Rispetto alle indiscrezioni della vigilia sia Guidolin che Luis Enrique cambiano qualcosa. L’Udinese infatti schiera Abdi alle spalle di Di Natale, la Roma invece le sorprese sono tante con Taddei a destra di difesa, Kjaer al centro in coppia con Juan, a centrocampo Greco è preferito a Perrotta mentre in attacco sono Pjanic e Lamela a supportare Osvaldo. Udinese Roma non sarà sicuramente ricordata come una partita spettacolare con le due squadre contratte per il troppo freddo forse e poco convinte nelle occasioni create. Il primo tempo passa via senza troppi squilli anche se i padroni di casa si fanno preferire per la manovra e la pericolosità nelle ripartenze. La ripresa è decisamente più avvincente, la Roma sale con il baricentro costringe i friulani nella propria metà campo. Arrivano pure i primi pericoli per Handanovic con De Rossi dalla lunghissima distanza mentre Pjanic e Lamela sprecano due occasioni da ottima posizione. La svolta alla partita la dà Luis Enrique sostituendo Gago per il più offensivo Bojan, i giallorossi cosi mostrano il fianco al contropiede friulano venendo beffati prima da Di Natale con una bellissima conclusione dopo un sontuoso assist di Pinzi e nel finale con Isla servito alla perfezione di Armero dopo l’ennesima amnesia difensiva giallorossa.
Non esistono più aggettivi per definire il miracolo friulano con una Udinese completamente diversa rispetto a quella dello scorso anno ma allo stesso tempo determinata e pericolosa e con un Di Natale degno della Nazionale. Della Roma che dire? Fa piacere la fiducia della società nei confronti di Luis Enrique, il tecnico gode di una stima forse immeritata per scelte a volte cervellotiche.
Udinese Roma 2-0 video highlights youtube
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Domani sera alle 20.45 scende in campo la Roma di Luis Enrique nell’anticipo del Friuli contro l’Udinese di Francesco Guidolin, dovendo fare i conti con due brutte tegole relative agli stop di Francesco Totti e Marco Borriello che, nell’allenamento di ieri, si sono fermati per due infortuni: il capitano, rientrato domenica scorsa contro il Lecce dopo uno stop di 40 giorni, si è fermato per un problema alla caviglia sinistra, conseguenza di una contusione subita in allenamento – probabile distorsione – mentre Borriello per un affaticamento ai flessori della coscia destra.
Luis Enrique sarà costretto a fare i conti con l’emergenza che riguarda anche le assenze già certe di Burdisso, Rosi, Pizarro e Borini. Al posto di Rosi, uscito anzitempo nella gara contro il Lecce per un problema alla caviglia, il tecnico spagnolo potrebbe schierare Taddei o Perrotta, oppure il brasiliano Cicinho, ma quest’ultima ipotesi appare meno probabile.
Il tecnico dei friulani Francesco Guidolin punterà, invece, sulla “squadra che perde”, cioè sulla medesima formazione schierata nella sconfitta del Tardini di Parma domenica scorsa, sempre schierata con il suo consolidato modulo 3-5-2. In avanti, spazio alla coppia napoletana Floro Flores – Di Natale, con Torje che partirà ancora dalla panchina, puntando sull’ottima vena realizzativa dell’attaccante ex Genoa contro i giallorossi. Confermato anche il trio difensivo formato da Benatia, Danilo e Domizzi che, nell’ultima uscita contro i gialloblu, hanno evidenziato molte distrazioni.
Guidolin per tentare di far ripartire i suoi, punta proprio sulla voglia di riscatto di coloro che sono scesi in campo nella sconfitta di Parma, e che il mister ha strigliato a dovere già nel dopo partita, puntando il dito soprattutto sugli errori connessi all’approccio psicologico alla gara, troppo altezzoso e superbo e poco determinato.
La Roma gioca una partita strepitosa: ritmi sempre alti, possesso di grande qualità, costante movimento senza palla unito a disciplina tattica, concentrazione e cattiveria agonistica. Il risultato sconta la imbarazzante imprecisione sotto porta degli attaccanti. La nota negativa è il gol subito al primo pericolo e le occasioni o quasi-occasioni concesse nel finale in sporadici momenti di puro sbandamento. Il Lecce fa davvero poco: è bravo a rimanere sempre in partita, ma ciò accade più per demerito dei giallorossi. La squadra di Di Francesco non riesce a mordere le caviglie degli avversari e non sa proporre ripartenze organizzate.
Rosi 6 Partita senza grandi squilli offensivi, ma comunque giocata su buoni livelli di concentrazione.
Kjaer 5,5 Anticipa sempre l’attaccante con interventi puliti e regna sul gioco aereo, ma si perde Bertolacci sul gol leccese e dopo rischia di far capitolare la squadra con qualche incertezza di troppo.
Heinze 6 Match senza sbavature fatto di attenzione e concretezza. Sul gol forse poteva aiutare Kjaer.
