini invece un tonfo inaspettato, specie nelle proporzioni. Nonostante tutto Luis Enrique non sembra intenzionato a dimettersi anche se il cammino verso la Champions League adesso si complica maledettamente. Decisivi ai fini della vittoria finale Muriel e Di Michele, autori di una doppietta a testa. Troppo tardi arriva la reazione ospite con Bojan e Lamela: ma di punti non ne sono arrivati.

    Non ci sono grosse sorprese nei due undici titolari. Nella Roma gioca Lamela e non Pjanic dietro le punte mentre in difesa Rosi è preferito a Taddei. Lecce che invece scende in campo con l’undici previsto. I padroni di casa cominciano con molta aggressività non facendo ragionare i capitolini.

    Quanto basta per mettere in grossa difficoltà la formazione di Luis Enrique che non riesce mai a pungere, complice anche le defezioni di Totti e Borini. Al 22’ i pugliesi passano: Giacomazzi imbecca Muriel il quale davanti a Stekelenburg non sbaglia. La Roma sbanda e il Lecce la punisce ancora: ancora Giacomazzi, stavolta forse in posizione di fuorigioco, serve Di Michele il quale non ha  problemi a sfiorare la rete. Unico sussulto di marca romanista un tiro di Gago respinto da Benassi.

    Luis Muriel © Maurizio Lagana/Getty Images

    Ad inizio ripresa il Lecce anziché controllare decidono di chiudere anzitempo al contesa. Muriel scappa via sulla destra e si accentra con un bel colpo di tacco scavalcando di sinistro Stekelenburg. Il 3 a 0 di fatto stende i giallorossi di Luis Enrique che poco dopo addirittura si vedono calare il poker: Heinze ferma irregolarmente Muriel e l’arbitro assegna il calcio di rigore che Di Michele non fallisce. Solo a questo punto la Roma da segni di risveglio, complice anche un Lecce che si culla sul risultato ormai acquisito.

    Osvaldo e Gago vedono respingersi le insidie da Benassi il quale però nulla può su Bojan e Lamela, quest’ultimo abile ad infilarlo su calcio di punizione. Finisce cosi con la vittoria del Lecce anche se il contemporaneo successo della Fiorentina a Milano rende meno dolce il sapore di questi tre punti degli uomini di Cosmi.

    Le pagelle di Lecce Roma:
    Giacomazzi
    6,5: Due assist a coronamento di una prova di quantità e qualità in mezzo al campo.
    Muriel 8: Letteralmente incontenibile, anche se ormai non stupisce più. Stavolta propizia un calcio di rigore e segna anche un gol. Non si fa mancare nulla insomma.
    Di Michele 7,5: Bravo a calciare il rigore ma segna anche un altro gol. Altra prova maiuscola per lui.
    Benassi 7: Due grandi parate su Gago e una su Osvaldo: ci mette anche del suo nel successo leccese.
    Osvaldo 5,5: Ha una sola occasione ma non la sfrutta. Ma rispetto a qualche suo compagno qualcosa di buona, almeno come volontà, la combina.
    Bojan 5: Segna il gol del 4 a 1 ma fa poco altro: non riesce ad esprimersi al topo.
    Lamela 6: Un gol e un assist nel finale. Non basta per vincere e il suo risveglio è tardivo. Ma almeno c’è.
    Heinze 4,5: Disastroso. Sbaglia completamente tutto e Muriel lo mette costantemente in difficoltà.

    Il tabellino di Lecce Roma: 
    Lecce (3-5-2): Benassi 7; Oddo 6, Miglionico 6, Tomovic 6; Cuadrado 6 (17′ st Grossmuller 6), Blasi 6, Giacomazzi 6,5 (37′ st Bertolacci sv), Delvecchio 6, Brivio 6; Di Michele 7,5, Muriel 8 (29′ st Bojinov sv). In panchina: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Corvia. Allenatore: Cosmi 7
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 5,5; Rosi 5, Kjaer 5, Heinze 4,5, Josè Angel 5; Gago 6, De Rossi 5, Marquinho 4,5; Lamela 6, Osvaldo 5,5, Bojan 5. In panchina: Curci, Taddei, Cicinho, Perrotta, Viviani, Pjanic, Tallo. Allenatore: Luis Enrique 4,5

    La video sintesi di Lecce Roma
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”132355″]

  • Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Lecce – Roma, le formazioni. Luis Enrique deve rinunciare a Totti

    Una delle ultime chiamate in ottica salvezza per il Lecce che dopo il deludente pareggio interno contro il Cesena fanalino di coda chiede spazio alla Roma. Un impegno tutt’altro che agevole per gli uomini di Cosmi contro il team di Luis Enrique, galvanizzato dalla valanga di reti rifilate al Novara e che crede ancora nel terzo posto che vale i preliminari di Champions League, complice anche il cammino non impeccabile di chi sta davanti.

