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  • Federico Viviani, Luis Enrique si affida alla Cantera

    Federico Viviani, Luis Enrique si affida alla Cantera

    Il battesimo di Federico Viviani in serie A, classe 1992, potrebbe essere proprio sotto i riflettori dello Stadio Olimpico, illuminato per la super sfida del lunedì fra la Roma di Luis Enrique e la Juventus di Antonio Conte, trovandosi ad affrontare direttamente – al debutto – un mostro sacro del centrocampo bianconero, come il campione del Mondo Andrea Pirlo, vincitore di scudetti, Champions League e di ogni altro trofeo esistente.

    Federico Viviani debutto Roma Juve | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Un debutto da far tremare le gambe al giovane Federico Viviani, diciannovenne molto promettente del nostro calcio, ma che potrebbe rendersi necessario a causa delle squalifiche e delle indisponibilità con cui Luis Enrique deve fare i conti, costretto a schierare Daniele De Rossi nel ruolo di centrale difensivo, nell’inedita coppia con Heinze.

    Luis Enrique lo ha osservato con molta attenzione, visionandolo in allenamento con la Primavera giallorossa, e poi ha deciso di portarlo in ritiro con la prima squadra già in estate, a Brunico, consentendogli di prendere parte alle Amichevoli disputate “dai grandi”, in cui ha segnato anche un gol contro il Vasas. Luis Enrique, abituato a lavorare con i giovani e cresciuto con la culuta della valorizzazione della “cantera”, in stile blaugrana, ha sempre speso parole di elogio per il giovane Federico, anche pubblicamente, per infondergli più carica e coraggio per affrontare un debutto così importante quanto difficile.

    Nel giorno del suo probabile esordio in serie A, dunque, è utile tracciare un profilo del giovane Federico Viviani centrocampista giallorosso, che in molti già paragonano a Daniele De Rossi per le caratteristiche di gioco, oltre che per il suo iter fra le giovanili della ed il “sangue calcistico” che scorre nelle sue vene.

    Federico Viviani, Viterbese di Grotte di Castro, infatti, è figlio di un calciatore professionista, Mauro, che ha giocato negli anni 80 nella Lazio in serie B: Federico, invece, è stato ingaggiato dalle giovanili della Roma all’età di 13 anni, fino ad approdare agli Allievi Nazionali di Stramaccioni e, poi, alla Primavera di Alberto De Rossi, papà di Daniele.

    Lo scorso anno, Vincenzo Montella lo ha convocato tre volte in Prima squadra, anche alla luce del suo fondamentale apporto alla formazione Primavera, che lo scorso anno ha vinto lo scudetto di categoria, giocando nel ruolo che gli è più congeniale, regista basso, come Daniele De Rossi, appunto. Bravo ad inserirsi negli spazi, ed anche a fare gol, soprattutto di destro, abile anche nella fase di copertura, aggressivo e deciso in fase di recupero, sfruttando anche il fisico possente, 75 chilogrammi per 180 centimentri di altezza.

    Per ora, è già approdato nella Nazionale Under 19 di Zoratto, realizzando anche un gol,  ma non è escluso che presto potrà essere convocato anche nell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    Questa sera, dunque, potrebbe essere il suo turno, indossando la maglia numero 92, il suo anno di nascita, che ricorderà a tutti la sua giovane età.

    Un’occasione molto importante per lui e per la sua crescita, anche in chiave rinnovo ed adeguamento contrattuale: oggi, il suo ingaggio è in linea con quello dei Primavera, ed il suo contratto scade nel 2014, ma, se riuscirà a compiere il fatidico salto di qualità, potrebbe sedersi presto al tavolo delle trattative per ottenere un rinnovo adeguato, anche in prospettiva.