Taddei 7 Grande prestazione da terzino per il brasiliano. Nel primo tempo spinge come un treno regalando un assist al bacio sfruttato da Pjanic per l’1-0. Nella ripresa dimostra di stare bene fisicamente e continua la fase offensiva di qualità senza scordare quella difensiva.
Gago 7,5 E’ una diga. Fa il mediano dai piedi buonissimi segnando un bel gol con un tiro da fuori.
De Rossi 7,5 Gioca una partita immensa di intensità e concentrazione. Sradica tanti palloni dai piedi degli avversari e gestisce il possesso con grande qualità e visione di gioco.
Pjanic 7,5 Completa la grande prestazione del centrocampo romanista. Il suo ottimo palleggio impone alti ritmi di circolazione della palla ad un tasso di precisione invidiabile. Segna con un puntuale inserimento in area. Nel secondo tempo cala un pochino, ma la prestazione rimane da incorniciare.
Lamela 6,5 Accarezza la palla con sapienza e scatta con grande rapidità. E’ nel vivo del gioco e sforna un assist e palle filtranti sempre potenzialmente decisive. Macchia la prestazione col gol fallito solo davanti ad Julio Sergio.
Bojan 4,5 Gioca una partita di alto livello sotto il profilo dei movimenti, della corsa e della partecipazione attiva e di qualità alle manovre della squadra. Il problema è che fallisce almeno tre colossali occasioni da rete che tengono il Lecce sempre in partita.
Osvaldo 6 E’ il più in ombra dei giallorossi: un pò impacciato e impreciso quando in due occasioni non fa il bomber. Ma la strepitosa rovesciata che insacca in rete valeva il prezzo del biglietto. Peccato che l’errore della terna cancelli un gesto tecnico stupendo. Totti 6 (dal 23′ s.t.) A sorpresa entra solo nel finale regalando qualche pezzo di alta classe.
Luis Enrique 6,5 La sua Roma convince tantissimo in fase offensiva dove si vede concretamente l’ottimo lavoro svolto. La difensiva rimane ad oggi il problema. Sempre gli stessi errori con le stesse dinamiche. Forse bisognerà arretrare la posizione dei terzini e sistemare i meccanismi difensivi per evitare di buttare via partite dominate con autorità come questa.
PAGELLE LECCE
Julio Sergio 6 L’evidente indecisione sul gol di Gago è cancellata da almeno altre quattro parate decisive. All’emozionante ritorno all’Olipico è aiutato dalla giornata nera di Bojan e Osvaldo in fase realizzativa.
Oddo 4,5 Si fa saltare in lungo e in largo da Taddei e Lamela. E’ l’anello debole della difesa salentina nonostante la grande esperienza. Brivio (dal 40′ p.t.) 6 Entra al posto dell’infortunato Carrozzieri: non spinge praticamente mai sulla fascia, ma almeno non cade in distrazioni difensive.
Esposito 4,5 Si perde spesso l’avversario in area concedendogli facili occasioni. Non è facile giocare 90′ minuti in difesa, ma non per questo può mancare la concentrazione per lunghi tratti della partita.
Tomovic 4,5 Il serbo fa il paio col compagno centrale di difesa, un reparto che sconta probabilmente la giovane età.
Grossmuller 5 Dovrebbe sostituire Giacomazzi, ma dell’uruguayano non si vede nulla. Manca la grinta e la qualità per dare respiro alla difesa sotto attacco.
Strasser 5 Il centrocampo del Lecce non aggredisce gli avversari pressandoli alti e questo dipende anche dalla sua giornata no che gli toglie il consueto dinamismo e la facilità di corsa.
Cuadrado 6,5 E’ uno dei pochi ad essere pimpante. Praticamente da solo rischia di far prendere un incredibile punto al Lecce con due tiri velenosi che sfilano fuori. La sua spinta sarebbe costante se i compagni lo mettessero in condizione di attaccare gli spazi come riesce a fare alla grande nelle poche chance avute.
Bertolacci 7 Il giovane romano gioca un’ottima partita fatta di una corsa quasi solitaria per fare pressing e coronata da un pregevole gol che rimette in careggiata il Lecce.
Olivera 4,5 Dovrebbe essere il leader per esperienza e tasso tecnico, ma non si illumina mai. Riceve poche palle buone e quelle che ha le spreca malamente. Non è mai nel vivo del gioco e non riesce a guidare il pressing offensivo oppure a dare qualità alla giocata d’attacco.
Corvia 5,5 Può fare davvero poco da unica punta senza una squadra che lo sorregga. Non riceve mai palle giocabili ed è abbandonato lì su al suo destino.
Di Francesco 4 Non riesce a dare al Lecce la mentalità e la preparazione giusta per la partita. La sua è una squadra rinunciataria e senza mordente. Paga l’inesperienza dei suoi ragazzi, ma non riesce a coagulare le energie dei giovani in un gioco di grande organizzazione difensiva e ripartenza veloce. Almeno stasera non c’è un’impronta di gioco nel Lecce.