    Non tanti problemi di formazione per il tecnico dei salentini che oltre a Julio Sergio non dovrebbe avere grossi problemi, anche se persiste il dubbio relativo ad Esposito ancora non al top. Al rientro invece Obodo che ha smaltito i postumi dell’infortunio al ginocchio. Davanti a Benassi, nel 3-5-2 disegnato da Cosmi, agiranno Oddo, Miglionico e Tomovic in difesa. In mezzo al campo il trio formato da Giacomazzi, Blasi e Devecchio mentre sugli esterni il compito di pungere è assegnato a Cuadrado e Brivio. In avanti toccherà a Di Michele fare coppia con Muriel. Prevista panchina, almeno inizialmente, per Obodo e Bojinov.

    Totti e Luis Enrique © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Nella Roma invece non ci sarà, come noto da diversi giorni, il capitano Totti, causa un affaticamento al polpaccio sinistro. Out anche Borini, Simplicio, Cassetti, Greco, Juan, Burdisso e Lobont. Recupera invece il talentuoso Pjanic a centrocampo ma dovrebbe cominciare solamente dalla panchina. Nel 4-3-3 di Luis Enrique, davanti al portiere Stekelenburg agiranno Kjaer e Heinze centrali con Taddei e Josè Angel sulle corsie laterali. In mezzo al campo il trio formato da Gago, De Rossi e Marquinho, mentre in avanti il compito di bucare la difesa pugliese verrà affidato a Lamela, Osvaldo e Bojan.

    Lecce Roma, le probabili formazioni:
    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio; Muriel, Di Michele. In panchina: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Bertolacci, Obodo, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, Josè Angel; Gago, De Rossi, Marquinho; Lamela, Osvaldo, Bojan. In panchina: Curci, Rosi, Cicinho, Pjanic, Perrotta, Viviani, Tallo. Allenatore: Luis Enrique

  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Il lunch match tra Roma e Novara della 30esima di Serie A vede il successo dei giallorossi in rimonta per 5 a 2. Una partita costellata da molti errori da parte delle due squadre e anche della terna arbitrale, una Roma come al solito molto svagata in difesa sfrutta un Novara catenacciaro che non sembra in grado di raddrizzare una stagione fallimentare per convinzione e qualità della rosa. Nonostante tutto i piemontesi tengono vivo il match insidiando il risultato con qualche squillo.

    L’avvio nella pentola bollente dell’Olimpico è sotto il segno dei ritmi bassi con la Roma che trotterella con la palla tra i piedi. Così dopo un pericoloso tiro cross di Osvaldo, al 17′ l’Airone Caracciolo si avvita splendidamente su un cross di Jeda e anticipando De Rossi di testa realizza il gran gol del vantaggio piemontese. La risposta di una Roma disordinata, però, non si fa attendere e al 25′ Marquinho pareggia di testa su cross di Bojan sfruttando la totale solitudine in mezzo all’area. Il Novara non è brillante e pensa solo a difendersi, ma la Roma non fa meglio col classico possesso sterile. Al 34′ così arriva il gol del 2 a 1 giallorosso da palla inattiva: calcio d’angolo di Totti e Osvaldo ancora una volta solo in piena area batte di testa Ujkani. Il primo tempo si conclude con la Roma in lieve crescita e tanti passaggi sbagliati da entrambe le parti con un Novara che da la sensazione di poter mettere in difficoltà la Roma con semplice lanci lunghi.

    Osvaldo e Bojan © Paolo Bruno/Getty Images

    Il caldo si fa sentire per gli uomini di Luis Enrique che cominciano la seconda frazione di gioco in affanno con un Novara redivivo che si rende pericoloso con Caracciolo ancora una volta. Poi lo snodo della partita al 56′ con Simplicio che dopo una percussione centrale sfrutta un batti e ribatti e gela il neoentrato Fontana con un delizioso cucchiaio: è 3 a 1. La partita sembra in discesa per i giallorossi che trovano molti spazi nella disastrosa retroguardia del Novara tant’è che al 63′ Bojan sfrutta una prateria sulla destra si presenta davanti a Fontana e fa 4 a 1 con freddezza. Il gol dello spagnolo sembrerebbe aver ucciso la partita, ma la fragilità difensiva della Roma la riapre: è Taddei che regala un assit a Caracciolo che serve Morimoto che al 78′ accorcia le distanze e riporta i suoi sul 4 a 2. Il Novara però non ne ha più e la Roma è in controllo del match. Al 92′ c’è gloria poi per il neoentrato Lamela che fissa il punteggio sul 5 a 2.