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  • Roma Juventus, il più grande spettacolo dopo il weekend

    Roma Juventus, il più grande spettacolo dopo il weekend

    Senza Fiorello il #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend sarà senza ombra di dubbio all’Olimpico, dova domani sera il Monday Night della quindicesima di Seria A offre un affascinante Roma Juventus. Non sarà l’eterna sfida al vertice degli anni ’80 o dei primi 2000, ma quando la Torino bianconera e la Roma giallorossa incrociano le proprie strade c’è sempre garanzia di spettacolo. Di spunti ce ne sono in abbondanza con una Roma disastrata tra squalifiche e infortuni che tenterà di dare una svolta positiva ad una stagione che sembrerebbe già compromessa. Si gioca molto il tecnico Luis Enrique che in settimana ha incassato l’appoggio totale di squadra e società, ma che voci di corridoio danno in bilico. Da parte sua la Vecchia Signora ha bisogno di tre punti per continuare a cavalcare il sogno dello Scudetto. La squadra di Antonio Conte è in uno stato di forma smaliante e sembra aver ritrovato quel suo tradizionale spirito battagliero che le ha permesso negli anni di riempire di trofei la propria bacheca.

    Torna Totti in Roma Juventus | ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    QUI ROMA. I giallorossi hanno la rosa decimata e dovranno fare a meno di Juan, Gago e Bojan squalificati più gli indisponibili Borini, Burdisso, Kjaer, Pizarro con l’aggiunto di Cassetti infortunato dell’ultima ora. Dunque si profila una obbligata coppia centrale di difesa con l’argentino Heinze e l’abbassamento di Daniele De Rossi al suo fianco. La nota positiva però è il rientro del capitano Francesco Totti dal primominuto dopo le polemiche sull’esclusione nell’ultimo match con la Fiorentina. La statistica diche quando il numero 10 è in campo contro la Juve segna e la Roma non perde. Numeri a parte Totti agirà alle spalle dei due calciatori protagonisti della rissa nel post- partita contro l’Udinese e cioè Osvaldo e Lamela. Chissà se i due, a parte le dichiarazioni di facciata, hanno davvero ritrovato il giusto feeling.

    QUI JUVENTUS. I bianconeri non hanno problemi di formazione fatta eccezione per il grande ex Mirko Vucinic alle prese con un infortunio. Il montenegrino deve rimandare il rientro all’Olimpico da avversario e qualche maligna voce in ambiente romanista parla di un forfait tattico per scampare i fischi dei suoi ex tifosi, ma è palesemente falsa considerando la lesione muscolare. Intanto martedì Alex Del Piero toglierà i punti al volto mentre Fabio Quagliarella è tornato a disposizione di Conte a tutti gli effetti dopo una brillante prova in Coppa Italia. Un fattore del matche potrebbe sicuramente essere Marchisio il mattatore vero delle ultime gare juventini. I pronostici sono quanto mai incerti, ci si aspetta una gara scoppiettante.

    Le probabili formazioni di Roma Juventus
    Roma (4-3-1-2):
    Stekelenburg; Rosi, De Rossi, Heinze, Taddei; Perrotta, Viviani, Pjanic; Lamela; Totti, Osvaldo
    A disp.: Lobont, Cicinho, Jose Angel, Greco, Simplicio, Borriello, Caprari. All.: Luis Enrique
    Squalificati: Bojan (1), Gago (1), Juan (1)
    Indisponibili: Borini, Kjaer, Pizarro, Burdisso, Cassetti

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Estigarribia. A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Quagliarella, Krasic, Del Piero. All.: Conte
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vucinic

  • De Rossi si riprende la Roma “voglio solo  il giallorosso”

    De Rossi si riprende la Roma “voglio solo il giallorosso”

    Nel momento di difficoltà tocca sempre al capitano prendersi la responsabilità e tirar fuori dal gruppo energie supplementari. Daniele De Rossi è da oramai tanti anni che vive da capitano aggiunto alla Roma condividendo insieme a Totti gli oneri ma sopratutto una maglia, quella giallorossa, che entrambi sentono cucita come prima pelle. La migrazione dalla gestione societaria di “petto” della famiglia Sensi a quella di prospettiva e manageriale progettata da DiBenedetto e ancora in fase di start up.

    Daniele De Rossi vicino al rinnovo | ©Getty Images
    La Roma vive un momento difficile è vicina, i tifosi dopo tanta pazienza e speranza sono vicini ad esplodere risucchiandosi sicuramente Luis Enrique che nonostante la stima di società e giocatori e un forte carisma non riesce a convincere dal punto di vista tattico ma anche Baldini e Sabatini responsabili di tutte le decisioni di mercato estive.