Roma Lecce si affronteranno nel posticipo della dodicesima di campionato. Ai romani serve continuità di risultati, ai leccesi invece servono punti importanti per la salvezza. Le due tifoserie coloreranno lo stadio Olimpico di giallorosso per una partita che storicamente regala emozioni.
ROMA LECCE le scelte di Luis Enrique
L’allenatore asturiano della Roma insisterà sul modulo figlio della propria filosofia calcistica: il solito 4-3-1-2 atipico. Fra i pali il Nazionale olandese Stekelenburg. A destra riconfermato il buon Rosi degli ultimi tempi. I centrali della retroguardia saranno Kjaer e Heinze con Juan pronto a strappare un posto al danese. Fascia sinistra affidata come di consueto a Josè Angel. Diga di centrocampo sarà Daniele De Rossi. Al suo fianco Fernando Gago e Miralem Pjanic. Stasera ci sarà il ritorno di capitan Totti dietro alle punte dopo l’infortunio muscolare. Il numero 10 giallorosso rifinirà le punte Osvaldo e Lamela (l’argentino è in leggero vantaggio sul talentino Bojan Krkic).
L’ex di turno e allenatore del Lecce, Eusebio Di Francesco, cercherà di mettere in difficoltà la società che lo portò alla ribalta calcistica, giocando col modulo 4-2-3-1. Benassi andrà tra i pali al posto dell’altro ex Julio Sergio che spera in un cambiamento di pensiero del mister che lo potrebbe schierare titolare, magari come amuleto portafortuna. A destra Massimo Oddo che stasera riassaporerà l’aria del Derby. Centrali giocheranno Carrozzieri(in vantaggio nel ballottaggio con Brivio) ed Esposito. A sinistra Tomovic. I due mediani saranno l’ex Milan Strasser e Grossmuller considerando l’indisponibilità del capitano Giacomazzi. Il terzetto dei trequartisti sarà composto dalla rapidità di Cuadrado a destra e dalla tecnica di Olivera sinistra col giovane cresciuto nel vivaio giallorosso, Andrea Bertolacci, a fare il rifinitore. Assente Di Michele,prima ed unica punta giocherà Daniele Corvia voglioso di dimostrare tutto il proprio valorealla squadra che lo ha allevato.
PROBABILI FORMAZIONI ROMA LECCE
ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, J.Angel; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Osvaldo, Lamela ALL.Luis Enrique LECCE 4-2-3-1 Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito, Tomovic; Grossmuller, Strasser; Cuadrado, Bertolacci, Olivera; Corvia ALL. E. Di Francesco
La dodicesima giornata della Serie A offre come il posticipo il match Roma Lecce carico di intrecci nostalgici, sfide di rivalsa e tanta voglia di farsi notare. Gli ex sono molti infatti. A partire dall’allenatore salentino Eusebio Di Francesco. Per il 42enne pescarese quattro stagioni da calciatore nella Roma con 14 reti siglate, uno storico Scudetto vinto nel 2001 e soprattutto un grande affetto da parte della tifoseria. Dunque per l’allenatore al primo anno di A sarà una grande emozione tornare in quello Stadio Olimpico che ha solcato nell’apice della sua carriera. Altro grande ex è l’amministratore delegato romanista Claudio Fenucci. I suoi anni al Lecce hanno lasciato il segno ed è tuttora molto stimato in terra pugliese considerando i vari talenti che ha contribuito a scoprire: uno fra tutti quel Vucinic ex di entrambe le squadre.
Sul capitolo giocatori la lista si allunga. C’è Julio Sergio amareggiato da un ambiguo addio alla Roma: da pedina fondamentale con l’arrivo di Montella si trasformò in terza scelta nonostante prestazioni non eccessivamente deludenti. Anche domenica, però, sarà costretto a guardare dalla panchina per fare posto al secondo Benassi.
Altra storia di ricordi è quella di Daniele Corvia romano cresciuto nel vivaio giallorosso. Il classe ’84 ha perso la grande occasione nella Roma. Giovane bruciato dal grande club o semplicemente giocatore da squadra piccola? E’ questa la domanda a cui Corvia, che giocherà titolare, cercherà di dare risposta domenica sera. Dal passato al futuro passando sempre per la Cantera giallorossa con Andrea Bertolacci, classe 1991, in prestito al Lecce. Anche l’azzurrino è nato a Roma, ma per lui non è escluso un futuro alla corte di Luis Enrique che notoriamente lancia i giovani. Il ragazzo di Spinaceto sarà nell’undici titolare e potrà sfidare il mito calcistico di ogni ragazzino cresciuto nella capitale sulla sponda giallorossa: Francesco Totti. Il Capitano tornerà titolare, infatti, insieme agli altri romani Rosi e De Rossi. Il numero 10 orchestrerà la squadra con l’aiuto dei due giovanissimi Bojan e Osvaldo. Sarà vera sfida da Derby, poi, con Massimo Oddo che fu capitano della Lazio e avversario di tante sfide entusiasmanti. Roma Lecce dunque, tanti intrecci, ma sopratutto tre punti fondamentali.