    LE PAGELLE

    ROMA

    Luis Enrique 5,5 Il risultato abbondante potrebbe nascondere le inammissibili lacune difensive che invece sono il vero problema della Roma.

    Bojan 7 E’ l’uomo più in palla della Roma. Quando accelera è imprendibile, salta uomini come birilli e riesce a essere lucido nelle giocate di rifinitura. Il gol legittima una bella prestazione.

    Osvaldo 6,5 Non è molto brillante, ma segna ed è questo che conta per un attaccante.

    Marquinho 6,5 E’ fra i migliori della Roma, segna, corre e si propone con discreta qualità.

    Simplicio 6 Partita anonima. Sembra un fantasma fino al momento del delizioso gol.

    Totti 5,5 Il capitano non è in forma e sbaglia qualche appoggio non da lui. Di positivo c’è qualche sventagliata alla sua maniera, ma fa troppi errori e non trova più la porta.

    De Rossi 5,5 Nel nuovo ruolo di centrale difensivo ha più di un problema. Caracciolo lo anticipa sullo 0-1 e in generale balla insieme a Kjaer contro un Novara che attacca con due uomini e sfrutta una Roma messa male dietro.

    Kjaer 5 Come al solito soffre tantissimo la tattica difensiva di Enrique, ma abbina una costante insicurezza e irruenza negli interventi.

    Stekelenburg 6; Taddei 5,5; Jose Angel 5; Gago 5,5; Lamela 6

    NOVARA

    Tesser 5 La sua squadra è ormai condannata alla retrocessione, ma questo non giustifica l’atteggiamento e lo schieramento rinunciatario.

    Caracciolo 6,5 Realizza un grandissimo gol e si batte per tutta la partita contro l’intera difesa romanista.

    Jeda 6 Insieme all’Airone attacca la Roma sgusciando ai difensori in più di una occasione ma non è supportato dalla squadra.

    Jensen 6 Partita di grande sostanza e ordine a centrocampo.

    Morganella 6 Difende molto bene sulla sua fascia di competenza, ma probabilmente gli ordini di scuderia gli impediscono di spingere.

    Lisuzzo 4,5 Insieme agli altri due centrali combina solo disastri. Non marca mai l’avversario sulle palle inattive, sbaglia spesso il posizionamento del fuorigioco e tra l’altro fallisce il gol dell’ipotetico 2 a 2 a fine primo tempo.

    Ujkani 6; Fontana 5,5; Paci 4,5; Garcia 4,5; Gemiti 6; Porcari 5; Pesce 5,5

    VIDEO ROMA – NOVARA 5-2

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”131277″]

  • A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    Tra Roma e Novara una sfida contro la matematica nel lunch match di domenica (ore 12.30). Sulla sponda giallorossa la battaglia contro l’aritmetica si gioca per un arduo terzo posto che vorrebbe dire Europa che conta. Su quella piemontese la posta in palio è più alta, qui ci si gioca la permanenza in Serie A. Due partite nella partita ugualmente difficili e determinanti considerando che la prossima stagione delle due squadre potrebbe essere molto diversa. Tre punti pesantissimi e due tecnici sotto stretta osservazione con rose ormai risicate dopo una stagione logorante. Il teatro dello stadio Olimpico vede una Roma favorita per il fattore casa e per la buona striscia di 6 punti in tre partite di cui la sconfitta a San Siro contro il Milan ha però evidenziato tutta la fragilità difensiva degli uomini di Luis Enrique. Per il Novara 7 punti nelle ultime 3 e la voglia di giocarsela fino in fondo quantomeno per non diventare lo sparring partner domenicale.

    Simplicio titolare Roma Novara | © Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique si affida al suo inamovibile 4-2-3-1 alla catalana, almeno nelle intenzioni. Stekelenburg tra i pali con l’abbassamento di Daniele De Rossi sulla linea dei difensori accanto a Kjaer considerando la squalifica di un turno per Heinze e i lungodegenti Juan, Burdisso e Cassetti. Sulle fasce Taddei a destra  e Jose Angel a sinistra, quest’ultimo in ballotaggio con Rosi che nel caso scambierebbe fascia col brasiliano. A centrocampo Gago farà il vice De Rossi davanti alla difesa. Miralem Pjanic non recupera dall’affaticamento muscolare e Luis Enrique ha deciso di affidarsi a Simplicio. A completare il terzetto Marquinho riconfermato dopo le recenti buone prestazioni. Sulla trequarti recuperato capitan Tottiche agirà alle spalle di uno fra Lamela e Bojan ( lo spagnolo appare in vantaggio) e di Osvaldo sicuro di un posto anche per l’inforrtunio di Borini.