    Insieme alle scelte effettuate in estate la Roma non può permettersi di perdere Daniele De Rossi, unico top player in organico e l’unico giocatore in grado do sostituire per temperamento e carisma capitan Totti quando deciderà di lasciar il calcio giocato. Sul centrocampista della Roma e della Nazionale di Prandelli sono pronte a darsi battaglia le due squadre di Manchester, United e City deluse dalla Champions League sono proiettate già per la prossima stagione affidando a De Rossi le chiavi del centrocampo e un sontuoso ingaggio vicino ai 10 milioni di euro.

    De Rossi però ai soldi ancora una volta ha fatto preferire gli affari di cuore “accontentandosi” dei circa sei milioni di euro offerti dagli americani tramite Franco Baldini. Le indiscrezioni d’accordo che circolavano nei giorni scorsi hanno trovato conferma dalle parole dello stesso De Rossi in una intervista concessa al magazine di FourFourTwo in edicola a gennaio 2012 “L’Inghilterra sarebbe una bella esperienza – dice – ovviamente mi fa piacere sentire che Ferguson e Mancini mi seguono e mi vogliono, ma per ora voglio rimanere alla Roma“.

    All’orizzonte adesso c’è la sfida del Monday Night contro la Vecchia Signora. Roma Juventus sarà la prima delle tre finali da vincere per Luis Enrique se vuol arrivare al “panettone” da allenatore della Roma. Infortuni e squalifiche costringeranno il tecnico asturiano a nuovi stravolgimenti con De Rossi che potrebbe retrocedere in difesa per tamponare la falla lasciando spazio a centrocampo a Pizarro o al giovane Viviani.

  • Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Serie A, squalificati 15 Giornata. Roma decimata contro la Juve

    Problemi di formazione per la Roma in vista del big match della 15esima giornata contro la Juve. Luis Enrique infatti non potrà contare sull’apporto di tre pedine fondamentali come Juan, Gago e Bojan squalificati tutti per un turno dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel in seguito alle espulsioni che hanno rimediato domenica a Firenze lasciando la squadra giallorossa in 8 contro 11 contro i viola.

    Bojan | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il tecnico spagnolo, al quale è stata rinnovata la fiducia, a tempo, dopo le due sconfitte consecutive e le deludenti prestazioni della sua squadra, ritroverà però Osvaldo dopo il turno “punitivo” per il pugno sferrato al compagno di squadra Lamela e con ogni probabilità si affiderà alla classe di capitan Francesco Totti, il grande escluso della partita di Firenze. Niente prova tv invece per Gabriel Heinze per la gomitata a Gamberini giudicata involontaria e che poteva aggravare ulteriormente la posizione della Roma. Con la Juve il difensore ex Manchester United, Real Madrid e Marsiglia ci sarà.

    Oltre ai tre giallorossi, sono altri 9 i calciatori appiedati per una giornata, in relazione al 15esimo turno di Serie A, dal giudice sportivo: si tratta del portiere del Cesena Francesco Antonioli, espulso in occasione di Juventus – Cesena, il difensore e il centrocampista dell’Udinese Damiano Ferronetti e Giampiero Pinzi, il primo espulso per doppio giallo dopo aver commesso il fallo da rigore su Milito e le seguenti proteste, il secondo, in diffida, per l’ammonizione rimediata nella stessa partita con l’Inter, il difensore del Genoa Kakhaber Kaladze, espulso nella gara contro il Milan, il difensore dell’Atalanta Stefano Lucchini, i centrocampisti di Palermo, Bologna e Lecce Giulio Migliaccio, Nico Pulzetti e Rodney Strasser e il capitano dell’Inter Javier Zanetti, alla sua prima espulsione in assoluto in campionato dopo 551 presenze in Serie A (la sola ed unica espulsione dell’argentino prima di sabato era stata rimediata in Coppa Italia). Infine un turno all’ex tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco, espulso in occasione di Napoli – Lecce, e fresco di esonero.

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  • Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    La sconfitta della Roma contro la Fiorentina di domenica scorsa, con un sonoro e secco 3-0, ha scalfito non poco gli animi dei romanisti, ferendo le rosee aspettative di inizio stagione connesse all’ambizioso progetto italo-americano, all’arrivo di Luis Enrique, portatore del Barcellona-pensiero, all’illusione di poter tornare a segnare in grande.