    PROBABILE FORMAZIONE NOVARA. Attilio Tesser scenderà in campo con un singolare 5-3-2. Ujkani è il portiere titolare dietro ai tre centrali che saranno Paci, Lisuzzo e Garcia. Fluidificanti nella difesa a cinque saranno Gemiti a destar e Morganella a sinistra. A centrocampo c’è la pesantissima assenza di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque giocheranno Pesce, Jensen e Porcari. Nel reparto offensiva altra assenza di peso per i piemontesi con Mascara che si è fermato per un problema alla caviglia e si aggiunge agli indisponibili Ludi, Marianini e Da Silva. In attacco ci sarà così il tandem Caracciolo-Jeda.

    ROMA NOVARA FORMAZIONI
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, De Rossi, José Angel; Simplicio, Gago, Marquinho; Osvaldo, Totti, Bojan. A disp.: Curci, Cicinho, Rosi, Viviani, Perrotta, Piscitella, Lamela. All.: Luis Enrique.
    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Caracciolo, Jeda. A disp.: Fontana, Centurioni, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.

  • Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    L’anticipo domenicale della 30esima giornata di Serie A vede la Roma contro il Novara nel teatro dello Stadio Olimpico (ore 12.30). I ragazzi di Luis Enrique sognano un terzo posto valido la Champions League lontanissimo, ma ancora aritmeticamente raggiungibile considerando i 7 punti di distanza dai cugini laziali. L’imperativo è crederci e provarci pensando ad un calendario favorevole e alla voglia di dare una svolta nel finale di una stagione fin qui molto deludente.

    Altro stimolo per la truppa capitolina è la conferma di un progetto ambizioso e complicato. La dirigenza è stata chiara: a partire dall’allenatore tutti gli uomini in rosa dovranno dimostrare in queste partite che mancano di meritare di indossare la maglia giallorossa anche nella prossima stagione. Da parte sua il Novara è in una situazione disperata sull’orlo del baratro che porta nella serie cadetta. Anche qui l’unico appiglio è la matematica per cercare di entrare in campo con dignità e determinazione. Gli 8 punti di distacco col Parma quart’ultimo sembrano una montagna invalicabile, ma i piemontesi hanno il dovere di tentare anche nel rispetto di una tifoseria che è sempre stata vicina alla squadra. I 7 punti conquistati nelle ultime tre partite danno un piccolo spiraglio di speranza e quello stimolo per andare a Roma con coraggio.

    Fabio Borini © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – La Roma deve fare a meno di Borini fuori per 2 o 3 settimane. Osvaldo sembra aver recuperato dalla distorsione alla caviglia presa in allenamento così come il compagno di reparto Francesco Totti che sarà a disposizione del tecnico asturiano. Cattive notizie arrivano da Pjanic che sarà invece indisponibile. Simplicio e Marquinho in pole per sostituire il bosniaco. In difesa data la squalifica di Heinze e gli infortuni di Juan e Burdisso sarà abbassato tra i centrale De Rossi al fianco di Kjaer.

    QUI NOVARA – Ennesima tegola per Attilio Tesser che oltre a Ludi, Marianini e Da Silva dovrà rinunciare a Giuseppe Mascara contro la Roma. L’assenza dell’ex Napoli e Catania si aggiunge all’altra pesante di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque la coppia d’attacco sarà presumibilmente composta da Caracciolo e Jeda.

  • Ibra scudetto, Milan Roma 2-1

    Ibra scudetto, Milan Roma 2-1

    Un gol di Ibrahimovic nel finale decide Milan Roma, con i rossoneri vittoriosi per 2-1. I giallorossi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio grazie alla rete di Osvaldo al 44′. Nella ripresa la rimonta della squadra di Allegri, trascinata dal bomber svedese che al 53° minuto pareggia i conti per poi regalare ai suoi compagni di squadra 3 punti fondamentali compiendo una prodezza al termine della partita. Un successo che lancia il Diavolo a più 7 dalla Juventus, impegnata questa sera nel derby d’Italia contro l’Inter, aggiungendo un altro mattoncino per la conquista dello scudetto. La Roma rimane ferma al sesto posto, in attesa di conoscere il risultato dell’incontro di oggi fra Lazio e Cagliari, con i biancocelesti che potrebbero dilatare il vantaggio sui rivali in chiave Champions League.