    Luis Enrique | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    La partita del Franchi di Firenze, però, ha evidenziato in primis un malessere psicologico ed una non trascurabile confusione interna allo spogliatoio, che si è riflessa sulle azioni in campo portando la squadra a terminare la gara in otto per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan, inducendo la battuta del fiorentino (e tifoso Viola) Roberto Benigni, che ha alluso al parallelo fra i tagli del Presidente del Consiglio Mario Monti e la situazione in campo dei giallorossi domenica scorsa.

    L’idillio, dunque, sembra essersi definitivamente infranto ed i tifosi hanno intrapreso la strada della contestazione, aspettando la squadra al ritorno da Firenze, alla stazione Termini, e contestando soprattutto il tecnico Luis Enrique invitandolo a dimmettersi: “dimettiti, chi ti credi di essere?“.
    L’unico non contestato (e non contestabile) fra i giallorossi, capitan Francesco Totti, rimasto seduto in panchina per l’intera durata del match contro i Viola, per scelta tecnica, immalinconito nel suo piumone con tanto di cappuccio nero.

    Una situazione molto delicata anche se il direttore generale della Roma Franco Baldini prova a difendere il tecnico spagnolo, sostenendo che la dirigenza è sempre convinta della scelta fatta ed ha intenzione di andare avanti, nonostante l’amarezza ed il dispiacere.

    La parola “fiducia” sembra ancora dominare nell’ambiente dirigenziale, almeno fino alla prossima gara, in programma lunedì sera, nel Monday Night, contro la Juventus di Antonio Conte, un impegno non propriamente agevole per testare lo stato di “salute” del gruppo giallorosso ed i rapporti della squadra con il tecnico. In queste ore, comunque, a Trigoria è in corso un vertice tra Baldini, Baldissoni, Fenucci e Di Benedetto, per discutere ancora della questione Luis Enrique anche se, appunto, l’orientamento prevalente è quello di concedere ancora del tempo al mister, almeno fino a Natale salvo clamorosi imprevisti.

    Ciò significa che, oltre all’ostacolo Juventus, il tecnico asturiano dovrà affrontare anche la partita contro il Napoli di Mazzarri e quella contro il Bologna, prima della sosta natalizia. Se arriveranno i risultati sperati nelle prossime tre gare, quindi, Luis Enrique – come si suol dire – arriverà a “mangiare il panettone”, altrimenti dovrà accontentarsi di qualche tortillas.

  • Benigni da Fiorello, crisi Roma “è colpa dei tagli di Monti”

    Benigni da Fiorello, crisi Roma “è colpa dei tagli di Monti”

    Una volta era l’Inter ad esser il soggetto preferito dei comici, poi dopo l’exploit del Triplete ogni battuta scontata e facile sui nerazzurri è stata riposta nel cassetto non essendo più attuali e riciclabili. Adesso però a prender il posto dell’Inter sempre possa esser la Roma tacciata come innovatrice e visionaria ad inizio stagione ma adesso in preda ad una crisi apparentemente senza via d’uscita. Oggi sembra ci sia un vertice a Trigoria tra Luis Enrique e la squadra per capire se l’unità d’intenti e la voglia di lottare è rimasta intatta nonostante il capitombolo di Firenze che per la prima volta ha fatto affiorare i nervi in campo e nei tifosi.

    Totti deluso per il mancato utilizzo in Fiorentina Roma | ©Andreas Solaro/Getty Images

    Si, proprio i tifosi della Roma, fino a qualche settimana fa osannati da tutti per la pazienza e la voglia di sposare un nuovo progetto hanno iniziato a manifestare il malcontento riversando, in modo civile e sui social network la rabbia per un campionato nettamente inferiore alle aspettative. La crisi della Roma permette poi una facile battuta a Roberto Benigni ieri mattatore della serata insieme a Fiorello nell’ultima puntata di #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend. Anche Fiorello in una puntata precedente con Marco Borriello in studio fece la parodia di Luis Enrique per le sue scelte e per le sue interazioni con la stampa.

    Lo showman commentando i tagli proposti del governo Monti per risollevare le sorti dell’Italia usa la Roma per spiegarne i suoi effetti “C’è la crisi, i tagli, ieri accendo la televisione ho visto la partita della Roma erano in otto. Monti esagera, ha tagliato pure la serie A. Erano in tre in meno, l’ho contati ve lo giuro erano in otto, mi è preso un colpo, già i tagli! Qui la serie A diventa il calcetto praticamente.”