    DECIDE IBRA – Non è un caso che Ibrahimovic sia da una decina d’anni l’uomo scudetto per eccellenza. Ha iniziato con l’Ajax, proseguendo durante l’avventura in Italia prima con la Juventus di Capello e l’Inter post Calciopoli. Nel 2009 sbarca in Spagna e anche con la maglia blaugrana riesce a vincere la Liga. Lo scarso feeling con Guardiola lo convince a tornare in Serie A dove è capace di conquistare l’ennesimo titolo consecutivo della sua carriera con i rossoneri. La doppietta di ieri profuma di tricolore. Dopo i primi 45′ minuti a San Siro aleggiava più di uno spettro, sia per il momentaneo 0-1 dell’italo-argentino Osvaldo, sia per l’infortunio muscolare subito da Thiago Silva, con il brasiliano che sarà costretto a saltare l’incontro di mercoledì contro il Barcellona.

    Gli uomini di Allegri riescono a ribaltare il risultato nella ripresa, mettendo in evidenza i grossi limiti della difesa giallorossa. Il Milan si porta sull’1-1 al 53′, grazie al penalty concesso dall’arbitro Mazzoleni per fallo di mano del romanista De Rossi, e realizzato dal bomber svedese. La squadra di Luis Enrique scompare e i rossoneri continuano a spingere alla ricerca del gol vittoria. Ibrahimovic potrebbe raddoppiare se davanti a lui non ci fosse un maestoso Stekelenburg, che di piede salva il risultato. L’ex portiere dell’Ajax si ripete due minuti più tardi, quando al 28′ del secondo tempo devia sulla traversa una violenta conclusione del ghanese Muntari (secondo legno per i rossoneri, che nella prima frazione di gara avevano colpito il palo con El Shaarawy). La pressione dei padroni di casa viene premiata all’83’, quando Ibrahimovic sfrutta l’ingenuità di Kjaer per involarsi verso la porta giallorossa e superare Stekelenburg con un pallonetto, per poi spingere il pallone in rete con la testa. Un gol che avvicina la banda di Allegri al secondo titolo consecutivo, dopo il trionfo dello scorso anno.

    zlatan ibrahimovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Milan Roma 2-1, le pagelle. 
    Ibrahimovic 8: inarrestabile. Grazie alla doppietta di ieri raggiunge 22 centri in campionato, confermandosi sempre più capocannoniere della Serie A. Ora i tifosi rossoneri si augurano che Ibra mantenga il formato campionato anche in Europa. Mercoledì a San Siro arriva il Barcellona, non una squadra qualsiasi.
    El Shaarawy 6: il Faraone va a fiammate, più ombre che luci, anche tanta sfortuna per il numero 92 rossonero quando di destro colpisce il palo alla sinistra di Stekelenburg. Il ragazzo ha i numeri per sfondare, starà al Milan e ad Allegri fare sì che il gioiellino 19 enne diventi un campione, affinché la probabile partenza di Pato a giugno venga salutati senza troppi rimpianti dalla tifoseria del Diavolo.
    Muntari 7: decisamente più in palla rispetto alle ultime uscite. Pressa, si inserisce, mette in ombra lo stesso Nocerino. Soltanto la traversa nega al ghanese il gol.
    Bonera 7: già domenica scorsa aveva dimostrato di essere in buona forma, facendosi trovare pronto per la sfida contro i suoi vecchi compagni di squadra del Parma. Dopo l’infortunio di Thiago Silva, Allegri lo posiziona al centro della difesa in coppia con Mexes, e l’ex ducale a fine partita risulta l’elemento migliore della retroguardia milanista.
    Zambrotta 4: come è lontano il 2006. Entra in campo al momento dell’uscita di Thiago Silva, mettendo in mostra una condizione fisica perlomeno discutibile. Regala l’assist a De Rossi in occasione del vantaggio della Roma. A San Siro fanno già gli scongiuri in vista del match contro il Barcellona, e qualcuno rimpiange il nigeriano Taiwo.