    Altra battuta regalata dal sorteggio per gli Europei 2011 Benigni la dà per l’Italia accomunata nel girone e nella a Spagna e Irlanda ma che per renderla completa serviva la presenza della Grecia al posto della Croazia. Battute a parte per la Roma e Luis Enrique dicembre sarà un mese caldo con il nuovo ostacolo Fiorentina in Coppa Italia e poi il doppio big match contro Juventus e Napoli

  • Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Brutta scoppola per la Roma di Luis Enrique che dopo la sconfitta rimediata contro l’Udinese va a sbattere contro un’ottima Fiorentina e un Super Jovetic, autopunendosi in maniera gratuita regalando la superiorità numerica agli avversari. Passi il fallo di Juan, ma il fallo di Gago a centrocampo con l’argentino già ammonito rasenta la stupidità, e anche l’ingenuità con cui Bojan salva sulla linea parando come un portiere di ruolo farà molto discutere, ragionando in vista della delicatissima sfida in programma nel prossimo turno contro la Juventus. Splendida invece la Fiorentina ridisegnata dal nuovo tecnico Delio Rossi che sceglie un modulo  a due punte, con il ritorno di entrambe le punte Gilardino e Jovetic con quest’ultimo apparso a livelli stratosferici. Funziona ancora una volta la linea verde di Corvino che ha scoperto un altro giocatore interessantissimo classe 93, preso dal Partizan Belgrado, il serbo Nastasic, che non fa assolutamente rimpiangere l’indisponibile Natali al centro della difesa.

    Stevan Jovetic e Alessandro Gamberini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le pagelle di Fiorentina Roma

    Pagelle Fiorentina

    Nastasic 6,5 Sentiremo ancora a lungo parlare di lui. È un classe 93, ma non gli manca l’esperienza per reggere l’impatto con il nostro calcio. Schierato al fianco di Gamberini dopo il debutto in coppa Italia è pronto per la prima da titolare in serie A dimostrando di avere tutte le caratteristiche del buon difensore centrale. Sfiora anche il gol nel finale trovando solo la parata perfetta di Bojan.

    Gamberini 7 Quando vede la Roma vede rosso, e sceglie nei capitolini la sua vittima preferita per fare gol. Statistiche alla mano realizza il suo terzo gol consecutivo alla Roma, portando i suoi sul punteggio di 2 a 0 congelando la partita. Ottima prova anche in fase difensiva, dove praticamente non concede nulla agli attaccanti di Luis Enrique.

    Jovetic 7,5 E’ la sua annata e dopo aver passato la scorsa stagione ai box per l’infortunio al crociato, vuole dimostrare a tutti di essere tornato ai suoi livelli e anche più in alto. Nella sua miglior stagione aveva realizzato 6 gol, con quello messo a segno oggi eguaglia il suo record personale e si candida a diventare il nuovo bomber viola in attesa del miglio Gilardino. Si guadagna il rigore e lo batte con una freddezza da killer, inventando assist e  magie per i compagni che deliziano gli occhi di tutti i tifosi amanti del bel calcio.

    Montolivo 6,5 Si sente il suo nome solo in merito alla scadenza contrattuale, e al prossimo club nel quale giocherà, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto possa essere importante avere un giocatore come lui in mezzo al campo. Cuce il gioco e detta i tempo della manovra viola, il tutto con un’eleganza da grande campione.

    Pagelle Roma

    Juan 5 Su di lui c’era tutta la responsabilità della retroguardia giallorossa, perché dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer era necessario ritrovare il vero Juan. C’è molta strada da fare, visto l’intervento scomposto su Jovetic che regala il rigore ai viola e gli costa l’espulsione nei primi minuti di gioco.

    Gago 4 Partita di sacrificio per il mediano argentino che deve rincorrere troppo spesso i velocissimi esterni viola. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto intervento su Beherami protestando inutilmente, poi alla mezz’ora inspiegabilmente spegne il cervello, stendendo in corsa da dietro Jovetic a centrocampo regalandosi gli spogliatoi in anticipo e mettendo ulteriormente nei guai i suoi compagni.

    Bojan 4 Decisamente lontano anni luce dal giocatore fenomenale che avevamo ammirato al Barcellona. Ancora non perfettamente ambientato al nostro calcio non gli riesce praticamente nulla in una partita che lo vede protagonista solo da “portiere” quando mura sulla linea una conclusione di Nastasic regalando il secondo rigore ai viola e finendo la partita anzitempo.

    De Rossi 6 Unico vero gladiatore romano, gioca una partita di grinta, fatica e sudore chiudendo dove può e adattandosi a fare il difensore centrale come gli chiede il suo tecnico. Le sirene inglesi o spagnole in merito al rinnovo del contratto non sembrano disturbarlo affatto. Professionista e calciatore esemplare.

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  • Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Fiorentina Roma, Delio Rossi inguaia Luis Enrique

    Delio Rossi vince il suo derby personale contro i giallorossi portando nuovamente la Fiorentina al successo e regalandosi tre punti fondamentali per risalire la classifica. Fiorentina Roma non smette mai di regalare sorprese nonostante il dominio viola non sia mai stato messo in discussione, li giallorossi (già in dieci per il rosso di Juan) si suicida con Gago e Bojan nella ripresa con espulsioni inspiegabili. Roma assolutamente inguardabile e settimana da incubo per Luis Enrique che dovrà affrontare la difficilissima partita contro la Juventus senza Juan, Gago e Bojan tutti e tre espulsi e quindi squalificati.

    Giallorossi che cambiano per la tredicesima volta la formazione, Luis Enrique sorprende tutti stravolgendo le previsioni iniziali schierando Cicinho come terzino, avanzando Perrotta a centrocampo e soprattutto lasciando in panchina Francesco Totti. Spazio dunque per un tridente offensivo composto da Lamela e Bojan più avanzati e subito dietro Pjanic. Nessun cambiamento dell’ultim’ora per Delio Rossi che conferma le previsioni.

    Gamberini e Jovetic mattatori di Fiorentina Roma | ©Claudio Villa/Getty Images
    Fiorentina Roma la partita
    PRIMO TEMPO- Partita decisiva per la Fiorentina che vuole cancellare i fantasmi di una classifica da incubi cercando di regalare i primi punti al nuovo tecnico Delio Rossi. Il primo squillo della partita è giallorosso con Gago che al 5’ dopo una lunga azione di possesso palla, scarica un gran destro dal limite dell’area, con la palla che va di poco alta sopra la traversa. Doppia tegola per la Roma al minuto 15’ quando Jovetic da solo davanti a Stekelenburg viene affossato da Juan in area, con D’Amato che non ha dubbi decretando il calcio di rigore per i viola e l’espulsione di Juan per i giallorossi. Dal dischetto va lo stesso Jovetic che tira nell’angolo basso beffando il portiere olandese e portando i suoi in vantaggio. Luis Enrique corre ai ripari schierando De Rossi al centro della difesa e chiedendo a Lamela e Pjanic di aiutare il centrocampo. Buona Roma alla mezz’ora che preme per trovare il pareggio, riversando i suoi calciatori nell’area viola con continuità, mandando in apnea la difesa fiorentina. Fiorentina che paradossalmente nonostante l’uomo in più inizia a soffrire il gioco della Roma, abbassandosi troppo e concedendo molti spazi agli uomini di Luis Enrique. Proprio nel momento migliore dei giallorossi  al 44’ arriva la doccia fredda per la Roma con il gol di Gamberini, che servito da Montolivo su calcio d’angolo stacca su Heinze e infila il pallone in rete portando i viola in vantaggio per 2 a 0.