    Osvaldo 6,5: al suo secondo gol consecutivo in campionato dopo il rientro dall’infortunio, ma stavolta la sua rete non è foriera di punti preziosi per la squadra. Tanta grinta e una buona qualità rendono Osvaldo un punto di riferimento fondamentale per gli uomini di Luis Enrique.
    Borini 5,5: sembra essersi inceppato qualcosa nel talentuoso attaccante giallorosso. Ennesima prestazione sottotono nel giro di pochi giorni per il calciatore che aveva incantato tutta la Serie A e lo stesso ct della Nazionale azzurra.
    Totti 4,5: tornato da un infortunio, il capitano della Roma offre una prova impalpabile. Quasi mai nel vivo dell’azione durante la prima frazione di gioco, nei minuti iniziali della ripresa spreca una ghiotta occasione per portare i propri compagni sul 2-0 calciando un cucchiaio dal limite dell’area di rigore. Fallito il remake della spettacolare rete contro l’Inter di alcuni anni fa.
    Marquinho 6: il brasiliano gioca una discreta partita, dando ragione a Luis Enrique che decide di lanciarlo dal primo minuto preferendolo a gente come Lamela e Pjanic. Arrivato lo scorso gennaio dal Fluminense, il carioca comincia a integrarsi negli schemi del tecnico spagnolo, candidandosi ad una maglia da titolare per le prossime partite.
    Kjaer 3,5: c’era un motivo perché Luis Enrique non schierava il danese nelle prime uscite stagionali, sebbene il suo arrivo fosse stato battezzato in maniera quasi trionfalistica dal ds Sabatini e gli addetti ai lavori. Fa quasi tenerezza quando Ibrahimovic lo annichilisce in occasione del secondo gol del Milan.
    Stekelenburg 7,5: è grazie a lui che la Roma esce da San Siro subendo solamente due reti. Nel primo tempo si esibisce sul pericoloso calcio di punizione del numero 11 rossonero. La sfida con Ibrahimovic continua nella ripresa quando con i piedi arresta un tiro indirizzato in rete. Prodigioso sulla botta di Muntari, riuscendo a deviarla sulla traversa. Non può nulla però difronte alla magia dello svedese negli ultimi minuti di gara.

    MILAN ROMA 2-1 HIGHLIGHTS
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”130213″]

  • Milan Roma formazioni. Allegri si affida al Boa

    Milan Roma formazioni. Allegri si affida al Boa

    Dimenticare per novanta minuti il Barcellona e pensare al campionato. E’ questo il diktat di Massimiliano Allegri in vista di Milan Roma in programma tra poco più di un’ora. I rossoneri in piena emergenza in attacco si affidano ancora una volta al tandem Ibrahimovic El Shaarawy in attacco tenendo a riposo preventivo Robinho non ancora del tutto recuperato ma potenzialmente titolare nel match di mercoledì contro i catalani. Luis Enrique si gode l’ottimo momento della sua squadra, i copiosi complimenti per la solidità difensiva raggiunta e per un progetto che inizia a far intravedere la luce. Tra i giallorossi si rivede capitan Totti in attacco ed Pjanic a centrocampo.

    Formazione Milan Allegri deve tener conto degli infortuni, dei 120 minuti giocati in Coppa Italia ma anche della necessità di tener lontana la Juventus conquistando tre punti forse fondamentali per la corsa al 19° scudetto. In difesa a preoccupare il mister livornese è Thiago Silva, il brasiliano uscito malconcio dalla sfida dello Juventus Stadium effettuerà un provino mezzora prima del match ma a sensazione dovrebbe esserci.

    Boateng in campo Milan Roma | ©Getty Images
    La difesa sarà completata da Bonera e Mesbah che giocheranno come esterni mentre al centro Mexes dovrebbe esser preferito a Nesta ancora non al meglio della condizione. A centrocampo con l’inamovibile Nocerino dovrebbero esserci capitan Ambrosini e Aquilani che dovrebbe esser preferito a Muntari. Sulla trequarti dovrebbe rivedersi Boateng tornato a disposizione di Allegri e lanciato subito nella mischia.

    Formazione Roma Luis Enrique schiera ancora una volta Taddei come esterno di sinistra, a destra gioca Rosi, coppia centrale formata da Kjaer e da Heinze che stringe i denti per via di qualche acciacco. Con Pjanic in mediana De Rossi e Gago, in avanti tridente Totti, Osvaldo Borini.
    MILAN ROMA PROBABILI FORMAZIONI
    MILAN (4-3-1-2):
    Abbiati; Bonera, Mexes, Thiago Silva, Zambrotta; Aquilani, Ambrosini, Nocerino; Boateng; El Shaarawy, Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Mesbah, Yepes, Muntari, Gattuso, Van Bommel, Emanuelson, Maxi Lopez. All.: Allegri.

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, José Angel; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Borini, Osvaldo. A disp.: Lobont, Rosi, Simplicio, Marquinho, Perrotta, Lamela, Bojan. All.: Luis Enrique.

  • Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Seconda vittoria consecutiva per la Roma che nel Monday Night della 28esima giornata di Serie A supera il Genoa rilanciandosi a ridosso del terzo posto; la zona Champions League, che solo fino a due giornate sembrava ormai impossibile da raggiungere con la sconfitta nel derby che aveva portato la Lazio a +10 sui cugini, torna ad essere a portata di mano e distante solo 4 punti.

    Così come successo nell’ultimo turno di campionato a Palermo, i giallorossi riescono a sbloccare la gara nei primissimi minuti di gioco, infatti al 3′ è Osvaldo, che rientrava dalla squalifica, a portare in vantaggio la Roma: Greco lancia l’attaccante italo-argentino, in posizione millimetrica di fuorigioco, verso l’area di rigore, il quale punta Marco Rossi e con un preciso rasoterra diagonale batte Frey. Ottava rete stagionale e primo centro nel 2012 per il centravanti giallorosso che poco dopo si divora la palla del 2-0 che avrebbe chiuso virtualmente la partita. Orfana di Totti, la Roma gestisce bene il vantaggio nel primo tempo concedendo poco al Genoa di Marino con il suo lungo fraseggio in mezzo al campo. A differenza delle uscite precedenti però si è vista una squadra più prudente e meno votata all’attacco con i due terzini, fondamentali per il gioco di Luis Enrique, Taddei, preferito a Rosi, e Josè Angel più bassi del solito e parsa molto più attenta a non commettere leggerezze soprattutto a centrocampo per non farsi trovare scoperta nella eventuale ripartenza dell’avversario.

    Nella ripresa la gara regala tante emozioni, sia da una parte che dall’altra. Marino crede nel pareggio e inserisce prima Jankovic per il deludente Rossi e poi Jorquera per Belluschi per dare più peso e fantasia all’attacco rossoblu e mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Luis Enrique risponde togliendo uno spento Lamela per Bojan, cambio azzeccato perchè l’ex attaccante del Barcellona si rivela una spina nel fianco del Genoa mettendosi subito in mostra sfiorando il 2-0 da buona posizione angolando troppo il suo sinistro. La grande occasione però capita a Palacio, proprio il nuovo entrato Jorquera libera con un assist preciso al centro dell’area l’attaccante argentino che sciupa clamorosamente il punto del pari calciando la sfera sulla traversa. La Roma chiude in attacco, ci provano Marquinho, Osvaldo e Bojan ma Frey è sempre attento evitando ai suoi un passivo più pesante.

    Pablo Daniel Osvaldo © Paolo Bruno/Getty Images

    Buone notizie per i giallorossi vengono dalla difesa che per la seconda volta consecutiva riesce a non prendere reti, il nuovo atteggiamento difensivo di Luis Enrique ha dato più equilibrio al reparto arretrato che andava spesso in tilt. Ora servirà trovare continuità nei risultati, troppo altalenanti, per poter continuare ad ambire in un piazzamento Champions ma non sarà facile perchè sabato pomeriggio i giallorossi andranno a fare visita al Milan primo della classe e lanciato verso la conquista dello scudetto. Per il Genoa invece la classifica comincia a farsi preoccupante con una difesa che è la peggiore del torneo con 49 gol subiti in 28 partite disputate e con una vittoria che manca ormai da quasi due mesi. Il prossimo impegno casalingo contro una Fiorentina che sta attraversando una profonda crisi, sarà determinante per il futuro di Marino la cui panchina si fa sempre più rovente.

    PAGELLE ROMA – GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 6.5; Taddei 6, Kjaer 6.5, Heinze 6.5, José Angel 6; Gago 6 (88′ Simplicio s.v.), De Rossi 6, Greco 6.5 (74′ Marquinho 6); Lamela 5.5 (59′ Bojan 7); Osvaldo 6.5, Borini 5.5. Allenatore: Luis Enrique 6

    GENOA (4-3-1-2): Frey 7.5; M. Rossi 4.5 (46′ Jankovic 6), Kaladze 5, Carvalho 5.5, Moretti 6; Mesto 6, Biondini 6.5, Veloso 6; Belluschi 5 (65′ Jorquera 6); Gilardino 5, Palacio 6. Allenatore: Marino 5.5

    HIGHLIGHTS ROMA – GENOA

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”129512″]

  • Palermo – Roma 0-1, le pagelle. Borini super, Munoz un disastro

    Palermo – Roma 0-1, le pagelle. Borini super, Munoz un disastro

    La Roma torna alla vittoria dopo le due sconfitte consecutive con Atalanta e Lazio grazie alla rete del solito Borini al 3′, autore di un’altra prestazione maiuscola. Tre punti che alimentano le speranze europee giallorosse che danno anche un pò di tranquillità a tutto l’ambiente dopo i mugugni da parte dei tifosi delle ultime settimane. Per il Palermo si tratta del terzo ko di fila, dopo un primo tempo da dimenticare nella ripresa c’è stata la reazione, Mutti dovrà ripartire dai secondi 45 minuti per far ritrovare ai rosanero la via del successo.