    SECONDO TEMPO– Squadre che tornano in campo con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo con Totti che rimane ancora in panchina per la Roma. Non cambia la musica con la Roma che gioca con un lungo possesso palla sterile e la Fiorentina che è pericolosissima nelle ripartenze con Jovetic assolutamente in giornata. L’unico tiro degno di nota per la Roma arriva al 9’ con Lamela che spalle alla porta calcia senza guardare ma trova Boruc a neutralizzare la conclusione fin troppo centrale. Ancora l’argentino pochi minuti dopo, è l’unico dei suoi a provare a sbloccare la partita con un bel diagonale di sinistro a impegnare nuovamente l’ex portiere del Celtic. Partita che rispecchia lo stesso copione del primo tempo, dove la Roma tiene moltissimo il pallone ma non riesce mai a finalizzare l’azione per via di una punta di peso all’interno dell’area di rigore. Al 25’ altro cambio per Luis Enrique che manda in campo Simplicio per Pjanic, con l’ultima sostituzione utilizzata pochi minuti dopo a togliere un infortunato Cicinho con Greco, ora è chiaro che Totti non entrerà in campo. Follia agonistica di Gago alla mezz’ora  che già ammonito a centrocampo stende con un’entrata da dietro Jovetic, guadagnandosi il cartellino rosso e l’uscita anticipata lasciando i suoi in 9. Partita che davvero non finisce mai di stupire, con Nastasic che calcia a botta sicura dagli sviluppo di un calcio d’angolo e trova la parata con le mani di Bojan sulla linea. Gesto tanto istintivo quanto stupido che regala allo spagnolo l’espulsione e il secondo rigore ai viola. Jovetic lascia l’onore a Santiago Silva di batterlo e il Tanke non delude realizzando il 3 a 0. Roma in otto e partita assolutamente da dimenticare. Fischio finale e volto nero per Luis Enrique che avrà molto da dire in conferenza stampa.

    Fiorentina Roma 3-0 video highlights
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  • Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Fiorentina Roma, Jovetic sfida Totti. Chi esce dalla crisi?

    Si respira comunque aria di derby in casa viola, poiché i trascorsi biancocelesti del nuovo allenatore Delio Rossi non si scordano così facilmente. Fiorentina Roma si affronteranno oggi nella sfida in programma al Franchi alle ore 15 per strappare una vittoria utile a risollevare una classifica deficitaria e un morale davvero ai minimi storici. Grane per entrambe le squadre con la Fiorentina che vede scoppiare un caso Cerci, l’attaccante volato a Barcellona nel giorno di riposo (con il permesso della società) ha perso il volo e non è rientrato nel giorno degli allenamenti, scatenando le ire di Delio Rossi che per punirlo gli farà saltare la sfida contro i giallorossi. Stessa punizione inflitta anche in casa Roma a Osvaldo per aver colpito il compagno Lamela al termine della sfida contro i friuliani dello scorso turno.

    Totti torna in campo per Fiorentina Roma | ©Getty Images

    FIORENTINA- I viola oggi devono assolutamente ritrovare i tre punti, avendo all’attivo un ruolino di marcia assolutamente inguardabile con una sola vittoria nelle ultime nove gare (risalente addirittura all’1 a 0 contro il Genoa che salvò la panchina di Mihaijilovic ancora per qualche turno). Guai anche in attacco dove il digiuno dal gol di Gilardino ( non segna dall’11 settembre scorso contro il Bologna) e l’assenza di Jovetic hanno reso un reparto abituato a segnare moltissimo, davvero sterile. Delio Rossi punta forte su due ex biancocelesti come De Silvestri, cresciuto nelle giovanili della Lazio e Beherami, che potrebbero sentire quell’aria di derby e tirar fuori una prestazione da grandi sfide. Nella consueta conferenza stampa il tecnico viola, ha spiegato come chi sbaglia paga riferendosi al caso Cerci, e che la sua linea in questi casi sarà intransigente. Per quanto riguarda invece l’aspetto tattico relativo alla formazione che scenderà in campo oggi, Rossi dovrebbe schierare un 4-3-1-2 con Boruc tra i pali, difesa classica che vede l’assenza di Natali squalificato, rimpiazzato da Nastasic in coppia con Gamberini, mentre sulle corsie laterali agiranno De Silvestri e Pasqual. Centrocampo con Montolivo nel suo ruolo di playmaker, con Vargas e Beherami più larghi sugli esterni e Lazzari a supporto del rinnovato duo d’attacco Gilardino- Jo-Jo Jovetic.

    strong>ROMA-  Superato il caso Osvaldo, Luis Enrique deve cercare di vincere questa partita per ritrovare quella serenità e ridare quella credibilità a questo nuovo progetto Roma. Le buone notizie in casa giallorossa arrivano dal recupero del capitano Francesco Totti, che dopo una lunga assenza per via degli infortuni torna a vedere il campo da titolare. Sarà proprio il numero dieci giallorosso a sopperire alla mancanza dell’italo argentino indisciplinato, caricandosi il peso dell’attacco sulle proprie spalle come faceva in passato. Il tecnico spagnolo, vero e proprio mago trasformista nella creazione delle formazioni della Roma sembra indirizzato a schierare un modulo speculare a quello viola, utilizzando un 4-3-1-2 che vede i soliti ballottaggi in difesa: titolari dovrebbero partire Juan e Heinze (calcolando come siano out per gli infortuni sia Burdisso che Kjaer) coppia centrale con Perrotta, Taddei e Josè Angel a giocarsi due maglie in tre per il ruolo di terzini. Nel centrocampo giallorosso troviamo al solito posto Daniele De Rossi, affiancato da Gago e Simplicio, con Pjanic lanciatissimo per il ruolo di trequartista a servire il tandem offensivo composto da Totti e lo spagnolo Bojan Krcic. Parte dalla panchina invece l’argentino Lamela che potrebbe subentrare a partita in corso.

    Fiorentina Roma Probabili Formazioni:
    Fiorentina (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Nastasic, Gamberini, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Lazzari; Jovetic, Gilardino.
    A disposizione: Neto, Camporese, Romulo, Munari, Ljajic, Santiago Silva, Babacar. All: Rossi

    Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Perrotta, Juan, Heinze, Taddei; Gago, De Rossi, Simplicio; Pjanic; Bojan, Totti.
    A disposizione: Lobont, Cicinho, Josè Angel, Cassetti,Greco, Caprari, Lamela.
    All: Luis Enrique

  • Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    In casa Roma è scoppiato il Caso Osvaldo che continua a tenere banco nell’etere romano e sulla carta stampata non solo della capitale. Tutto è nato dopo la sconfitta di venerdì scorso contro l’Udinese quando all’interno degli spogliatoi l’italo-argentino aveva rifilato un pugno al compagno Erik Lamela, reo di non avergli passato un pallone importante. Osvaldo si era lamentato vivacemente col numero 8, infatti, che dal canto suo non aveva risposto in alcun modo. A questo punto Osvaldo aveva insistito: Sono più grande di te, e qui non siamo al River (il River Plate, l’ex squadra di Lamela ndr). Quando ti parlo mi devi rispondere“. E Lamela aveva di conseguenza risposto: “Cierra el orto y calla, vos no sos Maradona” che tradotto in italiano vuol dire “Stai zitto non sei Maradona”. Frase che aveva provocato in definitiva l’aggressione di Osvaldo a Lamela.

    Erik Lamela e Osvaldo | ©Getty Images

    Nonostante siano arrivate le scuse reciproche dei due giocatori e anche verso società, allenatore e squadra la Roma ha deciso di fare di Osvaldo un caso esemplare. E’ arrivata per lui una multa salta di 50mila euro e una sospensione di 10 giorni che gli farà saltare quantomeno la sfida in programma domenica contro la Fiorentina.

    Il pugno duro di Luis Enrique e Baldini sulla vicenda si scontra con una parte dei tifosi che proprio oggi hanno esposto a Trigoria uno striscione che recita: “Osvaldo non si tocca”. Anche le radio romane si sono opposte al provvedimento nei confronti di un giocatore al momento reputato basilare per la squadra. C’è anche  chi dice che l’atteggiamento della società possa dare un segnale forte e caricare al massimo i giocatori.

    Resta il fatto che a Firenze il neo Nazionale Osvaldo non ci sarà. Con Borriello acciaccato, e comunque fuori dalle grazie di Enrique, è probabile un impiego dall’inizio di Francesco Totti ancora alle prese col recupero fisico dall’infortunio. Il capitano (o anche Pjanic)  potrebbe giocare alle spalle di Bojan e l’altro protagonista del caso, Erik Lamela, evidentemente ritenuto parte lesa della disputa.

    In vista del campionato, dunque, resta sullo sfondo la questione della fragilità difensiva romanista che rimane uno dei principali problemi della squadra. Contro la Fiorentina ci sarà Juan a dare spessore al reparto più Heinze. L’argentino è in ballottaggio con Cassetti e forse più che per il valore assoluto individuale per le frizioni delle passate settimane con Luis Enrique. L’impressione è che, al di là della platealità del Caso Osvaldo, sia proprio l’asse Heinze-Enrique e la tenuta difensiva a rivelare il futuro a medio termine del team giallorosso.