    PAGELLE PALERMO – ROMA

    PALERMO

    Munoz 4.5: fatale il doppio errore sull’azione che ha deciso la partita, prima sbaglia il disimpegno servendo Lamela e poi sull’assist dell’attaccante argentino non sale come dovrebbe tenendo in gioco il match winner Borini. Nel primo tempo appare frastornato, quando viene puntato da Lamela va sempre in confusione.

    Mantovani 6: schierato da Mutti al centro della difesa per l’assenza di Silvestre lui che non è un centrale puro, disputa un match attento. Molto meglio del compagno di reparto.

    Acquah 6: il giovane ghanese, che avrebbe dovuto partire dalla panchina, fa il suo dovere tamponando in mezzo al campo. Giocatore di grande quantità e dal futuro assicurato.

    Zahavi 4.5: Mutti lo preferisce ad Ilicic, l’israeliano non ripaga la fiducia concessagli dall’allenatore non riuscendo a combinare nulla di buono nei primi 45 minuti di gioco. All’intervallo Mutti, giustamente, lo lascia negli spogliatoi per far spazio allo sloveno.

    Ilicic 6: bocciato dal primo minuto per il suo recente scarso rendimento, il trequartista viene chiamato in causa dal tecnico ad inizio secondo tempo per cercare di raddrizzare la partita. Con il suo ingresso in campo il Palermo gira meglio e, anche se non si rende particolarmente pericoloso, almeno fa vedere di avere una gran voglia di fare bene.

    Miccoli 6: il bomber tascabile svaria su tutto il fronte offensivo ma cade spesso nella trappola del fuorigioco. Ammonito per uno screzio avuto con Heinze, salterà la sfida di settimana prossima a Lecce contro la sua squadra del cuore.

    Fabio Borini © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    ROMA

    Lobont 7: grandi riflessi quando si oppone da terra sul tiro a botta sicura di Miccoli dopo essersi scontrato con un compagno di squadra. Si fa trovare sempre pronto sulle conclusioni da fuori, un paio di queste insidiose, non facendo rimpiangere Stekelenburg.

    Kjaer 6: il danese ex della gara, uscito ultimamente dalle rotazioni di Luis Enrique, è chiamato a sostituire Juan. Compito difficile per il difensore che esegue i suoi compiti ottenendo la sufficienza in pagella.

    Greco 6.5: schierato a sorpresa da Luis Enrique, il centrocampista fa una grande gara sia in fase di contenimento che in quella propositiva. E’ il migliore del reparto.

    Totti 6: il capitano giallorosso si sacrifica molto scalando a centrocampo per dare man forte ai compagni di squadra. Nel finale la sua abilità di tenere palla è  fondamentale per guadagnare minuti preziosi.

    Lamela 7: primo tempo straordinario per l’attaccante argentino, assist per Borini e finte ubriacanti per Munoz che va in difficoltà. Nella ripresa per poco non segnava con un coast to coast di circa 60 metri, la stanchezza poi prende il sopravvento e cala con il passare dei minuti.

    Borini 7.5: è lui l’uomo del momento della Roma, l’attaccante ex Chelsea firma il suo nono centro in campionato, il settimo nelle ultime nove partite, decidendo il match. E non è la prima volta che toglie le castagne dal fuoco al tecnico asturiano. La rivelazione del campionato. Nessuno, a parte Luis Enrique, si sarebbe aspettato un tale rendimento. Dopo la chiamata di Prandelli per l’amichevole contro gli Stati Uniti, meriterebbe al momento di far parte della spedizione azzurra agli Europei.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano 6; Pisano 5.5, Munoz 4.5, Mantovani 6, Balzaretti 5.5; Barreto 5.5, Donati 6, Acquah 6 (87′ Vazquez sv); Zahavi 4.5 (46′ Ilicic 6); Budan 5 (46′ Hernandez 5.5), Miccoli 6. Allenatore: Mutti 5.5.

    ROMA (4-3-1-2): Lobont 7; Rosi 6, Kjaer 6, Heinze 6.5, José Angel 6.5; Greco 6.5 (78′ Marquinho 6), De Rossi 6, Gago 6 (87′ Simplicio sv); Totti 6; Lamela 7 (80′ Bojan 6), Borini 7.5. Allenatore: Luis Enrique 6.

    HIGHLIGHTS PALERMO – ROMA 0-1

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”127963″]